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  • Lazio vs Pandev: questa volta Lotito deve arrendersi, c’è il nuovo presidente

    Lotito ci ha provato anche questa volta ad invalidare il sorteggio urlandosi e ribellandosi in Lega Calcio ma questa volta non c’è stato il rinvio ed è stato nominato nuovo  presidente Mario Fezze che sostituirà nel contenzioso tra Pandev e la Lazio il dimissionario De Felice.

    Il numero uno dei laziali pretendeva che il sorteggio fosse fatto con 10 arbitri e non 8 come avvenuto. Ma il sostituto di De Felice non aveva ancora l’autorizzazione del CSM per entrare nella lista di arbitri per il sorteggio. A questo punto, vista la diseguaglianza di arbitri (5 Aic e 4 della Lega), l’Aic ha deciso di toglierne uno proprio, arrivando così in parità con quelli della Lega: 4 e 4.

    Il segretario dell’Aic Grazioli tiene a precisare che il sorteggio è pienamente regolare e questo non vuol dire che Pandev vincerà la controversia quindi Lotito può star sereno. “Il regolamento prevede che ci sia un’equa rappresentanza e quattro giudici per parte mi sembra lo siano. Non è detto che Pandev vinca questo arbitrato, ma intanto oggi è stato finalmente rispettato il suo diritto a difendersi»Di tutt’altro parere il legale di parte laziale Gian Michele Gentile «Per noi non è regolare . Non è stato rispettato il regolamento e lo faremo presente alla prima udienza». L’avvocato parla anche nel nuovo contenzioso aperto da Ledesma questa mattina dopo la rottura della trattativa di accordo tra il suo procuratore e il ds Igli Tare “speriamo ancora di risolvere il problema senza terze parti ma c’è da vedere se chi si siede al tavolo vuol trovare un accordo o creare difficoltà”

  • Lazio: Lotito fa l’orgoglioso e Ledesma chiede i danni

    Si complica ulteriormente la situazione in casa Lazio, dopo Goran Pandev anche l’argentino Cristian Ledesma ha deciso di ricorrere al collegio arbitrale della Federcalcio per chiedere i danni e la rescissione immediata del contratto.

    Nei giorni scorsi alcuni incontri tra il procuratore del giocatore e alcuni dirigenti della Lazio avevano fatto pensare ad un tentativo di riconciliazione, tentativo mal riuscito a quanto pare perchè il presidente Lotito pretendeva una lettera di scuse pubbliche in pieno stile Stendardo, il difensore infatti dopo la lettere è stato reintegrato in squadra. Ledesma invece ha rifiutato convinto di non aver colpe per l’esclusione ed aveva proposto una conferenza stampa congiunta per sancire la pace.

    In casa Lazio situazione sempre più buia e misteriosa, in un momento cosi delicato della stagione con la squadra sull’orlo di una crisi forse il presidente avrebbe potuto metter da parte l’orgoglio e reintegrare un giocatore importantissimo per Ballardini.

  • Lazio vs Ledesma: scoppia la pace?

    Lazio vs Ledesma: scoppia la pace?

    cristian ledesma
    Un’ora di colloquio. Avviato il disgelo: la Lazio e Ledesma hanno ripreso a parlarsi, riaprendo il dialogo, cominciando a chiarire tutte le incomprensioni degli ultimi mesi. Vincenzo D’Ippolito, il procuratore del centrocampista argentino, a Formello per parlare con Igli Tare, il direttore sportivo della Lazio. E’ acca­duto ieri pomeriggio, dalle 18.15 alle 19.20. Doveva essere un incontro prepa ratorio: è stato un colloquio positivo, que­sto è filtrato con la dovuta cautela in serata. Un passo avanti è stato fatto, non può ancora essere considerato definitivo, altri passi dovranno essere compiuti nel le prossime ore, forse già oggi. Devono maturare i tempi, occorrono le riflessioni di Ledesma e di Lotito, che non si so no ancora incontrati. Potrebbero farlo oggi. La tela diplomatica, e forse è meglio così, viene portata avanti da Tare e D’Ip­polito, che forse si incontreranno ancora. L’obiettivo è trovare una soluzione, capire se ci sono i margini per andare avanti insieme, per restituire a Ballardini un rinforzo fondamentale per la Lazio, co me è già stato negli ultimi tre anni.

    GIOCATORE – Ledesma, attraverso D’Ip polito, ha dato la sua disponibilità, peral tro mai venuta meno, ha chiarito la propria posizione: sarebbe andato via in estate, perché può esserci l’ambizione di migliorare in carriera, se si fosse presentata l’offerta di un grande club con soddisfazione per la Lazio. Ma non ha mai detto no alla proposta di rinnovo e sareb be prontissimo, come dimostra ogni giorno in allenamento ad aiutare sul campo la squadra biancoceleste. E’ sotto contratto sino al 30 giugno 2011 e il suo caso è completamente diverso da quello di Pandev.
    [via: corrieredellosport]

  • Palermo: con Delio Rossi potrebbero arrivare i “dissidenti”

    La scelta di Delio Rossi da parte di Zamparini per la panchina del Palermo potrebbe cambiare le strategie di mercato in molte squadre. Non è mistero infatti la stima che lega il neo allenatore rosanero con i due suoi ex pupilli Cristian Ledesma e Goran Pandev. In Sicilia si inizia a sognare ma le trattative sono ancora in fase embrionale sopratutto per la posizione dei due giocatori in eterna lotta con il presidente Lotito.

    La situazione dei due è diametralmente opposta, il centrocampista argentino vuol chiarire la sua posizione con la dirigenza laziale prima di valutare le ipotesi per il suo futuro in quanto è legato alla piazza biancazzurra e vuol lasciare di se un buon ricordo nel cuore dei tifosi. Pare che nei prossimi giorni ci sia il tanto atteso incontro e si sapranno ulteriori particolari sulle possibilità di Ledesma di vestire la maglia del Palermo.

    Tra Goran Pandev e la Lazio invece a decidere sarà il colleggio arbitrale della Federazione che finalmente è riuscita a nominare il nuovo presidente e spera di raggiungere il verdetto definitivo nella seconda metà del mese di dicembre. Su Pandev come abbiam detto in passato c’è la forte pressione dell’Inter di Mourinho, i nerazzurri pare che abbiano già raggiunto un accordo con il presidente Lotito per il passaggio a gennaio in cambio di un piccolo conguaglio più qualche contropartita tecnica. Ma qualora il giocatore fosse libero di scegliersi la sua prossima destinazione potrebbero cambiare le carte in tavola.

    Intanto oggi Delio Rossi ha avuto la sua prima conferenza stampa da allenatore del Palermo ed a differenza del suo predecessore non fa proclami limitandosi a dire che il campo sarà il nostro giudice “Non sono bravo con le parole e da questo punto di vista mi devo allenare di più. Il mio futuro è legato ai risultati, ma prima di giudicare il valore e livello della squadra, devo conoscerla meglio”. – e su gli obiettivi del Palermo è ancora più cauto –“Ancora non posso dirlo, non posso vendere qualcosa senza valutare, io non sono un venditore, ma un tecnico poi il presidente valuterà se sono una persona adatta, ma non mi spaventa la sua etichetta di ‘Mangia-allenatori’, io penso a lavorare. Lui sicuramente è un presidente esigente, innamorato di questa squadra che ha un organico importante. Lui poi è schietto così come lo sono io”

  • Falso in bilancio? Juventus e Triade assolti. Calciopoli fa acqua da tutte le parti

    Nel processo che vedeva imputati Luciano Moggi, Roberto Bettega e Antonio Giraudo per falso in bilancio i giudici assolvono la triade perchè “il fatto non sussiste“.

    La causa è stata celebrata con il rito abbreviato e il compito dei giudici era quello di valutare le cosiddette plusvalenze sulla compravendita dei giocatori per le quali erano state richieste dai giudici Pacileo e Gianoglio rispettivamente tre anni per Moggi e Giraudo e due per Bettega.
    Al tempo dello scandalo la Juventus stessa aveva proposto un patteggiamento ma il giudice Dante Cibinel ha addirittura assolto direttemente la società. E’ lecito dunque porre  in discussione le scelte difensive della società bianconera che con l’ammissione di colpa fu retrocessa in serie B mentre le pene per Milan,Fiorentina e Lazio furono più lievi, anche in questo caso solo l’intransigenza del giudice  ha evitato la beffa.

    Alla lettura della decisione dei giudici erano presenti Bettega e Giraudo, i quali hanno lasciato il Palazzo di Giustizia di Torino senza fornire dichiarazioni. “È il trionfo della giustizia – ha commentato invece uno degli avvocati difensori – sulle considerazioni metagiuridiche che hanno animato questa dolorosa vicenda giudiziaria“.

    Ci si interroga adesso se il sistema Moggi su cui tanto si è discusso in questi anni, sia stata soltanto una gogna mediatica senza trovare poi un reale riscontro nei fatti.

  • Serie A: Napoli – Lazio. Live streaming e probabile formazioni

    Napoli-Lazio domenica ore 15.00
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Cigarini. Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Quagliarella. A disposizione: Gianello, Rinaudo, Grava, Pazienza, Datolo, Pià, Denis. All.: Mazzarri
    Squalificati: Aronica (1)
    Indisponibili: Santacroce, Iezzo

    Lazio (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Radu, Kolarov; Brocchi, Baronio, Mauri; Foggia; Zarate, Rocchi. A disposizione: Berni, Cribari, Diakitè, Eliseu, Meghni, Del Nero, Cruz. All.: Ballardini
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Dabo, Bizzarri, Perpetuini, Siviglia, Matuzalem

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Pandev vs Lotito: l’Assocalciatori minaccia la sospensione dei campionati

    Il contenzioso tra Pandev e la Lazio rischia di accendersi ulteriormente diventando un muro contro muro tra Lega ed Asso Calciatori. L’ennesimo rinvio dell’udienza ha fatto indispettire il presidente dell’Associazione italiana Calciatori Campana.

    E’ chiaro a questo punto che al presidente della Lega Beretta la situazione sia sfuggita di mano, dopo le dimissioni del presidente in carica De Felice si è fatta passare un altra settimana allungando cosi le pratiche di un contenzioso che dovrebbe risolversi prima della prossima finestra di mercato.

    Sembra che il presidente Lotito stia riuscendo nel suo intento di far slittare la pratica in vista del mercato di gennaio con il bene placido del presidente Beretta che dopo 10 giorni non è stato capace di far effettuare il nuovo sorteggio.

    L’Aic ha fatto sapere per bocca del suo presidente che se entro lunedi non venga risolta questa situazione sorteggiando il nuovo presidente e stilando il calendario delle udienze si passerà alle vie di fatto facendo slittare l’inizio dei campionati di 30 minuti e in ultima ipotesi sospendendo i campionati

  • Zeman: “Moggi mi ha distrutto la carriera”

    Zeman: “Moggi mi ha distrutto la carriera”

    zeman

    Al tribunale di Napoli è in corso la seconda parte del processo a Luciano Moggi nel così detto processo Calciopoli a deporre davanti al giudice è stato il boemo Zdenek Zeman. L’allenatore senza giri di parole si è scagliato contro Luciano Moggi definendolo il responsabile del suo fallimento come allenatore nelle ultime esperienze.

    “Nel 2000 Ferlaino mi licenziò dal Napoli dopo otto giornate. Lo stesso presidente avrebbe poi detto che ero stato chiamato a Napoli per volontà di Moggi e che esisteva un progetto del direttore generale della Juventus per distruggermi”. Continua Zeman: “Quando andai a Salerno, era il 2001, il direttore sportivo Cannella mi parlò di una cena-riunione tra Ferlaino e Moggi, organizzata a casa di quest’ultimo. Fu lì che Moggi, già dirigente della Juventus, architettò la mia fine. L’unico esonero vero è stato quello subito alla Lazio. In altre tre occasioni, Napoli, Salernitana e Lecce, sono stato cacciato in maniera illecita. No, quelli non sono esoneri. Nelle altre interruzioni di rapporto che restano, sono andato via io”. Nonostante il licenziamento dal Napoli, viene fatto notare a Zeman che ha comunque continuato a percepire l’ingaggio di due milioni e mezzo di euro. Questa la risposta dell’ex allenatore del Foggia: “Sono sempre troppo pochi per la mia bravura, io in quegli anni ero uno dei più forti allenatori d’Europa. Eppure in Italia smisi di allenare”.

    Zeman analizza anche le ultime partite della stagione 2003/2004 quando sedeva sulla panchina del Lecce ricordando un Lecce Milan pieno di polemiche e un pareggio accomodante dei pugliesi al Parma.

    Ci furono diverse partite strane nelle giornate di chiusura. Ricordo un Lecce-Milan così agitato che Galliani dovette alzarsi dalla tribuna d’onore e lasciare lo stadio per evitare problemi. Nel finale di stagione i miei avevano smesso di giocare e si arrivò a quel Lecce-Parma. In campo, si sa, si parla molto, ci si scambia informazioni: ne venne fuori una partita anomala, brutta: nel secondo tempo andai dietro la panchina e mi misi spalle al campo. Non si poteva guardare”.

  • Viareggio Cup 2010: 48 squadre partecipanti e finale a San Siro le novità

    Viareggio Cup 2010: 48 squadre partecipanti e finale a San Siro le novità

    viareggio2009
    La 62° edizione del Torneo di Viareggio si preannuncia più ricca ed entusiasmante, ai nastri di partenza ci saranno 48 squadre provenienti da 5 continenti per render il già importante torneo una vetrina mondiale per i ragazzi nati tra il ’90 e il ’94.

    Le novità più importanti oltre al ritorno alle 48 squadre è il nome nuovo dato alla competizione che passa dallo storico Coppa Carnevale a Viareggio Cup ed è al vaglio l’ipotesi di far disputare la finale a San Siro.

    Alessandro Palagi,  presidente del Centro Giovani Calciatori, società che organizza la manifestazione, nel presentare la prossima edizione si è detto entusiasta dell’interesse che suscita la manifestazione “Sembra che la crisi attraversata sia nel nostro Paese sia a livello generale stia passando, quest’anno è aumentata la voglia di tornare al nostro torneo che, a livello giovanile, è il più importante al mondo. Ci saranno di nuovo rappresentati dai cinque continenti“. “Avremo a Viareggio squadre in arrivo da Stati Uniti – ha elencato Palagi -, Lettonia, Brasile, Cina, Australia, Sierra Leone, il Maccabi Haifa, squadre ucraine, slovene, polacche”. A livello italiano ci saranno, fra le altre, Juve, Inter, Milan, Napoli, Fiorentina, Sampdoria, Roma e Lazio.

  • Cragnotti: “la Lazio potrebbe interessarmi, Zarate non è uomo squadra”

    L’ex presidente della Lazio dello scudetto Sergio Cragnotti torna a parlare di calcio e delle aquile romani a diversi anni di distanza dello scandalo Cirio che costò un quasi fallimento. A microfoni di Radio KissKiss analizza il momento attuale della Lazio del presidente Lotito non risparmiando critiche sul mercato e ipotizzando anche se in maniera remota in questo momento un suo possibile ritorno al timone dei bianco celesti.

    “La Lazio sta pagando una preparazione atletica incentrata sull’appuntamento della Supercoppa Italiana. Credo che la squadra si riprenderà presto.”
    I cronisti della Radio incalzano con altre domante e lui non si sottrae e risponde su un suo possibile ritorno alla Lazio “Ho altri problemi, quando avrò riacquistato il pieno possesso della mia strategia imprenditoriale, la Lazio potrebbe rientrare nei miei pensieri anche se ci sono, a dire la verità, scarse possibilità”. Su Calciopoli, Cragnotti risponde “Il calcio ha sempre avuto un condizionamento psicologico nei confronti delle più grandi, finché la lotta sarà ristretta a poche squadre, ci sarà sempre sudditanza”.

    Cragnotti elogia poi il presidente De Laurentis “Aurelio ha lavorato benissimo, ha capito le difficoltà che la società attraversava e ci ha messo la faccia in prima persona. Aurelio ha fatto un grande lavoro ed il Napoli è un’ottima squadra. L’Italia comunque risente sempre della superpotenza delle squadre del Nord, al Centro Sud non è semplice fare calcio.” Ultima domanda sul mercato della Lazio “Avrei speso i soldi per rinforzare la squadra in altro modo: Zarate non è un uomo squadra”.