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  • Serie A: Lazio – Genoa. Live streaming e probabili formazioni

    Probabili formazioni LAZIO – GENOA (ore 15:00)

    LAZIO (3-4-2-1): Muslera; Siviglia, Stendardo, Radu; Lichtsteiner, Brocchi, Firmani, Kolarov; Meghni; Rocchi, Zarate.
    A disposizione: Berni, Cribari, Diakitè, Foggia, Del Nero, Eliseu, Makinwa.
    Allenatore: Ballardini.
    Squalificati: Cruz, Mauri, Baronio
    Indisponibili: Perpetuini, Matuzalem, Manfredini, Inzaghi, Bizzarri, Dabo
    GENOA (3-4-3): Scarpi; Biava, Moretti, Bocchetti; M. Rossi, Milanetto, Juric, Criscito; Mesto, Sculli, Palladino.
    A disposizione: Amelia, Papastathopoulos, Tomovic, Zapater, Palacio, Crespo, Floccari.
    Allenatore: Gasperini
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Jankovic, Kharja, Esposito

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4

  • Lotito vs Pandev: questa volta è il macedone a gioire. Si va al rito abbreviato

    Sembra finalmente esser giunta ad una soluzione la burrascosa querelle tra il macedone Pandev e il presidente Lotito, il collegio arbitrale infatti ha accettato la richiesta dell’attaccante concedendo il rito abbreviato. La seconda udienza si terrà adesso il 21 dicembre e verranno ascoltati tutti i testimoni, il tecnico Ballardini di parte laziale e i giocatori De Silvestri e Firmani per Pandev. Al termine dell’udienza, durata circa due ore, Lotito non ha rilasciato dichiarazioni mentre il macedone è apparso soddisfatto.

    La possibilità di liberarsi a costi zero può capovolgere le azioni del prossimo mercato invernale, il macedone infatti sembrava vicino all’Inter ma i nerazzurri sembrano aver dirottato l’interesse su Luca Toni, sale invece l’interesse della Juventus e del Milan carenti di alternative nel ruolo di Pandev ma l’outsider potrebbe esser la Fiorentina.

  • Calciomercato: destino incrociato per Ledesma e Cigarini. Napoli e Lazio in cerca dell’accordo

    Calciomercato: destino incrociato per Ledesma e Cigarini. Napoli e Lazio in cerca dell’accordo

    cristian ledesma

    La sessione di mercato invernale sta entrando nel vivo, tutte le squadre anche se molte ancora sotto traccia stanno lavorando per rinforzare i propri organici. L’esempio più lampante è il Napoli che sta volando con Mazzarri e tra i più attivi sul mercato per colmare le lacune dell’attuale rosa. Tra i reparti che richiedono maggiore intervento è il ruolo del laterale sinistro in cui sembra ormai fatta per Dossena e il centrocampo che potrebbe portare uno scambio tra Cigarini e Ledesma. Il primo ha deluso le attese e non gode di tanta considerazione da parte del tecnico partenopeo, l’altro per gli ormai noti dissidi con il presidente Lotito si trova fuori rosa da inizio campionato.
    Secondo quanto rilasciato in un’intervista Marcello Bonetto a TuttoMercatoWeb:
    In questo momento non è possibile fornire degli aggiornamenti precisi. E’ presto per parlare di trattativa, anche perchè né io, né credo il mio socio Giovanni Bia, abbiamo avuto contatti diretti con nessuno della Lazio. E’ evidente che l’utilizzo del giocatore da parte del Napoli sia stato inferiore alle attese, ma non c’è nessuna novità ancora. Una sua eventuale cessione a gennaio dipende dal Napoli. Il modulo utilizzato da Mazzarri preoccupa e non poco il ragazzo. Stiamo prendendo in considerazione l’ipotesi di un prestito di 6 mesi per poi valutare la situazione. Se fa piacere l’interesse della Lazio? E’ ovvio. E’ prematuro parlarne adesso, ma è scontato che sarebbe gradita la destinazione in una squadra così importante di serie A. Però ripeto, quello di Cigarini al Napoli, può e deve essere un progetto a lunga scadenza
    La trattativa ancora in fase embrionale potrebbe servire a riscattare i due giocatori, Mazzarri infatti è alla ricerca di un regista da affiancare a Gargano (blindato dal presidente De Laurentis fino al 2014) mentre Cigarini nella Lazio potrebbe avere la possibilità di giocare con maggiore continuità.

  • Giudice sportivo: una giornata a Mourinho, multe salate a Juventus, Roma e Lazio

    Il Giudice sportivo ha squalificato 18 giocatori e 2 allenatori per quanto riguarda l’ultima giornata di Serie A disputata.
    I tecnici in questione sono Mourinho e Conte, espulsi entrambi nelle rispettive sfide per aver contestato l’operato arbitrale con applausi ironici.
    Per quanto riguarda i giocatori invece sono stati punti con due giornate i capitani di Udinese e Livorno, Di Natale e Lucarelli, per ingiurie all’arbitro.

    Multe salate a Roma e Lazio che vengono sanzionate con 40 mila euro: durante il derby le due tifoserie hanno fatto scoppiare ripetutamente petardi provocando l’interruzzione della gara per 8 minuti. Per la Juventus invece multa da 25 mila euro per i soliti cori indirizzati a Balotelli.

    2 Giornate: Di Natale (Udinese), Lucarelli (Livorno)
    1 Giornata: Felipe Melo (Juventus), Samuel e Muntari (Inter), Parisi e Ranocchia (Bari), Pizarro e Menez (Roma), Valdes (Atalanta), Baronio (Lazio), Mauri (Lazio), Codrea (Siena), Conti (Cagliari), Lukovic (Udinese), Marcolini (Chievo), Migliaccio (Palermo), Portanova (Bologna)
    1 Giornata (allenatori): Mourinho (Inter), Conte (Atalanta)

  • Serie A: le pagelle di Roma – Lazio

    Il derby della Capitale va alla Roma che vince grazie al gol di Cassetti a 10 minuti dal termine della partita.

    Le nostre pagelle

    • ROMA

    JULIO SERGIO 7.5: serata da incorniciare per l’estremo difensore giallorosso, sempre attento soprattutto quando si immola sulla conclusione ravvicinata di Mauri. Se Doni siede in panchina ci sarà pur un motivo.
    BURDISSO 5.5: viene schierato da Ranieri sulla fascia destra ma si vede che non è il suo ruolo. Soffre sulle accelerazioni di Zarate.
    MEXES 6.5: il migliore della difesa fino a quando non è costretto ad uscire dal campo per un infortunio al ginocchio; sta ritornando sui suoi livelli.
    CASSETTI 7.5: entra al posto di Mexes e non fa nulla di straordinario se non fosse per il gol partita, che gli vale almeno un voto in più in pagella, segnato dopo una lunga cavalcata; alzi la mano chi avrebbe scommesso sulla sua rete decisiva, forse neanche lui….
    JUAN 5.5: non è ancora al meglio della condizione e si vede; gli attaccanti laziali gli rendono una serata piuttosto tranquilla.
    RIISE 6.5: attento in fase difensiva e pungente in quella offensiva; per poco non “uccella” Muslera con un tiro al volo strepitoso.
    DE ROSSI 5.5: se la manovra giallorossa è macchinosa è perchè lui la rende tale; gli diamo l’attenuante per essere appena tornato dall’infortunio; da uno come lui ci si aspetta di più.
    PIZARRO 5: spaesato in mezzo al campo, trova il coraggio barbaro di farsi togliere dall’arbitro in soli 2 minuti (doppio giallo) lasciando la sua squadra con un uomo in meno nel derby e per giunta dopo essere passata in vantaggio; serve più testa.
    PERROTTA 5.5: cerca di dare il suo contributo correndo come un matto non incidendo sulla partita.
    MENEZ 5: il peggiore dei suoi; Ranieri lo capisce e lo lascia negli spogliatoi durante l’intervallo.
    BRIGHI 6: da man forte in mezzo al campo a De Rossi e Pizarro; boccata d’ossigeno per il centrocampo della Roma.
    VUCINIC 6: continua la sua battaglia con il gol; il montenegrino non viene assistito al meglio dal centrocampo giallorosso ma in compenso sforna l’assist per il gol partita di Cassetti.
    TADDEI sv: entra a tempo scaduto
    TOTTI 5.5: il derby è la sua partita ma purtroppo per lui non in questa occasione; viene “picchiato” dagli avversari che cercano di intimidirlo con tutti i mezzi.
    RANIERI 6: buona l’intuizione di gettare nella mischia Brighi per infoltire il centrocampo ma sicuramente non è stata una delle sue mosse a cambiare la partita, vinta per lo più grazie ad un episodio.

    • LAZIO

    MUSLERA 6.5: incolpevole sul gol della Roma, si rende protagonista su Perrotta e Riise.
    LICHTSTEINER 6: spinge sulla fascia destra e controlla bene in fase difensiva; gli è mancato lo spunto decisivo.
    DIAKITE’ 6: talento difensivo che sta crescendo; il derby è un’ottima occasione per mettersi in luce ma ancora c’è tempo.
    STENDARDO 6: fa assaggiare spesso e volentieri i suoi tacchetti a Totti controllandolo bene in fase di chiusura.
    RADU 5.5: tiene la sua posizione senza mai timbrare il cartellino.
    KOLAROV 6.5: si da da fare in fase di spinta, arriva spesso al cross e conclude verso la porta in più di un’occasione: la potenza c’è, la mira meno.
    BROCCHI 5.5: modesta la sua partita, recupera palloni ma ne perde altrettanti.
    BARONIO 6.5: buona la sua prova, da ordine a centrocampo e la fascia di capitano lo inorgoglisce ancora di più.
    DABO sv: entra all’89’
    MAURI 6.5: se quel tiro fosse entrato dentro a quest’ora si starebbe parlando di uomo derby ma purtroppo per lui Julio Sergio ci ha messo la manona.
    ROCCHI sv: entra in campo subito dopo il gol della Roma non toccando mai un pallone
    MATUZALEM 5: a parte il tiro cross che impensierisce il portiere della Roma non entra mai in partita. Ballardini lo lascia negli spogliatoi a fine primo tempo.
    FOGGIA 5.5: Sicuramente più incisivo di Matuzalem ma spesso si assenta dal gioco.
    ZARATE 6: sufficienza per l’impegno che ci mette; devastante quando anticipa Burdisso sulla corsa per poi cogliere il palo alla destra di Julio Sergio. Non sembra quello della scorsa stagione.
    BALLARDINI 5: forse in questa partita doveva osare di più considerando che la sua panchina dopo questa sconfitta diventa più traballante.

    Consentiteci di dare un bel voto 0 ai tifosi di entrambe le squadre per aver aggredito la polizia nel pre partita e per aver lanciato “bomboni” durante il primo tempo costringendo l’arbitro Rizzoli ad interrompere la gara per 6 minuti.

  • Serie A: Roma- Lazio le interviste post partita

    Claudio Ranieri: “E’ stato bello il mio primo derby, la curva tutta piena, bello. Sicuramente lo stop nel primo tempo non ha aiutato le squadre, loro sono andati vicini al gol. Cassetti ha fatto una grande partita al di la del gol, è sceso quando doveva scendere ha coperto la fascia, una grande prova. Sono contento della classifica ma ancora facciamo degli errori. Nel secondo tempo eravamo più compatti e il gol è stato frutto di una giocata dei singoli. La Lazio è una signora squadra che passa un momentaccio, gioca a calcio e sono certo che tornerà il sereno anche per loro. Per lo scudetto vedo sempre favorita l’Inter, ieri sera la Juve ha giocato bene e ha meritato la vittoria ma 5 punti sono sempre tanti. Ci voleva il derby per non prendere gol, questo mi soddisfa

    Davide Ballardini: “Abbiamo disputato una grande partita, non meritando di perdere, la Lazio deve essere questa. Come faccio ad essere così tranquillo nonostante le voci sul mio futuro? Dopo una partita del genere, tra l’altro contro una grande squadra, non posso che pensare a fare i complimenti ai miei ragazzi. Perché dopo l’infortunio di Matuzalem non ho messo dentro una punta? Non volevo dare punti di riferimento agli avversari, e, nonostante tutto, ci siamo riusciti. I nostri difetti in fase realizzativa? E’ una cosa difficile da spiegare, visto che abbiamo una delle medie più alte del campionato per quanto riguarda le conclusioni verso la porta avversaria. Forse ci manca un po’ di cattiveria. Zarate un po’ egoista? In un’occasione in effetti è stato così, ma ha comunque disputato una grande prestazione”.

    Mirko Vucinic: “La Lazio ha giocato meglio, forse perché io non sono entrato bene in partita. Però abbiamo vinto e questo è importante. Ho giocato male stasera, non sono stato io, pur avendo fatto l’assist. Quando non giochi bene e segna Cassetti, che non segna spesso, siamo ancora più felici. Cosa ho detto a Cassetti, dopo il gol? Meglio non dirlo… Ora dobbiamo rimanere tranquilli, pensare partita per partita”

    Roberto Baronio: “Il rimpianto è quello delle ultime partite: il fatto di riuscire a giocare un po’ meglio. Purtroppo per noi in questo momento non vengono le vittorie e sembra un po’ tutto da buttare. Questo momento dura da troppo tempo. Cercheremo di essere un po’ più cinici sotto porta, come ha detto il mister poco fa. Le poche occasioni che abbiamo dobbiamo sfruttarle. Oggi abbiamo avuto qualche occasione importante, ma è stato bravo anche il loro portiere in una circostanza su Mauri. Diciamo che non siamo brillantissimi davanti alla porta, ma siamo anche ogni tanto un po’ sfortunati. Come si viene fuori da una situazione così brutta? Non dobbiamo mollare assolutamente. Dobbiamo essere convinti delle nostre forze. Credere in quello che facciamo durante la settimana e in quello che ci dice l’allenatore. Io staserà nello spogliatoio ho visto dei miei compagni piangere. Questo vuol dire che c’è un’anima e grande voglia di poter invertire questa rotta che dura da troppo tempo. Dobbiamo farlo il prima possibile, anche se nelle ultime partite si è visto una grande voglia e un grande impegno. Non basta e dobbiamo fare ancora di più. Credere in noi stessi, perché non siamo giocatore scarsi. Probabilmente serve qualcosa di più che per il momento non riusciamo ancora a trovare”

    Stefano Mauri:C’è sicuramente rammarico, anche perché stasera abbiamo giocato bene e loro ci hanno punito in una delle poche occasioni che hanno avuto nel secondo tempo. No, non ha pesato assolutamente. Anzi noi dal campo non abbiamo capito neanche cosa è accaduto. Il ciclo di Ballardini si è chiuso? Non penso, poi comunque queste sono cose che riguardano la società, noi cerchiamo di fare sempre il nostro meglio. In questo ultimo periodo ci stiamo allenando anche bene, purtroppo però non riusciamo a fare gol. Secondo il mio parere ci manca solo la vittoria per ritrovare la fiducia perduta”.

  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Serie A: highlights Roma – Lazio 1-0. Cassetti è l’uomo derby

    Va alla Roma uno dei derby più noiosi di sempre. Le due squadre praticamente non giocano per tutto il primo tempo limitandosi ad allontanare la palla dalla propria area di rigore ma a render ancor più soporifero l’incontro ci pensano i tifosi con un fitto lancio di petardi costringono Rizzoli a sospendere l’incontro. Complessivamente è però la Lazio a giocare meglio e ad avere le occasioni più pericolose con un palo di Zarate e Mauri sul quale è superlativo di Julio Sergio. Nella seconda parte esce la Roma che prima impegna Muslera con un colpo di testa di Perrotta e poi trova il gol con Cassetti abile a smarcarsi in area e a ribadire in rete un assist di Vucinic.

  • Serie A: Alla Roma il derby. Cassetti condanna Ballardini

    Va alla Roma uno dei derby più noiosi di sempre. Le due squadre praticamente non giocano per tutto il primo tempo limitandosi ad allontanare la palla dalla propria area di rigore ma a render ancor più soporifero l’incontro ci pensano i tifosi con un fitto lancio di petardi costringono Rizzoli a sospendere l’incontro. Complessivamente è però la Lazio a giocare meglio e ad avere le occasioni più pericolose con un palo di Zarate e Mauri sul quale è superlativo di Julio Sergio. Nella seconda parte esce la Roma che prima impegna Muslera con un colpo di testa di Perrotta e poi trova il gol con Cassetti abile a smarcarsi in area e a ribadire in rete un assist di Vucinic.

    La Roma continua la sua risalita raggiungendo il gruppone di squadre in lotta per la Champions League a 24 punti ma Ranieri avrà ancora molto da lavorare, la Lazio invece continua la sua involuzione e la classifica diventa sempre più deficitaria così come la posizione di Ballardini inviso alla tifoseria. Ottima la prova di Rizzoli, dopo un week end nero per gli arbitri.

    Tabellino
    Roma-Lazio 1-0 34′ st Cassetti
    Roma( 4-2-3-1): Julio Sergio; Burdisso, Mexes (44′ pt Cassetti), Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Menez (1′ st Brighi), Vucinic (45′ st Taddei); Totti. A disposizione: Doni, Andreolli, Baptista, Okaka. All. Ranieri

    Lazio (5-3-1-1): Muslera; Radu, Diakitè, Stendardo, Lichtsteiner, Kolarov; Brocchi, Baronio (44′ Dabo), Mauri (37′ st Rocchi); Matuzalem (1′ st Foggia); Zarate. A disposizione: Berni, Siviglia, Meghni, Makinwa. All. Ballardini.

    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Menez (R), Stendardo (L), Mexes (R), Baronio (L), Pizzarro
    Espulsi: Pizzarro (R)

  • Serie A: Roma – Lazio. Live streaming e probabili formazioni [ore 20:45]

    Dopo il ricco antipasto di ieri questa sera ad arricchire la 15° giornata di Serie A c’è il derby della capitale, partita sempre ricca di emozioni e colpi di scena. Arriva meglio la Roma di Claudio Ranieri alla stracittadina rinfrancata dai recuperi di Juan, Totti e sopratutto De Rossi e dalla ritrovata vena realizzativa di Vucinic. Ballardini si gioca il futuro, l’ennesima sconfitta vorrebbe dire esonero certo anche se l’ex tecnico del Palermo ai microfoni si dimostra convinto e sereno sulla forza dei suoi. Ranieri sceglie ancora il tridente con Menez e Vucinic alle spalle di capitan Totti, Ballardini invece infoltisce il centrocampo con Zarate ad agire da unica punta e Rocchi inizialmente in panca.

    Roma-Lazio
    Roma( 4-2-3-1):
    Julio Sergio; Motta, Mexes, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Menez, Vucinic; Totti. A disposizione: Doni, Andreolli, Burdisso, Brighi, Taddei, Baptista, Okaka. All. Ranieri
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Tonetto

    Lazio (3-4-2-1): Muslera; Siviglia, Stendardo, Radu; Lichtsteiner, Brocchi, Baronio, Kolarov; Matuzalem, Mauri; Zarate. A disposizione: Berni, Diakitè, Dabo, Meghni, Foggia, Makinwa, Rocchi. All. Ballardini.
    Squalificati: Cruz (2)
    Indisponibili: Perpetuini, Bizzarri, Manfredini, Cribari

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3 , CANALE 4