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  • Le due facce di Roma: Vis Nova da applausi, la Lazio affonda

    Le due facce di Roma: Vis Nova da applausi, la Lazio affonda

    Se la Roma Vis Nova può sorridere, dato che in una settimana e mezza il suo campionato è cambiato, non può farlo certamente la Lazio. Un’altra sconfitta per i capitolini, stavolta contro un Posillipo che dall’inizio alla fine si è dimostrato più maturo, capace di gestire ogni singola situazione con freddezza e calma, l’ultima non per caso etichettata come la virtù dei forti. Questo Posillipo è forte, solido dietro, cinico davanti e poi, l’arrivo di Buslje e la ritrovata forma di Negri danno tranquillità a un reparto che si aiuta a vicenda. Occhiello sta facendo un ottimo lavoro, i risultati si vedono, è vero, la squadra napoletana non incanterà, ma è pratica, poche cose fatte bene: questo è il segreto. Stupisce anche il Vis Nova, capace di annientare il Savona con una gara praticamente perfetta.

    Marinic - Kragic, Saccoia e Gallo del Robertozeno Posillipo - foto web
    Marinic – Kragic, Saccoia e Gallo del Robertozeno Posillipo – foto web

    La Lazio non sa più vincere, e quando i punti non arrivano da un pò tende a subentrare quell’ansia di fare risultato a tutti i costi. La truppa di Vittorioso, dopo il pareggio all’esordio con l’Acquachiara è riuscita a uscire con i tre punti solo dalla sfida casalinga contro il Sori. Qualcosa poi si è rotto, il calendario non è stato favorevole, dopo la sconfitta non meritata a Bogliasco, dove avrebbero potuto raccogliere qualcosa in più, il Posillipo non era certo la squadra migliore da affrontare in questa stagione, visto che i rossoverdi hanno perso solo una partita, contro il Recco. Ferma a quattro punti la Lazio, che ora dovrà conquistarli contro le squadre di bassa classifica, potendo la formazione romana ambire a qualcosa in più di una salvezza risicata, vista la rosa non certo di secondo livello.

    Andro Buslje ( Posillipo ) autore di tre gol
    Andro Buslje ( Posillipo ) autore di tre gol

    Partita che si mette subito sui binari giusti per il Robertozeno Posillipo, il merito è tutto dei rossoverdi se la Lazio fa fatica a trovare la via della rete, dato che i quattro totali messi a segno da Giorgi e compagni riguardano solo le prime due frazioni. Sotto nel punteggio fin da subito la formazione di casa ci prova, ma inseguire non è mai semplice. La compagine campana gioca semplice, senza accelerare, trova in Marinic – Kragic e Buslje, oltre al doppiettista Renzuto, le sue bocche da fuoco, e dietro alza un muro davanti a Negri. Un 11 a 4 finale che non dà spazio a repliche, una gara a senso unico, dove la Lazio ha fatto davvero troppo poco per pensare di far male all’avversario.

    Una prova da leoni quella della Roma Vis Nova, che davanti al proprio pubblico ottiene la terza vittoria in dieci giorni. Le prestazioni contro Ortigia e Florentia hanno ridato nuova linfa alla formazione di Ciocchetti, la cui partenza in questa stagione non era stata delle migliori. Ripescati in estate grazie alla nuova formula i giallorossi hanno fatto gli innesti nei ruoli giusti, creando un gruppo giovane intorno alla ” vecchia guardia ” composta da chi è nato e cresciuto in questa società. L’atteggiamento fin dalle prime battute è quello di una squadra che vuole subito imporre il proprio gioco, tutti sanno quello che devono fare e, nonostante la velocità e il ritmo del Savona, cercano di rispondere alle offensive liguri. La squadra di Angelini ha perso molto, soprattutto in fase offensiva, ed è lo stesso Federico Mistrangelo, intervistato nel pre partita, a sottolineare l’indebolimento di una rosa infarcita di giovani. Partita dai ritmi alti, come era preventivabile, azioni da una parte e dall’altra, sostanziale equilibrio, anche se la Roma Vis Nova ha qualcosa in più, e il momento positivo aiuta i ragazzi in acqua, convinti e determinati a fare il loro gioco. Una difesa che mette in difficoltà Savona, sempre portato ad affrettare le conclusioni, la maggior parte delle volte imprecise o parate da un ottimo Bonito.

    Simone Pappacena ( VIs Nova ) uno dei migliori in vasca
    Simone Pappacena ( VIs Nova ) uno dei migliori in vasca

    Pressing forte, indipendentemente che a marcare siano Bernardo Gomes o capitan Innocenzi, alternato a una zona ” M “ sempre fatta con cura, un marchio di fabbrica volto a mettere in difficoltà gli avversari. Eppure l’espulsione di Mandolini dopo solo due minuti e mezzo poteva giocare a sfavore della Roma Vis Nova, vista l’importanza del centroboa che della squadra era stato il capocannoniere finora. Niente di tutto ciò, anzi, la fiammella che accende la partita, con i padroni di casa che, con Calcaterra e Spinelli, possono sopperire alla sua assenza. Pappacena e Bernardo Gomes si mettono in proprio, segnando una rete più bella dell’altra. E’ da standing ovation la ” palombella ” a giro con cui il giocatore romano batte Antona, un gesto tecnico che lascia a bocca aperta, mentre il brasiliano è autore forse della sua più bella partita in Italia finora. Difende, nuota e segna, prendendo per mano la squadra, perchè la Roma Vis Nova sa forzare ma anche rallentare quando ce n’è bisogno, da squadra che sta crescendo e trovando la quadratura del cerchio. Il Savona si affida ai contropiedi di Alesiani, al quarto tempo ancora in grado di scattare, anche se spesso i compagni tardano a servirlo. Sadovy ha un cliente difficile, la zona architettata da Ciocchetti lo relega sempre ai due metri, con poco spazio per concludere, ma nonostante ciò l’ex centroboa con due reti importanti a uomini pari prova a dare una scossa ai suoi. Sempre in controllo il Vis Nova che, sopra di una rete, nel quarto tempo, dà lo strappo decisivo, portando a casa una vittoria fondamentale. Bene dietro e ottima la percentuale a uomo in più, Savona che in trasferta fa fatica e  che, in virtù di questo passo falso, viene superato proprio dai romani in classifica. Sterilità offensiva, nessuno che riesca a prendere per mano la squadra, manovra troppo impacciata e Angelini non può essere soddisfatto, contro il Trieste venerdì dovrà essere un’altra storia. Roma Vis Nova a 9 punti, e rubando una frase di Pappacena al termine dell’incontro, “l’appetito vien mangiando”.

  • Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata non totalmente perfetta per le tre italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    Il Napoli ha proseguito la sua striscia positiva andando a conquistare, sul campo del Midtjyalland, il terzo successo su tre gare europee disputate in stagione.

    Prima del Napoli, la Lazio aveva mostrato tanta grinta e tanto cuore per avere la meglio sul Rosenborg, pur avendo giocato dal 6° in 10 per il rosso a Mauricio, terza espulsione stagionale per lui.

    La nota stonata della serata di Europa League per l’Italia, arriva da Firenze. La capolista della Serie A infatti ha subito il secondo ko casalingo europeo, dopo quello con il Basilea, uscendo sconfitta per 2-1 dal Lech Poznan.

    Veniamo al racconto delle tre sfide, partendo in ordine cronologico dalle due giocate alle 19.

    FIORENTINA – LECH POZNAN

    Paulo Sousa decide per un ampio turnover nella sfida contro i polacchi. Attacco guidato dal duo Babacar-Rossi.

    La partenza viola è buona con una chance non sfruttata dopo pochi minuti, sostanzialmente però nel primo tempo non accade molto altro anche per una Fiorentina lenta e poco propositiva. Nella ripresa sono sempre gli uomini di Sousa a fare la gara ma la rete la trova il Lech con il perfetto inserimento di Kownacki che colpisce di prima e batte Sepe. La rete dà la scossa ai viola che si lanciano in avanti ma sia Vecino che Bernardeschi non riescono a superare un ottimo Buric. I polacchi, passato lo spavento si riportano avanti e, al 82°, sulla sponda di Kamisnki è lesto Gajos a girare il rete la palla dello 0-2. La Fiorentina cerca in tutti i modi di riaprirla e ci riesce con il gol di Rossi al 90°. Il sogno pareggio c’è, ma si spegne al 93° quando Babacar da due passi colpisce alto di testa. Vince il Lech, secondo ko europeo casalingo dei viola con la classifica che ora si fa preoccupante.

    FIORENTINA – LECH POZNAN 1-2 (65° Kownacki (L), 82° Gajos (L), 90° Rossi (F))

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Roncaglia, Tomovic, Astori; Rebic, Mati Fernandez, Suarez (73° Ilicic), Verdù (65° Vecino), Pasqual (68° Bernardeschi), Babacar, Rossi.

    Allenatore: Paulo Sousa

    Lech Poznan (4-2-3-1): Buric; Kedziora, Dudka, Kaminski, Kadar; Tralka, Tetteh; Formella, Holman (68° Hamalainen), Lovrencsics; Thomalla (63°Kownacki (78° Gajos)).

    Allenatore: Urban.

    Arbitro: Mazeika.

    Ammoniti: Lovrencsics (L), Tralka (L).

    Espulsi: Rebic (F).

     

    LAZIO – ROSENBORG

    Alessandro Matri | Foto Twitter
    Alessandro Matri | Foto Twitter

    Niente turnover, o almeno molto ridotto, per Pioli nella sfida casalinga contro il Rosenborg. In avanti tridente Candreva-Mauri-Felipe Anderson alle spalle di Matri. 

    La partenza è shock perchè dopo soli 6 minuti Mauricio, dopo un errore difensivo, è costretto al fallo che gli costa il rosso diretto. La gara si mette in salita ma la Lazio ha tanta grinta e cuore e al 28° Candreva imbecca perfettamente Matri che non fallisce l’appuntamento con il gol. La reazione del Rosenborg è immediata ma Berisha ed i pali mantengono i biancocelesti avanti. Ad inizio ripresa arriva il raddoppio di Felipe Anderson. Sembra tutto chiuso ma i norvegesi riescono a riaprirla con il colpo di testa di Soderlund al 69°. La Lazio rischia di subire il pareggio ma al 82° Radu conquista un calcio di rigore. Dal dischetto va Candreva, Hansen respinge ma lo stesso Candreva ribadisce in gol. Nell’ultimo minuto di recupero c’è ancora gloria per Berisha che para un rigore a Soderlund. Vince la Lazio che mantiene la vetta del girone.

    LAZIO – ROSENBORG 3-1 (28° Matri (L), 54° Felipe Anderson (L), 69° Soderlund (R), 82° Candreva (L)

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi (11° Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (75° Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (70° Lulic); Matri.

    Allenatore: Pioli

    Rosenborg (4-3-3): An. Hansen; Svensson (75° Konradsen), Eyjolfsonn, Bjordal, Dorsin (62° Mikkelsen); Jensen, Selnaes (89° Vilhjalmsson), Midtsjo; De Lanlay, Soderlund, Skjelvik.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Arbitro: Gil.

    Ammoniti: Bjordal (R), Milinkovic-Savic (L), Matri (L)

    Espulso: Mauricio (L).

     

    MIDTJYALLAND – NAPOLI

    Per la sfida in Danimarca, tra le due prime della classe del girone, Maurizio Sarri decide di dare riposo a diversi titolari, dando spazio alle seconde linee, con grande qualità, come Valdifiori, Chiriches e Gabbiadini. 

    L’inizio gara vede i padroni di casa aggressivi e vogliosi di fare la partita ma al 19° arriva il gioiello di Callejon: lancio perfetto di Koulibaly e tocco volante dello spagnolo che scavalca il portiere. I danesi non hanno una grandissima reazione e subiscono un devastante uno-due firmato da Gabbiadini, il primo con un tocco piuttosto facile al 31° e poi una conclusione perfetta, che s’infila all’incrocio, al 40°. A due minuti dal termine del primo tempo, reazione del Midtjyalland che accorcia le distanze con un tocco da pochi passi di Pusic. Nella ripresa i partenopei cercano di gestire gara e risultato, rischiano qualcosina nel finale, prima al 77° Koulibaly salva sulla linea poi nei minuti di recupero è la traversa a dire di no al tiro cross di Mabil. Prima del triplice fischio dell’arbitro arriva anche il gol del Pipita Higuain per il definitivo poker azzurro.

    MIDTJYALLAND – NAPOLI 1-4 (19° Callejon (N), 31°,40° Gabbiadini (N), 43° Pusic (M) 94° Higuain (N))

    Midtjyalland (4-4-2): Andersen; Romer, Hansen, Sviatchenko, Novak; Duelund (73° Mabil), Sparv, Poulsen, Royer; Rasmussen (73° Larsen), Pusic (62° Onuachu).

    Allenatore: Thorup.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (81° Strinic); Allan (60° Hamsik), Valdifiori, David Lopez; Callejon (64° Higuain), Gabbiadini, El Kaddouri.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Gozubuyuk.

    Ammoniti: Koulibaly (N)

     

  • Tris della  Juventus, Lazio bene con il Frosinone

    Tris della Juventus, Lazio bene con il Frosinone

    La Juventus ha la meglio, in rimonta, contro il Bologna per 3-1;  dopo una sconfitta e due pareggi ecco arrivati i tre punti allo “Juventus Stadium”; ospiti avanti dopo pochi minuti grazie alla rete siglata da Mounier ma è Morata a raddrizzare la gara con un colpo di testa prima della fine del primo tempo, nella ripresa è Dybala su rigore a portare avanti la squadra di Allegri che chiude definitivamente con Khedira la sfida, il tedesco è al suo primo gol con la maglia della Juventus. 

    juve bologna

    Oggi di buono per i Campioni di Italia c’è sicuramente la prestazione offerta, la Juventus ha giocato bene ed è stata propositiva; di negativo c’è sicuramente il gol subito dopo pochi minuti di gioco, praticamente nell’unica palla gol creata dal Bologna; ancora non del tutto convincente la prestazione fornita dal centrocampo: Pogba troppo spesso ama specchiarsi e finisce per perdere il pallone. Grande partita offerta da Khedira, autore della terza rete, il quale sta tornando sui livelli di gioco del Real Madrid. Dybala ha dimostrato di essere un grande macinatore di chilometri.

    All’Olimpico la Lazio ha la meglio sul Frosinone per 2-0; si sono dovute sudare le proverbiali sette camice per la squadra di Pioli, per avere la meglio sul Frosinone si è dovuti arrivare al 80′; terza vittoria di fila per la Lazio, i ciociari si sono arresi dopo una gara di grande tenacia nella quale la Lazio ha risentito della sfida di Europa League disputata giovedì. E’ Keita a far gioire il pubblico di fede laziale: su un pallone appoggiato da Djordjevic, la sua botta è andata sul palo prima in finire in rete. In pieno recupero la rete che ha chiuso la gara: Djordjevic ha insaccato dopo una respinta di Leali su Anderson.  Per la Lazio, secondo posto in classifica, in attesa delle gare che si disputeranno alle ore 20,45.

     

    RISULTATI GARE DELLE 18 

    JUVENTUS – BOLOGNA 3-1 

    LAZIO – FROSINONE 2-0

  • Europa League: bottino pieno per Fiorentina, Lazio e Napoli

    Europa League: bottino pieno per Fiorentina, Lazio e Napoli

    Serata decisamente positiva per le 3 compagini italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    La Fiorentina ha espugnato con estrema facilità per 4-0 il campo della Belenenses, con il ritorno al gol anche di Giuseppe Rossi. La Lazio ha dovuto soffrire, andando anche sotto, per battere di misura il Saint Etienne che ha chiuso in 9 all’Olimpico. Tutto abbastanza semplice per il Napoli di Sarri che dopo il 5-0 casalingo al Bruges ha battuto 2-0 il Legia, grandissimo il gol di Higuain, in trasferta.

    Veniamo al racconto delle tre gare, partendo da quella dell’Olimpico.

    LAZIO – ST. ETIENNE

    La Lazio vuole vincere per cancellare il pareggio beffa di Dnipro ma la sfida per i biancocelesti parte subito in salita. Al 6° infatti, su azione di corner, i francesi passano grazie al gol di Sall che colpisce sul secondo palo. La Lazio reagisce e serve un miracolo del portiere Ruffier per negare a Hoedt la gioia del pareggio. Passano pochi minuti e su un altro calcio d’angolo i padroni di casa rischiano di capitolare di nuovo ma la traversa salva Berisha. Scampato il pericolo gli uomini di Pioli trovano il pareggio con Onazi bravo a girare verso la porta una palla rimasta in area dopo il cross di Felipe Anderson. Poco dopo la mezz’ora, la svolta della gara, il Saint Etienne rimane in 10 per il rosso a Beric colpevole di aver rifilato una gomitata a Mauricio. Ad inizio ripresa Hoedt trova la gioia del gol con una bella conclusione di sinistro. Sembra tutto in discesa ma i francesi non mollano nemmeno quando rimangono addirittura in nove per il secondo giallo a Sall. La rete di Biglia al 80° sembra mettere la parola fine al match ma gli ospiti non vogliono mollare e cercano di riaprirla con un bel pallonetto di Monnet-Paquet. La Lazio non riesce a chiuderla e corre qualche rischio ma al triplice fischio dell’arbitro è 3-2 con un successo che vale la testa del girone per i biancocelesti.

     

    LAZIO – ST. ETIENNE 3-2 (6° Sall (S), 22° Onazi (L), 48° Hoedt (L), 80° Biglia (L), 84° Monnet-Paquet (S))

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Basta, Mauricio (46° Gentiletti), Hoedt, Radu; Biglia, Onazi (74° Cataldi); Felipe Anderson, Mauri (64° Matri), Milinkovic-Savic; Keita.

    St.Etienne (4-3-3): Ruffier, Clerc, Sall, Perrin, Polomat; Pajot, Corgnet (63° Diomandé), Lemoine; Hamouma (64° Bahebeck), Beric, Roux (74° Monnet-Paquet).

    Ammoniti: Onazi (L)

    Espulsi: 33° Beric (S), 76° Sall (S)

     

    BELENENSES – FIORENTINA 

    Giuseppe Rossi | Foto Twitter
    Giuseppe Rossi | Foto Twitter

    Tutto facile per la Fiorentina che all’inizio rischia su un’incerta uscita di Sepe, su calcio di punizione ma poi passa al 18° con Bernardeschi che è bravo a spingere in rete la respinta di Ventura sul tiro di Vecino. Sbloccata la gara i viola la gestiscono, senza correre rischi e anzi raddoppiando nel recupero del primo tempo con la conclusione di Babacar, deviata da un difensore. Come nel primo tempo anche la ripresa vede la prima occasione in favore dei padroni di casa con Kuca che impegna Sepe. E’ solo un fuoco di paglia perchè i viola controllano agevolmente la sfida andando a sfruttare anche l’autogol di Tonel, su cross basso di Kuba Błaszczykowski, per il 3-0 al minuto 83°. Al 90° la festa è completata con il ritorno al gol di Pepito Rossi che con una perfetta conclusione non lascia scampo a Ventura.

     

    BELENENSES – FIORENTINA 0-4 (18° Bernardeschi, 45°+1 Babacar, 83° aut. Tonel, 90° Rossi)

    Belenenses (4-1-4-1): Ventura; Geraldes, Brandao, Tonel, Filipe Ferreira; Ruben Pinto; Fabio Sturgeon (40° Gomes), Carlos Martins (78° Caeiro), Andrè Sousa, Kuca (63° Nunes); Leal.

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Tomovic, Astori, Alonso; Bernardeschi (60° Badelj), Vecino, Suarez, Vecino, Rebic (81° Błaszczykowski); Rossi, Babacar (78° Verdù).

    Ammoniti: Kuca (B), Ruben Pinto (B), Rebic (F), Badelj (F).

     

    LEGIA VARSAVIA – NAPOLI 

    Sarri opta per un ampio turnover ed il primo tempo nella sfida di Varsavia non presenta grandissime emozioni, Gabriel rimane sostanzialmente inoperoso mentre i partenopei si fanno vedere con una conclusione di David Lopez respinta ad un passo dalla linea dalla difesa polacca. Ad inizio ripresa il Napoli passa con la premiata ditta Callejon-Mertens, lo spagnolo confeziona l’assist per il belga che segna.  Dopo il gol i polacchi cercano di buttarsi avanti e sfiorano il pareggio con un quasi autogol di Maggio, palla sulla traversa. Gli uomini di Sarri cercano il raddoppio, con il solito Mertens sempre vivacissimo. Allan ad un quarto d’ora dal termine avrebbe due volte il colpo del k.o. ma si fa ipnotizzare, in entrambi i casi, dal portiere che salva in corner. Sarri al 77° si gioca la carta Higuain ed il Pipita ci mette solo 6 minuti per inventarsi la giocata e la gran conclusione che vale il secondo gol. Al 88° Kuciak con uno splendido intervento nega la gioia del gol a Gabbiadini. Non accade altro il Napoli espugna Varsavia per 2-0.

     

    LEGIA VARSAVIA – NAPOLI 0-2 (53° Mertens, 83° Higuain)

    Legia Varsavia (4-3-3): Kuciak; Bereszyński, Rzeźniczak, Lewczuk, Brzyski; Guilherme, Pazdan (89° Makowski), Jodlowiec; Trickovski (62° Duda), Prijovic, Kucharczyk (62° Nikolic).

    Napoli (4-3-3): Gabriel; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan (85° Chalobah), Valdifiori, David Lopez; Callejon (77° Higuain), Gabbiadini, Mertens (72° El Kaddouri).

    Ammoniti: Rzeźniczak.

     

  • Europa League: super Napoli, beffa Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: super Napoli, beffa Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata agrodolce quella delle italiane in Europa League.

    Dopo la goleada del Napoli contro il Bruges nella sfida iniziata alle 19, sono arrivati il pareggio beffa del Dnipro al 93° contro la Lazio ed il ko casalingo della Fiorentina, rimontata dopo l’iniziale vantaggio, dal Basilea.

    Veniamo al racconto delle tre gare partendo, in ordine cronologico da quella del San Paolo.

    NAPOLI – BRUGES

    L'abbraccio tra Mertens e Callejon | Foto Twitter
    L’abbraccio tra Mertens e Callejon | Foto Twitter

    Tutto facile per il Napoli di Sarri che per la prima europea vara sul 4-3-3. La gara si mette subito bene con il tiro-cross di Callejon che al minuto 5, sorprende il portiere e s’infila in rete. Il Bruges abbozza una reazione ma viene castigato in pochi minuti dalla doppietta di Mertens che al 25° in sostanza chiude la gara. I belgi non riescono praticamente a rendersi mai pericoloso e nella ripresa subiscono prima il gol di Hamsik che sfrutta un’uscita incerta di Bolat e poi la doppietta personale di Callejon. Questa gara europea, oltre ai tre punti, porta in dote a Sarri, un ottimo Napoli, come sempre, in fase offensiva e più sicuro negli automatismi difensivi.

    NAPOLI – BRUGES 5-0 (5°, 77° Callejon, 19°, 25° Mertens, 53° Hamsik)

    NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Hamsik (62° Allan), Jorginho, David Lopez; Callejon, Higuain (72° Gabbiadini), Mertens (75° Insigne).

    BRUGES (4-3-3): Bolat; Meunier, Duarte, Mechele, De Bock; Vormer, Simons, Vazquez (69° De fauw); Bolingoli Mbombo (46° Izquierdo), Diaby (60° Claudemir); Leandro Pereira.

     

    DNIPRO – LAZIO 

    Beffa incredibile per la Lazio che sul campo del Dnipro prima sfiora il gol con Matri, poi passa in vantaggio con Milinkovic-Savic bravo a girare in rete una punizione calciata da Kishna al 34°. I biancocelesti vanno vicino al raddoppio contro un Dnipro che ci prova ma senza creare grossi pensieri a Marchetti. Al 93°, terzo ed ultimo minuto di recupero, arriva però la doccia fredda con Seleznyov che si libera sul secondo palo e, praticamente a porta vuota, spinge in rete il pallone del definitivo 1-1.

    DNIPRO – LAZIO 1-1 (34°Milinkovic-Savic (L), 93° Seleznyov (D))

    Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Fedetskyi (61° Ruiz), Douglas, Gueye, Anderson; Fedorchuk (45° Danilo), Edmar (86° Gama); Rotan, Matheus, Léo Matos; Seleznyov.

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Parolo, Onazi; Kishna (76° Candreva), Milinković-Savić (89° Mauri), F. Anderson; Matri (76° Keita).

     

    FIORENTINA – BASILEA

    L’incontro con la sua ex squadra non porta certo fortuna a Paulo Sousa. La sua Fiorentina infatti si fa rimontare dagli svizzeri e cede per 2-1 sul campo amico. La gara si era pure messa benissimo con la carambola tra Kalinic e Suchy che aveva visto rotolare la palla in rete al minuto 3°. Il Basilea prima pare in difficoltà ma poi pian piano cresce anche se ad inizio ripresa Blaszczykowski, al termine di una ripartenza, colpisce il palo. La svolta della gara arriva al 66° quando Gonzalo Rodriguez commette un brutto fallo su Embolo che gli costa il rosso diretto. Poco dopo s’infortuna anche Astori,così la Fiorentina si trova senza i propri centrali e al 71° capitola con il tiro di Bjarnason che supera Sepe e s’insacca in gol. Passano solo 7 minuti ed un gioiello balistico da fuori area di Elneny fissa il risultato sul 1-2 che fa sorridere gli svizzeri.

    FIORENTINA – BASILEA 1-2 (3° Kalinic (F), 71° Bjarnason (B), 78° Elneny (B))

    Fiorentina (3-4-3): Sepe; Rodriguez, Roncaglia, Astori (68° Tomovic); Borja Valero, Badelj, Blaszczykowski, Alonso; M. Fernandez (68° Pasqual), Kalinić, Iličič (46° Babacar).

    Basilea (4-4-2): Vaclík; Xhaka, Hoeg, Suchy, Lang; Boetius (72° Delgado), Elney, Zuffi, Bjarnason; Embolo, Janko (86° Callà).

    Espulso G.Rodriguez (F) al 66°.

  • Tris del Bayer Leverkusen, Lazio eliminata

    Tris del Bayer Leverkusen, Lazio eliminata

    Il Bayer Leverkusen centra la qualificazione alla fase a gironi della Champions League 2015/2016 sconfiggendo per 3-0 una Lazio in confusione dopo aver subito la prima rete al 40′ del primo tempo; la squadra di Pioli non è più stata in grado di reagire e di tentare di raddrizzare il risultato che si stava mettendo a favore dei tedeschi. Il primo gol del Bayer Leverkusen è stato un autentico regalo di De Vrij incapace di spazzare in area di rigore una palla vagante favorendo il gol di Calhanoglu; da li in poi la strada è stata completamente in salita con la Lazio incapace di reagire e di creare situazioni pericolose da gol; in avvio di ripresa subito il secondo gol del Bayer Leverkusen ha aggravato la situazione già difficile che si è definitivamente posta appannaggio dei tedeschi quando Mauricio è stato espulso per doppia ammonizione al 67. La definitiva terza rete arriva a due minuti dalla fine ed in contropiede.

    Bellarabi autore della terza rete che manda il Bayer Leverkusen alla fase a gironi
    Bellarabi autore della terza rete che manda il Bayer Leverkusen alla fase a gironi

    La Lazio ha perso in un sol colpo partita, qualificazione ai gironi di Champions League e quasi 40 milioni di ricavi. Invece la truppa di Lotito si dovrà accontentare della Europa League; è la quinta volta nelle ultime sette stagioni che le squadre italiane non riescono a superare l’ostacolo del turno preliminare, dopo la riforma voluta dal Presidente Uefa Michael Platini soltanto la Fiorentina nel 2009 e il Milan nel 2013 sono riuscite a passare il turno.

    CRONACA DELLA GARA:

    3′ pasticcio difensivo della difesa tedesca, cincischiano i due centrali difensivi e la palla staziona pericolosamente in area di rigore con Leno che è costretto all’uscita.

    6′ diagonale di Bellarabi, con la palla che attraversa tutta l’area di rigore ma nessuno ne sa approfittare.

    16′ destro di Calhanoglu da fuori area e la palla va alta sopra la traversa

    18′ Basta da fuori area si inventa una conclusione a foglia morta, da posizione molto defilata sulla fascia destra con la palla che esce alta sulla parte alta della rete

    18′ tiro di Calhanoglu, dal limite dell’area, ma la palla è respinta da Berisha

    25′ colpo di testa di Calhanoglu e la palla si stampa sulla traversa con Berisha fermo, immobile

    26′ testa di Papadoupolos, su cross di Calhanoglu, palla fuori.

    17′ Candreva serve Keita che, sulla corsa, entra in area di rigore, di sinistro conclude in diagonale la Lendo blocca la palla

    30′ Keita conclude da dentro l’area di rigore, di destro sul primo palo ma Lendo devia in calcio d’angolo

    39′ gol del vantaggio per il Bayer Leverkusen: azione partita da destra, De Vrij non esce a rinviare il pallone e Kiessling tira di destra, la palla rimpalla su tre gambe e giunge a Calhanoglu che, di destro, di piatto supera Berisha

    48′ Seconda rete del Bayer: Bellarabi serve in profondità Mehmedi, con Mauricio che sbaglia l’intervento e fulmina Berisha sul primo palo.

    50′ tiro di sinistro di Calhanoglu, dopo un 1/2 con Bellarabi, Berisha, in uscita, si oppone

    52′ Bender da fuori area calcia, di potenza e Berisha alza la sfera in calcio d’angolo

    65′ destro di Bellarabi, da dentro l’area di rigore e la palla, deviata, scorre in calcio d’angolo

    67′ la Lazio rimane in dieci uomini per l’espulsione, per doppia ammonizione, di Mauricio per fallo su Kiessling.

    88. Terza rete del Bayer Leverkusen: contropiede perfetto, perfetto l’incrocio sull’asse Kiessling-brandt con quest’ultimo che serve Bellarabi il quale può depositare a porta vuota dopo l’assist del primo.

    BAYER LEVERKUSEN – LAZIO 3-0 (37° Calhanoglu; 48° Mehmedi; 88° Bellarabi)

    BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1):Leno; Hilbert, Papadoupolos, Tah, Wendell; Kramer, Bender; Bellarabi [], Calhanoglu [79. Kruse], Mehemedi [75. Brandt]; Kiessling A disp: Kresic, Donati, Andrè Ramalho, Boenisch, Seung-WooAll: Roger Schmidt

    LAZIO (3-4-4): Berisha; Mauricio, De Vrij, Radu [55.Kishna]; Basta, Onazi [81. Morrison], Parolo, Lulic; Candreva, Keita, Felipe Anderson [69. Gentiletti] A disp: Guerrieri, Konko, Cataldi, Milinkovic-Savic. All: Stefano Pioli

    AMMONITI: 37’Bellarabi [B]; 59. Mauricio [L]; 66. Wendell [B]; 71. Parolo [L]; 74. Lulic [L]; 85. Hilbert

    ESPULSI: 67. Mauricio [L]

    RECUPERO: 0 + 3

    CALCI D’ANGOLO: 7-3

    ARBITRO:  Carlos Velasco Carballo

    ASSISTENTI: Roberto Alonso e Juan Juste

    ARBITRI D’AREA: Jesus Jil Manzano e Carlos Del Cerro

     

  • Tutti con la Lazio, a Leverkusen per un sogno

    Tutti con la Lazio, a Leverkusen per un sogno

    Manca ormai poco. Alla vigilia della gara di ritorno del playoff di Champions League in programma domani alla BayArena il clima è già caldo. La Lazio sogna una qualificazione alla fase a gironi della e a dividere i biancocelesti di Pioli da una competizione che manca da tredici anni sono solo novanta minuti contro un Bayer Leverkusen forte ma che, come dimostrato all’andata, non è imbattibile.

    Una gara già fondamentale prima dell’inizio di settembre, un motivo per iniettarsi fiducia e dimostrare di essere una grande squadra, sfruttare i punti deboli dell’avversario e non concedere spazi devono essere i due obiettivi principali domani. Due risultati su tre.

    Vantaggio minimo ma di vitale importanza per i capitolini, perché l’1-0 firmato da quel Keita Balde che sembrava già sul punto di partire ha significato tanto. Risultato milgiore non si poteva chiedere dopo una gara di sofferenze in cui la Lazio ha saputo soffrire e colpire al momento giusto, quando la stanchezza cominciava ad affiorare. Il segno del destino, perché probabilmente senza l’infortunio di Miro Klose il giovane spagnolo di origini senegalesi non sarebbe entrato ma a soli vent’anni ha deciso un incontro importantissimo, lasciandosi scivolare ogni tipo di pressione di dosso e diventando l’eroe di Roma per una notte. Un’azione personale da vero fenomeno con l’uomo della provvidenza, dopo aver tagliato la difesa avversaria, ha messo alle spalle del portiere tirando fuori in un urlo tutta la gioia mischiata alla rabbia. Quella di chi si era sentito fuori da un progetto ma che in poco tempo, complice anche l’infortunio di Klose, ha riscalato posizioni nelle gerarchie di Pioli.

    Miro Klose | Foto Twitter
    Miro Klose | Foto Twitter

    La Lazio va a Leverkusen quindi con un vantaggio ma non dovrà fare l’errore di chiudersi, visto il potere offensivo della squadra allenata da Roger Schmidt. Da temere c’è il solito Calhanoglu che, nell’ultima gara disputata in Bundesliga, ha timbrato il cartellino con una stupenda punizione dando la vittoria ai suoi. Dati alla mano nelle ultime cinque sfide casalinghe il Bayer non ha mai perso, quattro vittorie e un pareggio il rullino di marcia dei tedeschi ma la Lazio può contare sulla solidità difensiva e la vena realizzativa degli uomini davanti, che saranno pur giovani, ma hanno un potenziale incredibile.

    Si preannuncia una gara vibrante come all’andata, dove si è visto un solo gol ma dove le tante azioni confezionate dalle due formazioni ne avrebbero potuti portare altri. L’arbitro dell’incontro reso noto dall’Uefa sarà lo spagnolo Carlos Velasco Carballo.

    Il capitano dei tedeschi Lars Bender ha le idee chiare:

    “Dobbiamo essere più freddi, cercare di segnare il prima possibile e poi giocarcela. Sarà una partita aperta, una battaglia come all’andata”.

    Psicologicamente arriva bene il Bayer, dopo la vittoria sull’Hannover, così come la Lazio, che ha liquidato il Bologna sabato, perdendo però un perno del suo centrocampo, ovvero Lucas Biglia, il cui posto potrebbe essere preso da Parolo, con Lulic avanzato a centrocampo, mentre il principale candidato a sostituire l’argentino, ovvero l’azzurrino Cataldi, non sarà nell’undici titolare, almeno secondo le indiscrezioni della vigilia.Lucas Biglia

    Biancocelesti quindi sfortunati e che dovranno fare a meno per qualche settimana della loro “mente”, oltre che dei due attaccanti Klose e Djordjevic, ai box ancora per un po’. Tranquilla ma non troppo quindi la formazione italiana che non potrà rilassarsi visto che saranno i tedeschi a provare a prendere in mano il pallino del gioco, attaccando ma allo stesso tempo lasciando qualcosa. La difesa del Bayer Leverkusen non è parsa certo insuperabile. Papadopoulos e il giovane Jonathan Tah sono fisici ma in velocità possono andare in difficoltà e, se Hilbert sulla destra è parso affidabile, non si può dire la stessa cosa di Wendell sulla fascia sinistra, più propenso a offendere che difendere.

    La BayArena | Foto Twitter
    La BayArena | Foto Twitter

    Candreva e Felipe Anderson sono avvertiti, puntarlo potrebbe essere la soluzione migliore, con Keita che agirà gioco forza di nuovo come perno centrale, incaricato di dare imprevedibilità all’attacco. Kishna dopo il gol all’esordio partirà dalla panchina, caldo per entrare a gara in corso. Nella linea a tre di centrocampo oltre al giovane dell’Under 21 di Di Biagio ci sarà un cambio rispetto all’andata, con la fiducia data a Milinkovic – Savic, che prenderà il posto di Onazi al fianco di Parolo, ma occhio anche alla possibilità di vedere Lulic nel ruolo di mezz’ala, visto il ritorno dalla squalifica di Radu che prenderà il suo posto a sinistra. Mauri non è stato ancora inserito nella lista UEFA e quindi non potrà essere della partita. La difesa davanti a Berisha ancora titolare vedrà De Vrij con a fianco uno tra Mauricio e Gentiletti, mentre sarà Dusan Basta a completare la linea a quattro disegnata da Pioli, ma occhio anche all’ipotesi a tre che potrebbe essere una variante.

    Nel Leverkusen torna Bellarabi, mentre Aranguiz dovrà star fermo sei mesi, una brutta tegola per Schmidt.

    La formazione capitolina arriverà in Germania oggi, alle 17 la conferenza del tecnico e seguire la rifinitura sul manto erboso della BayArena.

    Novanta minuti solo a quella che sarebbe una qualificazione storico, un sogno quello di ascoltare la musica della Champions che si può avverare per questa Lazio.

    Si può e si deve fare.

    PROBABILI FORMAZIONI

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1) : Leno; Hilbert, Tah, Papadoupoulos, Wendell; Bender, Kramer; Bellarabi, Calhanoglu, Son; Kiessling.

    Lazio (4-3-3) : Berisha; Basta, De Vrij, Gentiletti, Radu; Parolo, Lulic, Milinkovic-Savic; Candreva, Felipe Anderson, Keita.

  • Lazio-Bologna nel segno di Biglia e Kishna

    Lazio-Bologna nel segno di Biglia e Kishna

    Il secondo anticipo della prima giornata di Serie A vedeva di fronte l’altra romana, la Lazio contro una neopromossa di belle speranze, il Bologna dell’ex-tecnico biancoceleste Delio Rossi. Nonostante per la Lazio si trattasse di un impegno ravvicinato dopo il match con il Bayer Leverkusen in Champions, con una rete di Biglia e Kishna i padroni di casa liquidano in fretta la pratica. Poi la stanchezza alla fine di entrambe le frazioni si fa sentire e a fine primo tempo c’è il ritorno dei rossoblù con Mancosu che accorciano le distanze, nella ripresa ancora emozioni ma finisce 2-1 per i biancocelesti.

    Pioli in questa gara deve fare a meno di Klose infortunatosi proprio in Champions, al tempo stesso in difesa preferisce il già rodato Gentiletti a Mauricio mentre a centrocampo risparmia Onazi e davanti inserisce dall’inizio Kishna al posto di Anderson. Delio Rossi invece tiene fuori dall’inizio Destro e mette in campo una squadra accorta che pensa soprattutto a difendersi per colpire in contropiede.

    Prestazione maiuscola di Kishna della Lazio | Foto Twitter
    Prestazione maiuscola di Kishna della Lazio | Foto Twitter

    La partita inizia con il canovaccio classico che la Lazio molto probabilmente intende impostare nelle sue partite. Ritmo alto da parte dei biancocelesti che cercano da subito di imprimere pressione all’avversario e la via della rete con un attacco formidabile, qualunque siano gli interpreti. Il Bologna appare stordito da tutto questo e per buona parte del primo tempo e della ripresa si limiterà solo a lanci lunghi quasi imprendibili per il suo duo d’attacco.

    La prima occasione per i padroni di casa fiocca già al decimo del primo tempo, quando Candreva per un soffio, colpendo di testa da un cross di Lulic, lambisce il palo della porta difesa da Mirante. La rete è rinviata fino al 16° quando Parolo mette ancora un buon cross verso la porta, la difesa rossoblù libera centralmente fuori area di rigore e Biglia in corsa piazza un sinistro di piatto che chirurgicamente batte Mirante per il vantaggio biancoceleste.

    Dopo sei minuti sugli sviluppi di un altro cross Kishna, migliore in campo, batte per la seconda volta Mirante e sembra chiudere la partita.

    La Lazio però allenta la presa per qualche minuto e per tutta la fase centrale del primo tempo non accade nulla, da segnalare solo un bel tiro di Basta smanacciato dal portiere rossoblù. La Lazio verso la fine della frazione inizia a sentire la stanchezza e il Bologna riesce a costruire qualche azione collettiva, al 43° Mancosu ben servito si smarca e poi batte Berisha con un tiro potente sotto la traversa. Si va negli spogliatoi con la sensazione che non ci sia partita a livello tecnico ma tuttavia gli ospiti se tengono possono riacciuffare il risultato.

    La ripresa non smentisce le sensazioni, infatti la Lazio tiene bene e mette sempre un buon ritmo, soprattutto a Candreva e Kishna sempre pericolosi, ma alla fine gli ultimi dieci minuti di match sono ad appannaggio dei bolognesi che però, salvo qualche pericolo, non preoccupano mai Berisha. la Lazio così chiude bene la pratica e ora può pensare alla sfida di ritorno con il Bayer Leverkusen che vale molto di più dei tre punti in palio stasera, unica nota negativa l’infortunio di Biglia che è costretto ad uscire dal campo.

    LAZIO-BOLOGNA 2-1 (2-1) – 17° Biglia (L), 23° Kishna (L), 43° Mancosu (B)

    Lazio (4-3-3): Berisha 6,5; Radu 6, Gentiletti 6, De Vrij 6,5, Basta 6,5; Lulic 5,5 (dal 61° Milinkovic-Savic 6), Biglia 6,5 (dal 51° Cataldi 6), Parolo 5,5; Kishna 7, Keita 6,5, Candreva 7 (dal 75° Anderson 5,5).

    A disposizione: Guerrieri, Anderson, Braafheid, Cataldi, Mauricio, Gabarron, Hoedt, Konko, Milinkovic-Savic, Morrison, Onazi.

    Allenatore: Stefano Pioli 6,5

    Bologna (4-3-1-2): Mirante 6,5, Masina 5,5, Rossettini 5, Oikonomou 6, Ferrari 5,5; Crimi 6 (dal 46° Pulgar 6), Crisetig 5 (dall’82° Diawara S.V.), Brighi 5; Brienza 6; Acquafresca 5,5 (dal 75° Destro 5,5), Mancosu 6,5.

    A disposizione: Da Costa, Falco, Maietta, Destro, Morleo, Pulgar, Silvestro, Stojanovic.

    Allenatore: Delio Rossi 5,5

    Arbitro: Gianluca Rocchi 6

    Ammoniti: Brighi (B), Radu (L), Milinkovic-Savic (L).  Espulsi:

  • Keita l’escluso, fa sognare la Lazio

    Keita l’escluso, fa sognare la Lazio

    Ci sono motivi che vanno al di là del mero e semplice valore sportivo, motivi che possono far già impostare una stagione che deve ancora iniziare, motivi che Lotito conosce benissimo e sono quelli legati all’economia. Il gol di Keita diventa così prezioso come l’oro.

    La Lazio se inizia la stagione col piede giusto e si qualifica per la fase a gironi di Champions League può disporre di 34 milioni derivanti dalla UEFA per i diritti televisivi, più i bonus che possono arrivare in seguito in base ai risultati dei match nel minitorneo nella prima fase. Ovviamente lo stesso vale per l’ostacolo che devono superare i biancocelesti, il Bayer Leverkusen.

    Il bilancio interno della Lazio contro le squadre tedesche negli ultimi anni parla di quattro vittorie ed un pareggio e la squadra capitolina manca dalla massima competizione europea per club dalla stagione 2007/08. In caso la Lazio passasse ci sarebbero i fondi necessari per completare la rosa e renderla competitiva per fare una Champions decorosa, in caso contrario la Lazio scenderebbe in Europa League con una rosa già pronta. Il Bayer Leverkusen è reduce dalla vittoria in Bundesliga contro l’Hoffenheim per 2-1 e sembra più avanti nella preparazione rispetto ai biancocelesti.

    La partita ha il preludio emotivo dell’inno della Champions League che abbinato all’ancor prima volo dell’aquila Olimpia e al successivo minuto di silenzio in ricordo dell’ex-presidente della Federcalcio tedesca Gerhard Mayer-Vorfelder fa un bell’effetto.

    L’approccio alla partita della Lazio è buono, il Bayer pressa alto ma è la squadra di casa che imposta e fa il gioco. Al 6° minuto Klose dopo un batti e ribatti spara a botta sicura in porta ma la sfera è deviata fuori di poco. Si nota subito un bel duello tra i due esterni nella zona sinistra della Lazio, Lulic e Chalhanoglu dove sia l’una che l’altra squadra riescono a sfondare.

    Al 23° Bellarabi ben servito da un lancio lungo sulla sinistra si trova uno contro uno con Basta lo mette a sedere con una finta e poi spara alto sopra la traversa di poco. Due minuti dopo ancora un lancio lungo centrale per Son mette in difficoltà Berisha e Mauricio che non s’intendono combinano quasi un pasticcio scontrandosi, poco dopo Bender da fuori area coglie in pieno il palo destro della porta del portiere biancoceleste e sul rovesciamento di fronte Klose salta il portiere ma si allarga troppo e al momento della conclusione prende il legno anche lui. E’ la fase più intensa del primo tempo, al 43° Wendell già ammonito rischia il rosso per un fallaccio su Anderson e al 46° Chalhanoglu rapisce un buon pallone a centrocampo e calcia verso la porta da prima della metà campo vedendo Berisha fuori dai pali, ma il suo fendente è accompagnato in tuffo dall’estremo laziale fuori. Finisce la prima frazione 0-0.

    La ripresa inizia con due novità. Klose nell’azione che ha colpito il palo si è infortunato ed al suo posto Pioli inserisce Keita mentre Schmidt toglie Son e inserisce Mehmedi.  Al 47° giallo in area tedesca, Keita servito in profondità viene stoppato al momento del tiro in area, si rialza e impatta contro le mani del portiere nel tentativo di dribblarlo ci vuole la moviola per stabilire se prima avviene il contatto sui piedi dell’attaccante, Eriksson sorvola.

    Keita segna l'1-0 per la Lazio | Foto Twitter
    Keita segna l’1-0 per la Lazio | Foto Twitter

    Nonostante il buon inizio della Lazio è il Bayer che si prende in mano la partita nel primo quarto d’ora della ripresa e mette alle corde i padroni di casa. Al 61° da un calcio di punizione dal limite dell’area evitabilissimo Chalhanoglu testa l’attenzione di Berisha che respinge di pugno. Al 63° Keita con una finta supera Papadopoulos in posizione defilata e sull’uscita di Leno in area d’esterno mette alto un pallone prezioso. Al 64° Mehmedi dall’esterno si accentra salta due difensori laziali e poi effettua un tiro potente a girare basso che mette i brividi a Berisha e si ripete al 66° da calcio di punizione sulla trequarti con ancora il portiere che smanaccia fuori.

    Al 69° il Bayer si porterebbe in vantaggio con Chalhanoglu ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Kiessling dopo una bella azione sulla destra ed un pasticcio difensivo della Lazio, passano tre minuti e Anderson sulla sinistra salta l’uomo e prima di essere anticipato serve in mezzo Keita che dal limite dell’area piccola spara su Leno proteso in disperata uscita.

    Al 77° Keita fa esplodere inaspettatamente l’Olimpico. Ancora una volta manda fuori tempo con una finta di corpo Papadopoulos poi in velocità s’invola dentro l’area di rigore prendendo di sorpresa la difesa delle aspirine, Leno prova ad uscire e ma l’attaccante biancoceleste di piatto incrocia sul secondo palo battendolo per l’1-0.

    Il giovanissimo attaccante della Lazio salta ancora Papadopoulos all’81° ma viene steso prima della possibilità di concludere e all’88° ancora sfortuna per la Lazio che deve far uscire De Vrij per infortunio ed entra al suo posto Gentiletti. Nei minuti di recupero buona occasione per Anderson che però conclude in modo fiacco e centrale.

    La partita finisce 1-0 ed è un ottimo risultato per la Lazio che in una certa fase della partita stava perdendo la bussola e molta autostima per l’uscita di Klose, tuttavia ha trovato in Keita l’uomo della provvidenza per vedere il ritorno con maggior sicurezza.

     

    LAZIO-BAYER LEVERKUSEN 1-0 (0-0) – 77° Keita (L)

    Lazio (4-3-2-1): Berisha 5,5; Basta 6,5, De Vrij 6 (dal 88° Gentiletti S.V.), Mauricio 5,5, Lulic 6,5; Onazi 5,5 (dal 53° Milinkovic-Savic 6), Biglia 6, Parolo 6; Candreva 6, Felipe Anderson 6,5; Klose 6 (dal 46° Keita 7).

    A Disp.: Guerrieri, Gentiletti, Cataldi, Konko, Milinkovic-Savic, Keita, Kishna.

    Allenatore: Stefano Pioli 7

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno 6,5; Hilbert 6, Tah 5,5, Papadopoulos 5, Wendell 5,5; Bender 6, Kramer 6; Bellarabi 6, Son 5 (dal 46° Mehmedi 6,5), Calhanoglu 6,5 (dal 84° Brandt S.V.); Kiessling 5 (dal 93° Kruse S.V.).

    A Disp.: Kresic, Donati, André Ramalho, Brandt, Kruse, Aranguiz, Mehmedi.

    Allenatore: Roger Schmidt 5,5

    Arbitro: Jonas Erikssen 4,5

    Ammoniti: Kiessling (B), Leno (B), Wendell (B), Mauricio (L), Papadopoulos (B), Milinkovic-Savic (L) Espulsi:

  • Lazio-Bayer, le probabili formazioni

    Lazio-Bayer, le probabili formazioni

    Ci siamo, la Lazio ha l’occasione di cancellare subito la sconfitta patita contro la Juventus in Supercoppa e di mettere subito il piede giusto in una stagione che in base ai presupposti potrebbe rivederla protagonista. Lazio-Bayer è un viatico fondamentale per entrambe le squadre, perché vuol dire introiti Champions e quindi linfa vitale per eventualmente anche completare il mercato in entrata, inoltre sancirebbe per i laziali un ulteriore upgrade della gestione Lotito tornata a livelli competitivi in modo stabile anche in Europa.

    La fase a gironi della Champions League, se conquistata garantirebbe visibilità, liquidi e un inizio di stagione col sorriso per i tifosi, sempre pronti ad attaccare il Presidente biancoceleste. Il Bayer Leverkusen ha già iniziato la stagione ed è quindi più avanti, tuttavia nei valori tecnici è un avversario alla portata della squadra di Pioli.

    Miroslav Klose | Foto Twitter
    Miroslav Klose | Foto Twitter

    Per la Lazio l’avvicinamento di Lazio-Bayer non è stato semplice, infatti Radu sarà squalificato, Djordjevic ha subito il riacutizzarsi di un vecchio infortunio e Marchetti si è rotto due costole in allenamento, quindi sarà out. Il Bayer Leverkusen non sta meglio però, infatti due elementi della difesa non ci saranno né allo “Stadio Olimpico” e nemmeno nella gara di ritorno, si tratta del laterale ex-Roma Jedvaj e Toprak, mentre è uscito malconcio Bender dopo la prima di Bundesliga ed al suo posto si paventa l’utilizzo di Mehmedi non potrà essere della partita il neo acquisto cileno Aranguiz, perché è stato acquistato pochi giorni fa e quindi non ancora stato inserito nella lista Champions, se ne riparlerà se la squadra passerà questi preliminari o in Europa League dove potrà essere reinserito.

    LAZIO-BAYER LEVERKUSEN LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Lazio (4-3-1-2): Berisha; Basta, De Vrij, Gentiletti, Milinkovic-Savic; Lulic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson; Klose, Candreva.

    A disposizione: Guerrieri, Konko, Mauricio, Cataldi, Onazi, Kishna.

    Allenatore: Stefano Pioli

    Bayer Leverkusen (4-3-3): Leno; Hilbert, Tah, Papadopoulos, Wendell; Mehmedi, Kramer, Bellarabi; Chalhanoglu, Son Heung-Min, Kiessling.

    A disposizione: Kresic, Donati, Boeder, Andrè Ramalho, Brandt, Aranguiz, Kruse.

    Allenatore: Roger Schmidt