Tag: leonardo bonucci

  • L’Harlem Shake contagia anche la Juventus

    L’Harlem Shake contagia anche la Juventus

    Chi non hai ma sentito parlare, almeno una volta nell’ultimo mese dell’Harlem Shake? Se abitate in un’isola deserta, forse, potremmo credervi ma presto anche gli ultimi posti incontaminati del globo potrebbero essere presi d’assalto da questo nuovo fenomeno virale partito dal web. Ma andiamo con ordine e quindi spieghiamo ai pochi “sfigati” che ignorano ancora il fenomeno le origini di questo tormentone.

    “Harlem Shake” è stata pubblicata da DJ Baueer nel 2012 ma solo con il nuovo anno la hit ha preso piede in tutte le radio, discoteche  e, soprattutto, su YouTube dove il lyric video caricato dalla Mad Decent ha registrato in pochi mesi milioni di visualizzazioni. Ma il vero tormentone è la mania che sta spopolando ovvero quella di caricare sul Tubo i video che riprendono un gruppo di persone che si cimenta a ballare al ritmo dell’Harlem Shake. Tra i contagiati illustri ci sono, in Formula 1, i meccanici della scuderia Sauber, autori di una simpatica performance. I calciatori del Manchester City e persino LeBron James e l’intera squadra del Miami Heat hanno ceduto al fascino della danza e si sono cimentati in questo ballo creando un video dal risultato eccellente.

    Harlem Shake Juventus
    Harlem Shake Juventus

    Ultimo contagio registrato è quello al Media Center di Vinovo durante la conferenza stampa della Juventus. Mentre Leonardo Bonucci, Paul Pogba, Arturo Vidal e Fabio Quagliarella erano impegnati in una conferenza stampa ecco che nella sala i quattro bianconeri vengono interrotti da una zebra con tanto di stereo a spalla. Da qui parte il divertimento scatenato: Pogba per l’occasione si traveste da Zorro, Bonucci da scalmanato scout, Quagliarella nei panni del personaggio dei cartoon Jhonny Bravo mentre il trono di re spetta tutto a Vidal. Nel bel mezzo del caos Shakerano irrompe davanti le telecamere un’inedita versione di Matri.
    I video dell’Harlem Shake bianconero sono stati prontamente postati su Twitter dal giocatore più “social” della formazione Campione d’Italia, Leonardo Bonucci, che ha commentato il video con un “grosse risate“.

    Harlem Shake Juventus

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    Harlem Shake Juventus Backstage

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  • Juventus, contro il Napoli Chiellini-Barzagli-Bonucci

    Juventus, contro il Napoli Chiellini-Barzagli-Bonucci

    La difesa azzurra della Juventus composta dal terzetto Barzagli, Bonucci, Chiellini a far da scudo a capitan Buffon è sempre stata una delle principali garanzie della Juventus targata Antonio Conte, dando solidità al reparto arretrato e le necessarie garanzie in campo, fondamentali per garantire un gioco votato all’attacco nonostante nella “filosofia Conte” tutti i componenti della squadra debbano rientrare, pressare e sacrificarsi, giocando di coralità e di collettivo. Dopo l’infortunio di Giorgio Chiellini dello scorso 19 Dicembre, con contrattura al polpaccio che lo ha tenuto fuori per più di due mesi, quella solidità granitica sembrava vacillare ed, infatti, la sua assenza è coincisa con il periodo più buio dell’intera gestione Conte, quel mese di Gennaio che ha causato una sconfitta, diversi pareggi e l’eliminazione dalle semifinali di Coppa Italia. Chi lo ha sostituito, dopo un inizio titubante da parte di Peluso e Caceres, è poi riuscito a prendere le adeguate misure e, a  conti fatti, non ha deluso: il terzetto, però, è un’altra storia.

    Juventus, ritorna il trio difensivo titolare | © AFP/Getty Images
    Juventus, ritorna il trio difensivo titolare | © AFP/Getty Images

    L’aspetto importante da sottolineare è, poi, il fatto che il quasi certo rientro di Chiellini da titolare contro il Napoli (dopo la manciata di minuti con il Siena nel finale di gara in cui aveva rimediato una botta alla caviglia, poi rivelatasi non preoccupante, ndr) e la ricomposizione della difesa titolare giunga proprio nella settimana dello scontro diretto contro il Napoli, in programma Venerdì sera al San Paolo, un match che si preannuncia ad “alta tensione sportiva” e che ovviamente avrà un peso specifico maggiore rispetto a qualsiasi altro turno di campionato. Sembrava molto difficile che il trio titolare potesse ricomporsi proprio contro il Napoli considerando che oltre all’incognita fisica legata al recupero di Chiellini c’era anche il dubbio-diffidati che riguardava lo stesso Giorgio Chiellini ed anche Andrea Barzagli, ma tutte queste incertezze sembrano, adesso, superate considerando che “Chiello” si sta sottoponendo ad un allenamento mirato in settimana per non forzare troppo la caviglia uscita malconcia dalla gara con il Siena e rifinire la sua condizione atletica dopo la lunga assenza.

    Inoltre, contro l’attacco partenopeo composto dal capocannoniere della serie A Edinson Cavani, Goran Pandev (o Lorenzo Insigne) e Marek Hamsik l’esperienza e l’affiatamento del trio difensivo più rodato potrebbe essere un fattore essenziale, considerando l’importanza degli automatismi e dei meccanismi ben oliati in situazioni ad alto tasso di difficoltà e contro individualità importanti come quelle dell’attacco partenopeo che richiedono anche di una certa fisicità per essere contrastate a dovere.

    E’ bene considerare, poi, che il periodo “caldo” della stagione bianconera stia arrivando e che, dopo il big match contro il Napoli, il calendario presenterà il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Celtic e, nonostante l’ampio vantaggio della gara d’andata in Scozia, l’attenzione e la concentrazione saranno fondamentali anche allo Juventus Stadium per gestire al meglio il risultato di partenza e non allentare in alcun modo la tensione agonistica. Il ritorno di Chiellini e del “muro” della Juventus e della Nazionale risultano, quindi, come una fondamentale arma in più che potrebbe rivelarsi, come già lo scorso anno, quel “quid” decisivo, una sorta di rassicurante assicurazione. 

  • Conte non sente rivalità con la Fiorentina. Bonucci ricorso respinto

    Conte non sente rivalità con la Fiorentina. Bonucci ricorso respinto

    Alla vigilia di Juventus-Fiorentina la conferenza stampa di Antonio Conte offre spunti interessanti per analizzare il match di sabato alle ore 18 contro la squadra di Montella, ma anche per testare più in generale gli umori dello spogliatoio bianconero nel periodo di maggiore pressione, fra campionato e l’imminente ottavo di Champions League contro il Celtic. Per la Juventus il momento delicato del calendario coincide con il momento delicato dell’infermeria, anche se sembrano giungere buone notizie dai recuperi di Claudio Marchisio e Sebastian Giovinco, che sembra potranno essere disponibili già da domani, mentre Isla e Lichtsteiner hanno qualche problema: rispettivamente, influenza e fastidio al collo. Inoltre, rientrerà anche Mirko Vucinic che ha scontato la giornata di squalifica del post Juventus-Genoa: ancora assenti, invece, Leonardo Bonucci in difesa, considerando che è stato respinto il ricorso da parte della prima sezione della Corte di Giustizia Federale, e lo stesso mister Antonio Conte (che non aveva voluto ricorrere) e che seguirà la gara nel suo box schermato in tribuna, così come accadde all’andata al Franchi.

    Una circostanza che si ripete e che, probabilmente, permetterà al tecnico juventino di affrontare il match con maggiore calma, senza sentire le pressioni di una gara tanto tirata e sentita. In tal senso, è lo stesso Conte a precisare che “noi non sentiamo particolare rivalità con la Fiorentina, sono le altre squadre che quando giocano contro di noi fanno sempre la partita della vita”. E’ fondamentale raggiungere il bottino pieno contro i Viola, ossia la vittoria, anche se non sarà semplice contro una squadra forte che “gioca un bel calcio, come noi”, senza pensare alle distrazioni europee e la gara contro il Celtic di martedì: “la gara di domani è la più importante, poi penseremo alla Champions”.

    Conte non sente la rivalità con la Fiorentina | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images
    Conte non sente la rivalità con la Fiorentina | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

    Il messaggio è, dunque, molto chiaro: step by step, anche se Antonio Conte non nasconde il suo fastidio verso la decisione della Lega di fissare la gara contro la Roma per sabato prossimo alle 20.45 piuttosto che in posticipo domenicale oppure nella giornata di lunedì: in tal senso, la Juventus avrebbe il vantaggio di recuperare più energie domani, evitando “di andare a dormire alle 2”, ma poi giocherà martedì sera e sabato in anticipo.

    Una circostanza che per Antonio Conte non ha una ratio, ed anzi risulta strano che si decida di far giocare la Juventus “in tutta fretta”, non tutelandola e costringendola a tre partite in sette giorni in un momento in cui anche un solo giorno in più per recuperare sarebbe molto importante, ancor di più che – a causa degli impegni della Nazionale – la squadra ha avuto solo un giorno per preparare il match contro la Fiorentina, e Andrea Pirlo è tornato a Torino con un acciacco alla gamba ma ci si augura possa essere solo un affaticamento.

    Le difficoltà, però, temprano la squadra ed esaltano la Juventus, almeno secondo quanto sostiene Conte da qualche settimana, probabilmente anche per caricare l’ambiente dopo il mese difficile di Gennaio, che sembra ormai alle spalle non soltanto sul calendario: “dobbiamo stringere i denti, stiamo affrontando l’emergenza a testa alta, senza snaturarci, facciamo di necessità virtù”.

  • Prandelli annuncia modifiche al codice etico

    Prandelli annuncia modifiche al codice etico

    Il codice etico di Prandelli è un punto fermo importante per la Nazionale italiana, che nel periodo della gestione del tecnico bresciano è riuscita a divenire una dimensione diversa, in positivo, rispetto al mondo del calcio dei club spesso caratterizzato da eccessi, comportamenti sopra le righe, parole pesanti, polemiche al veleno. L’applicazione del codice etico di Prandelli ha fornito alla Nazionale un allure di credibilità e serietà, per la quale deve essere riconosciuto al cittì ed al suo entourage un grande merito, anche e soprattutto nella gestione di personalità complesse, come ad esempio quella di Mario Balotelli. Con Super Mario il cittì è riuscito a costruire un rapporto fondato sul rispetto reciproco e su regole precise, andando a colmare quelle carenze comportamentali che Balotelli ha, invece, manifestato nelle squadre di club, come nel caso del Manchester City di Roberto Mancini.

    Prandelli annuncia modifiche al codice etico | ©  Gabriele Maltinti/Getty Images
    Prandelli annuncia modifiche al codice etico | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il codice etico di Prandelli, finora, è stato applicato in maniera molto rigida e senza ammettere eccezioni, anche se in concomitanza con ogni “punizione” è solitamente seguita una spiegazione paterna da parte del cittì nei confronti dei giocatori puniti con l’esclusione dalle convocazioni, come accaduto in precedenza nel caso dello stesso Mario Balotelli, di Daniele De Rossi, di Osvaldo ed, oggi, di Leonardo Bonucci, escluso dalle convocazioni di Olanda-Italia, amichevole in programma questa sera all’Amsterdam Arena, per aver subito la nota squalifica di due giornate  di campionato (così come il suo tecnico Antonio Conte, ndr) da parte del giudice sportivo Tosel a seguito delle veementi proteste seguite a Juventus-Genoa ed alla mancata concessione da parte dell’arbitro Guida di un calcio di rigore nel finale.

    Presto, però, potrebbe essere approntato un “cambiamento” nell’applicazione del codice etico di Prandelli come lo stesso tecnico azzurro ha rivelato in un’intervista rilasciata a Rai Sport: piuttosto che escludere i calciatori dalle convocazioni questi potrebbero essere convocati, partecipare agli allenamenti e poi essere lasciati in tribuna. In merito alla questione il ct ha affermato che “finora abbiamo ritenuto che un giocatore lasciato a casa sia punto nell’orgoglio, ma stiamo valutando una nuova strada”. I cambiamenti, dunque, sembrano all’orizzonte anche se riguarderanno più la “forma” che la “sostanza” del codice etico.

  • Lazio-Juventus, in palio c’è la finale di Coppa Italia

    Lazio-Juventus, in palio c’è la finale di Coppa Italia

    La semifinale di ritorno Lazio-Juventus in programma questa sera allo stadio Olimpico di Roma alle ore 20.45 determinerà il nome della prima finalista della Coppa Italia, in attesa di conoscere nel mese di Aprile quale sarà la seconda finalista, che scaturirà dal ritorno di Inter-Roma. Il risultato di partenza è l’1-1 dell’andata della scorsa settimana disputata allo Juventus Stadium che pone, così, la Lazio nella condizione di poter superare il turno anche in caso di 0-0 di questa sera, oltre che con qualsiasi risultato di propria vittoria, mentre la Juventus per evitare i supplementari e qualificarsi deve vincere oppure puntare su un pareggio a suon di gol, dal 2-2 in poi per intenderci.

    Lazio – In casa Lazio c’è la volontà di fare la grande impresa e riscattare la sconfitta di campionato contro il Chievo, ancor di più perchè dovrebbe rientrare Miroslav Klose, probabilmente anche dal primo minuto, la “punta di diamante” di Petkovic. Il tecnico biancoceleste, però, alla vigilia ha fatto pretattica, nascondendo la formazione e non presentandosi in conferenza stampa, delegando al suo posto il capitano Mauri (autore del gol del pari nella gara d’andata della scorsa settimana, ndr) che non ha perso occasione per riservare una “frecciatina” ai rivali, sottolineando il suo “auspicio” circa il non condizionamento dell’arbitro per una gara che “vale la stagione”. In campo, comunque, la squadra di casa dovrebbe schierarsi con la difesa a tre con Biava, Dias e Ciani ed il centrocampo formato da Konko, Gonzalez, Ledesma, Hernanes e Radu, e Mauri a supporto della punta che, appunto, sarà Klose o, in alternativa, Floccari.

    Lazio-Juventus, in palio c'è la finale di Coppa Italia | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Lazio-Juventus, in palio c’è la finale di Coppa Italia | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Juventus – Calcoli e combinazioni di risultato a parte, però, la situazione in casa bianconera non è delle migliori, considerando le premesse con cui gli uomini di Conte si sono avvicinati a questo Lazio-Juventus: dalla stangata del giudice sportivo per le proteste del post-Juventus-Genoa, all’avvicinamento in classifica del Napoli, ora a solo tre punti di distanza, fino alle critiche sul “non stile Juve” e le difficoltà realizzative che continuano a persistere.

    In tanta negatività la buona notizia per il mister salentino è il ritorno di Andrea Pirlo tra i disponibili, anche se inizierà il match dalla panchina ed al suo posto dovrebbe esserci Marrone dal primo minuto. In attacco, invece, scenderà in campo la coppia titolare, ossia il rientrante dal primo minuto Giovinco e Mirko Vucinic, anche perchè il montenegrino è stato squalificato per un turno dal giudice sportivo e, quindi, non sarà disponibile per la gara di campionato con il Chievo. Sarà in panchina, invece, Marchisio a causa di un attacco influenzale, mentre sugli esterni sono favoriti Giaccherini e Isla, con il centrocampo completato da Vidal e Padoin. In difesa, spazio al terzetto “titolare” di questo periodo, con Leonardo Bonucci che giocherà l’ultima partita prima di scontare le due giornate di squalifica in campionato.

    Lazio-Juventus, le probabili formazioni:

    Lazio (3-4-1-1): Marchetti; Biava, Dias, Ciani; Konko, Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Radu; Mauri; Klose. Allenatore: Vladimir Petkovic.

    Juventus (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Caceres; Isla, Vidal, Marrone, Padoin, Giaccherini; Giovinco, Vucinic. Allenatore: Antonio Conte.

    Allo stadio Olimpico di Roma, la semifinale di ritorno Lazio-Juventus sarà diretta dal signor Banti di Livorno e, mai come questa volta, la “provenienza geografica” risulta essere un particolare molto rilevante.

  • Squalifiche Juventus: 2 turni a Conte e Bonucci, inibito Marotta

    Squalifiche Juventus: 2 turni a Conte e Bonucci, inibito Marotta

    Le tanto temute decisioni del giudice sportivo Tosel sono giunte e appaiono come una stangata per la Juventus, già falcidiata da assenze importanti in queste settimane. Come previsto ed anticipato dalle indiscrezioni sulle squalifiche Juventus, si è deciso per due giornate di stop per Antonio Conte, così come due turni di squalifica sono stati comminati anche al difensore Leonardo Bonucci, ed una giornata per Giorgio Chiellini, che comunque non sarebbe stato disponibile perchè infortunato, oltre che per Mirko Vucinic. Inoltre, alla Juventus è stata comminata un’ammenda da 50.000 euro e l’amministratore delegato Beppe Marotta è stato inibito fino al prossimo 18 Febbraio. Le motivazioni che si leggono sulla sentenza del giudice sportivo Giampaolo Tosel “fotografano” l’accaduto del post-Juventus-Genoa, quando al termine della gara si è scatenato un parapiglia con tanto di proteste furibonde del tecnico salentino all’indirizzo dell’arbitro Guida e del giudice di porta Romeo, puntando il dito contro la mancata concessione del calcio di rigore per fallo di mano di Granqvist. Le motivazioni di Giampaolo Tosel alle squalifiche Juventus parlano, dunque, di “atteggiamento intimidatorio di Conte, nei confronti del Direttore di gara e di un arbitro Addizionale, contestando il loro operato con espressioni ingiuriose che reiterava poco dopo negli spogliatoi”. Nel caso di Leonardo Bonucci, invece, le ingiurie sono state rivolte al Quarto Ufficiale e ad un arbitro addizionale: oltre alle due giornate di squalifica, sia Conte che Bonucci dovranno pagare anche una multa di diecimila euro.

    Squalifiche Juventus, 2 turni a Conte e Bonucci | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Squalifiche Juventus, 2 turni a Conte e Bonucci | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per Giorgio Chiellini, invece, si tratta di un turno di squalifica connesso al fatto di essere entrato in campo senza autorizzazione (il difensore livornese aveva assistito al match dalla tribuna, ndr), ma in ogni caso lo avrebbe “scontato” perchè infortunato, cui si aggiunge una multa di cinquemila euro. Lo stop di Mirko Vucinic, invece, è connesso al fatto di essere stato ammonito per proteste (sempre nel finale incandescente) da diffidato.

    Per il prossimo match contro il Chievo, dunque, si rivedrà in panchina da primo allenatore Angelo Alessio ed Antonio Conte dovrà esser costretto a tornare ad assistere alle prossime gare dalla tribuna, una postazione che conosce molto bene considerando che ha vissuto da lì tutta la prima parte di stagione.

  • Conte, rischio squalifica di 2 turni per Juve-Genoa

    Conte, rischio squalifica di 2 turni per Juve-Genoa

    Antonio Conte potrebbe dover ritornare ad assistere alle partite della Juventus dalla tribuna, almeno per le prossime due giornate di campionato. Dopo la squalifica di inizio stagione per la nota vicenda calcioscommesse, le proteste veementi del post- Juventus Genoa – con tanto di urla “Vergogna, Vergogna” – contro il direttore di gara Guida reo di non “essersela sentita” di concedere il calcio di rigore allo scadere per fallo di mano di Granqvist, potrebbero costargli una squalifica da parte del giudice sportivo Tosel. Ma, in questo caso, non solo Antonio Conte potrebbe “pagare” per tali proteste considerate da più parti “sopra le righe”: infatti, se venisse punito il tecnico salentino, appare assai probabile che possa scattare il deferimento anche per l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, il quale nel post-gara si era presentato ai microfoni per sottolineare il malcontento della Juventus nei confronti della direzione di gara e, soprattutto, per la designazione di un fischietto originario di Torre Annunziata (provincia di Napoli) per la partita della Juventus, considerando gli eventuali “condizionamenti” che ne potessero conseguire per le decisioni dell’arbitro, in particolare nelle fasi decisive della gara.

    Conte, rischio squalifica di 2 giornate | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Conte, rischio squalifica di 2 giornate | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Sotto la lente di ingrandimento del giudice sportivo Tosel, inoltre, ci sarebbero anche alcuni calciatori bianconeri, i quali – come il loro tecnico – a fine gara hanno espresso in maniera decisa il loro disappunto per la decisione dell’arbitro Guida.

    Tra questi, le posizioni da “valutare” sarebbero quella del secondo portiere Marco Storari, di Mirko Vucinic, di Leonardo Bonucci, ed anche di Giorgio Chiellini, presente in tribuna per assistere alla gara e, poi, sceso sul terreno di gioco per dar manforte nelle proteste ai suoi compagni.

    Nelle prossime ore, dunque, giungerà la decisione definitiva del giudice sportivo e, di certo, le polemiche di queste ore non si placheranno: in ogni caso.

  • Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Qualificazione e primo posto. Una Juve pressoché perfetta sbanca Donetsk e chiude in testa il proprio girone mantenendo l’imbattibilità nella competizione, cosa riuscita in questo primo turno solo a Malaga, Schalke e Borussia Dortmund. E pensare che dopo i tre pareggi del girone di andata, specie quello di Copenaghen contro il Nordsjaelland, il profumo di Europa League era fortissimo. Come fortissimo era l’odore di biscotto contro gli ucraini. Nulla di tutto ciò invece ed una Juve accorta in difesa e rapida nell’offendere piazza il colpaccio contro una squadra che vinceva da sedici turni consecutivi a casa rendendo cosi nulla la goleada del Chelsea nell’altro match.

    Un successo meritato come detto, giunto su un autogol viziato da un fuorigioco di Lichtsteiner, ma se di errori arbitrali bisogna parlare sono stati diversi gli episodi andati contro la Juve, in particolare un calcio di rigore non assegnato dall’arbitro per un fallo di mano di Fernandinho. Alessio e Conte non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. In difesa torna Chiellini, in avanti c’è Giovinco accanto a Vucinic. Comincia meglio la squadra di Lucescu che seppur qualificata mira a chiudere al primo posto il girone. La Juve soffre nei primissimi minuti ma poi con grande personalità esce allo scoperto e comincia a macinare gioco. Di occasioni da rete, specie nei primi 45’ se ne vedono pochi. I bianconeri reclamano, a ragione, un rigore per un fallo di mano di Fernandinho su punizione di Pirlo ma l’arbitro lascia correre. L’asse Vucinic-Giovinco intanto funziona e anche bene, e da una loro combinazione nasce la palla gol più ghiotta del primo tempo ma la Formica Atomica dal limite e con lo specchio della porta completamente libero, se si eccettua il portiere Pyatov, apre troppo il tiro spedendo a lato. Intanto Chiellini fa tremare tutti richiamando l’attenzione della panchina per un fastidio al polpaccio: Caceres si alza per riscaldarsi ma la cosa, dopo l’intervallo, rientrerà.

    La ripresa comincia esattamente come era iniziato il primo tempo, ovvero con uno Shakhtar subito pimpante che si fa vivo con un tiro di Alex Teixeira a seguito di una respinta corta di Buffon. Palla fuori. Più ghiotta la chance capitata a Pirlo che dal limite dell’area colpisce il palo. Ma la Juve è viva e poco dopo trova anche il gol: Lichtsteiner riceve palla sulla destra e mette in mezzo un pallone che Kucher devia verso la propria porta nel tentativo di fermare Giovinco. Gli ucraini voglio il pari ma cosi facendo lasciano praterie ai bianconeri. Vucinic supera anche il portiere avversario ma sbaglia tutto. I padroni di casa di occasioni non ne creato se si eccettua un auto palo colpito da Asamoah. La Juve fa festa: quegli ottavi che sembravano una chimera ora sono realtà.

    La Juventus festeggia gli ottavi
    La Juventus festeggia gli ottavi © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Juventus:
    Fernandinho 6,5: Tra i brasiliani forse è quello che ha di meno la testa alle vacanze ma rischia tanto nel primo tempo quando colpisce la palla con le mani nella propria area.
    Willian 6: Più volte cerca di accelerare ma la retroguardia bianconera, stavolta, lo controlla abbastanza bene.
    Eduardo 5: Prova abulica la sua, tanto che raccatta anche un’ammonizione inutile.
    Chiellini 7: Prestazione maiuscola per lui che soffre anche un po’ di un risentimento al polpaccio ma porta la gara al termine. Peccato per quella ammonizione presa nel finale che non gli consentirà di giocare l’andata degli ottavi poiché diffidato.
    Pogba 6: Alterna cose buone ad errori che specie in quel punto del campo non si dovrebbero fare. Ma la gara gli è servita per fare esperienza.
    Giovinco 7: E’ una delle cause principali dell’autogol che ha portato i bianconeri al successo. Sempre pimpante nel primo tempo ha avuto una chance non sfruttata a dovere. Ma la sua prova va ben oltre la sufficienza.

    Il tabellino di Shakhtar Donetsk-Juventus
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 6,5, Kucher 5,5, Rakytskyy 6, Rat 6; Fernandinho 6,5, Stepanenko 5,5; Alex Teixeira 5 (20′ st Ilsinho 6), Mkhitaryan 5,5, Willian 6; Eduardo 5 (1′ st Devic 6). In panchina: Kanibolotsky, Kryvtsov, Kobin, Gai, Douglas Costa. Allenatore: Lucescu 5,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7, Vidal 6,5, Pirlo 6, Pogba 6, Asamoah 6; Giovinco 7 (47′ st Giaccherini sv), Vucinic 6,5 (43′ st Matri sv). In panchina: Storari, Caceres, Padoin, Marrone, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7

    Le immagini video di Shakhtar Donetsk-Juventus
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  • Bonucci e Marchisio, pace su Twitter

    Bonucci e Marchisio, pace su Twitter

    La sconfitta della Juventus contro il Milan sembra aver evidenziato qualche nervo scoperto di troppo in casa Juventus, dopo la reazione di Fabio Quagliarella al momento di lasciare il campo sostituito da Giovinco, con tanto di malcontento urlato all’indirizzo di Angelo Alessio con il viso coperto dal bavero del giubbotto. Oltre a questo, anche il presunto battibecco avvenuto alla fine del primo tempo, quando la Juventus era già in svantaggio a seguito del rigore realizzato da Robinho, che ha coinvolto Bonucci e Marchisio. 

    Al momento di rientrare negli spogliatoi, infatti, alcune voci hanno riportato di uno scontro verbale tra il centrocampista ed il difensore, con Claudio Marchisio che avrebbe attribuito le responsabilità della sconfitta che stava maturando proprio al difensore: “Stiamo perdendo per colpa tua”. Un episodio che ha suscitato molto scalpore, soprattutto alla luce del fatto che in casa bianconera – in particolar modo durante la gestione di Antonio Conte – non si era mai verificato, considerando che il mister salentino tiene molto all’unità dello spogliatoio e degli intenti di squadra che ritiene un presupposto fondamentale per la gestione della sua Juventus.

    Bonucci e Marchisio, pace su Twitter
    Bonucci e Marchisio, pace su Twitter | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    L’episodio, però, è stato ben presto chiarito dagli stessi diretti interessati che, come ormai accade frequentemente, hanno scelto i social network per dare la loro versione dei fatti, anche per avere una maggiore immediatezza e visibilità nella comunicazione. Su Twitter, i due hanno deciso per un rapido quanto efficace scambio di battute finalizzato a spiegare l’accaduto e, soprattutto, a ridimensionare il presunto clima di nervosismo: Marchisio, il cui nickname è “ClaMarchisio8” si rivolge a Bonucci, “leo19” domandandogli:Leo, hai letto del nostro presunto litigio? Mah…” Alla domanda di Marchisio, giunge così la risposta di Bonucci che mette “un punto” alla vicenda: “Sono rimasto stupìto anch’io!!!..mah…ci vediamo al campo”

    Una smentita diretta, dunque, quella di Bonucci e Marchisio che contiene un duplice “mah”, esclamazione che racchiude stupore e, probabilmente, fastidio per una voce che li ha riguardati in prima persona e che – se fosse stata inventata “ad arte” – avrebbe potuto avere proprio l’intento di destabilizzare un ambiente che sta vivendo un periodo particolare.

  • Cos’ha detto Quagliarella ad Alessio? Nervi tesi in casa Juve

    Cos’ha detto Quagliarella ad Alessio? Nervi tesi in casa Juve

    Le sostituzioni, con annesso malcontento da parte di chi è costretto ad uscire anzitempo dal campo, sono una costante che si ripropone molto spesso, e che le Tv tendono sempre a sottolineare ed enfatizzare alla ricerca del particolare rivelatore che possa far trapelare dissidi e screzi all’interno dello spogliatoio. In casa Juventus, però, un simile episodio fa notizia considerando la filosofia del club bianconero in merito alla gestione delle problematiche interne orientata al vecchio adagio “i panni sporchi si lavano in casa”. Per tal motivo, l’episodio accaduto in Milan-Juventus durante la sostituzione di Fabio Quagliarella per lasciar spazio a Sebastian Giovinco ha suscitato grande meraviglia e curiosità, a tratti morbosa.

    Il “fatto” in questione è il seguente: Fabio Quagliarella viene richiamato in panchina, dopo una prestazione incolore condizionata dal rendimento insufficiente di tutta la squadra, esce dal campo visibilmente contrariato, con il capo chino. Prima di raggiunge la panchina, indossa il giubotto nero, e nella sua camminata lenta e rabbiosa, alza il bavero del piumino fino a coprire la bocca e volge la testa in direzione di Angelo Alessio, che si trova in piedi con lo sguardo volto verso il campo. Questo è ciò che le immagini hanno permesso di scrutare ma, a ben guardare, proprio nel momento in cui Quagliarella alza il bavero del giubotto, l’attaccante napoletano rivolge qualche parola all’indirizzo del vice di Conte e, a giudicare dalla mimica facciale, l’ umore del calciatore non è dei migliori, giusto per usare un eufemismo.

    Fabio Quagliarella contrariato dopo la sostituzione in Milan-Juventus
    Fabio Quagliarella contrariato dopo la sostituzione in Milan-Juventus | © Marco Luzzani/Getty Images

    Ovviamente non è dato sapere quali siano state le parole pronunciate da Quagliarella, ma ciò che appare con certezza è il suo nervosismo per una sostituzione che non ha digerito, forse anche a causa della frustrazione per non aver potuto incidere sulla gara a causa di una prestazione complessivamente molto opaca. Quel che pare molto probabile, è che le parole pronunciate da Quagliarella siano state l’espressione di un malcontento per aver dovuto lasciare il campo, sentendosi nuovamente “in discussione”.

    Tuttavia, a tal proposito, è necessario focalizzare l’attenzione sulle parole dello stesso attaccante napoletano nel post gara del match contro il Chelsea di martedì scorso, quando Conte lo ha schierato titolare e lui ha realizzato la rete del 2-0 contro i blues: complice l’euforia per la vittoria e la soddisfazione per la rete personale, Quagliarella aveva svelato un significativo retroscena che riguardava proprio le gerarchie ed i meccanismi di scelta del parco attaccanti bianconero, sottolineando la chiarezza adoperata da mister Antonio Conte fin dal ritiro estivo, preparando la squadra al fatto che in attacco non ci sono inamovibili e che tutti “gireranno”, come si usa dire in gergo calcistico. Per tal motivo, è chiaro che Fabio Quagliarella, così come tutti gli altri componenti del reparto offensivo della Juventus, sia ben conscio del fatto che il posto “fisso” non può essergli garantito e, dunque, la sua reazione di ieri è frutto di un malessere connesso a tale consapevolezza, un modo per rimarcare: “perchè devo uscire io e non qualcun’altro?” 

    Nel post gara Angelo Alessio ha cercato di minimizzare l’accaduto, affermando di “esser stato concentrato alle dinamiche di gioco e di non aver sentito cos’abbia detto Quagliarella. Questo, naturalmente, rientra nell’impostazione bianconera orientata a risolvere le problematiche al riparo da occhi ed orecchie indiscrete ma, con tutta probabilità, alla ripresa degli allenamenti la questione verrà affrontata direttamente da mister Conte che non avrà affatto gradito perchè la disciplina e l’autocontrollo sono per lui un requisito fondamentale. Ma il nervosismo di Quagliarella ed il presunto battibecco Marchisio-Bonucci, con il centrocampista che accusa il difensore dicendogli “stiamo perdendo per colpa tua”, sono segnali che il mister bianconero deve analizzare con molta attenzione prima che l’unione di intenti della squadra venga compromessa.