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  • Catania – Lecce: probabili formazioni

    Catania – Lecce: probabili formazioni

    Alle 20.45 è in programma Catania Lecce, match valido per il turno infrasettimanale della trentaduesima giornata di serie A, allo stadio Massimino della città etnea. Un match interessante per le caratteristiche delle due squadre in campo, capaci di mostrare – nei loro momenti migliori – sprazzi di gioco divertente e, a tratti, spettacolare. Gli uomini di Montella, padroni di casa, sono in una situazione di classifica tranquilla, con una salvezza ormai conquistata, che probabilmente li ha rilassati nella mente, portandoli ad allentare la tensione rispetto alle uscite di qualche settimana fa e, pertanto, nell’ultimo turno di campionato è giunta una sconfitta contro il Chievo, per 3 a 2 sul campo dei gialloblu. Gli uomini di Serse Cosmi, invece, sono in piena bagarre salvezza, anche se hanno mostrato nelle ultime uscite un ottimo stato di forma, che ne ha aumentato esponenzialmente le quotazioni in chiave permanenza in serie A.

    In occasione dell’ultimo turno di campionato, invece, gli uomini dell’aeroplanino hanno mostrato la solita capacità offensiva, realizzando due gol in trasferta, ma hanno patito troppe distrazioni in fase difensiva, probabilmente connesse alla minore vis agonistica, peraltro fisiologica dopo una stagione straordinaria. Contro il Lecce, Montella potrà schierare la formazione tipo, ad eccezione di Nicolas Spolli, il difensore argentino espulso sabato scorso che dovrà, quindi, scontare la squalifica.

    Al suo posto, nella coppia centrale difensiva, Legrottaglie sarà affiancato da Bellusci, che appare favorito su Capuano, mentre Montella potrebbe decidere di cambiare volontariamente qualcosa rispetto alla formazione anti-Chievo: fuori Ricchiuti e Llama, apparsi affaticati e fuorigiri, dentro Almiron e Barrientos. Vincenzo Montella, infatti, nonostante la sua squadra sia stata la rivelazione del campionato, non è soddisfatto dell’ultima uscita, e cerca di mantenere alta l’attenzione dei suoi cercando di stimolarli ad un maggiore impegno per tentare di ritagliarsi un posto in Europa league, obiettivo pienamente alla portata degli etnei al momento, se manterranno il ruolino di marcia finora mostrato.

    Serse Cosmi | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il Lecce di Serse Cosmi, invece, reduce dalla vittoria contro la Roma di Luis Enrique nel sabato pre pasquale, con il roboante risultato di 4 a 2 al Via del Mare, appare in condizione davvero eccellente, evidenziando un grandissimo protagonista in campo, il giovane Muriel, autore di un gol di straordinaria fattura: ecco, dunque, che mister Cosmi sembra intenzionato a lasciar immutato l’ undici titolare del suo Lecce per la gara contro il Catania, che lui stesso considera “la sorpresa del campionato”,  coerentemente con il motto “squadra che vince non si cambia” confermandola in tutti i reparti, optando per il suo modulo prediletto, il 3-5-2 e la coppia d’attacco da  17 gol in due, Di Michele-Muriel (rispettivamente dieci e sette reti stagionali, ndr), che appare attualmente in uno stato di grazia.

    Le probabili formazioni di Catania-Lecce:

    Catania (4-3-3) : Carrizo; Motta, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez,  Bergessio, Barrientos. A disposizione: Kosicky, Capuano,  Seymour, Llama, Ricchiuti, Catellani, Lanzafame. Allenatore:  Vincenzo Montella

    Lecce (3-5-2) : Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado,  Giacomazzi, Delvecchio, Blasi, Brivio; Muriel, Di Michele. A  disposizione: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Bertolacci, Obodo,  Bojinov, Corvia. Allenatore: Serse Cosmi.

    Arbitro della gara sarà il signor De Marco della sezione di Chiavari.

  • Lecce – Roma 4-2, Muriel spegne i sogni Champions

    Lecce – Roma 4-2, Muriel spegne i sogni Champions

    Un Lecce a dir poco sontuoso travolge la Roma e continua a sperare nella salvezza. Tre punti importanti per la formazione di Serse Cosmi che non vuole mollare e sembra l’unica squadra, in fondo alla classifica, a potersi tirare fuori. Per i capitolini invece un tonfo inaspettato, specie nelle proporzioni. Nonostante tutto Luis Enrique non sembra intenzionato a dimettersi anche se il cammino verso la Champions League adesso si complica maledettamente. Decisivi ai fini della vittoria finale Muriel e Di Michele, autori di una doppietta a testa. Troppo tardi arriva la reazione ospite con Bojan e Lamela: ma di punti non ne sono arrivati.

    Non ci sono grosse sorprese nei due undici titolari. Nella Roma gioca Lamela e non Pjanic dietro le punte mentre in difesa Rosi è preferito a Taddei. Lecce che invece scende in campo con l’undici previsto. I padroni di casa cominciano con molta aggressività non facendo ragionare i capitolini.

    Quanto basta per mettere in grossa difficoltà la formazione di Luis Enrique che non riesce mai a pungere, complice anche le defezioni di Totti e Borini. Al 22’ i pugliesi passano: Giacomazzi imbecca Muriel il quale davanti a Stekelenburg non sbaglia. La Roma sbanda e il Lecce la punisce ancora: ancora Giacomazzi, stavolta forse in posizione di fuorigioco, serve Di Michele il quale non ha  problemi a sfiorare la rete. Unico sussulto di marca romanista un tiro di Gago respinto da Benassi.

    Luis Muriel © Maurizio Lagana/Getty Images

    Ad inizio ripresa il Lecce anziché controllare decidono di chiudere anzitempo al contesa. Muriel scappa via sulla destra e si accentra con un bel colpo di tacco scavalcando di sinistro Stekelenburg. Il 3 a 0 di fatto stende i giallorossi di Luis Enrique che poco dopo addirittura si vedono calare il poker: Heinze ferma irregolarmente Muriel e l’arbitro assegna il calcio di rigore che Di Michele non fallisce. Solo a questo punto la Roma da segni di risveglio, complice anche un Lecce che si culla sul risultato ormai acquisito.

    Osvaldo e Gago vedono respingersi le insidie da Benassi il quale però nulla può su Bojan e Lamela, quest’ultimo abile ad infilarlo su calcio di punizione. Finisce cosi con la vittoria del Lecce anche se il contemporaneo successo della Fiorentina a Milano rende meno dolce il sapore di questi tre punti degli uomini di Cosmi.

    Le pagelle di Lecce Roma:
    Giacomazzi
    6,5: Due assist a coronamento di una prova di quantità e qualità in mezzo al campo.
    Muriel 8: Letteralmente incontenibile, anche se ormai non stupisce più. Stavolta propizia un calcio di rigore e segna anche un gol. Non si fa mancare nulla insomma.
    Di Michele 7,5: Bravo a calciare il rigore ma segna anche un altro gol. Altra prova maiuscola per lui.
    Benassi 7: Due grandi parate su Gago e una su Osvaldo: ci mette anche del suo nel successo leccese.
    Osvaldo 5,5: Ha una sola occasione ma non la sfrutta. Ma rispetto a qualche suo compagno qualcosa di buona, almeno come volontà, la combina.
    Bojan 5: Segna il gol del 4 a 1 ma fa poco altro: non riesce ad esprimersi al topo.
    Lamela 6: Un gol e un assist nel finale. Non basta per vincere e il suo risveglio è tardivo. Ma almeno c’è.
    Heinze 4,5: Disastroso. Sbaglia completamente tutto e Muriel lo mette costantemente in difficoltà.

    Il tabellino di Lecce Roma: 
    Lecce (3-5-2): Benassi 7; Oddo 6, Miglionico 6, Tomovic 6; Cuadrado 6 (17′ st Grossmuller 6), Blasi 6, Giacomazzi 6,5 (37′ st Bertolacci sv), Delvecchio 6, Brivio 6; Di Michele 7,5, Muriel 8 (29′ st Bojinov sv). In panchina: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Corvia. Allenatore: Cosmi 7
    Roma (4-3-3): Stekelenburg 5,5; Rosi 5, Kjaer 5, Heinze 4,5, Josè Angel 5; Gago 6, De Rossi 5, Marquinho 4,5; Lamela 6, Osvaldo 5,5, Bojan 5. In panchina: Curci, Taddei, Cicinho, Perrotta, Viviani, Pjanic, Tallo. Allenatore: Luis Enrique 4,5

    La video sintesi di Lecce Roma
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  • Lecce – Roma, le formazioni. Luis Enrique deve rinunciare a Totti

    Lecce – Roma, le formazioni. Luis Enrique deve rinunciare a Totti

    Una delle ultime chiamate in ottica salvezza per il Lecce che dopo il deludente pareggio interno contro il Cesena fanalino di coda chiede spazio alla Roma. Un impegno tutt’altro che agevole per gli uomini di Cosmi contro il team di Luis Enrique, galvanizzato dalla valanga di reti rifilate al Novara e che crede ancora nel terzo posto che vale i preliminari di Champions League, complice anche il cammino non impeccabile di chi sta davanti.

    Non tanti problemi di formazione per il tecnico dei salentini che oltre a Julio Sergio non dovrebbe avere grossi problemi, anche se persiste il dubbio relativo ad Esposito ancora non al top. Al rientro invece Obodo che ha smaltito i postumi dell’infortunio al ginocchio. Davanti a Benassi, nel 3-5-2 disegnato da Cosmi, agiranno Oddo, Miglionico e Tomovic in difesa. In mezzo al campo il trio formato da Giacomazzi, Blasi e Devecchio mentre sugli esterni il compito di pungere è assegnato a Cuadrado e Brivio. In avanti toccherà a Di Michele fare coppia con Muriel. Prevista panchina, almeno inizialmente, per Obodo e Bojinov.

    Totti e Luis Enrique © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Nella Roma invece non ci sarà, come noto da diversi giorni, il capitano Totti, causa un affaticamento al polpaccio sinistro. Out anche Borini, Simplicio, Cassetti, Greco, Juan, Burdisso e Lobont. Recupera invece il talentuoso Pjanic a centrocampo ma dovrebbe cominciare solamente dalla panchina. Nel 4-3-3 di Luis Enrique, davanti al portiere Stekelenburg agiranno Kjaer e Heinze centrali con Taddei e Josè Angel sulle corsie laterali. In mezzo al campo il trio formato da Gago, De Rossi e Marquinho, mentre in avanti il compito di bucare la difesa pugliese verrà affidato a Lamela, Osvaldo e Bojan.

    Lecce Roma, le probabili formazioni:
    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Delvecchio, Brivio; Muriel, Di Michele. In panchina: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Bertolacci, Obodo, Corvia, Bojinov. Allenatore: Cosmi
    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, Heinze, Josè Angel; Gago, De Rossi, Marquinho; Lamela, Osvaldo, Bojan. In panchina: Curci, Rosi, Cicinho, Pjanic, Perrotta, Viviani, Tallo. Allenatore: Luis Enrique

  • Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Gli sviluppi sulla vicenda calcioscommesse erano già nell’aria e, così, nella notte fra domenica e lunedì su ordine della procura di Bari sono stati eseguiti diversi arresti, fra cui quello di Andrea Masiello, ex difensore del Bari ed attualmente in forza all’Atalanta (ma sospeso, ndr) ed, oltre a lui, i due scommettitori Carella e Giacobbe, poichè ritenuti complici nelle combine delle partite monitorate: il capo d’accusa, naturalmente, è l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva ed, insieme a Masiello, risultano indagati dalla procura di Bari anche Daniele Portanova del Bologna, Alessandro Parisi del Torino, Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista, Nicola Belmonte. In particolare, Andrea Masiello – ritenuto uno dei “capi carismatici dell’organizzazione”, sfruttando le sue conoscenze nel mondo del calcio, cercava di indirizzare le scommesse su determinati risultati, condizionando, poi le prestazioni dei compagni di squadra.

    Nell’interrogatorio di ieri, Masiello ha ammesso il suo diretto coinvolgimento nella vicenda, con riferimento al derby di campionato del 15 Maggio scorso fra Bari e Lecce, terminato 2 a 0 per i salentini, nel quale lui stesso si rese autore di un autogol, che permise di fissare il punteggio sul 2 a 0 e che gli “fruttò” ben 50 mila euro, e per il quale i due scommettitori amici di Masiello, Carella e Giacobbe, guadagnarono ben 180 mila euro, ricevuti direttamente da un faccendiere del Lecce, non ancora identificato, ma sul quale la procura Barese sta indagando. Una circostanza, questa, che mostra ancora una volta come il coinvolgimento dei calciatori sia stato un elemento imprescindibile per la conduzione di tali operazioni perchè, senza la collaborazione di coloro che “scendevano materialmente in campo” gli esiti delle scommesse non potevano essere assicurati con certezza.

    Andrea Masiello, durante Bari-Lecce | © Getty Images

    L’autogol Masiello in Bari Lecce è solo degli episodi, poi, i riflettori sono puntati anche sulla partita del 22 Maggio fra Bologna Bari, terminata con una pesante sconfitta per 4 a 0 per i rossoblu emiliani, nella quale ci sarebbe stato l’intervento diretto del duo di scommettitori amici di calcioscommesse Masiello, che andarono a Bologna per incontrare Daniele Portanova e definire gli estremi dell’accordo. Da quanto trapelato, risulta che Portanova avesse opposto un secco rifiuto a truccare la partita, riferendo ai due “scommettitori” un messaggio indirizzato ad Andrea Masiello, con un inequivocabile “non è possibile”. 

    In un simile contesto, dunque, appare rilevante comprendere quale sia effettivamente la posizione delle società coinvolte, direttamente o indirettamente, nella vicenda. Il Bari, in primis, che per mezzo del direttore generale Claudio Garzelli ha ribadito ancora una volta di essere “parte offesa nella vicenda”, avendo chiesto anche l’autorizzazione alla federcalcio di poter denunciare per truffa alcuni calciatori e coloro che – a diverso titolo – gravitavano nella loro orbita per provare a realizzare le combine. Il Bologna, invece, in merito al coinvolgimento non del tutto accertato da parte di Daniele Portanova, si schiera dalla parte del suo difensore, come sostiene il dg Zanzi, con la società rossoblu che ha fornito “tutto l’appoggio morale al giocatore”. Nel caso dell’Atalanta, già colpita dalla penalità in classifica nella presente stagione a causa del coinvolgimento del suo ex capitano Doni, il d.g. Pierpaolo Marino commenta in maniera decisa la presa di distanze della società nei confronti del suo tesserato Andrea Masiello, che – come rivela Marino – è già stato sospeso; in tal senso, dunque, la società tende a sottolineare come il proprio coinvolgimento “sia solo di rimbalzo”.

    Intanto, il filone dell’inchiesta condotta dalla procura di Cremona si sta concentrando in queste ore su Lecce Lazio, partita terminata 2 a 4, in merito alla quale ci sarebbero da valutare le dichiarazioni rilasciate da Hovrat, calciatore ungherese coinvolto già nel suo paese in uno scandalo di combine, che avrebbe definito tale incontro “truccato“. Presto, dunque, si attendono ulteriori sviluppi.

    Video calcioscommesse Masiello autogol Bari Lecce del 15 Maggio 2011

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  • Milan, Muriel affascina. Galliani ci prova

    Milan, Muriel affascina. Galliani ci prova

    Muriel è il giovane del momento. Lo vogliono tutti, in particolare il Milan. Non sarà facile però strapparlo all’Udinese, che ne detiene il cartellino. A Lecce, dove si trova attualmente in prestito, l’attaccante colombiano sta dimostrando di avere numeri da campione.

    Forse il paragone con Ronaldo è azzardato, in ogni caso fanno impressione i movimenti che ricordano l’indimenticato Fenomeno.

    Lui sogna di giocare accanto a Messi, al momento però l’interesse più concreto pare sia quello dei rossoneri. A Milanello sognano un tridente d’attacco composto da El Shaarawy, Pato e Muriel.

     

    GLI INIZI – Luis Muriel cresce calcisticamente nelle giovanili dell’Atletico Junior, società che milita nella massima serie colombiana, dove rimane fino al 2008, quando viene acquistato dal Deportivo Cali. Dopo un primo anno trascorso tra gli Under-19, fa il suo debutto in prima squadra segnando nove gol in 11 presenze. Viene scoperto dalla famiglia Pozzo che lo ingaggia per 1,8 milioni di dollari, decidendo poi di girarlo in prestito agli spagnoli del Granada. Nella Liga attraversa una stagione difficile, totalizzando soltanto 9 presenze per 182 minuti complessivi, segnando soltanto una rete.

    A LECCE – Da qui la decisione dell’Udinese di riportarlo in Italia, dove viene dato in prestito al Lecce. Dopo un avvio stentato, si sblocca il 3 dicembre contro il Napoli al San Paolo.  Due settimane dopo segna all’Inter, l’ex squadra del Fenomeno. Nelle ultime 4 gare di campionato realizza altri tre gol, portando il suo bottino personale a quota 5 in Serie A. Oltre alle cinque marcature, il colombiano ha fornito sei assist ai propri compagni di squadra. Fin qui ha disputato 19 partite, partendo dalla panchina solamente in tre occasioni, e ha una media di un gol ogni 272 minuti.

    luis muriel | © EITAN ABRAMOVICH/AFP/Getty Images

    NAZIONALE U20 – Muriel ha offerto le prestazioni più brillanti con la maglia della selezione colombiana U20. Durante il campionato del mondo di categoria disputato nella passata stagione, l’attaccante classe ’91 ha firmato quattro gol in sei gare, realizzando una doppietta nel primo match contro la nazionale francese. Con le debite distanze, quando indossa la maglia numero nove del suo Paese si fa fatica a non ricordare il Fenomeno brasiliano. La progressione, le movenze, il fisico, persino il doppio passo sono incredibilmente simili a quelli del primo Ronaldo.

    LUNGIMIRANZA POZZO – Ancora una volta l’Udinese può gongolare per aver scovato lo sconosciuto Muriel quando muoveva i suoi primi passi in Colombia, portandolo in Italia con un esborso economico esiguo. Alle voci di un interessamento del Milan Muriel, il patron Pozzo aveva risposto che il prezzo del sudamericano è già superiore ai 20 milioni di euro. Una discreta plusvalenza per la società friulana, l’ennesima dopo le cessioni di Sanchez e Inler la scorsa estate. Volendo citare l’ad rossonero Galliani, l’Udinese nel corso degli anni è diventata una gioielleria dalle rarità eccezionali. L’unico problema per il Milan, fortemente interessato al diamante bianconero, è il prezzo richiesto dal padrone della gioielleria.

    ATTACCO DI PROSPETTIVA – Qualora il corteggiamento dei rossoneri andasse in porto, a Milanello si andrebbe a costituire un trio d’attacco dalle enormi potenzialità. Recuperando Pato dalla sua interminabile serie di infortuni e confidando nella crescita di El Shaarawy, Muriel completerebbe quello che in prospettiva potrebbe risultare l’attacco più forte non solo Italia, ma anche competere con quello di Real e Barcellona. In estate il Milan tenterà il corteggiamento alla famiglia Pozzo, consapevole che la trattativa non sarà agevole, sopratutto se i blaugrana di Guardiola si facessero avanti proponendo un’offerta irrinunciabile così come l’estate scorsa con Sanchez.

    MURIEL, VIDEO GOL IN ITALIA E IN NAZIONALE
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    MURIEL E LA SPLENDIDA RETE ALL’INTER
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  • Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Altra puntata del calcioscommesse, stavolta particolarmente inquietante. Nei giorni scorsi Repubblica ha raggiunto in Macedonia Ilievski, che insieme a Gegic fa parte del cosiddetto gruppo degli zingari. Sconcertanti le dichiarazioni del latitante numero uno dello scandalo scommesse, che fra gli altri tira in ballo il calciatore del Genoa Sculli e Beppe Signori. Ilievski stravolge ciò che si era pensato fino ad oggi, addossando ogni colpa agli stessi calciatori di Serie A e B. Le procure di Cremona e Bari avranno senz’altro letto quanto sostenuto dallo “Zingaro” e le indagini potrebbero avere una svolta clamorosa nei prossimi giorni.

    NOI? NO, I CALCIATORI – Ilievski è come una trota che risale il fiume controcorrente. A chi gli dice che con la sua organizzazione combinava le partite in Italia, risponde che in realtà sono gli stessi calciatori fra di loro a truccarle, per poi vendere le informazioni a chi come lui cerca delle “dritte” sicure per investire grosse somme di denaro. Durante l’intervista chiarisce come ci siano 30 calciatori realmente affidabili, di cui il 90% gioca in Serie B, ed il restante 10% nella massima serie. Oltre alle percentuali tira in ballo anche i nomi di alcuni di questi ed elenca nel dettaglio le squadre.

    SCULLI – E’ Giuseppe Sculli il primo nome tirato in ballo da Ilievski, durante l’intervista rilasciata a Repubblica presso la cittadina di Skopje. In relazione alla partita Lazio-Genoa (conclusasi con il risultato di 4-2), lo Zingaro spiega come a truccare la partita sia stato lo stesso ex giocatore biancoceleste “insieme ad altri suoi amici di Genova”. Secondo quanto affermato da Ilievski, non sarebbe quindi coinvolto il vice-capitano della Lazio Mauri, come sospettato dagli stessi inquirenti.

    RISPOSTA LAZIO – Ferma la condanna della società laziale in merito alle affermazioni dello Zingaro, con il direttore sportivo Tare che si dice assolutamente sereno e tranquillo, riponendo grande fiducia nelle decisioni che da qui a poco verranno prese dalle procure di Cremona e Bari.

    SIGNORI – E’ poi il turno di Beppe Signori, al quale viene affibbiato l’appellativo di boss del calcioscommesse in Italia. Dichiarazioni che vanno prese con le pinze, trattandosi di semplici confidenze rilasciate ad un giornalista e non di atti processuali. Lo stesso legale dell’ex attaccante biancoceleste ha tenuto a precisare che il proprio assistito non ha mai incontrato né parlato con Ilievski, rimanendo a completa disposizione della magistratura affinché venga dimostrata la sua totale estraneità ai fatti. L’avvocato di Signori ha poi minacciato di querelare qualsiasi testata che avesse accostato il nome della bandiera del Bologna allo scandalo scommesse.

    massimo cellino | © Enrico Locci/Getty Images

    SEI SQUADRE “AFFIDABILI” – Infine Ilievski ha dichiarato di aver scommesso sulle partite di alcune squadre in particolare, grazie alle quali (citando testualmente) avrebbe fatto “un mucchio si soldi”. Queste squadre sono Sampdoria, Cagliari, Siena, Chievo, Lecce, Bari. Anche in questo caso dichiarazioni da prendere con le molle, e smentite che non si sono fatte attendere. In particolare si registra l’amarezza con cui il presidente sardo Cellino ha appreso l’intervista di Repubblica, ricordando come anche in passato Ilievski avesse fatto il nome della società rossoblu, con le indagini della procura che già allora avevano dato un esito completamente negativo.

    Spetterà ora agli inquirenti se credere o meno alle parole che giungano da Skopje. In caso venissero confermate, per la Serie A si tratterebbe forse del punto più basso mai raggiunto nella sua storia.

  • Milan – Lecce 2-0, le pagelle. Mastro Van Bommel, Bojinov pesante

    Milan – Lecce 2-0, le pagelle. Mastro Van Bommel, Bojinov pesante

    Il Milan batte il Lecce 2-0. Una partita di ordinaria amministrazione, prendendo spunto dalle parole di Arrigo Sacchi, confermate dallo stesso Allegri nell’intervista del dopo gara. Con un Ibrahimovic così diventa tutto più semplice in campionato. Per Nocerino è il nono gol in campionato. Oddo rimane abbagliato dai suoi vecchi compagni di squadra, impietrito difronte alla sapienza tattica di Van Bommel. Tra i giallorossi il migliore in campo è il portiere Benassi. Il colombiano Muriel dimostra di avere numeri importanti, mentre Bojinov è lontano parente di quel ragazzo arrivato in Salento non ancora ventenne.

    Milan Lecce 2-0, le pagelle.

     

    MILAN
    Abbiati 6,5: un pomeriggio tutto sommato tranquillo per l’eroe di Londra. Soltanto Muriel lo desta dal sonno intorno alla metà del primo tempo, mentre in avvio di ripresa è da applausi il tuffo con il quale neutralizza l’unico tiro in porta del Lecce, firmato Bojinov.
    Thiago Silva 6,5: ha visto avversari peggiori durante la sua carriera. Muriel viene preso in consegna da Bonera (6,5), al brasiliano tocca un impacciato Bojinov. Risultato? Un solo tiro in porta nell’arco dei 90′ minuti.
    Van Bommel 7: uno dei migliori calciatori che Milanello abbia visto negli ultimi 10 anni. Raiola l’ha portato in braccio da Monaco in un freddo gennaio dell’anno passato. In meno di 6 mesi è riuscito a scavalcare Pirlo nelle preferenze di Allegri. Anche ieri l’olandese perfetto direttore d’orchestra. Che c’abbia visto giusto il tecnico rossonero?
    Nocerino 7: nono gol in campionato per il centrocampista arrivato da Palermo l’estate scorsa praticamente gratis. A fine partita ha ammesso che se non giocasse con Ibra forse non farebbe tutti questi gol. Noi però crediamo che pochi centrocampisti in Italia abbiano i tempi di inserimento dell’ex rosanero.

    zlatan ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Robinho 6: è tornato a divorarsi i gol davanti alla porta. Fin quando però fa assist (vedi il secondo gol) ed entra in quasi tutte le azioni decisive (primo gol), lo si può anche perdonare. Quest’oggi i demeriti di Binho vanno anche spartiti con i meriti di Benassi.
    Ibrahimovic 7,5: se riuscisse a mostrare questa strapotenza fisica e tecnica anche in Europa, il Milan potrebbe davvero rappresentare una delle sorprese in Champions League. Purtroppo però lo svedese riserva il formato maxi soltanto in Serie A, esclusivamente con le piccole. Ai rossoneri basta e avanza, anche perché un vecchio proverbio diceva pressapoco così: “lo scudetto si vince con le piccole”.

    LECCE
    Benassi 7: il portiere rosanero si arrende alla deviazione di Miglionico in occasione del gol di Nocerino e alla straordinaria conclusione di Ibra. Nel resto della gara invece compie diverse prodezze che gli consegnano a pieno diritto la palma di migliore fra i suoi compagni di squadra.
    Carrozzieri 5: impotente difronte ad un Ibrahimovic così straripante. Il voto dell’ex rosanero è quello di tutta la difesa leccese, inerme per buona parte dell’incontro.
    Oddo 4,5: tornava per la prima volta da avversario a San Siro. Non è stato sicuramente il ritorno che si aspettava. All’andata riuscì a firmare il classico gol dell’ex nella cocente sconfitta per 3-4 dopo essere stati in vantaggio sul 3-0. L’emozione gli gioca un brutto scherzo, e il vice di Cosmi (quest’ultimo squalificato ndr) lo sostituisce all’intervallo.
    Giacomazzi 4,5: spaesato, quasi timido. Quando ha visto Van Bommel forse avrà sperato un giorno di diventare come lui. Ormai il tempo stringe, 34 primavere sono già passate.
    Muriel 6: magari il paragone con il Fenomeno brasiliano è un po’ azzardato, ma le movenze sono quelle del Ronaldo d’annata. E’ il protagonista dell’azione più pericolosa del Lecce in tutta la partita. Da ieri forse già sogna un futuro in una grande squadra, gli estimatori di certo non mancano al talentuoso colombiano.
    Bojinov 5: ha 26 anni, atleticamente però ne dimostra almeno 5 in più. Appesantito, macchinoso, il bulgaro è quasi irriconoscibile da quel calciatore ventenne capace di vestire maglie prestigiose come quelle della Juventus e del City.

    Milan Lecce 2-0, tabellino
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5, Abate 6, Thiago Silva 6,5, Bonera 6,5, Antonini 6, Nocerino 7, Muntari 5,5 (17′ s.t. Aquilani 6), Van Bommel 7, Emanuelson 6, Ibrahimovic 7,5, Robinho 6 (33′ s.t. El Shaarawy s.v.).
    A disposizione: Amelia, Yepes, Zambrotta , Ambrosini, Inzaghi. Allenatore: Allegri 6,5

    Lecce (5-3-2): Benassi 7, Oddo 4,5 (1′ s.t. Obodo 6), Esposito 5, Miglionico 5, Carrozzieri 5 (30′ s.t. Giandonato s.v.), Brivio 5, Blasi 5, Giacomazzi 4,5, Bertolacci 5,5 (35′ s.t. Di Matteo s.v.), Muriel 6, Bojinov 5.
    A disposizione: Petrachi, Seferovic, Piatti, Corvia. Cosmi: 5,5

    HIGHLIGHTS MILAN LECCE 2-0
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  • Ibrahimovic, lite con una giornalista dopo Milan – Lecce

    Ibrahimovic, lite con una giornalista dopo Milan – Lecce

    Post partita infuocato quello di Milan Lecce. La vittoria dei rossoneri (2-0 grazie alle reti di Nocerino e Ibrahimovic), rischia di passare in secondo piano difronte all’ennesimo show dello svedese fuori dal campo.

    Durante un’intervista ai microfoni di Mediaset Premium, Ibra si è rivolto in modo deplorevole nei confronti di una giornalista presente nel terreno di gioco. Dopo averle gentilmente chiesto “Che c…vuoi?”, l’attaccante svedese le ha lanciato il ferma-capelli addosso, per poi essere congedato dal giornalista di Premium. Il gesto di cui il numero 11 rossonero si è reso protagonista non è stato frutto del caso, sebbene ciò non giustifica in alcun modo il suo comportamento.

    zlatan ibrahimovic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Prima dell’intervista con Alessio Conti (il giornalista di Mediaset ndr), all’attaccante era stata chiesta la sua versione circa il presunto strappo avuto con l’allenatore Massimiliano Allegri all’indomani della sfida europea di martedì scorso contro l’Arsenal. I media avevano parlato di un Ibrahimovic furioso contro il tecnico rossonero, a causa del tridente schierato in campo a Londra che avrebbe avuto un effetto particolarmente deleterio sulla prestazione del bomber di Malmoe. Lo stesso calciatore ha risposto per le rime a tale insinuazione, affermando che la categoria dei giornalisti farebbe meglio a stare in silenzio piuttosto che parlare.

    La giornalista presa di mira dallo svedese aveva in precedenza “osato” parlare del suo litigio con Allegri, domandando ad un Ibra sempre più stizzito man mano che proseguiva l’intervista se oggi fosse contento dopo la presunta arrabbiatura con il mister martedì scorso. Il calciatore le risponde che, come altri, anche lei fa parte di quelli che parlano troppo senza sapere, per poi chiudere bruscamente l’intervista. Forse non contenta della risposta, la giornalista avrebbe insistito, continuando a fissare l’attaccante milanista. A questo punto lo svedese ha perso la pazienza, dote per la quale non si segnala di certo come esempio edificante, prima scagliandosi verbalmente per poi lanciarle il ferma-capelli con un lancio degno di un giocatore da pallacanestro.

    1) VIDEO INTERVISTA IBRAHIMOVIC
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    2) VIDEO INTERVISTA IBRAHIMOVIC
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  • Milan – Lecce 2-0, Nocerino e Ibrahimovic in gol. Juventus a +4

    Milan – Lecce 2-0, Nocerino e Ibrahimovic in gol. Juventus a +4

    Il Milan supera il Lecce 2-0 e allunga a più 4 sulla Juventus, bloccata al Ferraris dal Genoa sull’1-1. Per i rossoneri sono andati a segno Nocerino al 7′ del primo tempo, e Zlatan Ibrahimovic, che al 65′ ha messo il sigillo finale sulla partita. La squadra di Cosmi non ha demeritato e può uscire da San Siro a testa alta. Molti riflettori in campo erano puntati sul giovane Muriel, il quale ha dimostrato di essere uno dei talenti più interessanti della Serie A anche su un palcoscenico importante come quello di Milano. I giallorossi restano al terzultimo posto in classifica, a 6 punti di distacco dalla coppia Cagliari-Parma che occupano l’ultima posizione utile per rimanere nella massima serie a quota 31 punti.

     

    NOCERINO SBLOCCA SUBITO – Il Milan parte con il piede sull’acceleratore e trova dopo pochi minuti la via della rete. Ibrahimovic serve da sinistra Nocerino che segna il gol dell’1-0, complice un evidente deviazione del difensore Miglionico. L’incontro si mette da subito in discesa per gli uomini di Allegri che continuano a dominare l’avversario. I padroni di casa operano un forcing incredibile nei primi 20′ minuti, sfiorando la rete in più di un’occasione con Robinho e il bomber svedese, autore di un pallonetto che per poco non beffava l’estremo difensore giallorosso.

    REAZIONE LECCE – L’inerzia del match cambia alla prima occasione del Lecce. Al 23′ minuto Bojinov lancia lungo per il colombiano Muriel, che in spaccata cerca di infilare Abbiati ma la conclusione si spegne alta di poco. Da qui in avanti il Milan si siede e la banda di Cosmi prende coraggio, affacciandosi più spesso sulla trequarti avversaria. Nel finale però è ancora il Diavolo ad avere la chance per raddoppiare con Robinho da fuori area, ma il tiro del brasiliano finisce di poco a lato dalla porta di Benassi.

    antonio nocerino | © Valerio Pennicino/Getty Images

    INIZIO RIPRESA – I primi 15′ minuti del secondo tempo sono tutti di marca salentina. E’ Bojinov a impensierire seriamente Abbiati con una gran botta dal limite, che il portiere rossonero salva in due tempi. Al 55′ Thiago Silva ferma forse con un braccio un’azione di contropiede del Lecce, l’arbitro De Marco fa però segno di continuare. Ci prova anche Muriel, ma il tiro smorzato dalla difesa milanista diventa facile preda per l’eroe di Londra. Al 60′ il Lecce non riesce a ribadire in rete dopo una furibonda mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Allegri capisce il momento di difficoltà dei suoi e corre ai ripari, sostituendo il ghanese Muntari per Aquilani.

    SENTENZA IBRA – Nel momento di massima pressione, il Milan trova il gol della tranquillità. A segnarlo è ancora lui, Zlatan Ibrahimovic, che con un grande destro fulmina Benassi per il 2-0 al 19′ della ripresa. La rete dello svedese annienta le speranze dei giallorossi che iniziavano a credere nel pareggio. I rossoneri vanno più volte vicini al terzo gol, ma il portiere del Lecce è bravo ad opporsi alle conclusioni di Emanuelson, Robinho e lo stesso Ibra nel finale. Nel finale c’è spazio anche per El Shaarawy, che entra al posto del brasiliano Robinho.

    ALLUNGO IN VETTA – La capolista allunga il suo vantaggio rispetto alle inseguitrici. Con i tre punti di quest’oggi il Milan raggiunge quota 57 punti, mentre la Juve rimane seconda con 53 punti. La Lazio insegue a 9 punti con una partita da recuperare (stasera il posticipo contro il Bologna all’Olimpico). Domenica prossima i rossoneri saranno impegnati nella trasferta di Parma, invece la squadra di Conte farà visita alla Fiorentina di Delio Rossi.

  • Milan – Lecce, Ibrahimovic con Robinho per l’allungo

    Milan – Lecce, Ibrahimovic con Robinho per l’allungo

    Questo pomeriggio a San Siro il Milan affronta il Lecce per la 27^ giornata di Serie A. I rossoneri hanno l’opportunità di incrementare il vantaggio sulla Juventus, impegnata contemporaneamente in quel di Genova in una partita non senza insidie. Durante la conferenza stampa di ieri, Allegri ha ordinato ai suoi di non sottovalutare la squadra di Serse Cosmi nonostante il terzultimo posto in classifica. In attacco partirà dal primo minuto la coppia Ibrahimovic-Robinho, con lo svedese pronto a riprendere il cammino interrotto a Londra. Tra i salentini mancherà Cuadrado, infortunatosi alla caviglia durante l’ultimo match contro il Genoa. Al fianco del gioiellino Muriel spazio a Bojinov, che sostituirà lo squalificato David Di Michele.

     

    EMANUELSON TREQUARTISTA – Niente tridente stavolta. Allegri torna al 4-3-1-2, con l’olandese Emanuelson sulla trequarti. A centrocampo sono certi di una maglia da titolare Nocerino e Muntari, quest’ultimo elogiato pubblicamente dal mister nella conferenza di ieri. Ambrosini contende a Van Bommel l’altro posto a disposizione in mezzo al campo, e a dispetto della prova magistrale offerta da “Magister football” (come viene chiamato dal telecronista-tifoso Pellegatti ndr) contro l’Arsenal, ci sono buone possibilità di vedere il capitano rossonero dal primo minuto. In difesa la coppia di centrali sarà costituita da Bonera e Thiago Silva, vista l’assenza per squalifica del francese Mexes, con Yepes in panchina. A destra il titolare è Abate, mentre sulla corsia opposta è volata a tre fra Mesbah, Antonini e Zambrotta. Salvo sorprese dell’ultimo minuto sarà l’algerino a scendere in campo dall’inizio. Infine San Abbiati difenderà i pali della porta milanista.

    zlatan ibrahimovic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    OCCASIONE DA COGLIERE – La gara di oggi offre al Milan la concreta opportunità di aumentare il suo vantaggio in classifica sulle dirette inseguitrici. La Juventus è impegnata nella difficile trasferta di Genova senza alcun difensore centrale di ruolo. Partita non semplice anche per la Lazio di Edy Reja che all’Olimpico affronta il Bologna, che nell’ultimo turno ha fermato proprio i bianconeri di Antonio Conte.

    SITUAZIONE INFORTUNI – Arrivano buone notizie dall’infermeria. Boateng, Seedorf e Maxi Lopez sono sulla via del recupero, e con ogni probabilità riprenderanno ad allenarsi regolarmente con il resto del gruppo nel giro di una settimana. Tempi leggermente più lunghi per Flamini e Pato, che dovrebbero tornare fra 10-14 giorni. Discorso diverso invece per Gattuso. “Ringhio” si allena con la squadra ormai da più di una settimana e attende soltanto l’ok dei medici per poter ricevere la convocazione da Allegri. Anche Cassano ormai scalpita per tornare, a breve la Federazione si pronuncerà in merito all’idoneità sportiva.

    BOJINOV, CHI SI RIVEDE – Il bulgaro partirà insieme a Muriel dal primo minuto, complice la squalifica dell’attaccante Di Michele, espulso durante la sfida contro il Grifone. Tornato in Salento dopo 8 anni, Bojinov punta al rilancio della sua carriera, spesso falcidiata da gravi infortuni. L’ex Citizen ha già segnato al Milan quando militava tra le fila del Parma e auspica di ripetersi nel pomeriggio. A centrocampo, l’infortunato Cuadrado verrà sostituito da Oddo, ex della partita. A sinistra giocherà Brivio. La linea di centrocampo a cinque è completata da Giacomazzi, Blasi e Bertolacci. In difesa Cosmi schiera dal primo minuto Carrozzieri, Esposito e Miglionico, con Benassi in porta.

    MISSION IMPOSSIBLE – Quella a cui sono chiamati i giallorossi è una vera mission impossible. Nonostante la serie utile di cinque partite consecutive, con nove punti conquistati grazie a due vittorie  e tre pareggi), il Lecce dovrà compiere il miracolo per uscire indenne dalla trasferta di San Siro. Una sfida che diventa ancora più fondamentale in ottica salvezza perché il Siena (quartultimo), ha la concreta possibilità di allungare a più 7 nella trasferta di Cesena.

    PRECEDENTI – Il Lecce non vince a Milano da 15 anni. Era la stagione ’97-98 quando i salentini riuscirono a portare a casa i tre punti grazie al 2-1 finale (reti di Govedarica e Casale). Due anni dopo i giallorossi conquistano l’ultimo punto della loro storia a San Siro, impattando 2-2 con i campioni d’Italia uscenti (doppietta di Lucarelli). Da allora solo successi del Milan, quasi sempre con autentiche goleade. All’andata terminò 4-3 per gli uomini di Allegri, protagonista di una rimonta storica (dal 3-0 del primo tempo al 3-4 finale, ispirato dalla tripletta di Boateng).

    RICORDANDO SIC – Quattro mesi dopo la tragica scomparsa di Simoncelli, i giocatori del Milan non dimenticano il campione italiano. In tanti nella sfida d’andata vollero vedere un intervento dal cielo del Sic, da poche ore deceduto in seguito al terribile incidente in Malesia che strappò al Motomondiale un uomo solare e sempre pronto a confrontarsi con i migliori. Quel giorno i calciatori scesero in campo con il lutto al braccio in memoria del loro illustre tifoso, che aveva già deciso di assistere alla successiva partita dei rossoneri in casa contro il Parma. Quel posto non venne più riempito, ma siamo sicuri che da lassù il Sic continuerà ad assistere alla sua squadra del cuore.

    Milan Lecce, probabili formazioni

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Thiago Silva, Mesbah, Ambrosini, Nocerino, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, Antonini, Aquilani, Van Bommel, El Shaarawy, Inzaghi. Allenatore: Allegri

    Lecce (3-5-2): Benassi, Miglionico, Esposito, Carrozzieri, Brivio, Giacomazzi, Bertolacci, Blasi, Oddo, Muriel Bojinov.
    Panchina: Petrachi, Obodo, Di Matteo, Giandonato, Piatti, Corvia, Seferovic. Allenatore: Cosmi