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  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: I Celtics eliminano i Cavs, ora Cleveland cade nella paura

    I Boston Celtics compiono l’impresa di eliminare i favoriti al titolo, i Cleveland Cavaliers di LeBron James e accedono alla Finale di Conference che disputeranno contro gli Orlando Magic di Dwight Howard.
    Nonostante vari allunghi nei primi 2 quarti, i padroni di casa vengono sempre ripresi dagli avversari trascinati da un buon avvio di partita di Mo Williams (20 punti) e all’intervallo i biancoverdi hanno solo 2 punti di vantaggio: 51-49.
    Nella ripresa Cavs che partono forte ma pian piano Boston inizia ad aggiustare la mira dall’arco dei 3 punti che manda i Celtics sul +12. Mo Williams scompare dal match segnando solo 2 punti nel terzo parziale (e saranno anche gli ultimi della sua gara) dopo i 20 dei primi 2 quarti, lasciando da solo James che inizia a combattere contro tutti gli avversari complice anche la disastrosa prova dell’altra “spalla” Antawn Jamison. James cerca in tutti i modi di riaprire la gara con 2 tiri da 3 che portano i Cavaliers a -4 ma lo sforzo di dover fare tutto per conto proprio costa caro perchè alla fine della partita registrerà ben 9 palle perse, con l’ovvio risultato di essere decisamente stanco negli ultimi decisivi minuti, dove i Celtics riallungano e chiudono i conti: finisce 94-85 e ora per la franchigia dell’Ohio si apre un baratro sul futuro, per via di questa eliminazione non preventivata.
    Per Boston, una grande perfomance di Garnett (22 punti, 12 rimbalzi) mentre Rondo chiude in doppia doppia (21 punti, 12 assist, 5 steal) e Tony Allen dà l’ennesima dimostrazione di essere un grande difensore, marcando egregiamente James. Wallace aggiunge 13 punti. Per i Cavs, 38% dal campo, ben 24 palle perse ed un Lebron James in tripla doppia con 27 punti, 19 rimbalzi, 10 assist (ma 9 palle perse come già detto). Williams inesistente nella ripresa dopo un grande primo tempo mentre la gara 6 di Jamison si chiude con 5 miseri punti.
    Boston è attesa in Florida per la sfida ai Magic e ad Howard.
    Cleveland ritorna a casa distrutta, con mille interrogativi sul futuro. Questa per i Cavs potrebbe essere ben più di una sconfitta, visto che la città ora trema all’idea che James potrebbe lasciare la squadra per cercare fortuna altrove.
    Il parere personale di chi scrive comunque vede nei fallimenti degli orogranata una cattiva gestione di risorse e una mancanza di attitudine a vincere da parte di un allenatore incompetente che oltre a portare la squadra a primeggiare in regular season (che vale tanto quanto!) vive solo sugli schemi inventati in campo dal numero 23. Troppo poco per una squadra che ambiva al titolo e che grazie agli errori proprio di coach Brown ora rischia di perdere e salutare per sempre il suo leader, il giocatore più forte attualmente in circolazione sul pianeta. Cleveland, sia con LeBron che senza, dovrebbe ripartire con un nuovo allenatore!

    Risultati NBA del 14 maggio 2010

    Boston Celtics – Cleveland Cavaliers 94-85
    –> Bos: Garnett 22, Rondo 21, Wallace 13, Pierce 13 – Cle: James 27, Williams 22, O’Neal 11

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-4 (Celtics alla Finale di Conference)
    Magic-Hawks 4-0 (Magic alla Finale di Conference)
    Lakers-Jazz 4-0 (Lakers alla Finale di Conference)
    Suns-Spurs 4-0 (Suns alla Finale di Conference)

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Boston passeggia a Cleveland

    I Boston Celtics umiliano i Cleveland Cavaliers e si portano avanti 3-2 nella serie con la possibilità di chiudere il conto in gara 6 da disputare in casa.
    Partita equilibrata fino all’intervallo, dove Cleveland chiude il primo quarto sul +3 per poi subire (dopo essersi trovata anche a guidare sul +8 nel secondo quarto) un parziale di 16-0 che fa andare al riposo i Celtics sul +6. Nel secondo tempo è tutta un’altra partita con Boston che prende il largo soffrendo solo i pick ‘n roll tra O’Neal e Williams. Il terzo quarto dice 30-19 Celtics e il match sembra già in ghiacciaia, ma i biancoverdi non paghi del risultato arrotondano fino al + 32 segnando ben 40 punti nell’ultimo periodo infliggendo ai Cavs e a James una vera e proprie umiliazione, spostando l’inerzia della serie e conseguentemente del futuro della franchigia dell’Ohio se dovesse arrivare un’inaspettata eliminazione (ciò vorrebbe dire addio alle speranze di rifirmare LeBron James e si inizierebbe a ricostruire tutto dall’inizio). Biancoverdi che infliggono agli avversari la più pesante sconfitta interna nei playoff della loro storia ridando pan per focaccia dopo l’umiliazione subita in casa in gara 3 che ha prodotto il medesimo risultato a parti invertite.
    Inguardabile James che chiude con 15 punti, 6 rimbalzi e 7 assist ma 3/14 dal campo, migliore per i Cavs il positivo (in tutta la serie ma molte volte lasciato inspiegabilmente troppo in panchina da coach Mike Brown) Shaquille O’Neal con 21 punti 4 rimbalzi e 4 stoppate. Male Williams e Jamison con 9 punti per entrambi. Parker chiude con 14 punti ma la sua buona prestazione ovviamente non serve quasi a nulla.
    Per i Celtics c’è uno stellare Ray Allen con 25 punti e 6/9 dalla lunga distanza, capitan Pierce, da antologia, aggiunge 21 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, 18 punti per Garnett, 16 per Rondo e 15 provengono da un ispirato Glen Davis.
    Gara 6 è in programma giovedì 13 a Boston con i padroni di casa pronti a chiudere la serie e a mandare a casa molto prima del previsto i favoriti al titolo, occasione troppo invitante da lasciarsi sfuggire, ma onestamente al momento tra le 2 squadre non c’è storia con i biancoverdi letteralmente dominatori.
    Cavaliers, ora, con le spalle al muro e soprattutto coach Mike Brown dovrà cercare di invertire la rotta con qualche nuova idea se quest’Estate vorrà essere confermato sulla panchina dei Cavs, visto che molte sue decisioni, non solo in questi playoff, ma nell’arco di tutta la stagione, hanno fatto storcere il naso a molti tifosi di Cleveland, nonostante la squadra abbia ottenuto il miglior record della Lega.

    Risultati NBA dell’11 maggio 2010

    Cleveland Cavalies – Boston Celtics 88-120
    –> Cle: O’Neal 21, James 15, Parker 14 – Bos: R. Allen 25, Pierce 21, Garnett 18

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-3
    Magic-Hawks 4-0 (Magic alla Finale di Conference)
    Lakers-Jazz 4-0 (Lakers alla Finale di Conference)
    Suns-Spurs 4-0 (Suns alla Finale di Conference)

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Rondo batte i Cavs, i Suns chiudono la serie contro gli Spurs

    Uno strepitoso e incredibile Rajon Rondo quasi da solo riesce a battere i Cleveland Cavaliers di LeBron James e porta i suoi Boston Celtics di nuovo in parità nella serie di semifinale di Eastern Conference.
    Gara pazzesca del playmaker con il numero 9 che realizza la sua quarta tripla doppia nei playoff con numeri difficilmente eguagliabili: 29 punti, 18 rimbalzi e 13 assist, prestazione veramente da alieno che oscura tutto e tutti, anche la super stella LeBron James.
    Cleveland parte forte aprendo il match con un 7-0 di parziale ma Boston non si disunisce come in gara 3 ed addirittura va in fuga per il +9 di fine 1° quarto con 31 punti a referto ed un Rondo già a quota 11. James non è in forma come nel match precedente dove da solo ha letteralmente fatto a pezzi la difesa biancoverde e così i Celtics mantengono il vantaggio anche all’intervallo.
    Nella ripresa Cavs più aggressivi e tonici che riescono ad impattare anche il match sul 67-67 a circa 2 minuti dalla fine del terzo periodo, pare l’avvio di una rimonta di Cleveland ma l’inizio dell’ultimo periodo spazza i dubbi con il 10-0 di Boston che si riporta sulla doppia cifra di vantaggio. La ditta James-Varejao non s’arrende ed il gioco da 3 punti del brasiliano consente ai Cavs di avvicinare ancora una volta gli avversari sul -2 a meno di 5 minuti dalla fine. Ma è l’ultimo canestro dal campo per Cleveland. Rondo riprende il suo dominio, Pierce schiaccia sulla testa degli avversari anche se alla fine avrà solo 9 punti e Boston conquista meritatamente una fondamentale gara 4. Oltre alla super prestazione di Rondo ci sono i 18 punti a testa per Garnett e Ray Allen, buono il contributo dalla panchina di Tony Allen che segna 15 punti.
    Cleveland ha tutto il quintetto in doppia cifra con James a guidare lo score con 22 punti (a cui aggiunge 9 rimbalzi e 8 assist per sfiorare un’altra tripla doppia), 14 punti per Jamison, 13 per Williams e 10 per Parker. Ottima la prova di O’Neal con 17 punti, 5 rimbalzi e 2 stoppate ma coach Brown ancora una volta lo esclude nelle fasi calde della gara, cosa che sa alquanto di inspiegabile!
    Pessime le percentuali al tiro da 3 delle 2 squadre (addirittura 1/14 per i Celtics) ma il dominio a rimbalzo (47-33) è netto per i padroni di casa e la pessima prova della panchina dei Cavs (solo 11 punti) permette ai biancoverdi di vincere la gara. Prossima partita a Cleveland martedì 11.

    I Suns piegano ancora una volta in casa gli Spurs e si prendono la vendetta dell’ultima serie playoff disputata contro i Texani tra mille polemiche e danno il benservito agli avversari con un bel “cappotto” per 4-0!
    Come successo in gara 3 gli Spurs partono meglio con Phoenix che va sotto anche di 9 lunghezze ma che prontamente recupera con 9 punti consecutivi del duo Barbosa-Dudley. Phoenix schiaccia sull’acceleratore e mette la freccia con due triple di fila di Nash e Dudley.
    Nel terzo periodo i Suns volano sul +11 con due triple ravvicinate di Frye mentre Nash è costretto ad uscire dal campo per un colpo all’occhio ricevuto involontariamente da Tim Duncan (e sembrano rivedersi i fantasmi di qualche anno fa quando fu Parker a infortunare il playmaker arancioblu). San Antonio non molla e trascinata da Parker trova il vantaggio con il 2/2 dalla lunetta di Ginobili. Steve Nash però rientra in campo con un occhio semi chiuso dal gonfiore e mette in scena un incredibile show che trascina i Suns verso la finale di Conference: una tripla, due stupende penetrazioni, due assist per Stoudemire, un no look pass per il gioco da 3 punti di Dudley. Dopo lo show di Nash, la tripla di Richardson (+10) sembra chiudere definitivamente gara 4 e la serie ma va in scena l’ultimo sussulto degli Spurs che con il gioco da 4 punti di Hill si riportano incredibilmente a -2. Phoenix però è glaciale dalla lunetta, Ginobili sbaglia la tripla e Phoenix si toglie dalla spalle lo spauracchio San Antonio dopo le ultime 4 eliminazioni consecutive.
    Ottimo Stoudemire con 29 punti, Nash ne aggiunge 20 con 9 assist e dalla panchina fondamentale l’apporto di Dudley con 16 punti (3/3 da oltre l’arco dei 3 punti). Per gli Spurs, 15 punti, 6 rimbalzi, 9 assist e 5 recuperi per un Ginobili che chiude con 2/11 dal campo, 22 punti di Parker, Duncan e Hill ne portano 17 a testa alla causa ma non bastano per battere questi Suns. Potrebbe essere stata la partita che ha segnato la fine del ciclo vincente dei San Antonio Spurs. Phoenix ora molto probabilmente attenderà che i Lakers chiudano i conti contro i Jazz per una Finale di Conference che preannuncia scintille!

    Risultati NBA del 9 maggio 2010

    Boston Celtics – Cleveland Cavaliers 97-87
    –> Bos: Rondo 29, Garnett 18, Ray Allen 18 – Cle: James 22, O’Neal 17, Jamison 14
    San Antonio Spurs – Phoenix Suns 101-107
    –> SA: Parker 22, Duncan 17, George Hill 17 – Pho: Stoudemire 29, Nash 20, Dudley 16

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-2
    Magic-Hawks 3-0
    Lakers-Jazz 3-0
    Suns-Spurs 4-0

  • NBA: Ecco il miglior quintetto della stagione

    Sono stati resi noti i migliori quintetti NBA.
    Sostanzialmente non ci sono sorprese, con i migliori giocatori attualmente nella Lega a ricoprire i rispettivi ruoli.

    Come guardie sono stati selezionati Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers e Dwyane Wade dei Miami Heat, come ali Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder e LeBron James dei Cleveland Cavaliers e come centro Dwight Howard degli Orlando Magic.

    James è alla terza stagione consecutiva nella prima migliore squadra ed ha anche superato Larry Bird come migliore ala piccola in assist messi a referto in una singola stagione con la media di 8.6 in questa annata. Il numero 23 è anche stato nominato Giocatore della Eastern Conference per quattro volte questa stagione (e per di più consecutive tra novembre e febbraio) vincendo il secondo MVP di seguito.
    Howard, anche lui selezionato per la terza volta consecutiva è il primo a guidare il campionato sia in rimbalzi che in stoppate ed ha realizzato in questa stagione la bellezza di 64 doppie doppie di cui tre con 20punti e 20rimbalzi. Lui e James hanno ottenuto l’unanimità dei voti per il primo quintetto con 122 voti su 122.
    Bryant invece, selezionato per la quinta volta consecutiva, ne ha collezionate otto in carriera. Arrivato quarto in campionato per punti segnati (27 di media) con 5.4 rimbalzi e 5 assist è inoltre il secondo giocatore attivo insieme a Shaquille O’Neal con più presenze nel primo quintetto dietro solo a Duncan che ne ha collezionate nove.
    Durant, vera sorpresa stagionale, è invece al suo primo miglior quintetto dopo essere stato il giocatore più giovane a vincere la classifica dei marcatori con 30.1 punti di media per partita. Durant è stato anche giocatore del mese ad aprile dopo aver fatto almeno 30 punti in sette partite consecutive. Stagione straordinaria per il talento dei Thunder che ha bruciato tutte le tappe diventando in sole 3 stagioni una delle stelle più luminose del palcoscenico della NBA secondo solo all’irraggiungibile James.
    Al suo secondo miglior quintetto di fila, invece, Wade che assieme al solito LeBron James è l’unico dei vincitori del miglior quintetto NBA a comparire nella top 10 per punti, assist e rimbalzi con le medie di 26.5 punti, 6.5 assist e 4.8 rimbalzi a partita.

    Nel secondo miglior quintetto invece troviamo 2 giocatori di Phoenix (Stoudemire e Nash, segno di quanto abbia operrato bene il G.M. Steve Kerr nella costruzione della squadra che è tornata agli antichi splendori), poi una superstar come Melo Anthony e 2 grandissimi atleti come Deron Williams e Dirk Nowitzki.

    Di seguito riportiamo i 3 migliori quintetti con i voti ottenuti in totale tra parentesi:

    Primo quintetto All-NBA: LeBron James, Cleveland Cavaliers (610 punti); Kevin Durant, Oklahoma City Thunder (579 punti); Dwight Howard, Orlando Magic (610 punti); Kobe Bryant, Los Angeles Lakers (604 punti); Dwyane Wade, Miami Heat (520 punti)

    – Secondo quintetto All-NBA: Carmelo Anthony, Denver Nuggets (321 punti); Dirk Nowitzki, Dallas Mavericks (356 punti); Amar’è Stoudemire, Phoenix Suns (239 punti); Steve Nash, Phoenix Suns (366 punti); Deron Williams, Utah Jazz (343 punti)

    – Terzo quintetto All-NBA: Tim Duncan, San Antonio Spurs (125 punti); Pau Gasol, Los Angeles Lakers (94 punti); Andrew Bogut, Milwaukee Bucks (149 punti); Joe Johnson, Atlanta Hawks (118 punti); Brandon Roy, Portland Trail Blazers (87 punti)

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: I Cavs distruggono Boston a domicilio, Suns ad un passo dalla qualificazione

    I Cleveland Cavaliers espugnano Boston con una prova autoritaria e si riprendono il vantaggio del fattore campo. Boston che subisce la sconfitta più pesante nella sua storia nei playoff NBA! Dopo la magra figura in gara 2 LeBron James ritorna sui consueti livelli e trascina i suoi compagni alla vittoria. Il numero 23 dei Cavs è assolutamente devastante nei primi 2 quarti, e nessuno degli avversari riesce a limitarlo, fornendo una prova di assoluto livello che fuga i dubbi anche sulle sue condizioni fisiche dopo gli ultimi giorni di apprensione per via dei dolori al gomito destro.
    Il primo periodo fa capire in che modo è indirizzata la partita e i Cavs sommergono i Celtics con un parziale di 37-19 dove James mette assieme più punti di tutti gli avversari (21-17!).
    Cleveland mantiene sempre la testa dell’incontro dal primo all’ultimo secondo, batte i Celtics in ogni singolo quarto, e non regala neanche le briciole, prova veramente di forza che manda chiari messaggi a chi aveva osannato Boston in gara 2 e dati per finiti i giocatori dell’Ohio.
    James chiude con 38 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, Jamison in doppia doppia con 20 punti e 12 rimbalzi, ottimo Delonte West con 14 punti, mentre Williams manda a referto 12 punti e 7 assist e O’Neal 12 e 9 rimbalzi segno che forse in gara 2 coach Brown lo ha tolto dai giochi con troppa fretta!
    Boston letteralmente annientati, uniche luci Garnett con 19 punti e Rondo con 18, poi poco altro con un Paul Pierce inguardabile.
    Il dominio dei Cavs è evidente in ogni statistica di gioco: 60% dal campo contro il 42% degli avversari, 41% da 3 contro un misero 27% dei biancoverdi, dominio a rimbalzo con 45 rimbalzi contro i 30 dei Celtics, insomma quasi un massacro tendente all’umiliazione per far capire chi è la vera squadra regina della Lega (i Cavs) e chi è il “Re” (LeBron James), non solo a Boston ma anche ad Orlando che in questi giorni sta strappazzando ben benino gli Hawks, e ai Lakers che guidano facilmente 2-0 la serie contro Utah. Gara 4 è in programma domenica e ovviamente si attende la reazione di Boston. una vittoria per i rossooro chiuderebbe quasi i conti e il ciclo dei Celtics di queste ultime stagioni.

    I Phoenix Suns espugnano San Antonio e mettono l’ipoteca sul passaggio del turno per la Finale di Conference, visto che nella storia della NBA mai nessuna squadra è riemersa da un 3-0 per poi vincere 4-3. A trascinare la squadra dell’Arizona un insospettabile Goran Dragic che in soli 17 minuti segna ben 26 punti, una prestazione da incorniciare per il talento europeo, una delle migliori da quando gioca in NBA e sicuramente la più importante visto il delicato match.
    Spurs che partono benissimo, attenti in difesa e concentrati in attacco che chiudono avanti di 9 lunghezze il primo quarto. Nel secondo periodo il divario arriva anche sulle 18 lunghezze, ma da quel momento arriva il lento ma inesorabile recupero per i Suns che chiudono a -6 il primo tempo. Nel terzo parziale Phoenix arriva a chiudere sul-1 grazie ai primi punti di Dragic che ad un solo minuto dalla fine piazza la prima tripla della sua formidabile gara. Quello che succederà nell’ultimo quarto di gioco entra di diritto nella storia del basket americano: 23 punti per il 24enne sloveno di Ljubiana che distrugge gli Spurs e uccide letteralmente l’incontro propiziando un parziale di 24 punti in meno di 6 minuti. Nash rientrerà solo a 3 minuti dalla fine con i Suns che hanno un comodissimo vantaggio di 11 punti. Ginobili è l’ultimo a volersi arrendere (ed anche uno dei pochi a giocare in verità come dimostrano cifre e immagini) ma la tripla di Frye, la schiacciata di Hill e l’ultimo tiro dall’arco infilato da Dragic chiudono il conto e probabilmente la serie. Fatale ai padroni di casa i 39 punti subiti nell’ultimo quarto, così come le pessime percentuali ai liberi, Ginobili (27 punti) ha provato a guidare i suoi compagni ma non è bastato, Duncan chiude con 15 punti e 13 rimbalzi, Parker solo 10 punti. Orrendo Jefferson che dopo questa prova molto probabilmente ha chiuso la sua avventura agli Spurs (4 punti con 1/9 dal campo).
    Ai Suns non è servito Stoudemire (7 punti e 8 rimbalzi), che ha potuto rilassarsi per una gara, visto che Nash con 16 punti, 8 rimbalzi e 6 assist e Richardson (21 punti) hanno tenuto a galla gli Spurs prima del tornado Dragic che con i suoi 26 punti (5/5 da 3 punti per la perfezione assoluta) si scatenasse nell’ultimo quarto. Grande ancora una volta l’apporto di Grant Hill con 18 punti. Gara 4 è in programma domenica con Phoenix che proverà a chiudere la serie per poter magari aver qualche giorno in più di riposo in vista dei Lakers.

    Risultati NBA del 7 maggio 2010

    Boston Celtics – Cleveland Cavaliers 95-124
    –> Bos: Garnett 19, Rondo 18, Robinson 11, Pierce 11 – Cle: James 38, Jamison 20, West 14
    San Antonio Spurs – Phoenix Suns 96-110
    –> SA: Ginobili 27, Duncan 15, McDyess 12 – Pho: Dragic 26, Richardson 21, Grant Hill 18

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-1
    Magic-Hawks 2-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 3-0

  • NBA: James con il solito dolore al braccio, Bynum non vuole operarsi

    Non accenna a diminuire il dolore al braccio destro di LeBron James che per precauzione è stato sottoposto a nuovi esami. Per questo motivo il numero 23 dei Cavs ha saltato l’ultimo allenamento.
    LBJ si è sottoposto ancora ad un altra radiografia al gomito in quanto il dolore è ancora presente e alquanto fastidioso (in gara 2 contro i Celtics si è notato che qualcosa non andava, vedendo alcune sue giocate).
    Coach Mike Brown ha cercato di distogliere le attenzioni dei suoi nei confronti della sua superstar:

    Ho detto ai miei ragazzi di pensare a quello che è successo in gara 2 e come risollevarci“.

    In merito alle condizioni fisiche di James, Brown non ha voluto indagare:

    Mi fido dello staff medico e dei giocatori, non voglio sapere niente“.

    A parlare è stato anche il primo alfiere di James, Mo Williams, un fantasma in gara 2 con soli 4 punti a referto, che ha dichiarato:

    Lui non dice mai nulla, anche se il dolore fosse stato insopportabile, avrebbe giocato. Non andate a chiedergli se vuole riposare o sedersi in panchina. Dobbiamo comunque pensare a noi e dare di più cosicché non lo costringeremo a fare numeri e forzare ulteriormente la situazione del suo gomito

    James scenderà in campo in gara 3 a Boston, la corsa al titolo è più importante di qualsiasi altra cosa.

    Il centro dei Los Angeles Lakers Andrew Bynum soffre, come già detto nei giorni scorsi, di una microfrattura al menisco del ginocchio destro, ma rifiuta l’operazione.
    Malgrado i medici abbiano consigliato al giocatore di sottoporsi al trattamento, facendogli capire quanto sia necessario onde evitare guai peggiori vista la situazione molto delicata delle sue ginocchia, Andrew non vuole perdere tempo:

    Stringerò i denti e giocherò, posso sopportare il dolore, per l’operazione ci sarà tempo dopo!

    Aggiungendo infine:

    Il medico mi ha assicurato che non rischio seri problemi (ma qui abbiamo qualche dubbio!), quindi finché il dolore non sarà irresistibile, io giocherò“.

    Decisione veramente rischiosa e pericolosa per l’ex allievo di Kareem Abdul-Jabbar che già in passato ha avuto problemi di non poco conto col ginocchio.

    Sempre a proposito di Lakers, i rivali dei gialloviola nelle semifinali di Western Conference, gli Utah Jazz hanno reso noto che Andrei Kirilenko potrebbe rientrare già dalla prossima gara contro i campioni in carica che si disputerà sul parquet amico di Salt Lake City. Il recupero del russo è importantissimo visto che Okur, infortunatosi nella serie contro Denver, ha finito la stagione per la rottura del tendine d’achille e il reparto lunghi piange, messo sotto tra l’altro dai lunghi di Los Angeles nelle prime 2 gare della serie. Gara 3 sarà vitale per i Jazz che sperano nel recupero di Kirilenko per avere qualche chance in più di battere gli avversari.

    A proposito di infortuni, si registra un problema alla caviglia per Mickael Pietrus degli Orlando Magic.
    Il francese si è slogato la caviglia destra in un allenamento. Non è la prima volta in stagione che l’ex Golden State si sloga la caviglia, nella prima occasione fu costretto a saltare 3 partite, in questi playoff l’ala viaggia a 9.0 punti, 1.30 rimbalzi e 0.3 assist in 18.8 minuti d’impiego medio.

  • NBA: I migliori quintetti difensivi. Manca Ron Artest

    Sono stati resi noti i 2 migliori quintetti difensivi della regular season 2009-2010.

    All’ufficialità dei risultati ci sono state molte polemiche per via dell’esclusione di qualche giocatore che sicuramente avrebbe dovuto aver maggiore considerazione.

    Il migliore quintetto difensivo dell’anno ha la presenza del miglior difensore della stagione ovvero il centro degli Orlando Magic Dwight Howard. Come Ali sono stati selezionati LeBron James dei Claveland Cavaliers e Gerald Wallace dei Charlotte Bobcats. Guardie invece sono Rajon Rondo dei Boston Celtics e Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers.

    Il secondo quintetto difensivo invece vede la presenza di Tim Duncan dei San Antonio Spurs come centro, di Josh Smith degli Atlanta Hawks e Anderson Varejao dei Cleveland Cavaliers come ali, e di Dwyane Wade dei Miami Heat e Thabo Sefolosha degli Oklahoma City Thunder come guardie.

    Stupisce che non sia stato inserito in nessuno dei 2 quintetti uno dei migliori difensori dell’NBA, ovvero Ron Artest dei Lakers, cifre alla mano che dicono e confermano che è il difensore che concede la minor media punti per tiro al suo diretto avversario. E anche vedendolo in azione nelle immagini di regular season non ci sarebbero dubbi nel dire che è il prototipo di difensore modello!
    Stupisce l’inserimento di Wade che proprio difensore non è, così come le altre 2 super stelle James e Bryant, che alzano il loro livello di difesa solo nei playoff. Rondo probabilmente è stato premiato perchè è il miglior ruba palloni della Lega ma deve crescere ancora molto come applicazione difensiva. Sefolosha sarebbe il secondo migliore difensore dopo Artest ma non è riuscito a prendere posto nel primo quintetto, così come Josh Smith che fa della difesa il suo vero marchio di fabbrica, uno dei pochi assieme ad Artest capace di arginare lo strapotere di LeBron James. Escluso un’altro specialista come Shane Battier degli Houston Rockets. Insomma le polemiche non sono mancate!

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Boston domina a Cleveland, Suns OK

    Un incredibile terzo quarto dei Celtics rovina la festa al neo MVP della Lega, LeBron James, e permette ai biancoverdi di pareggiare la serie e di spostare il fattore campo dalla propria parte.
    Primi 2 periodi equilibrati, al ritorno in campo dalla pausa lunga però i Celtics sembrano molto diversi giocando con più aggressività e determinazione, lasciando ai Cavs solo le briciole e dimostrando a tutto il pubblico la loro pericolosità. Bagliori in alcuni frangenti della squadra che vinse il titolo quasi 2 anni fa, difesa impenetrabile (solo 12 punti concessi nell’intero terzo quarto) a fronte di un attacco più che mai efficace ben orchestrato da Rajon Rondo (ben 19 assist, record di franchigia nei playoff pareggiato). Celtics anche a +25 con gli spettatori increduli dello spettacolo davanti ai loro occhi.
    Cavs che si portano fino al -10 a 3 minuti dalla fine ma un super parziale di 11-3 congela la partita e permette a Boston di guardare con più fiducia al futuro.
    Come già detto, ottimo Rondo con 13 punti e 19 assist, Ray Allen mattatore con 22 punti, doppia doppia di un sostanzioso Kevin Garnett (18+10 rimbalzi), e finalmente esce dal letargo Rasheed Wallace che con 17 punti è il jolly della squadra di coach Doc Rivers.
    Male Cleveland, in tutti i suoi interpreti, da James (24 punti e 5 palle perse, mai decisivo quando bisognava prendersi la squadra sulle spalle e condurla alla rimonta) a Williams (4 miseri punti e 1/9 dal campo), per finire a coach Mike Brown (solo 18 minuti per O’Neal quando i lunghi di Boston hanno banchettato allegramente sotto i tabelloni vincendo la lotta a rimbalzo per 43-32).
    Ora si va tutti in Massachusetts per gara 3 e gara 4 dove i padroni di casa se non vorranno perdere l’enorme vantaggio accumulato ieri notte dovranno dare il meglio e portare a casa entrambe le partite.

    Partita molto emozionante in Arizona dove a spuntarla alla fine sono i padroni di casa di Phoenix.
    Partita fatta di parziali per sorpassi e controsorpassi, con momenti di dominio di una squadra e poi dell’altra. Sicuramente la serie più interessante tra le 4 per via di 2 filosofie di gioco completamente opposte.
    Alla fine si nota una curiosità, gli uomini in doppia cifra per le 2 squadre sono i cosiddetti “Big Three”, mentre i rispettivi compagni non riescono a raggiungere la doppia cifra di fatturato: per gli Spurs Ginobili piazza 27 punti, seguito a ruota da Parker con 26 e Duncan con 20 (a cui aggiunge 11 rimbalzi).
    I suns trovano in Nash il loro uomo chiave con il canadese che non delude e piazza 33 punti e 10 assist, poi Jason Richardson con 27 e doppia doppia per Stoudemire da 23 punti e 13 rimbalzi. Un pò anonimi i 2 Hill, Grant per i Suns con 7 punti e George per gli Spurs con 9, entrambi in 32 minuti di gioco abbondanti. Gara2 sempre a Phoenix è in programma mercoledì 5 aprile.

    Risultati NBA del 3 maggio 2010

    Cleveland Cavaliers – Boston Celtics 86-104
    –> Cle: James 24, Jamison 13, Hickson 13 – Bos: Allen 22, Garnett 18, Wallace 17
    Phoenix Suns – San Antonio Spurs 111-102
    –> Pho: Nash 33, Richardson 27, Stoudemire 23 – SA: Ginobili 27, Parker 26, Duncan 20

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 0-0
    Lakers-Jazz 1-0
    Suns-Spurs 1-0

  • NBA: Dominio di James nel titolo di MVP

    Sono state rese note le votazioni per il trofeo di MVP, che come ampiamente anticipato venerdì, è stato vinto da LeBron James.

    Plebiscito per il numero 23 dei Cavs che ha ottenuto 116 dei 123 voti totali. Solo Shaquille O’Neal (ora suo attuale compagno di squadra) nel passato (stagione 2000), ha ottenuto più consensi (solo un giurato non votò per il centro dei Lakers dando il voto ad Allen Iverson).

    Al secondo posto Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder che, per molti addetti ai lavori, ha vinto moralmente l’MVP degli umani, battendo James nel titolo di capocannoniere della Lega. Terzo Kobe Bryant in una stagione molto al di sotto dei suoi standard.

    Ecco le parole di James al momento della premiazione:

    Devo tutto ai miei compagni, la mia famiglia e il mio coach, e l’unico modo per ringraziarli di tutto è vincere l’anello“.

    Riportiamo ancora una volta le cifre stagionali:

    76 partite disputate, 76 partendo in quintetto base, 39.0 minuti di impiego per partita, 0.503 la percentuale dal campo (la più alta in carriera), 0.333 dall’arco dei 3 punti, 0.767 ai liberi, 0.9 i rimbalzi offensivi per partita, 6.4 quelli in difesa per 7.3 rimbalzi complessivi, 8.6 assist (media più alta in carriera), 1.6 palle rubate a match, 1 stoppata ad incontro con 29.7 punti di media. Il tutto condito da ben 4 triple doppie e molte molte altre sfiorate e mancate solo per un assist o un rimbalzo, a testimoniare un dominio quasi senza precedenti!

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Cleveland Cavaliers – Boston Celtics

    La serie tra i Cleveland Cavaliers e i Boston Celtics nelle semifinali di Eastern Conference vede risvolti molto interessanti: da una parte una squadra, quella dei Cavs, che pende dalle magie di LeBron James, dall’altra invece ci sono 4 giocatori da cui dipendono le fortune dei Celtics e stiamo parlando in primis di Paul Pierce, poi di Kevin Garnett, di Ray Allen, e di Rajon Rondo che citiamo per ultimo ma sembra essere il vero ago della bilancia dei biancoverdi.

    La sfida che partirà stasera è la ripetizione di quella di 2 anni or sono quando sempre in semifinale di Eastern Conference i Celtics, poi campioni NBA, eliminarono i Cavs solo a gara 7 (memorabili le prestazioni nell’ultima gara di James e Pierce ad oltre 40 punti!) e sudando più del necessario contro una squadra che era molto James dipendente.
    Ora le cose sono molto cambiate visto che i Cavs per puntare al titolo hanno messo sotto contratto giocatori di valore che possono aiutare il fenomeno in maglia 23 in ogni frangente di gioco, levandogli parecchia pressione e in alcuni casi diventando molto poco decifrabili. Il perno della squadra resta LeBron ma ad infilare il canestro avversario c’è un gran supporting cast fatto da gente navigata ed esperta che ha dato finora e continuerà a dare il suo contributo.
    Boston dal canto suo è sempre formazione insidiosissima, lo dimostra il fatto di aver eliminato i sempre pericolosi Miami Heat nel primo turno in sole 5 gare quando c’erano molti addetti ai lavori che pronosticavano addirittura un’eliminazione clamorosa per mano dei rossoneri della Florida. E invece nel momento più importante dell’anno i biancoverdi si sono compattati e hanno superato tutte le difficoltà.
    Certamente i “Big Three” sono sul viale del tramonto ma non per questo sono giocatori finiti, riuscendo in un gioco corale di squadra ad esprimersi ancora a livelli altissimi.

    In stagione la serie si è chiusa in parità, sul 2-2, con una vittoria esterna per parte. Fa sensazione però la sconfitta dei Cavs nell’ultima partita giocata al Garden, dove sotto di oltre 20 punti, hanno ricucito il divario dai rivali in pochi minuti del quarto periodo passando anche a condurre per alcuni istanti, ma arrendendosi alla fine per 2 soli punti sul tiro da 3 finito sul ferro di James all’ultimo secondo.
    Forse questa gara è lo specchio della reale forza delle 2 squadre, con i Cavaliers che possono passare il turno giocando al loro consueto livello. Per Boston il discorso si presenta più articolato visto che per estromettere i favoriti al titolo tutto dovrà essere perfetto e girare a meraviglia.

    Cleveland molto probabilmente partirà con questo quintetto: Mo Williams ed Anthony Parker come guardie, LeBron James e Antawn Jamison come ali e Shaquille O’Neal nel ruolo di centro.
    Dalla panchina potrebbero risultare decisivi alcuni giocatori, in primis Anderson Varejao, J.J. Hickson, Delonte West, Jamario Moon, Leon Powe mentre sembra non ingranare più il centrone lituano Illgauskas.
    Boston con ogni probabilità schiererà Rajon Rondo e Ray Allen come guardie, Paul Pierce e Kevin Garnett come ali e Kendrick Perkins nel ruolo di centro. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Nate Robinson, la difesa di Tony Allen, i “piazzati” di Michael Finley, la freschezza fisica di Glen Davis e il presumibile riscatto dopo una stagione veramente deludente da parte di Rasheed Wallace.

    La chiave della serie sarà, come al solito, cercare di limitare James (annullarlo del tutto non si può, a meno che non giochi!): contro i Bulls il 23 ha avuto medie stratosferiche da 31.8 punti, 9.2 assists e 8.2 rimbalzi) ma preoccupa il suo dolore al gomito che non accenna a scomparire. Il fenomeno però ha tranquillizzato tutti dicendo che ciò non influirà sul suo gioco. Importante anche il duello tra ali grandi che vede contrapporsi Garnett e Jamison. Da qui poi potrebbero svilupparsi altre variabili che al momento non paiono però influenzare in modo decisivo l’esito della serie. Anche Shaq O’Neal potrebbe avere il suo peso in campo, anche in vista di una specie di “preparazione” per il duello nella eventuale finale di Conference contro il nemico Dwight Howard.

    Cleveland favorita quindi ma occhio all’orgoglio degli ex campioni NBA!

    Si parte oggi alle 2.00 ora italiana. Questo il programma completo:
    Gara 1: Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers sabato 1 maggio 8.00 pm (2.00 italiane)
    Gara 2: Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers lunedì 3 maggio 8.00 pm (02.00)
    Gara 3: Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics venerdì 7 maggio 7.00 pm (01.00)
    Gara 4: Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics domenica 9 maggio 3.30 pm (9.30)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Cleveland martedi 11 maggio
    Gara 6: @ Boston giovedi 13 maggio
    Gara 7: @ Cleveland domenica 16 maggio