Tag: Leo Messi

  • Cristiano Ronaldo si consola con Pichichi e Scarpa d’Oro

    Cristiano Ronaldo si consola con Pichichi e Scarpa d’Oro

    Per uno come lui chiudere la stagione senza trofei è praticamente impossibile. La delusione per la doppia batosta di Champions League e la resa in campionato non possono esser pareggiati dalla vittoria in Coppa del Re seppur con una sua rete.

    Cristiano Ronaldo
    però questa stagione può fregiarsi di un importante titolo personale conquistando il Trofeo Pichichi assegnato da Marca al giocatore che si è distinto maggiormente nella classifica marcatori. Il portoghese ieri sera è stato ancora una volta protagonista nel match del Bernabeu tra il Real Madrid e il Getafe che gli permette di raggiungere quota 36 reti staccando Messi (detentore) fermo a quota 31.

    CR7 oltretutto può infrangere un altro record superando Telmo Zarra e Hugo Sanchez autori rispettivamente nelle stagioni 1950/51 e 1989/90 del record di 38 gol segnati nella Liga in una stagione.

    Oltre al Pichichi Cristiano Ronaldo sembra lanciato verso la conquista anche della Scarpa d’Oro, premio assegnato al miglior marcatore d’Europa guidando la classifica sul Messi e sul “nostro” Di Natale.

  • Le pagelle di Real Madrid – Barcellona 0-2. Super Messi al Bernabeu

    Le pagelle di Real Madrid – Barcellona 0-2. Super Messi al Bernabeu

    Barcellona

    Messi: 8, semplicemente divino, il numero 10 argentino segna una doppietta storica al Bernabeu, degno erede del pibe de oro, Diego Armando Maradona

    Xavi: 7, vero regista dei tempi moderni, comanda il gioco con il Real tutto chiuso a metà campo

    Afellay: 7 spacca in due la partita l’ olandese, che riesce dove Pedro aveva fallito e cioè a superare marcelo ed a fornire l’ assist d’ oro a Messi

    Guardiola 7,5: Dietro solo a Messi, tiene testa a Mourinho nella vigilia mediatica e stravince con il cambio super azzeccato di Afellay nel secondo tempo.

    Real Madrid

    Cristiano Ronaldo: 5 perde il confronto con messi, mai una tiro in porta, qualche punizione alle stelle ma forse non è tutta colpa sua se la squadra non ha prodotto nulla per 90’

    Mourinho: 4 cerca di provocare e surriscaldare il clima come al solito, inizia la partita presentandosi in casa sua da provinciale e finisce, mestamente, dietro un cancello a protestare

    Pepe: 4 l’ unico uomo che dava un senso allo schema tattico di Mourinho pensa bene di entrare senza il porto d’ armi tra le gambe di Dani Alves come un vero e proprio assassino.

    REAL MADRID-BARCELLONA 0-2 (0-0)

    MARCATORE: Messi al 31′ e al 42′ st.

    REAL MADRID (4-3-3): Casillas 6; Arbeloa 5, Sergio Ramos 6, Albiol 6, Marcelo 5,5; Diarra 6, Pepe 4, Xabi 5,5 Alonso; Ozil 5 (1’st Adebayor 5), C. Ronaldo 5,5, Di Maria 5 (Dudek, Garay, Granero, Kakà, Benzema, Higuain). All. Mourinho.

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes 6; Dani Alves 5,5, Mascherano 6, Piquè 6,5, Puyol 6,5; Xavi 7, Busquets 6, Keita 6; Pedro 5,5 (26’st Afellay 7), Messi 8, Villa 6,5 (45’st Sergi Roberto s.v.). (Pinto, Fontas, G.Milito, Thiago, Jeffren). All. Guardiola

    ARBITRO: Stark (Ger).

    NOTE: Espulso nell’intervallo il secondo portiere del Barcellona Pinto a seguito di una rissa scoppiata alla fine del primo tempo; al 16’st Pepe (R) per gioco pericoloso; al 18’st Mourinho per proteste. Ammoniti Arbeloa (R), Dani Alves (B), Sergio Ramos (R, già diffidato), Mascherano (B), Adebayor (R).

  • Vince il calcio ed il suo Dio, Leo Messi. Real Madrid – Barcellona 0-2

    Vince il calcio ed il suo Dio, Leo Messi. Real Madrid – Barcellona 0-2

    Lo psico – classico viene vinto da Pep Guardiola e dal suo Barcellona che sbanca il Bernabeu con la doppietta nel secondo tempo di Leo Messi mettendo una seria ipoteca per la finale di Wembley.

    E’ il Real che arriva in condizioni fisiche e psicologiche sicuramente migliori alla partita del Bernabeu. Guardiola è privo di Abidal, Adriano, Maxwell, Bojan ed Iniesta. Soprattutto quest’ultima è una perdita dolorosissima per Pep, è costretto ad adattare Puyol, non al meglio della condizione, sulla fascia sinistra. Mourinho, privo dello squalificato Carvalho, riproporre il modulo e gli uomini che gli hanno regalato la Coppa del Re la scorsa settimana, con Pepe a centrocampo e Ronaldo punta centrale.

    Primo tempo assolutamente carico di veleni, il Barcellona fa il gioco ed il Real Madrid è tutto chiuso ad aspettare i giocatori blaugrana. Primo sussulto Barça dopo 11’ con Villa che tira di poco a lato da posizione molto invitante, il Barcellona attacca ed il Real si difende e la partita diventa brutta, addirittura dopo 25’ arriva la seconda occasione per il Barça con Xavi liberato splendidamente da Messi che tira in faccia a Casillas da buona posizione. Al 39’ e’ Pedro che tenta di accendere la partita simulando una gomitata da Arbeloa ma Stark non abbocca e ammonisce solamente il difensore spagnolo. Si gioca pochissimo ed il primo tempo finisce con uno scialbo 0-0 degno di una partita del campionato italiano.

    La ripresa si apre con la novità rappresentata da Adebayor al posto di un deludente Ozil ed il Real sembra almeno di volersela giocare, ma nonostante i primi 5 minuti si ritorna con il solito catenaccio alla Jose’ Mourinho un piano tattico che viene mandato all’ aria da Pepe che pensa bene di entrare in maniera assassina su Dani Alves procurandosi il rosso diretto. L’ espulsione fa comunque imbestialire Mourinho che viene espulso anche se potrà seguire la partita da poco lontano. Guardiola toglie Pedro ed inserisce Afellay che spacca letteralmente in due la partita, al 77’ si beve Marcelo e mette al centro un pallone d’oro che viene spinto in rete dal suo detentore, Leo Messi. Mourinho è impassibile dietro il suo cancelletto ma il Barcellona no che chiude la partita e forse anche la qualificazione con un assolo fantastico di messi che al 87’ si beve tutta la difesa madrilena concludendo di destro alle spalle di Casillas.

    Perde il Real e perde anche l’ anti calcio di Mourinho che paga la troppa prudenza dimostrata in campo non degna assolutamente di una semifinale Champions e vince il calcio con il suo più degno rappresentante e cioè, Leo Messi.

  • Vale Rossi, il più ricco d’Italia. Rodriguez e Pacquiao i Paperoni

    Vale Rossi, il più ricco d’Italia. Rodriguez e Pacquiao i Paperoni

    Di fronte alle classifiche dei “Paperoni milionari”, inevitabilemente, si è soliti sospirare, con un fondo di invidia e un pizzico di curiosità. Nel mondo dello sport, si sa, la concentrazione di multi milionari è fra le più elevate, e le classifiche servono a comprendere chi, fra i tanti fortunati, è il più fortunato in termini di pecunia. A redigere la graduatoria è il network Espn di “The Magazine”, ed il quadro definitivo verrà reso noto nel prossimo mese di Maggio.

    In prima posizione fra gli italiani troviamo Valentino Rossi, nove volte campione del mondo, attualmente pilota della Ducati, è il più pagato in assoluto fra gli atleti di casa nostra, con un ingaggio da capogiro, con circa 14,4 milioni di euro di ingaggio annuale, 20,8 milioni di dollari. La sua posizione, però, è un’eccezione, perchè in 114 Paesi su 182 i più pagati fra gli atleti provengono dal mondo del calcio. La speciale graduatoria, dunque, per più di metà delle posizioni è occupata da atleti del pallone, a seguire, in termini di posti ricoperti, seguono i campioni del basket (18 posizioni occupate), di baseball (12), i piloti (6), i golfisti (5), i giocatori di football (5) e di hockey (4). A seguire i giocatori di cricket (4), i pugili  (3) i campioni di atletica (3), rugby (2) e tennis (2).

    Nel mondo del calcio, il più pagato è Cristiano Ronaldo, stella delle merengues del Real Madrid, che guadagna 19, 5 milioni di dollaro all’anno, che ieri ha deciso nei supplementari la finale di Coppa del Re contro gli acerrimi rivali del Barcellona, portando alla squadra di Mourinho il primo “titulo” stagionale (poi accidentalmente schiacciato dal pullman del Real Madrid, dopo esser sfuggito di mano a Sergio Ramos, nel corso dei festeggiamenti nella notte Madrilena).

    In Spagna, inoltre, il duello infinito e trasversale fra Barcellona e Real Madrid attiene anche al monte stipendi: il Barcellona pagano l’ingaggio medio più elevato, pari a circa 7,91 milioni di dollari, mentre il Real Madrid segue con un ingaggio medio di 7,35 milioni di dollari. Fra i club italiani, l’Inter ricopre la settima posizione, con un ingaggio medio di 5,99 milioni di dollari, mentre il Milan è quattordicesimo ( 5,6 milioni di dollari ), la Juventus è trentottesima (4,1 milioni di dollari), e la Roma sessantaduesima (3,3 milioni di dollari).

    Nella speciale top ten dei club si trovano anche società di primissimo piano mondiale, ossia la squadra di baseball dei New York Yankees (6,75), in cui milita uno dei due atleti più ricchi al mondo,  Alex ‘A-Rod’ Rodriguez, e la squadra di basket NBA dei Los Angeles Lakers (6,54) che ricoprono, rispettivamente, la terza e quarta posizione in graduatoria.

    E’ rilevante sottolineare come la graduatoria non includa le retribuzioni derivanti dagli sponsor, e, pertanto, consente di mostrare un’ istantanea della situazione economica del mondo sportivo. Per tale ragione, nei primissimi posti non compaiono dei campioni notoriamente molto ricchi, come il golfista Tiger Woods,  Kobe Bryant o LeBron James, o il tennista Roger Federer. Il tennista svizzero di Basilea, infatti, guadagna a stagione “solo” circa 7.698.289 dollari, riconducibili soltanto ai premi conquistati in campo sportivo, al netto degli ingaggi degli sponsor: la cifra, dunque, dovrebbe essere rivista al rialzo se si includessero le entrate degli sponsor.

    Interessante anche la posizone del duo di piloti Ferrari, Fernando Alonso e Massa, che ricevono rispettivamente 22.736.842 e 17.052.632 di dollari annui, e che sono inseriti nella graduatoria relativa ai loro Paesi di origine, il Brasile e la Spagna ricoprendo delle posizioni di tutto rispetto.

    Meglio di loro, però, si colloca lex pilota ferrarista, il finlandese Kimi Raikkonen, che ora percepisce circa 26,3 milioni di dollari, occupandosi di rally.

    Ma la prima posizione a livello mondiale è un testa a testa fra Alex ‘A-Rod’ Rodriguez, star del baseball professionistico statunitense e stella dei New York Yankees, ed il pugile filippino Manny Pacquiao: entrambi percepiscono una cifra da capogiro, circa 32 milioni di dollari di solo ingaggio.

    Dopo aver spulciato la classifica, dunque, come non concludere con un profondo sospiro e con una punta di invidia.

  • Real – Barcellona: il Clasico delle polemiche, Iniesta, Messi e l’erba

    Real – Barcellona: il Clasico delle polemiche, Iniesta, Messi e l’erba

    La finale di Coppa del Re di questa sera al Mestalla non sarà immune dalle polemiche, come è giusto che sia per un Real Madrid – Barcellona. Dopo la conferenza stampa “muta” di Mou alla vigilia del match di campionato di sabato scorso, le polemiche di questi giorni riguardano l’ammonizione del blaugrana Iniesta (che era diffidato) rimediata nel match valido per l’andata dei quarti di Champions League contro lo Shaktar, finalizzata a scontare la squalifica nella gara di ritorno (dato il rassicurante 5 a 1 dell’andata che assicurava al Barca una facile partita di ritorno) ed essere disponibile, poi, per la semifinale, che si disputerà il 27 Aprile ed il 3 Maggio contro il Real Madrid.

    L’episodio dell’ammonizione ottenuta da Iniesta è stato contestato dall’Uefa, tacciando il centrocampista di aver adottato una condotta non regolamentare e non appropriata, poichè avrebbe volontariamente cercato l’ammonizione, non rispettando una distanza su un calcio di punizione durante il secondo tempo della gara di andata con gli ucraini di Lucescu.

    Iniesta, ora, rischierebbe una giornata di squalifica ulteriore, che potrebbe essere ufficializzata domani dalla commissione disciplinare dell’Uefa, ed il provvedimento gli farebbe saltare la semifinale di andata con il Real Madrid. Il Barcellona, però, ha già annunciato di voler presentare ricorso, puntando sulla buona fede del giocatore, e contestando la natura sproporzionata della sanzione.

    Un altro episodio, accaduto nella partita di Liga di sabato scorso, sarebbe al centro dell’attenzione dei due club, in una guerra continua di nervi tesi che avrebbe coinvolto anche un calciatore dall’animo placido come Leo Messi:  nel finale di gara al Bernabeu, la Pulce non riesce a controllare un pallone sulla fascia sinistra e, deluso, scaraventa il pallone in fallo laterale colpendo uno spettatore in prima fila. L’ arbitro Muñiz Fernández, però, comemttendo un errore di valutazione non ammonisce l’argentino, suscitando l’ira delle merengues ed, in particolare, di Pepe, che si avvicina a Messi con aria minacciosa “dandogli del matto”.

    Ma le polemiche non finiscono qui: il protagonista dell’ultima “questione” pre Clasico è, come spesso accade, Josè Mourinho, accusato di aver ordinato agli addetti del Bernabeu di non tagliare l’erba del Santiago Bernabeu prima della sfida di sabato, e di non bagnare il campo fino a due ore prima della gara, per provare a contrastare con l’abile trucchetto il palleggio rapido del Barcellona. Molti calciatori del Barca hanno ravvisato l’anormalità del manto erboso poichè i ciuffi d’erba risultavano di tre o quattro centimentri più alti del normale, ma, nonostante l’accortezza il Barca ha ottenuto ugualmente l’ 80% del possesso palla.

    La stregoneria di Mou, dunque, non ha avuto riscontri positivi, così come accadde quando allo Stamford Bridge – negli ottavi di finale della Champions 2006 – il Barcellona sfidò il suo Chelsea: anche in quel caso non servì aver ordinato di irrigare il campo fino al limite del normale perchè i blaugrana si imposero ugualmente per 2 a 1.

    Nella finale dell Mestalla di Valencia, inoltre, Mou non potrà ricorrere allo stratagemma del campo poichè l’erba del Mestalla sarà tagliata per sette volte fino al giorno della finale,per non avere fili d’erba che superino è i 25 mm di lunghezza. Pertanto, bisogna attendersi che Mou studierà qualche altro diversivo: tattico, grottesco o altro?

    Bisognerà attendere domani per scoprirlo.

  • Messi avance in video chat a Sabrina Ravelli

    Messi avance in video chat a Sabrina Ravelli

    Leo Messi a suon di gol sta entrando sempre più nella storia del Barcellona legando il suo nome in maniera indelebile a quello delle imprese blaugrana. In Argentina però la sua immagine è legata ad uno scandalo, impazza sul web un video che ritrae “la Pulce” in una video chat con la prorompente Sabrina Ravelli.

    La ragazza che ha svelato gli incontri via etere in una nota trasmissione argentina confessa di aver declinato le avance del calciatore che come si nota dalla chat chiedeva di poter vedere “meglio” la ragazza invitandola a mostrare il suo lato b in cam. (la fotogallery di Sabrina Ravelli)

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  • Il punto sulla Liga: il Barcellona non si ferma mai, Valencia forza 5

    Il punto sulla Liga: il Barcellona non si ferma mai, Valencia forza 5

    Continua la marcia del Barcellona verso la conquista della Liga grazie alla vittoria ottenuta in casa per 3-1 ai danni dell’Almeria.  I blaugrana erano passati in svantaggio al 5° del secondo tempo ma ci sono voluti appena 3 minuti perchè il solito Messi mettesse in pari il risultato su calcio di rigore. Il gol del vantaggio è firmato dal giovane centrocampista Thiago Alcantara servito proprio dal campione argentino che nei minuti finali segna anche il gol del definitivo 3-1. I numeri del Barcellona sono mostruosi con 85 reti segnate e appena 16 subite, che fanno dell’armata di Guardiola il miglior attacco e la miglior difesa del torneo.

    Vince anche il Real Madrid nella trasferta di Bilbao grazie a Di Maria che dopo la prodezza in Champions continua ad essere preziossimo per i blancos procurandosi 2 rigori trasformati poi da Kakà. A chiudere le danze è Cristiano Ronaldo che al 70′ mette a segno il 3-0. Gli uomini di Mourinho arrivano al “clasico” con 8 punti di svantaggio e se dovessero perdere lo scontro diretto la Liga prenderebbe definitivamente la strada per la Cataluña. Nello spareggio per il 3° posto il Valencia travolge il Villareal con 5 reti e stacca cosi il “sottomarino giallo” di 6 punti. Per i valenciani Mata e Soldado sugli scudi con una doppietta a testa. Il Siviglia si fa bloccare sul 2-2 a Mallorca ed ora ha solo un punto di vantaggio sull’Atletico Madrid che vincendo 3-0 contro la Real Sociedad rientra nella “bagarre” per un posto in Europa  League.

    In zona salvezza pareggi per Hercules e Malaga che rimangono cosi appaiate a 30 punti. Stasera scontro diretto per non retrocedere tra Real Sociedad e Getafe.

    TUTTI I RISULTATI

    RISULTATI

    Hercules-Espanyol 0-0

    Malaga-Deportivo La Coruña 0-0

    Racing Santander-Levante 1-1

    Sporting Gijon-Osasuna 1-0

    Atletico Madrid-Real Sociedad 3-0

    Valencia-Villarreal 5-0

    Athletic Bilbao-Real Madrid 0-3

    Barcellona-Almeria 3-1

    Maiorca-Siviglia 2-2

    Saragozza-Getafe ore 21.00

    CLASSIFICA

    Barcellona 84; Real Madrid 76; Valencia 60; Villarreal 54; Siviglia 46;  Athletic Bilbao 45; Espanyol 44; Atletico Madrid 42; Maiorca 39, Levante 39; Sporting Gijon 38; Racing Santander 37; Real Sociedad, Deportivo La Coruna e Osasuna 35; Getafe 34; Malaga, Hercules e Saragozza 30; Almeria 26

  • Barça sul velluto, 5-1 e “manita” allo Shakhtar

    Barça sul velluto, 5-1 e “manita” allo Shakhtar

    Il Barcellona passeggia letteralmente sullo Shakhtar Donetsk battuto nettamente per 5-1 al camp Nou ed ipotecando il passaggio in semifinale dove, con ogni probabilità, ci sarà lo Special One ad attenderlo.

    Pronti via e Barça subito in vantaggio con Iniesta che buca la difesa avversaria infilando Pyatov da due passi, ma lo Shakhtar si dimostra vivo e fa capire al Barcellona di non essere sceso in campo solo per difendersi. Il primo tentativo è di Luiz Adriano, che con la sua velocità mette in crisi i centrali del Barça ma spedisce a lato di destro il tocco ad anticipare l’uscita di Victor Valdes. Un minuto dopo, al 13’, Valdes deve uscire alla disperata su uno sciagurato retropassaggio di Alves,  Willian ha la palla per far male, ma spedisce fuori. Le occasioni subite non scuotono per nulla la squadra di Pep Guardiola che ha un solo gioco, girare e girare all’ infinito la palla fino a quando un passaggio illuminante di Villa mette dani Alves di nuovo davanti al povero Pyatov che viene infilzato per la seconda volta. Il primo tempo si chiude 2-0 con un buon Shakhtar ma con un Barça padrone assoluto del campo.

    La ripresa si apre di nuovo con il Barcellona all’ attacco ed all’ ottavo, su angolo di Dani Alves piquè firma il 3-0 che sa di inizio goleada. Iniesta diffidato si fa ammonire saltando il ritorno per essere “Pulito” contro il Real e sulla punizione che segue lo Shakhtar segna con Rakytskyi  che ci mette il ginocchio, riuscendo a beffare Valdes e a riaprire la partita al 14′. Ma le velleità ucraine vengono spente dopo neanche un minuto con Messi che impazza sulla fascia bevendosi mezza difesa e servendo Keita che di sinistro firma il 4-1 ed a quattro minuti dalla fine anche Xavi partecipa alla festa infilando il 5-1 finale grazie ad un assist al bacio di Dani Alves.

    BARCELLONA-SHAKHTAR DONETSK 5-1 (2-0)

    MARCATORI: Iniesta (B) al 2′, Dani Alves (B) al 34′ del p.t.; Piqué (B) all’8′. Rakytskyi (S) al 14′, Keita (B) al 15′, Xavi al 41′ del s.t.

    BARCELLONA (4-3-3): Victor Valdes 6; Dani Alves 7,5, Piqué 7, Busquets 6, Adriano 6 (dal 32′ s.t. Maxwell); Xavi 6,5, Mascherano 6, Keita 6,5; Villa 6 (dal 25′ s.t. Pedro 6), Messi 6,5, Iniesta 7 (dal 46′ s.t. Afellay s.v.). (Miño, Milito, Thiago, Bojan) All: Guardiola.

    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 5,5; Srna 5,5, Ishchenko 5, Rakytskyi 6, Rat 6,5; Mkhitaryan 5,5, Hübschmann 6 (dal 38′ s.t. Eduardo s.v.); Douglas Costa 6, Jadson 5 (dal 25′ s.t. Fernandinho 5), Willian 5,5 (dal 30′ s.t. Alex Texeira 5,5). Luiz Adriano 6. (Khudzhamov, Kobin, Stepanenko, Czyzhov) All: Lucescu.

    ARBITRO: Thomson (Scozia)

    NOTE: ammoniti Rat (S), Rakytskyi (S) e Fernandinho (S) per gioco falloso; Iniesta per proteste. Recuperi: p.t. 1, s.t. 2′