Pace fatta in casa Napoli tra Marcelo Zalayeta e Roberto Donadoni; l’attaccante uruguagio è stato convocato dal tecnico per la delicata trasferta di Lecce. Infatti “El Panteron” si è allenato regolarmente questa mattina con il resto del gruppo dove ha ricevuto la notizia della convocazione, sotto lo stupore generale degli addetti ai lavori.
Zalayeta era stato protagonista di una fuga improvvisa e ingiustificata durata 2 giorni in cui ha fatto perdere le sue tracce, ma al suo rientro nella giornata di ieri si è scusato pubblicamente, dichiarando di aver mal interpretato alcune dichiarazioni rilasciate dal tecnico partenopeo Donadoni subito dopo la gara di Siena.
Ora al giocatore sarà comminata una multa salatissima, ma il divorzio a fine stagione con il Napoli pare essere certo.
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Donadoni perdona Zalayeta
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Agente Camoranesi: “Ranieri, ci vuole più rispetto”
Dopo il litigio negli spogliatoi durante l’intervallo di Juventus-Lecce tra Mauro Camoranesi e il tecnico bianconero Claudio Ranieri, a parlare è l’agente dell’italo-argentino, Sergio Fortunato, che, intervenendo a “Radio Radio” dice: “Ci vuole piu’ rispetto per giocatori di un certo spessore dopo otto anni di militanza alla Juventus, per Camoranesi non ci saranno strascichi, ma lo si deve capire: ieri ha giocato in un ruolo non suo e aveva diritto di chiedere un appello nel secondo tempo giocando da esterno, come sa fare. E’ comprensibile il nervosismo di tutta la squadra, che si e’ vista sfumare il secondo posto e rischia di perdere anche il terzo”. Situazione delicata in casa Juventus a meno di una settimana dall’attesissima sfida di domenica sera a “San Siro” contro il Milan per la conquista della piazza d’argento.
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JUVE-LECCE a porte aperte
L’Alta Corte di Giustizia ha deciso di accogliere il ricorso del club bianconero, cui era stato imposto di giocare a porte chiuse con il Lecce (dopo i cori razzisti rivolti dai tifosi a Balotelli), e ha stabilito la riapertura al pubblico del match di domenica. L’Alta Corte, in particolare, ha sospeso la pena e fissato una nuova udienza per il 14 maggio.
Insomma, la sentenza non è definitca, ma, almeno fin qui, la Juve ha ottenuto ciò che voleva. La gara contro il Lecce, in programma domenica pomeriggio, si svolgerà regolarmente con il pubblico. Dopo di che, stando a quanto stabilito dall’Alta Corte di Giustizia, il 15 maggio sarà presa una decisione definitiva sul caso. Il che, tradotto, significa che il pericolo di giocare una gara senza pubblico ancora sussiste. Semplicemente non sarà la prossima.
Il dispositivo recita infatti che “l’Alta Corte di Giustizia, composta dal presidente, dottor Riccardo Chieppa, e dai componenti, dottor Alberto de Roberto e professot Roberto Pardolesi, uditi in camera di consiglio i difensori della parte ricorrente – F.C. Juventus – avvocati Luigi Chiappero, Michele Briamonte, Maria Turco, ed i difensori della parte resistente – Federazione Italiana Giuoco Calcio – avvocati Luigi Medugno, Letizia Mazzarelli e Federico Freni,
– ritenuto opportuno acquisire la motivazione della decisione della Corte di Giustizia Federale della Figc, pubblicata solo nel dispositivo, non essendo decorso il termine relativo; – considerato che la complessità della questione proposta consiglia che l’esecuzione avvenga solo dopo che questa Alta Corte possa emettere una pronuncia dopo l’acquisizione della motivazione anzidetta; – riservata ogni pronuncia definitiva cautelare;
SOSPENDE l’esecuzione della decisione impugnata fino al 15 maggio 2009;
FISSA l’udienza per l’esame della sospensiva e del merito al 14 maggio 2009 ore 18.30;
DISPONE la comunicazione della presente ordinanza alle parti tramite i loro difensori”. -
Il Lecce si affida al talismano De Canio
Le sue squadre non sono mai retrocesse
Il Lecce penultimo in classifica è in piena crisi di risultati. Nelle ultime 5 uscite i pugliesi hanno collezionato solo 1 punto, quello di domenica contro la Reggina. Una scossa era indispensabile, attacco dalla dalle polveri bagnate, mancanza di vittorie dal Via del Mare da Settembre, vittoria ai danni di una Cagliari che allora annaspava nei bassi fondi e non era la bella realtà di ora.Contestato a gran voce dalla tifoseria, Beretta sembrava già avere le ore contate nel pomeriggio di domenica.Ed infatti Semeraro nella giornata di ieri ha optato per il cambio, scegliendo un tecnico navigato e abile nel salvare le proprie squadre. L’esordio in Serie A arriva nel campionato 1999/00, con l’Udinese e a fine stagione sarà 8°. L’anno successivo viene esonerato a stagione in corso. Nel 2001 è ingaggiato dal Napoli in serie B, terminando la stagione al 5° posto. Nel 2002 subentra alla guida della Reggina a campionato di serie A in corso, ottenendo il 14° posto con relativa salvezza dopo lo spareggio con l’Atalanta. Nel 2003 è al Genoa in serie B, dove però viene esonerato clamorosamente all’inizio della stagione successiva, pochi giorni prima dell’inizio del campionato preferendogli Serse Cosmi; nel gennaio 2005 è chiamato al Siena in serie A al posto di Luigi Simoni. Conquista la salvezza con il 14° posto e dopo un’altra salvezza nel campionato successivo, lascia la squadra toscana. Lo scorso anno ha allenato il QPR, la squadra di Briatore di seconda divisione inglese. Ha guidato la squadra al quattordicesimo posto finale, prima di abbandonare l’incarico in modo consensuale con il club
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Lecce:esonerato Beretta
De Canio è il nuovo tecnico
(AGM-DS) – 09/03/2009 18.39.05 – (AGM-DS) – Milano, 9 marzo – Era nell’aria fin da ieri, quando il Lecce non era riuscito ad andare oltre lo 0-0 contro la Reggina, ma ora è ufficiale. Mario Beretta non è più il tecnico dei giallorossi, al suo posto arriva Gigi De Canio. I salentini avevano rischiato di perdere addirittura la sfida salvezza al Via del Mare contro gli amaranto, una prestazione deludente che ha portato la dirigenza salentina a riunirsi già poco dopo il triplice fischio per decidere del futuro del tecnico. Dopo oltre 24 ore è arrivata l’ufficialità di una decisione che sembrava scontata, vista anche la contestazione del pubblico del Via del Mare, che evidentemente non gradiva più la presenza dell’allenatore milanese in panchina dopo quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, senza segnare neanche un gol. L’ultima vittoria con Beretta risaliva al 1° febbraio al Franchi di Siena.
Il Lecce volta pagina, dunque, e si affida a De Canio per raggiungere la salvezza. Il tecnico di Matera torna su una panchina dopo due anni e mezzo di assenza e l’esperienza in Inghilterra con i Queens Park Rangers e sarà presentato domani alle 12.30. Classe 1957, ex tecnico di Udinese, Napoli, Reggina, Genoa e Siena, per lui 290 panchine tra Serie A e Serie B.
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Reggina:un pari deludente
I Calabresi impattano con il Lecce, un pari che non serve a nessuno
La Reggina deve accontentarsi. Nessuna rete, un solo punto e classifica sempre più preoccupante. Gli amaranto costruiscono almeno sette palle gol ma alla fine tornano da Lecce con uno 0-0 che non aiuta. La gara: dopo due minuti Rosati deve compiere un miracolo sul destro al volo di Sestu. Con Giacomazzi messo fuori causa in mattinata da un attacco influenzale, a centrocampo i salentini soffrono l’aggressività della banda di Orlandi. Al 21′, calabresi vanno ancora una volta vicini al vantaggio: Corradi in area riceve il pallone dopo un rimpallo e s’inventa un pallonetto che scavalca Rosati ma che viene ribattuto in rovesciata da Schiavi. Gli ospiti vorrebbero il gol ma per Gava il pallone non ha superato la linea di porta. I ritmi sono alti e il Lecce fa fatica ad avvicinarsi dalle parti di Puggioni: ci riesce Castillo al 33′, ma il portiere ospite in uscita blocca. Prima dell’intervallo Rosati compie il secondo miracolo della giornata deviando sopra la traversa la conclusione ravvicinata di Barillà. La ripresa si apre con Brienza che, lanciato in contropiede, spreca calciando alto a tu per tu con Rosati. Stesso copione tre minuti dopo, ma questa volta l’attore è Cozza. La risposta della squadra di Beretta è affidata a una punizione di Zanchetta, deviata in angolo da Puggioni. A questo punto il Lecce preme sull’acceleratore ma Puggioni si esalta. Dall’altra parte la Reggina risponde Brienza e Corradi, che sprecano ancora davanti a Rosati e non fanno che aumentare il rammarico per gli ospiti e i fischi dei tifosi leccesi verso Beretta e i suoi. La squadra di Orlandi, però, al 44′ rischia la beffa ma l’arbitro annulla una rete per fuorigioco.
Lecce (3-5-2): Rosati, Schiavi, Fabiano, Esposito (35′ st Papadopoulos), Papa Waigo (14′ st Basta), Munari, Zanchetta, Vives (18′ st Caserta), Giuliatto, Castillo, Tiribocchi. All.: Beretta.
Reggina (3-4-2-1): Puggioni, Lanzaro, Valdez, Cirillo (18′ st Krajcik), Sestu, Carmona, Barillà (32′ st Cascione), Costa, Cozza (40′ st Di Gennaro), Brienza, Corradi. All. Orlandi 6.
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto.
Note: Spettatori 10.000 circa. Ammoniti: Schiavi, Valdez per proteste, Esposito, Carmona, Barillà e Cirillo per gioco falloso. Angoli: 5-2 per la Reggina. Recupero: 1′ e 4′.
fonte:ilquotidianoweb.it -
Serie A:panchine bollenti…
Reja e Beretta rischiano l’esonero
Serate di fuoco in casa Lecce e Napoli. Al patron Semeraro non è andato giu il pareggio con la Reggina, che mette quasi un ipoteca sulla retrocessione sia dei calabresi che dei pugliesi. Il Lecce è stasera penultimo in classifica con 23 punti ad un solo punto da Chievo e Torino ma con una partita “da vincere” in meno tra le mura amiche. In casa Napoli oramai la crisi è avanzata, si deve dar una scossa all’ambiente e alla fine crediamo che a pagare sia solo Reja, ma il Napoli in crisi presenta limiti di organico, di tecnica ma i giocatori sembrano anche non esserci con la testa. Certo anche la sfortuna c’ha messo del suo l’infortunio di Gargano priva i partenopei di un uomo di qualità e quantità nella zona nevralgica del campo, oggi è uscito malconcio anche Maggio e le sue condizione dovranno esser valutate (speriamo non sia niente di grave) a penalizzare ancora la squadra è stata la squalifica di Mannini che ha costretto Reja a cambiar modulo perchè nessun giocatore in organico aveva le stesse qualità dell’ex bresciano abile a coprire tutta la fascia sinistra.