Tag: lega calcio

  • Diritti TV, si trova l’accordo tra Sky e Mediaset

    Diritti TV, si trova l’accordo tra Sky e Mediaset

    Spifferano dalle stanze della Lega di Serie A le voci, sempre più insistenti, per cui la guerra tra i due colossi televisivi, Sky e Mediaset, sembra arrivata ad una conclusione pacifica con un accordo tra le parti per l’assegnazione dei diritti Tv.

    Alla luce di questa armonia trovata tra le due concorrenti per l’assegnazione dei diritti televisivi, per le partite del nostro massimo campionato, la Lega a questo punto potrà procedere all’assegnazione dei suddetti diritti inerenti il triennio dal 2015 al 2018.

    L’assegnazione, secondo le indiscrezioni raccolte, avverrà in questo modo, il pacchetto per la piattaforma satellitare all’emittente di Murdoch (357 milioni annui), quello per il digitale a Mediaset (280 milioni). Mediaset inoltre si aggiudica anche  il pacchetto D, ovvero quello previsto con gli scontri diretti di 12 squadre per una cifra pari a 306 milioni.

    Con questa ripartizione, che trova sempre più conferme, l’incasso totale per la Lega sarebbe di 943 milioni a stagione, 114 in più dell’attuale triennio ma meno di quello che speravano ad inizio delle trattative , dove si paventava la possibilità di superare addirittura il miliardo di Euro.

    Considerando he la giornata odierna si era aperta con la proroga della scadenza per la presentazione dell’offerta dalle ore 12:00 iniziale alle ore 24:00 tutto faceva presupporre all’ennesimo incidente diplomatico tra le due offerenti, con addirittura il rischio che Mediaset vincesse la gara per il satellitare e Sky quella sul digitale terrestre scatenando un putiferio mediatico, questo accordo tra le parti paventato è da considerare come un buon successo per la Lega calcio che può incassare e ottenere ossigeno fresco da reinvestire nel calcio, anche se tra il dire ed il fare come sempre abbiamo visto, sembra ci sia un’eternità che privilegia troppo spesso sempre di più le grandi del nostro calcio a sfavore delle compagini di seconda e terza fascia che si trovano a spartirsi solo le briciole.

    Una telecamera appostata a bordo campo / Foto Web / Il Pallonaro
    Una telecamera appostata a bordo campo / Foto Web / Il Pallonaro

    L’intesa tra i broadcaster per i diritti Tv infatti, prevede che la Lega, previa autorizzazione delle authority, autorizzi  lo scambio dei diritti, che porterebbe a questo scenario finale: Mediaset rivenderebbe il pacchetto D a Sky che quindi continuerebbe ad avere l’intero campionato di Serie A, con l’esclusiva su 12 squadre (ma non la Roma, inizialmente inserita nel pacchetto D) e su interviste e telecamere negli spogliatoi, scongiurando proprio un delirio collettivo degli utenti costretti a modificare improvvisamente schede digitali o abbonamenti satellitari per seguire quanto pattuito alla sottoscrizione iniziale.

    Al pari di Sky a Mediaset resterebbe il pacchetto principale con le partite in casa e trasferta di otto squadre, tra cui Inter, Juve, Milan, Napoli e Roma. Alla fine di tutta l’operazione l’investimento complessivo di Sky, comprese le eventuali ma quasi scontate concessioni secondarie, ammonterebbe a 572 milioni e quello di Mediaset a 373.

    Ricordiamo che per il momento per questo accordo, non rientrano i diritti Tv per la Champions League.

  • Abolizione comproprietà: la rivoluzione dell’ UEFA

    Abolizione comproprietà: la rivoluzione dell’ UEFA

    Il comitato esecutivo dell’ Uefa ha deciso di vietare la comproprietà da parte di terzi (individui o fondi di investimento) sui calciatori. (altro…)

  • Il calcio incontra Cubovision: le partite su tablet e smartphone

    Il calcio incontra Cubovision: le partite su tablet e smartphone

    Che il calcio fosse lo sport più amato è cosa ormai risaputa, lo dicono anche i numeri svelati da una recente indagine della Eurisko, il più importante istituto operante in Italia nelle ricerche sul consumatore: lo sport nazionale conta oltre 23 milioni di tifosi più ulteriori 8 milioni di simpatizzanti, più del doppio di qualsiasi altro sport. 

    Numeri imponenti sono anche quelli registrati dalle emittenti televisive che detengono i diritti per la visione della partite di campionato, capaci di generare un’audience di oltre 8 milioni di spettatori. In virtù di questi dati, e al fine di soddisfare le esigenze dei più appassionati, nasce a Luglio l'idea di Telecom Italia di siglare un accordo con la Lega Calcio per i diritti cosiddetti "Mobile Plus", ovvero per la trasmissione delle partite in diretta su smartphone, tablet e su ogni device con schermo entro i 12 pollici. In seguito alla partnership tra Lega Calcio e Telecom Italia, sia il Campionato di Serie A sia la Coppa Italia prendono il nome del main sponsor, stesso discorso vale per la mobile App denominata "Serie A Tim".

    L'accordo prevede di trasmettere per tre stagioni, fino al 2015, le sei migliori partite di ogni giornata di calendario. Si può scegliere tra una vasta gamma di offerte commerciali: dall’abbonamento settimanale/mensile "Solo calcio" a quello "Calcio + Intrattenimento", dalle scratch card per l’acquisto di una o tre partite alla possibilità di comprare anche solo la singola partita. In più i Mobile Vas permettono di usufruire di molti più contenuti che vanno dalle classifiche, alle news, videogoal e highlights, e proprio quella App rappresenta uno dei principali punti di ingresso alle dirette delle partite su Cubovision Mobile.

    Nel menu sono sempre in primo piano Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma – che fanno da sole oltre i 4/5 dell’audience potenziale – e poi, di giornata in giornata, vengono scelte le migliori altre partite con squadre minori come Torino e Cagliari che stanno riscuotendo un discreto successo. Pensate sia tutto? Vi sbagliate perché Cubovision (mobile e non) vi offre anche la possibilità di fruire gratuitamente anche di tutto l’Archivio Sport di Cinecittà Luce che, fra l’altro, contiene bellissime immagini dei campionati mondiali ed europei dagli anni ’20 fino ai ‘70 e di tutti i suoi protagonisti, e la sintesi di storiche partite con squadre italiane di grande tradizione ma da tempo lontane dal massimo campionato. Insomma, quella promossa da Cubovision è un'iniziativa da non perdere per tutti coloro che amano il calcio e che non rinuncerebbero a nulla pur di seguire la propria squadra del cuore grazie al proprio Tablet o Smartphone.

    Che cosa state aspettando? Affrettatevi ad aderire ad una delle offerte proposte da Telecom Italia.

    Riepilogando quanto fin qui descritto, queste sono le offerte CUbovision:

    • Cubovision Intrattenimento: 2,99€. Visione illimitata per 7 giorni dei contenuti nella sezione «Film & TV»

    • Cubovision Calcio: 3,99€. Visione illimitata per 7 giorni dei contenuti nella sezione «Calcio»

    • Cubovision Intrattenimento+Calcio: 4,99€. Visione illimitata per 7 giorni dei contenuti nei canali «Film & TV» e «Calcio»

    • Cubovision Diretta Calcio(partita singola): 4,99€

     

    Noi abbiamo già scelto la promozione che fa al caso nostro e voi? Condividetela con noi con un commento o sui vostri social network.

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  • Maurizio Beretta confermato presidente Lega Calcio

    Maurizio Beretta confermato presidente Lega Calcio

    Nessun cambiamento al vertice della Lega Calcio serie A, con la conferma di Maurizio Beretta nel ruolo di presidente, già in carica dal 2010, che continuerà così nel suo doppio ruolo di numero uno della Lega Calcio Serie A e di manager UniCredit e rimarrà in carica fino al 30 Giugno 2013. L’esito della votazione avvenuta quest’oggi a Milano ha reso necessario giungere al sesto scrutinio affinchè si raggiungesse il quorum fissato per quattordici voti, e sono state espresse, dunque, proprio quattordici preferenze per Maurizio Beretta, due schede bianche e quattro nulle.

    Maurizio Beretta confermato presidente Lega Serie A | © Vittorio Zunino
    Maurizio Beretta confermato presidente Lega Serie A | © Vittorio Zunino

    Nel quinto scrutinio, invece, una scheda era stata contestata rendendo necessario, dopo una lunga discussione, proseguire con il sesto scrutinio. Fermo restando la conferma di Maurizio Beretta, appare rilevante sottolineare, però, quali sia la “provenienza” dei  voti contrari in questione alla sua riconferma, considerando che questi sono giunti da alcune “big” del nostro calcio, ossia da Juventus, Inter e Roma che, invece, avrebbero preferito la via del rinnovamento. Da questa sorta di ostracismo a Beretta, dunque, è scaturito il fatto che proprio i tre club siano rimasti fuori dalla “spartizione della torta”, ossia non abbiano collocato “propri uomini” nei posti di potere della Lega Calcio, nè tra i consiglieri federali e nè tra i consiglieri di Lega.

    Il Milan, invece, ha appoggiato la candidatura e la riconferma di Maurizio Beretta e, dunque, Adriano Galliani è stato ricompensato con la carica di vicepresidente di Lega. Ruoli importanti sono stati attribuiti, poi, al presidente biancoceleste della Lazio Claudio Lotito che, insieme al presidente del Catania Antonino Pulvirenti, è stato eletto consigliere federale.

    Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, insieme a Urbano Cairo del Torino, Massimo Cellino del Cagliari, Tommaso Ghirardi del Parma, Albano Guaraldi del Bologna, Antonio Percassi dell’Atalanta, Gino Pozzo dell’Udinese, Enrico Preziosi del Genoa, Pietro Lo Monaco del Palermo sono, invece, stati eletti come consiglieri di Lega.

  • Il presidente Figc Giancarlo Abete attacca la Lega

    Il presidente Figc Giancarlo Abete attacca la Lega

    Si è chiusa l’avventura degli azzurri al Campionato Europeo 2012 e, prima di tornare in Italia, Cesare Prandelli e Giancarlo Abete si sono concessi ai giornalisti per l’ultima conferenza stampa che si è rivelata essere sotto certi aspetti scherzosa ma dove i due si sono tolti parecchi sassolini, per non dire delle grosse pietre, dalle scarpe.

    Dopo un grande applauso che ha accolto i due, Prandelli ha spiegato di essere soddisfatto di questo Europeo soprattutto per come è stato vissuto dai giocatori ma anche dai tifosi e dalla stampa anche se non nasconde la delusione per la partita finale contro la Spagna. Nonostante tutto il ct sottolinea che questa è una Nazionale nuova che purtroppo è inserita in un paese vecchio come l’Italia di oggi. Una chiaccherata che è molto di più che un semplice “tirare le somme” per il confermato allenatore azzurro ma soprattutto per Giancarlo Abete che lancia molte frecciatine tirando in ballo sia i club italiani che la Lega.

    Giancarlo Abete © Claudio Villa / Getty Images

    Il presidente della Federcalcio si espone senza paura e spiega che ad oggi la Lega ha avuto un ruolo insignificante come non mai e che questo è un problema per tutti. Sottolinea inoltre il fatto che in palio non è mai stato messo nulla e che non c’è un progetto ma solamente interessi individuali e che mancano le proposte e soprattutto il dialogo, cosa fondamentale.

    Altro problema è quello alzato da Prandelli e confermato dal vertice della Federcalcio: secondo il ct la Nazionale non interessa ai vari club e la prova è il fatto che gli azzurri giocheranno un’amichevole con l’Inghilterra il 15 agosto ma pochi giorni prima a Pechino si disputerà la Supercoppa italiana.

    Per questo il presidente ha voluto rassicurare Prandelli con un progetto per il prossimo anno: la Federazione vuole infatti rendere maggiore il rapporto del ct con l’Under 21 e con le varie rappresentative giovanili e soprattutto di migliorare l’aspetto del progetto-calcio mettendo le mani sulla scuola allenatori e sul settore tecnico.

  • No allo slittamento, la 33esima di Serie A il 25 Aprile

    No allo slittamento, la 33esima di Serie A il 25 Aprile

    Slittamento o recupero? Alla fine, è prevalsa la seconda opzione e, dunque, è ufficiale che si scenderà in campo il 24 e 25 Aprile per disputare il recupero della 33esima giornata di Serie A, che era in programma lo scorso weekend, e che è stata rinviata a seguito della notizia della morte di Piermario Morosini nel pomeriggio di sabato scorso. La decisione, però, non sembrava affatto agevole da concordare perchè era necessario metter d’accordo due opposte fazioni in seno al consiglio straordinario di Lega Calcio, svoltosi questo pomeriggio a Milano.

    La prima “fazione”, che comprendeva l’Inter ed altre tre società, spingeva per far giocare la 34esima giornata regolarmente come previsto dalle date del calendario (ossia il prossimo weekend, ndr), e recuperare la 33esima proprio mercoledì 25 Aprile. L’altra fazione, invece, costituita dagli altri club (tra cui la Juventus, ndr) avrebbe preferito far disputare la 33esima nel prossimo weekend e la 34esima il 25 Aprile, per seguire, così, “l’ordine” del calendario. In sostanza “ha vinto l’Inter” anche se i toni dei partecipanti al consiglio di Lega pare non siano stati neppure troppo accesi, al contrario di quanto era possibile ipotizzare alla vigilia.

    Stando alle dichiarazioni post-riunione, infatti, sembra che la decisione sia stata presa in un clima sereno, “in un’ora e mezza ed a larghissima maggioranza, nell’interesse di tifosi e televisioni“, come ha sottolineato Adriano Galliani. Il dirigente rossonero, inoltre, ha aggiunto che “per il Milan era quasi indifferente l’una o l’altra soluzione considerando che dovrà affrontare due partite casalinghe con Bologna e Genoa, e nemmeno un indovino saprebbe quale delle due è meglio affrontare per prima”. Molto soddisfatto, invece, è parso Ernesto Paolillo – ad nerazzurro – che ha sottolineato come in tale decisione abbia prevalso “il buonsenso”, rimarcando la “condivisione della scelta”. Impressioni positive anche dal presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, secondo il quale “la Lega ha fatto quello che doveva fare, ieri è stata la giornata del silenzio e del rispetto, oggi quella delle decisioni”.

    maurizio beretta | © Vittorio Zunino/Getty Images

    Deciso, dunque, che non ci sarà nessuno slittamento, per il programma delle partite del giorno della Liberazione le fasce orarie a disposizione per il recupero della 33esima giornata di Serie A saranno quella delle 12.30, delle ore 15:00 e delle 18:00, mentre non vi sarà un turno serale alle 20:45 poichè le disposizioni Uefa impediscono la contemporaneità dei campionati nazionali con le gare di Champions e, nel caso specifico, con la semifinale di Champions League fra Bayern Monaco e Real Madrid.

    Per il recupero della 33esima giornata, dunque, il 24 Aprile anticiperanno alle 18.30 Atalanta-Chievo; Cagliari-Catania (che si disputerà a Trieste, ndr), mentre il 25 Aprile  alle 12.30 si disputerà Novara-Lazio; alle 15.00 Lecce-Napoli; Palermo-Parma; Roma-Fiorentina; Siena-Bologna; Udinese-Inter; ed alle 18.00, in contemporanea, Cesena-Juventus e Milan-Genoa.

    Inoltre, sempre nella riunione di Lega svoltasi quest’oggi, è stato deciso di apportare una leggera modifica al calendario previsto per la 34esima giornata, considerando che gli anticipi previsti per sabato 21 Aprile saranno quattro anzichè due, con l’aggiunta di Parma-Cagliari e Catania-Atalanta.

    Pertanto, alle 18.00 si disputeranno Chievo-Udinese e Parma-Cagliari, mentre alle ore 20.45 sono previste Napoli-Novara e Catania-Atalanta. Resterà immutato, invece, il programma delle restanti gare previste, con in posticipo il big match di domenica 22 Aprile alle 20.45 fra Juventus e Roma.

  • Finale Tim Cup, biglietti Juventus Napoli

    Finale Tim Cup, biglietti Juventus Napoli

    In vista della Finale Tim Cup fra Juventus Napoli, prevista per il 20 Maggio allo stadio Olimpico di Roma, con fischio d’inizio alle ore 21:00, la Lega Calcio ha diramato un comunicato informativo circa l’organizzazione della finale che sarà, appunto, a cura della stessa Lega Nazionale Professionisti seria A. Un comunicato chiarificatore, in merito a diversi aspetti cruciali inerenti la gara, a partire dalla definizione della squadra che, a livello formale, giocherà in casa: dopo il sorteggio effettuato, infatti, è stato deciso che sarà la Juventus di Conte la padrona di casa pro formae, pertanto, la finale sarà indicata come “Juventus-Napoli”.

    Inoltre, il comunicato ha formalizzato la classificazione dei biglietti previsti per la gara, con le relative fasce di prezzo: si parte da un minimo di 30,00 euro per le curve Nord e Sud, ai 50,00 euro per il settore Distinti, ai 130,00 per le tribune Monte Mario e Tevere, in cui sarà applicata la riduzione per gli Under 14, con un prezzo pari a 70,00 euro. Gratuiti saranno, invece, i tagliandi per gli “invalidi di guerra, non deambulanti e invalidi al 100% con accompagnatore”: i soggetti diversamenti abili potranno accreditarsi dal 7 all’11 Maggio inviando una mail all’indirizzo [email protected], gli invalidi di guerra, invece, potranno accreditarsi direttamente il giorno della gara, dietro presentazione della necessaria documentazione. Infine, sarà applicata l’esenzione – senza diritto di posto – per i bambini, di statura inferiore ad un metro.

    Coppa Italia | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

    La vendita degli ambiti tagliandi scatterà giovedì 26 Aprile, alle ore 10:00, rispettando le seguenti modalità: dal 26 Aprile al 2 Maggio verrà applicata la prelazione per gli abbonati di Juventus e Napoli, in modalità digitale e con caricamento sulla tessera del tifoso, con rilascio contestuale del segna posto; dal 2 Maggio vi sarà la prelazione per i possessori di Juventus Membership e Napoli Club Azzurro Card, sempre in modalità digitale con caricamento sulla tessera del tifoso e rilascio del segna posto; dal 9 Maggio, infine, scatterà la vendita “libera”, con modalità cartacea, che seguirà procedure che verranno comunicate nei prossimi giorni. In ogni caso, per la vendita digitale è prevista l’abilitazione del sito www.listicket.it, mentre per la vendita cartacea è prevista l’abilitazione per “almeno un punto vendita in ogni capoluogo di provincia di tutto il territorio italiano” e tale elenco sarà consultabile sullo stesso sito listicket nell’apposita sezione “punti vendita LisTicket” sotto la voce “Biglietteria finale Tim Cup 2012”.

    La suddivisione dei posti fra le due tifoserie sarà la seguente: ai sostenitori della Juventus veranno riservati i posti di Curva Sud, Distinti Sud e Tribuna Monte Mario (denominata tribuna Juventus), mentre ai tifosi del Napoli saranno riservati i posti di Curva Nord, Distinti Nord e Tribuna Tevere (denominata tribuna Napoli).

    Per ricevere accrediti stampa, per gli accrediti delle emittenti radio televisive, e per gli accrediti fotografi, ci sarà tempo fino alle 18:00 di Martedì 15 Maggio, inviando una mail, rispettivamente, all’Ufficio stampa della Lega Calcio Serie A, ed all’Ufficio Emittenti della Lega Calcio Serie A. Infine, i titolari delle Tessere Coni e Tessere Figc per la Tribuna d’Onore, valide per l’anno 2012, avranno accesso alla Tribuna d’Onore destra, ed i tagliandi saranno consegnati, seguendo modalità che verranno comunicate nei prossimi giorni, dietro presentazione della tessera personale fino ad esaurimento dei posti disponibili.

  • Lega Calcio, Cellino e Zamparini abbandonano “non c’è legalità”

    Lega Calcio, Cellino e Zamparini abbandonano “non c’è legalità”

    Non c’è pace nella Lega Serie A. Nell’assemblea convocata questa mattina per eleggere il vice presidente c’è stato l’abbandono del presidente del Palermo Maurizio Zamparini e quello del Cagliari Massimo Cellino. I due hanno manifestato il proprio disappunto nei confronti di una situazione “anti-democratica” (come dichiarato dallo stesso numero uno rosanero). La contemporanea assenza di Roma e Fiorentina ha fatto saltare il quorum, fissato a 14, per l’elezione del numero due in Lega, ruolo ricoperto nel recente passato da Rosella Sensi. Dopo tre tentativi, i presidenti della massima serie si sono arresi, consegnando al genoano Enrico Preziosi una vittoria di Pirro.

    Maurizio Zamparini | © Tullio M.Puglia/Getty Images

    “NON C’E’ LEGALITA” – Pesante presa di posizione da parte dei due presidenti più famosi fra gli appassionati di calcio, etichettati dalla stampa nazionale con l’epiteto di mangia-allenatori (entrambi sono primi nella speciale classifica anche durante questa stagione, grazie ai due esoneri fin qui realizzati, con buona pace per Pioli, Donadoni, Ficcadenti, Mangia). Il patron rosanero ha affermato che insieme a Cellino non torneranno più in Lega fino a quando non verrà ristabilita la legalità, la democrazia.

    IL POMO DELLA DISCORDIA – I “ribelli” si domandano il perché l’assemblea dei presidenti di Serie A non affronti la questione della presidenza, sulla cui sedia è riposta la figura virtuale di Maurizio Beretta, virtuale perché lo stesso Beretta ha presentato da alcuni mesi le dimissioni dopo l’autentica rivolta di quasi tutti i presidenti di A lo scorso novembre, i quali lo accusavano di immobilità (anche a seguito della vertenza con l’Assocalciatori per il varo del nuovo regolamento collettivo). L’ennesima occasione “sprecata” dai colleghi ha mandato su tutte le furie Zamparini e Cellino, spesso uniti nelle battaglie sindacali all’interno della Lega. Riusciranno insieme a mandare in tilt i lavori dell’assemblea e spingere dalla loro parte la maggioranza dei club ottenendo così una vittoria diplomatica storica per i club “minori” ?

  • Serie A, le nuove alleanze. Zamparini alleato di Paolillo

    Serie A, le nuove alleanze. Zamparini alleato di Paolillo

    Le esternazioni di Ernesto Paolillo di ieri sulla precarietà della posizione del presidente di Lega Calcio Maurizio Beretta dovevano per forza di dar vita ad un nuovo scontro tra i presidenti di serie A. Il consiglio federale d’urgenza convocato dal presidente Beretta ha mandato su tutte le furie l’ad nerazzurro provocando una nuova protesta tra i presidenti di serie A.

    Maurizio Zamparini | ©Getty Images

    Il primo a commentare la parole di Paolillo ieri è stato Preziosi schierandosi però dalle parte di Beretta e vedendo nelle parole del dirigente dell’Inter un tentativo per arrivare alla carica. Al momento però ad esprimersi a favore della “mozione Paolillo” sono il presidente del Siena Mezzaroma, il patron del Cagliari Cellino, Pozzo per l’Udinese, i fratelli Della Valle e quindi la Fiorentina e il presidente del Napoli De Laurentiis.

    A chieder la testa di Beretta è anche il patron del Palermo Zamparini che ha visto nella modifica della norma 22 del Noif un norma ad ok per salvare la carica del presidente Lotito.

    “Lotito si sa muovere molto bene. Io mi batto da anni su questa questione di principio, ma il fatto che venga fatto tutto in fretta per favorire Lotito, è fuori dal normale. Io ho sempre sostenuto che l’articolo 22 vada modificato, ma solo ora vengono fuori queste contrapposizioni e anche Paolillo si chiede proprio questo: perché occuparsene ora? Perché riguarda Lotito?”

    Ricordiamo che il presidente Beretta è dimissionario da presidente della Lega di Serie A da diversi mese ma ancora incomprensibilmente non si è riuscito a trovare un sostituto. Lo stesso presidente poi sta rimandando ancora l’incontro decisivo per il rinnovo del contratto collettivo con l’Aic facendo temere ad una nuova serrata che farebbe perder ancor più credibilità agli occhi dei tifosi in un momento di gravi difficoltà per il paese. Pare oltretutto che il presidente del Coni Petrucci sia rimasto deluso dell’atteggiamento del presidente della Lega di Serie A in un momento in cui si cerca di riportar il sereno nell’ambiente.

  • Paolillo chiede la testa di Beretta. La Lega si spacca

    Paolillo chiede la testa di Beretta. La Lega si spacca

    Altro che tavolo politico. La Lega Calcio continua ad esser una lobby dove ogni società e presidente prova a tirar l’acqua al suo mulino proprio come avveniva prima dello scandalo Calciopoli e la dimostrazione evidente la si è avuta per la seconda volta in pochi mesi. Ernesto Paolillo apre una nuova crepa tra i presidenti di serie A divisi prima sui diritti tv si trovarono poi uniti per combattere contro l’Aic per il rinnovo del contratto collettivo per disunirsi adesso intorno al “salva Lotito”, vale a dire la modifica della norma 22 noif per far si che il presidente della Lazio possa continuare a svolgere le sue funzioni. Ma procediamo con ordine.

    Il tavolo politico chiesto da Agnelli

    Dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Napoli e l’istanza di non competenza del Tnas all’esposto della Juventus sulla revoca dello scudetto del 2006. Il presidente del Coni Petrucci ha tuonato contro l’overdose di ricorsi e polemiche nel nostro calcio definendo l’intero arco temporale come una sorte di “doping legale”. La parole hanno smosso la coscienza di Andrea Agnelli che invece di paventare l’ennesimo procedimento, questa volta ai tribunali civili, ha cercato un tavolo di confronto politico per dirimere le controversie del passato e metter mano alle riforme necessario per restare ancorati ai maggiori campionati europei. L’invito accolto da Petrucciha ricevuto seppur con qualche remora l’adesione di Massimo Moratti e del presidente Abete.

    Maurizio Beretta | ©Getty Images

    Il Lega però si è distratti dal “salva Lotito”

    Da una parte i presidenti sembrano entusiasti di un tavolo di confronto e illuminato dall’altro però fanno di tutto per tenersi ben stretta la propria poltrona. Il dispositivo del giudice Casoria ha come conseguenza non solo la conferma della condanna di Moggi ma la squalifica dei fratelli Della Valle, di Mencucci e di Claudio Lotito. Proprio intorno alla poltrona di quest’ultimo è nato l’ultimo contenzioso, il presidente dimissionario Beretta ha indetto infatti d’urgenza un consiglio federale proprio per la modifica dell’art.22 delle Noif ricevendo sette voti a favore ed uno solo contrario, quello dell’Inter.

    Paolillo chiede le dimissioni di Beretta

    La conseguenza del consiglio federale d’urgenza si è avuta poi in serata quando Ernesto Paolillo, ad dell’Inter, ha tuonato contro il presidente Maurizio Beretta chiedendone la “testa”“È un gesto ad hoc per il presidente della Lazio Claudio Lotito, non può rappresentare la Lega di Serie A e sarebbe stato di buon gusto da parte sua autosospendersi in attesa dell’esame della riforma dell’art. 22 delle Noif. -Paolillo continua- “C’è una sempre più diffusa richiesta da parte delle società di cambiare il presidente per averne uno focalizzato solo sulla Lega, nella prossima assemblea vedremo cosa pensano anche gli altri club, ma è urgente che la Lega cominci a discutere dei problemi seri del calcio e non, come ha fatto per per un anno in maniera confusa e deprimente di diritti tv, e adesso delle Noif. Ieri – ha continuato – ho contestato a Beretta di aver convocato d’urgenza un consiglio per affrontare una materia di competenza dell’assemblea al solo fine di ottenere più facilmente la maggioranza, e di avere cambiato l’ordine del giorno per parlare solo del caso Lotito”.” (dichiarazioni tratte dalla Gazzetta.it)

    Le reazioni. Preziosi “Paolillo aspira alla presidenza”

    Ovviamente non si sono fatte attendere le reazioni. Il primo a “difendere” il presidente Beretta è Enrico Preziosi “Mi sembra ci sia una congiura verso Beretta, lui è già dimissionario, forse Paolillo ha lui ambizioni di fare il presidente della Lega. – Il patron del Genoa continua- “Ieri in Lega nessuno ha avuto nulla da dire al riguardo e poi fuori con i giornalisti si dicono delle cavolate. Forse quelli dell’Inter si sentono in debito di dire certe cose. Trovo questa uscita fuori luogo. A chi ha fatto male Beretta non si è ancora capito. Questo comportamento di Paolillo non solo non è lineare, ma mi sembra mellifluo, cioè senza ossa, non lo trovo giusto. Da lui non me lo sarei aspettato e ne prendo atto“. Dalla parte di Paolillo si schiera anche il presidente del Siena Mezzaroma “Sono convinto anche io che la Lega si debba dotare di organi rappresentativi forti. Bisogna ridare forza e voce agli elettori”.