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  • Pazzini porta l’Inter a -2 dal Milan. Lecce ko 1-0

    Pazzini porta l’Inter a -2 dal Milan. Lecce ko 1-0

    C’è la firma di Pazzini sulla vittoria dei nerazzurri contro il Lecce. Partita che sulla carta poteva sembrare una passeggiata e invece riserva molte insidie, con un’Inter che soffre molto e riesce strappare i 3 punti più che fondamentali a San Siro. La squadra di Leonardo con questa vittoria si avvicina ulteriormente al Milan e la distanza di soli 2 punti attuale, non farà certamente dormire sonni tranquilli agli uomini di Allegri. Il derby del 2 Aprile, come era prevedibile sarà la sfida che deciderà molto della stagione di entrambe le squadre di Milano.
    Attenzione all’Udinese che con questa vittoria e a -6 dalla capolista e al Napoli impegnato in serata contro il Cagliari. Il Milan è avvisato.

    Novità nella formazione iniziale per Leonardo che sceglie una formazione più offensiva, lasciando in panchina Nagatomo e Stankovic, con Zanetti che torna a fare il terzino, e Thiago Motta e Cambiasso a fare schermo davanti alla difesa. Sneijder sulla linea di Eto’o e Pandev posizionati sulle fasce, con Pazzini ultimo uomo davanti.

    PRIMO TEMPO – Occasione iniziale per Sneijder al 4’ servito in area da Pandev con l’olandese che calcia a giro ma trova Rosati a neutralizzare il tiro. Moltissimi spazi per la squadra nerazzurra che si rende pericolosa con tutti i giocatori offensivi. Qualche rischio per i nerazzurri sulle ripartenze del Lecce con Mesbah a insidiare la zona di competenza di Julio Cesar. L’Inter continua a fare gioco e possesso palla, trovando un Lecce molto organizzato nella fase difensiva, che chiude praticamente tutti gli spazi. I salentini non demordono e nelle ripartenze si rendono davvero pericolosi, soprattutto con Corvia al 17’ servito in area che calcia di poco a lato spaventando i tifosi nerazzurri.

    Al 19’ Sneijder calcia una punizione defilata con una traiettoria che fa urlare al gol ai tifosi, ma in realtà è solo un’illusione ottica perché il pallone colpisce l’esterno della rete.

    I nerazzurri nonostante il tridente non riescono a creare grandi occasioni da gol, anzi portando quasi tutti i giocatori in fase offensiva lasciano la retroguardia scoperta soffrendo più del previsto. Alla mezz’ora la partita rimane noiosa, con un possesso palla sterile per l’Inter e pochissime occasioni gol da entrambe le parti. Arriva il fischio dell’arbitro con il risultato bloccato sullo 0 a 0, e un’Inter troppo lenta per far male alla squadra di De Canio.

    SECONDO TEMPO – Fischio di Orsato e le squadre tornano a giocare con le stesse formazioni.  Al 2’ inevitabile e al tempo stesso un po’ sciocca, l’ammonizione rimediata da Lucio che, a centrocampo stoppa il pallone con la mano cercando di fermare l’azione del Lecce. Essendo diffidato salterà il derby con il Milan in programma tra quindici giorni.

    Al 6’ grandissima occasione per Pazzini, che servito in area da Sneijder colpisce di testa e si vede negare il gol da una splendida parata di Rosati. Non passa nemmeno un minuto e l’ex doriano si vendica battendo il portiere del Lecce e facendo esultare tutta la curva Nord di San Siro. Servito al limite dell’area controlla il pallone e fa partire un tiro che finisce alle spalle di Rosati. Inter 1 Lecce 0. Sull’azione del gol rimane il dubbio di un possibile controllo con il braccio del numero 7 nerazzurro. Inter virtualmente a – 2 dai cugini rossoneri.

    Leonardo dalla panchina ordina ai suoi di abbassare i ritmi e continuare a fare possesso palla per evitare che il Lecce possa rientrare in partita. Al 27’ cambio in casa nerazzurra, con Coutinho che subentra a Pandev. Il Lecce non demorde e quando può si affaccia molto pericolosamente vicino l’area difesa da Julio Cesar. Al 38’ si concretizza la più grande occasione della partita del Lecce, quando Bertolacci servito all’altezza del dischetto di rigore  calcia a botta sicura. Julio Cesar si fa trovare pronto e gli nega la gioia del gol. Poche occasioni degne di nota nel finale.

    Orsato fischia, la partita finisce, con l’Inter che batte il Lecce e si aggiudica la possibilità di giocarsi il derby a -2.

  • Serie A 30 Giornata: Inter – Lecce. Streaming e formazioni

    Formazioni INTER – LECCE (ore 15:00)

    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Cambiasso, Zanetti; Pandev, Sneijder, Eto’o; Pazzini.
    Panchina: Castellazzi, Materazzi, Coutinho, Mariga, Thiago Motta, Kharja, Stankovic.
    Allenatore: Leonardo.
    LECCE (4-3-2-1): Rosati; Tomovic, Ferrario, Fabiano, Brivio; Giacomazzi, Vives, Bertolacci; Olivera, Mesbah; Corvia.
    Panchina: Benassi, Donati, Gustavo, Coppola, Piatti, Grossmuller, Jeda.
    Allenatore: De Canio.

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  • Inter – Lecce è partita scudetto! Probabili formazioni

    Inter – Lecce è partita scudetto! Probabili formazioni

    Occasione d’oro oggi alle ore 15 per l’Inter di Leonardo. Dopo la sconfitta inaspettata dei rivali rossoneri contro il Palermo, la partita contro il Lecce per la squadra nerazzurra diventa più che fondamentale. Vincere è l’unica ipotesi contemplata in casa Moratti, poiché significherebbe portarsi a un distacco di soli 2 punti in vista della sfida diretta del derby tra 15 giorni (il 2 aprile). Il passo falso del Milan è arrivato, ora la palla passa in mano all’Inter che deve dimostrare sul campo contro il Lecce di poter davvero mettere paura ai cugini rossoneri per la conquista del titolo.

    Leonardo come ha dichiarato ieri nella conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga contro il Lecce, ha predicato calma e concentrazione, escludendo cali di motivazione dopo la vittoria in Champions contro il Bayern.  La squadra salentina è tutt’ora terz’ultima in classifica, ma questa sfida che sulla carta vedrebbe un 1 fisso sulla schedina, oggi rappresenta una partita che in realtà potrebbe presentare mille insidie per l’Inter. Come insegna la ‘storia calcistica recente’, solo la scorsa settimana il Milan aveva avuto l’occasione di chiudere il discorso scudetto con la possibilità di andare a +7 sull’Inter, andando invece a inciampare sul fanalino di coda Bari pareggiando 1 a 1 a San Siro.

    Il tecnico nerazzurro oltre alla squadra guidata da De Canio oggi dovrà far attenzione anche alle numerose diffide che pendono sulla testa dei suoi giocatori: Pazzini Eto’o Lucio e Nagatomo infatti sono a rischio squalifica per il derby e dovranno giocare facendo molta attenzione.

    Vediamo nel dettaglio come le due squadre scenderanno in campo oggi alle ore 15 a San Siro:

    INTER- Leonardo sta pensando a un leggero turn over rispetto all’undici titolare di Monaco. Ranocchia e milito out, dove il primo viene risparmiato dopo aver giocato le ultime partite con il ginocchio dolorante, mentre il bomber argentino viene tenuto ancora a riposo per evitare altre ricadute sull’ultimo infortunio. Milito complice la sosta per le nazionali dovrebbe completare il recupero con tutto il tempo possibile e tornare ad essere utile alla causa interista nel derby contro il Milan. Difesa da reinventare con l’assenza di Ranocchia: il romeno Chivu dovrebbe scalare al centro affiancato da Lucio. Sulle fasce Maicon e Nagatomo dal primo minuto. Se dovesse scegliere Materazzi come centrale, tutto rimarrebbe invariato. Il solito centrocampo con Cambiasso Stankovic e il rientrante Javier Zanetti dopo l’assenza europea per i problemi intestinali. Ballottaggio Thiago Motta Stankovic, con il possibile inserimento di Kharja. Sneijder inamovibile dietro le punte Eto’o Pazzini. L’eroe di Monaco Pandev, dovrebbe invece partire dalla panchina.

    LECCE – L’allenatore del Lecce De Canio nonostante la febbre è partito per Milano. Il tecnico della squadra salentina dovrebbe schierare un 4-5-1  per evitare le offensive nerazzurre con Daniele Corvia unica punta. In difesa spazio per il rientrare Ferrario in coppia con Fabiano, con Tomovic e Brivio sulle fasce. Il centrocampo robusto a 5 dovrebbe essere una diga per fermare sul nascere la manovra dei nerazzurri. Giacomazzi,  Vives e Bertolacci agiranno al centro, con i due esterni Olivera a destra e Mesbah a sinistra. Indisponibile Di Michele, in avanti a reggere il peso dell’attacco da solo ci sarà Daniele Corvia.

    Ecco le probabili formazioni:

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; J.Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Coutinho, Mariga, Thiago Motta, Kharja, Pandev.
    Allenatore: Leonardo.
    Indisponibili: Samuel, Milito, Ranocchia
    Squalificati: Cordoba (1)
    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Lucio

    LECCE (4-5-1): Rosati, Tomovic, Ferrario, Fabiano, Brivio; Olivera, Giacomazzi, Vives, Bertolacci, Mesbah; Corvia.
    A disposizione: Benassi, Donati, Gustavo, Coppola, Piatti, Grossmuller, Jeda
    Allenatore: De Canio
    Indisponibili: Giuliatto, Di Michele, Ofere, Chevanton
    Squalificati: Munari (1)
    Diffidati: Ferrario, Di Michele, Grossmuller, Giacomazzi, Brivio

  • Leonardo: “Raul? Pensiamo a Corvia!”

    Leonardo: “Raul? Pensiamo a Corvia!”

    Smaltita la gioia e la soddisfazione per aver agguantato la qualificazione ai quarti di Champions, la squadra nerazzurra si tuffa nuovamente nel clima della Serie A. L’obiettivo per la squadra di Leonardo è provare ad arrivare alla partita del prossimo 2 aprile contro il Milan, con gli stessi distacchi o rosicchiando qualche punto, in attesa delle notizie dal Barbera dove i rossoneri affronteranno il Palermo di Cosmi.

    OTTIMISMO – Il tecnico nerazzurro Leonardo torna a parlare ai microfoni dopo la vittoria post Champions contro il Bayern Monaco. Leonardo che domani affronterà il Lecce, esclude eventuali cali di concentrazione: “Euforia per aver centrato quarti di Champions? Non credo sia un problema, questa è una squadra molto esperta e sa rimanere sempre concentrata. Lo è stata già dai primi allenamenti dopo la trasferta di Monaco e ancora di più oggi. Certo è che se non ci fossimo concessi un po’ di allegria subito dopo una vittoria così bella come quella conquistata sui tedeschi, non sarebbe stato normale. Trovare un equilibrio tra euforia e concentrazione, questo è la chiave”.

    Questo è il momento decisivo per la stagione nerazzurra, con un’Inter ancora in corsa su tutti i fronti, come nello scorso anno con Mourinho. Leonardo è consapevole degli ottimi risultati raggiunti, e spiega come l’appagamento non fa parte del morale di questa squadra: “Credo che l’ottimismo porti altro ottimismo e che la vittorie portino altre vittorie – ha aggiunto il tecnico brasiliano – L’Inter ha la consapevolezza di stare attraversando un momento decisivo della stagione”

    LECCE – Parlando dell’avversario da affrontare domani, Leonardo cerca di mettere in guardia i suoi, nonostante la superiorità tecnica tra le due squadre sia evidente, come insegna Milan – Bari queste sono le partite più insidiose. “Il Lecce ha dimostrato, partita dopo partita, una crescita costante: domani non ci saranno né Chevanton né Di Michele, ma non per questo i nostri avversari rinunceranno a giocare a viso aperto, come hanno sempre fatto. Non ci aspettiamo affatto una partita facile”.

    INDISPONIBILI – Chiusura su un possibile rientro di Milito, dopo le voci in settimana, che lo davano disponibile almeno per sedersi in panchina. Il Principe infatti è ancora assente dalla lista dei convocati e il tecnico brasiliano motiva così la scelta di lasciare a casa il bomber argentino: “Deve compiere il suo programma. Ha avuto reazioni molto positive, ha svolto una specie di preparazione estiva e avendo due settimane davanti per completare questo recupero è preferibile arrivi alla fine del percorso.”

    Indisponibile anche Ranocchia, che a Monaco non era sembrato al top della forma, trascinandosi un piccolo fastidio al ginocchio per troppe partite.  “Ranocchia non è convocato perché non è in condizioni di giocare – ha aggiunto Leonardo–  ha giocato troppe partite ed è andato anche oltre quella che era la sua condizione, il suo ginocchio non ha problemi gravi e per quello domani non sarà in campo“.

    CHAMPIONS LEAGUE – Leonardo continua la conferenza parlando del sorteggio favorevole per i nerazzurri uscito dalle urne di Nyon, che ha regalato lo Schalke 04 nei quarti di finale di Champions League: “Lo Schalk e ha tanto entusiasmo: è una squadra che è cresciuta grazie agli investimenti fatti anno dopo anno. Nessuna fortuna o sfortuna, bisogna analizzare chi abbiamo pescato, una squadra che ha fatto benissimo in Bundesliga, che è arrivata avanti in Champions, che ha un grande portiere, un grande Raul e un grande Farfan.”

    Chiusura finale sul discorso europeo con un avvertimento a chi già pensa ai quarti di Champions: “Comunque, stiamo già  parlando di Raul quando dobbiamo pensare prima a Corvia”.

    DIFFIDATI – Nel finale l’ultima analisi sul rischio diffide difficili da gestire: Eto’o, Pazzini, Lucio e Nagatomo sono tutti diffidati e a rischio squalifica qualora venissero ammoniti. Assenze pesante in vista del derby senza ombra di dubbio. Leonardo non fa drammi e spiega come “Questi giocatori sono diffidati adesso, ma lo erano anche quando sono arrivato io, quindi non vedo questo come un problema fondamentale da gestire, tendendo anche conto dei giocatori infortunati”.

  • Serie A 29 Giornata: Lecce – Bologna. Streaming e formazioni

    Formazioni LECCE – BOLOGNA (ore 15:00)

    LECCE (4-3-2-1): Rosati; Tomovic, Gustavo, Fabiano, Brivio; Vives, Giacomazzi, Olivera; Munari, Jeda; Corvia.
    Panchina: Benassi, Donati, Mesbah, Grossmuller, Bertolacci, Piatti, Chevanton.
    Allenatore: De Canio.
    BOLOGNA (4-3-1-2): Viviano; Casarini, Portanova, Britos, Rubin; Perez, Mudingayi, Mutarelli; Della Rocca; Ramirez, Di Vaio.
    Panchina: Lupatelli, Moras, Morleo, Radovanovic, Buscè, Meggiorini, Paponi.
    Allenatore: Malesani

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  • Le pagelle di Lecce – Roma 1-2

    Le pagelle di Lecce – Roma 1-2

    LECCE

    Rispoli: 5 Si perde Vucinic in occasione del primo gol e ne fallisce uno sul finire del primo tempo. Incerto

    Giacomazzi: 6,5 Si danna l’anima inseguendo le maglie bianche dei capitolini. I suoi sforzi trovano il giusto riconoscimento quando segna il gol del pareggio, con un fantastica girata di testa su un cross proveniente dalla destra. Bandiera

    Olivera: 6 Nel primo tempo è l’anima dei suoi, tocca molti palloni e cerca di dare qualità alla manovra dei leccesi. Si rende pericoloso con qualche conclusione dalla distanza, ma si spegne nel finale. Volenteroso

    Corvia: 6,5 Il suo ingresso in campo cambia la partita per i suoi, che si iniziano ad affacciare in avanti con sempre maggior continuità. Solo un miracolo di Doni gli nega il gol. Strano come gli venga preferito Grossmuller dal primo minuto. Incompreso

    ROMA

    Doni: 7 Si produce in una serie di parate di altissimo livello, e ricorda al popolo romanista che prima del nuovo idolo Julio Sergio, il titolare era lui. Professionista

    Pizarro: 6,5 Era in precarie condizioni fisiche, ma stringe i denti e fa il suo per la causa romanista. Partita ordinata, senza sbavature. Bravo a trasformare il rigore all’ultimo minuto. Tenace

    Taddei: 5,5 È l’uomo sbagliato al momento giusto. Si fa trovare smarcato e gli vengono servite numerose palle gol, ma lui riesce nell’impresa di sbagliarle tutte. Sciupone

    Borriello: 6,5 Il centravanti azzurro è tra i più attivi della squadra di Montella. Corre e svaria su tutto il fronte offensivo, e nel finale procura il rigore della vittoria. Prezioso

  • La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    Nel primo anticipo della 28esima giornata, la Roma espugna in extremis il “Via del Mare” con un rigore di Pizarro. I capitolini trovano il vantaggio nel primo tempo, grazie ad un Vucinic ispirato, ma soffrono nella ripresa, sino al momento in cui subiscono la rete del pareggio. Ultimo quarto d’ora all’attacco e gol che nasce da un’ingenuità degli uomini di De Canio. Montella porta a casa 7 punti in 3 partite, ma martedì in Ucraina la Roma dovrà fare meglio di stasera.

    CALCIO D’INIZIO – Nel Lecce la sorpresa è Grossmuller, schierato al posto di Mesbah. Nella Roma, recupera Pizarro che parte titolare. Nei primi minuti è la Roma a gestire il pallone, senza però essere pericolosa, con un Lecce che aspetta di poter colpire in contropiede. Al 9′ sono i salentini a farsi vedere dalle parti di Doni, con una punizione di Oliveira che termina alta sopra la traversa. Continua il momento offensivo del Lecce, con Mexes bravo a chiudere sugli attacchi degli uomini di De Canio. Ma dal 15′ sale in cattedra Vucinic, che comincia a produrre gioco per i suoi, e la Roma va vicino al vantaggio con Cassetti, con un diagonale che sfila di poco al lato. Poi altre due occasioni per Taddei, sempre innescato da Vucinic, ma che il brasiliano non è bravo a finalizzare.

    ROMA IN VANTAGGIO – Al 30′ è il Lecce ad avere la palla buona per segnare, ma la mischia in aria romanista si conclude con la palla alta sopra la traversa. Passano tre minuti, e la Roma passa in vantaggio. Il solito Vucinic prende palla sulla metà campo, vince un contrasto e dal limite dell’aria trafigge Rosati con uno stupendo tocco d’esterno. La Roma continua a spingere, e costruisce un’altra occasione sprecata dal solito Taddei. Il Lecce reagisce, e al 39′ ha l’occasione per il pareggio con Rispoli, provvidenzialmente chiuso da Pizarro. Il primo tempo non regala altre emozioni, con la Roma che chiude in avanti.

    IL LECCE SI SVEGLIA – Inizia il secondo tempo e la Roma prova a farsi vedere davanti, ma dopo qualche minuto il Lecce prende il comando delle operazioni e inizia un forcing offensivo che produce ripetute occasioni, sia con Olivera (gran botta dalla distanza, fuori di un niente) sia con Corvia (subentato a Grossmuller nel finale del primo tempo) che va vicinissimo al gol con un gran colpo di testa (miracolo di Doni) e con un bel sinistro che sfila di poco alla destra del portiere brasiliano. Gli sforzi dei salentini vengono premiati al 75′, quando Giacomazzi segna il gol del pareggio con una bellissima girata di testa, su perfetto assist di Munari.

    FINALE ROMA – Dopo aver subito il pari, i giallorossi di Montella si rianimano e ricominciano a giocare come nel primo tempo. Girandola di cambi con Brighi e Menez che rilevano Taddei e Vucinic, mentre De Canio ci crede e manda dentro Chevanton per Rispoli. La Roma non riesce a sfruttare il maggior possesso palla, con De Rossi che ci prova dalla distanza, ma senza precisione. L’episodio che decide la gara arriva al 89′, quando Munari colpisce con le mani un colpo di testa di Borriello. Sul dischetto si presenta Pizarro, che trasforma il penalty non senza polemiche, poichè si ferma durante la corsa per tirare dagli 11 metri. Dopo 4′ minuti di recupero si conclude la partita. Festa Roma, rimpianti Lecce.

    IL TABELLINO

    Lecce: Rosati, Rispoli (78′ Chevanton), Gustavo, Fabiano, Brivio, Munari, Giacomazzi, Vives, Grossmuller (42′ Corvia), Olivera, Jeda. A disp: Benassi, Piatti, Donati, Mesbah, Bertolacci.

    Allenatore: De Canio.

    Roma: Doni, Cassetti (29′ Juan), Mexes, Burdisso, Riise, Pizarro, De Rossi, Vucinic (80′ Menez), Perrotta, Taddei (68′ Brighi), Borriello. A disp: Julio Sergio, Castellini, Simplicio, Caprari.

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Damato di Barletta. Assistenti: Viazzi e Liberti. Quarto uomo: De Marco

    Reti: 32′ Vucinic, 75′ Giacomazzi, 89′ Pizarro (rig.)

    Ammoniti: De Rossi, Rispoli, Perrotta e Brighi

  • Lecce – Roma, le probabili formazioni. Pizarro titolare

    Lecce – Roma, le probabili formazioni. Pizarro titolare

    Al “Via del Mare” va in scena il primo anticipo della 28.a giornata, con il Lecce che ospita la Roma. Entrambe le squadre sono reduci da un pareggio, ma dal significato diametralmente opposto: il Lecce ha ottenuto un punto preziosissimo in chiave salvezza, in casa del Brescia, diretta concorrente per la permanenza in Serie A, mentre la Roma ha letteralmente bruciato i 3 punti nella partita casalinga contro il Parma.

    Stasera i capitolini sono chiamati ad una grande prestazione, sia per cercare di non accumulare ulteriore distacco dalle squadre in lotta per la qualificazione ai preliminari di Champions (la Roma è a -5 dalla Lazio, che occupa il 4° posto), sia per preparare la fondamentale partita di martedì sera contro lo Shakhtar, con la mente libera da eventuali defaiances contro la squadra di De Canio.

    Dal canto loro, i leccesi devono sfruttare al meglio le partite casalinghe per accumulare punti salvezza (+3 sul Cesena terz’ultimo), e tra le mura amiche hanno già dimostrato di poter fermare le grandi, con i pareggi con Inter e Milan e la convincente vittoria contro la Juventus.

    Dubbi Pizarro e Menez per Montella, con Brighi e Taddei pronti a sostituirli. De Canio dovrà a fare a meno di Di Michele infortunato, con Jeda favorito su Corvia per una maglia da titolare.

    PROBABILI FORMAZIONI

    LECCE (4-4-1-1): Rosati; Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio; Munari, Giacomazzi, Vives, Mesbah; Olivera; Jeda. A disposizione: Benassi, Tomovic, Grossmuller, Bertolacci, Piatti, Chevanton, Corvia.

    Allenatore: De Canio.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti,Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Borriello. A disposizione: Julio Sergio, N. Burdisso, Simplicio, Castellini, Greco, Brighi, Menez

    Allenatore: Montella.

  • I dolori del giovane Montella

    I dolori del giovane Montella

    In un ambiente caldo come quello romano, il passo da “eroe” a “vittima sacrificale” è breve. Vincenzo Montella, neo-tecnico della Roma, sembrava aver portato una ventata d’aria fresca nello spogliatoio giallorosso, ormai saturo di polemiche e malumori. La vittoria col Bologna aveva ridato entusiasmo ad una squadra  che sembrava svuotata, priva delle ambizioni che l’anno scorso l’avevano spinta alla splendida rimonta sull’Inter di Mourinho. Ma le brutte abitudini, si sa, sono dure a morire, e allora riecco la Roma inciampare su se stessa, gettando al vento la vittoria col Parma, sprecando il doppio vantaggio, e rimontata da due gol di Amauri. Mica Maradona o Van Basten.

    Montella cerca di far vedere i muscoli, e non si nasconde dietro l’alibi della scarsa condizione fisica, palesata dalla squadra nel corso della stagione,  cercando di dare un segnale forte all’ambiente, spronando chi gioca meno a farsi trovare pronto, e ripetendo che le sue scelte sono dettate dall’affidabilità  e non dal nome scritto dietro la maglia. Vedremo se avrà le spalle abbastanza larghe per gestire una rosa ricca di talenti, ma anche piena di prime donne.

    Per il tecnico napoletano la prossima sfida in programma è in quel di Lecce, contro una squadra che si trova in un buon momento di forma, come dimostrano la vittoria contro la Juventus ed il pareggio ottenuto, non senza polemiche, contro il Brescia. Ma la vera sfida sarà martedi, in Ucraina, dove Totti e compagni dovranno cercare di ribaltare il pessimo risultato ottenuto in casa contro lo Shakhtar Donetsk. A tener banco sono le condizioni di Pizarro, uscito malconcio dallo scontro con Giovinco di domenica scorsa, e che potrebbe essere risparmiato contro i salentini, in vista dell’appuntamento di martedi sera. In dubbio anche Menez, che ha concluso anzitempo l’allenamento, a causa di un problema alla schiena.

    Se le motivazioni in campionato sono quelle che sono, con il quarto posto come massimo obiettivo, la Roma deve cercare di sfruttare al massimo la vetrina europea, in un periodo di transizione societaria, che potrebbe portare lontano dalla Capitale i pezzi pregiati della compagine giallorossa. Mexes ha già la valigia pronta, direzione Milan, e non è detto che altri compagni non decidano di imitarlo, cercando migliori fortune in altre squadre. E in una fase critica della stagione come questa, non servono altre distrazioni.

    Dulcis in fundo, vale la pena di spendere due parole su Adriano, l’Imperatore persosi nella Milano da bere e mai più ritornato. Quest’estate aveva suscitato più di qualche dubbio la decisione di riportarlo in Italia, dato anche l’elevato ingaggio percepito. Dopo appena 6 mesi, la “scommessa  Adriano” è chiaramente persa, con il giocatore che non si è mai reso utile, e che resterà a Trigoria sino a giugno. Tra una birra e l’altra.

  • Pagelle Brescia – Lecce: Bene Diamanti

    Pagelle Brescia – Lecce: Bene Diamanti

    Pagelle Brescia

    Arcari 6: Incolpevole su entrambe le marcature salentine, si fa trovare pronto sull’unica vera palla impegnativa che gli capita in tutto il pomeriggio, su tiro potente di Mesbah. Non fa rimpiangere il titolare Sereni.

    Zoboli 6,5: Mezzo voto in meno perchè in occasione del gol di Corvia si perde l’attaccante capitolino in area. Bravo però a rispondere presente e a battere Rosati con un bel tuffo di testa, sul traversone da calcio d’angolo di Diamanti.

    Konè 5,5: Sbaglia tanto e male le diverse occasioni che gli capitano, accompagna spesso e volentieri l’azione d’attacco e s’inserisce bene ma alla fine risulteranno determinanti ai fini del risultato i suoi errori sotto porta.

    Diamanti 7: C’è sempre, in tutte le occasioni pericolose del Brescia, lui, ci mette lo zampino e non è un caso che non appena Iachini lo toglie, senza un apparente motivo dal campo, la squadra subisca un calo e si renda molto meno pericolosa. Quando sta bene fa la differenza e si vede.

    Caracciolo 7: Se non fosse per Morganti e il suo assistente, lui di gol ne avrebbe fatti due. Il capitano delle rondinelle si fa trovare pronto sul primo vero pallone giocabile che gli capita in area e punisce l’incolpevole Rosati. Lotta, corre e cerca di far salire la sua squadra, dopo l’uscita di Diamanti si ritrova solo a lottare contro il muro salentino.

    Brescia: Arcari 6; Zebina 6, Mareco 5,5, Zoboli 6,5; Zambelli 6 (88′ Daprelà), Konè 5,5, Zanetti 5, Hatemaj5,5 (74′ Lanzafame), Berardi 6; Diamanti 7 (66′ Eder 5,5); Caracciolo7.

    Pagelle Lecce

    Donati 6,5: Il ragazzo gioca bene, non a caso l’ex tecnico dell’Inter Mourinho l’aveva tenuto d’occhio durante la sua permanenza ad Appiano. Corre, recupera, si propone e si conferma sugli ottimi livelli già mostrati nella gara con la Juventus.

    Munari 6,5: Non una partita entusiasmante per il centrocampista di De Canio, ma ha il merito di fornire un assist involontario a Corvia e quello maggiore di siglare il gol che vale il pareggio e che consente alla sua squadra di conquistare un importante punto in trasferta.

    Mesbah 4,5: Dov’è il motorino di fascia che ha fatto impazzire Sorensen solo una settimana fa? Se le chiederanno anche i tifosi del Lecce, rimane in campo tutta la partita ma non si rende quasi mai pericoloso fatta eccezione per un ottimo tiro che impegna non poco Arcari. Da rivedere sicuramente, può dare di più.

    Olivera 4,5: Comincia da trequartista, poi si sposta in mezzo al campo ma rimane sempre troppo avulso dal gioco, troppo poco convincente, da un giocatore con le sue doti tecniche ci si aspetta di più, molto di più. Perde nettamente il duello a distanza con Diamanti. Si perde in leziosità inutili in zone del campo pericolose, a tratti risulta irritante per l’eccessiva mancanza di concentrazione.

    Corvia 6,5: Entra e la partita cambia, segna il gol che riapre la partita già nel primo tempo, lotta con caparbietà su ogni pallone che gli passa vicino e intraprende anche una battaglia personale con Mareco che gli rimane appiccicato tutta la partita. Di certo un lontano parente del bomber che ha contribuito con i suoi 17 gol a portare il Lecce in serie A.

    Lecce: Rosati 6; Donati 6,5, Fabiano 5,5, Gustavo 5,5, Brivio 6; Munari 6,5, Bertolacci 6 (66′ Piatti 6), Grossmuller s.v. (23′ Corvia 6,5), Mesbah 4,5; Olivera 4,5; Jeda 5 (77′ Coppola).