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  • Leonardo: “Raul? Pensiamo a Corvia!”

    Leonardo: “Raul? Pensiamo a Corvia!”

    Smaltita la gioia e la soddisfazione per aver agguantato la qualificazione ai quarti di Champions, la squadra nerazzurra si tuffa nuovamente nel clima della Serie A. L’obiettivo per la squadra di Leonardo è provare ad arrivare alla partita del prossimo 2 aprile contro il Milan, con gli stessi distacchi o rosicchiando qualche punto, in attesa delle notizie dal Barbera dove i rossoneri affronteranno il Palermo di Cosmi.

    OTTIMISMO – Il tecnico nerazzurro Leonardo torna a parlare ai microfoni dopo la vittoria post Champions contro il Bayern Monaco. Leonardo che domani affronterà il Lecce, esclude eventuali cali di concentrazione: “Euforia per aver centrato quarti di Champions? Non credo sia un problema, questa è una squadra molto esperta e sa rimanere sempre concentrata. Lo è stata già dai primi allenamenti dopo la trasferta di Monaco e ancora di più oggi. Certo è che se non ci fossimo concessi un po’ di allegria subito dopo una vittoria così bella come quella conquistata sui tedeschi, non sarebbe stato normale. Trovare un equilibrio tra euforia e concentrazione, questo è la chiave”.

    Questo è il momento decisivo per la stagione nerazzurra, con un’Inter ancora in corsa su tutti i fronti, come nello scorso anno con Mourinho. Leonardo è consapevole degli ottimi risultati raggiunti, e spiega come l’appagamento non fa parte del morale di questa squadra: “Credo che l’ottimismo porti altro ottimismo e che la vittorie portino altre vittorie – ha aggiunto il tecnico brasiliano – L’Inter ha la consapevolezza di stare attraversando un momento decisivo della stagione”

    LECCE – Parlando dell’avversario da affrontare domani, Leonardo cerca di mettere in guardia i suoi, nonostante la superiorità tecnica tra le due squadre sia evidente, come insegna Milan – Bari queste sono le partite più insidiose. “Il Lecce ha dimostrato, partita dopo partita, una crescita costante: domani non ci saranno né Chevanton né Di Michele, ma non per questo i nostri avversari rinunceranno a giocare a viso aperto, come hanno sempre fatto. Non ci aspettiamo affatto una partita facile”.

    INDISPONIBILI – Chiusura su un possibile rientro di Milito, dopo le voci in settimana, che lo davano disponibile almeno per sedersi in panchina. Il Principe infatti è ancora assente dalla lista dei convocati e il tecnico brasiliano motiva così la scelta di lasciare a casa il bomber argentino: “Deve compiere il suo programma. Ha avuto reazioni molto positive, ha svolto una specie di preparazione estiva e avendo due settimane davanti per completare questo recupero è preferibile arrivi alla fine del percorso.”

    Indisponibile anche Ranocchia, che a Monaco non era sembrato al top della forma, trascinandosi un piccolo fastidio al ginocchio per troppe partite.  “Ranocchia non è convocato perché non è in condizioni di giocare – ha aggiunto Leonardo–  ha giocato troppe partite ed è andato anche oltre quella che era la sua condizione, il suo ginocchio non ha problemi gravi e per quello domani non sarà in campo“.

    CHAMPIONS LEAGUE – Leonardo continua la conferenza parlando del sorteggio favorevole per i nerazzurri uscito dalle urne di Nyon, che ha regalato lo Schalke 04 nei quarti di finale di Champions League: “Lo Schalk e ha tanto entusiasmo: è una squadra che è cresciuta grazie agli investimenti fatti anno dopo anno. Nessuna fortuna o sfortuna, bisogna analizzare chi abbiamo pescato, una squadra che ha fatto benissimo in Bundesliga, che è arrivata avanti in Champions, che ha un grande portiere, un grande Raul e un grande Farfan.”

    Chiusura finale sul discorso europeo con un avvertimento a chi già pensa ai quarti di Champions: “Comunque, stiamo già  parlando di Raul quando dobbiamo pensare prima a Corvia”.

    DIFFIDATI – Nel finale l’ultima analisi sul rischio diffide difficili da gestire: Eto’o, Pazzini, Lucio e Nagatomo sono tutti diffidati e a rischio squalifica qualora venissero ammoniti. Assenze pesante in vista del derby senza ombra di dubbio. Leonardo non fa drammi e spiega come “Questi giocatori sono diffidati adesso, ma lo erano anche quando sono arrivato io, quindi non vedo questo come un problema fondamentale da gestire, tendendo anche conto dei giocatori infortunati”.

  • Pirlo qualità “low cost”. Juve e Inter ci provano, il Milan?

    Pirlo qualità “low cost”. Juve e Inter ci provano, il Milan?

    Sarà un tormentone fino alla prossima estate, Andrea Pirlo, in scadenza di contratto a giugno, fa gola a molte squadre pronte a darsi battaglia per convincerlo a lasciare la maglia rossonera. Cerchiamo di far un pò di chiarezza.

    Il Milan. La società ha deciso (scelta opinabile) di parlare di rinnovi con i giocatori in scadenza solo a fine stagione agevolando di fatto i rumors di mercato e le trattative di altri club. Pirlo, a dire il vero, non è più un elemento inamovibile come ai tempi di Ancelotti e Leonardo, Allegri infatti preferisce una mediana muscolare lasciando poi ai tre d’attacco il compito di inventare. A queste condizioni, il Milan pare abbia fatto una proposta di rinnovo al risparmio imponendo di fatto una scelta di cuore al campione del mondo.

    A chi interessa Pirlo? In pole per acquisire Andrea Pirlo c’è la Juventus alla perenne ricerca di qualità per il suo centrocampo ma con l’obbligo di far quadrare il bilancio. Il milanista rappresenterebbe il giusto compromesso per rifondare e far partire proprio dai suoi piedi l’ennesimo progetto, i bianconeri pare siano arrivati ad offrire un triennale da 4 milioni di euro a stagione.

    E’ di ieri la notizia che anche l’Inter vorrebbe inserirsi nella trattativa per recuperare all’errore di tanto tempo fa. Pirlo rappresenterebbe per Leonardo il vertice da cui far partire il gioco dando un sfogo sicuro alla difesa spesso nel panico quando è costretta all’impostazione.

    Dall’estero
    . In Spagna Pirlo ha due grandi estimatori: Pep Guardiola e Xavi. Il tecnico spagnolo non ha mai fatto msitero di considerare l’italiano uno dei migliori centrocampisti al mondo ritenendolo un elemento ideale per rinforzare la mediana del Barcellona. Per ultimo c’è sempre il Chelsea di Carlo Ancelotti pronto ad accogliere uno dei suoi giocatori più importanti del suo ciclo rossonero

  • Milito, Leonardo e il nuovo ciclo Inter

    Milito, Leonardo e il nuovo ciclo Inter

    L’eroe di Madrid, l’uomo simbolo del Triplete nerazzurro, Diego Milito è tornato ad allenarsi col gruppo per tornare a far sognare i tifosi nerazzurri. Scartata l’ipotesi di un suo impiego nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Bayern, si affaccia l’ipotesi di vederlo almeno in panchina contro il Lecce e  finalmente a disposizione di Leonardo nella sfida scudetto del 2 aprile contro il Milan.

    Il Principe ha praticamente passato una stagione in infermeria, non riuscendo mai a recuperare perfettamente dagli infortuni, complice anche la voglia di tornare a disposizione forzando spesso i tempi di recupero richiesti. Stavolta però a differenza della vecchia gestione Benitez, l’infortunio dell’attaccante argentino è stato affrontato con un’altra linea di pensiero, quasi a fari bassi, togliendo le pressioni e soprattutto la fretta di tornare al numero 22 nerazzurro. Queste le parole di Leonardo nell’immediato post infortunio nella partita contro la Roma: “Diego ora deve stare tranquillo e non pensare più a quello che è successo. Non deve dimostrare niente a nessuno e sa di essere un calciatore importante per l’Inter. Deve rilassarsi e recuperare al meglio”.

    Con Benitez, forse la mancanza di risultati e anche di gioco (causate anche dall’indisponibilità di troppi giocatori contemporaneamente), acutizzavano la mancanza di un giocatore come Diego e quindi appena possibile si cercava di farlo tornare a disposizione, non riuscendo mai a fargli ritrovare la condizione ottimale.

    Anche dalle parole di Milito datate 28 febbraio a margine di un evento promozionale mostrano come il giocatore abbia recepito il messaggio del tecnico e abbia adottato una filosofia più orientata alla pazienza: “Sto bene, sto migliorando. Ha detto bene Leonardo: non devo farmi prendere dall’ansia, devo guarire bene. La voglia è tanta, ma l’idea comune è quella di tornare disponibile per esserlo fino alla fine della stagione. Non so se ci sarò o meno nella gara di ritorno di Champions League a Monaco, ma vivo con serenità, penso solo a recuperare e a stare bene per tornare a dare il mio contributo alla squadra. Non voglio farmi prendere dall’ansia, voglio solo recuperare per stare bene”

    Adesso il bomber nerazzurro dovrebbe tornare utile alla causa nerazzurra, mettendosi la sfortuna alle spalle. Visto il passaggio ai quarti di Champions League e la rincorsa scudetto, potrebbe in un paio di mesi togliersi diverse soddisfazioni e tornare a ritagliarsi il ruolo da protagonista che aveva nella scorsa stagione.

    Sembra essere passato un secolo dalla vecchio gestione Benitez, e invece in pochi mesi Leonardo ha fatto tornare l’entusiasmo e il sorriso, non solo ai giocatori ma anche ai tifosi interisti. La situazione con il tecnico spagnolo era paradossale, con la squadra campione di tutto, che dopo la vittoria contro il Genoa (gol di Muntari con la papera di Eduardo) aveva incassato solo figuracce, prima con i pareggi contro Brescia e Lecce e poi con la sconfitta nel derby per 1 a 0 propiziata dal rigore di Ibra. Derby che aveva mostrato gli evidenti limiti del gioco nerazzurro anche considerando la superiorità numerica non sfruttata contro i rossoneri. Evitando di parlare del 3 a 0 di Brema con l’avvertimento di Moratti di non fare figuracce in Europa.

    Il feeling con i tifosi non era mai scoccato, senza parlare del pessimo rapporto con lo spogliatoio. Discorso opposto per Leonardo che ha saputo imboccare la strada descritta dallo Special One, non rinnegandone i meriti, e adattandola al suo modo di vedere il calcio. Sorrisi e allegria per una squadra che gioca divertendosi. 14 partite 11 vittorie, 1 pari e una sconfitta in campionato con il Milan a -5 e una qualificazione ai quarti che sa davvero di impresa. Leonardo dopo essere entrato nel cuore dei tifosi interisti, nonostante la sua storia rossonera, potrebbe compiere un altro miracolo: far tornare Milito l’uomo dei trionfi nerazzurri!

  • Inter – Bayern Monaco, probabili formazioni: sorpresa Milito

    Inter – Bayern Monaco, probabili formazioni: sorpresa Milito

    Il replay della finale di Champions Leage del 22 Maggio dello scorso anno va in onda questa sera all’Allianz Arena alle ore 20 e 45. La vendetta dei tedeschi è iniziata a materializzarsi quando Mario Gomez ha chiuso la partita dell’andata sul punteggio di 1 a 0. Un gol che pesa come un macigno calcolando che essendo stato segnato fuori casa, costringe i nerazzurri a dover segnare almeno due gol di scarto per passare ai quarti di finale. Bayern che si qualifica con due risultati su tre e che sicuramente può contare sul fattore campo. L’Inter rimane con questa partita, l’ultima squadra italiana (anche se meno italiana nella rosa) a difendere la possibilità di continuare ad avere una voce in capitolo nelle competizioni europee.

    Leonardo è più che fiducioso per la rimonta nerazzurra, e parla di un’aria particolare che si respira, un ‘aria da “il momento è adesso, perché partite come queste sono come finali, perché ora cominciano a decidersi le cose”. Il discorso di Leonardo continua con un chiaro riferimento alla partita dell’andata: “ci stavano anche altri risultati a San Siro, quindi ci sta tutto anche stasera … Una vittoria dell’Inter non sarebbe così strana, perché l’Inter ha tutto per battere il Bayern”

    La formazione dell’Inter rimane ancora un’incognita, poiché l’utilizzo di Lucio rimane ancora un’incognita, anche se è più si che no. Confermati Ranocchia, Chivu e Maicon per il reparto difensivo. Centrocampo di contenimento e al tempo stesso di spinta con Cambiasso play basso (favorito sull’italo brasiliano Thiago Motta), Stankovic e  capitan Zanetti. Sneijder giocherà nel suo ruolo preferito dietro le punte, sfidando il suo amico olandese Robben. In attacco immancabile il bomber Eto’o già a quota 7 gol in Champions League, affiancato dal macedone Pandev. Da Goran tutto l’ambiente nerazzurro si attende una buona prestazione, ma più di tutto i gol che gli sono mancati, soprattutto nella partita contro il Brescia.  Attenzione alla sorpresa Diego Milito che ieri ha giocato una partitella con i compagni e ha segnato anche un gol. Lo staff medico predica calma e molta precauzione, ma non è impossibile vederlo seduto in panchina stasera.

    Altri toni per Van Gaal che a prescindere dal risultato comunque in estate abbandonerà il club bavarese per “per differenze di filosofia calcistica” come egli stesso ammette. Nella conferenza stampa pre partita simpatico siparietto con Gomez, quando l’allenatore olandese si siede tra i giornalisti e chiede alla sua punta: “ A che minuto segnerà signor Gomez?” “A che minuto vuole il gol” risponde il giocatore, “Se fosse così facile..” chiude Van Gaal.

    La formazione tedesca dovrebbe essere simile a quella dell’andata prevedendo un 4-2-3-1 con qualche leggera variazione in difesa. In porta giocherà il giovane portiere tedesco Kraft, autore di un’ottima prova a San Siro. Difesa a 4 con il ritorno di Van Buyten centrale a fare coppia con Breno. Sugli esterni agiranno Lahm e Pranijc. Ad aiutare in fase di copertura, visto il centrocampo votato all’attacco ci saranno Luiz Gustavo e il sogno del Real di Mourinho Schweinsteiger. Le tre minacce maggiori si chiamano Ribery, Muller e Robben. Con il terminale offensivo composto dall’unica e pericolosissima punta Mario Gomez. Chiedere a Julio Cesar.

     

    Ecco le probabili formazioni nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Inter in campo stasera alle ore 20 e 45 all’Allianz Arena:

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Kraft; Lahm, Van Buyten, Breno, Pranjic; Schweinsteiger, Luiz Gustavo; Robben, Müller, Ribery; Gomez.

    A disposizione: Butt, Timoshchuk, Öttl, Badstuber, Kroos, Altintop, Klose.

    Allenatore: Van Gaal

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Pandev.

    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Nagatomo, Thiago Motta, Kharja, Milito.

    Allenatore: Leonardo

  • Inter, l’infortunio di Lucio e le scelte di Leo

    Inter, l’infortunio di Lucio e le scelte di Leo

    Il risveglio in casa nerazzurra non è dei migliori, Leonardo nonostante una luga striscia di risultati positivi rischia di vedere il suo distacco dal Milan a +7. Il tecnico brasiliano è entrato nel cuore dei tifosi ed ha la stima nei giocatori ma anche ieri sera ha messo in evidenza alcune differenze fondamentali rispetto a Mourinho.

    In due anni d’Italia il tecnico portoghese aveva impressionato nella sagacia tattica e sopratutto per la scelta, spesso vincente, di difendere il vantaggio non snaturando l’organico lasciando sempre in campo gli attaccanti e sfruttando proprio queste qualità per chiudere la partita.

    Leo nel suo passaggio dal Milan all’Inter non ha abbandonato le sue idee di calcio bailado ma è spesso pronto a metterle da parte per conservare il risultato. Le sostituzioni ieri hanno praticamente concesso al Brescia di condurre il gioco e il pari finale è stato solo il frutto della bravura di Julio Cesar e della mira difettosa dagli avanti di Iachini.

    In vista del Bayern le scelte del tecnico saranno fondamentali ma lo sarà ancor di più recuperare Lucio viste le amnesie difensive dei nerazzurri in sua assenza.

  • Caracciolo frena l’Inter! Primo pareggio per Leonardo

    Caracciolo frena l’Inter! Primo pareggio per Leonardo

    Un’Inter all’antica quella che scende in campo contro il Brescia con il 4-2-3-1 ( tanto amato dal tecnico portoghese autore del triplete) grazie all’inserimento di Pandev al posto di Kharja.

    Tutti si aspettano che siano in nerazzurri a fare la partita, e invece è il Brescia a far gli onori di casa e mettere in seria difficoltà la squadra di Leonardo, con Zebina che nei primi minuti viene murato da Nagatomo in area andando vicino al gol.

    Nei primi minuti a sorpresa è più reattivo il Brescia  con un approccio alla partita nettamente migliore rispetto alla squadra di Leonardo. Ma è solo un fuoco di paglia, infatti dopo una prima fase di attesa, i nerazzurri cercano di prendere le misure agli avversari prima di sferrare l’affondo decisivo.

    Bellissima percussione di Nagatomo al 12’ che salta un difensore del Brescia e calcia in porta con l’esterno, andando vicino al suo secondo gol stagionale.

    L’Inter con una buona circolazione di palla riesce ad arrivare con facilità vicino l’area di rigore avversaria evitando il pressing dei giocatori di Iachini. Il Brescia infatti si abbassa troppo e permette ai nerazzurri di giocare alla sua maniera con un lungo possesso palla.

    Al 18’ arriva il 31 gol stagionale di Eto’o che festeggia al meglio il suo compleanno. Su calcio d’angolo battuto da Sneijder, Ranocchia colpisce di testa e il camerunense trova la deviazione vincente sotto porta. Inter in vantaggio e Brescia che deve rincorrere.

    Al 34’ Caracciolo servito in area controlla male e cerca di scavalcare Julio Cesar con un pallonetto. Palla alta sopra la traversa e pericolo scampato per la retroguardia nerazzurra.

    Nel finale rischio per la difesa del Brescia con l’ingresso in area di Pandev, murato dall’intervento di Zebina che stoppa il macedone in tackle rischiando rigore ed espulsione. Il Brescia si affida troppo spesso ai lanci lunghi su Caracciolo che riesce a servire spesso Diamanti ma senza essere mai pericolosi. Finale di tempo con l’Inter che va a riposo in vantaggio.

    Ripresa che inizia con le stesse formazioni. Il Brescia parte nello stesso modo del primo tempo, con Caracciolo che servito in area colpisce di testa e sfiora il pareggio.

    Al 4’ il Brescia va vicinissimo al pareggio quando Caracciolo salta Ranocchia con una grande giocata e si invola in area tenendo tesata a Stankovic. Fuga palla al piede e gran tiro che viene murato da un grandissimo intervento di Julio Cesar. Al 9’ incredibile occasione per i nerazzurri con Sneijder molto sfortunato che  da fuori area prende la mira e con un gran tiro a giro colpisce il palo con Arcari battuto.

    Ancora Inter con lo scambio in area tra Pazzini e Pandev, con il macedone che non riesce a segnare calciando troppo sul portiere.

    Leonardo cerca di congelare il risultato togliendo Pazzini e inserendo Kharja per dare più peso al centrocampo nerazzurro. Al 34’ ancora una grandissima occasione per Pandev praticamente da solo davanti al portiere sbaglia un gol impossibile, colpendo Arcari sul viso. Lampo del Brescia al 40’  su calcio d’angolo di Diamanti con Caracciolo involontariamente servito da Cordoba che di testa sottoporta mette in rete battendo Julio Cesar. Tutto da rifare: Brescia 1 Inter 1.

    Incredibile al 43’ su un ribaltamento di fronte Eder viene atterrato in area da Cordoba. Il colombiano viene espulso e Caracciolo ha l’occasione di portare i suoi in vantaggio con un rigore a favore.  Le emozioni non finiscono mai e Julio Cesar nega la gioia all’airone tenendo il risultato sul pari!

    Assurdo finale con il Brescia che rischia nuovamente di vincere la partita al 50’ con Eder che scavalca Julio Cesar ma si fa recuperare da Stankovic. Fischio finale, e risultato  fermo sull’ 1 a 1.

    Partita che da una prima sentenza al discorso scudetto: con un punto preziosissimo guadagnato dal Brescia per allontanarsi dalla zona retrocessione e due punti lasciati dalla squadra di Leonardo che conosce nella sua gestione il primo pareggio stagionale. Se domenica il Milan dovesse vincere, il campionato andrebbe già verso i titoli di coda.

  • Brescia – Inter, le probabili formazioni

    Brescia – Inter, le probabili formazioni

    Questa sera alle ore 20 e 45 al Rigamonti di Brescia torna con un turno di anticipo torna il campionato di Serie A. Si giocherà infatti di venerdì, la sfida tra Brescia e Inter, per dare ai giocatori nerazzurri più ore di riposo in vista della partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League di mercoledì sera contro il Bayern Monaco.

    Il tecnico nerazzurro Leonardo, nella conferenza stampa ha spiegato come prima di tuffarsi nel clima Champions bisognerà pensare al campionato e alla partita con il Brescia che rappresenta senza ombre di dubbio un’insidia: “Il Brescia è una squadra che può giocare in tanti modi, che non dà tanti punti di riferimento. È  una squadra che ha tante risorse e non sono un caso i risultati che hanno fatto fuori casa, contro ad esempio Udinese, Roma e Napoli, ma anche nella partite casalinghe dimostrano costanza”.

    Nella lista dei convocati per il match di stasera tra Brescia e Inter non figurano Cambiasso, Thiago Motta e Chivu: “Sono tre casi diversi – ha voluto precisare Leonardo nella conferenza stampa pre match -. Chivu ha un problema muscolare e un colpo al piede che ha portato avanti per alcuni giorni, ma niente di grave, Cambiasso ha avuto problemi 15 giorni fa nella gara di andata degli ottavi di Champions League contro il Bayern, ma siamo tranquilli e Thiago Motta, un lieve affaticamento.” Turn over precauzionale insomma.

    L’Inter dovrebbe scendere in campo con il solito 4-3-1-2, dove in difesa dovrebbero giocare Maicon, Lucio e Ranocchia in ballottaggio con Cordoba, volendo fa riposare il centrale italiano che non ha saltato nemmeno una sfida. Nagatomo dovrebbe prendere il posto di Chivu sulla fascia sinistra. Centrocampo con Stankovic vertice basso, supportato da Zanetti, Kharja e Sneijder dietro la coppia del gol Pazzini Eto’o.

     

    Dalla parte opposta Beppe Iachini ha le idee chiare: “Leonardo è un allenatore che predilige il gioco. Io la penso esattamente come lui, quindi ce la giocheremo a viso aperto, senza paura”.  Ricordando come: “Nelle grandi occasioni, contro grandi avversari e davanti al grande pubblico, abbiamo sempre fatto bella figura”.

    Le rondinelle dovrebbero scendere in campo con  la stessa formazione che ha strappato lo 0 a 0 contro il Napoli di Mazzarri. Difesa a 3 con l’ex giocatore juventino Zebina e Zoboli  sugli esterni. Mareco centrale favorito su Bega. Robusto centrocampo a 5 uomini con Vass, Kone Hetemaj Berardi e Zambelli. L’utilizzo di quest’ultimo è dato ancora come incerto. In attacco ci sarà l’ex giocatore del West Ham Diamanti con l’airone Caracciolo già in gol nel match di andata, favorito sul brasiliano Eder.

     

    Una sfida, due motivazioni ben diverse. I 3 punti per i nerazzurri sono fondamentali per non perdere terreno nella corsa scudetto, soprattutto adesso che il Milan non avrà più l’impegno europeo e potrà concentrare tutte le sue energie sul campionato. Come diceva ieri Materazzi in un’intervista, il derby non è decisivo poiché se non vinci le due partite di avvicinamento, non conta niente. Discorso opposto per il Brescia che in piena zona retrocessione scenderà in campo con il coltello tra i denti, anche a costo di strappare un punticino utile per la salvezza.

    Probabili formazioni  BRESCIA-INTER

    Brescia (3-5-2): Arcari; Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli, Kone, Vass, Hetemaj, Berardi; Diamanti, Caracciolo.
    A disposizione: Sereni, Bega, Daprelà, Baiocco, Eder, Lanzafame, Possanzini.

    Allenatore: Iachini

    Squalificati: Accardi (1)

    Diffidati: Caracciolo, Arcari, Lanzafame, Zebina, Zoboli, Hetemaj

    Indisponibili: Dallamano, Zanetti, Filippini

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Stankovic, Kharja; Sneijder; Eto’o, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Cordoba, Obi, Mariga, Coutinho, Pandev.

    Allenatore: Leonardo

    Squalificati: nessuno

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Lucio

    Indisponibili: Samuel , Milito , Cambiasso

  • Leonardo a 360° su Brescia e Bayern Monaco. Ma su Calciopoli….

    Leonardo a 360° su Brescia e Bayern Monaco. Ma su Calciopoli….

    È un Leonardo risoluto e motivato quello che si presenta oggi in conferenza stampa ad Appiano Gentile. Il tecnico brasiliano parla a 360° di quelle che sono le prossime sfide che attendono l’Inter e vuole pensare ad una partita alla volta anche se sa che una vittoria col Brescia potrebbe essere un ottima rampa di lancio per affrontare al meglio la super sfida di Champions contro il Bayern Monaco: “Ogni partita è importante perché vincere cambia il risveglio e fa andare avanti. La gara con il Brescia ha alla base una motivazione altissima e questo è un segnale che dà già una risposta“.

    Ad ogni modo l’Inter non dovrà sottovalutare l’impegno di campionato perchè le rondinelle sono in un buon momento di forma e nelle ultime tre giornate hanno già inchiodato sul pareggio Udinese e Napoli: “È  una squadra che ha tante risorse e non sono un caso i risultati che hanno fatto fuori casa, contro ad esempio Udinese, Roma e Napoli, ma anche nella partite casalinghe dmostrano costanza“.

    ASSENZE E PROBABILI FORMAZIONI – L’Inter si presenta a Brescia con qualche problema di formazione in virtù delle assenze di Thiago Motta, Cambiasso e Chivu più i lungodegenti Milito (che dovrebbe recuperare per il Bayern) e Samuel. La “Beneamata” dovrebbe schierarsi con 4 difensori davanti a Julio Cesar e una mediana composta da capitan Zanetti, Kharja e Stankovic con Sneijder dietro le due punte Eto’o e Pazzini. Convocato anche Simone Dell’Agnello, fresco vincitore del titolo di “Golden Boy” al Torneo di Viareggio. Per la squadra di Iachini da registrare l’indisponibilità di Zanetti e Filippini e il dubbio Zambelli. Possibile la presenza di Bega sull’out di destra. In attacco confermato il duo Diamanti-Caracciolo.

     

    BRESCIA (3-5-2): Arcari, Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli, Kone, Vass, Hetemaj, Berardi; Diamanti, Caracciolo. A disposizione: Sereni, Bega, Daprelà, Baiocco, Possanzini, Eder, Lanzafame Allenatore: Iachini

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo, ; Zanetti, Kharja, Stankovic; Sneijder; Pazzini, Eto’o. A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Cordoba, Chivu, Thiago Motta, Mariga, Pandev Allenatore: Leonardo

    DISCORSO CHAMPIONS –  Per quanto riguarda l’appuntamento in baviera Leonardo si sente in grado di compiere l’impresa: “Ci sentiamo in grado di riuscire ad andare avanti in Champions League, così come nel campionato e non credo si tratti di una responsabilità esagerata, perché sapere di essere ancora in corsa per tutto dà grandi motivazioni. Tutte le squadre partono con l’obiettivo di vincere tutte e tre le competizioni, detto questo dobbiamo pensare partita dopo partita cercando di fare del nostro meglio“. L’Inter non parte coi favori del pronostico visto che gli uomini di Van Gaal hanno due risultati su tre per passare il turno ma i neroazzurri sono pur sempre i campioni in carica e niente vieta di pensare che possano andare a vincere in Germania.

     

    SU CALCIOPOLI – Inevitabile la domanda sull’ “affaire” Calciopoli dopo le polemiche in settimana per la convocazione del presidente Moratti da parte del procuratore federale Palazzi. Ma Leonardo glissa: “Mi farebbe molto piacere se non si parlasse così tanto di questo argomento. Inoltre, si tratta di cose che io personalmente non sono in grado di giudicare perchè non ho le coordinate giuste per farlo. Io sono sempre per il chiarimento di tutto, ma non saprei dire più di questo“. Il brasiliano cerca di tenere la squadra lontana dai turbamenti di una vicenda che appare sempre meno chiara e da l’idea che le verità emerse nel 2006 non rappresentino interamente quello che era il quadro dei poteri più o meno occulti del calcio italiano.

  • Calciopoli, Materazzi: “mi vien da ridere”

    Calciopoli, Materazzi: “mi vien da ridere”

    Notoriamente è uno che ci mette la faccia dicendo quello che pensa tanto da esser un idolo per i tifosi nerazzurri ma anche un dei più odiati dalle tifoserie avversarie, Marco Materazzi, dai microfoni di Sky Sport dice la sua sulla convocazione del presidente dell’Inter Massimo Moratti da parte del procuratore federale Palazzi in merito al secondo filone di Calciopoli.

    Matrix ironizza sul coinvolgimento dell’Inter Mi viene da ridere: Moratti dovrà perdere mezza giornata di lavoro a Napoli. Vorrà dire che berrà un buon caffè napoletano. In questi casi si dice che il tempo è galantuomo…”.

    Non manca poi l’ennesima stoccata al mai amato Benitez “Leonardo ha grande intelligenza. E’ stato Leo a mettersi a disposizione della squadra e non il contrario, come invece accadauto in passato. Con Benitez, c’erano infortuni, ma ci sono anche adesso: ora, però, si vince ugualmente, anche senza tanti giocatori”.

    L’ultima battuta sul derby “Non sarà determinante, sarà fondamentale vincere le partite che lo precedono”. Ancora una volta Materazzi entra in tackle e le sue dichiarazioni non faranno che discutere.

  • Leonardo disinteressato: “Juve-Milan non sarà determinante”

    Leonardo disinteressato: “Juve-Milan non sarà determinante”

    Alla vigilia del big match tra Juventus e Milan, c’è  la squadra di Moratti e il Napoli che stanno alla finestra, sull’attenti in attesa di sapere l’esito della partita. Il tecnico interista Leonardo in conferenza stampa predica calma e con la solita diplomazia spiega le sue sensazioni sulla partitissima di stasera: “Può sembrare una risposta banale, ma la partita di questa sera non determina nulla. Pensiamo solo a noi, abbiamo partite molto importanti da disputare e siamo in corsa in tutte le competizioni”.

    Il discorso continua parlando dei suoi ragazzi e della sua squadra, reduce da ottimi risultati in campionato. L’ingrediente necessario per puntare al titolo secondo il tecnico brasiliano è la continuità unita al bel gioco: “Solo la continuità che abbiamo avuto ci può portare lontano. Dobbiamo pensare a migliorare il nostro gioco perché questo ci darà la possibilità di fare grandi cose in questa stagione.”  Pensare troppo alla partita tra Milan e Juventus potrebbe portare distrazioni inattese e far dimenticare a chi scende in campo che il Genoa non è affatto un avversario facile, nonostante l’ultima sconfitta contro il Catania e la formazione decimata dalle squalifiche. “Penso davvero solo a noi e al nostro risultato. – ha ribadito il tecnico nerazzurro- E aggiungo che dicono tutti che il Genoa sarà domani in formazione rimaneggiata, guardate la loro probabile formazione e vedrete che scenderà in campo una squadra equilibrata che ha giocato insieme e fatto bene molte volte in questo campionato”.

    La conferenza prende un’altra piega quando gli fanno notare come domani saranno già due mesi da quando Leonardo è seduto sulla panchina dell’Inter, con un bilancio davvero positivo: “Domani saranno due mesi dalla prima gara ufficiale. Però sinceramente non ci penso tanto, perché è stato tutto molto intenso e veloce. Posso dire di essere soddisfatto per tutto quello che è stato fatto. Era una situazione difficile, ho trovato grande disponibilità da parte di tutto l’ambiente e sono molto soddisfatto di tutto quello che la squadra ha fatto, ma soprattutto del modo in cui l’abbiamo fatto”.

    In chiusura un’indiscrezione su Ranocchia che molti davano per indisponibile visti i problemi al ginocchio operato: “Ranocchia è convocato ed è a disposizione, ha avuto un piccolo problema che non ci preoccupa, ma è comunque da gestire”.

    (Fonte: Eurosport)