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  • NBA: Philadelphia sbanca Atlanta, Minnesota vince a Houston

    NBA: Philadelphia sbanca Atlanta, Minnesota vince a Houston

    7 le partite disputate nella note NBA.

    Successo dei Philadelphia 76ers in casa degli Hawks. Autoritaria prova degli ospiti, già a +31 dopo il primo tempo, top scorer Louis Williams (20 punti) e Brand (17), pesa per Atlanta l’assenza di Horford, si salva Smith con 16 punti, 5 rimbalzi e 7 assist.

    Orlando stende i Clippers grazie alla doppia doppia da 22 punti e 20 rimbalzi di Dwight Howard. Non bastano i 25 punti di Baron Davis agli ospiti traditi da Griffin in una serata un pò storta (solo 10 punti con 12 rimbalzi).

    Vincono gli Spurs a Detroit grazie ad una grande difesa che limita i padroni di casa a soli 38 punti nel secondo tempo. Sono 19 i punti di Parker, 18 punti e 12 rimbalzi per Blair, unica nota positiva per i Pistons i 21 punti di Will Bynum.

    Serve un LeBron James formato super agli Heat per interrompere la striscia di 4 vittorie consecutive (con il nuovo coach in panchina) dei Pacers. Il numero 6 piazza 41 punti, 13 rimbalzi, 8 assist e 3 recuperi. Grande difesa di Miami nell’ultimo periodo, non basta ad Indiana un grande Hibbert da 20 punti e 10 rimbalzi. Heat ormai con lo stesso record dei Celtics, preparano il sorpasso per diventare la migliore squadra ad Est.

    Milwaukee schianta i Raptors tenuti a soli 72 punti. Bargnani lotta e segna 23 punti (con Derozan a quota 18 sono gli unici 2 giocatori di Toronto ad andare in doppia cifra) ma non bastano al cospetto della coppia Salmons-Maggette (33 punti in 2) e del solito Bogut che con 14 punti e 5 stoppate si conferma il miglior stoppatore della Lega.

    Questa volta l’overtime non sorride ai Thunder che devono inchinarsi ai Grizzlies. E’una giocata di Tony Allen a regalare il pareggio a pochi secondi dalla fine a Mamphis (fallo di Collison che regala canestro e libero addizionale per il 95 pari). Poi nell’overtime i Grizzlies amministrano il match con 2 canestri di Randolph (31 punti e 14 rimbalzi), decisivo Allen (27 punti), non servono a nulla i 31 punti e 10 rimbalzi di Durant ed i 21 ed 11 assist di Westbrook ai padroni di casa.

    Pur privi di 2 titolari (Beasley e Milicic) i Timberwolves ottengono la seconda vittoria consecutiva (tutte e 2 in trasferta tra l’altro) sul campo dei Rockets. Decisivo il solito Kevin Love, alla 38esima doppia doppia consecutiva da 20 punti e 14 rimbalzi e un attacco molto bilanciato con 6 giocatori in doppia cifra. Per i Rockets, 23 punti a testa per Martin e Lee con Scola che ne infila 22 con 11/18 dal campo.

    Risultati NBA dell’8 febbraio 2011

    Atlanta Hawks-Philadelphia 76ers 83-117
    Atl
    Smith 16, Wilkins 12, Teague 10, Marvin Williams 10
    Phi Louis Williams 20, Brand 17, Meeks 16, Young 16

    Orlando Magic-Los Angeles Clippers 101-85
    Orl
    Howard 22, Nelson 17, Anderson 13
    Cli Davis 25, Diogu 18, Griffin 10

    Detroit Pistons-San Antonio Spurs 89-100
    Det
    Bynum 21, Monroe 14, Prince 12
    S.A. Parker 19, Blair 18, Duncan 13

    Miami Heat-Indiana Pacers 117-112
    Mia
    James 41, Bosh 19, Wade 17
    Ind Hibbert 20, Granger 19, Hansbrough 18

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-74
    Mil
    Salmons 17, Maggette 16, Bogut 14
    Tor Bargnani 23, DeRozan 18, Barbosa 8

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 101-105 (overtime)
    Okl
    Durant 31, Westbrook 21, Harden 13
    Mem Randolph 31, Allen 27, Young 14

    Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 108-112
    Hou
    Lee 23, Martin 23, Scola 22
    Min Love 20, Ellington 18, Flynn 15

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  • All Star Game NBA: Ufficializzati i roster al completo

    All Star Game NBA: Ufficializzati i roster al completo

    Sono ufficiali le formazioni che giocheranno l’All Star Game NBA tra qualche giorno a Los Angeles. Dopo l’elezione tramite voto popolare dei quintetti di partenza dell’Est e dell’Ovest (leggi l’articolo), sono stati gli allenatori a completare i roster con le 7 riserve.

    Purtroppo non hanno trovato spazio tra gli uomini che entreranno dalla panchina nessuno dei nostri connazionali, nè Andrea Bargnani, nè Danilo Gallinari, nè Marco Belinelli, che assisteranno alla manifestazione solo da semplici spettatori.

    le riserve della squadra della Eastern Conference saranno Joe Johnson ed Al Horford degli Atlanta Hawks, Chris Bosh dei Miami Heat (che completa il trio visto che James e Wade partiranno titolari) e i fantastici 4 dei Boston Celtics ovvero Rajon Rondo, Paul Pierce, Ray Allen e Kevin Garnett che arriva alla sua 14 esima convocazione per la partita delle Stelle e raggiunge i miti Jerry West e Karl Malone nonchè il suo attuale compagno ai Celtics Shaquille O’Neal, l’unico dello starting five biancoverde ad essere rimasto fuori. Boston inoltre avrà anche l’allenatore della squadra dell’est, coach Doc Rivers che ormai può annoverare il miglio record nella Conference prima della pausa per la manifestazione, irraggiungibile sia dai Bulls che dagli Heat.

    Nella Western Conference invece avremo come cambi il duo Spurs (quindi fidato per Popovich) Duncan-Ginobili, poi prenderanno parte anche Russell Westbrook (Thunder), Dirk Nowitzki (Mavericks), Pau Gasol (Lakers), Deron Williams (Jazz) e Blake Griffin dei Clippers, spettacolare ala grande che nel suo primo anno da rookie sta facendo meraviglie a non finire! Un solo dubbio in questa formazione, visto che ancora non è stato rimpiazzato Yao Ming, inabile per infortunio, anche se nel ruolo di centro potrebbe essere spostato Gasol dalla panchina ed il suo posto a sedere sarebbe preso (secondo indiscrezioni dell’ultima ora) da Kevin Love dei Minnesota Timberwolves, miglior rimbalzista del campionato.

    Questo il quadro completo dei convocati:

    Eastern Conference:

    F — Amar’e Stoudemire, New York
    F — LeBron James, Miami
    C — Dwight Howard, Orlando
    G — Derrick Rose, Chicago
    G — Dwyane Wade, Miami
    Head coach: Doc Rivers, Boston

    Panchina: Kevin Garnett, Ray Allen, Paul Pierce, Rajon Rondo (Boston), Chris Bosh (Miami), Al Horford, Joe Johnson (Atlanta)

    Western Conference:

    F — Carmelo Anthony, Denver
    F — Kevin Durant, Oklahoma City
    C — Yao Ming, Houston
    G — Kobe Bryant, L.A. Lakers
    G — Chris Paul, New Orleans
    Head coach: Gregg Popovich, San Antonio

    Panchina: Tim Duncan, Manu Ginobili (San Antonio), Pau Gasol (Los Angeles Lakers), Dirk Nowitzki (Dallas), Deron Williams (Utah), Russell Westbrook (Oklahoma City), Blake Griffin (Los Angeles Clippers)

    Unica variazione sarà la sostituzione di Yao (centro titolare dell’Ovest) con Kevin love, come già detto, in pole position.

  • NBA: James (51 punti) sbanca Orlando, gli Spurs battono i Lakers

    NBA: James (51 punti) sbanca Orlando, gli Spurs battono i Lakers

    Solo 3 le partite disputate nella notte NBA, ma in 2 di queste emozioni a non finire!

    LeBron James, quasi da solo, sbanca il parquet degli Orlando Magic. Il fenomeno degli Heat scrive 51 punti, 11 rimbalzi ed 8 assist. Grazie alla prestazione mostruosa del numero 6, Miami è sempre in vantaggio per tutto il match, tocca anche le 23 lunghezze di vantaggio ma viene ripresa sul finale dai padroni di casa che sul -3 sbagliano con Anderson il tiro del possibile pareggio. Oltre a James da segnalare i 14 punti di Wade ed i 13 di Bosh, ma soprattutto l’importanza di Mike Miller che segna solo 5 punti ma prende 11 rimbalzi risultando determinante quando serve. Orlando paga la brutta prestazione ai tiri liberi (15/31, neanche il 50% con Howard che fa 3/13!) e sicuramente è da questo dato che emerge dove i Magic perdono l’incontro. Non bastano i 22 punti di Nelson ed i 18 di Richardson, Howard mette assieme 17 punti e 16 rimbalzi, ma come già detto, condanna la sua squadra con i liberi sbagliati.

    I Warriors si impongono sui Bucks grazie ad un buon finale in cui Maggette (21 punti) tenta di tenere in partita i suoi compagni da buon ex della gara. Ellis segna 24 punti, Curry e Dorell Wright 16 a testa. A Milwaukee, oltre al già citato Maggette non servono i 23 punti di Ilyasova ed i 20 di Delfino.

    Gara tiratissima invece a Los Angeles dove i Lakers devono però soccombere al cospetto dei San Antonio Spurs guidati da un irresistibile Parker (21 punti) e da un Jefferson micidiale dalla distanza (18 punti, 4/8 da 3). E’ Antonio McDyess che diventa l’eroe di giornata correggendo a 3 decimi dalla fine il tiro sbagliato di Duncan che entra così nel canestro a tempo scaduto e beffa i gialloviola. Un grande Lamar Odom (16 punti) con un tripla porta il risultato sull’87-86 per gli ospiti, Gasol (19 punti) con 2 liberi scrive il +1 Lakers sull’88-87, ma nel convulso finale in cui gli Spurs hanno ben 3 occasioni per l’ultimo tiro emerge McDyess (8 punti, 8 rimbalzi e 5 assist) che regala il prezioso ed importantissimo successo ai neroargento che oramai, a meno di clamorosi crolli avranno la testa numero 1 nei playoff della Wstern Conference! Los Angeles ha in Bryant l’ultimo baluardo, quasi da tripla doppia la sua performance con 16 punti, 9 rimbalzi e 10 assist ma è una squadra da rivedere: negli scontri con le prime 5 franchigie della Lega (che precedono in classifica) solo 1 vittoria e ben 6 sconfitte!

    Risultati NBA del 3 febbraio 2011

    Orlando Magic-Miami Heat 100-104
    Orl
    Nelson 22, Richardson 18, Howard 17
    Mia James 51, Wade 14, Bosh 13

    Golden State Warriors-Milwaukee Bucks 100-94
    G.S.
    Ellis 24, Curry 16, Dorell Wright 16
    Mil Ilyasova 23, Maggette 21, Delfino 20

    Los Angeles Lakers-San Antonio Spurs 88-89
    Lak
    Gasol 19, Bryant 16, Odom 16
    S.A. parker 21, Jefferson 18, Ginobili 14

    GUARDA LA TOP 5 NBA (McDyess brucia i Lakers ed il cronometro con il tiro della vittoria)

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  • NBA: Boston domina i Lakers, Miami di un soffio sui Thunder

    NBA: Boston domina i Lakers, Miami di un soffio sui Thunder

    2 le partite giocate nel pomeriggio americano. Il programma si completerà con le rimanenti partite della notte (5 le gare rimanenti in calendario).

    Nella partita più attesa si assiste al dominio Celtics sul campo degli acerrimi rivali di una vita dei Los Angeles Lakers. Grande prova di forza dei “Verdi” che escluse le giocate di pura classe di Kobe Bryant controllano il resto della truppa di Phil Jackson in modo ineccepibile. Primo tempo più equilibrato, secondo tempo da veri dominatori (in particolare l’ultimo quarto) si è visto giocare una squadra contro un solo avversario, il solito Kobe in versione “one man show”. Non sono bastati i suoi 41 punti, a tradire i gialloviola un molle Gasol (12 punti e mai alla pari di un Garnett solido come non mai) ed il secondo tempo di un Bynum completamente diverso dalla versione vista nei primi 24 minuti (11 punti). Celtics molto più ordinati, decisi e meno sciuponi, con Pierce a guidare tutti dall’alto dei suoi 32 punti. Fenomenale Ray Allen (21 punti ed il merito di aver messo la museruola a Bryant nella metà dell’ultimo quarto con il numero 24 infuocato dopo 4 centri consecutivi e poi spentosi sotto la supervisione di Ray). Garnett mette la doppia doppia da 18 punti e 13 rimbalzi, Rondo ne aggiunge 10 con 16 assist. Decisivi dalla panchina Glen Davis con 13 punti e Robinson con 11.

    Resta la sensazione che i Celtics quest’anno siano di un altro livello, ai Lakers il compito di smentire critici e scettici.

    Nel secondo incontro di giornata (ma che in verità è stato il primo anticipo) i Miami Heat, questa volta al completo, vanno vicino al KO sul campo dei Thunder: partita equilibratissima fino alla fine, ad un minuto dal termine gli Heat sembrano avere la partita in mano sul 102-97 ma un parziale di 6-0, con il canestro del sorpasso di Durant, porta Oklahoma City avanti di un punto (103-102). Restano una trentina di secondi, Wade sbaglia il suo tiro ma sul rimbalzo piomba non la difesa dei Thunder ma Mike Miller che riapre su James che pesca in angolo Eddie House: tripla e controsorpasso Heat per il 105-103. Durant sbaglia il tiro del pareggio e Miami chiude il conto dalla lunetta per il 108-103 finale. Serata in chiaroscuro per James con 23 punti ma ottimo uomo assist con 13. Wade è il trascinatore con 32 punti, Bosh chiude a quota 20 ma scade nel ridicolo quando tenta di provocare Durant, ragazzo con la testa sulle spalle e poco attaccabrighe (ci fosse stato ad esempio un Garnett siamo sicuri che Bosh sarebbe rimasto zitto ed in silenzio visto che il suo atteggiamento da bulletto di periferia viene sfoggiato con chi reputa più debole, ma non contro chi sa il fatto suo). Per i giovani di Oklahoma City in evidenza il solito Durant con 33 puntie 10 rimbalzi, Green ne aggiunge 23 con 11 rimbalzi, Westbrook scrive 21 con 10 assist ma ha brutte percentuali dal campo. Dalla panchina ottimo l’apporto dell’ex di turno Cook con 13 punti (3 su 5 da 3). Appunto per coach Scott Brooks che ha perso la partita per via dei rimbalzi offensivi nel secondo tempo: sarebbe servito di più Serge Ibaka tenuto fuori per la maggior parte del match (solo 9 minuti per il miglior rimbalzista dei Thunder) anche se non gravato da falli (solo 2 alla fine per lui). Una mossa che è costata la vittoria alla giovane squadra dell’Oklahoma.

    Risultati NBA del 31 gennaio 2011

    Oklahoma City Thunder-Miami Heat 103-108
    Okl
    Durant 33, Green 23, Westbrook 21
    Mia Wade 32, James 23, Bosh 20

    Los Angeles Lakers-Boston Celtics 96-109
    Lak
    Bryant 41, Odom 15, Gasol 12
    Bos Pierce 32, Allen 21, Garnett 18

  • NBA: Westbrook-Durant da sogno, i Kings battono i Lakers

    NBA: Westbrook-Durant da sogno, i Kings battono i Lakers

    12 le partite disputate nella notte NBA e non sono mancate certamente le emozioni e le sorprese.

    Indiana batte New Jersey grazie ad una spettacolare prova al tiro da 3 (54%, 12/21 complessivo). I trascinatori sono Dunleavy (30 punti con 6/7 dalla lunga distanza) e Hibbert ( 20 punti). Ai Nets non bastano i 28 punti di Lopez, unico a scollinare oltre i 20 punti segnati per la sua squadra (solo 2 uomini in doppia cifra).

    Buona vittoria dei Grizzlies su un campo ostico come quello dei Sixers: Randolph protagonista con 22 punti e 12 rimbalzi (e 6 tiri liberi a segno nel finale che decidono il match). I Sixers non hanno il solito apporto dalle seconde linee, emergono Meeks ed Holiday con 16 punti a testa.

    Crisi senza fine per i Raptors (decima sconfitta di fila, eguagliato il record di franchigia). Non servono i 24 punti di Amir Johnson (anche 12 rimbalzi) ed i 23 di Bargnani, Maggette con una tripla nell’ultimo minuto dell’overtime uccide il match (29 i punti alla fine per lui). I Bucks hanno un buon contributo anche da Andrew Bogut, che mette a referto 24 punti (6 dei quali in overtime) con 12/14 al tiro e 4 stoppate in 38 minuti.

    Cadono ad Atlanta i Knicks di Gallinari (solo 12 punti per l’italiano). Stoudemire (27 punti) e Felton (21 punti) provano a tenere i newyorchesi in partita ma il trio avversario Johnson (34 punti, 8 rimbalzi e 7 assist), Smith (24 punti) e Horford (19 punti e 14 rimbalzi) spegne la rimonta finale degli arancioblu.

    Cleveland continua nei suoi disastri: Denver espugna il parquet dei Cavaliers e consegna agli avversari la 19esima sconfitta consecutiva (record di franchigia eguagliato), addirittura la 29 esima nelle ultime 30 partite giocate. Cavs vicini al record assoluto di Vancouver Grizzlies (anno 1995/1996) e Denver Nuggets (1997-1998) che persero 23 partite in fila. Poco da dire sul match, Anthony ne infila 33 e per Cleveland è notte fonda.

    Beffa sfiorata per i Miami Heat che in casa devono ringraziare i 2 liberi di Eddie House per l’88-87 finale che stende i Pistons. Senza Bosh e Wade per problemi fisici è James a caricarsi la squadra sulle spalle segnando 39 punti (quasi la metà di quelli totali). House come già detto leva le castagne dal fuoco, e sull’ultima azione di Detroit è James Jones con una mini stoppata a togliere la palla dal ferro dopo il tentativo di alley-oop degli ospiti.

    Un grande terzo quarto dei Bulls permette di strappare una preziosissima vittoria contro i Magic (con i quali si giocano il terzo posto ad Est). Howard da 40 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate non basta agli ospiti (nessun’altro giocatore in doppia cifra) mentre a castigare la pochezza di Orlando sono Deng (26 punti), Rose (22) e Boozer (16 punti e 16 rimbalzi).

    Pur privi di Deron Williams i Jazz tornano a vedere la luce dopo 6 sconfitte consecutive. Sono i 30 punti di Millsap, i 27 di Kirilenko ed i 22 di Miles a regalare la gioia alla squadra di coach Sloan. Love solita doppia doppia, che non basta (22 punti e 15 rimbalzi).

    Un grande Stephen Jackson (31 punti) permette ai Bobcats di espugnare Oakland: l’ex di turno prima pareggia la partita con una tripla a 6 decimi dalla fine poi coadiuvato da Augustin (27 punti) crea l’allungo decisivo in overtime. Non servono ai Warriors i 27 punti di Curry ed i 21 a testa del duo Ellis-Wright.

    Fatica immane per i Thunder contro i Wizards che ancora restano a secco di vittorie in trasferta (0-22). Servono 2 supplementari ai ragazzi di coach Scott Brooks per avere la meglio su un grande Nick Young da 32 punti che impatta il match nei regolamentari. Il primo overtime è giocato punto a punto, si va al secondo dove la fenomenale coppia di Oklahoma City ovvero Russel Westbrook (35 punti, 13 rimbalzi e 13 assist per la terza tripla doppia stagionale) e Kevin Durant (40 punti alla fine, seconda volta consecutiva a raggiungere almeno questa cifra dopo i 48 segnati 2 giorni fa ai Timberwolves) mette nel canestro tutti i 14 punti segnati dai Thunder (10 per il numero 35, 4 per il playmaker). Scacciati via brutti fantasmi. Indiscutibilmente la migliore coppia della NBA!

    Phoenix approfitta dell’appannamento dei Celtics in attacco per prendersi una vittoria che dà morale in vista del prosieguo di stagione. Sono i 19 punti e 17 rimbalzi di un monumentale Gortat, i 13 e 10 assit di Nash e la vena realizzativa di Vince Carter che chiude con 17 punti ad affondare i verdi di Boston. Garnett ne mette 18 ma da solo non riesce a portare i suoi compagni al successo.

    Clamoroso tonfo interno dei Lakers che si fanno sorprendere dai derelitti Kings nel derby californiano. E’ Cousins il match winner dei neroviola con 27 puntie 10 rimbalzi. Bene anche l’assistenza di Casspi (20 punti). Dopo 8 KO consecutivi finalmente Sacramento coglie un successo contro i gialloviola, ai quali non servono i 38 punti di Kobe Bryant (che sale all’ottavo posto dei migliori marcatori di tutti i tempi). Inguardabili Gasol (9 punti) e Odom (4 punti e 0/7 dal campo). All’orizzonte ora spuntano i Celtics nella partita di domenica a Los Angeles.

    Risultati NBA del 28 gennaio 2011

    Indiana Pacers-New Jersey Nets 124-92
    Ind
    Dunleavy 30, Hibbert 20, Granger 18
    N.J. Lopez 28, Outlaw 12, Harris 9, Favors 9

    Philadelphia 76ers-Memphis Grizzlies 94-99
    Phi
    Holiday 16, Meeks 16, Brand 15
    Mem Randolph 22, Gay 16, Conley 13

    Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 110-116 (overtime)
    Tor
    Johnson 24, Bargnani 23, Calderon 13
    Mil Maggette 29, Ilyasova 25, Bogut 24

    Atlanta Hawks-New York Knicks 111-102
    Atl
    Johnson 34, Smith 24, Horford 19
    N.Y. Stoudemire 27, Felton 21, Fields 15

    Cleveland Cavaliers-Denver Nuggets 103-117
    Cle
    Hickson 24, Jamison 20, Gibson 15
    Den Anthony 33, Afflalo 23, Lawson 15

    Miami Heat-Detroit Pistons 88-87
    Mia
    James 39, House 15, Miller 12
    Det Gordon 21, Daye 19, McGrady 14

    Chicago Bulls-Orlando Magic 99-90
    Chi
    Deng 26, Rose 22, Boozer 16
    Orl Howard 40, Anderson 9, Bass 9

    Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 108-100
    Uta
    Millsap 30, Kirilenko 27, Miles 22
    Min Love 22, Johnson 19, Beasley 16

    Golden State Warriors-Charlotte Bobcats 113-121 (overtime)
    G.S.
    Curry 27, Ellis 21, Dorell Wright 21
    Cha Jackson 31, Augustin 27, Mohammed 13, Diaw 13

    Oklahoma City Thunder-Washington Wizards 124-117 (2 overtime)
    Okl
    Durant 40, Westbrook 35, Green 13
    Was Young 32, Lewis 22, Booker 21

    Phoenix Suns-Boston Celtics 88-71
    Pho
    Gortat 19, Carter 17, Nash 13
    Bos Garnett 18, Pierce 14, Allen 8

    Los Angeles Lakers-Sacramento Kings 95-100
    Lak
    Bryant 38, Brown 17, Bynum 12
    Sac Cousins 27, Casspi 20, Dalembert 18

    GUARDA LA TOP 10 NBA (gran duello tra Gallinari e Smith!)

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  • NBA: I quintetti dell’All Star Game

    NBA: I quintetti dell’All Star Game

    Si sono chiuse le votazioni per stabilire i 2 quintetti di partenza dell’All Star game di Los Angeles (in programma dal 18 al 20 febbraio).

    La prima cosa che risalta agli occhi è la presenza, come centro ad Ovest, di Yao Ming, alle prese con l’ennesimo infortunio al piede (che potrebbe mettere a serio rischio la sua carriera NBA). Nonostante il problema fisico del cinese i votanti hanno voluto lo stesso esprimere all’asiatico la loro preferenza. Yao comunque sarà costretto per forza di cose a rinunciare e molto probabilmente il suo sostituto sarà Andrew Bynum dei lakers (tra l’altro secondo nella classifica dei centri della Western Conference.

    Da premettere che il giocatore più votato è stato Kobe Bryant (con 2 milioni e 380 mila voti, seguito da un trio della Florida: Howard dei Magic (2 milioni e 100 mila), James (2 milioni e 53 mila) e Wade (2 milioni e 48 mila voti) degli Heat.

    Per completezza riportiamo i 2 quintetti iniziali (ovviamente al momento includiamo Yao Ming visto che non si conosce ancora il nome del giocatore che gli subentrerà). Ricordiamo che le riserve della gara delle “Stelle” vengono definite dagli allenatori: al momento si sa che il coach Western sarà Popovich (inarrivabile il record Spurs da parte dei Lakers di Jackson che comunque avendo allenato lo scorso anno sarebbe impedito), mentre a giocarsi quello della Eastern ci sono in corsa Rivers (Celtics) e Spoelstra (Heat).

    Eastern Conference:

    F — Amar’e Stoudemire, New York
    F — LeBron James, Miami
    C — Dwight Howard, Orlando
    G — Derrick Rose, Chicago
    G — Dwyane Wade, Miami
    Head coach: da definire

    Western Conference:

    F — Carmelo Anthony, Denver
    F — Kevin Durant, Oklahoma City
    C — Yao Ming, Houston
    G — Kobe Bryant, L.A. Lakers
    G — Chris Paul, New Orleans
    Head coach: Gregg Popovich, San Antonio

    Questo invece l’elenco completo dei voti ricevuti dai giocatori delle 2 Conference:

    EASTERN CONFERENCE

    Forwards: LeBron James (Mia) 2,053,011; Amar’e Stoudemire (NYK) 1,674,995; Kevin Garnett (Bos) 1,407,601; Paul Pierce (Bos) 804,838; Chris Bosh (Mia) 571,734; Carlos Boozer (Chi) 504,610; Danilo Gallinari (NYK) 390,658; Josh Smith (Atl) 387,843; Luol Deng (Chi) 291,118; Danny Granger (Ind) 279,522.

    Guards: Dwyane Wade (Mia) 2,048,175; Derrick Rose (Chi) 1,914,996; Rajon Rondo (Bos) 1,587,297; Ray Allen (Bos) 890,951; Raymond Felton (NYK) 397,301; John Wall (Was) 337,368; Gilbert Arenas (Orl) 312,903; Brandon Jennings (Mil) 301,225; Jamal Crawford (Atl) 246,130, Joe Johnson (Atl) 224,571.

    Centers: Dwight Howard (Orl) 2,099,204; Shaquille O’Neal (Bos) 906,284; Joakim Noah (Chi) 432,127; Andrew Bogut (Mil) 301,896; Al Horford (Atl) 287,083; Roy Hibbert (Ind) 250,614; Andrea Bargnani (Tor) 215,123; Brook Lopez (NJ) 166,844; JaVale McGee (Was) 146,474; Ben Wallace (Det) 113,443.

    WESTERN CONFERENCE

    Forwards: Kevin Durant (OKC) 1,736,728; Carmelo Anthony (Den) 1,299,849; Pau Gasol (LAL) 1,100,772; Blake Griffin (LAC) 1,033,646; Tim Duncan (SA) 839,599; Dirk Nowitzki (Dal) 785,120; Lamar Odom (LAL) 529,854; Kevin Love (Min) 492,173; Luis Scola (Hou) 411,576; Rudy Gay (Mem) 284,021.

    Guards: Kobe Bryant (LAL) 2,380,016; Chris Paul (NOH) 1,281,591; Manu Ginobili (SA) 748,840; Steve Nash (Pho) 718,934; Russell Westbrook (OKC) 660,244; Deron Williams (Utah) 657,806; Tony Parker (SA) 436,958; Jason Kidd (Dal) 394,793; Monta Ellis (GSW) 390,237; Vince Carter (Pho) 353,143.

    Centers: Yao Ming (Hou) 1,146,426; Andrew Bynum (LAL) 974,546; Nene (Den) 599,048; Marc Gasol (Mem) 524,932; Emeka Okafor (NOH) 435,218; Brendan Haywood (Dal) 352,811; Marcus Camby (Por) 279,026; Chris Kaman (LAC) 196,268; Andris Biedrins (GSW) 175,547; DeMarcus Cousins (Sac) 152,976.

  • NBA: Bene Celtics e Miami, Turkoglu leader ad Orlando

    NBA: Bene Celtics e Miami, Turkoglu leader ad Orlando

    6 le partite disputate nella notte NBA.

    Il duo LeBron James (38 punti e 9 rimbalzi)-Dwyane Wade (31 punti ed 11 rimbalzi) guida Miami al sesto successo di fila in casa dei Bobcats. La squadra sembra aver trovato dei meccanismi perfetti soprattutto in difesa dove domina le partite tenendo gli avversari a percentuali bassissime. Charlotte parte bene, ma deve arrendersi ben presto a questa forte pressione difensiva, Jackson (22 punti) ed Augustin (16) gli unici a sfondare il muro della doppia cifra.

    Sembra aver trovato una buona chimica di squadra anche Orlando dopo la trade con Suns e Wizards. I Magic guidati da uno spettacolare Turkoglu in tripla doppia abbondante (10 punti, 14 rimbalzi, 10 assist ed anche 5 recuperi) si sbarazzano facilmente dei Warriors. Ad aiutare il turco ci pensano Howard (22 punti e 17 rimbalzi) e Richardson (20 punti). Per Golden State solo 3 uomini in doppia cifra con Ellis a quota 20 punti, l’ottimo Dorell Wright a 17 e Curry a 15.

    Vince anche Boston che sul parquet di casa batte i Timberwolves. A guidare i biancoverdi i soliti Pierce (23 punti) ed Allen (20 punti) con Rondo che in cabina di regia smista 16 assist (per lui anche 6 punti). Sempre su ottimi livelli Glen Davis che parte come starter per sostituire l’infortunato Garnett e mette 17 punti. Ai T-Wolves, che non demordono fino alla fine, non bastano i 19 punti di Beasley, un ottimo Webster da 15 punti e il solito Kevin Love da 12 punti ma 24 rimbalzi catturati.

    Terza vittoria consecutiva per gli Hornets di Marco Belinelli che si riportano a quota 60% dopo un periodo di appannamento. L’italiano segna 9 punti, West ne aggiunge 17 e Paul 15 e per Philadelphia è notte fonda visto che viene tenuta al 34% dal campo. Si salva Brand con una doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi.

    Dopo il KO di Portland arriva una nuova sconfitta per Houston che cade a Denver. I Nuggets, in attesa del rientro di Harrington che li vedrà con la squadra al completo dopo aver recuperato Kenyon Martin ed Anthony 2 giorni fa, si candidano autorevolmente come possibile outsider nella lotta per il titolo della Western Conference. Anthony infila 33 punti ed 11 rimbalzi, ma decisivi sono anche Nenè ed Afflalo (suo il canestro del +9 ad un minuto dal termine del match). Tutto lo starting five dei Nuggets raggiunge la doppia cifra con Billups a quota 13 e Nene in doppia doppia (16 punti ed 11 reimbalzi). Ai Rockets non bastano le 13 triple mandate a bersaglio ed uno Scola da 24 punti e 10/19 dal campo. Brutta serata per Kevin Martin da soli 8 punti realizzati.

    Vincono i Jazz che con questo successo si portano al terzo posto nella Western Conference scavalcando i Lakers. E’ Raja Bell con una tripla a 50 secondi dal termine a rompere l’equilibrio tra le squadre. Bene Williams (22 punti e 10 assist), 16 punti di Jefferson e 15 a testa per Millsap e Kirilenko mentre ai Pistons non basta la super gara di Prince, autore di 26 punti con 11/19 dal campo.

    Risultati NBA del 3 gennaio 2011

    Charlotte Bobcats-Miami Heat 82-96
    Cha
    Jackson 22, Augustin 16, Thomas 8
    Mia James 38, Wade 31, Bosh 11

    Orlando Magic-Golden State Warriors 110-90
    Orl Howard 22, Richardson 20, Anderson 13, Redick 13
    G.S. Ellis 20, Dorell Wright 17, Curry 15

    Boston Celtics-Minnesota Timberwolves 96-93
    Bos Pierce 23, Allen 20, davis 17
    Min Beasley 19, Webster 15, Milicic 14

    New orleans Hornets-Philadelphia 76ers 84-77
    N.O. West 17, Paul 15, Okafor 13
    Phi Brand 14, Nocioni 13, Holiday 12, Speights 12

    Denver Nuggets-Houston Rockets 113-106
    Den Anthony 33, Nenè 16, Afflalo 15
    Hou Scola 24, Lowry 21, Budinger 13

    Utah Jazz-Detroit Pistons 102-97
    Uta Williams 22, Jefferson 16, Millsap 15, Kirilenko 15
    Det Prince 26, Hamilton 15, Gordon 14

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  • NBA: James stende Gallinari, Bargnani batte i Nets

    NBA: James stende Gallinari, Bargnani batte i Nets

    11 le gare disputate nella notte NBA.

    Danny Granger porta al successo gli Indiana Pacers sui derelitti Cleveland Cavaliers. L’ala segna 30 punti con 12 rimbalzi e 3 stoppate. Mo Williams cerca di spingere i suoi a rialzarsi dopo 9  sconfitte consecutive ma i suoi 22 punti con 11 assist e 6 rimbalzi non bastano ad una squadra che sembra essere andata in confusione totale e vede allungare la striscia perdente a 10 gare.

    Miami, guidata dalla 3oesima tripla doppia in carriera di LeBron James (32 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) regola New York al Madison e si concede l’undicesima vittoria consecutiva. Ad aiutare “The King” ci pensano i soliti Wade e Bosh (26 punti a testa) mentre ai Knicks non basta l’ottima prestazione di Gallinari con 25 punti (migliore dei suoi), visto che Stoudemire interrompe la striscia di partite oltre i 30 punti fermandosi a quota 24 e sbagliando più del necessario.

    Un Odom in stato di grazia con i suoi 28 punti conduce i Lakers al successo in casa dei Sixers. Nella sua città natale Bryant si prende una giornata di pausa con soli 9 punti a referto, ma Philadelphia è troppo inesperta contro i campioni NBA e non bastano i 18 punti a testa di Hawes ed Iguodala per avere la meglio.

    I 32 punti di un sontuoso Andrea Bargnani guidano i Raptors al successo sui Nets. Per il “Mago” anche 9 rimbalzi mentre Calderon firma 15 punti e 14 assist. Bene anche Kleiza, finalmente sui suoi livelli con 18 punti e 12 rimbalzi. I Nets hanno in Lopez con 20 punti il top scorer ma devono registrare l’ennesimo KO in trasferta.

    Il ritorno di Joe Johnson dopo l’infortunio al gomito permette agli Hawks di prevalere sui Bobcats. 3 giocatori a quota 16 punti segnati (lo stesso Johnson, Horford e l’ottimo Marvin Williams di questa stagione) mentre Josh Smith mette a segno una doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi. I Bobcats si reggono finchè possono sulle prodezze di Diaw ed Augustin (22 punti a testa) ma non trovano niente nel resto della squadra ed alla fine si devono arrendere.

    Primo successo esterno in stagione per i Clippers (ora solo Washington ancora non è riuscita a strappare almeno una W lontano dal suo stadio) che guidata dal solito brillante e devastante Griffin (24 punti e 17 rimbalzi) condanna i padroni di casa al nono KO nelle ultime 11 uscite.

    Sonora batosta per i Jazz che a New Orleans vengono seppelliti sotto 30 punti di divario. Bene West che è il miglior realizzatore del match con 23 punti, 8 rimbalzi e 7/9 dal campo. 24 minuti per Belinelli che chiude con 8 punti, 2 triple e 3 assist. Male invece tutti i giocatori di Utah con un insolito ed inguardabile Deron Williams da soli 10 punti.

    I Rockets sopperiscono all’assenza di Yao Ming (prima partita senza di lui ma out per il resto della stgione) grazie ai 34 punti di Martin, ai 23 di Scola ed ai 17 a testa di Battier e Lowry. Per Memphis invece una gara da dimenticare con il 35% dal campo ed un Marc Gasol da 2/16. Non serve la prestazione di Rudy Gay (19 punti, 4 recuperi, 8/14 dal campo).

    Una delle gare più scontate della serata finisce come era più prevedibile ovvero con la vittoria dei Thunder sui poveri Kings. A guidare la squadra dell’Oklahoma sono i 24 punti di Durant ed i 21 di Westbrook, ormai coppia affermata ad alti livelli. Per i Kings 22 punti di Evans e 19 con 15 rimbalzi per Cousins che approfitta della solita debolezza dei Thunder (sotto canestro) per prendersi una serata di ribalta (anche se esce anzitempo per raggiunto limite di falli).

    Dallas risulta troppo forte per i Suns, ancor più se Phoenix deve fare a meno del suo giocatore più forte, Steve Nash, che dopo soli 5 minuti di gioco abbandona il parquet della sua ex squadra per problemi fisici. I Mavs ne approfittano e grazie ai 18 punti a testa di Nowitzki e Terry ed ai 17 di Butler si prendono il successo che li tiene in scia degli Spurs nella Western Conference. Per Phoenix 15 punti e 14 rimbalzi di Warrick e 14 punti e 10 assist di Dragic.

    La sfida tra Portland e Minnesota vede come protagonisti Aldridge per i padroni di casa e Beasley per gli ospiti: la sfida a suon di canestri viene vinta da Aldridge che con la prestazione da 36 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate trascina la sua squadra al successo. Beasley si ferma a quota 33, mentre Love firma la solita doppia doppia con 19 punti e 17 rimbalzi. Bene anche l’ex di turno Webster che firma 19 punti ma non sono sufficienti per garantire il successo ai T-Wolves

    Risultati NBA del 17 dicembre 2010

    Indiana Pacers-Cleveland Cavaliers 108-99
    Ind Granger 30, Hibbet 15, Dunleavy 15, Rush 15
    Cle Williams 22, parker 17, Jamison 17

    New York Knicks-Miami Heat 91-113
    N.Y. Gallinari 25, Stoudemire 24, Chandler 17
    Mia James 32, Bosh 26, Wade 26

    Philadlphia 76ers-Los Angeles Lakers 81-93
    Phi Iguodala 18, Hawes 18, Brand 8, Williams 8
    Lak Odom 28, Gasol 19, Barnes 15

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 98-92
    Tor Bargnani 32, Kleiza 18, Calderon 15
    N.J. Lopez 20, Harris 15, Outlaw 14

    Atlanta Hawks-Charlotte Bobcats 90-85
    Atl Horford 16, Johnson 16, Williams 16
    Cha Diaw 22, Augustin 22, Jackson 9

    Detroit Pistons-Los Angeles Clippers 88-109
    Det Villanueva 18, Gordon 15, Prince 13
    Cli Griffin 24, Gomes 18, Gordon 15

    New Orleans Hornets-Utah Jazz 100-71
    N.O. West 23, Thornton 19, Ariza 17
    Uta Millsap 14, Williams 10, Jefferson 10

    Houston Rockets-Memphis Grizzlies 103-87
    Hou Martin 34, Scola 23, Lowry 17, Battier 17
    Mem Young 19, Gay 19, Randolph 13

    Oklahoma City Thunder-Sacramento Kings 102-87
    Okl Durant 24, Westbrook 21, Ibaka 12, Collison 12
    Sac Evans 22, Cousins 19, Udrih 19

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 106-91
    Dal Terry 18, Nowitzki 18, Butler 17
    Pho Warrick 15, Dragic 14, Richardson 12

    Portland Trail Blazers-Minnesota Timberwolves 107-102
    Por Aldridge 36, Fernandez 26, Matthews 21
    Min Beasley 33, Webster 19, Love 19

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  • NBA: Bargnani espugna Detroit, OK Dallas, Boston e Miami

    NBA: Bargnani espugna Detroit, OK Dallas, Boston e Miami

    8 le partite disputate nella notte NBA.

    A Detroit impresa non di poco conto dei Raptors che recuperano ben 25 punti di svantaggio ai Pistons e si prendono il terzo successo esterno della stagione. Bargnani segna 22 punti (4/6 nelle triple), mentre Bayless sembra aver trovato la sua dimensione in Canada con una gara da 31 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Bene anche Barbosa (22 punti) e DeRozan (16). A Detroit non bastano i 23 punti di Stuckey e la prestazione da tempi d’oro di Ben Wallace con 23 punti, 14 rimbalzi e 5 recuperi.

    I Clippers buttano al vento la possibilità di vincere la partita contro Memphis sbagliando per 2 volte il tiro del sorpasso con Davis prima e Griffin poi. I Grizzlies vincono la decima partita stagionale e ringraziano il canestro di Randolph a 46 secondi dal termine, per lui 18 punti e 13 rimbalzi. A Los Angeles non batano i 25 punti di Gordon e la solita doppia doppia di Blake Griffin da 19 punti ed 11 rimbalzi.

    I 25 punti di Jamal Crawford, i 21 di Josh Smith e la tripla doppia sfiorata da Al Horford (16 punti, 16 rimbalzi ed 8 assist, sarebbe stata la prima nella sua carriera NBA) permettono ad Atlanta di battere Indiana che trova la serata storta dei suoi uomini cardine (Granger 14 punti ma con 3/14 dal campo, Hibbert 6 punti ed identiche statistiche al tiro).

    Boston annichilisce Charlotte andando a vincere in North Carolina di ben 31 punti e lasciando gli avversari a soli 62 punti segnati. Prova maiuscola per i biancoverdi che hanno in Allen e Davis i migliori marcatori con 16 punti ai quali si aggiunge la doppia doppia di Garnett da 13 punti ed 11 rimbalzi. Sui Bobcats nulla da dire, annientati dalla furia degli avversari che infilano la decima vittoria consecutiva.

    Vittoria larga anche per i Chicago Bulls sui Minnesota Timberwolves, grazie ai 21 punti di Rose. Male i T-Wolves si salva il solito Kevin Love da 23 punti e 15 rimbalzi.

    I Mavericks si prendono al vittoria numero 12 di fila contro i Jazz guidati daun monumentale Dirk Nowitzki da 31 punti e 15 rimbalzi. Dallas scappa via nei primi minuti con un incredibile 29-4, ma da lì inizia la lenta ed inesorabile rimonta di Utah che impatta il match sull’89 pari a 4 minuti dal termine del match. Ma Terry ed il tedesco con un break riportano avanti Dallas che no si farà più raggiungere dagli avversari nonostante un Williams da 34 punti.

    Houston passeggia sui poveri Cavaliers arrivati al settimo KO consecutivo. I Rockets hanno in Martin il top scorer con 40 punti, mentre per gli ospiti ce ne sono 24 di Jamison.

    Vincono ancora gli Heat (arrivati all’ottava in serie) contro Sacramento grazie ai soliti 3: Wade ne mette 36, James 25 (con 10 rimbalzi) e Bosh 14 (con 17 rimbalzi). Tra i Kings bene Casspi (20 punti), ma irriconoscibile Evans (5 punti e percentuali pessime dal campo).

    Risultati NBA dell’11 dicembre 2010

    Detroit Pistons-Toronto Raptors 116-120
    Det Stuckey 23, Wallace 23, Villanueva 17
    Tor Bayless 31, Bargnani 22, Barbosa 22

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 83-84
    Cli Gordon 25, Griffin 19, Cook 13
    Mem Randolph 18, Gasol 17, Mayo 13

    Atlanta Hawks-Indiana Pacers 97-83
    Atl Jamal Crawford 25, Smith 21, Horford 16
    Ind Dunleavy 16, Rush 14, Granger 14

    Charlotte Bobcats-Boston Celtics 62-93
    Cha Mohammed 14, Jackson 13, Wallace 9
    Bos Davis 16, Allen 16, Garnett 13

    Chicago Bulls-Minnesota Timberwolves 113-82
    Chi Rose 21, Deng 19, Boozer 17
    Min Love 23, Beasley 16, Ellington 8, Johnson 8

    Dallas Mavericks-Utah Jazz 103-97
    Dal Nowitzki 31, Stevenson 17, butler 16
    Uta Williams 34, Millsap 16, Price 14

    Houston Rockets-Cleveland Cavaliers 110-95
    Hou Martin 40, Battier 16, Budinger 16, Scola 14
    Cle Jamison 24, Mo Williams 18, Jawad Williams 13

    Sacramento Kings-Miami Heat 83-104
    Sac Casspi 20, Thompson 13, Udrih 12
    Mia Wade 36, James 25, Bosh 14

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  • NBA: Lakers KO a Chicago, Karl a 1000 vittorie contro Bargnani

    NBA: Lakers KO a Chicago, Karl a 1000 vittorie contro Bargnani

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    A Toronto George Karl si prende la vittoria numero 1000 della sua carriera.
    Domati i Raptors di Andrea Bargnani (24 punti), che con i 74 punti subiti nel primo tempo scrivono il record negativo per la franchigia canadese. Ben 4 giocatori Raptors sopra i 20 punti (già detto del “Mago” poi ci sono Weems con 21, Kleiza con 26 e 12 rimbalzi e Barbosa con 22) ma non bastano a superare i Nuggets che pur privi di Anthony hanno in Harrington il top scorer della serata (31 punti partendo dalla panchina). Toronto in crisi nera al quarto KO di fila.

    Indiana batte Charlotte grazie a 6 uomini in doppia cifra tra i quali spiccano Granger (18 punti), Rush (16 con 4/8 da 3), Dunleavy (15) e la doppia doppia di Hibbert da 13 punti e 14 rimbalzi. Unica nota positiva per gli ospiti la prestazione di Wallace da 26 punti e 13 rimbalzi.

    Settima vittoria consecutiva per i Knicks di Gallinari (16 punti per lui) trascinati dal solito Stoudemire ancora una volta sopra i 30 punti realizzati (36 e 10 rimbalzi con il neo di ben 11 palle perse). New York è la prima squadra ad aver vinto 10 partite fuori casa quest’anno (contro i Wizards ottava consecutiva) ed è la migliore in trasferta di tutta la Lega. I Wizards si reggono sui 20 punti di Arenas e sulla doppia doppia di McGee (10 punti e 10 rimbalzi) ma alla fine devono cedere il passo.

    Uno strepitoso Derrick Rose da 29 punti e 9 assist trascina i Bulls al successo sui Lakers dopo un brutto avvio di partita. Nel quarto periodo Los Angeles ha 13 punti di svantaggio ma arriva a ridosso degli avversari fino a quando Rose non chiude la pratica a 25 secondi dalla fine. Bryant è il top scorer degli ospiti con 23 punti (ma con 23 tiri presi), Gasol ne firma 21 ed Odom 18 ma è la panchina dei gialloviola a non dare segni di vita. Chicago allunga la striscia vincente a 4 partite.

    Kevin Love porta il sesto successo stagionale ai Timberwolves con una prova da 27 punti e 18 rimbalzi contro Detroit. E’ dai tempi di Rodman che non si trovava una macchina da rimbalzi come lo è ora Love, con l’aggiunta che Rodman non segnava molti punti, il numero 42 di Minnesota spesso e volentieri invece scollina oltre il ventello. Bene anche Milicic che finalmente dopo aver girovagato per tutta la Lega (dopo che proprio i Pistons lo scelsero come secondo assoluto, dietro al solo LeBron James, nel draft del 2003) ha trovato la sua dimensione (11 punti, 5 rimbalzi e 7 stoppate). A Detroit non bastano i 26 punti di un redivivo Hamilton (bene anche il rookie Monroe, lanciato come starter, con 8 punti e 15 rimbalzi).

    Nona vittoria in trasferta per i Thunder (che fuori casa sono secondi solo ai Knicks) grazie ai 29 punti e 10 assist di Westbrook ed ai 25 punti di Durant. Gli Hornets hanno in West il miglior realizzatore con 24 punti e 13 rimbalzi, avrebbero la possibilità di impattare il match nel finale ma 2 triple sbagliate da Belinelli (15 punti) sono fatali alla franchigia della Louisiana. Paul molto in difficoltà contro il dirimpettaio Westbrook mette a segno 18 punti.

    Milwaukee batte Houston grazie ad un Bogut da All Star Game: il centro dei Bucks mette a referto 24 punti con 22 rimbalzi e 5 stoppate. Agli ospiti non bastano i 23 punti di Martin.

    San Antonio, provata la leadership della NBA, non ha più intenzione di mollarla. Battuti anche gli Hawks grazie a 6 uomini in doppia cifra (Ginobili e Jefferson 18, Parker 17, Blair ed Hill 16, Duncan 12), mentre Crawford con 23 punti è il top scorer di Atlanta.

    Portland espugna Phoenix e si prende l’ottavo posto disponibile per la post season scavalcando proprio i Suns. Roy segna 26 punti, Aldridge ne aggiunge 23, Matthews 16 e Camby combina per 16 punti e 18 rimbalzi. Phoenix ha in Nash il leader in punti con 24, ma paga l’ennesima serata storta di Jason Richardson (8 punti, 2/9 dal campo).

    Quarta sconfitta di fila per i Magic che cadono a Salt Lake City al cospetto di uno scatenato Deron Williams da 32 punti e 9 assist. Bena anche Miles che si sta rivelando uno dei migliori sesti uomini dell’anno (26 punti in soli 21 minuti di gioco), mentre ai Magic non bastano i 19 punti (e 10 assist) di Nelson, i 14 (e 12 rimbalzi) di Howard ed i 18 di Bass.

    Settimo successo in fila per gli Heat che forse hanno trovato la giusta chimica di squadra. Wade quasi da tripla doppia con 34 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, James lo imita con 25 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, mentre Bosh firma 16 punti. Ai Warriors, privi di Curry, non servono i 20 punti di Monta Ellis. Con la sconfitta di Orlando ora è Miami a prendersi la testa della Southeast Division ed a lanciarsi all’inseguimento dei Celtics.

    Risultati NBA del 10 dicembre 2010

    Toronto Raptors-Denver Nuggets 116-123
    Tor Kleiza 26, Bargnani 24, Barbosa 22
    Den Harrington 31, Nenè 26, Billups 21

    Indiana Pacers-Charlotte Bobcats 100-92
    Ind Granger 18, Rush 16, Dunleavy 15
    Cha Wallace 26, Jackson 15, Mohammed 13

    Washington Wizards-New York Knicks 95-101
    Was Arenas 20, Young 17, Blatche 16
    N.Y. Stoudemire 36, Gallinari 16, Chandler 16

    Chicago Bulls-Los Angeles Lakers 88-84
    Chi Rose 29, Deng 14, Korver 13
    Lak Bryant 23, Gasol 21, Odom 18

    Minnesota Timberwolves-Detroit Pistons 109-99
    Min Love 27, Ridnour 20, Beasley 12
    Det Hamilton 26, Stuckey 19, Prince 10

    New Orleans Hornets-Oklahoma City Thunder 92-97
    N.O. West 24, Paul 18, Belinelli 15
    Okl Westbrook 29, Durant 25, Ibaka 18

    Milwaukee Bucks-Houston Rockets 97-91
    Mil Bogut 24, Jennings 19, Salmons 17
    Hou Martin 23, Lee 16, Lowry 11

    San Antonio Spurs-Atlanta Hawks 108-92
    S.A. Ginobili 18, Jefferson 18, Parker 17
    Atl Jamal Crawford 23, Horford 19, Smith 15, Williams 15

    Phoenix Suns-Portland Trail Blazers 94-101
    Pho Nash 24, Hill 17, Warrick 14
    Por Roy 26, Aldridge 23, Camby 16, Matthews 16

    Utah Jazz-Orlando Magic 117-105
    Uta Williams 32, Miles 26, Millsap 22
    Orl Nelson 19, Bass 18, Carter 17

    Golden State Warriors-Miami Heat 84-106
    G.S. Ellis 20, Lee 13, Williams 13
    Mia Wade 34, James 25, Bosh 16

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