Tag: Leo Messi

  • Milan Barcellona, un dubbio a testa per Allegri e Guardiola

    Milan Barcellona, un dubbio a testa per Allegri e Guardiola

    La quiete prima della tempesta. Volti distesi e sorrisi tirati hanno caratterizzato la vigilia di Milan Barcellona. Domani a San Siro andrà in scena la sfida più affascinante dei quarti di Champions League. Allegri da una parte e Guardiola dall’altra hanno sciolto gli ultimi dubbi di formazione, o quasi.

    Milan Barcellona vedrà anche il duello a distanza fra Ibrahimovic e Messi, con lo svedese pronto a confermare le parole entusiastiche di Mino Raiola rilasciate nella giornata di ieri.

    Gli ultimi precedenti non depongono a favore dei rossoneri, ma a Milanello si respira aria di impresa. Davide contro Golia? Forse, però nel calcio nulla può essere dato per scontato.

    BINHO O MAXI – Allegri è atteso dal rebus Robinho. Dopo aver saltato gli ultimi 3 incontri, il brasiliano è tornato a disposizione del tecnico in vista del big match di domani. Dietro Binho, che rimane comunque favorito, scalpitano Maxi Lopez ed El Shaarawy. Il primo è dato in ottima condizione e formerebbe con Ibrahimovic una coppia di ex avvelenati, mentre la velocità del Faraone potrebbe mettere in difficoltà i centrali difensivi blaugrana (la lezione di Pato al Nou Camp non è in bianco e nero). A spuntarla però dovrebbe essere ancora una volta Robinho, in quanto costituisce insieme ad Ibra la coppia d’attacco più collaudata.

    RIECCO IL BOA – Un rientro fondamentale sarà quello di Boateng, che si riprenderà il ruolo di trequartista, affidato nelle ultime giornate di campionato ad un sorprendente Emanuelson. Il ghanese partirà dal primo minuto, determinato a ripetere le prestazioni casalinghe contro Arsenal e lo stesso Barcellona durante la fase a gironi. Allegri ritrova quel calciatore che in più di un’occasione ha rappresentato l’autentico spartiacque delle ultime due stagioni rossonere, dimostrando di esaltarsi proprio nelle sfide più difficili. Contro i blaugrana il Boa delizierà i suoi tifosi con una delle sue magie?

    SENZA THIAGO – La difesa del Milan sarà orfana di Thiago Silva, dopo Ibrahimovic il leader indiscusso della formazione rossonera. Toccherà alla coppia Mexes-Nesta cercare di fermare gli attacchi di Messi e compagni, con il difensore romano che rientra da un lungo stop. Difficile immaginare Bonera al centro della difesa, sopratutto perché si presenterebbe un problema non di poco conto sulla corsia di destra. Bonera al fianco di Mexes costringerebbe Allegri a schierare Antonini sulla destra, lasciando Mesbah a sinistra. L’algerino però ha dimostrato anche nell’ultimo impegno di Champions contro l’Arsenal di non essere ancora pronto per calcare palcoscenici così importanti, sconsigliandone quindi un suo eventuale impiego proprio contro la squadra attualmente più forte del mondo. Discorso a parte per Zambrotta, il quale contro la Roma ha evidenziato una forma fisica a dir poco sconcertante, che indurrebbe qualunque allenatore a concedergli una salutare pausa di riflessione.

    zlatan ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    IBRA vs MESSI – Solo quest’anno insieme hanno messo a segno qualcosa come 84 gol. La cosa che però fa più rabbrividire è il confronto fra i due. Leo doppia Zlatan, nonostante quest’ultimo stia attraversando la sua migliore stagione da quando gioca in Italia. Il blaugrana ha segnato fino ad oggi 55 reti, 12 in Champions, dove ha raggiunto lo storico traguardo di cinque reti segnate nell’arco dello stesso incontro. Lo svedese viaggia a una media di un gol a partita in Serie A, 22 reti in 23 partite, mentre in Europa ha già raggiunto il suo migliore score personale, con 5 gol negli 8 match fin qui disputati.

    CAPITOLO GUARDIOLA – Oltre a Messi, il numero 11 rossonero rivedrà Pep Guardiola. Non è un segreto che il rapporto fra i due sia ormai del tutto compromesso, e lo stesso Ibrahimovic ha confermato che con ogni probabilità non stringerà la mano al suo ex allenatore. Dall’altra parte lo spagnolo ha elogiato lo svedese, ricordando come lo stesso attaccante svedese sia stato fondamentale durante la Liga del 2009, dove il suo apporto fu prezioso per raggiungere il traguardo incredibile di 99 punti in 38 partite.

    PRECEDENTI – Gli ultimi scontri fra le due squadre sono terminati quasi sempre a favore del Barcellona. Dal 2000 ad oggi il Milan ha battuto i catalani soltanto in due occasioni. Il successo a San Siro manca dal lontano 20 ottobre del 2004, quando i rossoneri guidati da Ancelotti sconfissero i blaugrana per 1-0 nel gruppo F della fase a gironi grazie alla rete dell’ucraino Shevchenko. Quest’anno i due club hanno già avuto modo di affrontarsi durante il girone eliminatorio. All’andata i rossoneri riuscirono nell’impresa di pareggiare 2-2 in Spagna grazie all’inzuccata di Thiago Silva nei minuti di recupero, dopo che i rossoneri si erano fatti rimontare il gol del vantaggio iniziale di Pato. Partita completamente diversa nel ritorno a San Siro, dove la squadra di Allegri giocò una partita coraggiosa, facendo dimenticare ai propri tifosi l’imbarazzante prestazione del Nou Camp. Ibrahimovic e Boateng risposero colpo su colpo ai catalani, i quali riuscirono ugualmente a vincere grazie al gol di Xavi per il 3-2 finale, che consegnò a Guardiola la vetta del girone.

    Milan Barcellona, probabili formazioni
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Bonera, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Seedorf, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, Mesbah, Emanuelson, Aquilani, El Shaarawy, Maxi Lopez.  Allenatore: Massimiliano Allegri

    Barcellona (4-3-3): Valdes, Dani Alves, Mascherano, Piqué, Puyol, Xavi, Busquets, Iniesta, Sanchez, Messi, Fabregas.
    Panchina: Pinto, Montoya, Keita, Thiago, Pedro, Afellay, Cuenca. Allenatore: Pep Guardiola.

    BARCELLONA MILAN 2-2, ANDATA FASE A GIRONI HIGHLIGHTS
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    MILAN BARCELLONA 2-3, RITORNO FASE A GIRONI HIGHLIGHTS
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  • Champions League, Messi divino. L’Apoel sogna

    Champions League, Messi divino. L’Apoel sogna

    La serata di Champions League ci consegna un Messi da sballo, con il pokerissimo rifilato ai tedeschi del Leverkusen, travolti 7-0 dal Barcellona. Mentre Leo entrava nella leggenda, in un’isola del Mediterraneo si stava scrivendo l’ennesima pagina della favola Apoel, con i ciprioti che accedono ai quarti di finale eliminando i francesi del Lione ai calci di rigore.

    I media di tutta Europa hanno celebrato la storica giornata di ieri, dando ampio risalto alle 5 reti della Pulce. Per lui gli aggettivi sono ormai finiti, e si è costretti a ricorrere alla sfera trascendentale per descriverlo. Se il calciatore del Barcellona rappresenta la fantascienza, i ciprioti sono ufficialmente il miracolo sportivo di questa stagione.

    MINIERI(A) MESSI: Forse lo stesso Camp Nou non era abituato a vedere un Messi così. E’ stata già definita come la manita de Dios, cinque gol che i fan della squadra catalana e tutti gli appassionati di calcio ricorderanno a lungo. Gli altri giocavano a calcio, lui a un certo punto si è stufato e ha scelto di cambiare sport, facendolo in modo sublime. Messi come Minieri? Si, però a differenza del campione italiano di poker, il blaugrana non ha rivali al tavolo di gioco.

    TWITTER SI INCHINA – Il social network del momento rende onore al fenomeno Messi. Su tutti spicca il cinguettio dell’inglese Rooney, secondo il quale non ci sono più dubbi ormai, “the best ever”. L’attaccante dei Red Devils ha già avuto la (s)fortuna di incontrare la Pulce in due finali di Champions, banale ricordare come è finita. Agli elogi di Rooney si uniscono anche quelli del colombiano Falcao, attaccante dell’Atletico (capocannoniere dell’Europa League con la maglia del Porto l’anno scorso), del Citizen Nigel De Jong e dell’ex Pallone d’oro Michael Owen.

    IBRA WHO? – A proposito di Pallone d’oro, torna di strettissima attualità la candidatura di Ibrahimovic lanciata nei giorni scorsi da Massimiliano Allegri e lo stesso Presidente del Milan Silvio Berlusconi. Dopo ieri forse nessuno riuscirà ad azzardare tanto, piuttosto si dovrebbe iniziare a pensare di inaugurare una sorta di Pallone d’oro Two, al quale possono aspirare giocatori che non possiedano all’interno del loro corpo frammenti di divino, fino a quando Messi calcherà i campi di gioco. Ibrahimovic oggi, Ronaldo ieri e domani, perché il portoghese ha già dovuto subire l’umiliazione di vedere il “collega” rivale superarlo negli anni scorsi, e corre il concreto pericolo di essere l’eterno secondo anche nel futuro prossimo.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    GUARDIOLA RINGRAZIA – E’ un Guardiola estasiato, quasi incredulo, quello che si presenta ai microfoni nel post-partita. Dopo una carrellata di tutti i migliori calciatori della storia, iniziando da Di Stefano per continuare con Cruyff e Maradona (senza dimenticare Pelè ndr), il tecnico blaugrana arriva a Messi, “il migliore”. Una vera e propria investitura da parte di Guardiola, che esprime la propria gratitudine ai piani celesti per aver potuto allenare un calciatore del suo genere, semplicemente unico.

    GLI EROI DI CIPRO – L’Apoel è ai quarti di finale di Champions League. No, non è il primo d’Aprile. Ciò che sembrava irrealizzabile, un’utopia, è quanto di più concreto possa esserci. All’interno delle palline che verranno estratte a Nyon ci sarà anche quella che conterrà il nome dell’Apoel Nicosia. Da Cipro con furore, volendo costruire un ipotetico ponte che dal Mediterraneo arriva fino ad Hollywood, la città dove si costruiscono i sogni. Nessuno sa ancora se l’avventura dell’Apoel si fermerà ai quarti o proseguirà oltre, in ogni caso ci sono ottime possibilità che i ciprioti trasformino il 7 marzo in festa nazionale.

    LIONE, GIUSTIZIA E’ FATTA? – La domanda è lecita, in Olanda non avrebbero dubbi su cosa rispondere. La sconfitta ai calci di rigore contro l’Apoel brucia ancora, e in molti sono convinti che la giustizia divina sia intervenuta ieri sera per eliminare i galletti. I calciatori dell’Ajax non hanno dimenticato il modo in cui sono stati estromessi prima di Natale dal girone eliminatorio, quando nell’ultima giornata il Lione colse un sorprendente quanto poco limpido 7-1 contro la Dinamo Zagabria, l’unico risultato con cui i francesi potevano accedere agli ottavi eliminando i lancieri, quest’ultimi sconfitti 3-0 dal Real Madrid in maniera rocambolesca (2 gol annullati agli olandesi per fuorigioco inesistenti). Anche questa sarà una storia da raccontare alle future generazioni di Cipro.

  • Ibrahimovic da Pallone d’oro? Allegri non ha dubbi

    Ibrahimovic da Pallone d’oro? Allegri non ha dubbi

    Dopo la tripletta al Palermo sabato scorso, Zlatan Ibrahimovic è l’uomo copertina della Serie A. L’attaccante del Milan sta vivendo una stagione da record, e per Allegri lo svedese merita di vincere il Pallone d’oro. Il ruolino di marcia in campionato è sotto l’occhio di tutti, così come i limiti mostrati contro le cosiddette “grandi”. Se Ibra è davvero intenzionato a superare Messi e Ronaldo nella corsa al trofeo più ambito dai calciatori, dovrà disputare la fase finale della Champions League da protagonista, senza dimenticare che fra meno di 4 mesi c’è un Europeo da giocare.

    PADRONE DELLA SERIE A – Ibrahimovic è il padrone incontrastato della Serie A da più di un lustro. Da quando è sbarcato alla Juventus nella stagione 2004-2005, non ha fatto altro che aggiudicarsi il campionato ogni qual volta iniziava un nuovo anno. E’ successo anche nel recente passato con il Milan, che arrivavano da un digiuno di 7 anni. Quest’anno è davvero incontenibile. Su 28 presenze totali ha realizzato 25 gol, una media da Messi e Ronaldo per intenderci (con quest’ultimi favoriti perché la Liga al momento non è paragonabile in alcun modo alla massima serie italiana). Dei 25 gol totali, Ibra ne ha messo a segno 18 su 20 presenze in campionato, mentre in Champions League ha avuto al momento un percorso netto (5 gol fatti in 5 partite). Completano lo score il gol nella Supercoppa Italiana di quest’estate e la rete in Coppa Italia contro il Novara.

    zlatan ibrahimovic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    CHAMPIONS LEAGUE – E’ ormai un trofeo imprescindibile, chi vuole vincere il Pallone d’oro deve prima alzare la coppa dalle grandi orecchie. Ibrahimovic non l’ha mai vinta, che sia l’anno buono? Di recente l’ex allenatore del Milan, Carlo Ancelotti ha dichiarato che i rossoneri potrebbero essere la sorpresa di questa Champions League, sebbene Barcellona e Real Madrid rimangano al momento un gradino sopra tutte le altre. La prestazione collettiva della squadra di Allegri nell’andata degli ottavi contro l’Arsenal lascia però più una porta aperta alle ambizioni dei rossoneri, che non vincono la Coppa Campioni da 5 anni (l’ultimo trionfo nella rivincita di Atene contro il Liverpool nel 2007). Ibrahimovic abbatterà anche questo tabù?

    CAMPIONATO EUROPEO – Oltre alla manifestazione europea, altro importante banco di prova per lo svedese sarà l’Europeo di Ucraina e Polonia. La Svezia non è sicuramente una delle squadre favorite per il successo finale, ma proprio per questo motivo se l’attaccante del Milan riuscirà a trascinare la propria Nazionale a traguardi impensabili alla vigilia avrà fatto, avrà fatto un importante passo in avanti verso l’altro tabù, il Pallone d’oro.

  • Champions League, Bayer Leverkusen Barcellona. Tedeschi senza Ballack

    Champions League, Bayer Leverkusen Barcellona. Tedeschi senza Ballack

    Il Bayer Leverkusen a caccia di un risultato positivo in vista del ritorno al Camp Nou, il Barcellona per mettere a tacere le polemiche innescate dal ko di sabato a Pamplona contro l’Osasuna. Sono questi i motivi che stasera spingeranno tedeschi e spagnoli a cercare la vittoria nell’interessante ottavo di finale di Champions.

    Il tecnico delle Aspirine Robin Dutt sa che per la sua squadra sarà durissima, tanto da averlo dichiarato nella conferenza stampa della vigilia. Ma il fatto di essere imbattuto in casa, avendo superato ostacoli come Valencia e Chelsea, incoraggia i rossoneri in vista di un match proibitivo. Per Dutt inoltre non ci sono strategie particolari, visto che ha dichiarato di preparare la sfida già cosciente del fatto che il possesso palla sarà appannaggio dei catalani. E la speranza sta proprio qui: che Messi e compagni incappino in una giornata negativa. Per ciò che riguarda la formazione, considerate le pesanti assenze di Ballack, Sam, Derdiyok, Adler e Barnetta, il trainer teutonico schiererà un 4-3-1-2, con Leno in porta, l’ultimo arrivato Corluka sulla destra e Kadlec a sinistra, con Schwaab e Friedrich al centro della difesa. A centrocampo ecco il trio formato da Castro, Reinartz e Rolfes, mentre Bender agirà dietro le due punte Schurrle e Kiessling.

    Michael Ballack | © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Dall’altro lato Guardiola è un po’ preoccupato per il gioco offensivo dei tedeschi, ed in particolare da Kiessling. Lo stesso ha parlato anche del campionato e del -10 dal Real Madrid che sa quasi di resa, sottolineando comunque come la Champions sia difficile per tutti indipendentemente dall’avversario che si ha davanti.Alla BayArena, Guardiola schiererà i suoi con il classico schema che prevede Valdes tra i pali, mentre la difesa sarà composta da Dani Alves, Piquè, Puyol e Abidal. A centrocampo, dopo il turnover nel match con l’Osasuna, riprendono il proprio posto Iniesta e Xavi, con Mascherano in ballottaggio con Busquests per una maglia. Favorito comunque il primo. In attacco spazio a Fabregas che sarà affiancato da Sanchez e Messi.

    PROBABILI FORMAZIONI BAYER LEVERKUSEN BARCELLONA

    BAYER LEVERKUSEN (4-3-1-2): Leno; Corluka, Schwaab, Friedrich, Kadlec; Castro, Reinartz, Rolfes; Bender; Kiessling, Schurrle. Allenatore: Dutt
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Pique, Puyol, Abidal; Xavi, Mascherano, Iniesta; Fabregas, Messi, Sanchez. Allenatore: Guardiola

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Sarà il Barcellona a giocare la semifinale di Coppa del Re. Il verdetto arriva dopo il quarto di finale di ritorno contro il Real Madrid terminato 2-2. Un risultato che premia i blaugrana, forti del 2-1 conquistato al Bernabeu e che con ogni probabilità nel prossimo turno sfideranno il Valencia. Ma non è stato facile per i catalani, che nonostante fossero avanti per 2-0 e avessero dalla loro la vittoria dell’andata, hanno tremato fino alla fine contro i detentori della coppa che dopo aver raggiunto il 2-2 hanno forzato alla ricerca di quel 3-2 che poteva significare grande i impresa.

    Nel complesso, tra le cinque disputate, è stata la gara migliore che i madridisti hanno giocato contro i rivali di sempre. Ma ciò non è bastato: per Mou sfuma ancora la possibilità di violare il Camp Nou. Un tempo per parte, parlando prettamente di gol segnati, con i padroni di casa che grazie a Pedro e Dani Alves hanno chiuso avanti la prima frazione. Nella ripresa Cristiano Ronaldo e Benzema riaprono i giochi, facendo sognare i propri tifosi sino al termine.
    Guardiola non cambia nulla rispetto all’undici preventivato alla vigilia. Tra i big infatti restano fuori solo Mascherano e Pedro. Diverse sorprese invece nel Real: giocano Arbeloa, Kakà e Higuain al posto di Albiol, Marcelo e Benzema.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Nel primo tempo parte meglio il Real, obbligato al successo, ma Higuain manda di poco a lato su un errore della difesa di casa. Ci prova due volte Cristiano Ronaldo ma senza fortuna. Al 25’ l’occasionissima targata Ozil: il tiro del tedesco, a Pinto battuto, incoccia la traversa. Le cose per Guardiola non sembrano mettersi bene quando Iniesta deve abbandonare il campo per infortunio. Dentro Pedro. Una mossa che darà i suoi frutti al 44’ quando Messi, dopo una splendida azione personale, serve il nuovo entrato che non sbaglia. Il Real accusa il colpo e dopo pochi istanti subisce ancora: gran destro di Dani Alves che si infila sotto l’incrocio.

    Nella ripresa il Real le tenta tutte. Mourinho si gioca la carta Granero per Diarra e al 8’ trova il gol con Sergio Ramos ma l’arbitro ravvede un fallo annullando la segnatura tra le polemiche. Poco dopo dentro Benzema e Callejon per Kakà e Higuain e al 23’ ecco il gol del 2-1: filtrante di Ozil per Cristiano Ronaldo il quale mette a sedere Pinto e insacca. Stavolta sono i madridisti a colpire due volte nel giro di pochi minuti: al 27’ infatti il neo entrato Benzema, con un sombrero, salta Pinto e gonfia la rete. Sono 18’ di fuoco nei quali Messi spreca due volte il 3-2 e Sergio Ramos si fa espellere. Per il Real sfuma l’impresa. A fare festa sono solo i tifosi catalani.

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Si giocherà stasera alle 22 al Camp Nou il quinto confronto stagionale tra Barcellona e Real Madrid. Il match, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Coppa del Re, vedrà di fronte due squadre che arrivano con stati d’animo differenti. Tanta tensione in casa madridista dove il tecnico portoghese Jose Mourinho, nelle ultime ore accostato nuovamente all’Inter in vista della prossima stagione, è finito sotto accusa della stampa e non solo, visto che dopo la lite con Sergio Ramos anche parte dello spogliatoio è contro lo Special One. Una vittoria nel match più atteso dai tifosi potrebbe essere la chiave per la risoluzione di tutti questi problemi, considerando che nei quattro precedenti stagionali il bilancio è tutto dalla parte dei blaugrana che hanno vinto per tre volte concludendo un solo match in parità. Ma servirà un’impresa per centrare il passaggio del turno visto il 2-1 targato Puyol e Abidal venuto fuori dal confronti di andata al Bernabeu. Sarà necessario dunque vincere con due gol di scarto. Molto più tranquillo invece il clima in casa Barcellona. La qualificazione alla semifinale ad un passo ha favorito il lavoro di Guardiola che però punta al successo pieno davanti al pubblico amico.

    Jose Mourinho e Josep Guardiola | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Consueto 4-3-3 per Guardiola che davanti al portiere Pinto schiererà una difesa formata da Dani Alves e Abidal laterali con Piquè e Puyol al centro. In mezzo al campo spazio a Xavi, Busquets e Fabregas mentre Iniesta e Sanchez agiranno accanto al Pallone d’oro Leo Messi.

    Mou dovrebbe schierare una formazione per buona parte simile a quella dell’andata. Davanti a Casillas difesa a quattro con Sergio Ramos e Pepe, protagonista nel match di andata per i diversi comportamenti antisportivi, centrali, mentre sugli esterni agiranno Arbeloa e Marcelo. Diarra, Xabi Alonso e Coentrao saranno i tre di centrocampo mentre in avanti toccherà a Ozil e Cristiano Ronaldo, quest’ultimo in gol nel confronto del Bernabeu, assistere la punta centrale Benzema. Fuori Kakà, Di Maria e Higuain.

    PROBABILI FORMAZIONI BARCELLONA REAL MADRID

    BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Dani Alves, Piquè, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Fabregas; Iniesta, Messi, Sanchez. A disp: Valdes, Mascherano, Adriano, Cuenca, Thiago, Pedro. All. Guardiola
    REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Diarra, Xabi Alonso, Coentrao, Ozil, Benzema, C. Ronaldo. A disp: Adan, Varane, Callejon, Kakà, Di Maria, Higuain. All. Mourinho

  • Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Spettacolo assicurato. Non importa che sia “solamente” un match di Coppa del Re. Real Madrid Barcellona è sempre una partita dal fascino irresistibile. Le due squadre dopo i precedenti di campionato e Supercoppa di Spagna si ritroveranno di fronte questa sera al “Bernabeu” per la quarta volta.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Sinora il bilancio vede i blaugrana decisamente avanti con due vittorie e un pareggio, ma più in generale negli ultimi dodici confronti tra le due compagini i madridisti non sono mai riusciti a vincere nel corso dei tempi regolamentari. Riusciranno i “bianchi” di Mourinho ad invertire il trend contro gli uomini di Guardiola? Di sicuro non sarà facile, ma c’è da aspettarsi tanto spettacolo e, si spera, tanti gol.

    Madrileni che partono con i favori del pronostico, almeno sulla carta. Il tecnico portoghese si affiderà ai cosiddetti titolari puntando deciso su Cristiano Ronaldo, al centro delle critiche nel corso degli ultimi tempi ma che gode della piena fiducia del tecnico suo connazionale. Davanti al portiere Casillas giocheranno Sergio Ramos e Pepe. Sempre in difesa, ma sugli esterni, spazio a Diarra e Marcelo. In mezzo al campo agiranno Coentrao e Xabi Alonso, con il trio formato da Cristiano Ronaldo, Ozil e Callejon dietro l’unica punta che dovrebbe essere Benzema, il quale parte favorito su Higuain. In panchina invece Di Maria, alle prese con qualche problema fisico.

    Dall’altra parte Guardiola non dovrebbe cambiare tantissimo rispetto all’undici base e ovviamente in campo ci sarà anche il neo pallone d’oro Leo Messi che dunque intavolerà l’ennesimo duello a distanza della stagione con CR7. Davanti al secondo portiere Pinto, preferito in questa competizione a Valdes, difesa a tre con Puyol, Piquè e Abidal. A centrocampo linea a quattro tutta quantità e qualità con Busquets, Xavi, Fabregas e Iniesta. Tra le linee giocherà Messi a supporto del tandem formato da Daniel Alves e Sanchez.

  • Milan Barcellona Ibra vs Messi. Gioca Robinho, ultime da San Siro

    Milan Barcellona Ibra vs Messi. Gioca Robinho, ultime da San Siro

    Sale l’attesa per il big match Milan Barcellona in programma questa sera a San Siro e valevole per il primato nel girone di Champions League. I rossoneri all’andata ottennero un miracoloso pareggio soffrendo però troppo il gioco dei catalani e dando un’immagine di impotenza nei loro confronti. La squadra però rispetto a quel match è cresciuta vistosamente e sopratutto ha recuperato Zlatan Ibrahimovic l’uomo che può e deve far compiere il salto di qualità all’undici di Allegri in Champions.

    Milan Barcellona è la notte di Ibra

    Milan Barcellona sarà infatti la partita di Ibrahimovic per una sorta di rivincita con chi l’ha messo in discussione “Guardiola” e chi praticamente l’ha costretto a giocare fuori ruolo “Messi”. Il match di questa sera è ovviamente più importante per i rossoneri che con una vittoria conquisterebbero il primo posto del girone aumentando sopratutto l’autostima e la consapevolezza di potersela giocare fino alla fine contro chiunque.

    Messi e Ibra stasera avversari in Milan Barcellona |©JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Milan Barcellona Le probabili formazioni

    Allegri non ha sciolto alla stampa gli ultimi dubbi ma le indiscrezioni vogliono che a vincere i tre ballottaggi siano Zambrotta su Antonini in difesa, Seedorf su Nocerino a centrocampo ma sopratutto quello tra i partner di Ibra vinto da Robinho su Pato. Il Milan dunque dovrebbe scender in campo con Abbiati in porta, Nesta e Thiago Silva centrali, Abate e Zambrotta esterni difensivi. Centrocampo a rombo con Van Bommel nel vertice basso e Boateng al vertice opposto. Ai fianchi capitan Seedorf e Aquilani.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Aquilani, Van Bommel, Seedorf; Boateng; Ibrahimovic, Robinho. A disposizione: Amelia, Antonini, Bonera, Emanuelson, Ambrosini, Nocerino, Pato. Allenatore: Allegri.

    Il Barcellona senza Dani Alves, Iniesta e Sanchez si dovrebbe schierare invece con il consueto 4-3-3. Capitan Puyol sarà chiamato a sostituire il brasiliano sull’out destro mentre Mascherano tornerà a giocare da difensore centrale con Piqué al fianco. La difesa sarà completata da Abidal che rumors di mercato vogliono in orbita Milan. Centrocampo con Busquets e Keita ai lati di Xavi in attacco con Messi dovrebbero esserci Villa e Fabregas con Pedro in panchina.

    Barcellona (4-3-3): Valdes; Puyol, Piquè, Mascherano, Abidal; Xavi, Busquets, Keita, Fabregas; Messi, Villa. A disposizione: Pinto, Fontas, Maxwell, Thiago, Sanchez, Cuenca, Pedro. Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Stark (Germania).

    Milan Barcellona analisi tattica

    Allegri prova a giocarsi la partita sul piano del palleggio tenendo in caldo la carta Pato per il finale di partita o in caso di necessità. La scelta Robinho infatti è dovuta alla volontà di far volume a centrocampo affidandosi al palleggio di Seedorf e Aquilani, alle sponde di Ibra e quindi alla dinamicità e agli inserimenti di Boateng e Robinho. Nel Barcellona l’assenza di Alves snatura un pò la natura del gioco più orientato questa volta verticalmente che alla copertura totale del rettagolo verde di gioco.

  • Gol più bello, Premio Puskas 2011 in corsa Ibra e Stankovic

    Gol più bello, Premio Puskas 2011 in corsa Ibra e Stankovic

    La Fifa ha reso noto i 10 nomi che concorreranno alla vittoria del Premio Puskas 2011. Il premio dedicato al fortissimo giocatore ungherese premia il gol più bello dell’anno in qualsiasi competizione mettendo in concorrenza i campionati di tutto il mondo.

    La prima edizione, due stagioni fa fu vinta da Cristiano Ronaldo, mentre nella scorsa edizione a trionfare fu il turco Hamit Altintop. Quest’anno in corsa per il premio oltre al solito Leo Messi vicino anche al terzo Pallone d’Oro consecutivo ci saranno la stellina del Santos e candidato a contrastare lo strapotere di Messi Neymar. La stella del Manchester United Rooney e poi Lisandro Lopez, i messicani Giovani Dos Santos e Julio Gomez, Bejamin de Ceulaer.

    Hamit Altintop ricece il Premio Puskas 2010 ©Fabrice Coffrini/Getty Images

     

    A rappresentare l’Italia nella corsa al Premio Puskas 2011 ci saranno Zlatan Ibrahimovic che si è guadagnato un posto nella top ten con il gol al Lecce nella scorsa stagione, e Dejan Stankovic per il gran gol al volo di destro nella disfatta nerazzurra contro lo Schalke 04 della scorsa stagione.

    Curiosità. Nella top ten del Premio Puskas 2011 figura anche una donna la statunitense Heather O’Reilly. Il vincitore sarà scelto dai tifosi esprimendo il proprio voto sul sito della Fifa fino al prossimo 5 dicembre, mentre la premiazione avverrà il 9 gennaio 2012.

    Premio Puskas 2011. I 10 candidati
    Benjamin De Ceulaer, Giovani dos Santos, Julio Gómez, Zlatan Ibrahimović, Lisandro López, Lionel Messi, Neymar, Heather O’Reilly, Wayne Rooney e Dejan Stanković

    I 10 gol più belli in corsa per Puskas 2011 (video youtube)

    1.  Benjamin De Ceulaer (Belgio)
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    2.  Giovani dos Santos (Messico)
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    3.  Julio Gómez (Messico)
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    4.  Zlatan Ibrahimović (Svezia/Milan)
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    5.  Lisandro López (Argentina)
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    6.  Lionel Messi (Argentina)
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    7.  Neymar (Brasile)
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    8.  Heather O’Reilly (USA)
    9. Wayne Rooney (Inghilterra)
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    10. Dejan Stanković (Inter/Serbia)
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    Vota il Premio Puskas 2011

    Qual è il gol più bello del 2011?

    • Dejan Stanković (Inter/Serbia) (47%, 64 Voti)
    • Wayne Rooney (Inghilterra) (20%, 28 Voti)
    • Zlatan Ibrahimović (Svezia/Milan) (13%, 18 Voti)
    • Lionel Messi (Argentina) (9%, 12 Voti)
    • Neymar (Brasile) (7%, 10 Voti)
    • Giovani dos Santos (Messico) (3%, 4 Voti)
    • Heather O’Reilly (USA) (1%, 1 Voti)
    • Lisandro López (Argentina) (0%, 0 Voti)
    • Julio Gómez (Messico) (0%, 0 Voti)
    • Benjamin De Ceulaer (Belgio) (0%, 0 Voti)

    Totale Votanti: 137

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    Pallone d’oro 2011, i magnifici 23. Out Di Natale, resiste solo Sneijder

    Fifa e France Football hanno ufficializzato i magnifici 23 che concorreranno alla vittoria del Pallono d’Oro 2011. Come era preventivabile nessuno italiano fa parte della lista con Di Natale escluso alla prima scrematura ma è comunque l’intero sistema calcio italiano a doversi interrogare visto che l’unico superstite ma senza nessuna possibilità di vittoria è Wesley Snejder. L’Inter comunque può vantarsi comunque anche della presenza di Samuel Eto’o accasatosi in Russia in estate e di Diego Forlan.

    Antonio Di Natale | ©Dino Panato/Getty Images
    A farla da padrone sono comunque sempre Barcellona e Real Madrid, i catalani oltre al vincitore annunciato Messi vantano la presenza di ben sette giocatori, i galattici invece su quattro. Aguero rappresenta i Citizens, il Bayern Monaco senza Robben e Ribey si affida alla stella di Muller e Schweinsteiger. Ecco l’elenco dei 23 candidati al Pallone d’Oro 2011: Eric Abidal (Barcellona-Francia), Sergio Aguero (Manchester City-Argentina), Karim Benzema (Real Madrid-Francia), Iker Casillas (Real Madrid-Spagna), Cristiano Ronaldo (Real Madrid-Portogallo), Dani Alves (Barcellona-Brasile), Samuel Eto’o (Anzhy-Camerun), Cesc Fabregas (Barcellona-Spagna), Diego Forlan (Inter-Uruguay), Andres Iniesta (Barcellona-Spagna), Lionel Messi (Barcellona-Argentina), Thomas Muller (Bayern Monaco-Germania), Nani (Manchester United-Portogallo), Neymar (Santos-Brasile), Mesut Ozil (Real Madrid-Germania), Gerard Piqué (Barcellona-Spagna), Wayne Rooney (Manchester United-Inghilterra), Bastian Schweinsteiger (Bayern Monaco-Germania), Wesley Sneijder (Inter-Olanda), Luis Suarez (Liverpool-Uruguay), David Villa (Barcellona-Spagna), Xabi Alonso (Real Madrid-Spagna), Xavi (Barcellona-Spagna). Nessuno italiano anche tra gli allenatori con Vicente Del Bosque (ct Spagna), Alex Ferguson (Scozia/Manchester United), Rudi Garcia (Francia/Lille), Pep Guardiola (Spagna/Barcellona), Jurgen Klopp (Germania/Borussia Dortmund), Joachim Loew (ct Germania), José Mourinho (Portogallo/Real Madrid), Oscar Tabarez (ct Uruguay), André Villas Boas (Portogallo/Porto-Chelsea), Arsene Wenger (Francia/Arsenal).