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  • Leonardo: “Mai chiesto scuse a Gattuso”

    Leonardo: “Mai chiesto scuse a Gattuso”

    Alla vigilia della sfida valida per la penultima giornata di campionato tra Napoli e Inter Leonardo in conferenza stampa analizza la gara che a campionato chiuso varrà semplicemente il secondo posto matematico per i nerazzurri (in caso di 1 punto). Stessa sorte anche per i partenopei guidati da Mazzarri che in caso di pareggio conquisterebbero il punto utile alla conquista del terzo posto, in virtù delle sei lunghezze che distanziano il Napoli dall’Udinese, e dal quarto posto.

    Il tecnico nerazzurro spiega come sia ancora affrettato oggi tirare le somme. Queste le considerazioni: “Mancano ancora altre tre gare, un bilancio ultimo si farà alla fine. Conosco i nostri numeri, siamo sempre stati consapevoli della nostra forza: nessun’altra squadra ha fatto così tanti punti e con tutto quello che è successo, settimana maledetta compresa, penso sia stata una stagione positiva“.

    OBIETTIVI – Ovviamente nel dna di una squadra gloriosa come l’Inter, la vittoria è sempre un obiettivo fondamentale. Questo vale anche per il campionato, nonostante a conti fatti i giochi siano ormai chiusi: “Mancano due partite che non ci cambiano molto il risultato finale, ma il nostro obiettivo è lo stesso: finire bene e arrivare al meglio il 29 maggio. – aggiunge Leonardo – L’obiettivo è sempre vincere per l’Inter, in tutte le partite: noi vogliamo mantenere il livello di risultati e migliorare il livello di gioco. Domani metteremo in campo una squadra per vincere, come sempre”.

    GATTUSO – Accantonato per un momento l’aspetto tecnico sui prossimi impegni nerazzurri, è impossibile non parlare del caso diplomatico, che riguarda  Gattuso e i cori offensivi contro Leonardo: “Di questo non voglio più parlare – risponde seccato il tecnico interista -, non ho più nulla da dire, quello che volevo e dovevo dire l’ho detto. Le scuse di Galliani? Io avevo chiesto una posizione, mai scuse. Non ho mai preteso scuse. Io avevo chiesto una posizione per capire. Io non ho sentito Galliani, non ho sentito nessuno. Ma ripeto, io non ho mai preteso scuse da nessuno”.

    MERCATO – Sul fronte calciomercato, Leonardo fa chiarezza sul derby acceso tra Milan e Inter per il talento brasiliano Ganso:  “Da parte dell’Inter non c’è mai stata guerra con nessuno, il mio rapporto con Ganso c’era e c’è sempre, ma noi non abbiamo mai fatto un passo, anche perché non era il momento di farlo. Non c’è mai stato il derby di cui tanto si è parlato”.

    Orientandosi in un discorso più ampio Leonardo spiega che tutti i nomi che circolano, tra cui quello di Tevez e Sanchez siano: “collegati a chi rimane e a chi invece parte, ma la squadra ha già tutto per essere competitiva. Questa rosa, se tutti sono al 100 per cento, c’è. Cosa fare per tornare a esseri competitivi in Champions League? L’Inter era, è stata ed è competitiva”.

    Qualche parolina spesa bene anche per il talento francese Eden Hazard, seguito dai nerazzurri come ha confermato lo stesso presidente Massimo Moratti: “Credo che sia un giocatore di grande prospettiva, che ha fatto bene quest’anno e anche l’anno scorso. È giovane, è in crescita, è sul mercato, sicuramente il figlio del presidente vede bene… (spiega sorridendo il tecnico, ndr). Ma non c’è un’operazione Hazard ora, che io sappia. C’è da finire questa stagione e non è il momento di distrazioni di mercato”.

    INFORTUNATI E RECUPERATI – Campionato nerazzurro condizionato dagli innumerevoli infortuni? Giocatori recuperati in vista del rush finale?: “Siamo nella stessa situazione in cui siamo stati negli ultimi sei mesi, ci sono piccoli infortuni, situazioni fisiche da gestire. È stato così sempre e lo è ancora adesso. Samuel? Gli manca proprio poco. Lucio è da valutare, aveva un fastidio alla caviglia. Per Sneijder e Stankovic si deve aspettare”.

    Chiusura nel finale con una domanda sul rapporto che Leonardo ha con i suoi giocatori: “Rapporti normali – precisa -, non penso neanche che si debba essere tutti d’accordo, che si debba essere tutti ‘perfettini’. Non lo pensavo prima e non lo penso ora. È normale, se fai l’allenatore, che ci siano sempre delle situazioni da discutere, perché si fanno delle scelte, c’è chi gioca e chi no. Cose che fanno parte del ruolo di allenatore”.

  • Cambiasso insulta Ambrosini, la risposta di Gattuso a Leo? Video

    Cambiasso insulta Ambrosini, la risposta di Gattuso a Leo? Video

    I cori di Gattuso contro Leo nel post partita di Roma-Milan con i rossoneri intenti nei festeggiamenti scudetto ha fatto insorgere un caso “quasi” diplomatico. Prima Leo e poi Moratti e Zanetti si sono trovati a commentare l’episodio crticando la non posizione ufficiale dei rossoneri e il tentantivo di minimizzare l’accaduto.

    In risposta a quel video da qualche ora gira in rete quello di Cambiasso intento nei festeggiamenti lo scorso anno si fece trasportare nei cori contro capitan Ambrosini, da tempo preso di mira dai nerazzurri per la famosa bandiera nei festeggiamenti per la vittoria post Champions League. Gli episodi sono sullo stesso piano?

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  • Casimiro all’Inter grazie a Leo? C’è anche la Juve

    Casimiro all’Inter grazie a Leo? C’è anche la Juve

    Il Fenomeno Ronaldo ha appeso le scarpette al chiodo, ma non si è allontanato definitivamente dal mondo del calcio, continua a seguire attentamente le vicende calcistiche brasiliane, sponsorizzando alcuni calciatori in particolare. Uno su tutti, il centrocampista del San Paolo che ha sostituito Hernanes, Carlos Henrique Casimiro: talentuoso, rapido, con buona capacità realizzativa e con personalità, soprattutto se si considera che è un classe 1992.

    Il suo club, in previsione dell’interessamento prossimo di molti grandi club europei, ha prolungato il contratto fino al 2015, intriducendo una clausola rescissoria significativa: 25 milioni di euro.

    Su di lui, infatti, pare vi sia già l’ interesse sia della Juventus che del Manchester Utd, ma ora si sarebbe inserita anche l’Inter, poichè il giovane centrocampista piace molto a Leonardo che lo ha visionato in diverse occasioni.

    Inoltre, il giovane potrebbe essere convocato anche dalla Nazionale Verdeoro per la prossima Coppa America, ed in tal caso la sua visibilità e la sua popolarità aumenterebbero vertiginosamente.

  • Leonardo – Milan, questa volta è davvero finita

    Leonardo – Milan, questa volta è davvero finita

    L’Inter pareggia 1 a 1 contro la Roma e si qualifica di diritto alla finale di Coppa Italia in programma il 29 maggio all’Olimpico contro il Palermo. Leonardo non nasconde la felicità, mentre per Montella e Montali c’è un pizzico di amarezza per non aver saputo cogliere l’occasione e riuscire a battere i nerazzurri nella loro ‘tana’.

    Ecco alcune delle dichiarazioni più importanti dei due tecnici nel post partita ai microfoni Rai.

    INTER: LEONARDO

    Il tecnico interista  che con questa partita conquista la sua prima finale da allenatore è davvero pieno di gioia: “E’ stata una partita difficile da prendere, un primo tempo a ritmi bassi fatto di studio e prudenza, mentre nella ripresa abbiamo alzato il baricentro creando di più e arrivando al gol. Poi è normale che la Roma abbia attaccato tanto da trovare il pareggio, ci può stare in una semifinale di soffrire nel finale. Io penso ai risultati, questo gruppo ha fatto quattro mesi e mezzo di grandissimo sacrificio, siamo stati penalizzati al massimo in campionato ed in Champions ma la squadra non è mai mancata, adesso vogliamo chiudere bene. Ora sento che parlate di Eto’o difensivo alla Mourinho, però una settimana fa si parlava di una squadra troppo offensiva, adesso mi si dice di essere un difensivista, scherzo su questo discorso ma sapete che dentro sono un brasiliano, mi piace una squadra che faccia tre o quattro gol a partita ma ovviamente bisogna cercare di prenderne meno possibile. Eto’o ha capito il momento di bisogno ed oggi come tante altre volte ha dato una mano, ha fatto una stagione straordinaria, superba, ma detto questo devo dire che tutti questi ragazzi meritano la finale per un impegno che mai è mancato.

    FUTURO- Al momento dopo le dichiarazioni di Moratti nel prepartita che suonano come una conferma totale per la prossima stagione su Leonardo, il tecnico brasiliano aggiunge il suo punto di vista sul suo futuro: “Dubbi su di me? Io non ne ho mai avuti, ma ormai dall’esterno gli allenatori sono sempre nel mirino, anche perché tutto è molto passionale e cercherò sempre di mantenere un rapporto con Moratti come lo ho adesso, perché è una persona che ha un gran senso del rispetto, c’è complicità e chiarezza in ogni momento con il presidente, da quando abbiamo preso questa scelta difficile, non ho mai avuto dubbi su quello che poteva succedere, anche se detto queste si pensa ai risultati e sono decisivi, lo sappiamo”.

    GATTUSO– Ancora una volta invitato dai giornalisti a rispondere all’episodio che lo lega al centrocampista rossonero, Leonardo commenta: “Rimango male per essere coinvolto in delle cose che considero fuori luogo, però ho fatto un comunicato perché non c’era la conferenza stampa. Ho posto due domande a Gattuso, non ho avuto una risposta alla domanda in cui chiedevo le verità di Gattuso e poi l’altra era la posizione del Milan, ma da quello che ho letto preferisco non commentare, ognuno ha il suo stile, lo rispetto. Ora però non voglio più parlarne, voglio che tutto questo finisca”.

    ROMA: MONTELLA

    L’amarezza di Vincenzo Montella è evidente, ma il tecnico giallorosso ammette come gli infortuni e le squalifiche abbiano penalizzato la sua squadra in questa doppia sfida: “Avremmo potuto fare meglio, però avevo tre giocatori non in buone condizioni e due squalificati, però la squadra ha cercato di vincere fino alla fine sul campo di una squadra forte. L’arbitro? Non parlo mai degli arbitri e non lo faccio neanche oggi.


    JEREMY MENEZ– Sulla scelta del francese, visto il rapporto tra i due non proprio idilliaco, Montella aggiunge: “Menez? Io non do possibilità a nessuno, metto in campo chi penso sia utile alla squadra. Con me lui ha giocato tanto, si è impegnato per quanto possibile con il suo atteggiamento, ha provato a dare il massimo e secondo me ha fatto il suo. Credo che nella sua testa lui sappia di essersi impegnato al 100%, anche se non so se per la squadra è abbastanza.

    SFORTUNA- Il fattore decisivo secondo il tecnico giallorosso è stata proprio la mancanza di fortuna da parte della sua sqaudra: “Non so dire se è passata la squadra migliore, credo che la Roma nei 180 minuti non abbia demeritato. Purtroppo nel calcio la fortuna conta, però ci abbiamo provato fino in fondo a passare il turno ed è un aspetto da valutare. Forse potevamo alzare i ritmi un po’ prima, ma non abbiamo avuto la forza e di più non potevamo fare. Sono contento di come la squadra si sia espressa in tutti i sensi.” Infine le ultime parole sono per il giovane Caprari: “ È un ragazzo che non ha 18 anni, però ha qualità e gioca con coraggio. Mi auguro che non si monti la testa e che gli altri non gli facciano montare la testa”

  • Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Dopo l’eliminazione del Milan fresco vincitore dello scudetto ad opera del Palermo di Delio Rossi, stasera andrà in scena la seconda semifinale di Coppa Italia che vedrà fronteggiarsi Inter e Roma, per staccare il biglietto della finale del trofeo. Sfida che ha infiammato nel recente passato la maggior parte delle finali del torneo e che questa sera come sempre non mancherà certamente di regalare emozioni e come ci insegna la statistica, anche gol. Curiosità: il presidente del Palermo Zamparini ieri alla domanda su chi avesse voluto trovare in finale, ha risposto in maniera secca, Inter. Motivazione? Perché i nerazzurri avrebbero meno fame di vittorie rispetto ai giallorossi.

    Vediamo nel dettaglio come le due squadre si preparano alla sfida che andrà in onda alle 20:45 di stasera allo stadio milanese di San Siro.

    INTER – Il tecnico nerazzurro è parso davvero infastidito e seccato dai cori del suo ex calciatore Rino Gattuso, e proprio ieri per mezzo del sito ufficiale nerazzurro ha rilasciato le sue prime dichiarazioni, chiedendo maggiore chiarezza al giocatore calabrese e una risposta da parte della società rossonera. Pensieri da sgomberare in fretta per concentrarsi sulla semifinale che attende i nerazzurri in serata contro la Roma. I veri problemi per il tecnico brasiliano arrivano nella scelta della formazione con molti indisponibili, chi per infortunio chi per squalifica. Punto primo: la difesa dovrà essere rivoluzionata, viste le indisponibilità di Ranocchia squalificato, Cordoba operato e Samuel in fase di recupero. Le possibilità sono lo spostamento di Chivu al centro o l’utilizzo di Materazzi che contro la Fiorentina non ha disputato una cattiva gara. Punto secondo: il centrocampo è il reparto più deficitario viste le assenze di big del calibro di Sneijder e Stankovic. Quindi possibile modulo con Coutinho trequartista. Recupera ed è disponibile Thiago Motta. Punto terzo: l’attacco con il rebus dell’uomo da scegliere per fare coppia con Eto’o. Pazzini è una garanzia, ma Milito ha bisogno di giocare ed è sicuramente più fresco, e forse con la voglia di tornare a segnare un gol come quello che regalò la coppa all’Inter lo scorso anno proprio contro la Roma. In sintesi: Julio cesar tra i pali, Maicon, Chivu (Materazzi), Lucio e Nagatomo in difesa, centrocampo a quattro con Cambiasso, Zanetti (che festeggerà le 1000 partite), Thiago Motta e Coutinho (in alternativa Pandev), con la coppia offensiva Eto’o Pazzini (Milito).

    ROMA – In casa giallorossa c’è bisogno di questa vittoria, per centrare una finale che varrebbe oro. Le delusioni stagionali potrebbero essere superate con la conquista di questa Coppa, che andrebbe a portare i giallorossi a quota 10 trofei e con il diritto di poter esibire sulla maglia una stella d’argento. Mica poco. Le motivazioni non mancano di certo, ma Montella dovrà nuovamente fare a meno del suo capitano e giocatore inamovibile Francesco Totti, che proprio questa sera sconta l’ultimo turno di squalifica rimediato per il calcione rifilato a Balotelli. Largo a Borriello dunque che sarà il punto centrale dell’attacco. Guai anche in difesa dove è arrivata l’indisponibilità di Cassetti  per infortunio (distorsione alla caviglia destra), quindi al suo posto Montella dovrebbe lasciare spazio a Rosi. Centrocampo ritrovato con il rientro di De Rossi e Perrotta (entrambi squalificati in campionato), ma con l’assenza di Taddei squalificato e l’infortunio di Brighi. Spazio dunque al montenegrino Vucinic o in caso di pace fatta con il tecnico dovrebbe giocare il talento francese Menez. Quindi la difesa dovrebbe vedere Burdisso e Juan centrali con Riise e Rosi sulle fasce. Centrocampo con la coppia Pizzarro-De Rossi arretrati, e Simplicio Vucinic (o Menez in alternativa) e Perrotta a supporto dell’unica punta Marco Borriello.

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Samuel, Kharja, Mariga, Pandev, Milito
    Allenatore: Leonardo.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; Rosi, N. Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Simplicio, Vucinic; Borriello.
    A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Castellini, Loria, Greco, Menez, Caprari.
    Allenatore: Montella

  • Leonardo attende risposte da Gattuso e dal Milan

    Leonardo attende risposte da Gattuso e dal Milan

    Come mai Berlusconi nel definire Balotelli un giocatore non adatto a vestire i colori rossoneri, perché il giovane italiano non avesse le caratteristiche ideali per rappresentare il fantomatico ‘stile Milan’, adesso non ha ancora fatto una tirata di orecchie pubblicamente al suo capitano Gennaro Gattuso? La convinzione che quelle immagini del centrocampista rossonero intento a cantare “Leonardo uomo di m…’ abbiano dato più fastidio di tutti proprio al presidente rossonero. Non è affatto facile saper perdere con eleganza, come ha fatto il presidente Moratti, che ha inviato i migliori auguri e i complimenti ad Adriano Galliani per lo scudetto meritatamente conquistato, ma non è facile nemmeno sapere vincere con eleganza come ha dimostrato Gattuso. È  infatti quello stile Milan, nelle gesta dell’eroico condottiero milanista, che nonostante il giorno dopo la pubblicazione del video non ammette scuse e anzi si giustifica in un modo poco cortese: “Ho fatto dieci cori chissà come parlate solo di quello. Non ho cominciato io, certo, gli sono andato dietro per un po’. Ma era il decimo coro che facevano. Devo chiedere scusa per averlo seguito?”

    Aggiungendo in seguito ulteriori particolari del rapporto avuto con Leonardo quando quest’ultimo era alla guida del Milan: “Nono posso raccontare tutto, ma di certo non ce l’ho con Leonardo perché non mi faceva giocare. Tutti sapete quello che penso di Leonardo. E un giorno vi dirò perché la penso così.”

    Il presidente nerazzurro Massimo Moratti a margine della cerimonia di apertura di Inter Campus in Italia, che inaugura il primo programma a Milano con il CeAs, il Centro Sociale di Solidarietà Onlus, in collaborazione con la Fondazione Casa della Carità di Don Virginio Colmegna ha voluto rispondere alle domande giornalisti presenti, commento in questo modo il comportamento di Gennaro Gattuso durante i festeggiamenti allo stadio “Olimpico” di Roma per la conquista dello scudetto: “Quello che credo abbia gradito di meno sia stato Leonardo. Ci è rimasto molto male e rimanerci male, in questi casi, è normale. Sull’argomento, dirà sicuramente qualcosa lui stesso. Non do nessun giudizio perché la cosa si commenta da sola. Una cosa che non rappresenta il Milan, ma la persona, anche se credo che il club qualcosa l’abbia già fatta per uscire da questo imbarazzo. Non c’è nessuna polemica, sono cose che capitano per eccesso di esaltazione, anche perché era da tanto tempo che al Milan non capitava di celebrare una festa del genere e per questo c’è stato qualche eccesso”.

    Anche il tecnico interista Leonardo  che non aveva voluto rispondere al centrocampista rossonero, oggi attraverso il sito ufficiale nerazzurro www.inter.it, ha voluto far sentire la sua voce in merito all’esultanza poco giustificabile di Gattuso:
    “Gattuso, il giorno in cui ho preso la decisione di lasciare il Milan, si è rivolto a me dicendomi che almeno ero stato coerente nella mia scelta. Oggi, invece, su molti quotidiani ho letto che desidera ancora raccontare le sue verità. Mi piacerebbe, quindi, proprio sapere quali sarebbero le cose che avrebbe ancora da dire visto che, nè telefonicamente nè di persona, è stato mai possibile”.
    “Inoltre
    – conclude Leonardo – mi farebbe piacere anche conoscere la posizione ufficiale della società AC Milan in merito a quanto accaduto”.

    Sono attese repliche. Il derby non è mai finito.

    (Fonte: Inter.it- Gazzetta dello Sport)

  • Gattuso e Abate cantano con la sud. Il coro contro Leonardo. Video

    Gattuso e Abate cantano con la sud. Il coro contro Leonardo. Video

    L’euforia scudetto in casa rossonera ha contaggiato proprio tutti, ieri spopolava in rete il video di Oddo alle prese con i 400 metri a petto nudo e scalzo, oggi, invece è il turno di Gattuso e Abate ripresi a cantare con i tifosi della curva sud nel post partita contro la Roma. I cori ovviamente contro i cugini nerazzurri, hanno però in Leonardo un altro inevitabile soggetto e ovviamente adesso scatteranno le polemiche.

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  • Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    QUI CASA NERAZZURRA: MASSIMO MORATTI

    È un Massimo Moratti comunque sorridente quello intervistato dai microfoni di Sky Sport nonostante la sua squadra scenda in campo contro la Fiorentina dopo 5 anni per la prima volta da vice campione d’Italia. Come ci si sente a veder vincere e festeggiare l’altra squadra di Milano?: “Sono un milanese illuminato…– scherza il presidente nerazzurro- ma a parte tutto, mi sembra che il Milan si sia meritato questo scudetto, ha avuto continuità, ci ha creduto, non ha commesso ingenuità e si e’ rinforzato molto, è giusto così.

    Altra battuta senza polemica sui festeggiamenti rossoneri: “Festeggiamenti fastidiosi? Immagino il fastidio che hanno avuto loro per cinque anni”,mentre sembra davvero infastidito dalle dichiarazioni di Fabio Capello che aveva definito questo il primo vero campionato dopo Calciopoli: “Diciamo che mette tutto al proprio posto, fa capire come stavano le cose prima di Calciopoli e dopo”.

    BERLUSCONI- Ancora una battuta ma questa volta molto pungente in risposta a quanto detto dal presidente rossonero Berlusconi, sull’ipotesi di accontentarsi di vincere uno scudetto a testa all’anno: “Beh – ha allargato le braccia Moratti – veramente siamo 5-1…”.

    LEONARDO-“Leonardo da me ha avuto tutte le rassicurazioni”. Massimo Moratti si sbilancia in maniera evidente anche sul futuro dell’attuale tecnico brasiliano sulla panchina interista spiegando come Pep Guardiola sia per il momento un’ipotesi di fantamercato giornalistico: “Nel calcio si sbaglia a pensare troppo lontano, io preferisco concentrarmi sull’anno prossimo” ha puntualizzato il presidente interista, allargando il discorso già esposto da Leonardo nella conferenza stampa di sabato e riguardanti l’indisponibilità di molti grandi allenatori a venire ad allenare in Italia “è un problema che riguarda il campionato italiano, dove in effetti non arrivano allenatori a frotte dall’estero”.

     

    QUI CASA ROSSONERA: ADRIANO GALLIANI

    Diverse le emozioni in casa rossonera per uno scudetto che mancava da 7 anni, e che ha fatto tornare il Milan nel posto che gli compete in Italia. Certamente il presidente Berlusconi, soddisfatto per il primato italiano, adesso chiederà anche la conquista della Champions  per la prossima stagione. Adriano  Galliani ai microfoni di Sky Sport spiega i progetti futuri per la squadra rossonera: “Qualcosa va fatta, ma non dimentichiamo che quest’anno non potevamo schierare giocatori come Van Bommel, Cassano ed Emanuelson che giocavano in campionato. Oltre a loro qualcosa faremo, ci proveremo, ma sarà sempre più difficile competere con le big da 400 milioni di fatturato”.

    SCUDETTO- Alla domanda se avesse mai temuto di vedersi sfuggire lo scudetto Galliani risponde con assoluta sincerità: “L’unico momento in cui ho temuto qualcosa è in occasione del derby di ritorno: vinto quello ho capito che ormai non poteva fermarci nessuno, è stato il momento decisivo della stagione”. Con l’aggiunta dei ringraziamenti al presidente nerazzurro Moratti in occasione di una chiamata tra ‘amici’: “ Voglio ringraziare Moratti che stamattina mi ha telefonato complimentandosi ed è stato molto carino e cortese.”


    MERCATO– Un punto fermo del prossimo mercato rossonero? Ganso? No è Ibrahimovic! Lo svedese non si muove da Milano è ovvio: “Lo teniamo e cercheremo di vincere con lui la Champions League” Galliani si avventura nel discorso dei giocatori in scadenza di contratto, come nel caso di Andrea Pirlo che secondo molte alcune indiscrezioni si sarebbe già accordato con la Juventus per il prossimo anno: “Sono sicuro che nessuno dei nostri giocatori ha firmato per nessun’altra squadra, aspettiamo la partita di martedì sera a Palermo, poi dalla settimana prossima cominceremo a parlare con i nostri 9 giocatori senza contratto. C’era da scegliere se fare una distinzione tra figli e figliastri o se lasciare tutti nella stessa situazione, ho optato per questa seconda ipotesi”.

    (Fonte: Eurosport- Corriere dello Sport)

  • Inter – Fiorentina, probabili formazioni. Sneijder ancora fuori

    Inter – Fiorentina, probabili formazioni. Sneijder ancora fuori

    Gara dal sapore particolare quella che i nerazzurri affronteranno oggi contro la Fiorentina dell’ex Sinisa Mihajilovic. Infatti dopo aver ritardato di una settimana la festa scudetto rossonera, ieri sera il Milan ha potuto brindare e ‘laurearsi’ Campione d’Italia per la 18esima volta nella sua gloriosa storia.  Rimangono le briciole quindi per le altre squadre, considerando che per l’Inter il rischio preliminari Champions è stato scongiurato con la vittoria delle ultime partite, rimane la voglia e il dovere per una squadra con il blasone nerazzurro di dover chiudere il campionato almeno al secondo posto. Anche per i viola il discorso vittoria oggi non è legato al raggiungimento di un vero obiettivo, perché la loro classifica non gli permetterà nemmeno di potersi giocare l’Europa League il prossimo anno.

    INTER – Leonardo è un pizzico amareggiato nel riconoscere i meriti rossoneri nella vittoria del titolo, aggiungendo come la settimana nera (Derby e Schalke 04) abbia letteralmente tagliato le gambe e escluso i nerazzurri dalla lotta scudetto: “Chi vince, merita sempre. C’è l’amarezza di non essere riusciti, nel momento cruciale, a scavalcare il Milan nel derby. L’Inter ha lottato”. Sulla partita contro la Fiorentina  e sulla possibilità di un calo dovuto alla mancanza di motivazioni, Leonardo aggiunge: “È tutto importante: il campionato come la Coppa Italia, la gara con la Fiorentina come quella contro la Roma. Si tratta solo di saper gestire ogni partita singolarmente. Noi abbiamo i nostri obiettivi e non sono ancora stati raggiunti, abbiamo avuto due settimane intere per lavorare e non credo sia un problema affrontare due partite a tre giorni di distanza”.

    Per quanto riguarda la formazione da scegliere per la sfida odierna, il tecnico brasiliano dovrà fare a meno di alcuni giocatori importanti. Si ferma Thiago Motta a causa di una lieve distorsione al ginocchio destro rimediata nell’allenamento. Rimane indisponibile ancora per un turno Sneijder in vista della prossima sfida di ritorno delle semifinali di Tim Cup contro la Roma mentre viene convocato e al massimo si accomoderà in panchina Walter Samuel, di ritorno dal brutto infortunio al legamento crociato. L’undici titolare dovrebbe vedere tra i pali Julio Cesar, in difesa Lucio e Ranoccchia al centro, con Maicon e il ritorno di Chivu a sinistra. A centrocampo troviamo Cambiasso con il possibile inserimento di Kharja, Zanetti all’esterno e l’avanzamento in fase offensiva di Nagatomo. Attacco con Eto’o e, guai a lasciarlo fuori, Pazzini.

    FIORENTINA – Sinisa lancia i messaggio chiaro ai suoi giocatori, cercando di trovare le motivazioni giuste per una partita un po’ atipica: “Contro l’Inter guai a chi si arrende, contro le grandi abbiamo fatto bene, però a volte ci siamo accontentati. Magari di un pareggio, o addirittura di una sconfitta per 2-1, come con il Milan. Ecco, con l’Inter non deve succedere, voglio una squadra che non si arrenda mai”.

    Il tecnico viola dovrebbe schierare la stessa formazione che una settimana fa è risultata vincente contro l’Udinese, con Boruc tra i pali, difesa a quattro con il dubbio tra Natali e Kroldrup al centro, affiancato da Gamberini e sugli esterni Pasqual e De Silvestri. Linea mediana con l’ex West Ham Beherami, D’Agostino autore di una bella prestazione nell’ultimo turno di campionato e l’immancabile faro del centrocampo viola Riccardo Montolivo. Tridente offensivo composto dal bomber Gilardino, Cerci e l’avanzato Vargas che sembra aver ritrovato la forma della passata stagione.

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Lucio, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Kharja, Nagatomo; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione
    : Castellazzi, Materazzi, Faraoni,Obi,  Pandev, Coutinho, Milito.
    Allenatore: Leonardo.

    FIORENTINA (4-3-3) Boruc; De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Behrami, D’agostino, Montolivo; Cerci, Gilardino, Vargas.
    A disposizione:
    Frey, Comotto, Natali, Donadel, Santana, Mutu, Babacar.
    Allenatore:
    Mihajlovic.

  • Luis Suarez: “Guardiola non potrebbe dire di no a Moratti”

    Luis Suarez: “Guardiola non potrebbe dire di no a Moratti”

    Il dubbio amletico che sta attanagliando Massimo Moratti e la dirigenza nerazzurra già in quest’ultimo scorcio di stagione riguarda la conferma sulla panchina interista dell’attuale tecnico Leonardo, o sull’attuazione di una “Revolution” totale, con il possibile approdo alla Pinetina di Pep Guardiola, da sempre corteggiato dal presidente nerazzurro. Infatti come ipotizza la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna, non è così certa la riconferma di Leonardo alla guida dell’Inter, poiché molto dipenderà anche dalla conquista della Coppa Italia, nonostante come nelle ultime partite il tecnico brasiliano si sia ripreso la guida della squadra e il secondo posto in classifica. Il cuore dice Leonardo, ma l’istinto del presidente Moratti, sono già proiettati in Spagna, col chiodo fisso di Guardiola. Il destino del tecnico del Barcellona è legato soprattutto all’andamento della Champions League attuale, poiché dopo aver staccato il ticket per la finale di Wembley, asfaltando il Real dell’acerrimo nemico Mourinho, Pep ha l’occasione di un replay della finale di Roma proprio contro il Manchester United di sir Alex Ferguson. In Spagna c’è chi sostiene che il risultato di questa sfida sarà determinante per il futuro del tecnico blaugrana. Infatti solo pochi mesi fa, Pep fresco di rinnovo di contratto aveva dichiarato che un allenatore non può fermarsi più di quattro anni in un grande club come il Barcellona e che forse alla fine della stagione le loro strade si sarebbero separate. Alle dichiarazioni sono seguiti i corteggiamenti delle più grandi società europee, in prima fila del Chelsea e dell’Inter. Il Barcellona si starebbe tutelando con il possibile sostituto cresciuto in casa: Luis Enrique (allenatore del Barcellona B).

    MERCATO NERAZZURRO– L’idea di portare Guardiola a Milano sulla sponda interista vorrebbe dire anche un mercato stellare in  entrata per i nerazzurri, con i soliti nomi già nella lista dei desideri di Marco Branca. Primo su tutti il cileno Alexis Sanchexz, assoluto talento dell’Udinese, con l’assalto già tentato in gennaio. Il Nino Maravilla sarebbe il giocatore ideale per il gioco del tecnico blaugrana, ma servirebbero almeno un paio di rinforzi a centrocampo, con giocatori molto tecnici, in grado di emulare il gioco stellare del Barcellona. Fabregas forse è alla sua ultima stagione con i Gunners e Wenger si è rassegnato a perdere il suo giocatore preferito. Cesc ha una predilezione per la sua terra natale, quindi per il suo acquisto in pole c’è sicuramente il Barcellona, ma il richiamo di poter essere allenato da un grande tecnico come Guardiola potrebbe avere il suo peso. Ovviamente se ci sarà un mercato stellare in entrata, è doveroso ripeterlo ci saranno importanti cessioni in uscita con i nomi di alcuni big probabilmente sacrificabili. Maicon e Milito sono i più papabili ma solo in estate se ne saprà di più.

    SUAREZ-A parte le notizie di Fantamercato questa mattina l’agente di Guardiola, José Maria Orobitg, ha voluto fare chiarezza smentendo un’imminente partenza dal Barcellona da parte di Pep, dichiarando di aspettare almeno il 2012, ovvero la data di scadenza del suo contratto. Ipotesi nerazzurra? Una voce a suffragio di questa causa arriva direttamente da un ex interista come Luis Suarez, che, appoggia pienamente la candidatura di Guardiola in nerazzurro e ha dichiarato a SportMediaset: “Verrebbe volentieri, ne abbiamo parlato a dicembre. Non potrebbe dire di no a Moratti. Conosco da molto tempo Guardiola .Penso che se vorrebbe fare un’altra avventura, l’Inter potrebbe essere la squadra giusta, potrebbe far bene anche in Italia. Però deve decidere l’Inter, non vorrei essere frainteso”.

    Suarez però non vuole dare fastidio alla dirigenza nerazzurra  con queste dichiarazioni e quindi ci tiene a precisare: “Non mi è stato chiesto un parere e non l’ho consigliato. Ho solamente detto che Guardiola non saprebbe dire di no ai nerazzurri. Io non faccio niente, perché non è il mio lavoro e non voglio mettermi in cose in cui non sono chiamato in causa”.

    Commento finale anche sulla stagione di Leonardo: “Ha fatto bene. Non possiamo dargli la colpa se la stagione non finisce nel migliore dei modi. Potrebbe rimanere anche Leo tranquillamente. Come al solito la colpa è dei giocatori: potrebbe bastare ringiovanire la squadra”.