Tag: lega calcio

  • Chivu deferito dopo 5 mesi, la giustizia sportiva continua a far cilecca

    Chivu deferito dopo 5 mesi, la giustizia sportiva continua a far cilecca

    “Esaminati gli atti dell’indagine, il Procuratore federale ha deferito Commissione Disciplinare Nazionale il giocatore dell’Inter Christian Chivu per aver contravvenuto ai principi di lealtà, correttezza e probità avendo, al termine della finale di TIM CUP disputata a Roma in data 05/05/2010, rivolto platealmente e ripetutamente gesti volgari ed offensivi all’indirizzo dei tifosi della squadra avversaria”

    E’ bene si dopo cinque mesi la Commissione Federale ha deferito Cristian Chivu per i gestacci rivolti verso i tifosi giallorossi al termine della finale di Coppa Italia Tim. Non entrando nel merito della sentenza e del deferimento per responsabilità oggettiva per la società nerazzurra lascia ancora perplessi la doppia velocità della giustizia sportiva e un provvedimento ormai inutile e destabilizzante.

    Il video degli insulti di Chivu:
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  • Calciopoli: Moratti pronto alla battaglia, nuova stoccata alla Juve

    I due di Mourinho all’Inter sono serviti tantissimo a Massimo Moratti sei per la gran mole di trofei portati in via Durini ma sopratutto per la crescita professionale e nel modo di approcciarsi alla stampa. La figura del presidente impacciato e spesso a disagio davanti ai microfoni ha lasciato il posto ad una nuova persona, arguta che ad ogni dichiarazione attira a se le prime pagini dei giornali lanciando strali e messaggi verso i possibili nemici.

    E ieri sera, nonostante la convincente vittoria contro il Bari e il ritorno al gol del Principe Milito ha fatto capire di esser pronto alla battaglia pur di non restituire quello scudetto assegnatogli nel 2006. Ieri mattina aveva fatto scalpore l’incontro tra il presidente della Juve Andrea Agnelli e Giancarlo Abete proprio per parlare del nuovo filone di intercettazioni che potrebbe portare ad un Calciopoli bis.

    Moratti serafico e diretto lancia l’ennesima stoccata verso la Vecchia Signora “li ho visti contenti. Si vede che avranno già una linea comune…”. – e continua – Quello scudetto è stato tolto giustamente. E’ una cosa assolutamente normale e consequenziale. Rimango della mia idea e non perché sono interista. In ogni caso io non ho la necessità di andare da Abete…”.

  • Serie A, i giocatori revocano lo sciopero. Domenica si gioca

    Serie A, i giocatori revocano lo sciopero. Domenica si gioca

    Tutto risolto, almeno per il momento. L’AIC ha sospeso lo sciopero indetto dai calciatori, in merito al contratto collettivo di lavoro scaduto il mese di giugno scorso, programmato per domenica dopo l’incontro avuto nel pomeriggio in Federazione con la Lega Calcio. La quinta giornata di campionato quindi sarà regolarmente disputata. Ad annunciarlo il presidente dell’AIC Sergio Campana.

    E’ stato trovato l’accordo su 6 degli 8 punti alla base della discordia, restano da definire solo le questioni riguardanti i “trasferimenti obbligatori” e i “fuori rosa”. La mossa decisiva pare sia stata la cancellazione del turno infrasettimanale del 6 gennaio, la 18esima giornata di Serie A, anticipandolo al 22 dicembre per consentire ai calciatori di godere di qualche giorno in più di vacanza nel periodo natalizio.

    Le trattative comunque andranno avanti fino al 30 novembre con Abete che ha dato la sua disponibilità a fare da garante per i due punti sui quali ancora non è stato trovato l’accordo. Senza questa “clausola” lo sciopero non sarebbe stato sospeso.

  • Serie A: I calciatori rinunciano allo sciopero

    L’Associzione calciatori dopo i colloqui dei giorni scorsi sembra orientata a sospendere lo sciopero in programma per sabato e domenica prossima volendo continuare a trattare sul rinnovo del contratto collettivo. I giocatori pare abbiano ammorbidito la propria posizione grazie alla volontà della Lega Calcio di trovare una soluzione conveniente per tutte le parti.

    In cambio del blocco della serrata i giocatori otterranno un bonus supplementare di vacanze invernali con lo slittamento della giornata programmata per l’Epifania. Si continuerà a trattare con l’Aic, più possibilista adesso, sulla sanità mentre è sempre rigida la posizione per quanto riguarda i calciatori fuori rosa e l’obbligo al trasferimento nell’ultimo anno di contratto.

    Le parti si ritroveranno a mezzogiorno per ufficializzare il frutto di questi lunghi incontri ed sospendere quindi lo sciopero.

  • Calciopoli: la Juve d’attacco, Agnelli va in aiuto di Moggi

    La Juve remissiva di quattro anni fa pronta ad accettare le decisioni della giustizia sportiva licenziando in un sol colpo Moggi, Giraudo e Bettega ha lasciato il posto ad una Juve più combattiva e pronta adesso a dar battaglia, per completare l’iter giudiziario che le costò la B.

    Tra due settimane ripartirà il processo e nelle stanze napoletane a dar man forte agli avvocati e consulenti di big Luciano ci sarà l’avvocato Chiappero “ingaggiato” da Andrea Agnelli per avvalorare il lavoro di Nicola Penta.

    La metamorfosi bianconera è dovuta alle verità saltate fuori dalle nuove intercettazioni, le pressioni sulla Figc ne sono una conseguenza ma per accorciare i tempi la Juve presenterà 80 intercettazioni che dimostreranno il coinvolgimento dell’Inter. Dunque l’autunno della serie A si prepara ad esser scoppiettante e non solo per le partite in campo.

  • Sciopero Calciatori: prende quota l’ipotesi di un rinvio

    La trattativa serrata tra Lega Calcio e Aic per il rinnovo del contratto collettivo per i calciatori potrebbe aver una “dilatazione” in modo da aver più tempo per partorire un testo equo e privo di contraddizioni. L’incontro di oggi, il terzo della settimana, potrebbe cosi evitare il blocco del campionato per il 25 e 26 settembre in cambio di una proroga da parte della Lega Calcio del contratto attuale fino al 30 novembre.

    “Veniamo all’incontro e vedremo.
    – dice Beretta – I tempi sono stretti a causa dello sciopero ma tutti a partire da Abete si sono mossi per evitarlo. La trattativa no-stop è dovuta a questo, sarebbe sensato anche solo rinviarlo per rendere la trattativa un po’ più dilatata”.

    “Noi avevamo chiesto una proroga dei vecchi accordi fino a dicembre, in modo che nel frattempo si discutesse. L’abbiamo reitirata perchè fare una cosa frettolosa e farci imporre da un commissario ad acta un contratto non è una cosa sensata” – dice il vicepresidente dell’Aic Grosso – Si sta trattando da solo 3-4 giorni. Mi pare un po’ improbabile che in questo lasso di tempo ci sia un accordo collettivo, nel quale tra l’altro ci fanno richieste troppo pesanti. Una cosa così richiede del tempo, pensare che quello che sarebbe il presupposto per un commissario ad acta maturi, se in questo breve lasso di tempo non si trovi un accordo, francamente è una tesi che non tiene”

  • Sciopero Calciatori: ancora una fumata nera ma la trattativa continua

    Come nelle migliori trattative sindacali continua il braccio di ferro tra l’Associazione Calciatori e la Lega Calcio sul rinnovo del contratto collettivo. Sono due i punti spinosi sui quali i calciatori non sembrano voler transigere: le richieste della Lega che i calciatori fuori rosa si allenino a parte e che accettino obbligatoriamente il trasferimento altrove a parità di categoria e di rendimento.

    L’incontro di oggi è stato costruttivo ma per limare le divergenze le parti si incontreranno venerdi quando però dovrà arrivare la fumata bianca prima dell’intervento dell’Alta Corte di giustizia presso il Coni.

    Il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta si dimostra comunque ottimista “L’idea è di un confronto a oltranza per trovare un accordo ed evitare lo sciopero che è sempre più immotivato. Oggi abbiamo fatto un buon lavoro tecnico che va tradotto in qualcosa di più sostanziale nell’incontro di venerdì”.

  • Aic e Lega trovano l’accordo su 6 punti su 8 ma la serrata resta

    Dopo il clamore per la decisione dell’Associazione Calciatori di indire uno sciopero questo pomeriggio nei palazzi della Lega Calcio i rappresentanti dei calciatori e i dirigenti della federazione si sono trovati per cercare di dirimere la controversia e trovare un accordo sul contratto collettivo.

    Dalle parole di Campana il clima è disteso e si lavora in perfetta sintonia per trovare un accordo agli 8 punti stilati dai giocatori e dall’incontro interlocutorio di oggi si è fissato un nuovo tavolo per mercoledi mattina dove verrà redatto un documento comune.

    Su sei degli otto punti sembra ci sia accordo totale tra le parti ma ci sono due punti su cui l’associazione calciatori pare non voler transigere e per questo lo sciopero resta ancora fissato.

    Questa le parole del presidente dell’Aic Sergio Campana “Quello di oggi è stato un incontro interlocutorio la trattativa va avanti ma al momento lo sciopero resta. Ci rincontreremo mercoledì e venerdì prossimo ma restiamo in parte intransigenti su due degli otto punti del nuovo contratto proposti dalla Lega: l’obbligo per i giocatori di accettare i trasferimenti e la possibilità, sempre da parte delle società, di far allenare i giocatori fuori dalla prima squadra”. E le parole di Beretta “Campana sostiene che ci sono due punti sui quali l’Aic non ha intenzione di mollare di un centimetro? Io sono abituato a ragionare positivamente. Significa che su questi due punti c’è la volontà di trovare l’intesa”.

  • Aic vs Lega Calcio: Gli 8 punti della discordia

    Ha fatto scalpore ieri la presa di posizione dell’associazione calciatori che come un fulmine a ciel sereno ha indetto uno sciopero per il quinto turno di serie A per manifestare il proprio disappunto nei confronti della Lega Calcio sul rinnovo del contratto collettivo.

    Un indagine condotta da Sportmediaset quantifica il risparmio delle società che con lo sciopero decurteranno una settimana dal faraonico ingaggio dei giocatori. Il Milan, ad esempio, risparmierà 2 milioni e mezzo di euro netti, Ibra avrà 173 mila euro in meno, vicino a 150 mila la decurtazione per Totti, Eto’o Ronaldinho e Buffon.

    La Gazzetta dello Sport, invece, questa mattina ha sintetizzato gli 8 punti della discordia che vanno dalla scelta del medico alla decisione di imporre il trasferimento al giocatore.

    • IL CONTRATTO: per la Lega deve essere flessibile, con i soldi in gran parte legati ai risultati, l’Aic accetta la parte variabile solo per il 50%.
    • L’ESCLUSIVA: per la Lega il calciatore deve fare soltanto il calciatore, per l’Aic deve restare libero di decidere cosa fare fuori orario calcio.
    • IL COMPORTAMENTO: la Lega chiede codici ferrei di condotta ed etica anche fuori dal campo, l’Aic è per mantenere libertà assoluta nel tempo libero.
    • LE CURE: le società chiedono che dipendano esclusivamente da specialisti di fiducia del club, i giocatori vogliono restare liberi di scelta facendo pagare al club.
    • LE SANZIONI: automatiche per i club in caso di mancanze classiche, l’Aic vuole restino di volta in volta decise dal collegio arbitrale.
    • GLI ARBITRI: la Lega vuole riformare il collegio arbitrale con un presidente esterno al calcio, l’Aic insiste per non toccarlo, con presidente sorteggiato tra quelli designati da Lega e Aic.
    • LA PREPARAZIONE: per la Lega il tecnico deve avere la possibilità di decidere di far allenare anche in più gruppi, l’Aic è per mantenere il gruppo unico.
    • I RIFIUTI: la Lega chiede che un giocatore non possa rifiutare il trasferimento ad un club di stessa qualità e con soldi garantiti. Se rifiuta, risoluzione del contratto ma pagamento del 50% dell’emolumento e libertà di firmare con chi vuole. Per l’Aic è reintroduzione del vincolo.
  • Petrucci e Beretta allibiti dallo sciopero dell’Aic

    La decisione dell’associazione calciatori di proclamare una giornata di sciopero per il 25 e il 26 settembre ha destato molte perplessità, non volendo fare demagogia e consapevoli che anche per “i fortunati” calciatori è un diritto lo sciopero cosi come aver un contratto collettivo, ci aggiungiamo ai perplessi per la tempistica e il modo in cui iniziare la trattativa.

    La Laga Calcio di comune accordo con i giocatori aveva organizzato un tavolo di discussione proprio per lunedi prossimo, dopo la seconda giornata di campionato, con il rinnovo del contratto come tema centrale. In tal modo si vuol fare opposizione ferrea ancor prima di capire cosa la Lega propone e sopratutto dimostra come i giocatori si sentano parte superiore alle altre e per questo con l’obbligo di decidere.

    I nodi sono sulla copertura sanitaria e sull’obbligo dei giocatori a rinnovare il contratto nell’ultima stagione o in caso di cessione il giocatore non può rifiutare la nuova destinazione qualora gli venisse confermato ingaggio e categoria.

    Stupiti della decisione dell’Aic il presidente del Coni Petrucci e della Lega Calcio Beretta

    Petrucci: “Il calciatore non è un oggetto. Prima di proclamare uno sciopero bisogna sedersi attorno ad un tavolo. Ora si parlerà di questo argomento proprio mentre il calcio si sta discutendo per rilanciare l’azienda calcio. Lo sciopero in questo momento rovina un’immagine positiva’. ‘I protagonisti del calcio sono tanti -aggiunge-. Sono protagonisti anche i presidenti che investono i loro soldi. E’ un pò presuntuoso dire che i calciatori sono gli attori principali. Sono attori importanti, ma non i protagonisti unici”.

    Beretta: “All’inizio pensavamo fosse una barzelletta invece trattasi di una decisione grave ed immotivata e senza precedenti. In molti settori ci sono situazioni assai più delicate di questa, ma difficilmente, penso, si possa proclamare uno sciopero preventivo. Lo sciopero è un’arma estrema alla quale si ricorre ed annunciarla all’inizio di una trattativa è grave. Come Lega di A siamo nati ufficialmente il 1 luglio 2010 ed in questi 70 giorni ci siamo occupati dell’accordo collettivo prioritariamente incontrando l’Aic il 3 agosto, concordando un nuovo incontro, dopo la pausa estiva. Alla prima richiesta di convocazione abbiamo dato assenso. Cosa abbia a lagnarsi il vertice dell’Aic è incomprensibile, forse ce lo spiegheranno lunedi