Il maltempo che ha investito in queste ultime ore l’Italia sta mettendo in ansia migliaia di tifosi, con il rischio del rinvio che aleggia su numerose partite della 21^ giornata di Serie A. Ancora non si sono spente le polemiche che hanno visto protagonista il Tardini di Parma ieri sera, con un Antonio Conte imbufalito a causa della mancata organizzazione che ha di fatto causato notevoli problemi all’intero clan juventino, il quale ha dovuto affrontare oltre 10 ore di pullman per fare ritorno a Torino.
Nella mattinata di oggi sono state annullate altre due gare previste per questa sera, Siena-Catania e Bologna-Fiorentina. A rischio anche il match di San Siro fra Inter-Palermo, l’incontro di Bergamo fra Atalanta-Genoa e la partita che vede l’Udinese in casa contro il Lecce. Inoltre è probabile il rinvio del posticipo di domani fra Novara-Chievo.
Mezza Serie A in tilt quindi, per la delusione degli appassionati di calcio che già si pregustavano un ricco turno infrasettimanale, con ben 8 incontri in contemporanea. La mannaia del rinvio che incombe su 3 incontri, e la sentenza definitiva già pervenuta su altri due match.
Da poco infatti è arrivata l’ufficialità del rinvio della sfida all’Artemio Franchi Siena-Catania (dove non ci sono le condizioni di sicurezza all’interno dello stadio) e quella del Dall’Ara Bologna-Fiorentina, con il campo emiliano reso impraticabile. Le abbondanti nevicate al Nord Italia stanno rendendo critiche le condizioni anche sui campi di Milano, Udine e Bergamo, oltre che il Silvio Piola di Novara dove è in programma il posticipo di giovedì fra i padroni di casa e il Chievo del tecnico Di Carlo.
Si attende una decisione ufficiale nelle prossime ore, sebbene gli ultimi aggiornamenti stanno dando riscontri confortanti. La situazione sembra stia migliorando e le altre partite a rischio segnalate questa mattina dovrebbero disputarsi regolarmente, come riportano i siti della Gazzetta dello Sport e Sportmediaset.
CalciomercatoFiorentina, i viola sono pronti ad accogliere tre nuovi innesti. Definito il trasferimento di Olivera dal Lecce, a ore è atteso l’arrivo del passaporto del centrocampista Guido Pizarro per ufficializzare l’acquisto del giocatore del Lanus, mentre dall’Atahotel di Milano arrivano conferme importanti da parte dello stesso presidente del Genoa Preziosi per lo scambio Cerci-Seymour.
OLIVERA – Manca ancora l’ufficialità ma è già stato tutto definito tra Fiorentina e Lecce per il passaggio del centrocampista offensivo ex Genoa alla corte di Delio Rossi. L’uruguaiano lascia la squadra giallorossa dopo due anni. Corvino dovrebbe annunciare nella giornata di oggi l’acquisto a titolo definitivo di Olivera per 1,8 milioni di euro. Andrà a infoltire il reparto di centrocampisti offensivi, che attualmente può contare solamente su Jovetic e Ljajic, con Lazzari ormai preferito nella posizione di centrocampista centrale.
GUIDO PIZARRO – Il club argentino del Lanus ha già dato l’ufficialità ieri notte sul suo sito del trasferimento del centrocampista Pizarro ai viola. A questo punto diventa una corsa contro il tempo per la dirigenza della Fiorentina l’arrivo del passaporto italiano del calciatore classe ’90, argentino ma di origini italiane (da parte della madre). Fratello del famoso attaccante Claudio Pizarro (ora in forza al Werder Brema), Guido è un centrocampista con buona predisposizione nell’impostare il gioco, e non disdegna la fase difensiva. Nelle tre stagioni al Lanus ha disputato 60 presenze andando a segno in 4 occasioni.
SCAMBIO CERCI-SEYMOUR – Secondo quanto dichiarato dal presidente rossoblu Enrico Preziosi questa mattina all’Atahotel di Milano, il Genoa ha offerto il cartellino del centrocampista cileno Seymour per arrivare ad Alessio Cerci, quest’ultimo in rotta con l’ambiente viola. Le probabilità di un accordo fra i due club sono al momento non ancora sufficienti per affermare che lo scambio fra i due giocatori si concretizzerà, sebbene non è da escludere che Corvino venga convinto dallo stesso allenatore Delio Rossi a lasciare partire l’ex giallorosso, in quanto non congeniale alle esigenze tattiche della Fiorentina.
Date a Cesare ciò che è di Cesare, si è spesso detto quando come spesso è accaduto si è lodato l’operato di Ranieri in grado di vincere 7 partite di campionato consecutivamente e riportare l’Inter in alto. Oggi però come gli sono piovute addosso molte lodi, è lecito fargli numerose critiche per le scelte tattiche e per i cambi effettuati nella ripresa del match perso contro il Lecce. Inspiegabile la rivoluzione fatta nella ripresa dopo che nel primo tempo l’Inter aveva mostrato un buon gioco ed era stata punita solo da un gran gol di Giacomazzi, in complicità con un errore di posizionamento di Lucio. Togliere Sneijder per Alvarez ha certamente allargato le maglie del gioco nerazzurro, ma ha di fato tolto l’unico uomo in grado di avvicinare centrocampo e attacco, garantendo quella qualità necessaria per sbloccare una partita del genere (senza dimenticare che togliendo l’olandese si è di fatto rinunciato a calciare le punizioni). Mantenere Obi in campo per poi far entrare Zarate ha di fatto sconfessato ogni scelta fatta dal tecnico romano. Sconfitta pesante e dura da digerire soprattutto in una giornata che registra il sorpasso della Lazio e l’allungo della Juve che accumulando 9 punti di distacco dai nerazzurri di fatto, ribadisce come la lotta scudetto sia più un affare a due, con il Milan come maggiore insidia.
PAGELLE LECCE
Benassi 8 Super Star assoluta ruba le luci dello spettacolo anche all’autore dello splendido gol del vantaggio Giacomazzi. Compie almeno 3 parate decisive, catalogabili come miracoli veri e propri. La prima e la seconda a distanza di pochi minuti l’una dall’altra: su Samuel di puro istinto su colpo di testa ravvicinato, e poi su Pazzini togliendo dall’angolo basso in tuffo un diagonale rasoterra. Nel finale mette ulteriormente la sua firma sulla vittoria togliendo dalla rete un pallone imprendibile sull’incornata di Pazzini con un gesto che sovverte le leggi della fisica.
Giacomazzi 7 Bella la partita del capitano dei giallorossi, che trova il gol con un movimento da attaccante d’area di razza: controllo solitario, spalle alla porta, conclusione rasoterra in diagonale di prima per battere Julio Cesar e portare i suoi in vantaggio. Lascia il campo per i crampi anzitempo, dopo aver corso come un forsennato per tutto il match.
Cuadrado 7 Continua a sorprendere l’esterno ex Udinese, con prestazioni convincenti e di qualità. Propositivo in avanti e sempre attento in difesa è uno dei migliori in campo per i suoi.
Muriel 6,5 Paragonato a Ronaldo dai suoi tifosi, il piccolo talento del Lecce fa vedere i suoi numeri migliori mettendo in difficoltà un difensore granitico come Samuel in più occasioni. Non trova il gol solo grazie ad un paio di buoni interventi del portiere nerazzurro.
Di Michele 6 Gioca una partita di sacrificio. Nel finale ha la palla buona per chiudere l’incontro si fa negare la rete da una perfetta parata di Julio Cesar.
PAGELLE INTER
Julio Cesar 6,5 Incolpevole sul gol, compie una bella parata in uscita sull’accelerazione di Muriel nel primo tempo. Nel finale è bravo a negare il gol del raddoppio a Di Michele, deviando la conclusione in angolo.
Lucio 4,5 Inspiegabile il suo posizionamento nell’azione del gol del Lecce. Si perde senza validi giustificazioni la marcatura di Giacomazzi, lasciandogli il tempo di stoppare e calciare per battere Julio Cesar in piena area. Nella ripresa prova fin troppe volte le sue galoppate rischia tutto che lasciano sguarnita la difesa facendo imbestialire Ranieri.
Maicon 5 Sembra come svogliato, e di conseguenza tira sempre indietro la gamba, giocando in maniera quasi approssimativa. Perde spesso l’uomo da marcare (vedi l’azione finale fermata da J.Cesar su Di Michele). Ci prova, ma senza efficacia con cross mal calibrati e pochi spunti utili davanti.
Sneijder 6 La domanda è lecita. Perché togliere il fulcro del gioco nerazzurro? Tiene bene il campo e serve buoni assist ai compagni, sfiorando di poco il gol nel primo tempo. Poi qualche segnale di nervosismo e poca intesa con Pazzini forse convincono Ranieri a sostituirlo con Alvarez. La scelta dell’argentino non pagherà.
Pazzini 5,5 Sfortunato e infuriato prima con Sneijder e poi con Alvarez rei di averlo ignorato e peccato di egoismo. Si vede negare due volte il gol da due splendide parate di Benassi. Quella sul finale è davvero clamorosa.
Clamoroso nella 20esima giornata di Serie A, la prima del girone di ritorno, al Via del Mare dove l’Inter ferma la sua rincorsa alla vetta della classifica ora distante 9 punti. I nerazzurri cadono incredibilmente a Lecce, i giallorossi interrompono la striscia di sette vittorie consecutive in campionato della squadra di Ranieri ottenendo la seconda vittoria nel giro di tre settimane ma soprattutto la prima tra le mura amiche dove ancora non era arrivata la gioia dei 3 punti. Di Giacomazzi a pochi minuti dalla fine del primo tempo la rete che ha deciso il match.
L’Inter viene riscavalcata al quarto posto in classifica dalla Lazio che espugna il Bentegodi di Verona rifilando tre reti al Chievo: Hernanes porta in vantaggio le Aquile, nel finale si scatena il bomber Klose che nell’arco di 2 minuti chiude il match con una doppietta. Brutto tonfo del Napoli a Marassi, gli azzurri perdono 3-2 contro un Genoa andato addirittura in vantaggio di tre gol, splendido l’eurogol di Palacio che sblocca il risultato, raddoppio di Gilardino al suo primo centro in rossoblu pochi minuti più tardi e tris a 20 minuti dal termine dell’attaccante argentino ex Boca Juniors che realizza così la sua doppietta personale; la squadra di Mazzarri, che aveva optato per un ampio turnover, accorcia le distanze con Cavani entrato in campo nella ripresa e un giro di lancette più tardi con Lavezzi senza però riuscire nell’assalto finale a trovare almeno il gol del pari restando così a quota 29 punti e vedendo la zona Champions farsi sempre più difficile da raggiungere.
Rallenta il suo cammino anche la Roma reduce da 4 vittorie consecutive. I giallorossi di Luis Enrique rischiano il ko casalingo contro il Bologna passato in vantaggio con Di Vaio; a rimettere le cose a posto ci pensa Pjanic direttamente su calcio di punizione. Igor Budan trascina il Palermo alla vittoria contro il Novara: l’attaccante che il neo tecnico Mutti ha rispolverato è autore di una pregevole doppietta che rilancia i rosanero dopo un periodo travagliato, per i piemontesi è notte fonda, in queste ore si deciderà il futuro in panchina di Tesser fortemente in bilico.
L’Atalanta passa a Cesena grazie all’autorete di Marco Rossi su un cross dalla destra dell’ex Schelotto, la Fiorentina nell’anticipo di mezzogiorno aveva battuto il Siena nel derby toscano 2-1, Jovetic e Natali le reti viola con un’ottima prova del nuovo arrivato Amauri. Chiude la giornata il posticipo Milan – Cagliari con i rossoneri costretti a vincere per non perdere la scia della capolista Juventus che ieri nell’anticipo serale aveva battuto l’Udinese allo Stadium 2-1 (doppietta di Matri). Nell’altro anticipo Catania e Parma avevano pareggiato 1-1.
RISULTATI E MARCATORI 20 GIORNATA SERIE A 2011-2012
CATANIA – PARMA 1-1
33′ Bergessio (C), 43′ Modesto (P) CESENA – ATALANTA 0-1
76′ aut Rossi CHIEVO – LAZIO 0-3
21′ Hernanes, 88′ Klose, 89′ Klose GENOA – NAPOLI 3-2
31′ Palacio (G), 36′ Gilardino, 70′ Palacio (G), 81′ Cavani (N), 82′ Lavezzi (N) FIORENTINA – SIENA 2-1
4′ Jovetic (F), 63′ Natali (F), 89′ rig Calaiò (S) JUVENTUS – UDINESE 2-1
42′ Matri (J), 55′ Floro Flores (U), 62′ Matri (J) LECCE – INTER 1-0
40′ Giacomazzi PALERMO – NOVARA 2-0
41′ Budan, 72′ Budan ROMA – BOLOGNA 1-1 57′ Di Vaio (B), 62′ Pjanic (R) MILAN – CAGLIARI
32′ Ibrahimovic, 39′ Nocerino, 30′ st Ambrosini
Il treno Inter guidato da Claudio Ranieri si ferma a Lecce dopo 7 vittorie consecutive, sbattendo contro un Lecce spietato e ben organizzato in difesa. I nerazzurri trovano sulla loro strada un super Benassi tra i pali che con un paio di veri e propri miracoli mantiene inviolata la propria rete. Sconfitta che segna inevitabilmente la rincorsa scudetto per l’Inter, che spreca il match point per agganciare il terzo posto dell’Udinese (facendosi scavalcare dalla Lazio) e trovandosi a meno 9 dalla capolista Juventus dicendo addio alle ambizioni di rimonta tricolore. Prima vittoria casalinga per il Lecce che inizia a staccarsi dal fondo della classifica superando il Cesena e vedendo il Siena più vicino.
PRIMO TEMPO – Prima occasione per i nerazzurri al 10’ con Benassi che su pressing di Milito perde il pallone in maniera ingenua, regalandolo di fatto all’argentino che calcia da posizione defilatissima senza trovare lo specchio della porta di pochissimo. I Salentini soffrono il pressing nerazzurro, sbagliando molti passaggi in fase di impostazione a inizio manovra. Al 18’ si vede davanti il Lecce, su un’azione di ripartenza Muriel brucia Samuel sullo scatto recuperandogli almeno cinque metri calciando e trovando una pronta chiusura di Julio Cesar in uscita. Ottimo il pressing di Sneijder che al 25’ recupera un pallone al limite dell’area, scarta un difensore e calcia cercando il palo lontano con un tiro a giro, senza però trovare lo specchio della porta, con il pallone che finisce alto sopra la traversa.
La difesa nerazzurra non mostra la solita sicurezza difensiva commettendo molti errori di disattenzione. L’Inter viene fuori alla lunga: doppio miracolo di Benassi su colpo di testa di Samuel sugli sviluppi di un calcio d’angolo alla mezz’ora e poi altro salvataggio a chiudere lo specchio della porta su una conclusione rasoterra di Pazzini con un riflesso felino. Al 40’ arriva la doccia fredda per i nerazzurri che mostrano evidenti limiti difensivi: cross di Oddo dalla trequarti, in area Giacomazzi è libero di stoppare, girarsi e calciare un rasoterra letale per Julio Cesar portando il Lecce in vantaggio nel momento migliore per l’Inter. Altro contropiede pericolosissimo per i padroni di casa che potrebbero raddoppiare ma Muriel viene murato da un buon intervento di Julio Cesar. Il risultato non cambia e le squadre vanno a riposo con il Lecce in vantaggio.
SECONDO TEMPO – Cambio a sorpresa per Ranieri all’ingresso in campo delle squadre nella ripresa, con Sneijder che rimane negli spogliatoi e Alvarez a prendere il suo posto. Il gol del pari arriva al 6’ ma viene giustamente annullato a Cambiasso per posizione di fuorigioco, dopo un bel palo colpito da Samuel di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Inter ci prova con continuità ma non riesce a trovare il guizzo finale per mandare gli attaccanti in porta, rischiando moltissimo sulle ripartenze pericolosissime dei salentini, che sfruttano la velocità di Muriel. Sembra che l’assenza di Sneijder abbia in qualche modo scollato il reparto del centrocampo con le due punte, fin troppo isolate, costringendo sempre più spesso Milito ad abbassarsi per ricevere palloni giocabili. Altro urlo strozzato in gola per i nerazzurri che vedono negarsi un’altra reteal 27′ per fuorigioco, con Milito a ribadire in rete un appoggio di Cambiasso che si trova però oltre la linea dei difensori salentini.
Ranieri un minuto dopo si gioca tutto togliendo Obi e inserendo Zarate per un’Inter a trazione anteriore. Continua il forcing nerazzurro ma in maniera sterile, con numerosi cross neutralizzati e molte conclusioni da fuori area che non impensieriscono Benassi. Nel finale è proprio il portiere salentino a rendersi protagonista negando il gol a Pazzini su colpo di testa con una parata spettacolare quasi a togliere il pallone dalla rete con un colpo di reni straordinario. Sul ribaltamento l’occasione è ghiotta per il Lecce che con Di Michele potrebbe chiudere il discorso, ma Julio Cesar è bravo a deviare in corner. Il match finisce dopo 4 minuti di recupero con il Lecce che strappa 3 punti d’oro escludendo l’Inter dal discorso scudetto.
Chiusa la parentesi della Tim Cup, con l’eliminazione ai danni del Napoli, l’Inter guidata da Ranieri si rituffa nel clima campionato per riprendere la rincorsa alla zona Champions. Lecce Inter trasferta importante e decisiva oggi al Via del Mare, contro i giallorossi di Cosmi per evitare di perdere terreno dalla Juve, che ieri ha battuto l’Udinese 2 a 1 e continua a mantenere un rullino di marcia impressionante. Portare a casa i tre punti vorrebbe dire guadagnare terreno proprio sui friulani, e perché no, in attesa dei risultati del Milan rimanere agganciati al treno scudetto. Cosmi alla ricerca di una vittoria ancora mai arrivata in casa, troverà un avversario in forma, e motivato, che solo poche settimane fa nel recupero della prima giornata schiantò la sua squadra per 4 a 1.
LECCE- Cosmi alla disperata ricerca di punti salvezza per staccarsi dal fondo della classifica, affida le sue speranze al bel gioco, come lui stesso ha dichiarato nella conferenza stampa alla vigilia della partita. Aver rigenerato un giocatore come Di Michele, è certamente un’arma in più e contro i nerazzurri, i salentini scenderanno in campo cercando di conquistare i tre punti. Per quanto riguarda la situazione tattica l’idea del tecnico è quella di giocarsi la partita a viso aperto, scegliendo un 3-5-2. Modulo che prevede, grazie ad un centrocampo folto, di spezzare il gioco nerazzurro sul nascere, sfruttando al tempo stesso la velocità degli esterni per colpire in maniera letale nelle ripartenze, come spesso ci ha fatto vedere quest’anno l’Udinese di Guidolin. Per quanto riguarda la scelta dell’undici che scenderà in campo Cosmi sembra aver le idee chiare: la difesa a tre vedrà Oddo, Tomovic e Miglionico; in mediana Giacomazzi, l’ultimo arrivato Blasi, Oliveira, Brivio e Cuadrado. Zero dubbi in attacco dove il tandem offensivo sarà composto da Di Michele, e Muriel già a segno nel match d’andata contro i nerazzurri.
INTER- Ranieri non ha affatto voglia di fermarsi, come ha già spiegato nella conferenza stampa alla vigilia del match odierno. Vincendo questa partita c’è infatti la possibilità di agganciare l’Udinese al terzo posto a quota 38 punti in classifica, riuscendo inoltre a non prendere ulteriori distanze dalla Juventus. Il mercato non ha regalato grosse soddisfazioni al tecnico romano, che inaspettatamente è alle prese con la grana Thiago Motta, cercando di tenere in ogni modo il centrocampista a Milano, lontano dalle lusinghe francesi del Psg. Assente per infortunio, o per precauzione, volendo evitare di rischiare un giocatore oggetto di mercato con le valigie già pronte, in mediana ci dovrebbe essere spazio per Zanetti o per Poli. Solito modulo per Ranieri che utilizzerà un rodato 4-4-2, dove davanti a Julio Cesar scenderanno in campo la ritrovata coppia argentino brasiliana, Lucio e Samuel, mentre sulle corsie laterali a destra ci sarà Maicon e a sinistra c’è il ballottaggio tra Nagatomo (che ha smaltito i postumi dell’influenza) e Chivu, con il romeno leggermente favorito sul nipponico. Centrocampo che con l’assenza di Motta dovrebbe vedere Zanetti al centro ad affiancare Cambiasso, e Alvarez e Faraoni sugli esterni di centrocampo. Di nuovo panchina per Sneijder, con Ranieri che sembra volerlo utilizzare con il contagocce. Coppia d’attacco ritrovata con Milito e Pazzini, che vede nel Lecce uno dei suoi bersagli preferiti. Se dovesse scendere in campo Sneijder dal primo minuto, ci potrebbe essere anche la sorpresa del 4-4-1-1 con l’olandese alle spalle dell’unica punta Milito e il Pazzo potrebbe partire dalla panchina.
È ora di rialzarsi dopo la sconfitta al San Paolo, e l’Inter di Ranieri avrà l’occasione per farlo nel prossimo turno di campionato in trasferta contro il Lecce di Cosmi. Nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita il tecnico romano rassicura i giornalisti su un possibile contraccolpo dovuto all’interruzione della striscia positiva in Tim Cup contro gli azzurri di Mazzarri: “La sconfitta di Napoli non mi preoccupa, ma sono curioso di vedere come reagiamo. Noi abbiamo sempre la forza e l’energia per risollevarci. Abbiamo visto tutti come siamo caduti a Napoli, però adesso dobbiamo continuare a fare bene in campionato per vedere poi quanti punti avremo”.
Alla ricerca dell’ottava vittoria consecutiva in campionato Ranieri analizza un girone d’andata terminato con buoni risultati dopo la pessima partenza, fissando a questo punto gli obiettivi stagionali: “Fin qui abbiamo fatto bene, ma ora dobbiamo risalire. Questa deve essere la nostra motivazione. Vogliamo la zona Champions, per questione di prestigio e anche economica. Davanti ci sono tre ottime squadre e da dietro altre incalzano. Ora c’è un girone di ritorno dove bisognerà fare più punti possibile”.
QUESTIONE MERCATO– Le voci di un addio sempre più prossimo di Thiago Motta monopolizzano ogni discorso relativo al mercato in uscita nerazzurro. Ranieri si dice ottimista sulla permanenza dello stesso, però lasciando qualche dubbio sulla sua mancata convocazione a Lecce: “No, oggi il giocatore non si è allenato quindi non mi sembra corretto convocarlo. Se devo rispondere a tutte le parole di procuratori, fratelli e quant’altro, dovrei andare su quelle diavolerie tipo Facebook o Twitter…”.
Sulle fondate preoccupazioni dei tifosi il tecnico nerazzurro chiede pazienza: “Io ho sempre detto che vuole restare. Poi dico ai tifosi di aspettare un pochino”.
Mentre si mostra abbottonatissimo per quanto riguarda i nomi caldi sul mercato in entrata: “Aspettiamo e poi vi dirò tutto se ci sarà chi verrà o chi andrà via. Io lavoro con questi ragazzi e cerco di tirare il massimo da loro come deve fare ogni allenatore”.
LECCE- Ranieri non si fida del Lecce e soprattutto di un tecnico esperto come Cosmi, in grado di rivitalizzare i salentini soprattutto dal punto di vista del gioco. L’obbligo è di non sottovalutare l’avversario vista la posizione in classifica e prepararsi a una partita difficile: “Cosmi sta dando la giusta determinazione. Di Michele? Ha fatto sei gol come Milito, ha ritrovato la vena giusta. Poi c’è Muriel che aveva segnato a San Siro, Cuadrado che è uno velocissimo. Ci sarà campo pesante e dovremo fare una bella partita”.
L’IMPORTANZA DI SNEIJDER- Il recupero dell’olandese è un obiettivo fondamentale per il tecnico romano, che sminuisce le critiche piovute su uno Sneijder troppo nervoso nella partita contro il Napoli: “Mah, Sneijder nervoso? In Coppa ha fatto un fallo brutto ma a Napoli nel secondo tempo ha fatto vedere le cose di cui è capace. Io sono fiducioso sulla voglia di Wes di fare bene, credo che in vista della Champions raggiungerà il top della forma”.
Massima fiducia per l’inserimento del numero dieci nerazzurro in una rosa che ha appena trovato la sua quadratura: “Beh, avete visto Sneijder che sta entrando nel suo meccanismo. Quando Forlan starà bene, capiremo quanto possiamo riuscire a migliorare. Però io sto sempre lì con l’ago della bilancia per vedere quali obiettivi raggiungere. Con Forlan, Chivu e Deki abbiamo una bella rosa. Vogliamo rimontare, io mi auguro che non ci siano sbandamenti verso una cosa che potrebbe essere più bella. Mi auguro che praticità e bellezza si possano sposare per fare il salto di qualità”.
INSULTI A CELI- Nel finale a chi gli avesse chiesto sugli insulti all’arbitro Celi nella sfida di Coppa, Ranieri risponde con una smentita: “Non credo di avere insultato l’arbitro, anzi se è un ragazzo intelligente farà esperienza di quello che gli ho detto e gli servirà per migliorare”. In merito all’episodio con protagonista Mourinho, nel post partita di Barcellona Real, il tecnico nerazzurro risponde in maniera ironica sdrammatizzando: ” Io non ho mai aspettato un arbitro in garage”. Dichiarazioni tratte da : Fc Inter News.it, Eurosport.com
Il Milan sta per chiudere l’operazione che porterà Mesbah in rossonero. Il terzino sinistro del Lecce è il secondo rinforzo del mercato di gennaio, dopo l’arrivo di ieri sera del giovane Merkel dal Genoa, squadra con la quale il giocatore è attualmente in comproprietà. I tifosi però si chiedono quanto realmente l’ex giallorosso possa essere considerato un giocatore da Milan.
Nella tarda mattinata di oggi i dirigenti del Lecce sono volati a Milano per concludere la trattativa con i rossoneri riguardo il cartellino di Mesbah, che andrà in scadenza a fine stagione. La firma sul nuovo contratto ci sarà con tutta probabilità nella stessa serata di oggi o al più tardi entro domani. Massimiliano Allegri così potrà contare sul nuovo rinforzo già per la trasferta di Novara in programma questo fine settimana, match valido per la 18^ giornata di campionato. L’amministratore delegato rossonero Galliani sta per completare l’ennesima operazione low cost, dopo gli acquisti nella scorsa estate di Mexes, Taiwo e Nocerino, senza dimenticare Antonio Cassano prelevato nel gennaio scorso.
L’algerino, con passaporto francese, arriva a Milano dopo aver trascorso due stagioni e mezzo in Salento, dove ha totalizzato 81 presenze segnando 6 reti. Inoltre Mesbah ha anche all’attivo 8 presenze con la maglia della sua nazionale. Nella sua carriera agonistica vanta numerose presenze in Svizzera con vari club elvetici, fra cui il Basilea. I tifosi del Diavolo non hanno accolto molto bene la notizia del prossimo arrivo del leccese a Milanello, in quanto considerato un talento “grezzo”, non in grado di aggiungere qualità al tallone d’Achille della retroguardia difensiva del Milan, ovvero la corsia di sinistra. La maggior parte delle critiche della tifoseria rossonera nei confronti della dirigenza di Via Turati riguardano l’età del giocatore (classe ’84) e il fatto che provenga da una squadra di terza fascia come il Lecce e che non sempre in questa stagione abbia avuto il posto da titolare nell’undici giallorosso. La paura che serpeggia intorno all’ambiente milanista è che l’acquisto di Mesbah si riveli un fallimento come l’arrivo la scorsa estate del terzino sinistro Taiwo, proveniente dal Marsiglia.
Lecce cinico e spietato all’insegna della filosofia di gioco del suo tecnico Serse Cosmi, un calcio pratico che dopo una serie infinita di risultati negativi porta i primi 3 punti stagionali in una trasferta difficile come quella di Firenze.
La partita contro i viola dal punto di vista dello spettacolo ha poco da regalare, con poche azioni degne di nota e un lungo possesso palla sterile da parte di entrambe le squadre, dove nei salentini a fare la differenza è spesso l’esterno di centrocampo Cuadrado, eccelso sia in fase propositiva contro un cliente scomodo come Vargas, sia in fase di contenimento chiudendo ogni varco.
Fiorentina completamente “spuntata”, quando i pochi cross che arrivano dalle fasce cadono nel vuoto, e soprattutto quando nelle due chiarissime occasioni da gol capitate su Ljajic vengono sprecate malamente viene da chiedersi se la storia sarebbe stata diversa con un bomber di razza e d’esperienza in area. Rossi ha le sue colpe, ma le soluzioni difficilmente sono rintracciabili nella rosa viola, quindi l’attesa per cercare il giusto sostituto di Gilardino non deve prolungarsi troppo a lungo.
PAGELLE FIORENTINA
Nastasic 6,5 Nonostante la giovanissima età, fa il suo mestiere con l’esperienza di un veterano. Ottimo colpo di mercato di Corvino che ha scovato un centrale davvero di personalità. Nella partita non sbaglia praticamente nulla o quasi, evitando il due a zero fermando in extremis Di Michele lanciato a rete. L’unico errore è sottoporta quando nelle vesti dell’attaccante calcia in malo modo mancando la rete del pari.
Natali 5,5 Partita di ordinaria amministrazione fino al pasticciaccio del contatto in area con Muriel che regalerà il rigore ai salentini. Ha l’occasione del riscatto subito dopo con un colpo di testa, ma manca il gol di pochissimo.
Jovetic 5,5 Non brilla come al solito intestardendosi in qualche dribbling di troppo. La squadra gira tutta intorno a lui e quando si inceppa tutti ne risentono. Meglio nella ripresa quando serve un assist perfetto al compagno Ljajic, con quest’ultimo che spreca un’ottima occasione. Mai come oggi gli sarebbe servito il supporto di una punta d’area con cui scambiare.
Ljajic 5 Fin troppo acerbo e poco lucido sottoporta. Mostra numeri e giocate dall’alto tasso tecnico con cui delizia il pubblico in mediana, ma riesce a divorarsi due palle gol impossibili da sbagliare. La prima saltando il portiere e non trovando più il pallone, la seconda calciando male e facendosi murare da Benassi. Rimandato.
Vargas 4,5 Nonostante salvi su Oliveira un gol già fatto, soccombe in maniera indecorosa nel duello personale contro Cuadrado, trasformando la sua fascia in terra di conquista per le incursioni del Lecce.
PAGELLE LECCE
Benassi 6,5 Pronto e reattivo su una forte e pericolosa conclusione di Montolivo nel primo tempo, si supera nella ripresa chiudendo lo specchio della porta a Ljajic lanciato a rete. Nell’uscita improvvisata però sfortunatamente s’infortuna dovendo abbandonare il campo: prognosi frattura del setto nasale.
Cuadrado 7 Stravince la sfida personale contro Vargas sulla fascia, demolendo in tutti i sensi il laterale peruviano. Assolutamente devastante sia in fase offensiva con continui assist per i compagni di reparto, e altrettanto fondamentale nelle chiusure in difesa. Cosmi si coccola il migliore dei suoi. Uomo partita Sky.
Di Michele 6 si vede poco nel corso della partita, ma quando c’è da assumersi la responsabilità di calciare il rigore decisivo lui non si tira indietro realizzandolo con la freddezza di un killer.
Muriel 6 Partita di alti e bassi. Mezzo voto in più per il rigore procuratosi in maniera furba. Nella ripresa cala vistosamente e inizia a sbagliare giocate che normalmente gli sarebbero riuscite con facilità. Cosmi è attento e lo sostituisce con Corvia.
La gara più importante della stagione, come l’aveva definita Delio Rossi, si conclude nel peggiore dei modi per la Fiorentina che soccombe in casa contro un Lecce agguerrito e compatto. Cosmi grazie al rigore trasformato da Di Michele strappa i primi tre punti del 2012 iniziando a vedere la luce dopo un periodo buio. È opportuno invece fare un’analisi approfondita sulla Fiorentina, fin troppo sterile in attacco, priva di un bomber di razza come Gilardino, e poco incisiva in mezzo al campo, che non riesce ad ottenere una buona reazione nemmeno dopo il gol di svantaggio. Rossi dovrà fare del suo meglio per risollevare la squadra, ma come si è visto oggi in campo, i primi aiuti dovranno arrivare dal mercato di riparazione.
Nessuna novità nelle formazioni per entrambi i tecnici, con Rossi che punta molto sull’ottimo stato di forma del gioiellino Jovetic, supportato davanti da Ljajic mentre Cosmi rinnova l’undici visto contro la Juve affidandosi ai numeri di Muriel e Di Michele in fase offensiva. Infortunio dell’ultimo secondo per Obodo che per problemi al ginocchio viene sostituito da Grossmuller.
PRIMO TEMPO – Il primo guizzo della partita è del Lecce al 11’ con Cuadrado che sfida in dribbling Vargas, lo supera e prova la conclusione trovando una pronta respinta di Boruc a deviare in angolo. Poca Fiorentina nei primi minuti, con tanti passaggi sbagliati e molti errori banali in fase di impostazione, mentre il Lecce mostra un buon fraseggio con Cosmi soddisfatto dell’interpretazione della partita da parte dei suoi. I viola sembrano davvero spenti, evidenziando poco movimento senza palla, assenza di velocità e guizzi decisivi nel reparto avanzato.
Partita molto noiosa alla mezz’ora con entrambe le squadre che abusano del possesso palla senza cercare mai una verticalizzazione per le punte. Si vede la Fiorentina davanti, per la prima volta al 33’ con una gran conclusione di Montolivo dal limite dell’area, su cui arriva una reattivissima risposta in tuffo di Benassi a negargli il gol. Occasione clamorosa per Ljaijc al 35’ che, servito in area da un lancio perfetto di Behrami, mette a sedere il portiere salentino e incredibilmente si fa anticipare da Tomovic mancando una rete impossibile da sbagliare. Bella azione del Lecce al 44’, con la finalizzazione di Oliveira che da fuori area fa partire un tiro diretto all’incrocio dei pali, trovando una parata perfetta di Boruc a mantenere il risultato fermo sullo 0-0. Finisce senza ulteriori azioni degne di nota il primo tempo.
SECONDO TEMPO – Cambio per Rossi che nella ripresa sostituisce Salifu inserendo Lazzari cercando in questo modo di lasciare più libertà di movimento a centrocampo per Montolivo. Dopo una buona occasione per il Lecce c’è da segnalare una ripartenza fulminea della Fiorentina al minuto 6, sull’asse Jovetic Ljajic, con quest’ultimo lanciato a rete che si fa murare una debole conclusione dall’estremo difensore del Lecce. Nell’uscita Benassi prende un brutto colpo che non gli permette di continuare la partita. Cosmi è costretto a sostituirlo con l’ex portiere della Roma Julio Sergio.
In un momento in cui la partita sembrava assolutamente statica, al 20’ il Lecce sfrutta una ripartenza di Muriel che entrato in area viene atterrato da Natali: Calvarese non ha dubbi e assegna il penalty ammonendo Cassani per proteste. Di Michele dagli undici metri è implacabile e batte con una conclusione forte e centrale Boruc, portando i suoi in vantaggio. Rossi corre ai ripari togliendo Ljajic e inserendo Cerci. Buona la risposta immediata dei viola al 23’ prima con Jovetic e poi con Natali a sfiorare il gol del pareggio.
Cambi per entrambi i tecnici al 34’ con Corvia a sostituire uno spento Muriel, e Romulo per i viola al posto di Cassani. È poca cosa la reazione della Fiorentina nel finale, non riuscendo mai a creare occasioni degne di nota, rischiando anche qualcosa con le ripartenze di Di Michele. La partita dopo 4 minuti di recupero, volge al termine regalando i primi 3 punti d’oro della gestione Cosmi e segnalando come la Fiorentina non stia vivendo un bel momento.