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  • Reja tranquillizza la Roma: “Massima correttezza contro l’Inter”

    A prendere la parola dopo la richiesta dei tifosi laziali sul sito di Ledesma, in cui per vendetta contro gli odiati cugini della Roma si intimava di perdere la prossima partita a favore degli amici interisti, è il tecnico biancoceleste Edy Reja che promette professionalità e correttezza sul risultato:

    I tifosi ci chiedono di perdere contro l’Inter? Dobbiamo vincere noi, non so se basteranno 43 punti, dunque non possiamo lasciare nulla per strada, nemmeno contro la squadra di Mourinho. Io voglio vincere la partita“.

    Anche il presidente della Lazio Claudio Lotito è in piena sintonia con l’allenatore specificando che la sua squadra farà del suo meglio contro l’Inter:

    E’ una domanda che mi offende. Io appartengo a un’altra categoria di persone: chi ha dubbi significa che pensa e applica queste cose, mentre io non le ho mai applicate“.

    Certamente la vittoria esterna conquistata ai danni del Genoa ha semplificato di molto il cammino salvezza consentendo ai biancocelesti di giocare le prossime partite con più tranquillità.
    Intanto però Reja non siederà in panchina contro l’Inter perchè fermato per un turno dal giudice sportivo per essere stato espulso durante l’ultima gara di campionato proprio contro il Genoa.

  • Tifosi Lazio a Ledesma: “perdete e festeggiamo sotto la nord”

    La sconfitta della Roma contro la Sampdoria ha ribaltato la situazione in testa alla classifica e adesso la Lazio potrebbe esser ancora l’ago della bilancia per l’assegnazione del titolo. I biancazzurri nel prossimo turno affronteranno l’Inter capolista e con la salvezza ormai in tasca i tifosi chiedono ai propri giocatori la sconfitta per completare la vendetta nei confronti dei rivali giallorossi.

    E’ sul sito di Ledesma che un gruppo di tifosi hanno lasciato la propria richiesta: “Perdete con l’Inter e poi tutti a festeggiare sotto la Nord con il pollice verso. Mi auguro che voi abbiate buona memoria di quanto successo nel derby, certe cose non si dimenticano. Domenica avete la possibilità di salvare una stagione, non deludeteci!”

    Ledesma assente al Ferraris per squalifica ha risposto “Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, sarà una bella partita che si potrà vincere o meno”. Strana la vita in casa Lazio, prima contestata per le sconfitte e adesso…

  • Genoa-Lazio 1-2. Per i biancocelesti salvezza vicina

    Genoa-Lazio. Reja manda ancora in panchina Zarate. Inizio tutto laziale, con Mauri che manca di poco la deviazione vincente. Genoa in gol su una grande distrazione della Lazio. Su punizione per il Genoa nessuno va sul pallone, Palacio se ne impossessa e batte a rete con Muslera piazzato male. La Lazio reagisce e spinge, lasciando però parecchio spazio al contropiede del Genoa. Mauri e Floccari alla conclusione: bersaglio mancato di poco.

    La squadra di Reja appare molto propositiva, ma poco efficace davanti. Dove non arrivano gli attaccanti provvede un difensore: gran colpo di testa di Dias, che svetta solo in area, ed è 1-1. La Lazio insiste e passa in vantaggio al 32′: punizione di Baronio, palla a Floccari, difesa del Genoa distratta e palla in rete. Subito dopo Lazio ancora vicina al gol con Rocchi che in contropiede colpisce la traversa. Ancora Rocchi in gol a fine tempo, ma la rete è stata giustamente annullata per fuorigioco.

    La ripresa comincia senza cambi. Il Genoa attacca in prevalenza, ma è molto impreciso. La Lazio si difende con ordine e va in contropiede con facilità. Al 20′ Reja chiede un cambio, Trefoloni lo espelle. Al 22′ entra Zarate al posto di Rocchi. Al 24′ espulso Bocchetti (secondo giallo per trattenuta su Floccari) e Lazio in vantaggio numerico. La Lazio continua a controllare le poco efficaci sortite del Genoa.

    Salvezza più vicina ora per gli uomini di Reja che approfittano del passo falso dell’Atalanta per allungare a +6, portandosi più lontana dalla sona retrocessione a soli 3 turni di campionato.

  • Totti si confessa a Le Iene: “volevo far vedere la marca degli scarpini”

    Totti si confessa a Le Iene: “volevo far vedere la marca degli scarpini”

    Per l’ultima puntata stagionale Le Iene si regala un in intervista a Francesco Totti. Il capitano della Roma incalzato dalle domande della “Iena” Rosario Rosanova risponde con la solita simpatia, il principale argomento non poteva che esser il derby e l’esultanza tanto contestata. Si parlerà anche di Nazionale, della Sampdoria e Cassano prossimi avversari e di possibile fioretto con Ilary per lo scudetto. DI seguito vi riportiamo l’intevista integrale:

    Iena Rosario Rosanova: Domenica non si è capito questo fatto del gesto, del pollice verso. Che cosa è successo?
    Francesco Totti: No, è solamente un gesto goliardico, è sempre successo sia da parte nostra che da parte loro; dopo un derby di Roma vinto sappiamo quello che può succedere. Non ho offeso nessuno.

    Iena: Ma che significa questo gesto?
    Totti: Niente, volevo fare vedere gli scarpini e la marca degli scarpini…

    Iena: Cioè, praticamente significa Lazio in Serie B…
    Totti: No, perché in quel momento pensavo solamente alla vittoria nel derby e basta.

    Iena: L’unico laziale che ti ha difeso è Di Canio.
    Totti: Perché conosce il sapore del derby. Lui ne ha fatti tanti, è riuscito anche lui a fare sfottò dopo un gol sotto la sud, molto più pesante del mio, non tutti l’hanno accettato, alla fine, però, come ha detto lui e ha ribadito, chi è romano sa cosa significa il derby.

    Iena: Che significato ha il derby?
    Totti: Il derby per me è una partita speciale, una partita differente, una partita che vorrei vincere sempre perché, più che altro, il giorno dopo, per non sentire i laziali in giro…

    Iena: L’allenatore delle Lazio ha proposto 10 giornate di squalifica per questo tuo gesto…
    Totti: Penso che non stia a lui deciderlo. Come ho detto prima e ribadisco, non sa cosa significhi il derby di Roma per un romano.

    Iena: Ci sono dei giocatori della Lazio che porteresti alla Roma
    Totti: No.

    Iena: Un laziale che ti sta simpatico?
    Totti: Penso che alla fine fuori dal campo siamo tutti simpatici.

    Iena: Se dovessi dare un voto alla Roma di domenica da 1 a 10, che voto daresti?
    Totti: 11.

    Iena: E un voto invece alla Lazio?
    Totti: Alla Lazio 7, perché è partita bene e poi alla fine è uscito fuori il migliore, purtroppo per loro.

    Iena: E quando l’arbitro ha fischiato il rigore per la Lazio che hai pensato?
    Totti: Quando ha fischiato il rigore stavo ancora sotto la doccia, ho sentito un boato e ho pensato che avessimo pareggiato, invece è venuto il magazziniere e ha detto del rigore per la Lazio. Poi non sapevo se uscire o meno perché un po’ di scaramanzia te la porti dentro, sì. E allora ho detto “Mho rimango dentro”.

    Iena: Quando hai saputo che lo ha parato che hai pensato invece?
    Totti: Eh, mi sono sbrigato a vestirmi per uscire, poi il tempo che uscivo e c’era il rigore per la Roma, sono rimasto dentro perché ho detto “Non si sa mai”. Dopo il gol sono uscito.

    Iena: Un voto al portiere, a Julio Sergio.
    Totti: Dieci.

    Iena: E a Vucinic?
    Totti: Da quando la ragazza è incinta è cambiato. Gli riesce tutto. È un giocatore che fa la differenza.

    Iena: Fa bene a mettere incinta la ragazza?
    Totti: Eh, hai capito Ilary? (guarda la telecamera)

    Iena: A Vucinic che voto diamo?
    Totti: In questo momento dieci.

    Iena: A Jimenez?
    Totti: Nove.

    Iena: De Rossi?
    Totti: Otto.

    Iena: E a Francesco Totti?
    Totti: Dieci (ride).

    Iena: Senti, domenica arriva la Sampdoria e ci sta Cassano, che diciamo a Cassano?
    Totti: Cassano deve stare buono domenica. Lui è un giocatore che può fare la differenza quando vuole, ha numeri eccezionali, sperando che domenica li lasci a Genova.

    Iena: Quindi domenica quando lo vedi che succede?
    Totti: Ci salutiamo, parliamo delle fidanzate, delle mogli e della famiglia.

    Iena: Ora si sposa, vai pure tu al matrimonio?
    Totti: No. Ha invitato pochi intimi.

    Iena: E al tuo matrimonio è venuto?
    Totti: Sì, sì.

    Iena: Lui invece ha fatto una cosa fra intimi!
    Totti: (ride).

    Iena: La Roma è prima, quanto è importante un allenatore romano e romanista?
    Totti: È importantissimo. Importantissimo perché conosce la piazza, conosce la città, aiuta un po’ tutti. E poi se dovesse succedere quello che succede sarebbe il primo romano a vincere lo scudetto. Un allenatore.

    Iena: Chi è più forte secondo te, Ranieri o Mourinho?
    Totti: Ranieri.

    Iena: Tra Ranieri o Capello?
    Totti: Sono due allenatori differenti. Però Capello ha vinto lo scudetto a Roma, Ranieri vediamo.

    Iena: Chi è più forte, la Roma o L’Inter?
    Totti: La Roma (ride).

    Iena: Meglio come presidente la Sensi o Moratti?
    Totti: Sensi, sono facili queste domande…

    Iena: E perché la Sensi è meglio di Moratti?
    Totti: Perché è il mio presidente, perché ho un rapporto eccezionale e poi perchè ha fatto grande questa squadra.

    Iena: E come giocatore chi vorresti il prossimo anno alla Roma?
    Totti: Come giocatore? Bisogna vedere se possiamo comprarli… non lo so… Messi, va bene?

    Iena: A proposito di Messi… se dovessimo scegliere, Inter o Barcellona?
    Totti: Una partita aperta a 360°… però da italiano tifo Inter.

    Iena: E lo scudetto chi lo vince?
    Totti: Lo scudetto lo vince l’Inter (ride)

    Iena: E Ranieri ha fatto bene a sostituirti?
    Totti: Sì ha fatto bene perché abbiamo vinto. Alla fine quello che conta era il risultato. Chi segnava, come segnavamo, chi giocava era uguale…

    Iena: Se dovessi scegliere tra giocare sempre titolare o vincere lo scudetto?
    Totti: Bisogna vedere quante partite faccio…

    Iena: È più importante vincere il derby o lo scudetto?
    Totti: Gli lascio tutti e due i derby.

    Iena: Sì?
    Totti: Embè… mica sono stupido.

    Iena: La Lazio in B o lo scudetto?
    Totti: Lo scudetto.

    Iena: L’andare in nazionale o vincere lo scudetto?
    Totti: Lo scudetto.

    Iena: Il momento importante per lo scudetto, parliamoci chiaro, è quando si festeggia, o mi sbaglio?
    Totti: Eh, sì anche perché mancano quattro giornate. Siamo primi in classifica e abbiamo la possibilità di vincerlo. Sappiamo che è difficile vincerlo, sappiamo che non lo vinciamo, tentiamo di vincerlo.

    Iena: Se dovessi scegliere tra vincere i Mondiali e vincere lo scudetto?
    Totti: Ho vinto tutti e due perciò…prima vinco lo scudetto e poi speriamo che possa vincere i Mondiali.

    Iena: Se tu fossi l’allenatore chi porteresti in Nazionale?
    Totti: Chi sta bene fisicamente.

    Iena: Bella questa…
    Totti: Beh, sono scelte difficili.

    Iena: Hai una formazione ideale nella testa?
    Totti: La Formazione ideale per la Nazionale?

    Iena: Sì
    Totti: Buffon, Zambrotta, Nesta, anche se non ci va…vabbè, levo Nesta e metto Cannavaro, Chiellini, Grosso, De Rossi, Pirlo, Camoranesi, Di Natale, Toni e Iaquinta

    Iena: E tu dove stai, scusa?
    Totti: E io sto in vacanza (ride).

    Iena: Ma se ti chiamano ci vai?
    Totti: Non lo so.

    Iena: Ma da che dipende?
    Totti: Dipende da come sto fisicamente, tutto quanto…poi, può essere che sto bene e non mi chiama.

    Iena: Non è che dipende da Ilary, che dice andiamo a farci le vacanze invece di andare in Nazionale?
    Totti: No, Ilary è la prima che mi vuole mandare in Sud Africa.

    Iena. Ma veramente?
    Totti: Sì, vuole vedere il Sud Africa che non l’ha mai visto.

    Iena: Andiamo su Ilary. Perché vi siete sposati?
    Totti: Perché stiamo bene insieme. Ci amiamo.

    Iena: Diventi serio quando parli di Ilary, hai cambiato proprio espressione..
    Totti: Vabbè, devo stare attento a quello che dico, sennò chi la sente…

    Iena: È stato importante il passo del matrimonio?
    Totti: Sì, perché noi convivevamo, era una bimba, aveva 20anni. L’ho cresciuta bene, l’hai vista com’è migliorata (ride), mica era così prima…

    Iena: Ne è valsa la pena quindi?
    Totti: Sì, ne sono fiero.

    Iena: Ma è laziale o romanista?
    Totti: È romanista. Mio suocero e i miei cognati sono laziali.

    Iena: Dopo la partita Ilary cosa ha detto?
    Totti: Era contenta, era emozionata, anche perché anche lei sapeva l’importanza della partita, quanto ci tenevo…poi mi ha detto: “Certo che non hai fatto niente te! Era meglio che non giocavi!”. Lei poi per ammazzarmi su queste cose è la prima.

    Iena: Ti dà fastidio?
    Totti: No perché non ci capisce niente, parla e non capisce niente di pallone perciò non parliamo proprio di calcio.

    Iena: A no?
    Totti: No, è come se parlassi da solo. Perciò evitiamo, ci sono altri argomenti.

    Iena: Domenica notte dopo cena c’è stato il “premio” partita con lei poi?
    Totti: No, dopo cena lei è andata a casa e io sono andato a festeggiare con la squadra. Lei voleva andare a dormire perché era stanca e io sono andato con gli amici…

    Iena: Sta sempre stanca praticamente.
    Totti: Eh, è sempre stanca…quando torna da Milano…

    Iena: Io so che sei geloso, sei famoso per questo fatto.
    Totti: Quando ero più piccolo ero geloso, adesso… sono geloso il giusto. Conoscendo lei non ho problemi.

    Iena: E che significa dividerla con noi delle Iene, che sta con noi, viene una volta a settimana a Milano, come la vedi tu questa cosa?
    Totti: Ma la vedo bene perché poi lei è brava, è spigliata, è una persona giusta per quel programma poi.

    Iena: E di Luca e Paolo sei geloso?
    Totti: No, anche perché… di che devo essere geloso? (ride)

    Iena: Neanche quando fanno i balletti assieme?
    Totti: No… è il suo lavoro.

    Iena: Vogliamo fare un bel fioretto per lo scudetto? Ce la faresti a dire rinuncio, non faccio più niente con Ilary finché…
    Totti: Ma che? Sei matto? No, no… Trova un’altra via d’uscita…

    Iena: Non rinunceresti a questa cosa per vincere lo scudetto?
    Totti: Da qua a un mese?

    Iena: No quanto vuoi tu… quanto tempo…
    Totti: Due giorni… il tempo che va a Milano e torna… il fioretto quanto me lo vuoi fare durare oh?

    Iena: Non lo so. Dici io rinuncio a fare queste cose la sera, basta vincere lo scudetto…
    Totti: Ho capito. Allora lo scudetto dobbiamo vincerlo domenica…

    Iena: Allora niente fioretto?
    Totti: …niente fioretto.

    Iena: Beh, io avrei fatto la stessa cosa.
    Totti: (ride)

  • Lazio vs Roma: Stendardo porta Toni in Tribunale

    Lazio vs Roma: Stendardo porta Toni in Tribunale

    Non si accennano a placare le polemiche post derby. Il gesto di Totti non è andato giù all’ambiente laziale e dopo lo sfogo post partita di Reja è toccato a capitan Rocchi attraverso le pagine del Corriere dello Sport bacchettare il gesto del capitano giallorosso considerato come una mancanza di rispetto.

    Ma è anche Stendardo a rincarare la dose e addirittura preannunciando possibili azioni legali contro Toni per lo scontro che ha provocato la rottura del setto nasale. Il bomber campione del mondo aveva lanciato messaggi di scuse nei confronti del difensore nel post partita ma è lo stesso Stendardo a replicare: “Non accetto le sue scuse. Perché non è la prima volta che lui entra così, solo che in questa occasione mi sono fratturato il naso. Se uno cerca il gol, deve trovar­lo in un altro modo. Non facendo male agli avversari. Con Toni suc­cede spesso. E’ il suo modo di giocare”

    Stendardo rincara la dose mettendo in dubbio la casualità del gesto di Luca Toni “Io ero in netto anticipo, davanti a lui. E mi ha visto benissimo che stavo andan do di testa. Ha provato lo stesso a ti rare… Mi ha ridotto così e possiamo dire che ha pure condizionato il derby, il mister è stato costretto subito a una sostituzione. Sto valutando con i miei legali. Intanto denuncio il suo modo di giocare. E’ gioco peri­coloso. E già un’altra volta era suc­cesso

  • Serie A volata salvezza: l’Atalanta risorge, Lazio e Bologna rischiano

    Quando mancano solo 4 giornate alla fine del campionato non cambiano le candidate alla retrocessione in Serie B: il Parma con i suoi 46 punti è matematicamente salvo, Bari, Cagliari, Chievo Verona e Catania potrebbero diventarlo già dalla settimana prossima se l’Atalanta dovesse perdere contro l’Inter mentre l’Udinese, comunque in una posizione relativamente tranquilla, dovrà aspettare una giornata in più per cantare vittoria.

    La lotta allora coinvolge Lazio, Bologna, Atalanta, Siena e Livorno. Proprio quest’ultimo è praticamente spacciato, neanche un miracolo è in grado di salvare la squadra di Ruotolo che si trova a 10 punti dal Bologna quart’ultimo dal momento che in palio sono rimasti soltanto 12 punti. L’altra toscana, il Siena, con il pareggio strappato a Catania è rimasto in corsa ma la salvezza al momento rimane lontana anche perchè il calendario non è agevole con Udinese, Palermo (in corsa per la Champions League), Fiorentina (in corsa per l’Europa League) e Inter (in corsa per lo scudetto) ancora da affrontare. Però nel calcio mai dire mai. Certo, la situazione si complicherebbe in caso di vittoria del Bologna domenica prossima contro il Parma.

    Passiamo ora a chi ha le possibilità più alte di rimanere in Serie A: al momento chi rischia di più è l’Atalanta, calendario durissimo per i nerazzurri di Mutti che dovranno affrontare Inter, Napoli e Palermo in corsa per i loro obiettivi mentre sarà fondamentale tra due domeniche lo scontro diretto a Bergamo contro il Bologna, che ha sicuramente il calendario più facile (Parma, Atalanta, Catania e Cagliari) ma è anche vero che ha conquistato un solo punto (ieri ad Udine) nelle ultime 6 partite.

    Infine chiudiamo con la Lazio: i biancocelesti dopo la batosta nel derby devono fare almeno due vittorie da qui fino a fine campionato per raggiungere la quota salvezza e approfittare dello scontro diretto tra Atalanta e Bologna: non sarà facile visto le prossime partite contro Genoa e Inter, ma gli scontri contro Livorno e Udinese sono alla portata della squadra di Reja.

    LAZIO 37 BOLOGNA 36 ATALANTA 34 SIENA 30 LIVORNO 26
    35 Genoa – Lazio Bologna – Parma Inter – Atalanta Udinese – Siena Livorno – Catania
    36 Lazio – Inter Atalanta – Bologna Atalanta – Bologna Siena – Palermo Sampdoria – Livorno
    37 Livorno – Lazio Bologna – Catania Napoli – Atalanta Fiorentina – Siena Livorno – Lazio
    38 Lazio – Udinese Cagliari – Bologna Atalanta – Palermo Siena – Inter Parma – Livorno
  • Ansa: “Totti rischia la prova tv”

    Un indiscrezione riportata dall’Ansa fa trapelare la notizia che il procuratore Stefano Palazzi abbia chiesto al giudice sportivo Tosel di acquisire le immagini del comportamento di Francesco Totti nei festeggiamenti post derby. Il gesto goliardico del “pollice verso giù” mostrato alla sua curva potrebbe dunque costar caro al capitano giallorosso e alla Roma che potrebbe dover fare a meno del suo capitano.

  • Le pagelle di Lazio – Roma 1-2

    Le pagelle del derby Lazio – Roma 1-2

    Dias 6.5: il migliore della retroguardia biancoceleste. Tiene a bada Toni, compito difficile specialmente se si tratta del tuo primo derby.

    Lichtsteiner 6: nel primo tempo sfonda sulla fascia destra dove Riise fa fatica a contenerlo e argina Vucinic in fase difensiva. Nella ripresa cala vistosamente e Reja decide di toglierlo per aumentare la pressione offensiva inserendo Zarate al suo posto.

    Ledesma 6: divino il lancio per Rocchi in occasione del vantaggio laziale; gioca un’ottima prima frazione di gara dettando i tempi giusti alla squadra. Meriterebbe un voto più alto ma l’espulsione nel finale lasciando i compagni con un uomo in meno e un gol sotto ne condiziona la valutazione finale.

    Kolarov 7: nel primo tempo è un treno, Cassetti deve utilizzare le maniere forti per evitare che faccia male; nella ripresa si guadagna il calcio di rigore che potrebbe chiudere il derby dopo una splendida azione personale.

    Rocchi 7: è la mossa a sorpresa di Reja e lui, da buon uomo derby, ripaga la fiducia del tecnico siglando il gol del vantaggio (quinto centro nella stracittadina). E’ l’uomo più pericoloso della Lazio quando parte palla al piede fa sempre male.

    Floccari 5: a differenza di Ledesma, meriterebbe un voto più basso per il calcio di rigore sbagliato che poteva essere decisivo per il risultato finale della gara; non vogliamo però infierire ulteriormente sulle responsabilità del giocatore visto il peso immane che aveva quella palla sul dischetto.

    Zarate 5.5: non era facile entrare in campo per cercare di riagguantare il pareggio, comunque la sua prestazione rimane impalpabile.

    Julio Sergio 8: è il suo rigore parato a Floccari che da la svolta al recupero della Roma cambiando il fattore psicologico. Uomo derby; sempre preciso nelle altre circostanze, non poteva nulla sul gol di Rocchi.

    Juan 7: una colonna. Quando la palla giunge dalle sue parti è facile preda del difensore brasiliano. Decisivo quando toglie dalla testa di Cruz il pallone del 2-2. Prestazione memorabile.

    Burdisso 5.5: sulla sua testa pesa l’errore che consente a Rocchi di portare in vantaggio la Lazio. Si rifa nella ripresa quando toglie le castagne dal fuoco in diverse occasioni.

    Pizarro 6.5: primo tempo non esaltante, sale di ritmo nella ripresa quando prende in mano il centrocampo giallorosso. Giocoliere.

    De Rossi 5: capitan futuro sbaglia l’approccio alla partita, troppo nervoso, sente troppo il derby e si fa ammonire per un fallo stupido a centrocampo. Ranieri ha il coraggio di toglierlo a fine primo tempo.

    Vucinic 8: insieme a Julio Sergio è l’uomo derby e, forse, anche quello scudetto. Opaco nel primo tempo con Lichtsteiner che lo controlla bene. Si scatena nella ripresa prima realizzando il rigore del pareggio con freddezza, poi scaglia una sassata su calcio di punizione che lascia Muslera di stucco. A Roma, se si dovesse vincere il campionato, gli faranno una statua al fianco di quelle già presenti di Totti e De Rossi.

    Totti 5: come De Rossi è nervoso e questo ne pregiudica il rendimento in campo; il capitano viene lasciato negli spogliatoi da Ranieri. Non era il suo derby.

    Ranieri 8: a Roma lo avrebbero messo in croce se si fosse perso il derby per le scelte di sostituire due pilastri come De Rossi e Totti a fine primo tempo. E invece destino vuole che senza i due capitani in campo, la Roma si trasforma giocando da vera squadra. Se sarà scudetto i romanisti lo eleveranno ad imperatore della città.

    LAZIO (3-5-2): Muslera 5; Dias 6.5, Stendardo sv (6′ Biava 6), Radu 6; Lichtsteiner 6 (65′ Zarate 5.5), Brocchi 6.5, Ledesma 6, Mauri 5.5, Kolarov 7; Rocchi 7, Floccari 5 (74′ Cruz sv).
    ROMA (4-3-3): Julio Sergio 8; Cassetti 5.5, Juan 7, Burdisso 5.5, Riise 6.5; Perrotta 6.5, Pizarro 6.5, De Rossi 5 (46′ Taddei 6.5); Vucinic 8 (83′ Brighi sv), Toni 6.5; Totti 5 (46′ Menez 6.5).

  • Highlights Lazio – Roma 1-2

    Tommaso Rocchi illude la Lazio andando a segno dopo 15 minuti ma nella ripresa si scatena Mirko Vucinic che mette a segno una doppietta importantissima per la partita e il campionato.

  • Le interviste di Lazio – Roma 1-2

    Le interviste ai protagonisti del derby della capitale tra Lazio e Roma terminato con la vittoria dei giallorossi per 2-1

    Ranieri: “Sentivamo molto la partita, il derby è il derby e certamente nel secondo tempo siamo andati meglio. Non c’è dubbio che il rigore sbagliato dalla Lazio sia stata la svolta. Le sostituzioni di Totti e De Rossi? Sentono troppo il derby, non giocano come sanno quando affrontano la Lazio ed erano troppo nervosi. Per questo li ho tolti. Volevamo vincere, e il rigore parato ci ha dato la forza per reagire ad una situazione difficile. Nel primo tempo non ripartivamo mai, non eravamo in partiti. Siamo lassù, i ragazzi non sono abituati, ci dobbiamo divertire e alla fine vedremo dove saremo. Io di decisioni nella mia carriera ne ho prese tantissime, ora si parlerà solo di De Rossi e Totti ma per esempio a Valencia ho tolto Romario. Io ragiono sempre e solo al bene della squadra”.

    Vucinic: “Vincere un derby è bellissimo, e non importa chi va in gol, certo però che segnare una doppietta decisiva è una cosa da pazzi. C’è andata bene, se Floccari avesse segnato il 2-0 non so come sarebbe finita. Era importantissimo vincere, perchè l’Inter c’aveva messo pressione e noi rispetto a loro non siamo abituati a stare lassù”.

    Reja: “Le partite son fatte di episodi, avevamo la partita in pugno e meritavamo di portare a casa i tre punti. Purtroppo oggi c’è andata male. Mi dispiace per quello che è successo alla fine, perchè Totti è un giocatore importante e deve evitare certi gesti. Merita dieci giornate di squalifica. Ditemi voi se fare quelle cose è da sportivo. I miei giocatori hanno reagito, sbagliando, per quello e adesso pagheremo probabilmente con delle squalifiche. Mi auguro di no ma qualcosa è sul campo è successo”.

    Tare: “Il gesto di Totti è indecente, non merita rispetto una persona che si comporta così dopo aver vinto un derby. C’è grande amarezza perchè meritavamo di più e gli episodi ci hanno penalizzato tantissimo. L’importante comunque è rimanere sereni e fare i punti che ci mancano alla salvezza. Abbiamo dimostrato che la Lazio è viva”.