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  • Europa League, l’Italia cala il tris d’assi

    Europa League, l’Italia cala il tris d’assi

    Serata perfetta per le tre italiane in Europa League. 

    Le danze sono state aperte dal devastante Napoli di Sarri che ha battuto per 5-0 il Midtjyalland. Nelle gare delle 21 vittorie importantissime in trasferta per Lazio, in Norvegia contro il Rosenborg, e della Fiorentina sul campo del Lech Poznan. 

    Veniamo al racconto delle gare partendo da quella delle 19, giocata al San Paolo.

    NAPOLI – MIDTJYALLAND

    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    Tutto facile per gli uomini di Sarri che, se pur con un ampio turnover, sconfiggono nettamente i danesi del Midtjyalland. La gara si mette subito bene per il Napoli, dopo un paio di buone occasioni non concretizzate, al 13° El Kaddouri, imbeccato da Insigne, batte Andersen per l’uno a zero. Passano 10 minuti e Gabbiadini è rapido a girare in gol una respinta del portiere sul tiro del solito Insigne. Gabbiadini è in gran serata e al 38° realizza anche la doppietta personale. Nella ripresa il copione non cambia, anzi prima Maggio con l’inserimento e poi Callejon, con un colpo di testa, completano la manita azzurra. 

    NAPOLI – MIDTJYALLAND 5-0 (13° El Kaddouri, 23°, 38° Gabbiadini, 55° Maggio, 77° Callejón)

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiricheș, Koulibaly, Strinić (68° Hysaj); López, Valdifiori, Hamšík (53° Allan); El Kaddouri, Gabbiadini, Insigne (57° Callejón).

    Allenatore: Sarri .

    Midtjylland (4-2-3-1): Andersen; Rømer, Banggaard, Sviatchenko, Novák; Hansen (47° Ureña), Sparv; Olsson (69° Sisto), Poulsen, Royer; Onuachu (62° Pušić).

    Allenatore: Thorup.

    Arbitro: Bastien.

    Ammoniti: López (N).

     

    LECH POZNAN – FIORENTINA

    Vittoria importante per la Fiorentina che ringrazia Ilicic e ritorna in corsa per la qualificazione al turno successivo di Europa League. Il primo tempo si dimostra equilibrato con una viola che fa possesso palla senza però rendersi pericolosa. Dopo qualche rischio la Fiorentina passa in vantaggio con una splendida punizione di Ilicic al 41°. Nella ripresa il Lech ci prova, gli ospiti rischiano ma poi chiudono il match con un tocco sotto del solito Ilicic che scavalca il portiere e si deposita in gol.

    LECH POZNAN – FIORENTINA 0-2 (41°, 82° Ilicic)

    Lech Poznań (4-5-1): Burić; Kędziora, Kamiński, Dudka, Kádár; Trałka, Tetteh (73° Thomalla), Formella (59° Lovrencsics), Pawłowski, Linetty; Hämäläinen (76° Gajos).

    Allenatore: Urban.

    Fiorentina (3-4-2-1): Sepe; Tomović, Rodríguez, Astori; Bernardeschi, Błaszczykowski (71° Alonso), Vecino, Suárez (79° Badelj); Fernández, Iličić; Rossi (62° Kalinić).

    Allenatore: Sousa.

    Arbitro: Özkahya

    Ammoniti: Linetty (L).

     

    ROSENBORG – LAZIO

    Djordjevic trascina la Lazio al successo sul campo del Rosenborg. Biancocelesti praticamente subito avanti con il gol di Djordjevic al 9°. I padroni di casa cercano di trovare il pari ma capitolano nuovamente al 29°, ancora per merito di Djordjevic. Nel primo tempo ci sarebbe anche il gol di Hoedt, annullato però per fuorigioco. Nel secondo tempo ci si attende un Rosenborg d’assalto ma la Lazio non rischia praticamente niente. Nel finale gli uomini di Pioli rimangono in 10 per il rosso diretto a Keita. Al triplice fischio la Lazio può festeggiare il primo posto del girone.

    ROSENBORG – LAZIO 0-2 (9°, 29° Djordjevic)

    Rosenborg (4-3-3): An.Hansen; Svensson, Reginiussen (33° Bjørdal), Eyjólfsson, Skjelvik; Jensen, Selnæs, Midtsø (61° Konradsen); Helland, Søderlund (66° Vilhjálmsson), Mikkelsen.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi, Onazi; Candreva (46° Keita), Morrison (76° Mauri), Kishna; Djordjević (66° Matri).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Marriner.

    Ammoniti: Radu (L), Kishna (L).

    Espulsi: Keita (L)

     

  • Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata non totalmente perfetta per le tre italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    Il Napoli ha proseguito la sua striscia positiva andando a conquistare, sul campo del Midtjyalland, il terzo successo su tre gare europee disputate in stagione.

    Prima del Napoli, la Lazio aveva mostrato tanta grinta e tanto cuore per avere la meglio sul Rosenborg, pur avendo giocato dal 6° in 10 per il rosso a Mauricio, terza espulsione stagionale per lui.

    La nota stonata della serata di Europa League per l’Italia, arriva da Firenze. La capolista della Serie A infatti ha subito il secondo ko casalingo europeo, dopo quello con il Basilea, uscendo sconfitta per 2-1 dal Lech Poznan.

    Veniamo al racconto delle tre sfide, partendo in ordine cronologico dalle due giocate alle 19.

    FIORENTINA – LECH POZNAN

    Paulo Sousa decide per un ampio turnover nella sfida contro i polacchi. Attacco guidato dal duo Babacar-Rossi.

    La partenza viola è buona con una chance non sfruttata dopo pochi minuti, sostanzialmente però nel primo tempo non accade molto altro anche per una Fiorentina lenta e poco propositiva. Nella ripresa sono sempre gli uomini di Sousa a fare la gara ma la rete la trova il Lech con il perfetto inserimento di Kownacki che colpisce di prima e batte Sepe. La rete dà la scossa ai viola che si lanciano in avanti ma sia Vecino che Bernardeschi non riescono a superare un ottimo Buric. I polacchi, passato lo spavento si riportano avanti e, al 82°, sulla sponda di Kamisnki è lesto Gajos a girare il rete la palla dello 0-2. La Fiorentina cerca in tutti i modi di riaprirla e ci riesce con il gol di Rossi al 90°. Il sogno pareggio c’è, ma si spegne al 93° quando Babacar da due passi colpisce alto di testa. Vince il Lech, secondo ko europeo casalingo dei viola con la classifica che ora si fa preoccupante.

    FIORENTINA – LECH POZNAN 1-2 (65° Kownacki (L), 82° Gajos (L), 90° Rossi (F))

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Roncaglia, Tomovic, Astori; Rebic, Mati Fernandez, Suarez (73° Ilicic), Verdù (65° Vecino), Pasqual (68° Bernardeschi), Babacar, Rossi.

    Allenatore: Paulo Sousa

    Lech Poznan (4-2-3-1): Buric; Kedziora, Dudka, Kaminski, Kadar; Tralka, Tetteh; Formella, Holman (68° Hamalainen), Lovrencsics; Thomalla (63°Kownacki (78° Gajos)).

    Allenatore: Urban.

    Arbitro: Mazeika.

    Ammoniti: Lovrencsics (L), Tralka (L).

    Espulsi: Rebic (F).

     

    LAZIO – ROSENBORG

    Alessandro Matri | Foto Twitter
    Alessandro Matri | Foto Twitter

    Niente turnover, o almeno molto ridotto, per Pioli nella sfida casalinga contro il Rosenborg. In avanti tridente Candreva-Mauri-Felipe Anderson alle spalle di Matri. 

    La partenza è shock perchè dopo soli 6 minuti Mauricio, dopo un errore difensivo, è costretto al fallo che gli costa il rosso diretto. La gara si mette in salita ma la Lazio ha tanta grinta e cuore e al 28° Candreva imbecca perfettamente Matri che non fallisce l’appuntamento con il gol. La reazione del Rosenborg è immediata ma Berisha ed i pali mantengono i biancocelesti avanti. Ad inizio ripresa arriva il raddoppio di Felipe Anderson. Sembra tutto chiuso ma i norvegesi riescono a riaprirla con il colpo di testa di Soderlund al 69°. La Lazio rischia di subire il pareggio ma al 82° Radu conquista un calcio di rigore. Dal dischetto va Candreva, Hansen respinge ma lo stesso Candreva ribadisce in gol. Nell’ultimo minuto di recupero c’è ancora gloria per Berisha che para un rigore a Soderlund. Vince la Lazio che mantiene la vetta del girone.

    LAZIO – ROSENBORG 3-1 (28° Matri (L), 54° Felipe Anderson (L), 69° Soderlund (R), 82° Candreva (L)

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi (11° Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (75° Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (70° Lulic); Matri.

    Allenatore: Pioli

    Rosenborg (4-3-3): An. Hansen; Svensson (75° Konradsen), Eyjolfsonn, Bjordal, Dorsin (62° Mikkelsen); Jensen, Selnaes (89° Vilhjalmsson), Midtsjo; De Lanlay, Soderlund, Skjelvik.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Arbitro: Gil.

    Ammoniti: Bjordal (R), Milinkovic-Savic (L), Matri (L)

    Espulso: Mauricio (L).

     

    MIDTJYALLAND – NAPOLI

    Per la sfida in Danimarca, tra le due prime della classe del girone, Maurizio Sarri decide di dare riposo a diversi titolari, dando spazio alle seconde linee, con grande qualità, come Valdifiori, Chiriches e Gabbiadini. 

    L’inizio gara vede i padroni di casa aggressivi e vogliosi di fare la partita ma al 19° arriva il gioiello di Callejon: lancio perfetto di Koulibaly e tocco volante dello spagnolo che scavalca il portiere. I danesi non hanno una grandissima reazione e subiscono un devastante uno-due firmato da Gabbiadini, il primo con un tocco piuttosto facile al 31° e poi una conclusione perfetta, che s’infila all’incrocio, al 40°. A due minuti dal termine del primo tempo, reazione del Midtjyalland che accorcia le distanze con un tocco da pochi passi di Pusic. Nella ripresa i partenopei cercano di gestire gara e risultato, rischiano qualcosina nel finale, prima al 77° Koulibaly salva sulla linea poi nei minuti di recupero è la traversa a dire di no al tiro cross di Mabil. Prima del triplice fischio dell’arbitro arriva anche il gol del Pipita Higuain per il definitivo poker azzurro.

    MIDTJYALLAND – NAPOLI 1-4 (19° Callejon (N), 31°,40° Gabbiadini (N), 43° Pusic (M) 94° Higuain (N))

    Midtjyalland (4-4-2): Andersen; Romer, Hansen, Sviatchenko, Novak; Duelund (73° Mabil), Sparv, Poulsen, Royer; Rasmussen (73° Larsen), Pusic (62° Onuachu).

    Allenatore: Thorup.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (81° Strinic); Allan (60° Hamsik), Valdifiori, David Lopez; Callejon (64° Higuain), Gabbiadini, El Kaddouri.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Gozubuyuk.

    Ammoniti: Koulibaly (N)

     

  • Il programma dei sedicesimi di Europa League. Rischiano Liverpool e Manchester City

    Il programma dei sedicesimi di Europa League. Rischiano Liverpool e Manchester City

    Non solo Villarreal – Napoli. Questa sera si concludono i sedicesimi di finale di Europa League con le gare di ritorno a campi invertiti rispetto ad una settimana fa. Se Porto e Cska Mosca hanno staccato già il biglietto per gli ottavi di finale ai danni di Siviglia (inutile ieri il gol degli andalusi di Luis Fabiano in terra lusitana) e Paok Salonicco, oggi a rischiare in particolar modo sono due corazzate, il Liverpool e il Manchester City di Mancini: le due inglesi, dopo gli 0-0 raccolti in trasferta, non possono sbagliare in casa con Sparta Praga, che sarà di scena ad Anfiled Road, e Aris Salonicco, impegnato al City of Manchester, che potranno giocare per due risultati su tre.

    In bilico anche lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti che dovrà ribaltare il 2-1 dell’andata in favore dello Young Boys mentre per Bayer Leverkusen, Ajax e Dinamo Kiev dovrebbe essere solo pura formalità forti dei risultati ottenuti sette giorni fa in trasferta.

    Il programma delle gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League

    già giocate
    CSKA MOSCA – PAOK SALONICCO 1-1 (and 1-0)
    67′ Muslimovic (P), 80′ Ignashevich (C)
    PORTO – SIVIGLIA 0-1 (and 2-1)
    71′ Luis Fabiano

    ore 17:00
    ZENIT SAN PIETROBURGO – YOUNG BOYS (and 1-2)

    ore 19:00
    PSV EINDHOVEN – LILLE (and 2-2)
    BAYER LEVERKUSEN – METALIST KHARKIV (and 4-0)
    SPARTAK MOSCA – BASILEA (and 3-2)
    SPORTING LISBONA – RANGERS (and 1-1)
    LIVERPOOL – SPARTA PRAGA (and 0-0)

    ore 21:05
    VILLARREAL – NAPOLI (and 0-0)
    AJAX – ANDERLECHT (and 3-0)
    TWENTE – RUBIN KAZAN (and 2-0)
    STOCCARDA – BENFICA (and 1-2)
    SPORTING BRAGA – LECH POZNAN (and 0-1)
    PARIS SAINT GERMAIN – BATE BORISOV (and 2-2)
    DINAMO KIEV – BESIKTAS (and 4-1)
    MANCHESTER CITY – ARIS SALONICCO (and 0-0)

  • Europa League: il Napoli pesca il Villarreal di Rossi nei sedicesimi

    Europa League: il Napoli pesca il Villarreal di Rossi nei sedicesimi

    Rimasta l’unica superstite italiana in Europa League dopo i fallimenti di Juventus, Palermo e Sampdoria eliminate, il Napoli si troverà davanti l’ostico Villarreal di Giuseppe Rossi nei sedicesimi di finale. Questo il responso del sorteggio effettuato a Nyon che ha destinato i partenopei, in caso di passaggio del turno contro gli spagnoli, negli ottavi di finale alla vincente di Metalist Kharkiv (inserito nel gruppo della Sampdoria) e il Bayer Leverkusen.
    Il Napoli ha comunque evitato le terze classificate dei gironi della Champions League (Ajax, Rangers, Benfica e Spartak Mosca su tutte) e le prime classificate temibili di altri gironi come Manchester City, Psv Eindhoven, Cska Mosca, Porto e lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti.

    Questi gli accoppiamenti dei sedicesimi di finale di Europa League

    1. Napoli – Villarreal
    2. Rangers – Sporting Lisbona
    3. Sparta Praga – Liverpool
    4. Anderlecht – Ajax
    5. Lech Poznan – Sporting Braga
    6. Besiktas – Dinamo Kiev
    7. Basilea – Spartak Mosca
    8. Young Boys – Zenit San Pietroburgo
    9. Aris Salonicco – Manchester City
    10. Paok Salonicco – Cska Mosca
    11. Siviglia – Porto
    12. Rubin Kazan – Twente
    13. Lille – Psv Eindhoven
    14. Benfica – Stoccarda
    15. Bate Borisov – Paris Saint Germain
    16. Metalist Kharkiv – Bayer Leverkusen

    Questi gli accoppiamenti per gli ottavi di finale di Europa League

    vincente 14 – vincente 15
    vincente 6 – vincente 9
    vincente 12 – vincente 8
    vincente 10 – vincente 11
    vincente 13 – vincente 2
    vincente 16 – vincente 1
    vincente 4 – vincente 7
    vincente 3- vincente 5

  • I tifosi del Napoli sfottono i giocatori della Juve. Video

    I tifosi del Napoli sfottono i giocatori della Juve. Video

    I tifosi del Napoli beccano i giocatori della Juventus di ritorno dalla trasferta di Poznan in aereoporto e subito parte lo sfottò per il pari che di fatto li estromette dalla Europa League. Per Sissoko un invito a trasferirsi a Napoli, Del Piero è l’unico che perde un pò le staffe e risponde…

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  • Le pagelle di Lech Poznan – Juventus 1-1

    Le pagelle di Lech Poznan – Juventus 1-1

    Le pagelle ai protagonisti di LECH POZNAN – JUVENTUS 1-1

    LECH POZNAN

    Kotorowski 7: risponde sempre presente, bravo a chiudere su Sissoko e magnifico su Bonucci nel primo tempo; si arrende solo a Iaquinta.

    Henriquez 5: chissà quante volte si sarà chiesto “ma quanto corre questo qui?” il questo qui in questione è Krasic. Annaspa ogniqualvolta il serbo cambia marcia.

    Peszko 6.5: è uno degli uomini più interessanti del Lech Poznan, dotato anche di una buona tecnica. Corre, tiene palla e aggredisce in pressing.

    Rudnevs 7: forse passerà alla storia per essere il calciatore che detiene la più alta media di gol segnati alla Juventus in 180′ con le quattro reti messe a segno tra andata e ritorno. E forse non ci crede neanche lui.

    JUVENTUS

    Camilleri 6: si comporta più che bene alla sua partita d’esordio con la maglia bianconera, le condizioni metereologiche non hanno consentito di potersi esprimere al meglio.

    Krasic 7.5: sì, la Juve è Krasic – dipendente. Se lui scompare dal gioco la Juve fa altrettanto, al contrario se comincia a giocare come sa sono dolori. Anche stasera crea i maggiori pericoli, dimostra di avere una velocità incredibile anche con il ghiaccio sotto i tacchetti che crea problemi di equilibrio. Sembra di ammirare Plushenko mentre pattina sul ghiaccio.

    Pepe 5: non ne azzecca una stasera, non incide. Si trova fin da subito in difficoltà. Del Neri lo sostituisce con Lanzafame.

    Iaquinta 6: raggiunge la sufficienza per il gol realizzato ma che non serve a nulla ai fini della qualificazione.

    Libertazzi sv: non ci sentiamo di condannarlo per l’errore nel finale che poteva dare una vittoria, fin li insperata, alla Juventus. Entra comunque tardi per valutarne la prestazione.

    LECH POZNAN (4-4-2): Kotorowski 7; Wojtkowjak 6, Bosacki 6.5, Arboleda 6, Henriquez 5; Peszko 6.5, Injac 6, Djurdjevic 5.5, Krivets 6 (54′ Kikut 6); Rudnevs 7 (61′ Mozdzen 5.5), Stilic 5.5 (81 Kaminski sv).
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger 5.5; Camilleri 6, Bonucci 6, Chiellini 6, Traoré 6 (77′ Libertazzi sv); Krasic 7.5, Sissoko 5 (75′ Melo sv), Marchisio 6, Pepe 5 (67′ Lanzafame sv); Iaquinta 6, Del Piero 5.

  • A Poznan la Juve va fuori dall’Europa League

    A Poznan la Juve va fuori dall’Europa League

    Dopo la Sampdoria anche la Juventus viene eliminata, con un turno d’anticipo, dall’Europa League. Ai bianconeri non basta l’ennesimo pareggio (1-1), il quinto su altrettante gare della fase a gironi, strappato a fatica sul ghiaccio dello stadio Miejski di Poznan in condizioni climatiche avverse e adatte per lo svolgimento di qualche sport invernale (si giocava sotto una nevicata di ghiaccio e con temperature di 12 gradi sotto lo zero) per continuare a credere in una qualificazione ai sedicesimi di finale. Per i polacchi a segno il solito Rudnevs, il pari bianconero arriva dai piedi di Iaquinta nel finale quando ormai è troppo tardi.

    Nel freezer di Poznan la Juve, che avrebbe preferito non giocare in queste condizioni al limite della praticabilità del campo, va subito sotto in avvio di gara: è infatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo che Rudnevs, al quarto gol ai bianconeri tra andata e ritorno dopo la tripletta dell’Olimpico, prende il tempo a Chiellini e batte di testa sul primo palo Manninger.
    Accusato il colpo la squadra di Del Neri costruisce due nitide palle gol con Sissoko e Bonucci, entrambe a tu per tu con il portiere Kotorowski che chiude bene lo specchio della porta. La voglia di arrivare al pareggio c’è ma, vuoi il terreno di gioco scivoloso, vuoi la sfortuna, il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore del Lech Poznan.

    Nella ripresa la tormenta aumenta tant’è che durante l’intervallo gli addetti dello stadio sono costretti a ritracciare le linee del campo ormai scomparse e che vanno confondendosi nel manto bianco del terreno di gioco. E quando i padroni di casa tirano definitivamente i remi in barca cercando di innalzare un muro davanti la porta difesa da Kotorowski, sale in cattedra Krasic proprio nel momento più difficile per la Juventus. Il serbo, abituato a giocare in queste condizioni avendo militato in Russia nelle fila del Cska Mosca per 6 anni, non sembra un calciatore bensì un pattinatore che scivola leggiadro sul ghiaccio polacco e supera in velocità puntualmente l’avversario di turno. E’ proprio grazie ad una sua accelerazione che offre un cross perfetto a Del Piero che di testa sfiora il palo e il pari.
    La bufera aumenta e proporzionalmente la visibilità si riduce. L’1-1 arriva grazie a Iaquinta, su assist di Krasic, all’84’ e si va verso il finale di gara con la Juve a provare un difficile assalto alla porta avversaria provando il tutto per tutto (con il pareggio e la concomitante vittoria del Manchester City i bianconeri sarebbero fuori aritmeticamente): e proprio a pochi secondi dal termine del match è il neo entrato Libertazzi che ha sulla testa la palla giusta per centrare il colpaccio ma la sua conclusione è troppo centrale e viene neutralizzata dal portiere polacco.

    Sono i titoli di coda di un’avventura europea che finisce anzitempo, nessuno lo avrebbe immaginato, ma bisogna dare alibi in ogni caso alla Juventus che, causa infortuni e indisponibilità varie, è stata costretta a giocare spesso con alcuni Primavera titolari, vedi stasera Camilleri, e con una panchina che è sempre stata imbottita di giovani. Ora tutte le forze saranno concentrate nel campionato.

    Il tabellino
    LECH POZNAN – JUVENTUS 1-1
    12′ Rudnevs (L), 84′ Iaquinta (J)
    LECH POZNAN (4-4-2): Kotorowski; Wojtkowjak, Bosacki, Arboleda, Henriquez; Peszko, Injac, Djurdjevic, Krivets (54′ Kikut); Rudnevs (61′ Mozdzen), Stilic (81′ Kaminski).
    Panchina: Buric, Gancarczyk, Wilk, Kielb.
    Allenatore: Bakero.
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Bonucci, Chiellini, Traoré (77′ Libertazzi); Krasic, Sissoko (75′ Melo), Marchisio, Pepe (67′ Lanzafame); Iaquinta, Del Piero.
    Panchina: Storari, Liviero, De Paola, Giandonato.
    Allenatore: Del Neri.
    Arbitro: Teixeria Vitienes

  • Europa League: Lech Poznan – Juventus. Streaming e formazioni

    Formazioni LECH POZNAN – JUVENTUS (ore 21:05)

    LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski; Kikut, Arboleda, Bosacki, Henriquez; Djurdjevic, Injac; Stilic, Peszko, Wilk; Rudnevs.
    Panchina: Buric, Wojtkowiak, Gangarczyk, Kielb, Drygas, Krivets, Mozden.
    Allenatore: Bakero.
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Chiellini, Bonucci, Traore; Krasic, Marchisio, Sissoko, Pepe; Iaquinta, Del Piero.
    Panchina: Storari, Ferrero, Felipe Melo, Liviero, Buchel, Giannetti, Lanzafame.
    Allenatore: Del Neri.

    CLICCA QUI PER VEDERE LECH POZNAN – JUVENTUS IN STREAMING

  • Temperature polari a Poznan, la Juve chiede di non giocare

    Temperature polari a Poznan, la Juve chiede di non giocare

    Rischia di saltare la partita valida per la quinta giornata di Europa League Lech Poznan – Juventus. Infatti i bianconeri starebbero pensando di chiedere il rinvio della gara per le temperature polari che si stanno registrando nella città polacca appellandosi al regolamento Uefa che prevede il divieto di scendere in campo se la temperatura dovesse scendere oltre i 15 gradi sotto lo zero.

    Al momento la coloninna di mercurio segna i -11 gradi (la percepita è ancora più bassa) ma si attendono ulteriori abbassamenti considerato che la gara avrà inizio alle 21:05, tra circa due ore (dal momento in cui scriviamo). Pertanto si dovranno attendere i prossimi minuti per sapere se la partita sarà regolarmente disputata o verrà rinviata.

  • Europa League: Lech Poznan – Juventus, probabili formazioni

    Europa League: Lech Poznan – Juventus, probabili formazioni

    E’ una Juventus obbligata quella che stasera scenderà in campo nel gelo dello stadio Miejski (si preannunciano temperature polari) per affrontare il Lech Poznan, tra infermeria piena e giocatori non inseriti nella lista come Aquilani, Quagliarella e Sorensen, e alla ricerca della vittoria che rilancerebbe i bianconeri nella corsa qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

    La situazione del Gruppo A è problematica, Del Piero e compagni sono costretti a vincere entrambe le due gare rimaste (l’ultima con il Manchester City di Mancini) per essere sicuri di passare il turno visti i 3 punti di ritardo che accusano in classifica da inglesi e polacchi.
    La Juve non ha mai vinto, ha ottenuto 4 punti frutto di altrettanti pareggi e lasciare anzitempo la competizione senza neanche aver vinto una gara sarebbe pesante da digerire per la truppa bianconera.

    Del Neri punterà sull’estro di Krasic, sulla fascia destra, e sulla velocità di Pepe a sinistra a rifornire le due punte che saranno Del Piero e Iaquinta. Turno di riposo per Felipe Melo a centrocampo mentre in difesa troveranno spazio Traorè e il baby Camilleri, stasera all’esordio assoluto in prima squadra. In porta, come di consueto, ci sarà Manninger.

    All’andata finì con un incredibile 3-3, i polacchi pareggiarono in pieno recupero al termine di una gara rocambolesca con un gran tiro dalla distanza di Rudnevs, autore quella sera della tripletta che bloccò la Juventus.

    Probabili formazioni LECH POZNAN – JUVENTUS (ore 20:45)

    LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski; Kikut, Arboleda, Bosacki, Henriquez; Djurdjevic, Injac; Stilic, Peszko, Wilk; Rudnevs.
    Panchina: Buric, Wojtkowiak, Gangarczyk, Kielb, Drygas, Krivets, Mozden.
    Allenatore: Bakero
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Chiellini, Bonucci, Traore; Krasic, Marchisio, Sissoko, Pepe; Iaquinta, Del Piero.
    Panchina: Storari, Ferrero, Felipe Melo, Liviero, Buchel, Giannetti, Lanzafame.
    Allenatore: Del Neri.