Tag: lega calcio

  • La Disciplinare rimanda Mourinho. Ma che senso ha?

    Il campionato italiano di calcio volge al termine e mai come quest’anno c’è da esserne felici. A quattro anni di distanza dallo scandalo Calciopoli il campionato 2009/10 sarà ricordato per le furenti polemiche e i continui riferimenti da parte dei protaganosti ad ipotesi di complotti.

    Il primo dato da trarre è il fallimento della Lega Calcio e della sua pseudo campagna pro trasparenza. L’epilogo tragicomico lo lancia la Disciplinare lavandosi di fatto le mani rimandando una decisione importante come la possibile squalifica di Mourinho a campionato ultimato.

    A chi interesserà se il portoghese dovrà star in tribuna ad inizio della prossima stagione? E se lo Special One volerà a Madrid? A mio avviso Mourinho non meritava una squalifica, questa volta il deferimento è un atto voluto dai giornali che hanno creato ad arte un caso inesistente. Se solo i menbri della Commissione avessero avuto il buongusto di sentire l’audio dell’intervista avrebbero capito che si trattava solo di una semplice ed innocua battuta.

    Il presunto premio a vincere della Roma al Siena era l’epilogo alle parole del presidente Massimo Mezzaroma e alla presindete Sensi, episodio tra l’altro stigmatizzato dallo stesso Ranieri. Ritardare la decisione è però un disagio in primis per l’Inter e poi per tutto il movimento calcistico.

  • Inter – Roma sarà il primo evento italiano in 3D

    Anche l’Italia fa il passo verso le nuove tecnologie e mercoledì cinque maggio la finalissima di Coppa Italia tra Inter e Roma sarà trasmessa in 8 cinema in 3D.

    Una prima assoluta per il mondo sportivo italiano che cambierà il modo degli appassionati di fruire degli eventi. La diretta sarà trasmessa grazie agli accordi tra Rai, Lega Calcio, Infront Italy e The Space Cinema in otto cinema 7 dei quali nelle città delle squadre protagoniste.

    Si potrà vedere l’evento all’Odeon di Milano, ma anche a Vimercate, Rozzano, Cerro Maggiore e Montebello della Battaglia,mentre nella Capitale le proiezioni sono al Moderno e al Parco de Medici. Verrà avviata anche una proiezione al Barilla Center di Parma.

  • Calciopoli: anche Lanese in cerca di vendetta

    Forse ringalluzzito dai risultati ottenuti dalla difesa di Luciano Moggi anche l’ex arbitro Tullio Lanese ha impugnato il provvedimento col quale gli era stato revocato il titolo di arbitro benemerito. A darne attraverso un comunicato notizia è il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport.

    Lanese dimessosi da presidente dell’Aia dopo l’esplosione dello scandalo Calciopoli nel 2006, era stato condannato dalla Corte Federale all’inibizione per 2 anni e 6 mesi, pena poi diminuita dalla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni a un anno. Nell’inchiesta penale, invece, alla Procura di Napoli è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione.

  • Diritti tv, il Tar dà ragione a Conto Tv. La Lega Calcio trema

    Il Tar ha accolto il ricorso presentato da Conto Tv per l’annullamento della delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dello scorso 18 gennaio. E’ stata considerata nulla la delibera con cui l’Antitrust aveva valutato l’istruttoria per abuso di posizione dominante in merito alle modalità organizzative della gara per l’assegnazione dei diritti satellitari per i campionati di Serie A delle stagioni 2010/11 e 2011/12.

    La Lega Calcio potrebbe adesso esser costretta a rivedere l’accordo chiuso con Sky per i prossimi due campionati per 1,2 miliardi di euro. E’ chiaro che sarebbe un ulteriore colpo basso per le squadre di calcio già sull’orlo del baratro e tenute in vita solo dai diritti tv.

  • Calciopoli 2, Aigner: “Noi non abbiamo deciso di dare il titolo all’Inter”

    Le intercettazioni proposte dai legali di Luciano Moggi hanno scatenato una nuova indignazione negli sportivi e sopratutto in chi all’epoca della prima inchiesta si è trovato a prender decisioni importanti per il futuro del calcio italiano. Sembra che Palazzi sia a lavoro per trovare un espediente in grado di evitare la prescrizione e riaprire il fascicolo di indagini.

    Ma anche Gerhard Aigner, ex segretario genarale dell’Uefa e capo della Commissione dei tre saggi che nel 2006 collaborarono con l’allora Commissario straordinario Guido Rossi nell’assegnazione dello scudetto 2005-06, ci vede qualcosa di poco chiaro.

    Aigner intervistato durante la trasmissione Qui studio a Voi stadio su Telelombardia, confessa che il nome dell’Inter non sono stati loro a farlo e in quel clima dove era difficile definire chi era colpevole da chi non lo era sarebbe stato meglio non assegnarlo:

    “Il nome dell’Inter – ha detto – non ci era stato proposto. Dovevamo per forza fare una classifica di quel campionato per via delle Coppe europee, ma non era necessario dare il titolo a qualche squadra. Per me sembrava normale non assegnare il titolo in quelle circostanze perché c’erano dubbi sulla regolarità del campionato”.C’era un malessere generale in quel campionato, c’erano molte componenti implicate. Non sono sorpreso da ciò che è uscito in questi giorni. Allora la situazione in Lega Calcio era molto grave, ma tutti erano responsabili. Gli arbitri erano troppo esposti alla situazione della Lega Calcio e sono stati anche vittime. Tutti hanno contribuito a crearla e trovare chi è stato il più o meno colpevole è difficile”.

  • Lega Calcio: che gaffe! Auteri paga, Mourinho no

    Lega Calcio: che gaffe! Auteri paga, Mourinho no

    C’è chi nasce con la camicia e chi no. Ma è clamorosa la disparità di trattamento usata dai giudici sportivi per Josè Mourinho e Gaetano Auteri, i tecnici di Inter e Catanzaro oltre ad aver in comune la testa della classifica nei rispettivi campionati avevano da scontare una squalifica comminatagli la settimana precedente dal giudice sportivo.

    La regola seppur assurda vieta agli allentori squalificati di dar istruzioni, suggerimenti o consigli agli allenatori in seconda. Mourinho e Auteri hanno disatteso il regolamento sporgendosi e sbraitando dalla tribuna per accorrere in aiuto delle proprie squadre che faticavano rispettivamente con Genoa e Barletta.

    Il Catanzaro dunque non potrà contare sul supporto del suo tecnico nel match contro l’Isola Liri importante per respingere l’attacco dello Juve Stabia. Mourinho invece dovrà scontare l’ultimo turno di squalifica dei tre comminategli dopo Inter Sampdoria

  • Moratti: “mi aspettavo più sensibilità dalla Figc”

    Il patron dell’Inter Massimo Moratti, in una intervista concessa alla Stampa, commenta la stangata comminata dalla Lega calcio dopo l’infuocato match con la Sampdoria. Il tono e pacato ma deciso e pur non entrando nel merito delle decisioni (per non alimentare polemiche in vista della Champions) si aspettava più sensibilità da parte della Lega, magari pubblicando le decisioni giovedi salvaguardando di fatto l’armonia nerazzurra in vista nel match di Champions. Di seguito vi riportiamo qualche qualche passo dell’intervista:

    Quanto è arrabbiato, presidente, per le squalifiche?
    “E’ naturale che lo sia. Ma preferisco tenere la squadra al riparo da ulteriori nervosismi alla vigilia di una sfida tanto importante come è quella contro il Chelsea. Avrebbe potuto farlo anche la Federazione…”

    Rimandando le decisioni a dopo la sfida di Champions?
    “Così come è per noi, anche la Sampdoria non è coinvolta in impegni infrasettimanali di campionato. Quindi non sarebbe cambiato nulla se le sentenze fossero state comunicate giovedì. Ora è utile cercare di mantenere un po’ di tranquillità e parlare magari dopo la partita”.

    Vuol dire che giovedì potrebbero arrivare decisioni clamorose? Ci sono voci che parlano di un suo possibile disimpegno, sono fantasie?

    “Certo, nulla di tutto questo, non scherziamo. E rimandare i commenti non vuole essere una minaccia, ma soltanto lo sforzo di evitare un muro contro muro che non fa bene a nessuno”.

    Così come, assicura, anche il silenzio stampa dopo la gara con la Samp avrebbe avuto l’obiettivo di non alimentare le polemiche: «E’ un silenzio stampa rispettoso, che non è stato capito da voi giornalisti».

  • Serie A: il mondo arbitrale insorge “adesso Mourinho sta esagerando”

    Serie A: il mondo arbitrale insorge “adesso Mourinho sta esagerando”

    Il gesto delle manette di ieri sera Mourinho sembra aver fatto perdere la pazienza alla classe arbitrale che, secondo quanto riporta la Repubblica.it, sarebbe pronta ad insorgere contro le continue proteste del tecnico portoghese.

    L’operato di Tagliavento di ieri sera, vivisezionato dalla moviola, è sembrato di grande statura e personalità, tenere in pugno una partita dura e spigolosa come quella di ieri sera. C’è chi è sicuro che adesso il tecnico dovrà rispondere, e non patteggiare come nelle predenti occasioni, sul presunto complotto ai danni dell’Inter. La partita di ieri da quanto trapela sempre dall’autorevole fonte era seguita da tre “007” della procura federale in missione per conto del Procuratore Palazzi per vigilare sulla regolarità del campionato.

    Mou, rischia la squalifica per il gesto, ma dovrà rispondere anche degli insulti a Pozzi e all’arbitro nel tunnel che porta agli spogliatoi a fine primo tempo.

  • Serie A, Beretta: “senza legge sugli stadi niente Europei 2016”

    Torna d’attualità la questione stadi in Italia, a rimarcare il problema e la sua importanza è il presidente di Lega Maurizio Beretta: “E’ obbligatorio guardare alla questione stadi in tempi molto brevi se si vuole puntare con forza all’organizzazione degli europei di calcio del 2016. Il quadro normativo è in stato avanzato e dopo l’ok del Senato, aspettiamo con ansia l’esito alla Camera”.

    Il presidente di Lega intervenuto al convegno sull’erba naturale rinforzata, nuova possibile frontiera per scongiurare il pericolo terreno di gioco dei nostri stadi, solleva ancora una volta il problema stadio: “E’ chiaro che la Lega ha messo la questione dei campi all’ordine del giorno. E posso dire che le società stanno facendo molto in questo senso, sollecitate dopo le ultime evidenti difficoltà dovute non solo ai rinvii delle partite per il meteo, ma anche allo spettacolo scadente a causa delle cattive condizioni dei terreni di gioco. In questo senso la soluzione proposta dalla Lega Nazionale Dilettanti ci sembra molto interessante, ma rientra comunque all’interno del problema prioritario che resta la gestione degli stadi che devono diventare di proprietà delle società. Solo così si potrà dare il via ad una stagione nuova, che comprenda anche l’utilizzo di nuove tecnologie per i terreni di gioco”.

  • Calciopoli: le verità del colonnello Auricchio e le accuse di Moggi al Milan e Meani

    Giornata importante quella di ieri per la ricostruzione di Calciopoli al processo penale in corso a Napoli è stato sentito il tenente colonnello Attilio Auricchio, responsabile della indagine off-side durata due anni e che portò alla squalifica della cosidetta cupola con a capo Luciano Moggi e i due desigantori arbitrali Bergamo e Pairetto. Il colonnello Auricchio in ben quattro ore spiega la genesi dell’inchiesta e come si è arrivato a capire i forti legami e condizionamenti che subiva il campionato di serie A.

    Si parte dai rapporti del Messina calcio con la Gea e Luciano Moggi, dalla dichiarazione di Franco dal Cin sulla cosidetta della combriccola romana alle intercettazioni a Moggi, Giraudo, l’arbitro De Santis e Bergamo e Pairetto fin alla scoperta delle schede segrete e la fitta rete di accordi. In aula presente Luciano Moggi, i due designatori e De Santis.

    Dopo aver assistito alla ricostruzione per circa quattro ore Luciano Moggi ha chiesto di rilasciare una dichiarazione spontanea puntando il dito sull’arbitro Rodomonti e i rapporti con Meani e con il Milan, proprio per evidenziare come le indagini a suo dire non hanno preso in considerazione tutto il contenuto delle intercettazioni.

    Il racconto della giornata di Sky

    Il racconto di Sportmediaset