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  • Ganso apre all’Inter, il Milan gioca il jolly Raiola

    Ganso apre all’Inter, il Milan gioca il jolly Raiola

    Si scatenerà un asta tra le milanesi per il Ganso Paulo Henrique? Stando alle indesrezioni e agli spifferi che arrivano dagli ambienti vicini a Milan e Inter mi sa di si. Prendere Ganso sembra diventata una battaglia di principio, una lotta tra diplomazie, da una parte Galliani e Braida dall’altra Branca con l’aiuto di Leonardo.

    Il trequartista brasiliano in questi giorni per ottenere un contratto pià alto ha usato benissimo le telecamere e la carta stampata svelando presunti flirt con le milanesi, ottenendo di fatto il rinnovo ma anche il decurtamento della clausola rescissoria da 60 a 50 milioni.

    Ganso ha svelato le telefonate con Leonardo e il Milan per ribattere, da quanto svela Sportmediaset, è pronto a lanciare nella trattativa il fido Mino Raiola. L’agente di Ibra partirà per il Brasile per monitorare il recupero del ragazzo che dovrebbe tornare su un campo da gioco per la gara di Libertadores del 16 marzo.

    Raiola sempre per conto dei rossoneri prenderà informazioni su Lucas Marcelinho altro giocatore interessante messosi il luce Sudamericano Sub 20.

  • Sneijder-Eto’o sbancano Marassi. Inter a -2 dalla capolista

    Sneijder-Eto’o sbancano Marassi. Inter a -2 dalla capolista

    Formazione con il colpo di scena finale per l’Inter che schiera in campo Ranocchia centrale, con un recupero che sa di miracolo dopo l’infortunio al legamento contro il Bayern, con Chivu che torna a sinistra e Zanetti a centrocampo. Per la Sampdoria modulo rivoluzionato con la scelta di una difesa a 4, con Volta al posto di Zauri e Ziegler esterno. Rimane in panchina Biabiany, lasciando il posto a Mannini.

    Fase di gioco iniziale con l’Inter che spinge molto sulle fasce sia con Chivu che con Zanetti supportato da Kharja. La difesa doriana è molto compatta e i nerazzurri fanno girare molto velocemente la palla sfruttando il gioco laterale. Al 15’ punizione dal limite dell’area per Sneijder che calcia sopra la barriera a giro, ma trova la risposta di un reattivo Curci.  I nerazzurri continuano la manovra offensiva schiacciando la squadra blucerchiata, ma i doriani chiudendosi con ordine non permettono agli uomini di Leo di finalizzare le azioni. Nella prima parte della partita funziona alla perfezione l’atteggiamento tattico della Sampdoria con il centrocampo robusto che riesce a contenere alla perfezione le offensive interiste.

    Al 28’ sugli sviluppi di un calcio d’anglo per la Samp Lucchini colpisce di testa e confeziona una doppia occasione per Dessena e  Maccarone che ad un metro dalla porta vengono praticamente murati dalla difesa nerazzurra. L’azione continua e Mannini recuperata palla da fuori area fa partite un gran tiro che impegna Julio Cesar. La samp si chiude e riparte velocemente sulle fasce . La difesa interista soffre queste ripartenze e al 39’ Ziegler viene servito in area e solo un salvataggio miracoloso di Ranocchia tiene la partita sul punteggio di 0 a 0.

    Al 42’ ancora fortunata la squadra di Leonardo con un azione confezionata dalla ditta Guberti- Poli, con il secondo servito in area, controlla e calcia a botta sicura colpendo il  secondo palo con Julio Cesar che può solo guardare.

    Stesso copione nella ripresa dove la Samp copre benissimo tutti gli spazi e non permette mai all’Inter di essere pericolosa. Un’Inter lenta in mezzo al campo con una manovra farraginosa e priva di fantasia, che riesce solo a far un possesso palla sterile. Gli attaccanti nerazzurri praticamente sono isolatissimi.

    Al 14’ uno due veloce tra Eto’o e Sneijder che libero dalla marcatura fa partire una conclusione che va vicino al palo alla destra di Curci.  Occasionissima per la Sampdoria al 16’ su lancio perfetto di Palombo a servire Maccarone praticamente davanti a Julio Cesar. Il numero 1 nerazzurro esce a valanga e compie un intervento che vale un gol. Al 26’ dopo una fase di gioco senza emozioni Pazzini guadagna un calcio di punizione sul limite dell’area. Sneijder  su calcio piazzato prende la mira e fa partire un tiro a giro che va sull’angolo opposto del portiere. Curci non ci arriva e l’olandese può esultare per il gol del vantaggio. Ancora Sneijder  al 34’ su punizione fa tremare il pubblico doriano colpendo il palo esterno.

    Nel finale l’Inter si limita a mantenere il risultato, difendendosi con ordine con l’occasione d’oro che capita al 44’ ad Eto’o che si vede parare un gran tiro da Curci. Forcing nei minuti di recupero per una Samp a trazione anteriore che ci crede e spinge forte sull’acceleratore.  Nel finale Eto’o è spietato e infila Curci tornando al gol dopo 4 partite di astinenza. Inter batte Sampdoria 2 a 0 e lancia un messaggio chiaro al Milan e al Napoli: siamo noi la squadra da battere per vincere il titolo!

    SAMPDORIA (4-5-1): Curci; Volta, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini, Dessena (31’s.t. Biabiany), Poli (42’ s.t. Macheda), Palombo, Guberti (39’ s.t. Koman); Maccarone.

    A disposizione: Da Costa, Martinez, Zauri, Laczko, Koman, Macheda, Biabiany.

    All. Di Carlo

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu; J.Zanetti, Kharja (17’ s.t. Pandev), Stankovic; Sneijder; Pazzini (42’ Mariga), Eto’o.

    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Mariga, Thiago Motta, Obi, Pandev, Coutinho.

    All: Leonardo

  • Leonardo spera: “Milan – Napoli? Un pareggio!”

    Leonardo spera: “Milan – Napoli? Un pareggio!”

    Conferenza stampa con un pizzico di ottimismo in casa nerazzurra, dove il tecnico Leonardo parla della situazione infortunati senza fare drammi. Periodo senza dubbio sfortunato in casa Inter, quasi a ricalcare la prima parte della stagione, dopo l’infortunio di Cordoba (distorsione alla caviglia destra), di Ranocchia contro il Bayern (risentimento collaterale al ginocchio sinistro) e di Cambiasso (stiramento dell’adduttore) Leo corre ai ripari per la sfida contro la Samp reinventando la formazione, con gli uomini contati per ogni reparto.

    Sui numerosi infortuni e sulla vecchia gestione Benitez Leo è parso infastidito: “Si tratta di un discorso lungo e io non ho la minima intenzione di dimostrare chi ha ragione e chi no. Posso solo dire che in questa stagione sono successe tante cose, è stata una stagione travagliata, ma capita a tantissime squadre. Quando c’è una stagione liscia, senza infortuni o altri problemi, riesci a raggiungere grandi obiettivi, quando invece ci sono dei problemi, si cerca di gestirli. Non voglio parlare del passato ma credo che tutto sia la conseguenza di tante cose. Certamente dal 29 dicembre, cioè dal primo giorno nel quale c’ero io, quello che è stato chiesto ai giocatori è stato tanto. Non so se sia una questione di preparazione o meno, ma sono convinto che lo sforzo richiesto a ogni giocatore è stato enorme”. Discorso che entra nello specifico parlando di Cambiasso, e degli altri indisponibili nell’immediato presente: “Cambiasso?Il suo rientro richiede più tempo, invece, Thiago Motta, Andrea Ranocchia e Ivan Cordoba sono più vicini al rientro”.

    Chiuso il capitolo infortuni, c’è da affrontare il problema psicologico derivante dalla sconfitta contro il Bayern, poiché perdere una partita in quel modo può avere conseguenze sul livello del morale della squadra. Leo corre ai ripari, parlando di una sfida ancora aperta: “La sconfitta con il Bayern è stata decisa da un dettaglio, tecnicamente non posso rimproverare nulla alla mia squadra. Sia in quella partita che in quella contro la Juve direi che si sono trovate di fronte due squadre che hanno giocato bene, e poi solo i dettagli, una palla che è entrata e una no hanno fatto la differenza. Ma la sfida coi tedeschi è ancora tutta aperta”.

    A chi  gli avesse chiesto se questo fosse il periodo più difficile da quando è alla guida dell’Inter Leo risponde così: “Credo che il mio momento più complicato sia stato quando sono arrivato perché a gennaio dovevo capire ancora tutto, sull’ambiente, sulla squadra. Poi è andata bene soprattutto per merito dei giocatori”. Ultima analisi sulla partita di Champions per prendere le difese  e tranquillizzare Julio Cesar reo di essersi assunto tutta la responsabilità del risultato (ed esser tornato a casa a piedi dopo la partita): “Julio Cesar ha  un suo modo di reagire alla cose negative: anche prendersi tutta la colpa è un suo modo di fare. Credo che il giorno dopo abbia dimenticato tutto, e all’Inter ha dato così tanto che certo non gli si può imputare quell’errore”.

    Chiuso il discorso Champions e infortuni, ci si tuffa inevitabilmente sul campionato e nell’immediato nella sfida contro la Sampdoria: “Il prossimo blocco di partite, le prossime tre o quattro, sarà molto importante e daranno delle risposte altrettanto importanti perché in questo periodo si determinano le squadre che saranno veramente in corsa per lo scudetto, anche se credo che questo campionato andrà così fino alla fine, saremo in lotta fino all’ultimo”. Parlando della sfida contro l’ex squadra di Pazzini il tecnico nerazzurro ha aggiunto: “Non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. Marassi è un campo difficile, il terreno non è dei migliori. Giocheremo contro una squadra che ha una buona base, nonostante le cessioni di Cassano e Pazzini. Giampaolo con noi si è inserito subito bene, domani sarà strano per lui, ma non credo che i tifosi lo fischieranno, anche se quando si vive il calcio come una emozione è difficile ipotizzare le reazioni”

    Sulla sfida scudetto tra Milan e Napoli Leonardo esprime con il massimo della diplomazia il concetto che tra i due litiganti il terzo gode:“Milan-Napoli? Mi auguro un pareggio, ma comunque non sarà determinante. Di sicuro mi aspetto una bella partita”.

  • Inter sprecona con il Bayern, Gomez gela San Siro

    Inter sprecona con il Bayern, Gomez gela San Siro

    Cornice spettacolare quella di San Siro con uno stadio tutto esaurito, 80mila spettatori e con una bellissima scenografia della curva interista con la scritta Milano su sfondo nerazzurro e le stelle bianche in risalto della Champions League. Le squadre scendono in campo e la partita può cominciare.

    Nemmeno inizia la partita e su una punizione conquistata da Eto’o, l’olandese Sneijder serve un pallone perfetto per Ranocchia che in area lasciato libero calcia e mette la palla di un soffio a lato. Il Bayern aggredisce moltissimo i portatori di palla nerazzurri, soprattutto bloccando sul primo tocco Sneijder la chiave del centrocampo interista.

    La formazione di Leonardo invece è troppo attendista, facendo poco pressing sulla linea dei mediani lascia ampi spazi di manovra alla squadra bavarese. Bayern pericoloso nei primi minuti soprattutto con le conclusioni da lontano di Luiz Gustavo.

    Al 21’ lo stadio si infiamma sulle percussioni di Maicon ed Eto’o sulla fascia. Il camerunense si libera dei difensori e serve Cambiasso praticamente davanti a Kraft. L’argentino controlla e scarica sul corpo del portiere sbagliando un’occasione d’oro. Passano due minuti e  arriva la risposta del Bayern Monaco: dai piedi di Robben parte un cross perfetto su Ribery che anticipa Ranocchia di testa e colpisce la traversa con Julio Cesar che può solo guardare. Al 28’ ancora dolori per i nerazzurri con l’inserimento di Lahm in area che va a servire un ottimo pallone a Gomez che calcia alla stelle.

    Al 33’ l’Inter si riaffaccia davanti con il proseguire di un’azione da calcio d’angolo, dove Lucio dal fondo mette in mezzo un pallone per Eto’o, che riesce a sgusciare tra i difensori e calciare. È solo un miracolo di Kraft a negargli la gioia del gol.  Il match va avanti con  il forcing del Bayern che spinge tantissimo schiacciando i nerazzurri nella loro metà campo.  Nei minuti finali del primo tempo l’Inter alza il pressing e Maicon servito sulla fascia con un pizzico di egoismo non serve Stankovic libero in area e spara alto sulla traversa. Le squadre vanno a riposo sullo 0 a 0, ma nonostante le reti inviolate non è mancato lo spettacolo.

    Il secondo tempo regala ancora emozioni forti con Robben che si infila in area, si decentra e fa partire un tiro che va a scagliarsi contro il palo. Ancora una volta il legno ha salvato l’Inter. Il Bayern acquista sicurezza e riesce a far girare la palla ed essere pericoloso davanti con i nerazzurri come nel primo tempo troppo schiacciati. Al 56’ errore della difesa bavarese che regala il pallone a Maicon. Il brasiliano serve Eto’o che stoppa di petto  e calcia su Kraft che para e respinge. Cambiasso sulla respinta praticamente a porta vuota calcia con troppa forza e manda il pallone sopra la traversa.

    Una partita che non conosce tregua con squadre lunghissime che ripartono praticamente ogni istante.

    Bayern praticamente a trazione anteriore con una difesa altissima e un pressing asfissiante a schiacciare dietro la linea della palla tutti gli undici nerazzurri. Al minuto 70’ c’è l’infortunio di Andrea Ranocchia che fino ad allora aveva disputato un’ottima partita. Sostituzione obbligata con Kharja. Chivu praticamente va a fare il difensore centrale come faceva ai tempi della Roma, con Zanetti che scala sulla fascia da terzino.

    Al 79’ ancora Inter con Kharja che, servito da Eto’o, defilatissimo prova un tiro-cross che non trova il tapin vincente di nessuno dei suoi compagni e impatta sulle mani di Kross che con sicurezza respinge. All’85’ è Thiago Motta a sfiorare il gol con un colpo di testa troppo centrale dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Lo stadio si ammutolisce quando nel forcing finale sul tiro di Eto’o la palla sembra entrare e invece sfiora il palo. Solo Inter nel finale che praticamente ha avuto moltissime occasioni per passare in vantaggio.

    Al minuto 89’ succede l’impensabile. L’Inter, che praticamente sembra voler chiudere la partita, perde palla e Robben da fuori fa partire un gran tiro su cui Julio Cesar sbaglia la respinta regalando il pallone a Gomez che da un metro non può sbagliare e porta i suoi in vantaggio. Bayern 1 Inter 0. Non c’è nemmeno il tempo per reagire. Un gol che gela i nerazzurri.

    Triplice fischio e partita finita.

    Tantissime le occasioni per parte con un pareggio che forse sarebbe stato il risultato più giusto, ma a differenza dei nerazzurri il Bayern ha saputo capitalizzare sull’errore del portiere interista. Una serata storta per gli uomini di Leo troppo imprecisi sottoporta.

    La partita finisce con la terza sconfitta per le tre italiane in Champions League. Nel ritorno sarà durissima per i nerazzurri che avranno bisogno di  segnare almeno un gol per andare ai supplementari e due per passare il turno.

  • Ganso: “Mi piacerebbe giocare all’Inter”

    Ganso: “Mi piacerebbe giocare all’Inter”

    È già partito il clima derby tra il Milan e l’Inter a sentir le parole del giovanissimo talento brasiliano Paulo Henrique Ganso. Il trequartista del Santos è l’oggetto non più segreto dei desideri delle due squadre milanesi. L’Inter ha messo gli occhi su di lui, già dalla scorsa estate e il Milan con Galliani in “vacanza” in Brasile per vendere Ronaldinho ha già sondato il terreno per l’eventuale disponibilità del ragazzo a trasferirsi nella colonia brasiliana di Milanello.

    In un’intervista  recentemente rilasciata  a “Radio Globo Sao Paulo” Ganso avvicina i nerazzurri al suo futuro, parlando di Leonardo e  del suo rapporto con il tecnico nerazzurro.

    Ho parlato varie volte con lui al telefono,- ha detto il giovane campioncino carioca alla Radio- mi dà sempre degli ottimi consigli su come giocare meglio, su certi aspetti del mio gioco che devo migliorar. E questo lo so. Sto cercando di seguire i suoi consigli, perché è una persona che sa molto di calcio. Mi parla di tattica e di tecnica, mi dice di tenermi lontano dalle polemiche, è un buon amico al quale devo molto”.

    Una frase finale che potrebbe voler dire molto, soprattutto un segnale di mercato chiaro per i vertici nerazzurri.

    La domanda a questo punto è ovviamente lecita: Leonardo vorrebbe portare la stella del Santos in Italia alla corte di Moratti? Ganso dimostra di saper essere molto abile non solo in campo, ma anche con la diplomazia davanti a domande scomode: “Se mi vuole davvero all’Inter? Per il momento non mi vuole costringere a fare nulla, vuole solo aiutarmi . Logico che mi piacerebbe giocare in Italia, e in particolare nella squadra campione del mondo, così come sarebbe interessante giocare in Spagna o in Inghilterra, dove ci sono le squadre migliori d’Europa. Ma se deve succedere, voglio che succeda naturalmente, senza litigi per il mio trasferimento”. Una risposta che fa felice mezza Europa, e che scatenerà prossimamente un’asta milionaria per uno dei nuovi talenti del calcio mondiale.

    Nel finale il giovanissimo brasiliano spiega chiaramente come sia consapevole di voler giocare in futuro in Europa, nel calcio che conta, parlando di un’attesa di due o tre anni, non escludendo tempi più lunghi che in qualsiasi modo vorrebbero dire tenerlo al Santos, a casa sua.

  • Inter – Bayern Monaco: un Mercoledì da Leoni!

    Inter – Bayern Monaco: un Mercoledì da Leoni!

    Se fosse un film sarebbe “Un mercoledì da Leoni” quello che attende i nerazzurri stasera in campo a San Siro nell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. I tedeschi vedono in questa sfida l’opportunità di una rivincita dopo la sconfitta nella finale del 22 maggio a Madrid. Entrambe le squadre in estate non hanno praticamente fatto grandi colpi di mercato riconfermando gli stessi uomini.

    Stesso anche l’inizio di stagione in salita, forse pagando la stanchezza per l’annata precedente, con l’Inter che si è saputa riprendere solo dopo l’arrivo di Leonardo con 8 vittorie su 10 partite e il Bayern di Van Gaal che è tornato a macinare gioco e vittorie solo in quest’ultimo mese, abbandonando definitivamente la conquista del titolo.

    La differenza rispetto al 22 maggio sta nell’assenza pesantissima di Diego Milito, che ha vissuto in quest’anno calcistico il periodo più travagliato della sua carriera, non riuscendo praticamente mai a recuperare dai numerosissimi infortuni che l’hanno colpito. Dall’altra parte Van Gaal che nella finale spagnola aveva dovuto rinunciare a Frank Ribery perché squalificato, stasera potrà schierare tutte le sue stelle, proponendo in attacco anche il bomber Mario Gomez utilizzando alla massima potenza il potenziale offensivo della sua squadra.

    “L’Inter non è cambiata molto – ha spiegato ai giornalisti Louis Van Gaal – e finora io non l’ho mai vista giocare in modo diverso. Chi ha visto la finale di Madrid lo sa bene, e poi basta vedere come l’Inter gioca ogni settimana. Anche contro il Cagliari nella ripresa si è chiusa dietro senza fare nulla mentre l’avversario attaccava.

    Il tecnico del Bayern attacca Leo e la società per il modo di giocare troppo difensivista:

    “Si vede che allenatore e società hanno deciso di giocare così, io invece voglio offrire un calcio più attraente per i tifosi: attaccare è più difficile rispetto a pensare solo a difendersi, ma è la mia idea di calcio”.

    Una squadra con Ribery, Robben, Muller e Gomez ha sicuramente nel suo dna elevatissime doti offensive, ma come ha dimostrato in Bundesliga la squadra di Van Gaal ha evidenti limiti in fase difensiva.

    Leo dal canto suo ha voluto puntualizzare sull’aspetto relativo alla stanchezza della squadra e sul fatto che la sua squadra subisca troppi gol.

    “La squadra ha risposto molto bene a un momento dispendioso e arriva a questa gara di Champions con stimoli altissimi. Punti deboli e forti del Bayern? Tutti ne hanno. Se mi andrebbe domani una vittoria 3-2? Sappiamo le regole, in Champions, a differenza del campionato, non è un gran risultato.”

    Volendo analizzare la partita a livello tattico è necessario vedere come scenderanno le squadre in campo.

    Van Gaal non lascia nulla al caso, essendo un abilissimo allenatore, dovrebbe schierare la stessa formazione scesa in campo contro il Manz con quattro difensori: centrali Badstuber e Tymoshchuk con Lahm a destra e l’ipotesi Luiz Gustavo a sinistra. Centrocampo di contenimento con Schweinsteiger e Pranjic a dare un po’ di copertura poiché in fase offensiva agiranno sulle fasce Ribery e Robben con Muller libero di svariare dietro l’unica punta Mario Gomez.

    Leo stasera si affiderà alla vena realizzativa di Eto’o che in Champions ha già segnato 7 gol. Non avendo a disposizione Milito e non potendo schierare Pazzini perché già utilizzato dalla Sampdoria in Champions dovrà cambiare la formazione. In difesa ci sarà il ballottaggio tra Cordoba e Ranocchia per chi dovrà affiancare il rientrante Lucio. Maicon a destra stakanovista dei nerazzurri ha praticamente giocato tutte le partite. A sinistra c’è il rebus sul possibile utilizzo di Chivu permettendo a Zanetti di tornare a centrocampo. La linea dei mediani vedrà quindi Thiago Motta play basso con Zanetti e Cambiasso di supporto. Sneijder e Stankovic dovrebbe svariare e non dare punti di riferimento alla difesa bavarese, con l’unica soluzione offensiva rappresentata da Samuel Eto’o.

    Curiosità per gli interisti, Josè Mourinho ieri ai giornalisti ha detto che stasera tiferà Inter davanti alla Tv: “Io sono sempre con i miei amici. Voglio sempre che vincano tutte le partite ma sarà tosta perché il Bayern è una grandissima squadra, Io sarò con la mia maglia a guardare la partita in Tv”.

  • Leo, conquistali sul campo! “Lo scorso anno tifavo Inter”

    Leo, conquistali sul campo! “Lo scorso anno tifavo Inter”

    E’ vigilia di Champions League per l’Inter di Leonardo, domani sera a San Siro sarà di scena il Bayern Monaco di Luis van Gaal avversario della finalissima dello scorso anno che sancì il trionfo dei nerazzurri di Mourinho.

    Il tecnico brasiliano, senza peli sulla lingua come suo solito, svela il suo tifo per l’Inter nella finalissima della scorsa stagione attirando su di se ulteriormente il rancore dei tifosi rossoneri e vicerversa la simpatia dell’altra parte di Milano. A dire il vero, pur non mettendo in dubbio le parole del brasiliano, mi piacerebbe che chiuso il passato il tecnico, adesso nerazzurro, conquisti i suoi nuovi tifosi sul campo attraverso il suo famoso concetto di calcio “bailado” che al momento latita ad arrivare nonostante il gap di punti dal Milan capolista sia diminuito.

    Leonardo nelle scorse settimane aveva evitato di dire la sua cul tormentone Calciopoli e allo stesso modo evita di commentare gli errori arbitrali. Sulla partita di domani si dice sicuro dei suoi “Giocheremo da campioni d’Europa. Ogni partita ha la sua storia e le due squadre ora sono diverse, nei giocatori e nel modo di giocare. Io non sento nessun peso, ho la certezza che i miei non pensano ad altro che a vincere. Lotteremo con tutte le forze per farlo.”.

    “La squadra ha risposto molto bene a un momento dispendioso e arriva a questa gara di Champions con stimoli altissimi. Punti deboli e forti del Bayern? Tutti ne hanno. Se mi andrebbe una vittoria per 3-2? Sappiamo le regole, in Champions, a differenza del campionato, non è un gran risultato”.

  • Un gollonzo porta l’Inter a -2 dalla vetta. Cagliari ko con onore

    Un gollonzo porta l’Inter a -2 dalla vetta. Cagliari ko con onore

    L’Inter vince e si porta a -2 dalla vetta mettendo per la prima volta nella stagione pressione al Milan impegnato domani pomeriggio al Bentegodi contro il Chievo. Tutto bello, tifosi contenti e campionato finalmente riaperto, ma? Vorrei farvi riascoltare le dichiarazioni di Leonardo e paragonarli alla gestione della partita, la fantasia almeno per questa sera è una chimera e al novantesimo chi può recriminare è il Cagliari di Donadoni.

    L’Inter nel primo tempo parte con il piglio giusto e pur segnando un gol in evidente fuorigioco alla fine del primo tempo merita il vantaggio e può recriminare per un rigore non concesso in avvio su Thiago Motta.

    La ripresa è però di tutt’altra pasta con l’Inter campione del mondo impegnata con mezzucci a perder tempo e il Cagliari padrone del gioco e del centrocampo.

    Nerazzurri a -2 punti dal Milan e a detta di giornalisti ed opinionisti è il campionato più bello del mondo, questa sera, a mio avviso il calcio italiano ne esce sconfitto e da queste prestazioni nascono le magre figure in Champions League.

    IL TABELLINO
    INTER-CAGLIARI 1-0
    7′ Kharja
    Inter (4-3-3):
    Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, T. Motta (27′ st Cambiasso), Kharja (33′ st Mariga); Pandev, Pazzini, Eto’o (16′ st Stankovic). A disp.: Castellazzi, Materazzi, Obi, Coutinho. All.: Leonardo

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti , Lazzari; Cossu (25′ st Nainggolan); Nené, Acquafresca (20′ st Ragatzu). A disp.: Pelizzoli, Ariaudo, Perico, Laner, Missiroli. All.: Donadoni

    Arbitro: Celi
    Ammoniti: Cossu (C), Mariga, Maicon (I)
    Espulsi: –

  • Inter – Cagliari: Probabili Formazioni

    Inter – Cagliari: Probabili Formazioni

    Stasera la squadra guidata da Leonardo scenderà in campo a San Siro contro il Cagliari di Donadoni cercando di dare una continuità di risultati utili, che, a seconda del risultato tra Milan e Chievo vorrà dire rimanere agganciati alla capolista o rosicchiarle ulteriori punti. Continuano le risposte piccanti tra Leonardo che riferiva come la sua squadra nonostante i “soli” due punti guadagnati sulla capolista sia ora più vicina e le repliche di Galliani che sdrammatizzava dimostrando come il suo ragionamento matematico non facesse una piega. Le vere risposte arriveranno dai campi di gioco dove l’Inter dovrà affrontare il Cagliari in una sfida tutt’altro che facile.

    Lucio e Sneijder hanno svolto allenamenti personalizzati e  non sono stati convocati per stasera, cercando di far riposare l’olandese reduce da un affaticamento muscolare e di non forzare i tempi di recupero del difensore brasiliano in vista della sfida di Champions contro il Bayern di mercoledì prossimo.

    Il serbo Dejan Stankovic dopo le tre settimane di stop e il rientro con la Fiorentina è di nuovo arruolabile anche se probabilmente ci sarà una staffetta a centrocampo. Giornata speciale per lui perché scendendo in campo oggi contro il Cagliari festeggerebbe la partita numero 200 con la maglia nerazzurra.

    Proprio in vista della sfida di Champions ci dovrebbe essere un mini turn-over tra i nerazzurri, dove l’argentino Cambiasso dovrebbe avere un turno di riposo, con il ritorno di Thiago Motta nella posizione di play basso. La difesa dovrebbe essere quella proposta nella partita di Firenze con Ranocchia e Cordoba al centro, Maicon e ancora una volta dal primo minuto Yuri Nagatomo a sinistra.

    Zanetti non sa nemmeno cosa significhi la parola turn-over e quindi scenderà regolarmente in campo. Altri possibili titolari a centrocampo potrebbero essere Kharja e Dejan Stankovic entrambi papabili per il ruolo di trequartista dietro le punte, con il serbo in vantaggio. In attacco immancabili gli attori protagonisti delle ultime splendide prestazione dei nerazzurri: Eto’o e Pazzini che viaggiano entrambi a una media gol stratosferica, con il camerunense a quota 27 gol in 33 partite e Pazzini arrivato nel mercato di gennaio già a quota 4 gol con la nuova maglia nerazzurra.

    Dal fronte opposto nessun problema di indisponibilità per Roberto Donadoni che è partito alla volta di Milano con la rosa al completo.

    In conferenza stampa il tecnico del Cagliari ha voluto ribadire che a San Siro la sua squadra va per giocarsi la partita, senza fare troppi calcoli: “Mi dà fastidio quando leggo che con l’Inter ci può stare la sconfitta. Loro sono una grande squadra, che lotta per vincere il campionato. Ma anche noi siamo una squadra di serie A. Se loro giocheranno da ’10’ accetteremo l’eventuale sconfitta. Però noi dobbiamo dare il massimo e giocarcela. – ha aggiunto Donadoni- Dobbiamo tenere i ritmi alti e sfruttare le occasioni che si presenteranno”.

    Vediamo nel dettaglio le scelte del tecnico Donadoni:

    In porta Agazzi, con una difesa composta dai centrali Canini e Astori con a destra Pisano e a sinistra Agostini. Centrocampo robusto d’interdizione con Biondini, l’immancabile capitano Daniele Conti e il talentuoso Nainggolan su cui hanno già messo gli occhi molte società, con Cossu a completare il reparto. In attacco dopo la partenza di Alessandro Matri la coppia fissa è Acquafresca Nenè. Un’altra ipotesi è la scelta di una sola punta (Acquafresca) affiancato da Cossu e Lazzari.

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Thiago Motta, Kharja; Stankovic; Pazzini, Eto’o.

    All. Leonardo.

    Panchina: Castellazzi, Materazzi, Natalino, Mariga, Cambiasso, Coutinho, Pandev

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Maicon

    Squalificati: Chivu (1)

    Indisponibili: Lucio, Samuel, Milito , Sneijder

    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Nené, Acquafresca.

    All. Donadoni.

    Panchina: Pelizzoli, Perico, Ariaudo, Laner, Lazzari, Missiroli, Ragatzu

    Diffidati: Canini, Ariaudo

    Squalificati: nessuno

    Indisponibili: nessuno

  • Inter contro il Cagliari con un occhio alla Champions

    Inter contro il Cagliari con un occhio alla Champions

    La vittoria contro la Fiorentina nel recupero di mercoledi pomeriggio ha riportato l’Inter in scia Milan e questa sera nell’anticipo di San Siro contro il Cagliari dell’ex rossonero Donadoni ha la possibilità, per la prima volta, di metter pressione ai rossoneri.

    Leonardo tiene botta e risponde all’amico Galliani ma allo stesso tempo è consapevole che ancora la strada è lunga e con la Champions dietro l’angolo non sono più tollerabili cali di concentrazione. Il Bayern Monaco è alle porte e per presentarsi al meglio sono stati lasciati a riposo precauzionale Sneijder e Lucio mentre Cambiasso dovrebbe partire dalla panchina.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Inter (4-3-1-2):
    Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, T. Motta, Kharja; Stankovic; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Natalino, Mariga, Cambiasso, Pandev, Coutinho. All.: Leonardo
    Squalificati: Chivu (1)
    Indisponibili: Samuel, Milito, Sneijder, Lucio

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Nené, Acquafresca.
    A disposizione: Pelizzoli, Ariaudo, Perico, Lazzari, Laner, Missiroli, Ragatzu. All.: Donadoni
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: nessuno
    In difesa conferme per Nagatomo e Cordoba al fianco degli intoccabili Ranocchia e Maicon, centrocampo con Thiago Motta in cabina di regia e Stankovic a ridosso delle punte a far legna ci penseranno Zanetti e Kharja ancora una volta schierato nel ruolo di terzo di centrocampo.

    Il Cagliari si presenta con la sua formazione migliore con la difesa a quattro e i tre polmoni di centrocampo pronti ad asfissiare il gioco nerazzurro e dar a Cossu i palloni giusti per far esplodere il suo estro. In avanti ancora una volta la coppia Nenè Acquafresca.