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  • Catania – Lazio: le pagelle. “Profeta” Zarate

    Catania – Lazio: le pagelle. “Profeta” Zarate

    La Lazio ipoteca il quarto posto in classifica vincendo con un secco e perentorio 4 a 1 al Massimino di Catania, staccando ancor di più Roma e Juventus, rispettivamente a meno sette ed a meno otto punti, in attesa della gara di questa sera dell’Udinese a Napoli.

    Una Lazio cinica e determinata, volitiva ed unita, che sfrutta al meglio le debolezze difensive del Catania, molle e deconcentrato, demotivato dall’obiettivo salvezza che pare vicino da raggiungere a quota 36 punti. Una Lazio che piace al presidente Lotito, che elogia lo spirito di gruppo, l’umiltà e la determinazione dei suoi, che sono scesi in campo per i tre punti e non si sono arresi dopo il pareggio del Catania. Un Catania che, invece, non è piaciuto al suo presidente Pulvirenti, amareggiato per la prestazione giudicata “ai limiti del ridicolo”.

    Le pagelle della gara:

    Catania:

    Andujar 5.5 Non colpevole direttamente nelle azioni dei quattro gol incassati, più incerto sulla punizione del 4-1 calciata da Zarate, ma compie qualche salvataggio su Floccari che rende meno pesante il passivo 

     Alvarez 5 Come membro del reparto difensivo è responsabile insieme ai compagni dell’ estrema facilità con cui la Lazio riesce a penetrare in zona gol, soprattutto partendo dalle fasce

    Silvestre 5 Prestazione insicura ed incerta, come tutto il reparto difensivo che dovrebbe guidare

     Terlizzi 5.5 Salva su Lichsteiner a porta vuota, ma poi commette altre imprecisioni, soffre molto Zarate, soprattutto in occasione del terzo gol

     Capuano 5.5 Era in ballottaggio per un posto da titolare, rientrava dall’infortunio, ma non convince granchè.

    Carboni 5 Poco filtro, poco pressing, poco visibile

    Lodi 5.5 Come i compagni di reparto, partita opaca ed incolore

    Schelotto 6 La sufficienza per qualche buona iniziativa e per il merito di pareggiare momentaneamente la gara dopo 25 secondi della ripresa. Esce anzitempo acciaccato per Morimoto

     Ricchiuti 6 Qualche buona azione, in particolare la discesa che consente il gol del pari

     Bergessio 5.5 Una prestazione anonima, entra nell’azione del momentaneo 1-1 Catanese tirando debolente e trovando la respinta di Muslera, poi raccolta da Schelotto

     M. Lopez 5.5 Impalbabile, tranne che per un bel sinistro ad incrociare che esce di poco a lato sul finire del primo tempo

    Lazio:

    Muslera 6 Poco impegnato dal Catania, non compie quasi nessun intervento, tranne nell’azione del gol incassato in cui si era inizialmente opposto a Bergessio

    Lichtsteiner 6.5 Buone discese, buoni inserimenti e sovrapposizioni, inizia lui l’azione che sblocca la partita con gol di Hernanes, crossando per Mauri.

    Biava 6 Partita accorta, ammonito per fallo su Maxi Lopez, per un fallo scomposto e scoordinato, sostituito nel finale per Stendardo

    Dias 6 Ammonito al 35′ per fallo tattico, utile nel fermare il contropiede Catanese 

    Radu 6 Al rientro dopo un mese difficile di infortuni e squalifiche, gioca una partita sufficiente, con qualche entrata molto decisa, come quella su Alvarez

    Bresciano 6 Sostituisce Brocchi infortunato con una partita di buona sostanza

    Ledesma 6 Non incide sulle punizioni, partita sufficiente per il resto

    Sculli sv Esce per infortunio dopo 13′ sostituito da Zarate 

    Zarate 7.5 L’uomo partita: il suo ingresso in campo accende la luce. Suggerisce perfettamente per Mauri sul secondo gol, dà il via ai contropiedi laziali, pennella per Floccari sul terzo gol, mette la firma sul tabellino su punizione, chiudendo la gara sul 4 a 1, realizzando il suo sesto gol in campionato

    Mauri 7 La sua deviazione per Hernanes è decisiva nel primo gol, poi raddoppia nella ripresa su cross di Zarate portando la Lazio sul 2 a 1

    Hernanes 7 Ottima partita, in cui segna il primo gol del match, il suo nono in stagione, duetta e suggerisce

    Floccari 6.5 Si fa trovare pronto per mettere in rete il 3 – 1 su cross perfetto di Zarate, ha un’altra buona occasione neutralizzata dal portiere Catanese

  • La Lazio a Catania ipoteca il quarto posto: 1-4

    La Lazio a Catania ipoteca il quarto posto: 1-4

    La Lazio sbanca il Massimino di Catania leggittimandosi come pretendente più accreditata al quarto posto, valido per la qualificazione in Champions League. Una vittoria netta, nel gioco e nel risultato, una partita fondamentale, una vittoria in trasferta che mancava dal 13 Febbraio a Brescia.

    Una Lazio che inizia concentrata il match, un Catania che, invece, inizia molle e poco in partita: sarà questa la chiave dell’incontro per tutta la gara e che ne segnerà inesorabilmente l’esito. Nonostante tutto, è un episodio in particolare che sembra incanalare l’incontro sui binari della vittoria biancoceleste.

    Dopo 13′ si fa male Giuseppe Sculli, per un risentimento muscolare alla coscia, ed è costretto ad uscire per lasciar spazio a Mauro Zarate, che Reja aveva tenuto in panchina punendolo per un ritardo in allenamento. L’argentino ha un impatto decisivo sul match, entrando nel vivo del gioco con giocate sempre incisive e  decisive, schierandosi inizialmente largo a sinistra, ma accentrandosi nel corso della gara, su suggerimento di Reja, per mantenersi più vicino a Sergio Floccari in avanti, lasciando Hernanes sulla sinistra.

    Al quarto d’ora del primo tempo la Lazio si presenta in avanti con un pregevole uno-due Mauri-Floccari sulla fascia destra, con palleggio di Mauri che suggerisce per Hernanes che, però, manda a lato.

    Al 18′, opportunità per Sergio Floccari, che riesce a stoppare una palla non semplice, ma poi colpisce l’esterno della rete.

    Bisogna attendere il 38′ per assistere ad un’altra occasione pericolosa, sempre della Lazio, su punizione ben eseguita da Hernanes, ma respinta prontamente da Andujar ben piazzato.  Due minuti dopo, al 40′ l’episodio che sblocca la gara: inserimento di Lichsteiner che crossa per Mauri, il quale devia di testa all’indietro a beneficio di Hernanes che devia in porta, realizzando il nono gol in campionato, il secondo lontano dall’Olimpico.

    Il Catania prova a scuotersi al 42′ con un bel diagonale ad incrociare di Maxi Lopez, bravo a difendere la posizione sul disturbo di Biava, che però esce di poco.

    Dopo l’intervallo, la squadra di Simeone entra in campo con un piglio diverso, cercando di rispondere ai fischi che il pubblico le aveva rivolto al rientro negli spogliatoi. Dopo soli 25 secondi Ricchiuti riesce ad incunearsi nella difesa laziale, suggerendo per Bergessio, il cui tiro viene respinto da Muslera, ma viene prontamente raccolto da Schelotto che realizza il gol del pareggio momentaneo, con la colpevole distrazione di Lichsteiner e Biava.

    Dopo il gol incassato la Lazio appare maggiormente intimoita, allungata, ed il Catania più motivato e aggressivo.

    La parità, però dura poco: dopo 10′ su cross di Zarate si inserisce in area Mauri che realizza il 2-1, anche se in posizione di sospetto fuorigioco.

    La gara, dopo l’episodio del nuovo vantaggio Laziale, ritorna ad essere a senso unico, con un Cania che pare arrendersi alle azioni biancocelesti ed, in particolare di Zarate: al 32′ Hernanes parte in contropiede, suggerisce per l’argentino Zarate che segue l’azione e regala un assist perfetto per Floccari, che finalizza da due passi la perfetta azione in verticale, realizzando il suo ottavo gol in campionato.

    La Lazio, dopo la terza realizzazione, gioca sul velluto, mantenendo il possesso e rallentando il ritmo, anche a causa del caldo, fino alla ciliegina del quarto gol, al 43′: perfetta punizione quasi dal limite di Zarate che realizza il sesto gol in campionato, coronando una partita di grande livello, da indiscusso migliore in campo.

    Al termine della gara Reja commenta soddisfatto il risultando, precisando l’importanza di mantenere per le prossime cinque partite l’attuale determinazione e concentrazione, elogiando la squadra che, con tutta probabilità, continuerà ad allenare anche per il prossimo campionato, anche se per il rinnovo vuol attendere, scaramanticamente, il termine della stagione.

    Il tecnico del Catania Diego Simeone, invece, è deluso per la prestazione dei suoi, apparsi molli e arrendevoli, quasi sazi da un obiettivo-salvezza che appare comunque vicino, dati i 36 punti in classifica.

    La Lazio, invece, guadagna punti preziosi sulla Roma, che ha perso ieri col Palermo, e sulla Juventus, fermata per 0-0 a Firenze, in attesa del risultato di Napoli – Udinese di questa sera: ma le porte dell’Europa che conta sembrano ormai spalancate.

  • Catania – Lazio, probabili formazioni

    Catania – Lazio, probabili formazioni

    Alle 15.00 allo stadio Massimino di Catania arriverà la Lazio quarta in classifica, in un delicato scontro salvezza-Champions. I biancocelesti hanno l’imperativo di provare a conquistare tre punti fondamentali per preservare la quarta posizione valida per la qualificazione in Champions League, un risultato che acquisirebbe un risvolto importante in virtù della sconfitta subita ieri dai cugini giallorossi contro il Palermo, ed in vista del difficile impegno di questa sera della diretta concorrente Udinese in posticipo contro il Napoli, ed anche del delicato impegno della Juventus a Firenze.

    La vigilia del match, però, in casa biancoceleste non è stata delle più serene, soprattutto per i problemi fisici di Cristian Brocchi, e del nuovo episodio legato ai comportamenti non impeccabili dell’argentino Mauro Zarate, presentatosi a Formello con un’ora di ritardo, perchè “aveva dimentato che fosse in programma l’allenamento”, nonostante i calciatori fin da Lunedì conoscono il programma settimanale di lavoro, come lo stesso tecnico Reja ha precisato.

    Pertanto, Mauro Zarate (che non è affatto nuovo a simili episodi), potrebbe essere punito da Edi Reja, che lo lascerebbe in panchina preferendogli Giuseppe Sculli al fianco di Floccari, ma la decisione definitiva verrà presa immediatamente prima di scendere in campo come lo stesso tecnico ha dichiarato.

    Brocchi, invece, sarà costretto ad uno stop a causa di un ematoma al quadricipite alto: non parteciperà alla partita Catanese e verrà sostituito molto probabilmente da Bresciano, oppure, da Gonzales. Inoltre, sarà ancora assente per squalifica Matuzalem.

    Oltre alle assenze, però, quello che maggiormente preoccupa il tecnico friulano è l’approccio alla gara della sua squadra, evitando cali di concentrazione e mettendo in campo temperamento e personalità giocando sempre partita per partita e facendo i calcoli soltanto alla fine: “Noi cerchiamo sempre di vincere ovunque. Mi auguro che la mia squadra affronti la gara con il piglio giusto. Il Catania in casa è particolarmente motivato, ma andiamo lì con la mentalità giusta per fare il massimo, dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci capiteranno”.

    L’obiettivo per i biancocelesti è quello di migliorare il rendimento in trasferta, dato che la formazione di Edi Reja non riesce a vincere fuori casa dal 13 Febbraio dopo la vittoria per 2-0 a Brescia; un miglioramento del rendimento necessario anche in vista delle prossime quattro trasferte che attendono i biancocelesti sul totale delle sei partite che restano fino al termine del campionato cercando, inoltre, di sfatare il tabù Catanese, dove non riescono a conquistare i tre punti da ben 50 anni: nell’ultimo precedente, disputato il 20 Settembre 2009, vi fu un pareggio per 1-1, con reti di Jorge Martinez per il Catania e di Julio Cruz per la Lazio.

    La probabile formazione Laziale è la seguente,  schierata con un 4-2-3-1 composto da: Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Bresciano, Ledesma; Mauri, Hernanes, Sculli; Floccari. In panchina vi saranno: Berni, Scaloni, Stendardo, Garrido, Meghni, Gonzalez, Kozak.

    Il Catania, invece, dopo il pareggio ottenuto a Bari nell’ultimo turno di campionato, è ora alla ricerca di preziosi punti salvezza, cercando di agguantare i tre punti che gli consentirebbero di raggiungere la quota di 39 punti, che significherebbe quasi certa permanenza in A, mantendosi a distanza di sicurezza dalle sabbie mobili degli ultimi posti.

    Il tecnico argentino Diego Simeone, grande ex dell’incontro dopo i lunghi anni da calciatore in biancoceleste, non ha dubbi particolari di formazione, e schiererà un 4-2-3-1 con Andujar in porta, Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Marchese in difesa ; Carboni, Lodi; Schelotto, Ricchiuti; Bergessio; Maxi Lopez in attacco. In panchina siederanno: Campagnolo, Augustyn, Spolli, Ledesma, Pesce, Gomez, Morimoto.

    Rientrerà quindi il capitano Silvestre, reduce dalla squalifica, mentre è stato recuperato in extremis Spolli che sarà in ballottagio con Terlizzi per un posto da centrale difensivo. L’altro ballottaggio, per il ruolo di terzino sinistro, riguarderà invece Marchese e Capuano, con il primo nettamente favorito.

    Al Massimino di Catania arbitrerà Rizzoli di Bologna, coadiuvato dai guardalinee  Stefani- Faverani, e dal quarto uomo Russo: sul loro operato vigilerà certamente l’ormai celebre “task force” del presidente Lotito.

  • AAA Totti vende casa: “astenersi Laziali”

    AAA Totti vende casa: “astenersi Laziali”

    Un Romanista non può vendere casa ad un Laziale. Nella capitale del “Derby tutto l’anno”, ecco aggiungersi un nuovo comandamento alle regole scritte e non scritte che riguardano i rapporti fra le due tifoserie, all’insegna di continui goliardici sfottò reciproci.

    L’aspetto di maggiore curiosità riguarda, in questo caso, l’autore dell’iniziativa stessa, ossia Francesco Totti.

    Il capitano giallorosso, infatti,  ha deciso di mettere in vendita il suo attico ed il superattico di oltre 500 mq, dotato di Jacuzzi e di piscina sul terrazzo, situato nella tranquilla zona Torrino, per trasferire la famiglia composta dalla moglie Ilary Blasi e dai due “pupi” Cristian e Chanel, in zona Eur, acquistando un appartamento ( o anche più di uno ) nel nuovissimo grattacielo supertecnologico di 28 piani, l’ Eurosky Tower.

    Nell’annuncio immobiliare riportato dal settimanale Panorama, si evidenzia il prezzo dell’immobile, di 5.300.000 trattabili. C’è un aspetto sul quale, però, capitan Totti non intende trattare, ossia la fede calcistica della futura controparte contrattuale, precisando sempre nell’annuncio: “astenersi perditempo e Laziali”.

    Una nuova frontiera della rivalità giallorossa-biancoceleste è stata, così, definitivamente abbattuta; e c’è da scommettere che la goliardica provocazione verrà ben presto raccolta dai giocatori Laziali, ma anche dai semplici tifosi, con la collaborazione delle agenzia immobiliari capitoline.

  • Lazio: piacciono Cana e Ziegler, ma si punta anche su un colpo ad effetto

    Lazio: piacciono Cana e Ziegler, ma si punta anche su un colpo ad effetto

    Agguantando il quarto posto in classifica, la Lazio è ora artefice del proprio destino per quanto riguarda la qualificazione alla prossima Champions League. In caso di raggiungimento dell’ambito traguardo, come lo stesso ppresidente Lotito ha promesso, sarà tempo di rinforzare l’organico, mantenendo i “big” e puntando su giocatori di qualità che permettano di affrontare al meglio la prossima stagione.

    In proposito, si è espresso anche Igli Tare, direttore sportivo biancoceleste, confermando la volontà di rinforzare la squadra, non tirandosi indietro di fronte alle possibilità che il mercato potrà offrire, puntando, soprattutto, su giocatori che si integrino al meglio con il sistema di gioco di Reja, così com’è stato quest’anno nel caso dell’acquisto di Giuseppe Sculli.

    Inoltre, Tare non esclude la possibilità di un “grande arrivo”, con i nomi di Gilardino e di Klose in pole position per l’attacco, sottolineando che “se alla Lazio si associano dei nomi importanti è un chiaro sintomo che la società sta ritornando ad essere una grande squadra”.

    Inoltre, i biancocelesti appaiono fortemente interessati anche al centrocampista del Marsiglia Lorik Cana per il quale la Lazio offrirebbe circa 8 milioni di euro.

    A rivelarlo ufficialmente è stato lo stesso presidente Claudio Lotito, che ha dichiarato di apprezzare particolarmente Cana per la sua duttilità tattica – capace di giocare sia in difesa che a centrocampo – ed anche per la prontezza fisica e per la sua esperienza, dando mandato ad Igli Tare di trattare l’acquisto del suo connazionale, agendo d’anticipo rispetto ad altri club europei interessati al centrocampista albanese: “Tare si sta occupando direttamente di questa situazione, la richiesta è alta, ma sono fiducioso che troveremo una soluzione. Stiamo lavorando affichè Cana possa giocare nella Lazio”.

    Inoltre, la Lazio è fortemente interessata anche al 23 enne svizzero Reto Ziegler della Sampdoria, in scadenza di contratto a fine stagione, al quale in passato era interessato anche il Milan. I rossoneri, nella seduta di riparazione del mercato, erano certi del buon esito dell’operazione a fronte di un esborso di 2,8 milioni di euro, ma lo svizzero, poco prima della firma sui contratti, rifiutò il trasferimento al Milan – in aperto disaccordo con il suo procuratore Giuseppe Bozzo. In proposito, sembrava che il mancato trasferimento dello svizzero in rossonero, a seguito dell’accaduto, dovesse essere connesso ad un suo passaggio alla Lazio già Gennaio. Nel mercato di riparazione, però, l’accordo con la Sampdoria non si riuscì a trovare, rimandando l’operazione.

    Negli ultimi giorni, il club biancoceleste sembra aver ritrovato un forte interessamento nei confronti dello svizzero che si libererà a paramentro zero a fine stagione. Infatti, in merito all’affare Ziegler, anche il direttore sportivo Igli Tare ha confermato l’interessamento dei biancocelesti, elogiando le caratteristiche tecniche di Reto Ziegler e sottolineando che la sua condizione contrattuale potrebbe rappresentare un fattore in più per l’interessamento della Lazio nei suoi confronti: “ Ziegler è un giocatore con delle caratteristiche importanti, vedendo lo stato contrattuale che ha con la Sampdoria potrebbe essere un giocatore che riguarda la Lazio, da qui alla fine si vedrà. Se la Lazio raggiungerà un accordo con un giocatore, nel momento opportuno verrà comunicato. Vi prego di avere un po’ di fiducia e pazienza”.

  • Adrian Luna, Juve e Lazio sul baby talento uruguaiano

    Adrian Luna, Juve e Lazio sul baby talento uruguaiano

    Il Sudamericano Sub 20 ha portato alla ribalta tante giovani promesse e le big d’Europa presenti con i proprio osservatori sono ritornati con tanti nomi sui taccuini. Adesso prima che i loro nomi iniziano ad impazzare sulla stampa facendo lievitare i costi per l’ingaggio cercano il contatto giusto per anticipare la concorrenza e aver un possibile campione ad un prezzo contenuto.

    L’ultimo nome è quello di Adrian Luna, esterno d’attacco classe ’92 messosi in luce con la maglia dell’Uruguay Under 20 e di proprietà del Defensor Sporting. Luna ha numeri interessanti, ottima tecnica ed è uno specialista dei calci di punizione, per lui si prospetta un futuro radioso, da quanto scrive Calciomercato.com su di lui pare ci sia la forte presenza dell’Espanyol ma Lazio e Juventus contano di far leva su Fonseca, suo procuratore, per portarlo in Italia. La sua quotazione si aggira sui 5 milioni di euro.

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  • Lazio – Roma il derby infinito: Montali risponde a Lotito

    Lazio – Roma il derby infinito: Montali risponde a Lotito

    La qualificazione alla prossima Champions League, e la conquista del quarto posto in classifica, per Roma e Lazio è diventata un pretesto per alimentare una già accesissima rivalità, prolungando quel clima di tensione che si respira in prossimità del derby almeno fino al termine della stagione. L’ombra dei sospetti e delle polemiche è sempre in agguato, con dichiarazioni provocatorie da ambo le parti.

    Nella giornata di domenica, nel post partita di Lazio – Parma, dopo la vittoria dei biancocelesti, ora quarti in classifica, Edi Reja ed il presidente Claudio Lotito avevano lanciato qualche frecciata al veleno all’indirizzo della “fortuna” giallorossa, riferita, senza mezzi termini, alle sviste arbitrali di sabato scorso nel match vinto dalla Roma al Friuli di Udine, contro l’Udinese di Guidolin, diretta concorrente per la corsa all’ambito quarto posto.

    Lotito, dal canto suo, aveva aggiunto alle allusioni del suo tecnico la proposta di creare una sorta di “task force” che possa vigilare sulla regolarità delle ultime partite di campionato, assicurandone, così, la trasparenze e la correttezza, evitando il compiersi di torti arbitrali a danno della regolarità dei verdetti del campo : “La mia task force ha creato scompiglio? Sono allibito. Difendo il sistema. Non ho fatto riferimenti a situazioni specifiche, ho solo detto che il sistema deve essere gestito in modo trasparente. Rimango sorpreso e perplesso che ci siano state queste reazioni alle mie parole. So­no molto sorpreso. Perché si preoccupa solo la Lazio? L’equi­tà del sistema dovrebbe stare a cuore a tutti. Se qualcu­no ha posizioni diverse, lo dica chiaramente. Mi sarei aspettato un coro di adesioni, è sorprendente che qual­cuno si preoccupi. Sia chiaro: non chiedo che la Lazio venga tutelata, chiediamo che venga protetto il sistema all’interno del quale c’è anche la Lazio“.
    Non si è fatta attendere, così, la risposta della Roma, nelle vesti di GianPaolo Montali, direttore operativo giallorosso, che ribatte colpo su colpo alle allusioni sospettose di Lotito, rimarcando la necessità di far cambiare la mentalità del calcio italiano, evitando di alimentare perennemente la cultura del sospetto: “Se lo scorso anno la Roma avesse avuto fortuna nelle partite con Samp, Li­vorno, Napoli e Cagliari, oppure se noi avessimo avu­to la fortuna di vedere un Lazio – Inter diverso, ora gio­cheremmo con lo scudetto cucito sulla maglia. E poi la fortuna è una qualità, io nel volley ho vinto tutto e mi chiamavano Gastone… Le persone sono ciò che dicono e ciò che fanno, certe co­se si commentano da sole. Ci vuole più coraggio a sta­re zitti che a parlare. Per me sarebbe facile con un pa­io di battute accattivarmi i tifosi della Roma ma in que­sta città bisogna cambiare mentalità. Non si può get­tare il sasso e poi nascondere sempre la mano…“.

    All’eco delle polemiche esplose sulle due sponde del Tevere, si aggiungono anche le dichiarazioni dei calciatori. Ieri Cristian Brocchi aveva dichiarato che la Lazio merita più di altre squadre la qualificazione, alludendo sempre alla fortuna dei cugini: “Se siamo dove siamo lo dobbiamo solo a noi. A differenza di altri nessuno potrà dire che i nostri punti non sono punti meritati. Siamo poco appoggiati da stampa e nell’ambiente del calcio italiano. Siamo orgogliosi indossare la maglia della prima squadra della Capitale. Se dovessimo centrare questo obiettivo vorrà dire che ce lo siamo meritato più di altri. Parlando di ieri sera mi sembra giusto dire che il rigore per la Roma era netto, però il problema è che c’era anche quello per l’Udinese”.

    Oggi, dalla sponda romanista, si registrano le dichiarazioni di risposta del portiere brasiliano Julio Sergio, a difesa della stagione giallorossa nei confronti delle illazioni biancocelesti: “Non penso che in questo campionato ci siano stati vantag­gi arbitrali a nostro favore, per il resto non è la prima volta che sento fare questi discorsi dalla Lazio. Per quanto mi riguarda chiedo solo rispetto“.

  • Serie A, i numeri della 32 Giornata

    Serie A, i numeri della 32 Giornata

    Sono 28 le reti segnate nella 32esima giornata di Serie A con una sola doppietta, quella di Totti nell’anticipo serale del sabato ad Udine che ha permesso alla Roma di vincere uno scontro diretto per il quarto posto e rientrare nella volata Champions League. 2-1 il risultato in favore dei giallorossi con il secondo gol acciuffato dal capitano proprio in extremis mentre pochi minuti prima il gol Di Natale aveva illuso i friulani.

    Quando mancano 6 giornata al termine del campionato, le distanze tra Milan, Napoli e Inter rimangono invariate: i rossoneri (68 punti) espugnano Firenze 2-1 grazie ai sigilli di Seedorf e Pato ma devono fare i conti con il caso Ibrahimovic, anche ieri espulso al rientro dopo le due giornate di stop e che rischia ora ben 3 giornate di squalifica (una per aver rimediato il giallo essendo in diffida e le altre due per il rosso diretto dopo aver riferito frasi ingiuriose nei confronti del guardalinee); i partenopei (65 punti), con 15 mila tifosi al seguito, sbancano Bologna 2-0 (Mascara e Hamsik su rigore) senza Cavani dimostrando di poter fare a meno anche del Matador. La squadra di Mazzarri è ben collaudata e pronta ad ogni evenienza: se non ci saranno cali fisici e di concentrazione il sogno scudetto potrebbe diventare realtà; i nerazzurri (63 punti), nel primo anticipo della giornata, si sono rialzati battendo il Chievo 2-0 dopo essere andati al tappeto per i ko nel derby con il Milan e in Champions con lo Schalke.

    La Juventus, dopo aver battuto in queste ultime due stagioni tutti i record, negativi, possibili, infrangono il tabù delle 3 vittorie consecutive in campionato battendo all’Olimpico il Genoa (3-2) al termine di una partita rocambolesca: è da un anno e mezzo a questa parte infatti che i bianconeri non infilavano un simile filotto di successi che permettono alla squadra guidata di Del Neri di sperare ancora nel quarto posto, ora lontano 6 punti.

    Quarto posto occupato al momento dalla Lazio che ieri pomeriggio ha liquidato con un secco 2-0 il Parma del neo tecnico Colomba con le reti di Hernanes e Floccari. I biancocelesti saranno chiamati a difendere la qualificazione in Champions nelle prossime gare cruciali che vedrà in successione affrontare Juventus, Inter e Udinese. Se i capitolini dovessero uscire indenni da queste sfide l’Europa che conta dovrebbe essere a portata di mano.

    Succede di tutto in Palermo – Cesena, gol, emozioni e risse. I siciliani con di nuovo Delio Rossi al timone, si trovano avanti di due a fine primo tempo, i romagnoli nervosi protestano e si accende una polemica al rientro negli spogliatoi; situazione completamente opposta nel secondo tempo quando gli uomini di Ficcadenti trovano il pari nei minuti finali del cospicuo recupero con Parolo (94′) e Giaccherini (96′) scatenando l’ira dei tifosi rosanero nei confronti della propria squadra. La zuffa finale viene scatenata dall’esultanza poco sportiva davanti la panchina dei padroni di casa del secondo portiere del Cesena Calderoni che non va giù a Miccoli e compagni.

    Dalla Champions League alla zona retrocessione. E’ la storia della Sampdoria che a distanza di un anno si ritrova invischiata nella lotta salvezza. I blucerchiati perdono un’importante scontro diretto a Marassi con il Lecce. Si prospettano sei finali per la squadra allenata da Cavasin. Infine chiudono la giornata i pareggi per 1-1 tra Bari – Catania e Cagliari – Brescia.

    Risultati e marcatori 32 Giornata Serie A

    BARI – CATANIA 1-1
    33′ Gazzi (B), 44′ Maxi Lopez (C)
    BOLOGNA – NAPOLI 0-2
    29′ Mascara, 45′ rig Hamsik
    CAGLIARI – BRESCIA 1-1
    22′ Cossu (C), 64′ Caracciolo (B)
    FIORENTINA – MILAN 1-2
    8′ Seedorf (M), 41′ Pato (M), 79′ Vargas (F)
    INTER – CHIEVO 2-0
    68′ Cambiasso, 86′ Maicon
    JUVENTUS – GENOA 3-2
    7′ aut Bonucci (J), 51′ Pepe (J), 57′ Floro Flores (G), 64′ Matri (J), 84′ Toni (J)
    LAZIO – PARMA 2-0
    22′ Hernanes, 76′ Floccari
    PALERMO – CESENA 2-2
    5′ Kurtic (P), 36′ Pinilla (P), 95′ Parolo (C), 97′ Giaccherini (C)
    SAMPDORIA – LECCE 1-2
    39′ Di Michele (L), 67′ Olivera (L), 70′ Maccarone (S)
    UDINESE – ROMA 1-2
    57′ rig Totti (R), 87′ Di Natale (U), 95′ Totti (R)

    Classifica

    1. MILAN 68 32
    2. NAPOLI 65 32
    3. INTER 63 32
    4. LAZIO 57 32
    5. UDINESE 56 32
    6. ROMA 53 32
    7. JUVENTUS 51 32
    8. PALERMO 44 32
    9. CAGLIARI 43 32
    10. FIORENTINA 42 32
    11. BOLOGNA (-3) 40 32
    12. GENOA 39 32
    13. CHIEVO 36 32
    14. CATANIA 36 32
    15. LECCE 34 32
    16. SAMPDORIA 32 32
    17. PARMA 32 32
    18. CESENA 31 32
    19. BRESCIA 30 32
    20. BARI 21 32

    Prossimo turno 16-17 aprile 2011

    CATANIA – LAZIO
    CESENA – BARI
    CHIEVO – BOLOGNA
    FIORENTINA – JUVENTUS
    GENOA – BRESCIA
    LECCE – CAGLIARI
    MILAN – SAMPDORIA
    NAPOLI – UDINESE
    PARMA – INTER
    ROMA – PALERMO

    Classifica marcatori

    26 Di Natale (Udinese)
    25 Cavani (Napoli)
    19 Di Vaio (Bologna), Eto’o (Inter)
    18 Matri (Juventus)
    14 Ibrahimovic (Milan), Pato (Milan)
    12 Pazzini (Inter), Sanchez (Udinese)
    11 Gilardino (Fiorentina), Totti (Roma)
    10 Borriello (Roma), Caracciolo (Brescia), Hamsik (Napoli), Pastore (Palermo), Pellissier (Chievo), Robinho (Milan)
    9 Crespo (Parma), Quagliarella (Juventus)
    8 Hernanes (Lazio), Ilicic (Palermo), Maxi Lopez (Catania), Vucinic (Roma)
    7 Cassano (Milan), Floccari (Lazio), Floro Flores (Genoa), Jimenez (Cesena), Miccoli (Palermo)

  • Lazio: quarto posto e polemiche. Lotito ricorre ad una task force

    Lazio: quarto posto e polemiche. Lotito ricorre ad una task force

    La vittoria di ieri con il Parma ha riportato buonumori e sorrisi in casa Lazio, rilanciando le ambizioni Champions, e sorpassando l’Udinese sconfitta dalla Roma. E’ stata una prova importante quella dei biancocelesti, che hanno mostrato determinazione e carattere, oltre che grinta, concretezza e maturità.

    In grande spolvero Hernanes, autore del primo gol peraltro molto bello, ma anche Zarate e Ledesma, oltre che Floccari, l’autore del raddoppio biancoceleste.

    Ma, nonostante le liete notizie, Reja sembra turbato in vista dello sprint finale di campionato, preoccupato da strani episodi: “ Sono preoccupato per il finale, lo ero durante l’anno e lo sono adesso, mi auguro che da qui alla fine le partite siano tutte corrette, ci sono stati episodi e si stanno ripetendo. Chi temo di più tra Udinese e Roma? Temo di più la Roma, considerando come le girano le cose penso sia sempre abbastanza fortunata”.

    Frecciata mirata e precisa, andata a segno proprio all’indirizzo dei cugini-rivali, distanti ma non troppo nella corsa al quarto posto dopo la contestata vittoria di Udine: la fortuna nelle parole di Reja vuol proprio significare “errore arbitrale”, o “favore” che dir si voglia, con particolare riferimento al rigore netto negato all’Udinese sabato sera.

    Non poteva mancare, in proposito, l’intervento del presidente Lotito, che già nella settimana scorsa aveva invocato al rispetto della trasparenza nel finale di campionato ed a una maggiore attenzione agli arbitraggi, per evitare sviste clamorose come quella che ha penalizzato la Lazio contro il Napoli al San Paolo, con l’annullamento del gol “fantasma” a Brocchi, che, invece, oggettivamente era regolare.

    L’idea di questa settimana è l’istituzione di una sorta di task force appositamente creata per vigilare sulle ultime giornate di campionato e garantirne la regolarità: “Ho messo in campo una task force per la verifica dell’andamento delle ultime sei giornate di campionato. Mi avvalgo delle istituzioni, sono un uomo delle istituzioni, rispettoso delle norme. Ritengo ci siano cose che non collimano e allora mi dovrò rivolgere alle istituzioni preposte. Sul campo esprimiamo qualità che ci vengono negate per situazioni esterne. Non consentirò a nessuno di procurare danni alla Lazio”. Ed aggiunge: “Ritengo che le prossime partite sono sei finali e sono molto difficili. Dobbiamo fare in maniera che i risultati dipendano esclusivamente dal merito delle squadre”.

    Il duello capitolino a distanza trova legna da ardere nel fuoco delle polemiche anche nelle parole di Brocchi, particolarmente allusorio ai favori arbitrali giallorossi: “In proposito avrei qualcosa da dire”.

    Per ora, comunque, la Lazio deve pensare agli impegni di campo piuttosto che alla vis polemica, anche in virtù dell’aver riconquistato la quarta posizione e, dunque, il destino della qualificazione è esclusivamente nelle sue mani, prestando attenzione, però, alle numerose insidie che il calendario propone da qui alla fine del campionato: la doppia trasferta con Catania ed Inter, la partita in casa con la Juventus, il delicatissimo  scontro diretto con l’Udinese al Friuli, e l’ultima in casa con il Genoa.

    Il difensore Guglielmo Stendardo ha dichiarato in proposito: “Ci servono 12 punti almeno per essere certi del quarto posto”.

    A tal proposito, è essenziale la compattezza e lo spirito di squadra, evitando che le polemiche ed i nervosismi possano scuotere l’ambiente in senso negativo.

  • Volata Champions, calendario pro Roma

    Volata Champions, calendario pro Roma

    Grazie ad un Totti in vena di miracoli la Roma si è riportata vicinissima a Lazio ed Udinese in ottica Champions League e adesso, grazie ad un calendario tutto sommato favorele le speranze di sorpasso non sono più cosi remote.

    I giallorossi potranno infatti contare con l’apporto del proprio pubblico in 4 delle restanti sei partite che escluso il confronto contro i rossoneri sulla carta non offre sfide offlimits. Si ha la sensazione che la Roma dovrà fare la corsa su se stessa sicura che con un filotto di vittorie può aver la meglio su Udinese e Lazio impegnate in scontri più aspri e difficili.

    I friulani infatti hanno perso le ultime due partite e saranno di scena domenica al San Paolo contro un Napoli in piena lotta per il titolo, e ha sul suo cammino lo scontro diretto contro la Lazio e il Milan all’ultima giornata. La Lazio ritornata in corsa ieri grazie alla convincente prestazione contro il Parma deve invertire gioco-forza il suo rendimento esterno per ambire al quarto posto, gli scontri con Juventus e e Udinese la rendono comunque padrona del proprio destino.

    Da non sottovalutare la Juventus ancora distante ma con un miglior coefficente negli scontri diretti e con un calendario non troppo impegnato, anche se la Vecchia Signora quest’anno si è esaltata più con le big che con le provinciali.