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  • Milan: maxi scambio con il Tottenham. Pavlyucenko e Bale a gennaio saranno rossoneri

    Milan: maxi scambio con il Tottenham. Pavlyucenko e Bale a gennaio saranno rossoneri

    Klaas Jan HuntelaarSembrano trovare conferme le voci di un possibile interessamento del Milan per l’attaccante russo Pavlyuchenko. Il bomber praticamente inutilizzato nel Tottenham vuole cambiare aria e a Milanello sia da epoche sospette era visto come un buon investimento per l’albero di Natale caro ad Ancelotti ma anche Leonardo lo considera il giusto elemento per variare il gioco e concretizzare la vitalità e la classe di Ronaldinho e Pato.

    A fari spenti la società inglese e i rossoneri pare stiano lavorando ad un maxi scambio che porterebbe l’acquisto dell’estate Klaas Jan Huntelaar in Premier League in cambio del bomber russo e dell’esterno sinistro Gareth Bale.

    Il giovane terzino sinistro già cercato in estate sembra ancora l’obiettivo principe per il ruolo d’esterno del Milan, il viaggio di Braida in Brasile infatti sembra non abbia prodotto gli effetti sperati. Juan Maldonado non convince e terzini pronti ad esser utili alla causa rossonera sembrano non essercene.

    L’olandese, invece, non è riuscito ad integrarsi al gioco rossonero e la sua avventura in rossonero sembra possa concludersi dopo appena 5 mesi. A parziale scusante per Huntelaar sono gli eccessivi problemi del Milan che non hanno permesso al bomber ex Real Madrid di ambientarsi al meglio e rendersi utile in zona gol come ha sempre fatto durante la sua carriera.

    Il mercato rossonero a quanto pare ha avuto una sterzata importante e a Gennaio il bistrattato Leonardo potrà contare su tre giocatori di sicuro affidamento, con Pavlyuchenko e Bale arriverà, infatti, anche David Beckham come confermato dal Presidente Berlusconi e da Galliani.

  • Milan: Juan Maldonado è il nome nuovo per il mercato invernale

    La sosta permette al Milan di analizzare le cause di questo avvio ancor più difficile del previsto e Leonardo di comune accordo con Galliani e lo staff cercheranno di attuare le manovre correttive in modo da non vanificare del tutto la stagione in vista dei difficili impegni di San Siro contro la Roma e in Champions League al Bernabeu contro il Real Madrid di Kaka. Come detto piu volte nel corso di queste settimane l’idea della dirigenza rossonera è cercare di non accumulare troppo distacco dalle posizioni importanti fino a gennaio per poi cercare di colmare il gap attraverso la finestra di mercato invernale.

    Sembra infatti che la dirigenza si stia muovendo in tal senso per assicurare a Leonardo 2-3 pedine importanti per far compiere alla squadra una svolta radicale, il primo ad arrivare sarà David Beckham, l’inglese stregato dall’esperienza rossonera tornerà a dar man forte alla squadra cosi come fece lo scorso anno con il Milan ancellottiano, gli altri rinforzi dovrebbe arrivare sui laterali difensivi sul binario di destra si è parlato di un interessamento per il Rafinha ma nelle ultime ore sembra che la società abbia optato per rinforzare la corsia opposta acquistando Juan Maldonado, ventisettenne terzino brasiliano del Flamengo consigliato direttamente da Leonardo. Il costo del cartellino è sui 7 milioni di euro e lo status di comunitario non fa altro che agevolare la trattativa

  • Liscio&Sbalascio: Gasperini e Prandelli il coraggio delle idee, Ferrara e Leonardo vittime del sistema

    Come ogni lunedi torna la nostra rubrica Liscio&Sbalascio che si pone come obiettivo di analizzare la domenica calcistica della serie A in un ottica diversa e con spirito critico cercando di metter in evidenza aspetti meno evidenziati.

    La settima giornata fa capitolare anche la Juventus di Ferrara togliendo lo zero alla voce sconfitte da tutte le squadre di serie A, la sconfitta bianconera ha aperto una nuova analisi di riflessione ponendo qualche dubbio sulla scelta estiva di squadre blasonate come Milan e Juventus affascinate dall’exploit di Guardiola ed affidarsi a tecnici giovani ed inesperti. La situazione dei due è completamente diversa per carità ma Ferrara dimostra di non saper ancora preparare bene la partita soffrendo spesso e sopratutto fuori casa la pressione avversaria lasciando praticamente in mano il pallino del gioco e limitandosi a contenere e al lancio lungo per Amauri e Iaquinta rimandando cosi la crescita del nuovo progetto tattico incentrato intorno a Diego e Felipe Melo. Se poi sotto di due gol si decide di toglier Diego e Camoranesi inserendo un De Ceglie e Trezeguet significa che si ha qualche dubbio sul reale affidamento del modulo con il fantasista.

    Discorso ancor piu complicato per il Milan di Leonardo salvato da un gol di Ronaldinho su un geniale assist di Nesta, ma il Milan sotto di un gol attacca male consentendo all’Atalanta di divendersi al meglio e di rendersi pericolosa nelle ripartenze. E’ discutibile la gestione di Huntelaar in campo dall’inizio e con il Milan che va solo per vie centrali sostituito da Inzaghi nel momento in cui i cambi e la superiorità numerica permettono a Zambrotta ed Abate di arrivare al cross dal fondo.

    L’inesperienza è l’aggettivo comune per i due tecnici e a tal proposito vengono in mente le parole di Gasperini di inizio stagione, il tecnico del Genoa insieme a Prandelli cosi come Zenga a Palermo o Ventura a Bari sono gli esempi piu evidenti di come la gavetta sia necessaria sopratutto nel ruolo di allenatore. Il Genoa vola grazie all’acume tattico di Gasperson un vero stratega nel metter in cambio la squadra ma anche e sopratutto la bravura di legger la partita in corso rimodellando l’organico come un artigiano con la creta. Ancora piu evidente la mano di Prandelli nella grinta dei viola, in un momento critico l’ex tecnico del Parma è riuscito a far gruppo riuscendo a togliere qualcosa in piu dello standard ad ogni giocatore.

    Tra le note positive di giornata c’è da annoverare le ennesime prodezze di Francesco Totti autentico leader della Roma e sempre decisivo con i suoi gol, il giovane Parma di Guidolin che è riuscito a strappare un pareggio sul campo della capolista Sampdoria, decisamente negativa: l’involuzione di Pato nel Milan a secco dalla prima giornata, la mancanza di Pazzini e Cassano nei lista dei convocati di Marcello Lippi e l’esultanza di Mourinho.

  • Milan: l’avventura di Leonardo è al capolinea

    Milan: l’avventura di Leonardo è al capolinea

    leonardoSubito dopo la fine della partita di Champions League contro lo Zurigo nei corridoi di San Siro è iniziata a circolare la voce di una possibile interruzione da parte di Leonardo dalla guida tecnica del Milan. La gestione del brasiliano è fallimentare ma le colpe non sono certo dell’inesperto tecnico catapultato a gestire una situazione sin dall’avvio catastrofica, bensi della dirigenza con Galliani e Berlusconi responsabili di questo tracollo rossonero.
    La sensazione è che almeno per il momento Leonardo resterà in sella ma la sua posizione non è piu cosi salda come ad inizio stagione, il passaggio dalla scrivania alla panchina non ha sortito i risultati aspettati e questo potrebbe incrinare il rapporto futuro con uno dei piu validi talent scout di giovani brasiliani in circolazione.

  • Champions League: disastro Milan. Sconfitto a San Siro dallo Zurigo

    Champions League: disastro Milan. Sconfitto a San Siro dallo Zurigo

    thininen-zurigoIl tracollo del Milan continua anche nella maggiore competizione europea lasciando clamorosamente tre punti al modestissimo Zurigo che solo quindici giorni fa era stato letteralmente surclassato dal Real Madrid. Dilapidato in un sol colpo il vantaggio ottenuto dalla bella vittoria ottenuta a Marsiglia e qualificazione di nuovo in bilico. E’ un Milan fermo, senza idee e impotente di fronte ai modestissimi avversari che quantomeno hanno la voglia di lottare e di arrivare prima sul pallone. Il gol degli svizzeri arriva come al solito su palla da fermo, il solito Kaladze si distrae regalando la scena al difensore finlandese Tihinen che sceglie San Siro per segnare uno straordinario gol di tacco. I rossoneri tentano una sterile reazione ma questa sera la musichetta della Champions non è la stessa Superpippo arriva sempre tardi sul pallone e il centrocampo rossonero è sempre in affanno. Meglio la ripresa con Leonardo che butta subito nella mischia Ronaldinho e Zambrotta per Seedorf e Flamini, il brasiliano ha voglia e il Milan pur senza convincere del tutto meriterebbe almeno il pareggio, ma l’involuzione di Pato, le decisioni cervellotiche della scandalosa terna arbitrale tedesca e tanta sfortuna permettono al Zurigo di portar a casa tre punti storici.

    La situazione in casa Milan adesso si fa disastrosa all’incapacità di andar in rete da parte degli attaccanti si deve aggiungere i nuovi infortuni per Nesta e Thiago Silva che tolgono ancora piu certezze ad una squadra che stenta a trovare un identità e tra 15 giorni si dovrà andare a far visita al Real Madrid di Kaka.

    IL TABELLINO
    Milan-Zurigo 0-110′ Tihinen
    Milan (4-3-1-2): Storari; Abate, Nesta (60′ Onyewu), Kaladze, Jankulovski; Flamini (46′ Zambrotta), Pirlo, Ambrosini; Seedorf (46′ Ronaldinho); Pato, Inzaghi. A disposizione: Dida, Antonini, Gattuso, Huntelaar. All: Leonardo

    Zurigo (4-3-1-2): Leoni; Koch, Barmettler, Thinene, Rochat (80′ Stahel); Aegerter, Okonkwo, Gajic; Margairaz; Djuric (86′ Alphonse), Vonlanthen (76′ Nikci). A disposizione: Guatelli, Lampi, Abdi, Tito. All: Challendes
    Arbitro: Florian Mayer (Germania)
    Ammoniti: 33′ Kaladze (M), 50′ Leoni (Z), 51′ Abate (M), 51′ Okonkwo (Z), 80′ Jankulovski (M), 95′ Margairaz (Z)

  • Zeman su Mourinho: “Tecnico mediocre”. Mou replica: “Non lo conosco”

    E’ scontro Zeman – Mourinho. L’ex tecnico di Roma e Lazio ritiene Mourinho “un grandissimo comunicatore, che nasconde bene la propria mediocrità come tecnico”:

    Io penso che Mourinho si trovi all’Inter perchè è un grande gestore di giocatori, anche se è ancora più bravo a gestire i giornalisti. Certo, con lui i tifosi nerazzurri non vedranno mai un bel gioco. Detto questo la squadra di Moratti resta la grande favorita del campionato, anche se gioca malissimo, perchè ha la rosa più attrezzata”.

    Ma nel mirino del boemo non c’è solo il tecnico portoghese: Zeman non risparmia critiche sui colleghi giovani che allenano in grandi club come Ferrara e Leonardo:

    “Posso dire che io ho fatto la gavetta ed ho imparato tanto. Si vede che loro non hanno bisogno d’imparare, perchè sanno già tutto”.

    La risposta di Mourinho non tarda ad arrivare che con il suo solito “elegantissimo” stile risponde a Zeman:

    Non lo conosco“.

  • Milan: rossoneri estromessi dalla lotta al titolo. E’ gia ora di pensare al terzo posto

    Milan: rossoneri estromessi dalla lotta al titolo. E’ gia ora di pensare al terzo posto

    galliani1-250Il mercoledi di coppa, competizione in cui di solito il Milan si esalta e trova motivazioni superiori a quelle del campionato, emette un verdetto i rossoneri non hanno le potenzialità per tenere testa a Inter e Juventus e sin dalla quinta giornata dovrà fare la corsa al terzo posto ultimo utile per la qualificazione diretta alla Champions League. Le partite di Marsiglia in coppa e la vittoria striminzita a San Siro contro il Bologna avevano fatto ritornare un pò di entusiasmo nell’ambiente rossonero, consapevoli dei limiti in organico ma propensi a dar il massimo per non accumulare troppi punti di distacco dalla vetta in attesa del mercato invernale.

    E’ bastata però un Udinese ordinata ma per nulla trascendentale per evidenziare le lacune di una squadra logora e stanca, incapace di imbastire un pressing convincente e nello stesso tempo di costruire azioni manovrate attraverso un ormai sterile possesso palla. La lacuna principale di questo Milan è in zona avanzata 3 gol in cinque partite sono l’indice di non saper andare in rete. Il Milan vive sulle fiammate di quei pochi giocatori che conoscono la via della rete ma quando Pato è in ritardo di condizione, Inzaghi snobba le reti del campionato e Seedorf ha la luna storta non si sa a quale santo rivolgersi affinché la palla entri in rete. Se non si riesce a segnare per preservare il pareggio ci vorrebbe una difesa attentissima e organizzata per non concedere nulla agli avversari, invece Oddo dopo qualche buona difesa fa ricordare a tutti perchè era stato messo sul mercato facendo saltare il fuorigioco e Kaladze è ritornato a vivere la notte di Georgia Italia cascando a terra sulla finta di Isla.

    Per i milanisti ora piu che mai c’è la convinzione di un altra annata partita male e che continuerà tra alti e bassi alla ricerca del minimo indispensabile ma quello che fa male ai tifosi sono il sorriso e le parole di Galliani dopo aver vinto uno a zero con il Bologna facendola passare come la vittoria del secolo

  • Calciomercato: Krasic è del Milan

    Calciomercato: Krasic è del Milan

    Il primo tassello importante per il Milan di Leonardo è Milos Krasic, l’eclettico centrocampista serbo del CSKA Mosca arriverà in rossonero nella sessione invernale del mercato. Vi avevamo già parlato di un interessamento del Milan per il promettente Krasic e la presenza di Ariedo Braida in tribuna per occasione di Francia Serbia è stata l’occasione per veder ancora più da vicino il giocatore.

    milos krasicKrasic ama giocare da esterno destro di centrocampo ma può fungere anche da trequartista nel campionato attuale ha messo a segno sei reti e regalando tanti assist ai compagni ed è motivatissimo per conquistare un posto in Champions League con il CSKA visto che la capolista Rubin Kazan è ormai troppo distante. Sul serbo sembra ci fosse l’interesse anche del Real Madrid ma anche l’Inter attraverso Oriali aveva chiesto informazioni il Milan però è riuscito a battere l’agguerrita concorrenza e dopo un mercato estivo low cost piazza un colpo importante per il nuovo corso del Milan. Insieme a Krasic nella sessione invernale dovrebbe arrivare anche il terzino destro brasiliano Rafinha.

  • Milan: Leonardo recupera Ronaldinho e l’ironia, domani a Udine senza Thiago Silva e Ambrosini

    Milan: Leonardo recupera Ronaldinho e l’ironia, domani a Udine senza Thiago Silva e Ambrosini

    leonardo 1Il Milan parte alla volta di Udine con l’obiettivo di continuare nella striscia positiva iniziata nella magica notte di Marsiglia in Champions League e poi domenica a San Siro nel soffertissimo uno a zero firmato Seedorf contro il Bologna. L’Udinese è un avversario temibile sopratutto in attacco grazie all’imprevedibilità di Di Natale, il dinamismo di Pepe ma anche Floro Flores sa esser pericoloso sopratutto se lanciato negli spazi, per contrastare l’attacco friulano però Leonardo dovrà fare a meno di Thiago Silva, la novità piu bella di inizio stagione, bloccato per un risentimento muscolare. Al fianco di Nesta ci sarà ancora una volta Kaladze con il recuperato Zambrotta a sinistra e il confermatissimo Abate a destra. A centrocampo mancherà il capitano Ambrosini alle prese con un problema al ginocchio che potrebbe esser sostituito da Flamini o da Seedorf con l’inserimento di Ronaldinho a ridosso delle punte che questa volta dovrebbero esser Inzaghi e Pato.

    La condizione dei rossoneri inizia a crescere e con essa anche i risultati tanto da far vivere una vigilia piu tranquilla a Leonardo che in conferenza stampa trova il modo per esser ironico e pungente alle domande dei giornalisti: “La formazione di domani? Non la conosco ancora, aspetto la telefonata“. Su Mourinho invece adotta la diplomazia “ognuno ha il suo stile, dovessi fare il Mourinho non riuscirei, se Mourinho dovesse fare il Leonardo non riuscirebbe. Magari avessi certe cose di Mourinho…“.