Tag: lecce

  • Juve ad alta tensione, lite Melo-Sissoko in allenamento

    Juve ad alta tensione, lite Melo-Sissoko in allenamento

    Una cosa è certa in casa Juve non manca la voglia e la carica agonistica, ieri durante l’allenamento un scontro più duro del solito ha rischiato per qualche attimo di far arrivare alle mani Felipe Melo e Sissoko, lo scontro si è limitato alle parole e a qualche spintone grazie all’intervento dei compagni di squadra.

    Del Neri ha assistito alla scena defilato senza intervenire seguendo le varie fasi dell’evoluzione fino alla pace del post allenamento. E’ stato il brasiliano a romper gli indugi tendendo la mano al maliano.

    I bianconeri riuniti dopo le Nazionali stanno preparando il difficile match di sabato contro il Lecce, l’ex tecnico doriano dovrebbe ritrovare anche Traorè avendo finalmente un’alternativa sulla fascia sinistra.

  • Cesena sogna, il Brescia sorprende il Chievo

    Cesena sogna, il Brescia sorprende il Chievo

    Il Cesena è, in coabitazione con l’Inter, primo nella classifica di Serie A. I romagnoli alla terza giornata di campionato possono vantare 7 punti frutto di 2 vittorie, maturate con Milan e Lecce, e un pareggio all’esordio all’Olimpico di Roma.
    La squadra di Ficcadenti sembra una macchina da corsa collaudatissima e tra le mura amiche del Manuzzi, in dieci uomini per l’espulsione errata di Colucci (il fallo era stato commesso da Nagatomo), riescono ad imporsi su un Lecce che ha giocato le sue chance senza fortuna. Il gol partita porta la firma di Bogdani, il bomber scartato da tutti e accasatosi a Cesena proprio nell’ultimo giorno di mercato disponibile.

    Bene anche il Brescia che espugna il Bentegodi di Verona dove i padroni di casa del Chievo, fino a prima delle partite primi in classifica a punteggio pieno, si fanno beffare dalla punizione magistrale di Diamanti. Le Rondinelle di Iachini vincono 1-0 e portano a casa la loro seconda vittoria consecutiva.

  • Milan a forza 4 con il Lecce. Nel giorno di Ibra brilla la stella di Pato

    Milan a forza 4 con il Lecce. Nel giorno di Ibra brilla la stella di Pato

    Cronaca: Chi ha assistito alla partita e tifava Milan si è senza dubbio divertito. Dinanzi all’ineffabile classe dei rossoneri il Lecce non si è dimostrato altro che una vittima sacrificale sul altare di Ibrahimovic, sceso in campo nell’intervallo tra primo e secondo tempo per ricevere un caloroso benvenuto (e non bentornato, per la sottile differenza che passa tra venire e tornare). Prima di cedere il palcoscenico a Ibra il Milan spiega calcio: con un break a centrocampo i rossoneri recuperono palla, Pato in un fazzoletto di campo stoppa, tira fuori la squadretta e disegna un diagonale imprendibile. Il Milan passa in vantaggio. Pochi giri di lancette d’orologio e i rossoneri raddoppiano con Thiago Silva sugli sviluppi di un’azione da corner a dir poco convulsa. Il Lecce patisce soprattutto il fatto che i blasonati avversari non diano punti di riferimento grazie all’impianto di movimento istallato da Max Allegri al proprio team. La fattispecie della tesi appena avanzata è il tre a zero milanista: Ronaldinho apre col no-look-pass, Pato si infila, circumnaviga l’estremo difensore pugliese e appoggia in rete. Il secondo tempo ostenta un Milan ingordo nonostante i tre gol di vantaggio. E’ Inzaghi, subentrato ad un opaco Borriello, a marcare il definitivo quattro a zero.

    Considerazioni: “Quest’anno vinciamo noi”: ecco a voi le parole di Ibra ai 50.000 di San Siro. Vero è che il buon Zlatan si ritrova un naso alla Pinocchio, ma negli ultimi sette anni chi ha potuto fregiarsi della sua presenza in rosa ha poi puntualmente vinto il campionato. A suffragio del vaticinio di Ibra si sposa perfettamente la performance di un Milan in grande spolvero. Oltre alla super prestazione del golden boy Pato, chiamato quest’anno alla consacrazione definitiva, i rossoneri hanno potuto contare su un Ronaldinho stratosferico: rabone, no-look pass, elastici e chi più ne ha più ne metta. Funambolismi a parte, il numero ottanta rossonero ha impressionato soprattutto per la partecipazione alla fase di ripiego, addirittura abbiamo ammirato uno dai rari tackle che si sia mai concesso in carriera. Ad ottimizzare il rendimento dei due assi brasiliani hanno influito non poco le disposizione del neo tecnico Allegri, oggi al debutto in gara ufficiale: Ronaldinho non viene confinato sul esterno e libero gioca dove più gli conviene, così da mettere a frutto la propria vena fantasiosa sorprendendo sempre l’avversario. Lo stesso Pato appare tirato a lucido dalla guida Allegri, che valorizza i suoi tagli in profondità, vedi tre a zero. Le mezz’ale, alle quali Allegri dedica grande attenzione avendo giocato prorio in quel ruolo, alimentano l’azione rendendosi utili anche in fase offensiva. Per completezza di cronaca c’è da dire che il Lecce si è dimostrato davvero poca cosa. In difesa hanno giocato un ’90 e un ’92, contingenza che certifica lo stato di precarietà in cui versavano i pugliesi. Questo però, non vuole essere un ridimensionamento delle ambizioni scudetto perpetrate dai rossoneri. Anzi proprio l’innesto di Ibra potrebbe risultare determinante in tal senso, giacché Marco Borriello è stato l’unico rossonero a rendersi autore di una prestazione anonima, non solo questa sera ma anche in occasione dei matchs più importanti della scorsa annata: mi riferisco ai due derby, andata e ritorno, e agli ottavi di Champions contro il Manchester. Se il rendimento di Ibra dello scorso anno (29 presenze e 16 gol) è stato reputato scadente, figuriamoci quello di Borriello (37 presenze e 15 gol). La dissertazione è limpida, e la conclusione altrettanto: Borriello non è da Milan (titolare s’intende), Ibra sì. Certamente lo svedese soffre di “mal di Champions”, ma ha scelto la migliore clinica per curarsi: il Milan sette volte campione d’Europa. A supportarlo in questo volo pindarico dalle grandi orecchie potrebbe essere Robinho, indiziato colpo dell’ultima ora prospettato nientemeno che dal presidente Silvio Berlusconi che quest’anno ha deciso di appendere il Milan come manifesto elettorale (vi rimando a un mio vecchio articolo che ipotizza i motivi del cambio di rotta dirigenziale occorso alla società di via Turati). Ora più che mai c’è solo da temere al cospetto dei rossoneri, come scrisse Herbert Kilping, co-fondatore e primo capitano del Milan: “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”. Cominciate a tremare, il Diavolo è tornato dall’inferno…

    Il tabellino:
    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Bonera 6, Nesta 6.5, Thiago Silva 7, Antonini 6.5; Ambrosini 6.5 (26’st Gattuso sv), Pirlo 7.5, Seedorf 6; Pato 8.5 (31’st Boateng), Borriello 5.5 (15’st Inzaghi 7), Ronaldinho 8. A disposizione: Amelia, Papastathopoulos, Abate, Oduamadi. All.: Allegri.
    Lecce (4-3-2-1): Rosati 6; Donati 5.5, Sini 6, Ferrario 5.5, Giuliatto 4 (32′ Chevanton 5.5 (44’st Brivio sv)); Munari 5 (8’st Piatti 5), Giacomazzi 5, Großmuller 5.5; Mesbah 5; Corvia 5. A disposizione: Benassi, Reginiussen, Gustavo, Bergougnox, Bertolacci. All.: De Canio.
    Arbitro: Peruzzo di Schio
    Marcatori: 16′ e 28′ Pato, 22′ Thiago Silva, 45’st Inzaghi
    Ammoniti: Großmuller (L)
    Espulsi: nessuno
  • Il video della presentazione di Ibra a San Siro

    Zlatan Ibrahimovic impreziosisce la prima giornata di campionato del Milan animando l’intervallo dei rossoneri contro il Lecce e raccogliendo l’abbraccio dei tifosi. Poche le parole di Ibra ma significative “vinciamo tutto“.

    Ibra a San Siro

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    Prima intervista a Sky
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  • Calciomercato: gli affari conclusi del 5 luglio

    Il colpo di giornata lo mette a segno il Brescia che riesce a soffiare al Torino Matteo Sereni affidandogli la porta per il ritorno in A. Il portiere ha firmato un contratto biennale con opzione per la terza stagione.

    Torna in Italia Rubens Olivera, il fantasista in scadenza di contratto con il Penarol riparte da Lecce. Per l’ex di Juve, Samp e Genoa un triennale.

    L’Atalanta ufficializza Giorgio Frezzolini e Francesco Ruopolo. Il portiere trentaquattrenne sarà chiamato a far da chioccia a Consigli. Chance in serie A per il ventisettenne attaccante di scuola Parma.

    L’Udinese continua nella sua politica di talent scout mettendo sotto contratto l’attaccante ceco Matej Vydra, proveniente dal Banik Ostrava, club nel quale il giocatore è cresciuto. Vydra, nato a Olomouc il 1° maggio 1992, ha già sostenuto con successo le visite mediche.

    Per il calcio estero colpo del Porto che acquista dallo Sporting Lisbona il centrocampista Joao Moutinho per 11 milioni di euro.

  • Il Cesena sbanca Lecce, Malonga e Bergonzi rinviano la festa promozione

    Il Cesena con un entusiasmante secondo tempo espugna il Via del Mare di Lecce rimandando la festa promozione dei salentini ma facendo di fatto un balzo importante in classifica. Gli uomini di De Canio partono fortissimo e dopo appena sette minuti trovano il vantaggio con Munari, i pugliesi esprimono un gran calcio e per gli uomini di Bisoli sembra proprio una serata storta.

    Il Lecce però non chiude la partita ma sembra controllare senza troppi problemi, i cambi apportati da Bisoli però galvanizzano il Cesena che uno scatenato Malonga in appena tre minuti ribalta clamorosamente il risultato. Nei minuti di recupero c’è però una macchia gravissima sull’operato di Begonzi, un colpo di testa a botta sicura viene respinto di braccio da Volta. La partita si chiude tra le proteste dei padroni di casa e con la vittoria del Cesena, il Lecce comunque resta favorito per la promozione diretta, i bianconeri dal canto loro superano il Brescia al secondo posto.

  • Serie B: allungo del Lecce che vede la A, vince anche il Torino

    Serie B: allungo del Lecce che vede la A, vince anche il Torino

    La 38esima giornata di Serie B vede la vittoria, dal sapore di A, del Lecce in rimonta sull’Albinoleffe (2-1): Marilungo nel primo tempo e Corvia nella ripresa ribaltano il vantaggio bergamasco di Bombardini e, con 8 punti di vantaggio sulle seconde a 4 giornate dal termine, è ormai ad un passo dal conquistare la massima serie che potrebbe essere festeggiata già la prossima settimana.

    Si riprende il Cesena che sbanca Frosinone per 2-0 e aggancia il Sassuolo, fermato sul pari a Padova, al secondo posto in classifica a quota 62. Giaccherini e Malonga danno la vittoria ai romagnoli, Di Nardo invece nei minuti di recupero gela i neroverdi di Pioli regalando ai padovani un punto prezioso in ottica salvezza.

    Vince anche il Torino (2-0 facile contro il Gallipoli) che riagguanta l’ultimo posto disponibile per i playoff; si ferma invece il Cittadella, autore di un meraviglioso girone di ritorno che ha permesso ai veneti di salire dalla zona retrocessione a quella playoff, (2-1 a Modena). Ottimo successo del Crotone che vince 2-0 in casa contro la Triestina e che si ritrova incredibilmente a 2 punti dagli spareggi promozione.

    Infine per quanto riguarda la lotta salvezza vince il Mantova (3-1 a Salerno), Piacenza e Vicenza si dividono la posta in palio (1-1) mentre la vittoria esterna dell’Ascoli (2-1) inguaia nuovamente la Reggina, ora a 4 punti dalla zona retrocessione. Non è servito al Frosinone il cambio in panchina con l’esonero di Moriero per tornare a fare risultato: i ciociari attualmente devono fare lo spareggio per non retrocedere contro la Triestina.

    Risultati e marcatori della 38 Giornata di Serie B

    Ancona – Grosseto 1-1
    39′ Gerardi (A), 86′ Pichlmann (G)
    Crotone – Triestina 2-0
    42′ Viviani, 84′ Gabionetta
    Empoli – Brescia (lunedì ore 20:45)
    Frosinone – Cesena 0-2
    34′ Giaccherini, 88′ Malonga
    Lecce – Albinoleffe 2-1
    20′ Bombardini (A), 45′ Marilungo (L), 58′ Corvia (L)
    Modena – Cittadella 2-1
    13′ Volpe (C), 18′ Diagouraga (M), 38′ Bruno (M)
    Padova – Sassuolo 1-1
    41′ Noselli (S), 90′ Di Nardo (P)
    Piacenza – Vicenza 1-1
    35′ Moscardelli (P), 49′ Botta (V)
    Reggina – Ascoli 1-2
    52′ Brienza (R), 66′ rig Antenucci (A), 90′ Antenucci (A)
    Salernitana – Mantova 1-3
    28′ rig Caridi (M), 35′ Dionisi (S), 42′ Locatelli (M), 53′ Pellicori (M)
    Torino – Gallipoli 2-0
    15′ Salgado, 24′ Rubin

     

  • Calciopoli 2: anche Galliani nelle intercettazioni portate in tribunale da Moggi

    Non solo Moratti, Facchetti e l’Inter tra le intercettazioni portate in tribunale dalla difesa da Moggi e messe agli atti nel processo di Calciopoli a Napoli ma anche telefonate dell’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e l’allora addetto agli arbitri della società rossonera Leonardo Meani che discutono con i designatori arbitrali. In particolare tra le 75 intercettazioni depositate, sono 9 quelle che riguardano la dirigenza rossonera: interlocutori Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, Gennaro Mazzei, con l’arbitro Massimo De Santis e i guardalinee Copelli e Puglisi.

    Di seguito vi proponiamo l’audio dell’intercattazione in cui Bergamo palesava a Galliani di essere filomilanista, e proseguendo nell’ascolto, di particolare interesse la confidenza che il designatore arbitrale fa a Galliani di aver parlato con Trefoloni per cambiare il referto arbitrale dopo un Lecce – Milan del 2005 in merito ad un brutto fallo di Konan nei confronti di Kakà.

  • Serie B: pari Lecce, la Salernitana retrocede in Prima Divisione

    Serie B: pari Lecce, la Salernitana retrocede in Prima Divisione

    Trentasei le reti segnate nella 35esima giornata di Serie B. Il turno infrasettimanale del campionato cadetto emette la prima sentenza: la Salernitana retrocede matematicamente in Prima Divisione per effetto della sonora sconfitta per 5-2 ad Empoli (poker di uno scatenato Eder). I campani, in vantaggio di due gol con le marcature di Dionisi e Caputo nei primi 20 minuti di gara e rimastin 9 per le espulsioni di Pepe e Iuliano, si fanno rimontare dalle 4 reti dell’attaccante brasiliano (2 rigori) e dal gol di Marianini. Toscani che con questo successo continuano a sperare in un piazzamento playoff.

    Il Lecce capolista viene bloccato sul pari da un ottimo Padova, guidati dal tecnico Sabatini richiamato dal presidente patavino al posto di Di Costanzo, che passa in vantaggio al 6′ con Cuffa ma che spreca varie occasioni per raddoppiare. I salentini pareggiano nella ripresa con Marilungo e si accontentano del punto conquistato.

    Accorciano le distanze in classifica dal Lecce Cesena e Brescia, entrambe vittoriose per 3-1 su Mantova e Frosinone e ora a -5: le Rondinelle vincono in scioltezza chiudendo la gara già nei primi 10 minuti con un uno-due tremendo di Dallamano e Kozak, poi Possanzini arrotonda il risultato nella ripresa e Santoruvo allo scadere sigla il gol della bandiera che vale ben poco; i romagnoli si impongono sui virgiliani che riaprono la gara all’88’ con Nassi, due giri di lancette più tardi il colpo di grazia di Djuric.

    Cade invece il Sassuolo che perde contatto con le seconde: gli emiliani si fanno beffare dal gol di Brienza nei minuti finali di gara regalando 3 punti pesantissimi alla Reggina che si allontana così dalla zona retrocessione.
    Anche il Torino è costretto a frenare la sua rincorsa al secondo posto pareggiando in casa 1-1 contro il Piacenza. Rammarico in casa granata per il gol subito al 90′ da Moscardelli, in precedenza aveva segnato Bianchi al suo 24esimo gol stagionale.

    Continua la favola Cittadella che strappa nei minuti di recupero del secondo tempo un’insperata vittoria a Gallipoli per 2-1: pugliesi in vantaggio con Di Carmine, risultato capovolto dalle reti di De Gasperi e Bellazzini. I playoff non sono più un sogno. A pari merito in classifica a quota 54 il Grosseto che impatta a Bergamo contro l’Albinoleffe: Turati porta in vantaggio i toscani che hanno l’opportunità di chiudere il match con Pichlmann che perà sbaglia il calcio di rigore; il pareggio finale è firmato Foglio.

    Infine chiudiamo con la vittoria di misura dell’Ascoli sulla Triestina grazie al rigore trasformato da Antenucci (21 reti in campionato), la vittoria a valanga del Crotone sul Modena per 4-2 con doppietta di Gabionetta, rigore di Ginestra e gol di Galardo e il pareggio per 2-2 tra Vicenza e Ancona che si fa rimontare il doppio vantaggio costruito con Colacone per poi essere riacciuffata dai gol veneti di Bjelanovic e Margiotta.

    RISULTATI, MARCATORI E CLASSIFICA DELLA 35 GIORNATA DI SERIE B

  • Milan: sarà Marilungo il bomber del futuro

    Del Milan attuale non vè certezza ma in casa rossonera stanno lavorando alacremente per costruire il Milan che verrà, in questi mesi abbiam più volte parlato della nuova politica societaria che prevede la valorizzazione del settore giovanile e il rastrellamento dei vivai d’Europa alla ricerca di possibili campioni.

    Seguendo questa linea il Milan starebbe per chiudere con la Sampdoria per il baby bomber Guido Marilungo, esploso lo scorso anno conquistando il titolo di Golden Boy del Viareggio ha subito dimostrato di esser un predestinato mettendo a segno tre reti in sette presenze in serie A nella parte finale della scorsa stagione. Quest’anno il ds Marotta l’ha mandato in B, al Lecce, a farsi le ossa e il ragazzo sta trascinando i pugliesi verso l’ambizioso traguardo del ritorno in massima serie.

    Nell’anticipo di venerdì contro la Reggina, Marilungo ha messo a segno una tripletta che l’ha proiettato in doppia cifra nella classifica cannonieri. Il Milan per averlo è disposto a cedere il portiere Storari interamente ai doriani, la trattativa per il momento è stata solo abbozzata ma visti i buoni rapporti tra le società può andare in porto.