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  • A Silverstone vincono Baz e Guintoli

    A Silverstone vincono Baz e Guintoli

    E’ stato una gara letteralmente pazza quella appena conclusasi sul circuito di Silverstone, teatro del Gran Premio di Gran Bretagna ,decimo appuntamento stagionale della Superbike. Sul tracciato inglese la vera protagonista di giornata è stata la pioggia che ha tenuto tutti con il fiato sospeso e che ha caratterizzato entrambe le manche. Su condizioni di asfalto pressochè indecifrabile e insidiosissimo ha trionfato la Francia, con Loris Baz, sostituto in Kawasaki dello sfortunato pilota spagnolo Joan Lascorz,vittorioso in gara 1, e Sylvain Guintoli, alla sua prima vittoria all’esordio con il team Pata in sella alla Ducati. Week-end da dimenticare per Max Biaggi, caduto in gara 1, e soltanto 11esimo iun gara 2. Marco Melandri, rispettivamente settimo e ottavo, ha cosi potuto recuperare qualche punticino prezioso nella classifica del Mondiale dove ora la leadership è lontana solo 10,5 punti.

    GARA 1 – A dir poco spettacolare la prima manche di Silverstone. Gara sospesa dopo soltanto un giro a causa dell’arrivo della pioggia che costringe i meccanici a rientrare sulla griglia e modificare gli assetti delle moto. Molto ardua la scelta della gomma da montare perchè la pista non è asciutta ma nenache tanto bagnata da poter azzardare la gomma rain.

    Quasi tutti i piloti infatti optano per la gomma slick a parte il poleman Jakub Smrz e Sylvain Guintoli che prevedono per la gara tantissima acqua. Scelta sbagliata quella dei due ex compagni perchè la pioggia arriva soltanto nel finale quando il distacco dai primi è troppo grande e per di più a gomma completamente rovinata per aver corso per 3/4 di gara quasi sull’asciutto. Infatti sia il francese che il ceco vengono doppiati durante la gara.

    Davanti è lotta serrata tra i protagonisti con Carlos Checa che dopo aver provato la fuga è costretto a rallentare per l’eccessivo consumo delle gomme e il conseguente arrivo della pioggia. In testa si avvicendano un pò tutti, grande gara per Loris Baz, che riesce a tenere il ritmo dei primi ma sono ben 10 i piloti in lotta per la vittoria e i tempi si alzano di ben 30 secondi al giro. La prima vittima dell’asfalto viscidissimo è il padrone di casa Leon Camier, caduto a pochi giri dal termine ma in lizza per la vittoria per tutta la gara. Dopo questo episodio il connazionale della Kawasaki Tom Sykes e Davide Giugliano sulla Ducati scelgono la via della prudenza e si allontanano dal gruppo.

    Sylvain Guintoli © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Finale decisamente mozzafiato. Proprio nell’ultimo giro del GP Max Biaggi cade all’entrata dell’ Hangar Straight lasciando la strada spianata a Melandri e Haslam in lotta per la quinta posizione con Checa. Ma è l’ultima curva che ha dell’incredibile. Con Baz involato verso la vittoria la lotta è per la seconda posizione e vede coinvolti il duo della Bmw Motorrad Italia, Michel Fabrizio e Ayrton Badovini, e il pilota della Honda Jhonny Rea. Fabrizio supera Rea, costringendolo ad  impostare più largo l’ultima curva, Badovini decide di infilarsi nello spazio e cade all’uscita della curva ma riesce a tagliare ugualmente il traguardo anche da terra. Conseguentemente (e fortunatamente) Rea travolge la Bmw dell’italiano, cadendo anche lui, ma riesce ugualmete a chiudere in quarta posizione. Finale davvero spettacolare, con Baz che a soli 19 anni vince il suo primo GP nelle derivate di serie.

    In quinta posizione chiude Checa, per lungo tempo leader della gara, davanti alle Bmw ufficiali di Haslam e Melandri, che con la settima posizione guadagna nove punti su Biaggi. Nella top-ten anche Sykes, Giugliano e Eugene Laverty. A punti anche Lorenzo “Zorro” Zanetti, in 12esima posizione.

    GARA 2 – Nella seconda manche la gara viene fermata ancora prima della partenza. Il nuovo arrivo della pioggia infatti costringe i commissari a ritardare la partenza ma questa volta il cielo è minaccioso e non promette nulla di buono. A differenza di gara 1 infatti tutti i piloti decidono di optare per la gomma da baganato in previsione di un vero e proprio temporale che di fatti si scatenerà di lì a poco.

    Questa volta la gara è meno combattuta, almeno per la prima posizone, dove sul bagnato Guintoli e Smrz, che questa volta ha azzeccato la scelta giusta, sembrano fare un altro mestiere.

    Con l’aumentare della pioggia cominaciano le prime cadute: ad aprire il giro è Davide Giugliano, scivolato nel tentativo di rincorre Baz, seguito dal connazionale Ayrton Badovini, mentre per Camier il Gran Premio di casa non ha portato bene e anche in gara 2 è costretto al ritiro anche se non per una caduta ma per problemi al motore della Suzuki Gsx.

    E’ toccato poi a Checa saggiare la ghiaia del circuito inglese, mentre nel gruppo di testa prima cade Smrz, e dopo la grandissima rimonta sui primi due Loris Baz, eroe di giornata, passa in testa alla gara, ma cade subito dopo lasciando pista libera a Guintoli. La stessa sorte è toccata al compagno di squadra Tom Sykes, caduto e infuriato con i commissari di gara che a quel punto decidono di sospendere la gara a 9 giri dal termine e di conseguenza assegnando la metà del punteggio ai piloti, con classifica aggiornata al giro precedente quando quasi tutti ancora erano in pista.

    Quindi Baz e Smrz chiudono ugualmente sul podio, in seconda e terza posizione alle spalle del vincitore Guintoli. In quarta posizone Laverty chiude davanti all’ottimo Maxime Berger, in sella alla Ducati Effembert proprio come sostituto di Guintoli, alla sua seconda vittoria in Superbike e prima all’esordio con il team Pata. Carlos Checa piazza la sua Ducati in sesta posizione dopo una bella rimonta dall 15esima posizione, mentre Marco Melandri limita i danni anche in gara-2, chiudendo ottavo ancora una volta davanti a Biaggi, soltanto 11esimo. Alle spalle del campione romano troviamo Tom Sykes, partito dalla pit-lane per aver modificato prima della partenza il carico della forcella. Soltanto 13esimo questa volta Michel Fabrizio, 17esimo e ultimo Leon Haslam.

  • Smrz in pole a Silverstone. Male Biaggi e Melandri

    Smrz in pole a Silverstone. Male Biaggi e Melandri

    Jakub Smrz ha conquistato la pole position del Gran Premio di Gran Bretagna, teatro del decimo appuntamento stagionale delle derivate di serie. Sul circuito di Silverstone il pilota ceco è stato il più abile ad interpretare le condizioni del tracciato inglese reso insidiosissimo dagli scrosci di pioggia che ad intermittenza si sono abbattuti sul circuito e che hanno caratterizzato tutta la sessione di qualifica.

    Il pilota della Ducati Effembert dunque partirà davanti a tutti grazie al tempo di 2:20.810, tempo di soli 36 millesimi meglio di quello del pilota di casa Leon Camier, che partirà in seconda posizione con la Suzuki GSX finalmente tornata competitiva.

    Al terzo posto si è classificato Sylvain Guintoli, fresco di divorzio per motivi personali proprio con il team Effembert con il quale ha corso fino al Gran Premio scorso, quello di Brno. Il pilota francese ha perso il duello con il suo ex team e con il suo ex compagno di squadra, ma si è toltola soddisfazione di aver raggiunto la terza piazza al suo esordio con il team Pata, sempre in sella ad una Ducati.

    Jakub Smrz © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Al quarto posto troviamo un altro inglese, Leon Haslam con la prima delle Bmw, che ha chiuso la prima fila con un distacco che è riuscito a mantenere sotto il secondo. Più staccati tutti gli altri con un ritardo superiore al secondo: ad aprire la seconda fila sarà Davide Giugliano in sella alla Ducati del team Althea che sarà affiancato dal connazionale Marco Melandri, alle prese con qualche problemino di troppo rispetto all’ultima uscita con tanto di doppietta a Brno nel GP della Repubblica Ceca. Il ravennate, in condizioni di misto, ha sofferto molto i problemi di chattering presenti sulla S1000RR ad inizio stagione e che sembrava fossero stati risolti.

    Stesso discorso per Max Biaggi, che non è riuscito ad entrare neanche nei “top-eight” per giocarsi la Superpole negli ultimi dieci minuti di sessione. Il campione romano dunque partirà 11esimo e sarà costretto ad una grande rimonta. Tra di loro troviamo Carlos Checa in settima posizione e il re della Superpole Tom Sykes, oggi meno performante del solito e per questo in ottava posizione. I due piloti chiuderanno la seconda fila ed entrambi sono stati autori di una caduta nella seconda manche di qualificazione, a dimostrazione della difficoltà dei piloti sulla pista. Anche Davide Giugliano è caduto nella stessa sessione di qualificazione ma è riuscito successivamente a recuperare meglio e a piazzarsi davanti al compagno di team, che non sta vivendo di certo una delle sue migliori stagioni.

    Ad aprire la terza fila ci sarà Loris Baz, caduto anche lui ad inizio sessione, che con la nona posizione è stato il primo degli eliminati nella seconda manche, davanti all’inglese Johnny Rea sulla Honda Cbr. Michel Fabrizio ha chiuso in 15esima posizione, più in ritardo gli altri italiani con Niccolò Canepa, Ayrton Badovini e Lorenzo Zanetti rispettivamente in 17esima, 18esima e 19esima posizione.

    Da tenere d’occhio ancora una volta le condizioni atmosferiche che domani non dovrebbero migliorare e potrebbero essere ancora variabili anche durante il prosieguo delle due gare.

  • Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Sono partiti oggi sul circuito di Phillip Island in Australia i primi veri test pre-stagionali della Superbike che hanno dato il via alla stagione 2012. Il circuito australiano sta ospitando per una tre giorni di prove che dureranno da oggi fino a mercoledi le nuove derivate di serie, quelle che prenderanno parte al prossimo mondiale, in un test svoltosi in forma privata e al quale stanno partecipando solo alcuni dei team e dei piloti impegnati al campionato del mondo.

    Questi test daranno ai piloti la possibilità di provare le nuove moto, che da quest’anno saranno 1200 cc (1198 per la precisione) e che da regolamento peseranno 6 kg in più rispetto alle precedenti. All’appello è presente Carlos Checa, campione del mondo in carica che ha deciso di prolungare il suo rapporto con la squadra che gli ha consentito di coronare questo sogno, il team Ducati Althea Racing, che, pur essendo team satellite, gode dell’appoggio del team ufficiale, che ha deciso da due anni a questa parte di ritirare la propria candidatura al mondiale. Lo spagnolo, che ha già conquistato le prime prove della mattina facendo segnare il miglior tempo, nonostante sia campione in carica sfoggerà anche quest’anno sulla sua carena il numero 7, restando fedele al suo portafortuna. Il pilota Ducati potrà contare sull’aiuto di un’altro campione del mondo, Davide Giugliano, proveniente dalla classe Superstock 1000 e che comporrà un duo tutto italiano conla moto di Borgo Panigale.

    Sarà impegnato al test anche Max Biaggi, sempre in sella alla sua Aprilia RSV4 che proprio da quest’anno ha cambiato parte del suo organigramma per rimpiazzare i membri dello staff partenti lo scorso fine anno. Il campione del mondo 2010 è chiamato a riscattare un’annata abbastanza deludente e non priva di problemi anche fisici che per gran parte della stagione hanno condizionato il suo cammino verso la riconferma al titolo iridato. Al suo fianco ci sarà Eugene Laverty, proveniente da una stagione molto promettente in Yamaha come compagno di Marco Melandri. Come si sa il team giapponese quest’anno non prenderà parte (almeno in forma ufficiale) al campionato del mondo a causa della crisi economica che ha colpito il paese, preferendo cosi concentrare i suoi sforzi solo nel campionato MotoGP.

    Per questi motivi Macio è emigrato in casa BMW nel team ufficiale Motorrad Motorsport. Il pilota ravennate dopo aver fatto benissimo in sella alla R1 al suo primo anno nelle derivate di serie chiudendo in seconda posizione, cerca l’anno della consacrazione e le premesse per migliorare il piazzamento della passata stagione ci sono tutte visto gli ottimi risultati ottenuti nei pre-test invernali. Assieme a lui ci sarà Leon Haslam, che in BMW ha già corso lo scorso anno ed anche lui è pronto al salto di qualità dopo una stagione di alti e bassi che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. I risultati di fine stagione perà hanno dato fiducia al team che si aspetta grandi cose dalla coppia. Tutto confermato anche nel team clienti che sarà composto dal promettente Ayrton Badovini e dal più esperto Michel Fabrizio.

    Squadra completata anche per la Suzuki che schiererà il rientrante John Hopkins, che dovrà dimostrarsi recuperato dopo l’amputazione della seconda e terza falange della mano destra, e Leon Camier, ex compagno di team di Max Biaggi e che ottime cose aveva fatto vedere lo scorso anno in sella alla moto italiana. Completa l’elenco delle moto ufficiali la Kawasaki. La verdona ha confermato anche quest’anno Tom Sykes e Joan Lascorz, mentre per il team clienti ci sarà David Salom, fratello di Luis Salom impegnato nel motomdiale nella classe Moto3, ex125, con il team Pedercini.
    Assente la Honda CBR di Jonny Rea e Hiroshi Aoyama. Il team  ha già fatto comparsa nei test sempre a Phillip Island dal 16 al 18 gennaio, e salterà questi attuali. Per rivederlo in pista bisognerà aspettare i test del 21 febbraio prossimo.

    Doverosa citazione anche per Noriyuki Haga, che dopo una vita passata in Superbike è stato costretto a scendere di categoria perchè non confermato dal team Pata con cui ha corso lo scorso anno. Il team della nota marca di patatine ha deciso di puntare su Lorenzo “Zorro” Zanetti, scaricando di fatto NitroNori che andrà a correre con la Yamaha del team Swan nel campionato BSB.

  • A Portimao Checa e Melandri lanciano gli ultimi due acuti

    A Portimao Checa e Melandri lanciano gli ultimi due acuti

    L’ultimo appuntamento stagionale della Superbike sul circuito di Portimao, in Portogallo ha visto protagonisti i primi due piloti del mondiale Carlos Checa e Marco Melandri, che hanno vinto le ultime due manche dell’anno. GARA1

    Carlos Checa | © Glyn Kirk / Getty Images
    La conquista del titolo mondiale ottenuto la scorsa settimana sul circuito di Magny-Cours non ha evidentemente appagato Carlos Checa che ha voluto chiudere in bellezza l’anno del suo primo mondiale, andando a vincere la prima gara dell’ultimo appuntamento stagionale. Lo spagnolo di casa Ducati ha lottato a lungo con il francese Sylvain Guintoli fino a tre tornate dal termine quando il neo campione del mondo ha deciso di rompere gli indugi e di superare l’avversario staccandolo definitivamente andando a prendersi la 15esima vittoria dell’anno. Il Toro della Ducati, alla fine della gara, ha anche annunciato di voler continuare la sua avventura con la casa di Borgo Panigale, volontà messa in discussione nei giorni scorsi da un accordo che tardava ad essere trovato, ma alla fine le due parti hanno deciso di incontrarsi e di prolungare il loro rapporto. Guintoli dunque completa la doppietta Ducati mentre sul gradino più basso del podio troviamo il poleman Johnny Rea. Quarto un eroico Max Biaggi, che dopo tutte le difficoltà incontrate per tutto il week-end a causa dei noti problemi fisici dopo l’infortunio del Nurburgring riesce a chiudere con un importante quarta piazza ai piedi del podio davanti alla Kawasaki di Joan Lascorz. Sesto Marco Melandri che dopo un dritto nelle fasi concitate della corsa non è riuscito più a recuperare. Haslam con la BMW chiude in nona posizione. Michel Fabrizio chiude la sua gara con una 12esima posizione davanti a Leon Camier, dato partente dall’Aprilia. Il britannico precede la BMW dell’altro italiano Ayrton Badovini. Gara2
    Marco Melandri | © Mirco Lazzari / Getty Images
    Marco Melandri riesce ad onorare la sua seconda posizione nella classifica mondiale andando a conquistare nella seconda manche la sua quarta vittoria stagionale nel suo primo anno in Superbike. Il pilota ravennate, che dall’anno prossimo correrà con la Bmw, vince il duello in famiglia con il suo ormai ex compagno di team Eugene Laverty, che l’anno prossimo affiancherà Max Biaggi all’Aprilia. Cosi come in gara1, anche gara2 si chiude con una doppietta, l’ultima in Superbike per la Yamaha che dall’anno prossimo non prenderà parte al mondiale salutando cosi il mondo delle derivate di serie. Si conferma invece la terza forza di giornata Johnny Rea, che come nella prima manche chiude in terza posizione. Solo quarto invece il vincitore di gara1 Carlos Checa, che precede Sylvain Guintoli. Alle spalle delle Ducati la coppia Aprilia formata da Camier e Biaggi. Il Corsaro chiude in classifica mondiale al terzo posto a pari punti con Laverty, ma in una migliore posizione in virtù delle maggiori vittorie ottenute in stagione e in questo modo dall’anno prossimo potrà nuovamente stampare sul cupolino il suo amato numero tre. Chiudono la top-ten Lascorz, Badovini e Berger. 12esimo Michel Fabrizio.

  • Superbike, superpole Rea a Magnycours

    Superbike, superpole Rea a Magnycours

    Prima pole position stagionale per Johnatan Rea in Francia, sul circuito di Magnycours che domani ospiterà l’ultima gara dell’anno della Superbike. Il pilota britannico, dopo una stagione passata fra tante difficoltà in Honda, riesce a togliersi la consolazione di aver firmato anche il record della pista in 1:37.490, 110 millesimi meglio del nordirlandese della Yamaha Eugene Laverty, e 4 rispetto a Carlos Checa, al quale basteranno tre soli punti domani in gara per laurearsi campione del mondo. L’unica Aprilia superstite di Leon Camier chiude la quarta fila con il tempo di 1:38.006 a mezzo secondo dalla vetta.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Sylvain Guintoli apre la seconda fila con il quarto tempo precedendo Sykes e Haslam. Solo ottavo Marco Melandri, che domani in gara deve sperare in un’ecatombe del leader del mondiale e portare a casa due primi posti per sperare almeno di giocarsi il mondiale all’ultima manche di gara2. Impresa assai difficile quella del ravennate di fare bottino pieno sulla pista francese, con la quale non gode proprio di un’ottimo feeling. Terza fila per Nori Haga, con l’Aprilia clienti, davanti alla Kawasaki di Lascorz e alla Ducati di Berger. Corser chiude 12esimo con la Bmw. Rispettivamente 14esimo, 16esimo e 18esimo Michel Fabrizio, Ayrton Badovini e Roberto Rolfo mentre l’altro italiano, il campione del mondo in carica Max Biaggi non prenderà parte alla gara per via dell’infortunio occorsogli al piede sinistro al Nurburgring. Il campione romano dovrà abdicare in favore dell’avversario Carlos Checa proprio qui dove un’anno fa conquistava il primo titolo in Superbike, e dovrà farlo nel modo peggiore possibile per un pilota e cioè non prendendo parte alla gara. Superpole 1. Jonathan Rea?(Castrol Honda)?Honda CBR1000RR?1’37.490 2. Eugene Laverty?(Yamaha World Superbike Team)?Yamaha YZF R1?1’37.600 3. Carlos Checa?(Althea Racing)?Ducati 1098R?1’37.932 4. Leon Camier?(Aprilia Alitalia Racing Team)?Aprilia RSV4 Factory?1’38.006 5. Sylvain Guintoli?(Team Effenbert-Liberty Racing)?Ducati 1098R?1’38.094 6. Tom Sykes?(Kawasaki Racing Team Superbike)?Kawasaki ZX-10R?1’38.094 7. Leon Haslam?(BMW Motorrad Motorsport)?BMW S1000 RR?1’38.382 8. Marco Melandri?(Yamaha World Superbike Team)?Yamaha YZF R1?1’38.562 9. Noriyuki Haga?(PATA Racing Team Aprilia)?Aprilia RSV4 Factory?1’38.137 10. Joan Lascorz?(Kawasaki Racing Team)?Kawasaki ZX-10R?1’38.204 11. Maxime Berger?(Supersonic Racing Team)?Ducati 1098R?1’38.347 12. Troy Corser?(BMW Motorrad Motorsport)?BMW S1000 RR?1’38.516 13. Jakub Smrz?(Team Effenbert-Liberty Racing)?Ducati 1098R?1’38.524 14. Michel Fabrizio?(Team Suzuki Alstare)?Suzuki GSX-R1000?1’38.565 15. Mark Aitchison?(Team Pedercini)?Kawasaki ZX-10R?1’38.623 16. Ayrton Badovini?(BMW Motorrad Italia SBK Team)?BMW S1000 RR?1’38.687 17. Javier Fores?(BMW Motorrad Italia SBK Team)?BMW S1000 RR?1’39.230 18. Roberto Rolfo?(Team Pedercini)?Kawasaki ZX-10R?1’39.982

  • Superbike: doppietta Checa a Silverstone

    Superbike: doppietta Checa a Silverstone

    Carlos Checa mette una seria ipoteca al mondiale Superbike grazie alla doppietta conquistata sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna, che solo da quest’anno ha abbandonato il vecchio tracciato e usufruito delle modifiche effettuate per MotoGP e Formula 1. Dunque circuito per metà da scoprire per le derivate di serie che ha visto però in Carlos Checa il miglior interprete delle curve del vecchio aeroporto della città.

    ©: GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Lo spagnolo festeggia cosi i suoi 100 Gran Premi in Superbike, centrando il suo 15esimo successo, e con un bis che lo avvicina al suo primo titolo mondiale. Gara 1 Combattuta per metà gara la prima manche del Gran premio di Gran Bretagna. Partito bene all’inizio Eugene Laverty, che tenta la fuga su un ritrovato Nory Haga con l’Aprilia delteam Pata e il poleman John Hopkins, wild card sulla Suzuki. Da dietro rinvengono bene Checa e Melandri, che recuperano posizioni sugli avversari, mentre Biaggi si trova a combattere nelle retrovie a causa di problemi alla leva del freno e alla frizione. A 10 giri dal termine Checa decidere di rompere gli indugi e scavalca Laverty mentre indietro la lotta è serrata con cinque piloti in lotta per la seconda posizione. Cade Haga e Melandri scavalca Hopkins, e con lo spagnolo che si invola verso il traguardo le posizioni restano invariate fino alla fine. Con questa vittoria Checa regala alla Ducati la 300esima vittoria in Superbike, davanti alle Yamaha di Laverty e Melandri. Haslam e Hopkins chiudono rispettivamente quarto e quinto. Gara da dimenticare invece per Max Biaggi che chiude in 11esima posizione, dietro alla Bmw di Ayrton Badovini. La sua domenica inglese, e la sua rincorsa alla vetta della classifica, non iniziano nel migliore dei modi. Ancora peggio va a Michel Fabrizio, che assapora l’asfalto di Silverstone già nel primo giro a causa di una scivolata nella curva che ammette al vecchio rettilineo del traguardo. Camier invece chiude anche lui nelle retrovie per un problema alla sua Aprilia. Gara 2 Il leit-motiv della seconda manche non cambia, con Laverty che cerca di fare subito l’andatura davanti alla Aprilia di Leon Camier. Intanto alle loro spalle cresce il gruppone degli inseguitore, che questa volta vede protagonista anche Max Biaggi. Lascia presto Noriyuchi Haga, che lascia la Gran Bretagna con uno zero in entrambe le manche. Davanti la lotta vede protagonisti Laverty Camier e Checa, con il pilota dell’Aprilia che dopo metà gara comincia a perdere colpi, consentendo la fuga dei due avversari. Checa intanto supera Laverty che sembra averne per restare nella scia dello spagnolo, ma che ben presto deve ricredersi e lasciare andare il capoclassifica, gestendo la seconda posizione. Alle spalle dei primi due bella lotta tra Camier Biaggi e Melandri, che danno spettacolo a suon di sorpassi e traversi. Alla fine a spuntarla e il ravennate della Yamaha che conduce la sua moto ai box con le gomme alla frutta, ma alla fine il podio è davvero meritato. Biaggi deve accontentarsi del quarto posto davanti al suo compagno di squadra e a Sylvain Guintoli, comunque staccatissimo, Hopkins chiude la seconda manche in settima posizione davanti ad Haslam e Fabrizio. Chiude la top-ten Ayrton Badovini. In definitiva Checa non ha avuto rivali in questo week-end dando impressione di una superiorità imbarazzante da parte del binomio moto-pilota. La Yamaha piazza due buoni risultati portandi entrambe le moto sul podio in entrambe le gare, ma questo non è ancora abbastanza per contrastare lo strapotere dello spagnolo. E sicuramente Biaggi ha vissuto tempi migliori, ma il campione del mondo è sicuramente ancora in corsa per sovvertire le sorti del mondiale, anche se l’impresa si presenta difficile. Si riprenderà dopo la pausa estiva, tra oltre un mese, il 4 settembre, al Nurburgrig, quart’ultima prova del mondiale.

  • Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Marco Melandri si aggiudica la prima manche del Gran Premio di Spagna sul circuito di Aragon, settimo appuntamento del mondiale Superbike. Cosi come nelle qualifiche la gara ha visto il duello ravvicinato tra il ravennate e Max Biaggi, che è rimasto davanti per i tre quarti di gara, fino a quando a sei giri dalla fine un errore del al tornantino dopo il lungo rettilineo, causato dalle gomme praticamente alla frutta, ha aperto le porte al rivale che ha allungato inesorabilmente fino a conquistare la sua seconda vittoria in campionato dopo quella ottenuta a Donington.  

    © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Terzo posto per l’altra Aprilia ufficiale di Leon Camier che non è riuscito nel suo tentativo di rimonta nel finale di gara, nonostante le gomme più fresche rispetto a Biaggi. Ai piedi del podio l’altra Yamaha di Eugene Laverty, che rintuzza gli attacchi nel finale dell’ ottimo Tom Sykes sulla Kawasaki Ninja. Praticamente meno di un decimo il distacco alla bandiera a scacchi. Chi invece ha mollato nel finale è stato Noriyuchi Haga, soltanto sesto dopo essere stato in lotta fino ad un certo punto della gara per il terzo posto. Dietro di lui la Kawasaki del pilota di casa Joan Lascorz e la Bmw satellite di Ayrton Badovini.   Ma il vero colpo di scena è stata la caduta del leader del mondiale Carlos Checa, proprio mentre era in piena rimonta sui primi due fuggitivi. In classifica lo spagnolo mantiene ancora un buon vantaggio su Max Biaggi, 52 punti, ma questa battuta d’arresto potrebbe dare morale agli inseguitori. Stessa sorte per l’italiano Michel Fabrizio sulla Suzuki, caduto a metà gara mentre era in sesta posizione.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. MELANDRI YAMAHA 40:01.968
    2. BIAGGI APRILIA +1.572
    3. CAMIER APRILIA +2.432
    4. LAVERTY YAMAHA +10.799
    5. SYKES KAWASAKI +10.847
    6. HAGA APRILIA +11.931
    7. LASCORZ KAWASAKI +12.591
    8. BADOVINI BMW +16.954
    9. HASLAM BMW +24.205
    10. CORSER BMW +24.694
    11. GUINTOLI DUCATI +24.731
    12. VERMEULEN KAWASAKI +30.407
    13. BERGER DUCATI +34.107
    14. ROLFO KAWASAKI +37.233
    15. AITCHISON KAWASAKI +43.004
    16. XAUS HONDA +3 GIRI
    17. FABRIZIO SUZUKI RIT
    18. CHECA DUCATI RIT
    19. SMRZ DUCATI RIT
    20. LANZI BMW RIT
  • Superbike: Melandri in pole ad Aragon, Biaggi 2°

    Superbike: Melandri in pole ad Aragon, Biaggi 2°

    Sul circuito di Aragon dove domani si correrà il Gran Premio di Spagna, Marco Melandri conquista la sua prima Superpole in Superbike facendo registrare la migliore prestazione di 1:57.634. Il ravennate precede in griglia il connazionale Max Biaggi: tra il centauro della Yamaha e quello dell’Aprilia solo un decimo e mezzo di differenza.  

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    A chiudere la prima fila Leon Camier, terzo, e il leader della classifica iridata Carlos Checa, quest’ultimo si è beccato ben 8 decimi dall’autore della Superpole. In seconda fila domani partiranno Tom Sykes (Kawasaki), Eugene Laverty (Yamaha), Joan Lascorz (Kawasaki) e Ayrton Badovini (Bmw). Fuori dall’ultima sessione che assegnava la Superpole Noriyuki Haga (nono), Michel Fabrizio (11esimo) e i piloti Bmw Leon Haslam e Troy Corser che scatteranno rispettivamente dalla 14esima e 16esima posizione. Domani appuntamento con gara 1 del Gran Premio di Spagna alle 12:00, gara 2 prevista alle 15:30.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. MELANDRI YAMAHA 1:57.634
    2. BIAGGI APRILIA 1:57.790 +0.156
    3. CAMIER APRILIA 1:58.279 +0.645
    4. CHECA DUCATI 1:58.472 +0.838
    5. SYKES KAWASAKI 1:58.641 +1.007
    6. LAVERTY YAMAHA 1:58.756 +1.122
    7. LASCORZ KAWASAKI 1:59.194 +1.560
    8. BADOVINI BMW 1:59.591 +1.957
    9. HAGA APRILIA S2
    10. GUINTOLI DUCATI S2
    11. FABRIZIO SUZUKI S2
    12. AITCHISON KAWASAKI S2
    13. SMRZ DUCATI S1
    14. HASLAM BMW S1
    15. BERGER DUCATI S1
    16. CORSER BMW S1
    17. XAUS HONDA
    18. VERMEULEN KAWASAKI
    19. ROLFO KAWASAKI
    20. LANZI BMW
  • Superbike: doppietta di Checa nel GP degli Stati Uniti

    Superbike: doppietta di Checa nel GP degli Stati Uniti

    Carlos Checa fa suo il Gran Premio degli Stati Uniti, quinta prova del Mondiale 2011 Superbike disputata nella scorsa notte italiana, concedendo una fantastica doppietta che gli consente di allungare nella classifica iridata. Lo spagnolo della Ducati, alla sesta vittoria stagionale e alla 11esima in carriera in Superbike, vince in scioltezza e senza faticare troppo sul lunghissimo circuito del Miller Park su una pista completamente asciutta dopo che le qualifiche e la Superpole erano state condizionate dal bagnato.

    GARA 1 – Partono bene Troy Corser e Noriyuki Haga, partiti dalla sesta e nona piazza in griglia, che fanno l’andatura seguiti da Sylvain Guintoli e Carlos Checa. Ben presto però i due battistrada, che montavano gomme soffici, hanno un calo di prestazioni e lasciano campo libero ai due piloti della bicilindrica di casa Borgo Panigale, con Checa che prende un discreto vantaggio sul francese. Dalle retrovie risale anche l’altra Ducati privata del team Effenbert-Liberty che ingaggia e vince un bellissimo duello con il compagno di box Guintoli. Segue Leon Camier, quinta arriva la prima Yamaha di Eugene Laverty mentre Max Biaggi cade durante le prime fasi di gara dopo un contatto con la Honda di Jonathan Rea. Decimo Marco Melandri.

    GARA 2 – Manche che viene archiviata già nei primi giri quando Checa allunga portando il suo vantaggio su Camier a 5 secondi consolidando il suo primato giro dopo giro. La battaglia è più indietro dove Miche Fabrizio da spettaccolo e compie una grande rimonta giungendo quinto al traguardo riscattando la caduta in Gara 1, Biaggi sale sul podio in terza posizione poi Laverty. Melandri migliora la sua prestazione e fa sesto mentre le due Ducati protagoniste della prima manche devono accontentarsi della settima e ottava posizione con Guintoli e Smrz.

  • Superbike: A Donington vincono Melandri e Checa. Weekend “nero” per Biaggi

    Superbike: A Donington vincono Melandri e Checa. Weekend “nero” per Biaggi

    Gara 1 – Il GP d’Europa sul circuito di Donington Park segna la prima vittoria nell’era Superbike per Marco Melandri. Il ravennate, che si è imposto dopo una grande rimonta, ha raggiunto e superato a due giri dal termine il ceco Jakub Smrz, che non ha avuto possibilità di replica e ha lasciato andare via l’ex pilota della MotoGP.
    In terza posizione Carlos Checa, anch’egli autore di una grande rimonta e giunto sul gradino più basso del podio. Lo spagnolo ha vinto la lotta all’ultimo giro con Leon Haslam, e conferma cosi la sua leadership nella classifica mondiale.
    Max Biaggi, apparso molto nervoso per tutto il weekend, non è andato oltre la settima posizione, chiudendo dietro la Honda di Johnatan Rea e la Aprilia di Noriyuchi Haga. Ottava l’altra Aprilia di Leon Camier.
    Protagonista di una bella gara è stata la Kawasaki di Tom Sykes. Il britannico è protagonista fino a cinque giri dal termine del terzetto che lotta per la seconda posizione con Camier, Melandri e Haslam, ma poco dopo commette un errore alla variante Fogarty, perdendo il controllo della sua moto e finendo a terra. Niente da fare per lui,che è costretto al ritiro, ma resta la consolazione di aver disputato una bella gara.
    Stessa sorte per Michel Fabrizio, che dopo poco più di metà gara è costretto a parcheggiare la sua Suzuki ai box. Ritiro anche per lui.

    Gara 2 – Carlos Checa mette la sua terza firma stagionale in gara 2, l’ottava della sua carriera in Superbike. Lo spagnolo, forte di aver montato la gomma morbida, scatta bene in partenza e va subito in fuga, confidando di prendere più margine possibile sul suo diretto inseguitore, Melandri, che invece montava una gomma dura. Il ravennate della Yamaha resta attardato nella lotta con Camier per il secondo posto e atre giri dalla fine non ce la fa ad andare a riprendere lo spagnolo della Ducati, che va a vincere con oltre 2″ di vantaggio.
    Ai piedi del podio Leon Haslam, che batte all’ultimo giro Joan Lascorz, con l’ottima Kawasaki.
    Weekend da dimenticare invece per Max Biaggi. Dopo la rissa sfiorata nella giornata di ieri con Melandri a causa di un malinteso durante le qualifiche, il campione del mondo in carica sbaglia la partenza, partendo leggermente in anticipo, poi non si avvede della segnalazione che lo obbligava a percorrere un drive through. Infine la bandiera nera, che lo costringe al ritiro, e a scalare posizioni nella classifica mondiale.

     

    A completare la giornata nera dell’Aprilia la scivolata nei primi giri di gara di Noriyuchi Haga. Il giapponese riprende la corsa, ma non va oltre la 17esima posizione. Ottima settima posizione, invece per Michel Fabrizio che riscatta una prima manche abbastanza deludente.