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  • Milan: Galliani ha convinto Gattuso. Ringhio in rossonero a vita

    Come nelle migliori storie d’amore tra il Milan e Rino Gattuso c’è il lieto fine, dal sito della società si apprende infatti che il vicepresidente Adriano Galliani è riuscito nell’intento di convincere il vice capitano rossonero a prolungare il contratto fino al 2010 e di fatto legandosi ai colori rossoneri fino a fine carriera.

    Ringhio era alla ricerca di nuovi stimoli e il nuovo modulo disegnato da Leonardo per il Milan sembrava potesse chiudere le porte per un posto da titolare per il calabrese ma l’opera di convincimento di Galliani insieme alle parole di Leonardo e Berlusconi hanno fatto capire l’importanza che riveste per l’ambiente rossonero.

    I tifosi rossoneri dunque possono esser felici di non aver perso un altra bandiera dopo che in estate in un sol colpo furono costretti a dire addio a Maldini e Kaka oltre che ad Ancelotti. Sul centrocampista calabrese c’era il forte interesse del Manchester City ma anche il Bayern Monaco e il Real Madrid si erano interessate a lui

  • Calciomercato: l’infortunio di Pepe allontana Garay dal Milan

    Adriano Galliani nei minuti antecedenti la partita con il Palermo aveva annunciato a Sky le prossime mosse di mercato rossonere, oltre a David Beckham e Dominic Adiyiah svela il dirigente rossonero di voler riuscire a regalare a Leonardo un esterno d’attacco e un difensore centrale per sopperire agli infortuni di Thiago Silva e Bonera.

    Il Milan sfruttando gli ottimi rapporti con la dirigenza madrilena aveva chiesto il prestito dell’argentino Ezequiel Garay, il difensore centrale fin’ora poco utilizzato dal tecnico Pellegrini era disposto a cambiar aria per giocarsi le ultime speranze di convocazione ai Mondiali. Ma a far cessare sul nascere la trattativa è il brutto infortunio del portoghese Pepe che lo costringerà a star lontano dai campi dai gioco per i prossimi sei mesi e mettendo a serio rischio la sua presenza in Sud Africa. Garay a questo punto torna utile alla causa madrilena ed è subito protagonista regalando i tre punti con il gol vittoria realizzato sabato sera a Valencia.

    E’ top secret il nome dell’attaccante, Galliani chiude l’ipotesi Dzeko perchè non adeguato al tipo di giocatore che la società cerca, si vocifera di un interessamento per il macedone Pandev in rotta con la Lazio.

  • Liscio & Sbalascio: i trionfi di Lazio e Palermo, le sfuriate di Mourinho e Lavezzi

    Si è da poco conclusa la sedicesima giornata di campionato che anche quest’oggi è ricca di promossi e bocciati.
    Iniziamo a promuovere il Bari di Ventura, che con la vittoria schiacciante contro la Juventus, si porta a quota 24 punti. Ventura era costretto ad una formazione rimaneggiata visto i tanti assenti, ma ciò nonostante ha messo in seria difficoltà la squadra bianconera, che ne è uscita umiliata (almeno nel risultato) dal San Nicola.

    Merita ancora una volta gli elogi il Parma, che questa settimana, in rimonta contro il Bologna, continua la scia positiva portandosi a 2 punti dalla Juve e 3 dal Milan.

    Oggi entra nella classifica dei premiati anche la Lazio di Ballardini, che finalmente conquista la vittoria mancante da più di tre mesi. E allo stesso modo  promuoviamo la vittoria del Palermo contro il Milan che regala i primi 3 punti della gestione Rossi.

    Vogliamo promuovere oggi anche Cagliari e Napoli per lo strepitoso spettacolo che hanno offerto sabato pomeriggio in campo. La formazione sarda, sotto di due goal recupera la partita (impresa questa che fin’ora era sempre riuscita al Napoli di Mazzarri) portandosi addirittura sul 3-2. Poi il Napoli torna a fare “il Napoli” e chiude in pieno recupero sul 3-3. Per la serie, non si molla mai!

    E’ arrivato il momento di esaminare i peggiori della giornata, e non possiamo non iniziare con l’ennesima disfatta bianconera. Ferrara ormai è una conferma in negativo, la conferma che è troppo inesperto per guidare una squadra che ha una storia come la Juve. E’ facile anche condannare i giocatori sui quali si è puntato un’intera stagione e che continuano a deludere, ma chi più di ogni altro vogliamo condannare è la dirigenza bianconera, che continua a non volersi prendere le proprie responsabilità e che calma i propri tifosi con un misero: “Continuiamo il nostro progetto!“. Verrebbe da chiedersi in cosa consiste il progetto, se consiste nello sfasciare una storia calcistica già tormentata dai fatti del 2006, e allora dobbiamo dare atto alla società che il progetto sta avanzando alla grande. Se il progetto consiste nel mantenere saldo l’impegno verso gli unici (o l’unico) obiettivi rimasti, allora qualcosa da rivedere ci sarebbe. Aspettare la fine del mondiale per l’ingresso al vertice di Lippi, potrebbe essere troppo tardi.
    Qualcuno a fine partita tra Bari e Juve ha detto: “La differenza tra Leonardo e Ferrara è che il primo ha alle spalle una società importante, il secondo no” e noi condividiamo in pieno questo pensiero.

    Anche questa settimana entra nella classifica dei bocciati Jose Mourinho, e non per il mancato allungamento in classifica visti gli stop di Milan e Juve, ma per il suo comportamento a fine partita. Mourinho non accetta le critiche, Mourinho non ha gli stessi problemi di Ferrara e di Leonardo ad inizio campionato, eppure è bastato metterlo in “discussione” dopo la partita di Champions contro il Barcellona che l’idillio con la stampa (la stessa che non ha mai attaccato il tecnico nerazzurro dal suo arrivo in Italia) è saltato. Oggi è stato protagonista di un gesto poco elegante nei confronti di un giornalista. Quest’ultimo sarebbe stato insultato e spinto dal portoghese solo perchè si era presentato nei pressi del pullman dove erano previste le interviste di Inter Channel(però al momento non vi sono nè smentite nè conferme sull’episodio) Ad ogni modo riteniamo la sua reazione e la sua decisione di ignorare la stampa troppo esagerata!

    Condanniamo anche il gesto irrispettoso di Lavezzi nei confronti di Allegri. Va bene la rabbia e la foga agonistica ma a tutto ci deve essere un limite. E, ad onor del vero (ma non vuole essere una giustificazione per il Pocho), va condannato anche il gesto poco sportivo di Allegri che allontana il pallone dalla rimessa in campo, scatenando le ire dell’argentino.

  • Serie A: Milan – Palermo, le interviste

    E’ soddisfatto Fabrizio Miccoli al termine della partita vinta per 2-0 contro il Milan di Leonardo, e ai microfoni di Sky dice:

    Stiamo seguendo al 100% mister Rossi, abbiamo totalmente cambiato tipologia di lavoro e siamo contenti per queste due vittorie. Non avevo mai segnato qui al Milan e sono davvero felicissimo. Per me è una gioia enorme. Oggi abbiamo giocato una grandissima partita. Il Palermo ha meritato di vincere ed è un successo importante per noi, per la società e soprattutto per i nostri tifosi“.

    Leonardo: “Adesso non possiamo pensare di riprendere l’Inter, oggi c’e’ tutto da giocare, Se fossero mancate 5 partite al termine allora i punti di distacco sarebbero tantissimi ma adesso no.
    Noi dobbiamo fare il nostro gioco, poi vediamo. Se analizziamo globalmente il nostro cammino il risultato è molto positivo
    . Oggi non avevamo il ritmo delle ultime partita. Non abbiamo giocato male, loro però hanno fatto meglio. Pato ha giocato tanto nell’ultimo periodo, ho preferito preservarlo. Abate ha fatto bene. Abbiamo comunque creato tante occasioni anche senza trovare il gol

  • Leonardo l’opposto di Mourinho: educato, disponibile e sorridente

    Leonardo l’opposto di Mourinho: educato, disponibile e sorridente

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    Milano vive un momento di grande soddisfazione dal punto di vista calcistico, le due maggiori squadre cittadine sono agli ottavi di Champions League in campionato i nerazzurri comandano oramai da tre anni mentre i rossoneri stanno vivendo un ottimo momento galvanizzati dalla cura Leonardo.

    Paradossalmente l’Inter pluriscudettata vive un momento stranissimo, in piena corsa su tutti i fronti ma incazzata con il mondo, le conferenze stampa vengono disattese e quando sono obbligatorie (partite di Champions) vengono utilizzare per inveire contro chiunque tanto da darsi questo tono burbero.

    Se Mourinho annulla le conferenze stampa per una sconfitta contro la Juventus, Leonardo come al solito arriva alla conferenza stampa della vigilia sempre tranquillo e disponibile verso i giornalisti per analizzare la sfida contro il Palermo che come indica il brasiliano sarà ricca di insidie “E’ una squadra che gioca un ottimo calcio e sarà una partita interessante”. “Nel passaggio da Zenga a Rossi é rimasta sicuramente un’identità e un modo di giocare. La squadra rosanero è composta da giocatori duttili che possono cambiare modo di giocare, quindi dobbiamo fare attenzione, hanno giocatori dinamici e questo fa del Palermo una squadra pericolosa”

    Leonardo analizza anche il difficile momento dei senatori rossoneri con le proteste plateali di Gattuso e i mugugni silenziosi di Abbiati e Inzaghi “Capisco il suo malumore ma al momento è un giocatore infortunatoNon c’é gelo, tutti loro sanno quello che penso io. Sono giocatori al Milan da tanti anni vincendo tutto, è normale che anche le difficoltà siano più difficili da gestire, ma sono situazioni normali e comprensibili”. Spezzata invece una lancia a favore anche di Pato: “E’ difficile che ogni giocatore dotato di un grande talento possa essere costante per 90 minuti per 60 partite all’anno. Lui è ancora molto giovane ed essendo un giocatore pericoloso viene marcato molto. Non credo che abbia bisogno di fare panchina per imparare “.

    Sul turno di Champions il tecnico rossonero non si sbilancia consapevole della forza degli avversari e quindi di non aver preferenze. Infine elogi per Abate e Ronaldinho, il primo si è calato al meglio in un ruolo non suo mentre il brasiliano è quasi tornato ai livelli di Barcellona e il premio come miglior giocatore del decennio lo fa solo continuare a crescere di condizione.

    Infine un commento sul Progetto Milan’: “L’idea della società è quella di riuscire ad avvicinare il livello di gioco della Primavera affinchè possa essere utile alla prima squadra. In prima squadra c’è una rosa importante e a livello di opportunità per i Primavera non è facile. Ma tra i giovani ci sono giocatori che hanno la possibilità di giocare in prima squadra come Merkel, Zigoni, Albertazzi”.

  • Milan: per Thiago Silva solo una contrattura. Martedì nuovi esami

    Buone notizie arrivano dall’infermeria rossonera: gli esami a cui si è sottoposto il difensore del Milan Thiago Silva hanno evidenziato una semplice contrattura al polpaccio della gamba sinistra scongiurando l’ipotesi stiramento che aveva preoccupato e non poco il tecnico Leonardo. Il brasiliano si era infortunato durante la sfida di Champions League giocata a Zurigo martedì scorso.
    Dunque un infortunio meno grave del previsto se si considerava che in un primo momento si parlava di una quarantina di giorni circa di stop forzato; lo staff sanitario del Milan in ogni caso ha programmato per martedì ulteriori esami.

    Thiago Silva a questo punto non verrà rischiato per i prossimi due impegni di campionato contro Palermo e Fiorentina per poi rivederlo in campo solo dopo la sosta natalizia il 6 gennaio contro il Genoa.

  • Milan: Thiago Silva out un mese

    Milan: Thiago Silva out un mese

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    Archiviato il passaggio agli ottavi e in attesa di conoscere il temibile avversario nel sorteggio del 18 dicembre a Nyon il Milan serra i ranghi in vista dell’ultimo tour de force prima della sosta. Come evidenzia la partita con lo Zurigo al modulo fantasia sperimentato da Leonardo mancano alternative, Pato e Ronaldinho non hanno praticamente alternative se non con un conseguente cambio di modulo ma dove il Milan sembra soffrire davvero è quando manca uno tra Nesta e Thiago Silva al centro della difesa.

    Anche la partita di ieri dimostra che quando il brasiliano ha dovuto alzare bandiera bianca, i rossoneri hanno perso sicurezza con Dida che è tornato ad esser incerto ed Antonini in affanno in qualche ripiegamento. Purtroppo però questa volta Thiago Silva sarà costretto a fermarsi, stando alle prime valutazioni sull’entità dell’infortunio si tratterebbe di uno stiramento al polpaccio sinistro e se la diagnosi verrà confermata i rossoneri dovranno far a meno del brasiliano per le prossime partite sperando di recuperarlo per il big match del 10 gennaio contro la Juventus.

    Brutte notizie anche per Daniele Bonera, il difensore recuperato dopo il brutto infortunio ha dovuto rallentare il programma per il rientro anche lui per un problema al polpaccio, Leonardo dunque dovrà far i salti mortali per continuare a brillare.

  • Champions League: le pagelle di Zurigo – Milan

    Ronaldinho 7 Il brasiliano è l’anima di questo Milan, nel primo tempo sonnecchia come del resto tutta la squadra, nella ripresa si carica i rossoneri sulle spalle, dribbling e giocate di qualità e sopratutto il gol scacciapensieri. Il Gaucho c’è!

    Antonini 6,5
    Chi lo sperava? Il giovane rossonero è il valore aggiunto del Milan sulla sinistra le progressioni in avanti ricordano quelle del miglior Serginho, soffre un pò in difesa ma c’è il tempo per crescere. Sorpresa.

    Abate 6,5 E’ l’ennesima conferma che Leonardo fa bene a puntare su di lui, corre come un forsennato dal primo all’ultimo, si conosceva in fase offensiva stupisce invece la crescita in fase difensiva. Che alternativa.

    Dida 5
    Il portierone brasiliano dopo qualche apparizione convincente ritorna l’incubo per i tifosi rossoneri, incerto sulla punizione del vantaggio elvetico, rischia in qualche uscita. Guastafeste

    Pato 5
    Il papero questa volta sbaglia partita, dopo una buona occasione il brasiliano esce dalla partita limitandosi ad occupare la posizione sulla destra. Assente.

    Gajic 7 – Il gol e tanta qualità, è lo spauracchio del Milan per tutto il primo tempo. Scommessa.

    Le pagelle

    Zurigo (4-3-3): Leoni 6,5; Koch 6, Barmettler 6, Tihinen 6,5, Rochat 5; Okonkwo 5,5, Aegerter 6, Gajic 7 (82′ Margairaz sv); Djuric 5,5 (66′ Lampi 6), Alphonse 5,5, Nikci 6,5 (74′ Vonlanthen sv). A disposizione: Guatelli, Buchel, Schonbachler, Mehmedi. All.: Challandes 7
    Milan (4-2-1-3): Dida 5; Abate 6,5, Nesta 6, Thiago Silva sv (20′ Kaladze 6), Antonini 6,5; Pirlo 5,5, Ambrosini 5 (55′ Flamini 6); Seedorf 5,5; Pato 5, Borriello 6 (84′ Inzaghi sv), Ronaldinho 7. A disposizione: Storari, Jankulovski, Huntelaar, Di Gennaro. All.: Leonardo 6
    Arbitro: Proença (POR)

  • Milan-Zurigo: le interviste

    Si gode il passaggio agli ottavi di Champions Leonardo nonostante una prova al di sotto delle potenzialità: “Non mi è piaciuto soprattutto il primo tempo. Abbiamo avuto una vigilia sicuramente difficile, con tanti dubbi. Thiago Silva, Ronaldinho, Ambrosini. In più affrontavamo una formazione che non aveva nulla da perdere e che già a San Siro ci aveva messo in difficoltà. Anche vincendo saremmo arrivati secondi, e l’unico rammarico rimane per la gara d’andata con lo Zurigo. Quella sconfitta ci ha penalizzati ovviamente tantissimo. La gara di oggi era difficile da affrontare, perchè loro erano tranquilli, e giocavano molto aperti. Non credo che il Milan fosse in difficoltà fisica. Ci ha condizionato l’aspetto mentale.  Magari agli ottavi troviamo Ancelotti. L’importante è pensare gara per gara

    Galliani: “Sapevo che non sarebbe stato facile perchè con ventitre anni d’esperienza ormai so cogliere le sensazioni. Ora posso dire che avevamo molti problemi alla vigilia, da Ronaldihno a Kaladze. Mi dispiace moltissimo per la Juventus, per il suo allenatore e per il movimento italiano. Domani farò assolutamente il tifo per l’Inter, e sono sincero. Ringraziamo il Real Madrid e vediamo adesso cosa ci succede. Manca solo che ci capiti il Chelsea di Carletto, così dopo Kaka troviamo anche lui. Speriamo di no, ma la possibilità esiste”. – sulle dichiarazione di nostalgia di Kaka – “Ha detto che ci vuole tempo e che ancora non si diverte perchè il Real non ha un gioco. Non mi sembra nulla di grave. Gli auguro di fare benissimo. Pato ogni tanto si estranea dal gioco, è vero. Ricordiamoci però che è veramente molto giovane e noi pretendiamo moltissimo da lui. Deve crescere ma ha tempo

  • Champions League: Il Milan a Zurigo per riparare allo sgarbo dell’andata con Dinho, Abate e Antonini

    Il Milan vola a Zurigo con il morale alle stelle, il modulo di Leonardo non è più una scommessa e tutta la squadra sembra trarne ottimi benefici è per questo che nell’ambiente rossonero e la partita con lo Zurigo non sembra un ostacolo insormontabile cosi come poteva esserlo nel primo periodo della stagione.

    Nella gara d’andata gli elvetici pur con tanta fortuna riuscirono ad espugnare San Siro con un gol di tacco del difensore Tihinen accentuando la crisi iniziale dei rossoneri, ma forse proprio da quella sconfitta Leonardo è riuscito a trovare il coraggio di cambiare modulo motivando tutta la squadra che adesso è disposta ad entusiasmare ed entusiasmarsi in ogni partita.

    Gli exploit di Abate e Antonini, le conferme di Nesta e Thiago Silva, a centrocampo un Ambrosini rigenerato dalla fascia di capitano e avanti il trio fantasia supportato da sua Maestà Seedorf non hanno nessuna intenzione di fermarsi alzando di partita in partita l’asticella degli obiettivi stagionali.

    “Domani sera basta vincere – confessa Leonardo – l’esito partita contro lo Zurigo dipenderà solo ed esclusivamente da noi, stiamo facendo qualcosa di positivo e al risultato di Marsiglia non dobbiamo pensare. Dobbiamo mantenere alto il nostro livello di gioco, ogni partita ha la sua storia, anche a livello psicologico. Lo Zurigo ci conosce bene, ha trovato grandi stimoli a San Siro e sarà così anche domani, si tratta sempre di una partita di Champions. L’avvio di gara ultimamente è stato buono e questo è un concetto che dobbiamo avere chiaro in testa anche domani. La nostra è una squadra matura, ha vissuto momenti importanti anche nel suo passato, abbiamo adesso la giusta consapevolezza e la convinzione necessaria per fare bene. Il nostro obbiettivo è naturalmente vincere”.

    Sugli undici che scenderanno in campo dal primo minuto non ci dovrebbero esser dubbi, Ronaldinho è recuperato e sarà della partita sugli out di difesa vista la squalifica di Zambrotta e l’infortunio di Oddo sarà rinnovata la fiducia ai due giovani “fatti in casa” Abate sulla destra e Antonini a sinistra.