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  • Serie A: Inter – Milan. Formazioni in alto mare, Leo e Mou guardano sperano nei recuperi

    A -4 dal derby inizia a salire la tensione per il match che può riaprire il campionato. Sia l’Inter che il Milan dopo le scaramucce verbali dello scorso fine settimana hanno adottato la tattica del silenzio, evitando cosi di caricare ulteriormente una partita che si preannuncia vibrante. I due tecnici sono al lavoro per preparare al meglio l’incontro ma la situazione dell’infermeria creerà dubbi fino all’ultimo allenamento pre partita.

    In casa nerazzurra è il centrocampo a preoccupare: Thiago Motta e Stankovic continuano a stare fuori dal gruppo e se per l’ex giocatore del Genoa si nutre qualche speranza per il jolly di serbo l’infortunio al polpaccio fa preoccupare lo staff medico e con il passare dei giorni la sua presenza è sempre più in dubbio. Si è fermato nuovamente Muntari per un affaticamento agli adduttori, anche se è ancora da valutare l’entità dell’infortunio. Ad oggi arruolabili ci sono lo stacanovista capitano Javier Zanetti e Cambiasso più i tanti giovani della primavera aggregati alla prima squadra. Se dovesse perdurare questa situazione è possibile l’impiego dal primo minuto di Cordoba visto che Santon ancora non convince.

    E’ Nesta la preoccupazione più grande nell’ambiente rossonero, il difensore campione del mondo non è ancora ritornato ad allenarsi ma continua ad esserci un cauto ottimismo tra lo staff tecnico supportato dalle analisi cliniche che hanno evidenziato un leggero miglioramento. Out Pato e Zambrotta, Leonardo dovrebbe recuperare per la panchina l’olandese Clarence Seedorf.

    Probabili Formazioni:
    Inter: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Cordoba, J. Zanetti, Cambiasso, T. Motta, Sneijder, Pandev, Milito.
    Milan: Dida, Abate, Favalli, T. Silva, Antonini, Gattuso, Ambrosini, Beckham, Pirlo, Ronaldinho, Borriello

  • Milan: recuperano Seedorf e Zambrotta, Pato out ancore tre settimane

    Il derby è alle porte e per Leonardo è il momento di fare delle scelte. Fin a questo momento il tecnico brasiliano ha fatto di necessità virtù sostituendo alla grande gli infortunati Seedorf, Zambrotta e Pato con il reintegro di Gattuso in pianta stabile negli undici titolari, con David Beckham e con il giovane Antonini.

    Contro l’Inter l’olandese e il campione azzurro torneranno disponibile e per la prima volta Leonardo sarà costretto a far scelte “tecniche” e non solo necessarie. “I rimpiazzi” hanno portato al Milan 9 punti in tre partite, tanto spettacolo e la bellezza di 12 gol fatti contro i due subiti.

    E’ indubbio che aver alternative per il Milan è fondamentale e recuperare più giocatori possibili in vista degli ottavi di Champions League è fondamentale ma Leonardo e Tassotti dovranno star attenti a non rovinare lo splendido giocattolo creato dove tutti sanno di aver una possibilità e non esistono gerarchie stabili ma è sempre il campo a decidere.

    Preoccupano Leonardo invece le condizioni di Alessandro Nesta alle prese con una contrattura che lo mette in dubbio per il match più importante della stagione. Pato dovrà invece star fermo per altre 3 settimane e si spera di averlo a disposizione per la partita contro il Manchester United.

  • Huntelaar “voglio andare via per dimostrare il mio valore”

    Lo straordinario periodo del Milan e in particolare di Marco Borriello relega ad un ruolo di comparsa gli altri attaccanti rossoneri. E’ inevitabile che siano scontenti ma se Pippo Inzaghi è sicuro che prima o poi verrà il suo turno per lo spilungone olandese Klaas Jan Huntelaar il discorso è in parte diverso.

    L’ex attaccante del Real Madrid ha giocato pochi minuti quest’anno, la maggior parte ad inizio campionato quando il Milan stentava a decollare ed ha messo a segno tre reti ma come lo stesso olandese confessa al tedesco Telegraaf ha voglia di giocare con più continuità per dimostrare il suo valore e non perdere la convocazione in nazionale per i prossimi mondiali.

    “Sto pensando di andarmene – ha detto l’olandese – quando ho parlato con i dirigenti, mi hanno confortato e mi hanno detto di avere fiducia in me. Ho giocato un po’ di minuti, ma voglio di più: è importante per me, perché il nostro c.t. ci ha spiegato tante volte che per andare in nazionale bisogna giocare molto nei propri club. E per me non è così”
    . L’olandese ha poi spiegato di non volere affatto un addio definitivo ai colori rossoneri: >”Vorrei restare in un campionato importante per dimostrare di essere da Milan. Mi piacerebbe andare in prestito e poi tornare”.

  • Serie A: Milan – Siena 4-0. Le interviste

    Ronaldinho: “Mi sento amato e sono felice, io arrivo al campo felice e dopo tutto va benissimo. Ai tifosi dell’Inter in vista del derby non dico niente li rispetto molto, quando vado per Milano i tifosi dell’Inter mi trattano sempre con simpatia e li ringrazio. Non so se vinceremo lo scudetto, dobbiamo fare bene in tutte le competizioni e continuare a divertirci.”

    Adriano Galliani: (polemica dell’Inter per le date di Coppa Italia) “L’Inter non doveva essere informata – spiega – perché il derby si gioca di domenica e la partita era fissata per il 28 per esigenze televisive. L’Inter non ha avuto nessuno spostamento”.
    “La questione – continua Galliani – è di una semplicità assoluta. Di mettermi in polemica con Paolillo non ho nessuna voglia. L’Inter non ha avuto nessuno spostamento, la Lega ha accettato questo e tutti hanno detto sì. Il nostro compito era solamente quello di avvisare le televisioni che vendono il prodotto”

    Leonardo: “Noi facciamo bene a pensare ad una partita per volte, questa ora è la nostra forza. Però mancano tante partite importanti e difficili. Giocando così è importante la continuità”. Leonardo, ai microfoni di Sky Sport, racconta la soddisfazione del dopo Milan-Siena, terminata con un poker rossonero: “Ora stiamo vivendo momenti molto belli, dopo averne visti di difficilissimi”. Ronaldinho ha realizzato una tripletta: “E’ normale che chi sente l’amore della gente, risponde. Lui sta facendo divertire tutti, è un grande. Sta facendo una grandissimi stagione, ha ritrovato il gusto per il bel gioco ed ora anche i gol”.
    Il derby, ha concluso il tecnico, “arriva in un bel momento bello per il campionato, in cui crea colore perché siamo più vicini. Ci sarà attenzione ed aspettative. Sono felice di poterle vivere”.

  • Milan, Leonardo smorza le polemiche: “Siamo felici di giocare ogni partita”

    E’ un Leonardo sicuro e sorridente quello che si presenta alla conferenza stampa di preparazione alla sfida di domenica contro il Siena. Come al solito disponibile con i giornalisti il tecnico brasiliano dimostra di esser più equilibrato dei più navigati tecnici della serie A pesando ogni sua parola ed evitando di alimentare polemiche in vista del derby in programma domenica prossima.

    Il cambio delle date dei quarti di Coppa Italia hanno mandato su tutte le furie i cugini nerazzurri che prima con Paolillo e poi con il Presidente Moratti hanno manifestato il loro mal contento riguardo le decisioni della Lega minacciando di mandar in campo la Primavera.

    Leo, invece stempera i toni “Sono situazioni legate ai regolamenti non ci posso fare niente. Noi non pensiamo al derby, ma al Siena. Siamo felici di giocare ogni partita, c’è sempre ottimismo e questo ci porterà a qualcosa di importante“.-continua Leonardo – “Non posso negare che sia una cosa positiva. Non avere un impegno infrasettimanale prima del derby è sicuramente positivo, altrimenti ci saremmo dovuti dare una programmazione diversa. La reazione dell’Inter? Non voglio distrarmi con nulla: Sono cose legate a regolamenti e ad enti che devono decidere. Forse sei mesi fa, da dirigente, questa situazione mi avrebbe riguardato più direttamente e mi ci sarei concentrato, ma abbiamo ruoli specifici e quello che ricopro adesso mi permette di pensare solo alla partita di domani contro il Siena”.

    Il presidente Berlusconi?
    “L‘ho sentito, è felice per la squadra vuole che continuiamo a giocare con questo spirito”. “Un voto al mio lavoro? Faccio fatica a valutare tutto. Sono troppo coinvolto per farlo. Credo che ci sia una continua ricerca dell’equilibrio: provo sempre ad essere attento. Non riesco a darmi un voto, ma sono molto felice di vivere quest’esperienza. Ricordo che all’inizio ho dovuto abituarmi ad urlare in italiano: ho dovuto usare muscoli poco allenati e poco usati”.

    Il Siena? “Ci rimane in testa la prestazione che il Siena ha fornito nel match perso 4-3 contro l’Inter. Staremo attenti, ma non cambieremo il nostro atteggiamento. Non ci siamo dimenticati cosa e’ successo negli ultimi sei mesi, ma ora questa squadra è felice e ha voglia di dimostrare qualcosa continuamente. C’è una concentrazione continua, un’attenzione estrema su ogni piccolo aspetto dell’allenamento.

    Gli infortunati? “Borriello, Zambrotta e Seedorf stanno meglio, Pato un pò meno. Valuteremo nella rifinitura”

  • Calciomercato: il Tottenham tenta Flamini, il Milan chiede Bale in cambio

    Il Tottenham di Harry Redknapp è alla spasmodica ricerca di un centrocampista centrale e dopo aver ricevuto il no dell’Inter per il ghanese Sulley Muntari secondo il tabloid inglese Daily Mirror sarebbe interessato al rossonero Mathieu Flamini. Il francese non è contento dello scarso utilizzo nel Milan di Leonardo che con il recupero di Ringhio Gattuso e il ritorno di David Beckham diventeranno ancora meno le possibilità di giocare.

    Flamini ha paura di perdere il mondiale sudafricano e per questo starebbe vagliando la possibilità di cambiare aria e tornare ad esprimersi in Premier League dove ha riscosso tanto successo ai tempi dell’Arsenal. Il Tottenham con la cessione di Pavlyuchenko allo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti incasserebbe la liquidità necessaria per far decollare la trattativa anche se il Milan potrebbe sfruttare la cessione per portare in rossonero l’esterno difensivo Gareth Bale

  • Moratti incorona Leonardo: “lo avrei voluto come dirigente”

    Il campionato esaltante del Milan ha di fatto aumentato la già alta considerazione nel mondo calcistico di Leonardo. Il neo tecnico brasiliano ha dimostrato sul campo, pur essendo di animo nobile, di avere le capacità di imporre il suo credo di gioco ad una squadra da molti data per appagata e quindi finita. Basterebbe questo per porre il giovane tecnico nell’Olimpico dei grandi ma se ancora qualcuno dubitasse dei suoi mezzi e pensasse che exploit rossonero sia frutto del fato e della fortuna a sciogliere ogni perplessità arriva Massimo Moratti.

    Il presidente degli odiati cugini nerazzurri incorona il tecnico attribuendogli i meriti più grandi della rinascita milanista e svela in una intervista alla “La Stampa” di aver provato a prenderlo come dirigente. Leo ricordiamo che anche come vice presidente del Milan ha compiuto imprese degne di nota sia attraverso la fondazione Milan ma si è distinto anche come talent scout portando in rossonero Kaka, Pato e Thiago Silva.

    “Se il Milan ha grande ottimismo e fiducia nel proprio gioco, il merito è tutto dell’allenatore. Lo stimo molto e l’avrei voluto come dirigente.- dice Moratti – Leonardo sarebbe stata una figura importante per i nostri campus all’estero ma fortunatamente per lui ha trovato qualcosa che gli restituisce qualcosa di più, anche in termini di importanza”.

    Sulla Juve? “Non me l’aspettavo era partita bene e la nostra paura era quella che acquistassero sempre più fiducia e sicurezza. Al momento gli gira tutto storto”.

    Mourinho e la Champions
    ? “Non è un’ossessione, come famiglia l’abbiamo già vinta – ha rivelato – però c’è da lavorare psicologicamente per superare lo scoglio degli ottavi. Anche se non la vincessimo Mourinho rimarrà con noi, col Siena ha dimostrato quanto è attaccato all’Inter”.

  • Moggi “Mourinho? Poco più di un dilettante allo sbaraglio”

    A uno come Luciano Moggi questa serie A non può certo piacere e anche ieri durante la trasmissione Studio Stadio in onda su Sette Gold ha praticamente sparato a zero su tutti, ribellandosi ancora una a chi, a suo dire, lo ha fatto passare per la mela marcia di un mondo sano. Le vittime preferite come al solito sono l’Inter e Mourinho, la “sua” Juventus e l’amico Bettega, la sudditanza psicologica, la Lazio e Ballardini e per ultimo il manager Baraldi. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni di big Luciano tratte dal blog di Stefano Discreti.

    SUDDITANZA ARBITRI
    “Se in passato avessero negato ad una nostra avversaria un rigore come quello di Quaresma contro il Chievo o avessimo vinto noi con un punizione come quella concessa all’Inter contro il Siena sarebbero scattate interrogazioni parlamentari….Invece oggi i media fanno finta di niente.E questo sarebbe il nuovo calcio pulito?”

    INTER CAMPIONE, LA MENO PEGGIO DI UN CAMPIONATO MEDIOCRE.

    “Il campionato italiano è già assegnato all’Inter, che è la meno peggio di un campionato assolutamente mediocre. I migliori tecnici italiani sono emigrati all’estero così come i campioni internazionali più forti. Ormai il calcio italiano è in pieno declino su tutti i fronti. ”

    MOURINHO, CHE CULO!
    “Il tecnico portoghese è davvero una persona fortunata. Come allenatore è poco più che un dilettante allo sbaraglio , come il proprio Presidente. Rende molto meglio nel ruolo di pubbliche relazioni.”

    BETTEGA, PERCHE’?
    “Bettega non doveva accettare di rientrare con questa Juventus che solo pochi mesi aveva ha fatto una denuncia patrimoniale contro ignoti che poi ignoti non erano (era contro la TRIADE…), cercando a tutti i costi di farci condannare patteggiando la pena …. In pratica ci hanno accusato di esser dei ladri. Come può lavorarci insieme? Non ha capito che l’hanno preso solo per scaricargli addosso tutti i loro fallimenti futuri e calmare la piazza. Un po’ come se il Torino adesso richiamasse Zaccarelli per fermare i tifosi furenti…”

    FALLIMENTO JUVE? LA COLPA E’ DI CHI HA COSTRUITO LA SQUADRA

    “La nostra Juventus era una Società perfettamente organizzata su tutti i fronti. In Europa solo il Manchester United ci era superiore come struttura complessiva. Questi invece stanno distruggendo un patrimonio del calcio italiano.
    Ma avete visto che facce mentre Bettega a Parma gli spiegava i movimenti in campo? Per me comunque non hanno capito niente lo stesso.
    Adesso poi cercano esterni per tornare a giocare sulle fasce? E’ ridicolo. L’anno scorso hanno detto a Nedved “non ci servi più perché non giocheremo più con le ali”.Ma vi rendete conto?”

    MILAN, OTTIMO IL RITORNO DI BECKHAM

    “Il Milan ha finalmente trovato i giusti equilibri. La società ancora una volta ha dimostrato la sua organizzazione sostenendo Leonardo nei momenti difficili. Ottimo davvero il ritorno di Beckham, giocatore davvero intelligente e duttile.”

    NAPOLI, LA VERA FORZA SONO I TIFOSI

    “La risalita del Napoli è dovuta ad una serie di coincidenze fortunate come ad esempio l’ingaggio di Mazzarri, anche se fare meglio di Donadoni non è che fosse molto difficile.
    Non c’entra niente comunque con l’allontanamento di Marino rimpiazzato da Bigon, che prima faceva il Team Manager…Proprio come Secco alla Juventus, quindi…
    La vera forza del Napoli sono i tifosi. Un pubblico grandioso”

    ROMA IN CHAMPIONS CON TONI E TOTTI

    “Erano anni che dicevo che alla Roma serviva un giocatore come Luca Toni. Invece di buttare soldi negli acquisti di gente come Baptista, Menez e Cicinho avessero puntato da subito sull’attaccante italiano avrebbero vinto lo scudetto del 2008, anche se poi quel campionato è sfuggito soprattutto per i tanti favori arbitrali a favore dell’Inter. Con il rientro di Totti ai massimi livelli il quarto posto per la Roma è garantito anche grazie all’ingaggio di Montali, un ottimo motivatore.”

    LOTITO E BALLARDINI STANNO ROVINANDO LA LAZIO
    “Mi sono espresso più volte su Ballardini. Non è assolutamente un tecnico da Lazio.
    Lotito invece sta operando malissimo ultimamente, ridimensionando una grande piazza come quella della Lazio che non lo merita.
    Che errore poi mandare via Sabatini, uno dei migliori scopritori di talenti in giro!”

    BARALDI ED IL BOLOGNA DEMOGGIZZATO
    “La tanto strombazzata cura Baraldi demoggizzante mi pare che stia funzionando alla perfezione. Da quando è arrivato lui, il Bologna ha sempre perso……”

  • Serie A: il Milan sbanca l’Olimpico. La Juve cala a picco, Ferrara fa la valigia?

    Il campionato almeno virtualmente ha ancora un anti Inter. E’ Leonardo l’autore del miracolo rossonero, il brasiliano è riuscito nell’impresa di rivalorizzare un gruppo dato da molti alla frutta, per la Juventus la crisi è sempre più profonda e la posizione di Ferrara obbligatoriamente deve venir messa in discussione.

    La Juventus parte con un modulo abbottonatissimo con il solo Amauri in attacco e Diego a far da collante con il centrocampo, ma dopo i primi minuti dove i bianconeri sembrano attenti a disputare una partita accorta. Le squadre cortissime non permettevano di veder un gioco spumeggiante e corale anche se il Milan a tratti ha fatto intravedere di poter far male nelle ripartenze. Il vantaggio rossonero arriva alla mezzora, quando da un calcio d’angolo di Pirlo Felipe Melo e Poulsen si ostacolano permettendo a Nesta di metter in porta senza problemi. Dopo il gol la partita cambia, il Milan prende in mano il gioco caricando di falli i centrocampisti bianconeri con un perfetto movimento di palla. Bianconeri che non sembrano aver il coraggio di agire se non con il mai domo Chiellini abile a costruirsi l’unica occasione della partita da un rimpallo ma sulla sua strada trova Dida.

    Il secondo tempo l’Olimpico si aspetta la reazione bianconera, ma Ciro Ferrara manda in campo gli stessi undici non riuscendo mai ad impensierire la retroguardia rossonera guidata in maniera magistrale dall’accoppiata Nesta Thiago Silva. Al quarto d’ora una ovazione accoglie l’ingresso in campo di Alessandro Del Piero, ma il capitano non riesce ad imprimere la rabbia agonistica in campo anche perchè con il passare dei minuti la Juventus si disunisce e ancora su calcio d’angolo Ronaldinho trova il due a zero che chiude praticamente la partita.

    Sull’Olimpico scende la nebbia a far capire al mondo il momento della Juventus e nel finale è ancora Ronaldinho a regalare la terza rete ai rossoneri affondando il coltello nella piaga bianconera. Milan torna a -8 dall’Inter con ancora una partita da recuperare, i rossoneri sognano. Per la Juventus è notte fonda e l’avvicendamento in panchina sembra la soluzione meno indolore.

    IL TABELLINO
    JUVENTUS-MILAN 0-3
    29′ Nesta, 27′ st e 43′ st Ronaldinho
    Juventus (4-4-2): Manninger; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Salihamidzic (15′ Del Piero), F. Melo, Poulsen (18′ st De Ceglie), Marchisio; Diego, Amauri. A disposizione: Chimenti, Zebina, Legrottaglie, Tiago, Immobile. All.: Ferrara

    Milan (4-3-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso (20′ st Flamini), Pirlo, Ambrosini; Beckham, Borriello (40′ st Huntelaar), Ronaldinho. A disposizione: Storari, Kaladze, Flamini, Jankulovski, F.Inzaghi. All.: Leonardo
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Poulsen, Amauri (J), Ambrosini (M)

  • Serie A: Juventus – Milan, le interviste

    Al termine della vittoria schiacciante del Milan  che l’ha visto imporsi per 3-0  sulla Juventus, Leonardo si gode questo momento con soddisfazione:

    Non è vero che è stata una partita facile, anzi è stata una partita molto difficile. Forse nei primi 45′ abbiamo sofferto per merito del pressing asfissiante della Juve. I nostri ragazzi sono stati bravi perchè hanno capito che stavano soffrendo troppo, poi con l’organizzazione siamo venuti fuori, tenendo bene il possesso palla. Ovviamente anche il vantaggio ci ha dato una mano, ma la gestione della gara nel secondo tempo è stata perfetta. C’è grande allegria, e questo è fondamentale, oltre ad una straordinaria unità, umiltà e compattezza. Guardiamo avanti, manca ancora tanto, certo che l’ambiente in casa nostra adesso è fantastico“. – Sulla situazione critica degli avversari dice – “La Juventus l’ho vista un po’ come noi ad ottobre. In questi momenti tutto ti sembra negativo, e forse loro oggi meritavano qualcosa in più. Credo che gli basterà poco comunque per uscire da questa situazione”.

    Ronaldinho: “E’ un buon momento del Milan, stiamo andando benissimo, io faccio del mio meglio. Lo spogliatorio del Milan anche nei momenti difficili è stato molto bene, adesso che le cose vanno nel verso giusto, si sta anche meglio“. – Su una possibile chiamata in nazionale dice – “Noi badiamo a fare bene col Milan per i nostri tifosi, poi se le cose conbtinuano ad andare così penseremo anche alla Nazionale. Lo scudetto? Pensiamo a fare sempre bene e poi ne possiamo riparlare

    Ferrara: “Il punteggio è netto, è un peccato perchè non eravamo partiti male, stavamo coprendo bene gli spazi, pressando e contenendo bene il Milan. Poi abbiamo preso goal su palle inattive e non abbiamo avuto più la forza per reagire. E’ un momento molto brutto, nel quale spesso veniamo puniti alla prima occasione. La manovra offensiva non è delle migliori in questo momento perchè serve grande spinta sulle fasce. Questo ci permette magari di essere più solidi ma ci penalizza quando siamo in possesso palla“. – Alla domanda su un suo possibile esonero Ferrara risponde – “Non penso di rischiare il posto, sono molto concentrato invece su quello che è il da farsi per cambiare una tendenza molto negativa. Tutto il resto non spetta a me deciderlo, è la società che deve prendere una decisione. Come ho più volte detto io non lascio la barca, mi devono cacciare. Capisco la delusione dei tifosi, è un momento difficile.Siamo noi a dover far cambiare le cose anche se ora la tristezza domina in tutti noi. Non voglio porre obiettivi, voglio solo ricreare lo spirito che c’era ad inizio stagione