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  • Liscio & Sbalascio: Miccoli e Cassano da 10, anticalcio senza precedenti a Roma

    Terz’ultimo turno di Serie A che va in archivio con tanti spunti di riflessione.

    Primo posto assoluto nei migliori a 2 fenomeni del calcio italiano che hanno vissuto un anno fuori dall’ordinario regalando tantissime gioie ai loro tifosi e che ancora lottano, con le rispettive squadre, per un obiettivo prestigiosissimo: stiamo parlando di Antonio Cassano della Sampdoria e di Fabrizio Miccoli del Palermo, veri trascinatori delle 2 squadre rivelazione di questo Campionato e che domenica saranno l’uno di fronte all’altro per una partita che molto probabilmente deciderà chi tra Samp e rosanero entrerà nella prestigiosa Champions League.
    Cassano è il vero leader dei blucerchiati, Miccoli trascina i siciliani a suon di gol (e siamo arrivati a 18 quest’anno!). Peccato che alla fine una delle 2 squadre rimarrà esclusa, dopo un campionato disputato al massimo delle potenzialità.

    Secondo posto per la Roma con menzione quasi forzata per Francesco Totti: il capitano segna un gol, colpisce un palo e regala l’assist del 2-0 a Taddei, il tutto giocando quasi da fermo per i noti problemi fisici che ne limitano lo sforzo agonistico. Alla fine grazie a lui la Roma vince una partita vera che il Parma ha cercato di pareggiare fino alla fine, non riuscendoci. Sicuramente a fine torneo si potrà dire che la Roma ha disputato 38 partite, mentre qualcun’altro ne avrà giocate 37 visto l’orrido spettacolo offerto ieri dalla Lazio nel posticipo che comunque ha coinvolto anche la capolista!

    Terzo gradino per il portiere biancoceleste Fernando Muslera che ieri sera nel primo tempo ha parato tutto il possibile. Evidentemente deve aver passato la settimana in Uruguay tornando giusto in tempo per giocare la partita contro l’Inter, dato che non sapeva di dover far segnare più gol possibili ai neroazzurri. Deve essersi sentito stranito quando è stato fischiato da tutto lo stadio perchè stava solo compiendo il suo dovere, cioè quello di portiere della Lazio! E quando i tifosi hanno avuto l’accortezza di far pervenire il famoso messaggio “scansamose” anche a lui, l’Inter è passata in vantaggio. Si aggrega al gruppo delle pecore (ovvero i suoi compagni di squadra) per forza di causa maggiore.

    Tra i peggiori di giornata troviamo Alessandro Del Piero che con i suoi errori condanna la Juventus al pareggio a Catania e alla perdita definitiva del sogno Champions. Troppe occasioni sprecate per il capitano bianconero. Per una volta giusto che si prenda anche gli oneri, dopo che per tanti anni ha avuto solo ed esclusivamente onori dai tifosi della Juve.

    Secondo gradino per l’arbitro di Atalanta Bologna: l’arbitro Tagliavento fischia rigore per un fallo su Portanova di Pellegrino, che viene ammonito e successivamente espulso per un parola di troppo (rosso diretto). Il direttore di gara però torna sulla sua decisione su segnalazione del guardalinee perchè il pallone era già uscito su angolo di Modesto. Ma il provvedimento sul difensore dell’Atalanta resta (e anche ingiustamente condannando l’Atalanta a giocare in 10 una partita cruciale). Mutarelli non espulso per un’entrataccia da dietro sul povero Amoruso e il centrocampista bolognese era già ammonito! insomma una direzione di gara un pò a senso unico che ha lasciato un pò perplessi tutti gli addetti ai lavori. Da bocciare senza ombra di dubbio.

    Non ci sarebbe neanche da sforzarsi troppo per trovare il peggiore della giornata appena conclusa: in questo caso non si tratta nè di un calciatore, nè di una squadra, nè di un arbitro. Stiamo parlando di una partita, di uno spettacolo (ma mi viene da ridere scrivendo la parola “spettacolo” pensando alla schifezza gratuita alla quale si è assistito ieri sera) veramente orrido e per il quale non ci sono molti altri aggettivi negativi per definirlo. Mai visto un obbrobrio del genere (e dispiace che ne sia stata coinvolta anche l’Inter): tifosi biancocelesti che tifano contro la propria squadra, giocatori insultati e invitati a far vincere gli avversari! uno scempio, un colpo dritto al cuore per il calcio, credo con tutta onestà che queste siano le vere combine e le vere partite che ledono i principi dell’articolo 1 del codice sportivo! La Juve è andata in Serie B per aver leso questo principio, magari la Lazio non affronterà un giudizio per questa partita ma potrebbe esserci un’altra forma di giustizia, non scritta e regolata solo dal caso che magari a fine Campionato farà piangere i tifosi della Lazio per non aver combattuto per prendere almeno un punticino ieri sera. Sicuramente non è un augurio, e siamo consapevoli che per gli impegni che attendono Lazio e Atalanta, ci sia veramente poco da dire perchè la squadra romana ha la salvezza in tasca, ma non si sa mai ciò che potrebbe succedere. Sarebbe bello però che domenica prossima Muslera e compagni non si oppongano al gioco del Livorno, per vedere se i grandissimi tifosi laziali applaudiaranno e inneggeranno cori e alzeranno, fieri, striscioni come successo ieri sera nella partita che ha dimostrato cosa sia l’anticalcio!

  • Mughini: “auguro alla Lazio di andare in B e restarvi a marcire”

    Giampiero Mughini non usa giri di parole per manifestare il suo disgusto per la partita tra Lazio e Inter. Nel corso di Controcampo il giornalista definisce il match “Una pagina indecente per una parte della città di Roma, esultare al gol dell’avversario e fischiare il proprio portiere è una vergogna”. E’ il chiaro riferimento ai tifosi laziali che hanno esultato ai gol dell’Inter come se fossero i loro: “A questo punto, auguro alla Lazio di andare in B e restarvi a marcire”.

    Guarda il video:

  • Lazio – Inter, la rabbia della Sensi e la replica di Moratti

    La partita dell’Olimpico di ieri ha decretato la vittoria del campionato e se la vittoria finale nerazzurra è ineccepibile a molti non è andata giù il modo con cui la Lazio e i suoi tifosi hanno condotto la partita.

    Ad esplodere per primo è stato Montali “Quello che è successo ieri sera dovrebbe indignare tutti. Una delle pagine più brutte dello sport e i più imbarazzati erano i giocatori dell’Inter. Il calcio è lo sport leader in questo paese, deve essere un esempio, ma ieri a perderci non è stato solo lo sport in generale ma questa disciplina in prima linea. Vedere una squadra così forte e nobile come l’Inter in quelle condizioni è stato imbarazzante. Probabilmente anche se la Lazio giocava a calcio l’Inter vinceva lo stesso. Davvero una brutta pagina. Non è un attacco ai nerazzurri, anzi quello che è successo ieri ha tolto qualcosa all’Inter che giocherà la finale di Champions League ed è la più forte”.

    Anche Rossella Sensi ci va giù pesante “Dopo quanto abbiamo visto, definire il nostro il campionato più bello del mondo è quantomeno un paradosso. Io al posto dell’Inter mi sarei vergognata di vincere in quel modo. Comunque sono certa di una cosa: la gioia dei tifosi della Roma non è inferiore a quella dei tifosi nerazzurri”.

    La replica di circostanza di Moratti “Rispetto la sensibilità di Rosella Sensi e preferisco non rispondere. Devo dire che è un problema fra Roma e Lazio, non riguarda l’Inter. Io sarò particolarmente apprensivo ma ho sofferto fino alla fine. Più che altro il pubblico era assolutamente schierato per noi e questa era una situazione molto strana”.

    Anche Zamparini e Lo Monaco hanno voluto criticare il comportamento della Lazio di ieri sera. Il presidente rosanero “La partita di ieri tra Lazio e Inter non merita giudizio. Quando una squadra gioca senza pubblico in casa, perde il 90%. Mi auguravo che non si dovesse vedere nel nostro campionato, ma non voglio fare giudizi su questa tifoseria”. Pesante anche il commento del direttore sportivo del Catania “Lazio-Inter? Ho spento dopo il primo tempo, non sono voluto andare avanti”. L’amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco”Una vittoria annunciata – continua il dirigente rossazzurro – non mi è piaciuto quel clima perché chi ama la propria squadra non può fare in quel modo. Non sono cose che fanno bene al movimento. Tutta la settimana non si è fatto altro che accennare a questa disponibilità da parte della tifoseria laziale a una vittoria dell’Inter. Non mi sento di dire altro”

  • C’era una volta… il calcio (la farsa lazio-inter)

    C’era una volta il calcio, quello vero, o forse non c’è mai stato, forse mai in Italia. Quello che si è visto ieri sera in campo dovrebbe chiamarsi calcio giocato, ma in realtà prendeva le sembianze di una pressione psicologica, di un ricatto, insomma, di tutto ciò che non è sport.

    Nel posticipo di ieri sera all’Olimpico, definito la “farsa” del campionato 2009/2010 non si è visto altro che un pubblico incitare i propri giocatori alla sconfitta e fischiarli se solo qualcuno si fosse azzardato a tirare in porta. E se Muslera per i primi 45 minuti ha ricordato l’eroico Poborsky, al rientro dagli spogliatoi anche lui si è dovuto arrendere all’abbandono del calcio giocato da parte dei suoi compagni; Zarate ci ha provato, solo contro tutti. Rocchi forse ha preferito starsene in panchina anziché partecipare ad una farsa, ma la versione ufficiale della sua assenza dovrebbe essere risentimento muscolare.

    L’inter passa in vantaggio all’Olimpico e il pubblico è in festa, striscioni contro i cugini, cori ad esaltare Mourinho “Mourinho uomo vero, in questo calcio finto” ai quali ribattono i tifosi dell’Inter contro Lotito “Lotito uomo di ….”.

    Fa pena tutto questo, fa vedere un presidente rassegnato in poltrona sentire i propri tifosi inneggiare gli avversari (che per carità non è un reato, anzi) e contestare la propria squadra.
    L’Inter non ha colpe, in fondo non si può pretendere lo spettacolo se in campo si vede solo una squadra, ma con la giornata di ieri, lo sport ha perso. C’era una volta il calcio in Italia….. Forse ora non c’è più!

  • Le pagelle di Lazio – Inter 0-2

    Le pagelle di Lazio – Inter terminata 2-0 per i nerazzurri

    Muslera 7.5: è da applausi, salva la propria porta in almeno 3 occasioni e deve sorbirsi pure i fischi dei suoi tifosi. Per una volta che il portiere era in forma…grande professionista.

    Zarate 6: ci prova ma è lasciato troppo solo contro due giganti quali sono Lucio e Samuel; dimostra di avere ottime doti tecniche nei suoi dribbling.

    Il resto dei giocatori della Lazio sv: non pervenuti

    Samuel e Thiago Motta 6.5: meritano mezzo voto in più rispetto ai compagni di squadra perchè i loro gol portano le firme del successo.

    LAZIO (3-5-2): Muslera 7.5; Biava sv, Dias sv, Radu sv; Lichtsteiner sv, Brocchi sv (85′ Scaloni sv), Baronio sv (61′ Hitzlsperger sv), Mauri sv, Kolarov sv; Floccari sv (68′ Foggia sv), Zarate 6.
    INTER (4-3-2-1): Julio Cesar sv; Zanetti 6, Lucio 6 (75′ Cordoba sv), Samuel 6.5, Chivu 6; Stankovic 6, Cambiasso 6, Thiago Motta 6.5; Maicon 6, Sneijder 6 (68′ Milito 6); Eto’o 6 (73′ Muntari sv).

  • Highlights Lazio – Inter 0-2

    L’Inter torna in vetta alla classifica passeggiando sulla Lazio, apparsa demotivata, vincendo 2-0. In un Olimpico surreale in cui i tifosi biancocelesti hanno esultato per i gol nerazzurri e fischiato impietosamente il loro portiere Muslera, il migliore in campo, vanno a segno Samuel e Thiago Motta.

  • Le interviste di Lazio – Inter 0-2. Lopez: “Giocatori condizionati dai tifosi”

    Le interviste ai protagonisti del posticipo Lazio – Inter 0-2

    Lopez: “Forse i ragazzi sono stati condizionati dai tifosi. Anche noi dalla panchina, abbiamo mantenuto una grande tranquillità pensando alla partita. Noi abbiamo fatto un brutto secondo tempo, ma non so dire se oggi l’Atalanta vinceva avremmo giocato diversamente, non c’è la controprova. Il mio esordio sulla panchina è stata un’esperienza bellissima, speravo in un risultato migliore”.

    Mourinho: “Pensiamo soltanto che ci sono diverse partite da disputare, tutte importanti, a partire da mercoledì in Coppa Italia: daremo il massimo per restare in vetta in campionato e per continuare bene sugli altri fronti. Ci troviamo in una situazione molto bella, soddisfacente, ma dobbiamo continuare così fino alla fine se no le parole non servono. Stasera? I laziali sono simpatizzanti dell’Inter, c’è un gemellaggio da anni quindi non c’è nient’altro da dire. Lo striscione su Mourinho è stato davvero molto bello”.

    Thiago Motta: “Abbiamo superato un ostacolo e ne mancano due per lo scudetto. Abbiamo fatto un passo molto importante. Ora dobbiamo pensare alla Coppa Italia. Ancora ho qualcosa dentro che non va bene per la Champions, ma l’importante è la finale. Oggi ho avuto la fortuna di segnare per avere un pò di morale e di fiducia. Oggi è stata una partita che dovevamo vincere per forza, siamo arrivati a Roma con una mentalità di fare per forza tre punti. Abbiamo fatto il notro lavoro e anche loro. Ora andiamo in albergo, recuperiamo e ci concentriamo per la Coppa Italia che sarà molto difficile”.

  • Olimpico surreale, l’Inter passeggia sulla Lazio

    L’Inter non risente delle fatiche di Coppa e in un Olimpico stranamente nerazzurro regola con un gol per tempo la Lazio di Edy Reja. I biancoazzurri, forti dei risultati pomeridiani che praticamente gli consegnano la salvezza senza dover faticare molto sul campo,  giocano una partita senza mordente; di tutt’altra natura la partita dell’Inter desiderosa di sbrigare il prima possibile la pratica.

    L’unico a volersi metter in mostra è il portierino Muslera che per quasi tutti i primi 45′ minuti si erge a muro davanti alla propria porta conservando il pari e addossandosi i fischi di tutti i suoi tifosi. All’ultimo tentativo è Samuel che trova il pertugio giusto di testa regalando il vantaggio proprio prima del gong.

    Nella ripresa il ritmo cala vertigionasamente, l’Inter controlla senza problemi e la Lazio è tutt’altro che famelica. E’ l’Inter a fare la partita a tenere palla e a cercare il raddoppio e ci vanno vicini ancora con Samuel. Anche se il 2-0 arriva dal colpo di testa di Motta che quasi indisturbato spinge la palla nel sacco.

    C’è poco da commentare se non che l’Inter si riappropria della vetta e questa volta sembra esser lo scatto giusto verso lo scudetto.

    Il tabellino
    LAZIO – INTER 0-2
    46′ pt Samuel, 70′ Thiago Motta
    LAZIO (3-5-2): Muslera; Biava, Dias, Radu; Lichtsteiner, Brocchi (85′ Scaloni), Baronio (61′ Hitzlsperger), Mauri, Kolarov; Floccari (68′ Foggia), Zarate.
    A disposizione: Berni, Firmani, Rocchi, Siviglia.
    Allenatore: Lopez (Reja squalificato)
    INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Zanetti, Lucio (75′ Cordoba), Samuel, Chivu; Stankovic, Cambiasso, Thiago Motta; Maicon, Sneijder (68′ Milito); Eto’o (73′ Muntari).
    A disposizione: Toldo, Mariga, Materazzi, Balotelli.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Cambiasso (I), Zarate (L)

  • Serie A 36 Giornata: Lazio – Inter. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni LAZIO – INTER (ore 20:45)

    LAZIO (3-5-2): Muslera; Biava, Dias, Radu; Lichtsteiner, Brocchi, Baronio, Mauri, Kolarov; Floccari, Zarate.
    A disposizione: Berni, Diakite, Siviglia, Hitzlsperger, Firmani, Makinwa, Rocchi.
    Allenatore: Reja (squalificato, in panchina Lopez)
    Squalificati: Ledesma, Kolarov
    Indisponibili: Bizzarri, Meghni, Manfredini, Matuzalem, Stendardo, Cruz
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Stankovic, Cambiasso; Eto’o, Sneijder, Balotelli; Milito.
    A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Chivu, Thiago Motta, Muntari, Mariga, Pandev.
    Allenatore: Mourinho
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Santon

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Campionato Primavera: out la Fiorentina. Domani i sorteggi degli ottavi

    Si è conclusa la regular season del Campionato Primavera e domani alle ore 17 presso la Lega Calcio ci saranno i sorteggi per gli ottavi di finale che decreteranno la migliori otto per la fase finale che quest’anno si disputerà nel maceratese dal 1 all’8 giugno.

    L’ultima giornata ha emesso verdetti importanti, il principale è la clamorosa estromissione della Fiorentina di Babacar dalle migliori 5 del girone A. E’ la Juventus a negare le speranze qualificazioni ai viola con un netto tre a uno, i bianconeri chiudono la loro stagione al secondo posto preceduti di un punto dalla Sampdoria. Il Genoa grazie il pari a Sassuolo si prende un posto tra le teste di serie, Empoli e Parma le altre qualificate.

    Nel girone B Inter e Milan arrivano alla fase finale da dominatrici assolute del torneo, Chievo ed Atalanta si dividono una terza piazza che non vale però un posto tra le teste di serie nel sorteggio degli ottavi di finale, ai quali parteciperanno anche il Brescia e l’Udinese come miglior sesta classificata.

    Roma e Palermo hanno fatto campionato a se nel girone C, alle loro spalle si è classificata la Lazio che ha approfittato a pieno del pareggio tra Catania e Reggina. Estromessi i calabresi gli etnei hanno perso una posizione in classifica uscendo di fatto dalle teste di serie. Quinta classificata il Bari.

    La partita di andata si giocherà in casa delle non teste di serie, non potranno incontrarsi squadre dello stesso girone.
    Gruppo Teste di Serie:
    Sampdoria, Inter, Roma, Juventus, Milan, Palermo, Genoa e Lazio
    Non Teste di Serie
    Chievo, Empoli, Atalanta, Catania, Parma, Brescia, Bari, Udinese