Tag: lazio

  • Matuzalem, arriva la stangata. Lucio salta il derby

    Matuzalem, arriva la stangata. Lucio salta il derby

    Come prevedibile il giudice sportivo Tosel avvalendosi della prova tv ha squalificato per tre turni il centrocampista della Lazio Francelino Matuzalem per una gomitata rifilata a Jimenez durante il match contro il Cesena.

    Il comportamento di Matuzalem, già graziato nel derby per una scarpata a Totti, inguaia Eddy Reja che in vista della sfida Champions League contro il Napoli al San Paolo dovrà reinventarsi la mediana vista la contemporanea assenza di Ledesma.

    Matuzalem dovrà saltare quattro turni di campionato tornando disponibile solo alla 35° giornata quando la Lazio incontrerà la Juventus. Saranno fermi per un turno invece Mareco del Brescia, Conti del Cagliari, Lauro del Cesena, Llama del Catania, Lucio dell’Inter, Giacomazzi del Lecce, Pinzi dell’Udinese e ben tre giocatori del Parma: Dzemaili, Giovinco e Valiani.

  • Lazio – Cesena 1-0. Pagelle: Torna Zarate

    Lazio – Cesena 1-0. Pagelle: Torna Zarate

    Pagelle Lazio

    Biava 6: A dire il vero tranne qualche piccola sortita offensiva che è venuta soprattutto dalle fasce, il Cesena non ha creato grosse difficoltà a tutta la difesa laziale, ma se insieme a Dias, formano la coppia centrale meno perforata un motivo ci sarà. L’ex palermo da sicurezza a tutto il suo reparto e se Antonioli non ci mettesse una pezza, a fine primo tempo il capitolo Cesena sarebbe già chiuso grazie ad un suo colpo di testa da distanza ravvicinata. Sufficienza piena solo perchè fondamentalmente è stato un sabato di ordinaria amministrazione.

    Mauri 7: Si muove bene sia come mezzala sinistra sia come trequartista quando Reja decide di spostarlo più avanti. Non sbaglia un pallone e dopo solo un minuto e mezzo serve a Zarate l’assist per il gol partita. Esce all’ 85° stremato, dopo i 10 minuti nel derby una buona prova, è un rientro importante per la lotta al quarto posto.

    Hernanes 5: Nemo propheta in patria ed oggi sembra essere proprio così, il trequartista biancoceleste sembra spaesato e avulso dal gioco, sbaglia anche le cose più semplici e viene giustamente sostituito a metà del secondo tempo con Brocchi.

    Zarate 7: Maurito sembra essere quello dei tempi migliori, sfrutta al meglio la prima occasione che gli capita e poi cerca di rendersi utile approfittando degli spazi che il Cesena gli concede, a volte si piace troppo e si concede qualche lusso inutile, se cominciasse a giocare più per gli altri che per se stesso il suo rendimento sarebbe certamente migliore e potrebbe risultare più decisivo e più continuo.

    Sculli 7: Gli manca solo il gol e ci va quasi vicino se non fosse per un miracolo di Antonioli in coabitazione con il palo, si rende sempre pericoloso con i suoi contro-movimenti, s’inserisce bene tra le maglie romagnole e se solo fosse servito più spesso dai suoi compagni di reparto potrebbe trovarsi più volte a tu per tu con l’estremo difensore bianconero.

     

    Lazio (4-3-1-2): Muslera 6; Scaloni 6 (77′ Stendardo s.v.), Biava 6, Dias 6, Garrido 5,5; Gonzalez 6, Matuzalem 6, Mauri 7 (85′ Kozak s.v.); Hernanes 5 (Brocchi 6); Zarate 7, Sculli 7.
    Panchina: Berni, Stendardo, Foggia, Ceccarelli, Del Nero, Meghni, Kozak.

    Antonioli 6,5: Si deve arrendere al secondo minuto a Zarate che lo punisce da posizione ravvicinata, ma il resto della partita para tutto ciò che gli capita, è merito suo se il Cesena non capitola e può sperare nel pareggio fino alla fine. Nonno Antonioli a 41 anni suonati, dei quali più della metà passati a calcare i campi da gioco, non sembra subire il peso dell’età.

    Santon 6,5: Il bambino, come lo chiamava Mourinho, sembra amare la provincia e pare un giocatore rigenerato dalla cura Ficcadenti, fa bene sia a destra nel primo tempo che a sinistra come ala, nel secondo. Sempre pronto ad appoggiare la manovra dei suoi, si muove bene, salta l’uomo e arriva anche a concludere, senza però causare grossi problemi alla porta di Muslera. E’ certamente sulla buona strada.

    Parolo 5: Uomo copertina nella sfida dello scorso sabato contro la Juventus, il neoazzurro non brilla nella partita odierna, disputa un match anonimo, non accompagna quasi mai i suoi compagni con gli inserimenti da dietro e l’unica volta che lo fa ed ha la possibilità di colpire cicca malamente il tiro. Ci si aspetta molto di più da uno come lui.

    Bogdani 5: Dov’è? Se lo chiedono anche i suoi compagni, dovrebbe essere il riferimento lì davanti e invece si nasconde dietro i difensori concedendo vita facile ai centrali biancocelesti. Ficcandenti lo sostituisce a fine primo tempo con Ceccarelli e la partita dei cesenati cambia volto.

    Malonga 6,5: Il ragazzino che sostituisce lo squalificato Giaccherini corre, dribbla ed è sempre una spina nel fianco della difesa laziale. Peccato che sia poco incisivo e non tiri mai in porta, ma con il suo movimento è l’unico che cerca di combinare qualcosa là davanti.

     

    Cesena (4-3-3): Antonioli 6,5; Santon 6,5, Pellegrino 5, Von Bergen 6, Lauro 5,5 (68′ Benalouane s.v.); Caserta 5,5 (68′ Riski s.v.), Colucci 5, Parolo 5; Jimenez 5,5, Bogdani 5 (46′ Ceccarelli 6), Malonga 6,5.
    Panchina: Calderoni, Benalouane, Ceccarelli, Piangerelli, Appiah, Gorobsov, Riski.

  • Highlights Lazio – Cesena 1-0

    Highlights Lazio – Cesena 1-0

    Con un gol di Mauro Zarate la Lazio batte il Cesena nel primo anticipo della 30esima giornata di Serie A e si riappropria momentaneamente del quarto posto. I biancocelesti rischiano nella ripresa ma riescono a centrare l’oboettivo di portare i 3 punti a casa dopo la delusione del derby perso con la Roma di una settimana fa.

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  • Lazio – Cesena 1-0, ci pensa Zarate

    Lazio – Cesena 1-0, ci pensa Zarate

    Mauro Zarate
    Lazio per riconquistare il quarto posto dopo la figuraccia nel derby e Cesena per confermare quanto di buono fatto con la Juve e rimanere ancorati al treno salvezza. Le premesse per una partita scoppiettante ci sono tutte e l’inizio lascia presupporre proprio questo. Pronti via, i padroni di casa passano con Zarate, l’attaccante argentino è pronto a sfruttare un assist di Mauri e a battere Antonioli, rompendo così un digiuno che durava dal 12 dicembre, quando segnò la rete del momentaneo pareggio a Torino contro la Juventus. Dopo la rete biancoceleste più nulla, gli uomini di Reja si limitano ad amministrare il vantaggio e solo al 44′ su azione d’angolo Biava, con un colpo di testa ravvicinato, impegna Antonioli, che compie un mezzo miracolo e respinge fuori area. Il Cesena nel primo tempo è non pervenuto. Dopo l’intervallo non rientra in campo Bogdani, sostituito da Ceccarelli, un esterno destro, Malonga diventa così centravanti. La mossa tattica di Ficcadenti funziona, perchè con Santon che scala sulla fascia sinistra, e il neo entrato che rende arioso il gioco quando si impossessa alla grande della corsia di destra, diventando un pendolino infaticabile, capace di creare pericoli in proprio, ma soprattutto da uomo assist, la gara si apre. Il Cesena passa dunque al 3-4-2-1 con Caserta e Jimenez a fungere da trequartisti per Malonga. E’ però la Lazio a rendersi pericolosa al 47′ con Sculli che approfittando di un cross di Zarate colpisce di testa a colpo sicuro e chiama Antonioli al miracolo. Dopo qualche sortita da parte del Cesena, è ancora la squadra di casa a rendersi pericolosa con Gonzalez che arrivando a rimorchio prova a sfruttare un cross basso del solito Sculli, ma l’esterno biancoceleste è sfortunato perchè sul suo tiro trova Pellegrino pronto a ribattere. Due minuti dopo è la squadra romagnola a crearsi l’occasione più ghiotta della sua gara, dopo una azione ben costruita Ceccarelli serve Caserta libero in area, il centrocampista calcia ma il suo piattone è debole e non crea pericoli alla porta difesa da Muslera. La gara si incattivisce: Matuzalem, già ammonito, rifila una gomitata a Jimenez. Non vista, graziato. Ficcadenti fa debuttare in Serie A il giovane attaccante finlandese Riski, Reja invece di rischi non ne vuole prendere, visto che sostituisce uno spento Hernanes con i muscoli di Brocchi. Il Cesena chiude in avanti, con generosità, ma poche idee. La Lazio però tiene senza troppi affanni e riconquista momentaneamente il quarto posto, in attesa delle partite di domani.

  • Serie A 30 Giornata: Lazio – Cesena. Streaming e formazioni

    Formazioni LAZIO – CESENA (ore 18:00)

    LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Scaloni, Biava, Dias, Garrido; Gonzalez, Matuzalem, Mauri; Hernanes; Zarate, Sculli.
    Panchina: Berni, Stendardo, Foggia, Ceccarelli, Del Nero, Meghni, Sculli.
    Allenatore: Reja.
    CESENA (4-3-3): Antonioli; Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Lauro; Caserta, Colucci, Parolo; Jimenez, Bogdani, Malonga.
    Panchina: Calderoni, Benalouane, Santon, Piangerelli, Appiah, Gorobsov, Riski.
    Allenatore: Ficcadenti.

    CLICCA QUI PER VEDERE LAZIO – CESENA IN STREAMING

  • Lazio – Cesena, probabili formazioni

    Lazio – Cesena, probabili formazioni

    Kozak
    Voglia di rivincita in casa Lazio, dopo la pessima figura rimediata lo scorso turno nel derby contro i cugini della Roma. La sconfitta oltre ad essere costata il quarto posto in campionato, ha fatto perdere ben 3 uomini per squalifica ai biancocelesti (Ledesma, Radu e Lichtsteiner), che si vanno ad aggiungere agli infortunati Diakite, Floccari, Rocchi e Bresciano, ed è notizie dell’ultim’ora che anche Brocchi, bloccato dalla febbre, non sarà della partita. Piena emergenza dunque per il tecnico Reja che ha convocato 18 giocatori, tra i quali ci sono anche il giovane della Primavera Ceccarelli (prima convocazione) e gli acciaccati Meghni e Foggia. Le numerose assenze costringeranno l’allenatore anche a cambiare modulo che molto probabilmente sarà un 4-3-1-2. Una difesa composta da Scaloni e Garrido sulle fasce e da Biava-Dias coppia centrale; un centrocampo a tre con Gonzalez, Matuzalem e Mauri; e un attacco con Hernanes trequartista dietro l’inedita coppia Zarate-Sculli. Solo panchina per Kozak. Dovrebbe essere dunque questo l’undici di partenza: Lazio (4-3-1-2): 86 Muslera; 5 Scaloni, 20 Biava, 3 Dias, 14 Garrido; 15 Gonzalez, 11 Matuzalem, 6 Mauri; 8 Hernanes; 10 Zarate, 77 Sculli. A disp.: 12 Berni, 13 Stendardo, 31 Meghni, 81 Del Nero, 17 Foggia, 92 Ceccarelli, 18 Kozak. All. Reja Tutt’altro umore, invece, in casa Cesena, dopo l’ottimo pareggio in rimonta contro la Juventus l’entusiasmo è alle stelle e gli uomini di Ficcadenti sperano di uscire dall’Olimpico con qualche punticino utile per la corsa salvezza. Diciannove i giocatori convocati da Ficcadenti per il match contro la Lazio. Non ci saranno Giaccherini, squalificato, e Rosina, infortunato. Confermato il modulo 4-3-1-2, che sarà dunque speculare a quello dei padroni di casa. Tra i pali ci sarà Antonioli quasi un derby per lui visti i suoi trascorsi alla Roma. Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen e Lauro comporranno il pacchetto difensivo, con il terzino destro che sostituirà Santon, uscito malconcio dopo la buona prova di sabato scorso, solo in extremis si saprà se l’ex interista riuscirà ad essere almeno in panchina. Centrocampo a tre con Caserta, Colucci e Parolo, in attacco Jimenez agirà dietro le due punte che saranno Bogdani e Malonga. Convocato per la prima volta il diciannovenne attaccante finlandese Roope Riski. Ricapitolando dovrebbe essere questo l’undici romangnolo: Cesena (4-3-1-2): 1 Antonioli; 77 Ceccarelli, 3 Pellegrino, 25 Von Bergen, 6 Lauro; 8 Caserta, 14 Colucci, 18 Parolo; 10 Jimenez; 71 Bogdani, 17 Malonga. A disp.: 33 Calderoni, 15 Benalouane, 29 Dellafiore, 4 Appiah, 46 Santon, 44 Piangerelli, 7 Riski. All. Ficcadenti

  • Serie A, i numeri della 29 Giornata. Pari Milan, l’Udinese è da Champions

    Serie A, i numeri della 29 Giornata. Pari Milan, l’Udinese è da Champions

    Sono 22 le reti segnate nella 29esima giornata di Serie A che ha visto il Milan gettare alle ortiche una ghiotta occasione di allungare a +7 sui cugini dell’Inter, fermati sul pari a Brescia nell’anticipo di venerdì, in classifica impattando a San Siro dopo aver rischiato di perdere contro la cenerentola del campionato Bari. Andati sotto di una rete nel primo tempo, i rossoneri rimangono anche in 10 per l’espulsione di Ibrahimovic che molto probabilmente farà saltare all’attaccante svedese la sfida scudetto contro la sua ex squadra l’Inter tra due settimane e riacciuffano il pari soltanto nel finale grazie alla rete del barese Antonio Cassano che punisce la squadra della sua città.

    Ritorna al successo il Napoli dopo la sconfitta patita con il Milan e il pari scilabo con il Brescia. Gli uomini di Mazzarri battono il Parma 3-1 (a Palladino rispondono Hamsik, Lavezzi e Maggio) e salgono a quota 56 punti ad una lunghezza dai nerazzurri e a 6 dalla vetta occupata dai rossoneri. I partenopei rientrano così in corsa per lo scudetto considerato l’imminente derby milanese del 3 aprile che potrebbe consentire a Cavani e compagni di accorciare ulteriormente in classifica.

    Passiamo a parlare invece della squadra più bella della Serie A, l’Udinese. Gli uomini di Guidolin stanno compiendo un autentico miracolo dopo il disastroso avvio di campionato che aveva visto i friulani perdere le prime quattro gare di campionato risalendo di posizioni giornata dopo giornata. I bianconeri possono vantare un attacco esplosivo con le 54 reti messe a segno, secondi solo all’Inter che guida con una sola rete in più (55), trascinati dal capocannoniere del torneo Di Natale e da un super Sanchez. Le ultime 4 reti (2 di Di Natale e una di Sanchez) sono state realizzate in quel di Cagliari che hanno permesso all’Udinese di piazzarsi oggi al quarto posto che vuol dire Champions League.

    C’era anche grande attesa per il derby della capitale, andato in scena di pomeriggio per problemi di ordine pubblico. La Roma vince la stracittadina per merito della doppietta di Totti che fa secco Muslera su calcio di punizione e su penalty tornando a segnare in un derby a 5 anni di distanza dall’ultima marcatura. E’ lui l’uomo derby in un match giocato con i nervi a fior di pelle e che ha visto la Lazio terminare la sua gara in 9 contro 11 per le espulsioni di Radu e Ledesma.

    Momenti difficilissimi per Juventus e Palermo: i bianconeri nell’anticipo serale del sabato si fanno rimontare le due reti di vantaggio, siglate da Matri, dal Cesena e rinviano ancora di una settimana l’appuntamento con una vittoria che manca da un mese (1-0 all’Inter) abbandonando le ultime speranze di quarto posto, i siciliani cadono a Marassi (1-0 con il Genoa) non riuscendo a risollevarsi neanche con la nuova gestione Cosmi. Forse non era Delio Rossi il problema.

    Sorride invece la Fiorentina che sta ritrovando una buona continuità di risultati che mancava in riva all’Arno dal vecchio corso Prandelli. I viola espugnano il difficile campo del Bentegodi battendo il Chievo per 1-0 grazie alla rete del ritrovato Vargas.

    Infine chiudiamo con due importanti scontri salvezza: il Bologna di Malesani continua a stupire e torna da Lecce con 3 punti fondamentali targati Ramirez, attestandosi a centro classifica in acque tranquille nonostante la penalizzazione di 3 punti inflitta dalla Commissione Disciplinare per inadempienze Co.Vi.Soc.; tutt’altro che tranquille invece le acque sulle quali naviga la Sampdoria che perde a Catania 1-0 e viene inghiottita nella lotta salvezza. Un declino inaspettato ad inizio stagione ed alimentato dallo smantellameto del reparto avanzato blucerchiato che ha visto partire i gioielli Cassano e Pazzini verso Milano sponda rossonera per il primo e nerazzurra per il secondo.

    Risultati e marcatori 29 Giornata Serie A

    BRESCIA – INTER 1-1
    18′ Eto’o (I), 86′ Caracciolo (B)
    CAGLIARI – UDINESE 0-4
    43′ Benatia, 44′ Sanchez, 50 Di Natale, 56′ Di Natale
    CATANIA – SAMPDORIA 1-0
    76′ Llama
    CESENA – JUVENTUS 2-2
    19′ Matri (J), 34′ Matri (J), 40′ rig Jimenez (C), 81′ Parolo (C)
    CHIEVO – FIORENTINA 0-1
    48′ Vargas
    GENOA – PALERMO 1-0
    77′ Floro Flores
    LECCE – BOLOGNA 0-1
    33′ Ramirez
    MILAN – BARI 1-1
    39′ Rudolf (B), 83′ Cassano (M)
    PARMA – NAPOLI 1-3
    29′ Palladino (P), 53′ Hamsik (N), 58′ Lavezzi (N), 88′ Maggio (N)
    ROMA – LAZIO 2-0
    70′ Totti, 93′ rig Totti

    Classifica

    1. MILAN 62 29
    2. INTER 57 29
    3. NAPOLI 56 29
    4. UDINESE 53 29
    5. LAZIO 52 29
    6. ROMA 49 29
    7. JUVENTUS 42 29
    8. PALERMO 40 29
    9. FIORENTINA 40 29
    10. CAGLIARI 39 29
    11. BOLOGNA (-3) 39 29
    12. GENOA 38 29
    13. CHIEVO 32 29
    14. CATANIA 32 29
    15. SAMPDORIA 31 29
    16. PARMA 29 29
    17. CESENA 29 29
    18. LECCE 28 29
    19. BRESCIA 26 29
    20. BARI 17 29

    Prossimo turno 19-20 marzo 2011

    BARI – CHIEVO
    BOLOGNA – GENOA
    FIORENTINA – ROMA
    INTER – LECCE
    JUVENTUS – BRESCIA
    LAZIO – CESENA
    NAPOLI – CAGLIARI
    PALERMO – MILAN
    SAMPDORIA – PARMA
    UDINESE – CATANIA

    Classifica Marcatori

    24 Di Natale (Udinese)
    20 Cavani (Napoli)
    19 Eto’o (Inter)
    17 Di Vaio (Bologna)
    16 Matri (Juventus)
    14 Ibrahimovic (Milan)
    12 Sanchez (Udinese)
    11 Pato (Milan), Pazzini (Inter)
    10 Borriello (Roma), Gilardino (Fiorentina), Pastore (Palermo), Robinho (Milan)
    9 Crespo (Parma), Hamsik (Napoli), Pellissier (Chievo), Quagliarella (Juventus)
    8 Caracciolo (Brescia), Ilicic (Palermo), Vucinic (Roma)
    7 Hernanes (Lazio), Maxi Lopez (Catania), Miccoli (Palermo), Totti (Roma)

  • Lite in diretta tra Di Canio e Lotito, il video

    Lite in diretta tra Di Canio e Lotito, il video

    Il post derby è infuocato per il presidente Lotito intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium per protestare per il laser negli occhi di Muslera in occasione della prima rete di Francesco Totti ed incalzato da Paolo Di Canio sul caso Zarate. L’argentino, irriconoscibile in questa stagione, per l’ex bandiera laziale è stato sopravvalutato dalla società e pagato uno sproposito “avete speso 21 milioni a fronte di 14,9 milioni in transazioni per acquistare Zarate, che è un giocatore sopravvalutato. Lei è indagato per questo, non si permetta di darmi del bugiardo” . “Di Canio, lei pensi a fare il giocatore e a non parlare di economia, visto che non sa quello che dice” la risposta del presidente della Lazio che ha poi annunciato la querela.

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  • Le pagelle di Roma – Lazio 2-0: Muslera ‘Er Saponetta’

    Le pagelle di Roma – Lazio 2-0: Muslera ‘Er Saponetta’

    Pagelle Roma

    De Rossi 6.5 Buona la partita di capitan futuro, che si rende utile alla squadra nel primo tempo e recupera moltissimi palloni. Buona anche la fase di ripartenza, con diversi assist serviti al capitano Francesco Totti.  Si becca un giallo per un intervento un po’ scomposto a centrocampo, per eccesso di foga agonistica. Ma in generale compie il suo mestiere e in maniera discreta.

    Riise 6,5 Praticamente sbaglia poco e niente, chiudendo benissimo su Sculli e su Lichtsteiner, avversari costantemente presenti sulla sua fascia. Non dimentica la fase offensiva e quando può scende da sinistra per servire cross o permettere gli inserimenti e i tagli delle punte. Semaforo “Rosso” per gli attaccanti laziali sulla sua corsia.

    Totti 7,5 Non segnava da 8 anni in un derby, stavolta si impegna e addirittura ne fa due. Dedica già vista sulla maglia per Ilary con su scritto “sei sempre unica”. Nel primo tempo si sacrifica moltissimo in fase di copertura dando una mano alla squadra e lottando come un leone a centrocampo. Poi quando gli capita l’occasione giusta, su punizione lascia il suo biglietto da visita con firma e dedica a Muslera, che intento a leggere si scorda di parare. Gloria nel finale  con la realizzazione del rigore del 2 a 0. Mezzo voto in meno per le continui liti nel finale con mezza squadra biancoceleste.

    Simplicio 6,5 Decisivo il suo ingresso nel finale, quando la partita sembra volgere al termine,viene servito in area da Taddei  e riesce a procurarsi il rigore che chiuderà ogni sogno di un’eventuale rimonta laziale. Al posto giusto nel momento giusto!

    Pizzarro 7 Quando manca lui si sente. Per informazioni chiedere a Ranieri. È davvero il giocatore che completa questa squadra, detta i tempi e fa funzionare alla perfezione tutti i meccanismi di gioco. Si presenta all’Olimpico in questo derby con un gran tiro da fuori area che colpisce la traversa  e fa tremare lo stadio. Non si contano i suoi dribbling, i palloni giocati a centrocampo e gli assist serviti alle punte. Fondamentale

     

     

    Pagelle Lazio

     

    Hernanes 6 Il migliore in campo per i suoi senza ombra di dubbio. Rimane ancora  inspiegabile la sostituzione nel secondo tempo da parte dell’allenotore biancoceleste Reja, che lo toglie per inserire Mauri. Ha qualità tecniche non indifferenti e ogni volta che gli arriva il pallone sa come rendersi pericoloso. Suo uno dei pochi tiri pericolosi della partita e suoi molti assist per un Floccari poco ispirato in attacco.

    Zarate 5 Davvero poco incisivo. Si intestardisce e prova una quantità esorbitante di dribbling, ma senza risultati positivi. Praticamente è come una zanzara sulla schiena di un rinoceronte: Innocuo. Sostituito nella ripresa, fa rimpiangere a Reja la scelta di averlo messo in campo fin dal primo minuto.

    Ledesma 5 Poca qualità, in una partita anonima per l’italo argentino. Nel finale sale agli onori delle cronache con l’espulsione rimediata per le continue proteste nei confronti di Tagliavento. Nervosetto

    Radu 4 Tralasciando la partita, dove non commette particolari errori in fase difensiva, il voto è per il gesto inqualificabile che compie nel finale del secondo tempo. Totti e Simplicio ritardano la battuta di una punizione all’altezza del corner, lui si infastidisce e senza alcun motivo va a rifilare una testata al brasiliano a due passi dall’assistente dell’arbitro. Rosso diretto e Lazio in 10. Senza parole.

    Muslera 4 a Roma dopo l’ennesimo errore sul calcio di punizione di Totti lo chiameranno ‘Er saponetta’. Piazza male la barriera e non vede partire il bolide del capitano giallorosso. Complice diretto del gol, quando la palla gli passa tra le mani prima di finire in rete. Fosse la prima volta avremmo anche capito, ma ormai nella capitale si parla della ‘maledizione delle mani saponettate’!

  • Totti spegne la Lazio. La Roma vince il derby del nervosismo

    Totti spegne la Lazio. La Roma vince il derby del nervosismo

    Game Over all’Olimpico dove Francesco Totti affonda la Lazio con una sua doppietta, portando a 5 la serie di vittorie consecutive nei derby capitolini. Lazio che perde anche il quarto posto ai danni di un’Udinese devastante a Cagliari e allo stesso tempo rilancia i giallorossi alla conquista di un posto nell’Europa che conta, visti i soli due punti di distanza dai biancocelesti.

    Vediamo nel dettaglio come si è svolta la sfida tra le due squadre della capitale:

    Primo Tempo – Leggera variazione di formazione per Vincenzo Montella che schiera un 4-2-3-1 con il tridente formato da Menez, Perrotta e Vucinic a supporto del capitano Francesco Totti. Tutto secondo le previsione per quanto riguarda la squadra biancoceleste guidata da Reja.

    Primo squillo della Lazio al 3’ minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un tiro da fuori di Matuzalem facilmente neutralizzato da Doni. La Roma non ci sta e solamente due minuti dopo, Pizarro prende palla a centrocampo e fa partire un gran tiro da fuori area che va a  stamparsi sulla traversa, con Muslera battuto.

    Parte bene la Roma che sfrutta molto le corsie laterali soprattutto con Riise e Vucinic, mentre la Lazio approfittando della poca copertura di Menez a destra, permette a Lichtsteiner di spingere molto sulla sua zona di campo. Una partita che nella prima metà del primo tempo non regala grandi emozioni e stenta a decollare a causa dei numerosi falli a centrocampo commessi da entrambi i lati.

    Brivido al 33’ quando Hernanes dal limite dell’area in posizione defilata fa partire un gran tiro che taglia tutta l’area e va di poco fuori. Al 40’ palla gol colossale per i giallorossi, con Juan servito in area da Menez che si fa murare il tiro a colpo sicuro da Ledesma. Sulla successiva ripartenza della Lazio, splendida la chiusura di Burdisso su Zarate che si stava lanciando nell’uno contro uno con Doni. Più Roma che Lazio nel primo tempo, ma nonostante tutto si va negli spogliatoi con il risultato ancora sullo 0 a 0.

     

    Secondo Tempo – Le squadre scendono in campo con le stesse formazioni iniziali. Più aggressiva la Lazio nella ripresa, forse anche per le notizie che arrivano da Cagliari, dove l’Udinese vincendo 2 a 0 fa scendere i biancocelesti al quinto posto in classifica.

    Al 18’ si fa avanti la Lazio: traiettoria insidiosa sul calcio di punizione battuto da Ledesma, con la palla che va alta di poco sopra la traversa. Ancora Lazio al 21’ con una gran palla servita da Hernanes verso Floccari. La punta biancoceleste schiaccia di testa e vede il pallone finire fuori di pochissimo.

    Al 24’ arriva il gol della Roma che sblocca il risultato: invenzione di Totti che non segnava da 8 anni nel derby. Calcio di punizione dal limite dell’area che il capitano giallorosso calcia forte al centro della porta. Muslera non la vede partire e non riesce a neutralizzare il tiro, vedendo il pallone finire alle sue spalle. Parata sicuramente non impossibile, quindi il portiere uruguaiano non è esente da colpe.

    Reja corre ai ripari e fa un doppio cambio con Mauri al posto di Hernanes e Kozak a sostituire uno spento Zarate. Ci prova la Lazio a rimettere la partita sul binario giusto, ma troppo spesso le azioni sono caotiche e frettolose, quindi senza la giusta pericolosità.

    Assurda nel finale di partita la reazione di Radu al 42’ quando va a dare una testata a Simplicio perché ritardava la battuta del calcio di punizione. Lazio in 10 e gesto davvero inqualificabile.

    Bruttissimo il finale con le continue liti tra Totti e i giocatori della Lazio dove Tagliavento deve faticare per far ripartire il gioco. La partita non finisce di regalare emozioni quando al 46’ l’arbitro fischia un rigore per il contatto subito in area da Simplicio, spostato da Biava. Finale incandescente dove viene espulso anche Ledesma per le continue proteste. Totti dagli undici metri è micidiale e con un gran tiro di potenza batte ancora Muslera.

    Doppietta e Game Over all’Olimpico con Roma che batte la Lazio 2 a 0.