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  • Mancini torna al Milan. Berlusconi non dice niente?

    Secondo la redazione di Sky Sport il brasiliano Amantino Mancini è vicinissimo al ritorno al Milan smentendo di fatto la rottura dei rossoneri con l’Inter e la consapevolezza che dopo la stagione flop il riscatto a quelle cifre era un operazione folle.

    Il laterale torna in prestito al Milan per rimediare almeno parzialmente alla parola data nello scorso mercato invernale rimandando possibili scenari di cessione alla prossima stagione.

    Quel che però mi torna in mente è la sfuriata invernale del presidente Berlusconi che di fatto iniziò ad intaccare il rapporto con Leonardo. Arriveranno adesso le sue parole?

  • In Brasile sicuri, Leonardo nuovo ct della Selecao

    In Brasile sicuri, Leonardo nuovo ct della Selecao

    Sarà con ogni probabilità l’ex tecnico del Milan Leonardo il prossimo selezionatore della nazionale verdeoro come sostiene il canale Espn Brasil. Il candidato prescelto dalla federazione brasiliana Luiz Felipe Scolari infatti ha ribadito di non voler “stracciare” il contratto firmato solo qualche settimana fa con il Palmeiras (che non avrebbe opposto resistenza per permettere al tecnico di risollevare le sorti della Selecao) con durata fino al 2012. In pole position per il dopo Dunga si è piazzato così Leonardo che dovrebbe assumere l’incarico proprio fino al 2012 e pruomuovere il processo di valorizzazione dei giovani in nazionale.

    L’ex tecnico rossonero farebbe così il lavoro inziale di ringiovinamento traghettando il Brasile nella prossima Coppa America che si terrà in Argentina nel 2011 e l’Under 23 nelle Olimpiadi di Londra l’anno successivo; poi lascerà la Selecao nelle mani di Scolari, il ct verdeoro campione del mondo nel 2002, che avrà il duro compito di riscattare l’eliminazione subita ai quarti di finale di questa edizione della Coppa del Mondo nel prossimo Mondiale del 2014 che si disputerà in casa in Brasile.

  • Brasile: Dunga esonerato. Scolari o Leonardo il sostituto

    E’ finita l’avventura di Carlos Dunga sulla panchina del Brasile. A comunicare l’esonero è la stessa federcalcio brasiliana con un comunicato sul proprio sito ufficiale.

    Paga a caro prezzo le scelte impopolari l’ex giocatore della Fiorentina accusato in patria di non aver saputo rischiare lasciando a casa i giovani Ganso e Neymar oltre che Pato e Ronaldinho.

    Il sostituto sarà ufficializzato entro fine luglio ma indiscrezioni vogliono Felipao Scolari in vantaggio sul Leonardo per cercare di bissare il successo del 2002 nel mondiale che si giocherà in brasile tra 4 anni.

  • Brasile: è Leonardo il dopo Dunga

    Nei mesi scorsi se ne fece un gran parlare ma dopo la cocente esclusione del Brasile di Dunga ad opera dell’Olanda il nome di Leonardo torna prepotentemente in auge per la panchina della Selecao.

    Dunga mai amato in patria per le discutibili scelte e sopratutto per le esclusioni eccellenti (Ronaldinho, Pato e Ganso) fino al 45′ della partita di oggi aveva dalla parte sua i risultati. Il tracollo nel secondo tempo contro gli Orange, scaturito anche dalla follia di Felipe Melo (sua scelta) lo ha praticamente messo alla porta.

    Il prossimo quadriennio per il Brasile sarà fondamentale con un mondiale da organizzare e da vincere la federcalcio brasiliana cerca una persona amata dal pubblico e soprattutto in grado di non snaturare il gioco spettacolare del Brasile. In questo momento Leonardo sembra non aver alternative per la gioia di Pato e Ronaldinho.

  • Milan, Berlusconi fa outing: “Io avrei vinto lo scudetto”

    E’ sempre dal mondo politico che arrivano presunte dichiarazione pepate del Presidente del Consiglio nonché presidente del Milan Silvio Berlusconi. Questa volta dalla cena con “i leghisti” arriverebbero confessioni choc da parte di Berlusconi che avvalorando le precedenti dimostra la sua visione diametralmente opposta a quella dei tifosi sull’operato di Leonardo.

    Al tecnico brasiliano rimprovera di aver perso lo scudetto dichiarando “E’ la squadra che amo e perciò sono il primo tifoso – ha detto ai politici leghisti nel corso del vertice – Però io quest’anno, nonostante i tanti infortuni, se avessi fatto l’allenatore avrei vinto lo scudetto con 5-6 punti di distacco…”.

  • Leonardo si congeda con una vittoria. Il Milan passeggia sulla Juve

    Leonardo si congeda con una vittoria. Il Milan passeggia sulla Juve

    Leonardo saluta San Siro nel migliore dei modi festeggiando l’ultima sulla panchina del Milan con una vittoria sulla Juventus con il medesimo risultato dell’andata, 3-0. Un addio dolce quello dell’ormai ex allenatore rossonero con i tifosi che hanno intonato cori in suo onore per tutta la durata della partita, segno del grande affetto (reciproco) del pubblico milanista verso il tecnico, e contestato invece apertamente la società.
    Ma Leonardo non è stato l’unico a congedarsi: stasera è terminata anche l’avventura di Zaccheroni sulla panchina della Juventus. Un addio diverso dal brasiliano, i bianconeri concludono una stagione iniziata male e finita nel peggior modo possibile con la mancata qualificazione alla Champions League, il settimo posto in classifica eguagliando il record negativo di sconfitte (15) e di gol subiti in campionato (56) terminando la stagione 2009-2010 addirittura con una differenza reti negativa (-1). Un fallimento enorme e senza precedenti.

    La partita, con entrambe le squadre senza stimoli campionato, ha poco da raccontare. Il ritmo è elevato, le squadre lasciano ampi spazi agli avversari e il pubblico di San Siro si diverte soprattutto nel vedere la propria squadra infilare, come se fosse burro, la retroguardia bianconera. Al 14′ è già vantaggio rossonero con il primo gol in campionato di Antonini lanciato in profondità da Seedorf che beffa, con la complicità di Cannavaro che devia leggermente la sua conclusione, Buffon. Passano altrettanti minuti e Ronaldinho raddoppia: errore in disimpegno di Grosso con il fantasista che trafigge il numero uno bianconero per la seconda volta. Alla mezz’ora dunque il Milan si trova già con due reti di vantaggio.
    La reazione della Juventus è sterile e tutta in una conclusione di Del Piero da distanza siderale che impegna Dida. Iaquinta deve lottare con un Thiago Silva in serata stellare che non gli concede un attimo di respiro, la fantasia del centrocampo è affidata ai piedi buoni di Candreva (Diego come Felipe Melo in tribuna) che però non trova collaborazione nei compagni di squadra.

    Secondo tempo che riprende senza Buffon, sostituito da Manninger, e Salihamidzic, al suo posto Camoranesi. La Juventus però continua a non pungere li davanti anche se qualcosa il Milan la concede, soprattutto a Del Piero che in un paio di occasioni non trova il guizzo giusto.
    Al 66′ il tris di Ronaldinho: doppietta personale per lui con un destro rasoterra nell’angolino più lontano da Manninger, un colpo da biliardo; ma la marcatura su di lui di Poulsen fa venire i brividi.
    Il finale è riservato alle passerelle rossonore: ad aprire è Favalli, in scadenza di contratto che non gli verrà rinnovato, poi è la volta di Ronaldinho, salutato dai compagni quasi come se si trattasse di un addio, prendersi la standing ovation di San Siro, la stessa riservata a Nesta entrato al proprio al posto del brasiliano, poi a 5 minuti dal termine finisce anche l’era Dida dopo 7 lunghi anni di militanza in rossonero e dopo aver conquistato da protagonista 1 scudetto, 2 Champions League, 1 Mondiale per Club, 2 Supercoppe Europee, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana. Al fischio finale tocca a lui, Leonardo, salutato con l’ovazione di tutto San Siro; per lui si spalancano le porte della nazionale brasiliana.
    Archiviato questo campionato, sia per Milan che Juventus è giunta già ora di voltare pagina: Tassotti e Galli si vestiranno quasi certamente di rossonero, Del Neri potrebbe emularli indossando però il bianconero.

    Il tabellino
    MILAN – JUVENTUS 3-0
    14′ Antonini, 28′ Ronaldinho, 66′ Ronaldinho
    MILAN (4-2-1-3): Dida (87′ Abbiati); Zambrotta, Thiago Silva, Favalli (61′ Nesta), Antonini; Gattuso, Pirlo; Seedorf; Pato, Borriello, Ronaldinho (70′ F. Inzaghi).
    A disposizione: Abate, Jankulovski, Mancini, Huntelaar.
    Allenatore: Leonardo
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon (46′ Manninger); Zebina (76′ Caceres), F. Cannavaro, Chiellini, Grosso; Salihamidzic (46′ Camoranesi), Poulsen, Marchisio; Candreva; Iaquinta, Del Piero.
    A disposizione: Legrottaglie, Paolucci, Amauri, Trezeguet.
    Allenatore: Zaccheroni
    Arbitro: Trefoloni
    Ammoniti: Gattuso (M), Cannavaro (J), Grosso (J), Ronaldinho (M)

  • C’è Milan – Juventus, qualcuno se n’è accorto?

    Tra qualche ora Milan e Juventus si incontreranno a San Siro per chiudere una stagione incolore e ricca di frustrazioni. La partita che qualche anno addietro assegnava lo scudetto intrattenendo davanti alla tv milioni di telespettatori è stata ridotta a poco più di una passerella degli addii.

    Saluterà Leonardo tra le ovazioni dei coraggiosi tifosi rossoneri che gremiranno San Siro, saluterà Alberto Zaccheroni e per gli juventini inizierà finalmente il tempo dei bilanci e della riprogrammazione. Sarà l’ultima apparizione a San Siro per Favalli, Dida e chi sa quanti altri.

    La partita non ha nessun motivo per esser interessante e paradossalmente vale meno del Trofeo Berlusconi che in estate misura la competitività delle due squadre. A puro fine statistico Leonardo dovrebbe riproporre il 4-2 fantasia con Dinho, Seedorf e Pato alle spalle di Borriello. Nella Juve dovrebbe rivedersi Caceres sull0out di destra, in avanti la coppia Del Piero Iaquinta.

  • Galliani apre ad Allegri: “anche lui è un ex milanista”

    Galliani apre ad Allegri: “anche lui è un ex milanista”

    L’ad rossonero Adriano Galliani all’uscita dai palazzi della Lega Calcio, dove si è parlato del querele sui diritti tv, ha rilasciato interessanti dichiarazioni ai giornalisti su chi può esser l’allenatore futuro dei rossoneri. Partendo da presupposto che il “Milan sarà allenato dai milanisti” da Galliani definita “regola aurea” si è fatto il punto sul possibile sostituto di Leonardo e il tutto fare rossonero non ha tolto dai papabili alla panchina Massimiliano Allegri “è un milanista, perché ha fatto una tournée con noi”.

    In questo momento cosi incerto ogni parola fa notizia e queste di Galliani sanno tanto di apertura nei confronti dell’ex tecnico del Cagliari. Il plenipotenziario ha voluto commentare anche le parole di Marco Van Basten “Noi non abbiamo mai parlato con Marco e questa è la prova provata”.

    Altro chiarimento sul mercato e in particolare sulla posizione di Pato e Ronaldinho “Pato non è in vendita, Ronaldinho ha un altro anno di contratto e non ci sono problemi”

  • Pato giura fedeltà ma per Milan il futuro è grigio

    I tifosi rossoneri sognano un colpo del presidente Berlusconi, un nome che possa far tornare a sperare, la sorpresa uscita dal cilindro nel momento più incerto dell’ultimo ventennio rossonero. Alla luce dei fatti c’è però scoramento in tutti gli appassionati del Vecchio Diavolo, dall’esterno si ha la sensazione che la società stia vivendo un momento di appannamento e oltre ai soldi a mancare è la programmazione.

    Con Leonardo con la valigia in mano e Van Basten che ha già declinato la panchina del futuro sembra esser ormai in mano alla coppia Galli-Tassotti ben vista dallo spogliatoio ma sintomo di ripiego e contenimento per i tifosi. Il futuro è grigio allo stato attuale e le parole di amore rivolte da Pato son solo un piccolo calmante per un popolo abitutato ad esser competitivo e in lotta per i titoli più importanti.

    Il Papero tranquillizza i tifosi : “Sono molto contento e voglio restare al Milan, ma decide la società”. L’attaccante brasiliano, che ha ricevuto il premio Gentleman a San Siro, parla del suo futuro e di un possibile approdo al Chelsea: “Decide il Milan. Ancelotti è una grande persona, non solo un amico, e mi ha fatto crescere in Italia ma ho un contratto fino al 2014 e sono molto felice di restare al Milan”.

  • Milan, qualcosa si muove: Van Basten è a Milano

    Ufficialmente è sbarcato alla Malpensa per il suo hobby: il golf, ma è impensabile non collegare il suo arrivo con i rumors che da qualche settimana vogliono Van Basten come sostituto di Leonardo sulla panchina del Milan.

    Anche se da qualche tempo non parla di Milan, il presidente Silvio Berlusconi stravede per il suo più grande giocatore di sempre e pare che dopo esser andato vicino a prenderlo nella scorsa stagione voglia coronare il suo sogno dando fiducia ancora una volta al suo istinto.

    Van Basten dovrebbe sostituire Leonardo e l’ufficialità arriverà solo a Champions League matematicamente raggiunta, forse già questa sera. Il Cigno di Utrecht per modo di intender il calcio è vicinissimo alle idee di Berlusconi e per questo alla fine questo matrimonio si farà.