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  • Il Lecce ritrova Di Michele, la Corte Federale smentisce la prova tv

    Il Lecce ritrova Di Michele, la Corte Federale smentisce la prova tv

    Il Lecce ritorva il suo uomo simbolo per la volata salvezza, la Corte Federale della Figc ha infatti accolto il ricorso d’urgenza presentato dal Lecce contro la squalifica di Di Michele per tre giornate comminata dal giudice sportivo con l’ausilio della prova tv.

    Decisione che farà giurisprudenza in quanto non era mai accaduto che la prova tv venisse smentita ma che sicuramente farà piacere a Lecce e ai suoi tifosi. Euforico Di Michele promette subito un gol importante “Sono contento perché è stata fatta giustizia – ha detto – non avevo colpito Cesar e per questo sono rimasto stupito dalla decisione del Giudice Sportivo di infliggermi una squalifica. Trovavo questo provvedimento una cosa assolutamente non giusta e priva di qualsiasi fondamento. Sono stati dei brutti giorni, ma ora bisogna subito voltare pagina e concentrarsi su domenica”.

  • Streaming Chievo – Lecce, Serie A 35 Giornata

    Formazioni CHIEVO – LECCE (ore 15:00)

    CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Cesar, Andreolli, Mantovani; Gelson Fernandes, Rigoni, Constant; Bogliacino; Pellissier, Moscardelli.
    Panchina: Squizzi, Morero, N. Frey, Guana, Marcolini, Granoche, Thereau.
    Allenatore: Pioli
    LECCE (4-5-1): Rosati; Tomovic, Fabiano, Ferrario, Brivio; Munari, Giacomazzi, Vives, Olivera, Mesbah; Di Michele.
    Panchina: Benassi, Gustavo, M.Coppola, Piatti, Corvia, Jeda, Chevanton.
    Allenatore: De Canio

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  • Corvia all’ultimo respiro. Beffa Cagliari, Lecce sorride

    Corvia all’ultimo respiro. Beffa Cagliari, Lecce sorride

    Lecce e Cagliari danno vita al Via del Mare ad una partita spettacolare ricca di colpi scena e vibrante per tutti i novanta e passa minuti. I salentini dopo l’exploit di Genova contro la Samp cercano i tre punti per alimentare la salvezza, gli isolani per onorare il campionato e porre le basi per il prossimo campionato.

    Letta cosi la partita dovrebbe aver un esito scontato con i padroni di casa pronti a spingere sull’acceleratore e padroni del campo per maggior determinazione. Invece Donadoni catechizza bene i suoi e nel primo tempo è il Cagliari a comandare il gioco e superare l’ottimo Rosati con il rinato Acquafresca.

    Nell’intervallo De Canio striglia i suoi e il Lecce nella ripresa è tutt’altra cosa: al 49′ Mesbah pareggia raccogliendo e spedendo in rete un tiro cross di Di Michele. Il gol galvanizza i padroni di casa alla ricerca del gol vittoria ma il gol non arriva e come consuetudine è il Cagliari a riportarsi avanti con Conti su assist da calcio d’angolo di Cossu. Passano soltanto 5′ ed ecco servito il tris con Acquafresca che se ne va in campo aperto e trafigge l’incolpevole Rosati.

    Partita conclusa? Nemmeno per sogno. Agazzi si supera ma all’88’ è Fabiano a trovare l’acuto che riaccende il recupero: il Cagliari vive nello spazio di 60″ la più atroce delle beffe: prima si mangia il gol che avrebbe chiuso ogni discorso con Ragatzu che non riesce a realizzare da un metro dopo il tocco di Cossu, poi Corvia fa espoldere lo stadio con un destro poderoso che fulmina Agazzi.

  • Ibra, cosa ti succede? Totti non è finito

    Ibra, cosa ti succede? Totti non è finito

    Scopriamo il bello e il brutto della 32esima giornata di Serie A con la nostra rubrica settimanale Liscio e Sbalascio.

    Al primo posto dei nostri Lisci si piazza Francesco Totti, il capitano della Roma, rivitalizzato dalla cura Montella: il 34enne attaccante giallorosso è il vero trascinatore di questa Roma che cerca di non perdere il treno per l’Europa che conta, e sta trascinando a suon di gol la sua squadra, segno che la voglia e la classe che l’hanno sempre contraddistinto non è per niente scemata.

    Secondo gradino del “podio” per il Lecce: con una grande prova di forza va a vincere a Genova uno scontro diretto pesantissimo contro la Sampdoria, e la scavalca in classifica inguaiando seriamente proprio la squadra blucerchiata. Inoltre gioca anche un gran bel calcio e la salvezza non sembra essere ormai troppo lontana.

    Terzo e ultimo piazzamento dei Lisci per il Cesena, capace in 10 uomini di acciuffare al 96esimo una partita che fino al minuto 91 sembrava essere in ghiaccio per il Palermo, che conduceva 2-0. Prima la rete speranza dell’emergente Parolo, infine a 2 secondi dal termine la rete insperata del “piccolo” Giaccherini, per la gioia dei ragazzi di Ficcadenti che ci hanno creduto fino all’ultimo. Una rimonta “pazza” stile Inter della stagione 2004/2005, che può valere in ottica salvezza un punto d’oro. Da segnalare inoltre i comportamenti inspiegabili e non onorevoli di Miccoli e Liverani, i quali presi dal nervosismo, hanno tentato di scagliarsi contro alcuni tesserati bianconeri.

    Passando agli Sbalasci di giornata, troviamo al primo posto ancora Ibrahimovic, rientrante dalla squalifica di 3 turni inflittagli grazie alla prova tv per un pungo rifilato al difensore barese Marco Rossi. Ebbene, nonostante abbia giocato un gran match, nel quale si è rivista l’intesa perfetta con Pato nonostante le voci che li davano “incompatibili”, a tempo scaduto, per un pallone perso malamente commette la sciocchezza di mandare il guardalinee a quel paese e di beccarsi un rosso diretta che, regolamento alla mano, significherebbe 3 giornate di squalifica. Un’altra pesante sanzione in vista dell’importantissimo rush finale di campionato, che potrebbe consegnare dopo 7 anni lo scudetto ai rossoneri. Malessere o solo coincidenze? Che ci sia qualcosa a turbare il gigante svedese?

    Secondo posto per Leonardo Bonucci, il difensore “strapagato” dalla Juventus al Bari, ma che tutti questi soldi effettivamente non li vale, nonostante sia nel giro della Nazionale. Difensore troppo sicuro e superficiale, gioca una partita veramente pessima, condita da un’autogol rocambolesco di cui ha poche colpe. E’ veramente imbarazzante quando difende, vince solo una volta un duello con Floro Flores (manco fosse Messi, con tutto il rispetto per Floro, che è molto bravo) e per lo più è sempre spaesato. E’ veramente la brutta copia di quello ammirato l’anno scorso.

    Ultimo posto degli Sbalasci va a Claudio Lotito, il quale dopo aver acciuffato il quarto posto con la sua Lazio, tenta di difenderlo “diplomaticamente”, avvertendo la FIGC di eventuali complotti ai danni dei biancocelesti in vista della volata per il quarto posto che varrebbe i preliminari di Champions e che attualmente coinvolge quattro squadre (la stessa Lazio, l’Udinese, la Roma e la Juventus). Vogliamo ricordare a Lotito che ci sono squadre che hanno avuto più sfavori durante il corso della stagione (come la Juventus), ma che preferiscono concentrarsi sul campo evitando di aizzare gli animi in vista di un roventissimo finale di campionato. E questo comportamento da parte del patron della Lazio non ci sembra per niente signorile.

  • Colpaccio Lecce, Samp in caduta libera

    Colpaccio Lecce, Samp in caduta libera

    Il Marassi è ormai terra di conquista e nonostante una classifica sempre più precaria la Sampdoria concede l’intera posta al Lecce di De Canio. I salentini dimostrano ancora una volta di esser una delle squadre più in forma del campionato e con una partita gagliarda e di grande qualità riescono ad avere la meglio dei doriani.

    L’avvio dei padroni di casa è incoraggiante grazie alla spinta del pubblico ed una buona intensità di gioco determinata dal pressing a centrocampo di Poli e Palombo. Il maggior possesso palla non viene però mai concretizzato dalle parti di Rosati.

    Il Lecce controlla e al 40′ alla prima vera occasione passa in vantaggio con capitan Di Michele lasciato colpevolmente solo in area di rigore. I tifosi comunque non abbandonano la squadra e in avvio di ripresa la Doria prova a rimettersi in partita con Rosati super su Guberti. I pugliesi chiudono tutti gli spazi costringendo i padroni di casa a lanci lunghi o a cross dalla fasce non utili per un attacco “molle” con Maccarone e Pozzi.

    Arriva cosi il colpo del ko, Olivera si fa prima respingere un tiro da Curci ma sulla respinta è lesto metter in rete. La Samp a questo punto trova una scatto d’orgoglio con Maccarone ma nulla più. Dagli spalti parte la contestazione e i tifosi espongono un eloquente striscione “grazie Garrone, dalla Champions alla retrocessione”.

    I salentini scavalcano proprio la Samp in classifica e con il prossimo impegno casalingo contro il Cagliari possono chiudere il discorso salvezza. Situazione sempre più complicata per i padroni di casa che dovranno far visita al Milan a San Siro.

  • Sampdoria – Lecce in campo per la A. Ultime e probabili formazioni

    Sampdoria – Lecce in campo per la A. Ultime e probabili formazioni

    Un autentico spareggio salvezza è quello in programma quest’oggi a Marassi tra la Samp e il Lecce, i doriani incrisi di gioco e di risultati sperano di trovare la svolta davnti al proprio pubblico potendo contare finalmente sull’intero organico fatta eccezione del lungodegente Semioli. In avnti dovrebbe esser confermata la coppia Maccarone Pozzi con Macheda e Biabiany pronti ad entrare dalla panchina, il centrocampo vedrà Ziegler e Mannini esterni mentre Poli e Dessena agiranno ai lati di capitan Palombo. Difesa a tre con i soliti Gastaldello, Lucchini e Volta. In porta ci sarà Curci

    I possibili 11:
    Curci; Gastaldello, Volta, Lucchini; Mannini, Dessena, Poli, Palombo, Ziegler; Pozzi, Maccarone. A disposizione: Da Costa, Zauri, Laczko, Tissone, Guberti, Biabiany, Macheda. Squalificati: Nessuno. Diffidati: Mannini, Ziegler, Poli, Dessena.

    Il Lecce è la squadra più in forma del girone di ritorno, i salentini galvanizzati dal successo sull’Udinese vogliono centrare il massimo risultato a Marassi, De Canio conferma l’attacco Di Michele Jeda con la sorpresa Bertolacci a supporto. Difesa a tre con Tomovic, Ferrairo e Fabiano

    I possibili 11:

    Rosati; Tomovic, Ferrairo, Fabiano; Mesbah, Munari, Vives, Olivera; Bertolacci; Jeda, Di Michele. A disposizione: Benassi, Gustavo, Brivio, Giacomazzi, Grossmuller, Piatti, Corvia. Squalificati: Nessuno. Diffidati: Ferrario, Di Michele, Grossmuller, Brivio, Rosati, Vives.

  • Bertolacci show, Lecce – Udinese 2-0

    Bertolacci show, Lecce – Udinese 2-0

    Forse saranno stati i quindici giorni di “riposo” a far inceppare la macchina perfetta di Guidolin facendo pensare troppo all’undici friulano all’inaspettato ma vicinissimo traguardo scudetto. Dal Via del Mare arriva però un sacrosanto verdetto, l’Udinese perde il treno per il titolo ma resta ancora in corsa per un posto in Champions League.

    Il Lecce dell’ex De Canio dimostra invece di voler aggrapparsi con i denti alla salvezza sfoderando una prestazione maiuscola. Il mattatore dell’incontro è il giovane Andrea Bertolacci centrocampista classe ’91 cresciuto nel florido vivaio della Roma.

    I gol arrivano nella ripresa, il primo subito dopo l’ingresso in campo con DI Michele che fa il Sanchez superando 4 uomini cerca la porta. Sul rimpallo il più lesto di tutti è Bertolacci: 1-0, giallorossi in vantaggio. Il secondo gol arriva da un virtuosismo di Jeda sulla destra autore poi dell’assist per il gol del raddoppio. La volata salvezza per il i giallorossi inizia nel migliore dei modi anche grazie alla frenata delle concorrenti per la retrocessione.

    TABELLINO

    LECCE-UDINESE 2-0
    47′ e 64′ Bertolacci (L)

    Lecce (4-4-1-1): Rosati; Tomovic, Fabiano, Ferrario, Mesbah; Munari, Vives (41′st Grossmuller), Bertolacci, Olivera; Jeda (31′st Brivio); Di Michele (41′st Corvia).
    A disp.: Benassi, Donati, Gustavo, Piatti,. All.: De Canio

    Udinese (3-5-2):
    Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi (27′st Cuadrado); Isla, Abdi (16′st Denis), Inler, Asamoah, Armero (38′st Pasquale); Di Natale, Sanchez
    A disp.: Belardi, Coda, Badu, Corradi,. All.: Guidolin

    Arbitro: De Marco
    Ammoniti: Olivera, Vives, Tomovic (L); Benatia, Domizzi, Armero, Inler, Asamoah (U)

  • Lecce – Udinese, ultime e probabili formazioni

    Lecce – Udinese, ultime e probabili formazioni

    Allo stadio Via Del Mare di Lecce, alle 15, Lecce – Udinese sarà una partita importante per testare le reali ambizioni dell’Udinese dei miracoli di Guidolin, reduce dal suo record di ben 13 risultati utili consecutivi, imbattuta nel girone di ritorno (l’ultima sconfitta risale al 3-2 contro la Lazio). Il Lecce, invece, ha un urgente bisogno di punti salvezza, per non perdere le distanze dalle squadre che la precedono (Brescia, Cesena e Sampdoria).

    Il divario potenziale sembra, dunque, immenso fra le due squadre: l’attacco delle meraviglie formato da Sanchez e Di Natale contro una delle difese più perforate del campionato. Il riscontro del campo, però, può rivelare sempre delle sorprese, soprattutto in uno stadio “difficile” come quello Salentino, dove quest’anno hanno perso Juventus, per 2 a 0, ed hanno pareggiato Milan ed Inter.

    Guidolin, per questo, nella presentazione del match è parso molto orientato alla prudenza, ” Vogliamo lottare fino alla fine per tagliare un traguardo importante. Si percepisce euforia all’interno dello spogliatoio e anche dall’esterno. Siamo sempre sotto esame e in discussione, non diamo niente per scontato.  Conosciamo bene la forza del Lecce e le difficoltà che troveremo in Salento. Non si può essere sempre al 100% e pensare di andare a fare risultato su tutti i campi ogni domenica, perché nessuno ci riesce, nemmeno il Barcellona o il Real Madrid. Gli avversari sono in campo proprio per impedirti di realizzare ciò che vorresti fare”.

    Guidolin deve rinunciare a Pinzi a centrocampo per squalifica, e lo sostituirà con Abdi; per il resto, schiererà il collaudato 3-5-2: Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Abdi, Inler, Asamoah, Armero; Di Natale, Sanchez, con in panchina Corradi, Denis, Pasquale, Coda, Belardi, Badu e Cuadrado.

    De Canio, ex allenatore dei friulani, teme molto l’Udinese e la considera attualmente la squadra più in forma del campionato. Per questo, è intenzionato a scegliere un 4-4-1-1, modulo da contropiede che in casa ha ben funzionato in altre occasioni, con Di Michele unica punta, supportato da Olivera. L’attaccante non potrà essere in perfetta forma poichè rientra da un lungo stop (assente dalla partita contro la Juventus a Febbraio), ma la sua presenza è importante per gli equilibri dei giallorossi.

    Per il resto, la formazione è la seguente: Rosati; Tomovic, Fabiano, Ferrario, Brivio; Munari, Vives, Bertolacci, Mesbah; Olivera; Di Michele. Con in panchina: Benassi, Donati, Gustavo, Grossmuller, Piatti, Chevanton, Corvia. Giacomazzi è assente per squalifica.

    Arbitrerà De Marco di Chiavari.

  • Il punto sulla salvezza: Sette squadre per due posti

    Il punto sulla salvezza: Sette squadre per due posti

    Dopo la sosta per le nazionali torna il campionato che nel prossimo turno vedrà come eventi principali il derby di Milano e lo scontro tra Juventus e Roma. Ma oltre alle sfide di vertice ci sono anche le importantissime partite delle formazioni invischiate nella lotta salvezza, con tante squadre coinvolte in quella che sarà una volata dall’esito più che incerto. Andiamo dunque ad analizzare un pò quello che succede nella zona calda della classifica e quali sono le speranze delle varie squadre in chiave salvezza.

    CHIEVO-SAMPDORIA – Al Bentegodi va in scena lo scontro diretto tra i padroni di casa del Chievo e la Sampdoria, incredibilmente sprofondata nei bassifondi della classifica ed impegnata in una lotta non preventivabile ad inizio campionato. I clivensi avranno sicuramente il vantaggio di essere abituati a lottare per il traguardo salvezza a differenza dei più blasonati avversari doriani, reduci peraltro da 4 sconfitte consecutive. I veneti dal canto loro hanno vinto solo 1 partita delle ultime 5, contro l’ormai retrocesso Bari, e devono fare punti per allontanarsi definitivamente dal terz’ultimo posto anche perchè nelle prossime giornate dovranno affrontare Inter, Roma, Juventus, Udinese e Palermo oltre a Lecce (diretta concorrente) e Bologna. I blucerchiati hanno un calendario relativamente più abbordabile visto che devono ancora giocare col Bari e hanno la possibilità di disputare in casa le sfide fondamentali contro Lecce e Brescia.

    LECCE – I salentini sono attualmente terz’ultimi ad un solo punto dal Cesena e domenica affrontano in casa la lanciatissima Udinese. Per i giallorossi l’impresa sembra quasi impossibile, ma in casa hanno già dimostrato di poter fare punti contro le grandi, nonostante il trend negativo delle ultime giornate (3 sconfitte consecutive). La salvezza della squadra di De Canio passa proprio dai punti che riuscirà a conquistare al Via del Mare contro formazioni più forti, visto che nelle ultime giornate dovrà ospitare Lazio e Napoli, ma anche formazioni più abbordabili come Parma e Cagliari. Fondamentale sarà centrare il bottino pieno nel derby pugliese contro il Bari.

    CESENA – Squadra rivelazione all’inizio dell’anno e ridimensionatasi man mano che il campionato proseguiva, il Cesena è sicuramente una delle compagini che gioca meglio tra quelle in lotta salvezza. I romagnoli hanno messo in difficoltà tantissime squadre e devono cercare di fare bottino pieno in casa contro la Fiorentina che però non perde da 5 partite e con un Mihajlovic che non ha intenzione di fare regali. Il calendario dei bianconeri sembra abbastanza abbordabile visto che affronterà squadre che non hanno particolari ambizioni di classifica, ad accezione della gara casaliga contro l’Inter.

    CATANIA – Forse non varrà lo scudetto, ma il derby tra CataniaPalermo è sicuramente uno tra i più sentiti in Italia. Senza andare a ripescare il tragico “caso Raciti”, il confronto tra le due formazioni siciliane sarà una partita combattutissima sino all’ultimo minuto con le tifoserie pronte a una battaglia sportiva che potrebbe decidere la salvezza della squadra di Pulvirenti. Nelle successive giornate il tecnico Simeone dovrà  vedersela contro Inter, Roma, Juventus e Lazio, ma i punti che peseranno doppio saranno quelli che riuscirà ad ottenere contro Bari e Brescia.

    PARMA – I gialloblù giocano domenica contro il Bari e vorranno sicuramente capitalizzare al massimo la brutta situazione dei “Galletti”. Ma per salvarsi i ducali avranno bisogno di un Giovinco “formato nazionale” per tutto il resto del campionato visto che il calendario li vede opposti a Lazio, Inter, Udinese, Palermo e Juventus nelle prossime giornate, e nel mezzo il derby contro il Bologna che sicuramente non disdegnerebbe di dare una spallata verso la B ai cugini parmensi.

     

    BRESCIA – Il Brescia è impegnato nell’anticipo di sabato in casa contro il Bologna e le Rondinelle dovranno cercare una vittoria che manca da 6 turni. Nella partita contro la Juventus gli uomini di Iachini hanno dimostrato di essere in buona forma ma di soffrire tantissimo l’imprecisione sotto porta dei suoi attaccanti, un pò come successo contro Napoli ed Inter, gettando al vento punti preziosissimi. Se le punte riusciranno a concretizzare la grande mole di gioco prodotta dalla squadra la salvezza per i lombardi non è un utopia. Sulla strada del Brescia verso la permanenza in A ci sono Cagliari, Genoa, Milan e Fiorentina oltre alle rivali Sampdoria, Cesena e Catania.

    Insomma considerando ormai impossibile la salvezza del Bari, ci sono ben 7 squadre in lotta per evitare gli ultimi due posti che portano nella serie cadetta. Le maggiori possibilità di salvezza le hanno probabilmente la Sampdoria, quantomeno per il valore dell’organico, e il Cesena che ha un calendario un pò più semplice delle rivali e si sta esprimendo su buoni livelli di gioco. Il Chievo che vanta comunque 7 punti sul Lecce deve stare attento a non rilassarsi e a portare a casa la salvezza nel più breve tempo possibile.

    CLASSIFICA SALVEZZA

    Chievo 35
    Parma 32
    Catania 32
    Sampdoria 31
    Cesena 29
    Lecce 28
    Brescia 26
    Bari 17

  • Le pagelle di Inter – Lecce 1-0: Pazzini decisivo

    Le pagelle di Inter – Lecce 1-0: Pazzini decisivo

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7 Sul tabellone dei marcatori dovrebbe esserci anche il suo nome, perché la parata che compie nel finale vale quanto un gol. Dopo gli erroracci di Monaco e San Siro contro il Bayern, ricorda a tutti che i campioni dopo gli errori si sanno rialzare e tornare grandi. Idolo.

    Maicon 5,5 Poche incursioni, qualche sofferenza di troppo in fase difensiva e molte conclusioni sbilenche. Non è in giornata e si vede dal passo. Prestazione opaca anche a Monaco. Forse sta accusando la stanchezza, non avendo praticamente riposato mai da quando in panchina siede Leonardo.

    Lucio 6 La sua partita è senza sbavature, perché chiude dove è possibile e non concede nulla agli avversari. Il problema sta nel fatto che fosse diffidato, ed è davvero inspiegabile l’ammonizione rimediata a centrocampo. Stacco e colpo da pallavolista in un’azione che non aveva nulla di pericoloso. Salterà il derby in un momento in cui la sua presenza era fondamentale. Avventato.

    Chivu 7 In una non recentissima intervista il giocatore romeno aveva dichiarato di non trovarsi bene a giocare vicino alla linea di campo, disprezzando il ruolo di terzino. Torna a ‘casa sua’ al centro della difesa come ai tempi della Roma, e fa una partita senza nemmeno una sbavatura. Perfetto in fase di copertura e nel gioco aereo. Leonardo ha un’opzione in più per coprire il vuoto lasciato da Lucio nel derby.

    Pazzini 7 Di solito il primo pallone che tocca lo mette dentro. Stavolta si concede il ‘lusso’ di sbagliare. Prima colpisce di testa a colpo sicuro e Rosati gli nega il gol. Nell’azione seguente si vendica gonfiando la rete e esultando a modo suo, con la curva che impazzisce. L’esultanza del bomber nerazzurro stavolta è anche un segnale per il Milan: “occhio stiamo arrivando!”

    Pagelle Lecce

    Rosati 6 Incolpevole sul gol di Pazzini, gli nega la rete un minuto prima con una grande parata su un colpo di testa ravvicinato. Per il resto, non viene impegnato perché la partita non regala molte occasioni da gol ai giocatori nerazzurri.

    Tomovic 5,5 Parte bene e si presenta più volte davanti . Nel finale di primo tempo ha una grande occasione al limite dell’area ma manca il controllo e fa partire un cross svirgolato. Anche nel secondo tempo si affaccia dalle parti dell’area interista con coraggio.

    Oliveira 5,5 Lotta come un leone e ruba molti palloni a centrocampo facendo ripartire la manovra offensiva della sua squadra. Al 37’ ha un’occasione d’oro con una punizione al limite dell’area, ma calcia di potenza sulla barriera.

    Bertolacci 5,5 l’uomo che aveva castigato la Juve, sbaglia la più clamorosa delle palle gol della partita, calciando un piattone centrale dall’altezza del dischetto di rigore. Julio Cesar non si fa sorprendere e ferma il risultato sul’ 1 a 0. Da segnalare anche la punizione conquistata su Chivu che Oliveira sbaglierà al limite dell’area.

    Giacomazzi 5 non è giornata per lui, e si vede soprattutto quando continua a fare falli su Eto’o e su Sneijder. Rimedia l’ammonizione ma continua imperterrito. Essendo diffidato come Lucio, poteva evitare. Salterà la prossima partita contro l’Udinese. Nervoso.

    INTER-LECCE 1-0

    MARCATORE: Pazzini al 7’ st.

    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta; Pandev (dal 28’ s.t. Coutinho), Sneijder (dal 39’ s.t. Kharja), Eto’o (dal 48’ s.t. Stankovic); Pazzini.

    A disposizione: (Castellazzi, Materazzi, Nagatomo, Mariga).

    Allenatore: Leonardo

    LECCE (4-2-3-1): Rosati; Tomovic (dal 48’ s.t. Donati), Ferrario, Fabiano, Brivio (dal 45’ s.t Piatti); Olivera, Vives, Giacomazzi (dal 38’ s.t. Jeda), Bertolacci, Mesbah; Corvia.

    A disposizione: (Benassi, Gustavo, Grossmuller, Coppola).

    Allenatore: De Canio.

    ARBITRO: Orsato di Schio.

    NOTE: ammoniti Giacomazzi (L), Tomovic (L), Motta (I) per gioco scorretto, Lucio (I) per c.n.r., Rosati (L) per proteste.