Tag: lega calcio

  • Aic dichiara guerra alla Lega: salta la quinta giornata

    L’associazione calciatori con l’appoggio di tutte le società di serie A ha deciso di proclamare lo sciopero per il 25-26 settembre, giorni in cui era previsto il quinto turno di campionato. Il motivo dello sciopero è per il mancato rinnovo del regime contrattuale da parte della Lega Calcio.

    A leggere il comunicato e diffondere la notizia è stato Massimo Oddo questa mattina “La Aic in perfetta sintonia con le squadre di serie A, ha deciso che queste non scenderanno in campo nella quinta giornata di campionato di serie A del 25 e 26 settembre contro la richiesta di introduzione di un nuovo regime contrattuale” da parte della Lega di serie A che, secondo l’Aic, comporterebbe “la carenza più assoluta di ogni forma di tutela” dei calciatori.

  • Calciopoli: finalmente si riparte, la Procura consegna le intercettazioni

    Forse per le pressioni di Andrea Agnelli o forse perchè il lungo periodo di vacanza è ormai finito la Procura di Napoli ha deciso di inoltrare “finalmente” il grosso faldone di intercettazioni alla Figc che serviranno per completare il quadro indiziario disegnato parzialmente nel 2006.

    Il compito del Procuratore Palazzi sarà quello di capire il perché furono omesse un grosso quantitativo di intercettazioni che provavano il coinvolgimento della quasi totalità dei club di serie A limitandosi a portarne agli atti una minima parte.

    Intanto, il primo ottobre, ripartirà il processo di Napoli e si prevedono ulteriori fuochi d’artificio con il consulente di parte Nicola Penta pronto a consegnare nuove sbobinature e saranno finalmente ascoltati pezzi da novanta come Massimo Moratti e Giancarlo Abete.

  • Serie A, stasera i sorteggi per il calendario stagione 2010-2011

    Stasera alle 20:30 a Milano verrà effettuato il sorteggio per comporre il calendario di Serie A stagione 2010-2011. Si partirà sabato 28 agosto con un anticipo serale e si chiuderà il 22 maggio con l’ultima giornata di campionato.
    La Lega Calcio quest’anno ha scelto la sede della Borsa nel capoluogo lombardo e non più la tradizionale location del Coni a Roma per via dei rapporti tesi instauratisi in quest’ultimo periodo con la FIGC, fattore scatenante la norma sugli extracomunitari, non invitando all’evento nessun componente della federazione, ne tantomeno il presidente Giancarlo Abete.

    Tra le novità più importanti del sorteggio troviamo l’assenza di teste di serie, nessuna sfida infrasettimanale serale fra le big Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma compresi i derby di Genova, Milano e Roma e nessuna concomitanza per le tre gare stracittadine. Inoltre nella prima e nell’ultima giornata non possono incontrarsi tra loro società che si sono già incontrate nelle stesse giornate dei due campionati precedenti.

    Per quanto riguarda le giornate restano le 2 gare del sabato mentre la domenica, oltre al consueto orario pomeridiano e il posticipo serale delle 20:45, ci sarà l’anticipo fisso delle 12:30. Il campionato diventerà ancora più spezzatino con gli eventuali antici del venerdì e il posticipo del lunedì (6-7 volte durante tutta la stagione).

  • La Rai toglie la moviola. Siamo vicini all’assurdo

    Il calcio italiano vive un momento di grande empasse, la deludente spedizione in Sudafrica della Nazionale di Marcello Lippi ha fatto cadere nel baratro un campionato da tempo mediocre e di anno in anno senza stelle. Lo scorso anno partirono Ibra e Kaka, quest’anno oltre a Maicon ormai vicinissimo al Real Madrid lasciano l’Italia anche i giovani Kjaer, Kolarov e sopratutto Balotelli.

    Il presidente Abete ha scelto l’assurda via del blocco agli extracomunitari e mentre il mondo si interroga sull’ingresso della tecnologia del calcio la Rai, rete di stato, abroga la moviola dal prossimo campionato evitando di fatto la gogna mediatica per la classe arbitrale.

    La giustificazione da parte dei vertici Rai è per prediligere gli aspetti tattici e tecnici ai talk show da bar dello sport, si ha però la sensazione di voler favorire un mondo che troppo spesso si è trincerato dietro una coltre di mistero.

  • Extracomunitari: la Figc resiste e non torna indietro

    Ieri la Lega Calcio aveva “alzato la voce” comunicando che oggi avrebbe disertato il Consiglio federale. La promessa è stata mantenuta ma oggi è arrivata la pronta replica del presidente della FIGC Giancarlo Abete che chiude ad ogni tipo di spiraglio in merito al provvedimento che riduce il numero degli extracomunitari tesserabili da 2 a 1 per club ribadendo il concetto espresso ad inizio luglio quando è stato approvata la nuova norma.

    • Comprendo la critica e la delusione, ma nessuno può pretendere dei diritti acquisiti. E’ una decisione assunta dalla Federazione e che si basa sulle direttive della legge Bossi-Fini e su una politica sportiva che il Coni sta portando avanti da otto anni. In più ricordo che questa è una norma che decade e si ridiscute ogni anno. Sono rammaricato della mancanza della Lega e delle loro decisioni perchè sono attori importanti di cui abbiamo già dovuto malvolentieri fare a meno nei sette consigli federali dello scorso anno. Ma la Federazione ha tenuto sempre conto delle esigenze della Lega e mi auguro che dal prossimo Consiglio Federale riprenderanno il loro posto“.
  • La Lega Calcio “dichiara guerra” alla Figc

    La Lega Calcio di Serie A non ci sta e attua la sua forma di protesta per il provvedimento preso dalla FIGC in merito alla riduzione del numero di tesseramenti stagionale degli extracomunitari, ridotti da due a uno per club, ed entrato in vigore nei primi giorni di luglio. L’assemblea di A ha deciso che domani la Lega non parteciperà al Consiglio Federale chiedendo inoltre un intervento urgente del governo sulla faccenda.

    Questo il comunicato:

    • L’Assemblea della Lega di Serie A ha preso atto della delibera della Figc in materia di tesseramento di extracomunitari, adottata in modo estemporaneo a fronte delle difficoltà del calcio nazionale, mortificato dall’esclusione fin dalle prima battute dal Campionato del Mondo e dalla esclusione del nostro Paese dall’organizzazione dei prossimi grandi eventi calcistici internazionali. Ribadisce che si tratta di una scelta sbagliata nel merito e nei tempi, adottata a mercato aperto senza tenere conto degli impegni nel frattempo assunti dalle Società, che vengono poste di fronte al rischio concreto di risultare inadempienti verso i club con i quali hanno negoziato il trasferimento di atleti facendo legittimo affidamento su un sistema che mai prima d’ora era stato modificato senza il consenso della Lega. Al di là del merito la decisione è molto grave perchè adottata senza alcun confronto preventivo e votata a maggioranza dal Consiglio Federale contro il parere dell’unica componente direttamente interessata alla questione. Si è confermato così in maniera evidente che le attuali regole di funzionamento non tengono in nessuna considerazione il ruolo centrale della Serie A nel calcio italiano. Questa realtà trova ulteriore conferma nel fatto che scelte progettuali fondamentali per il futuro del calcio italiano (organizzazione dell’attività delle nazionali, sviluppi dei settori giovanili, rilancio del Centro Tecnico Federale) sono in discussione in questi giorni senza alcun coinvolgimento dei rappresentanti della Serie A“.
    • Serve un profondo rinnovamento: fra i compiti istituzionali della Federcalcio deve avere importante rilievo il calcio maggiore che assicura al Paese risorse economiche, lustro internazionale ed eventi di rilevanza mondiale. A tal fine la Lega di Serie A ritiene indispensabile anche un riesame di leggi, per alcuni aspetti ormai obsolete, come la Legge n. 91 del 1981 e il Decreto Legislativo n. 242 del 1999. A questo proposito la Lega di A chiede al Governo un incontro urgente“.

    Si va verso lo scontro totale per una regola che agli addetti ai lavori hanno giudicato ingiusta più che utile e qualcuno inevitabilmente uscirà con le ossa rotte.

  • Supercoppa Italiana 2010: Inter – Roma si gioca a San Siro

    La Supercoppa Italiana, primo trofeo della nuova stagione, si giocherà sabato 21 agosto alle 20.45 a San Siro. La notizia era nell’aria da tempo ma è di oggi l’ufficialità della Lega, a testare la forza della nuova Inter targata Benitez sarà la Roma di Totti e dell’ex Adriano.

  • Serie A: la Figc riduce il numero degli extracomunitari, i club protestano

    Il Consiglio Federale della Figc ha approvato la riduzione, a partire da questa stagione, la 2010-2011, del numero degli extracomunitari tesserabili durante la finestra di calciomercato da due a uno. La decisione è stata presa nel pomeriggio nonostante il parere negativo della Lega di Serie A durante la riunione che ha confermato, tra l’altro, alla presidenza della Federazione Giancarlo Abete.

    Dunque i club italiani dovranno limitare il proprio raggio d’azione per quanto riguarda possibili acquisti da Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea. Nelle ultime due stagioni il regolamento prevedeva che una società di calcio ne poteva acquistare al massimo due a condizione che questi andassero a prendere il posto in squadra di altrettanti extracomunitari.

    Dura la presa di posizione dei club di Serie A. Tutti sulla stessa lunghezza d’onda, a partire dal presidente della Lega Calcio di Serie A Maurizio Beretta:

    • “Regola extracomunitari? Polvere negli occhi. Se questa è la risposta al problema dei vivai, è alquanto riduttiva e per di piu’ avviene in una fase di mercato aperto. Avrei preferito un progetto organico condiviso, che arrivasse anche a questa decisione ma magari a partire dalla finestra del mercato di gennaio. Dico questo con rammarico, perchè la discussione del mattino era stata interessante e costruttiva: le squadre di Serie A investono tanto nei vivai, questa decisione rischia di complicare la vita delle società senza sortire effetti reali”.

    Galliani: “Preferisco non commentare. Il mio parere è perfettamente espresso dal presidente Beretta: la nostra posizione si allinea perfettamente con quella espressa dalla Lega di Serie A“.

    Lotito: “Questa decisione penalizza alcuni club di A che hanno intavolato delle trattative che oggi non possono più concludersi, rischiando anche responsabilità contrattuali. Non è il momento di aprire processi, però questa decisione non è la soluzione ai problemi sollevati“.

    Corvino: “La diminuzione degli extracomunitari tesserabili è una brutta notizia che mi lascia perplesso e rammaricato. Il danno di questa decisione non è solo economico ma tecnico, negli altri paesi non si guarda a queste cose ma si privilegia la qualità“.

    Zamparini: “E’ la più grande cavolata che si possa fare. E’ un provvedimento fatto da incapaci. Chi ha preso questa decisione deve andare a casa. Quando fanno queste cose in corsa dimostrano di essere delle persone incapaci. Invece di gestire le cose per bene fanno solo del male, come se il campionato del mondo l’avessimo perso per i due extracomunitari. Chi ha preso questo provvedimento deve vergognarsi e i fatti lo dimostreranno, ma questi non hanno vergogna di nulla“.

  • Diritti tv: rigettato il ricorso di Conto Tv. Il campionato è salvo

    Arriva il verdetto del Tribunale e arride a Sky e alle società di calcio. Il ricorso presentato da Conto Tv viene rigettato e il campionato è salvo.

    Conto Tv contestava il contratto di assegnazione – che vale anche per i prossimi due anni – tra la Lega Calcio e Sky che alle squadre di Serie A e B garantiva 1.140 milioni di euro per gli introiti legati ai diritti Tv e gran parte del loro fatturato.

  • Calciopoli: oltre lo scudetto la Juve chiede il deferimento

    La Juventus in virtù delle nuove intercettazioni, venute alla luce nel dibattimento del processo a Calciopoli in corso al Tribunale di Napoli, ha inviato un esposto alla Federcalcio nel quale chiede la revoca dello scudetto assegnato dall’allora commissario generale Guido Rossi all’Inter e il deferimento di tutti i soggetti protagonisti delle nuove intercettazioni.

    Nell’esposto, preparato dall’avvocato Michele Briamonte e firmato dall’ex presidente bianconero Jean Claude Blanc, si chiede la non assegnazione dello scudetto proprio in virtù di un etica deficitaria comune a molte società partecipanti a quel campionato. Il comportamento comune fa cadere un dei principi cardine del parere dei tre saggi “assenza dei comportamenti poco limpidi”.

    L’avvocato Briamonte ieri in Lega per la riunione straordinaria sui diritti tv si è detto fiducioso sulla revoca ma la Juve pretende anche il deferimento di tutti i soggetti coinvolti in quello che viene definito Calciopoli 2. Per il legale bianconero il numero di intercettazioni, i protagonisti e gli argomenti trattati pareggiano il malloppo indiziario del 2006 che portò la Juventus in B per responsabilità oggettiva e al deferimento dei suoi maggiori dirigenti e a tal proposito auspica lo stesso trattamento.

    Puoi scaricare l’esposto della Juventus dal sito Tuttosport