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  • Final Eight Primavera: si parte con Roma-Milan e Genoa-Lazio

    Final Eight Primavera: si parte con Roma-Milan e Genoa-Lazio

    Parte domani alle 17 con il match tra Roma e Milan la Final Eight di Montecatini Terme che assegnerà lo scudetto Primavera “Giacinto Facchetti”. Le due formazioni, sono entrambe accreditate per la vittoria finale e per gli addetti ai lavori sono quelle che esprimono il miglior calcio sopratutto per la qualità degli attaccanti. I rossoneri di Stroppa arrivano alla Fase Finale dopo il doppio spareggio con Empoli ed Inter, mentre il cammino dei giallorossi è stato da autentica protagonista, l’undici di De Rossi infatti ha guidato il girone C con estrema facilità e sicurezza mettendo in luce i tanti campioni della Cantera.

    Il Milan può tirare un sospiro di sollievo per i recuperi di Ghiringhelli e sopratutto di Simone Verdi, Stroppa però dovrà fare a meno di Sampirisi e Pasini squalificati e di Strasser impegnato con la Sierra Leone. SI rivede però in Primavera la sorpresa della stagione rossonera: Merkel infatti torna per dar manforte nella caccia al titolo.

    I giallorossi, criticati spesso di poca concentrazione negli incontri “secchi”, non hanno particolari problemi di formazione ma il pericolo più grosso è il lungo periodo di inattività, l’ultima gara ufficiale risale infatti al 30 aprile. Roma e Milan scenderanno in campo alle ore 17 è possibile assistere all’incontro su Sportitalia mentre il nostro blog, sempre attento al calcio giovanile, sarà impegnato con la diretta testuale.

    Alle 20 poi andrà in scena l’incontro tra i Campioni in carica del Genoa e la Lazio, i grifoncini di Juric sono una squadra solita con grosse individualità che già nella prossima stagione giocheranno in prima squadra, la Lazio però è una squadra che si esalta nelle grandi sfide, insomma sarà un match da gustare.

  • Anche la Lazio su Trezeguet

    Anche la Lazio su Trezeguet

    Dopo le voci dei giorni scorsi sull’interessamento del Napoli, ora è il turno della Lazio nel sondare la pista David Trezeguet. Il procuratore dell’attaccante franco argentino, ex della Juve, avrebbe incontrato martedì sera Claudio Lotito proprio per discutere del possibile arrivo del bomber, inseguito già dallo scorso anno prima che Trezeguet decidesse per il trasferimento nella Liga Spagnola all’Hercules di Alicante, anche se – come ha voluto precisare Antonio Caliendo – si è trattato di un semplice sondaggio iniziale, in cui non sono state discusse condizioni economiche legate all’ingaggio di David, che verranno eventualmente definite in un secondo momento, qualora il Presidente Lotito dovesse ricontattare il procuratore del giocatore.

    “Per i discorsi più concreti bisognerà attendere, per il momento Lotito mi ha fatto capire il livello di interessamento per David, ma oltre a Lazio e Napoli ci sono arrivate molte richieste anche dall’ estero”.

    Nonostante ciò, però, pare molto più probabile e gradito a David un ritorno in Italia piuttosto che l’approdo in un altro campionato.

  • Scudetto Primavera, il programma della Final Eigth

    Scudetto Primavera, il programma della Final Eigth

    I play-off due settimane fa hanno qualificato alla Final Eight del Campionato Primavera Milan e Fiorentina e adesso, dopo il riposo per gli impegni dell’Under 19 (ennesimo flop in Polonia), si parte per la Fase Finale in programma a Montecatini Terme a partire da sabato prossimo.

    Il Genoa si confermerà? Chi sarà il successore? Le otto finaliste, per motivi diversi meritano tutte rispetto e forse, mai come quest’anno manca una favorita assoluta. I grifoncini di Juric hanno dimostrato di esser uno dei settori giovanili più all’avanguardia in Italia piazzandosi saldamente al primo posto del proprio girone, alle sue spalle la giovane Juventus dei giovani Boniperti e Giandonato. La sorpresa è sicuramente il Varese, l’undici di Braglia nato da scarti delle big del nostro calcio ha messo in evidenza un gioco spumeggiante e corale dalle quali sono emerse le individualità di Pompilio e sopratutto della zanzara De Luca.

    Merita assoluto rispetto l’ostica Atalanta, deve invece dimostrare di esser competitiva anche negli scontri ad eliminazione diretta l’Atalanta. I giallorossi affronteranno il Milan, forse la squadra più in forma, nel match di apertura. Sarà interessante anche capire se i viola potranno ripetersi dopo la vittoria del Viareggio, mentre la Lazio ha voglia di stupire.

    Questo il programma:

    • Quarti di Finale

    1-Roma-Milan (4 giugno, ore 17)
    2-Genoa-Lazio (4 giugno, ore 20.30)
    3-Atalanta-Fiorentina (5 giugno, ore 17)
    4-Varese-Juventus (5 giugno, ore 20.30)

     

    • Semifinali

    5- vinc 1 – vinc 2 (8 giugno, ore 20.30)
    6- vinc 3 – vinc 4 (9 giugno, ore 20.30)

     

    • Finale

    7- vinc 5 – vinc 6 (12 giugno, ore 20.30)

  • Il Pagellone di Serie A: Juve 4.5, Milan 9

    Il Pagellone di Serie A: Juve 4.5, Milan 9

    Juventus 4,5: Il voto è una media fra il 6 della prima metà di stagione e il 3 pieno della seconda. Una stagione iniziata con il piglio giusto quella dei bianconeri che a dicembre, prima del pareggio suicida con il Chievo, parevano rappresentare l’unica seria alternativa alla capolista Milan; poi come d’incanto tutto è svanito, un gennaio disastroso ha rovinato quanto di buono costruito nei primi mesi e da lì una continua deriva, fino ad arrivare ad un modestissimo settimo posto che ha escluso la squadra di Del Neri da tutte le competizioni europee.  Un risultato così negativo in casa juventina non si verificava da 20 anni, era la stagione ‘9o-’91 e sulla panchina di Madama sedeva Gigi Maifredi. Tra le note positive dell’annata bianconera c’è sicuramente l’ottimo inserimento di Milos Krasic, a larghi tratti l’esterno serbo è stato il vero trascinatore dei suoi, un punto fermo da cui la Juve di Conte potrà e dovrà ripartire.

    Lazio 6,5: Nonostante i biancocelesti non siano riusciti a centrare la qualificazione ai preliminari di Champions, il loro è stato sicuramente un cammino molto positivo, per lunghi tratti della stagione hanno insediato la leadership del Milan ed hanno lottato per delle piazze più onorevoli, ma, forse, l’unica pecca è stata quella di non sapere reggere la pressione nei momenti decisivi del proprio campionato (vedi sconfitta contro il Napoli). Un nome su tutti il neo acquisto Hernanes, il profeta ha realizzato 11 reti con la maglia degli aquilotti, risultando spesso decisivo, da migliorare la sua continuità, ma c’è da dar merito a Lotito di aver azzeccato l’acquisto.

    Lecce 6: La salvezza acquisita nel derby contro gli “odiati” cugini del Bari, è il meglio che qualsiasi tifoso giallorosso potesse immaginare. A dire il vero quello espresso dai salentini, guidati da De Canio, non è stato un gioco esaltante, anzi, ma il tecnico materano è riuscito nel compito di trasmettere ai suoi quel carattere e quella volontà per raggiungere l’ambito traguardo. Una menzione di merito nella stagione dei lupi pugliesi, va ai senatori Chevanton autore dello straordinario gol vittoria contro il Napoli e Jeda protagonista con una doppietta nella partita decisiva contro il Bari.

    Milan 9: Un voto in meno solo perchè la perfezione non è di questo mondo, ma la squadra di Allegri fin da inizio campionato ha meritato il successo finale, guidata prima dai i gol di Ibra e poi da quelli di Pato e Robinho, quando lo svedese ha tirato un po’ il fiato. I rossoneri hanno vinto tutti gli scontri diretti eliminando ad uno ad uno tutte le pretendenti al titolo e resistendo anche all’attacco disperato dei cugini interisti, sicuramente i più attrezzati come organico per spodestare il dominio del diavolo su questo campionato. Bravo quindi il tecnico livornese a recuperare giocatori fondamentali ma messi ai margini l’anno scorso, vedi Gattuso e Seedorf; bravo a rinunciare a Ronaldinho e a puntare su Robinho e Boateng; bravo a valorizzare Abate, gradita sorpresa di quest’anno e poi quando in squadra ti ritrovi due come Ibra e Pato il tutto viene più facile.

    Napoli 8: Terza piazza e Champions diretta con un organico che, fatto salvo per il terzetto d’attacco non presenta poi tutta questa qualità, merito anche di Mazzarri, tecnico carismatico e desideroso di successi, capace di far rendere i proprio uomini al massimo delle loro capacità. Il fenomeno vero quest’anno però è stato Cavani che con le sue 26 reti ha contribuito notevolmente all’ascesa degli azzurri, portandoli a lottare anche per la prima piazza della classifica, non è un caso, quindi, che quando è venuto a mancare lui i partenopei abbiano sofferto molto.

    Palermo 5,5: Troppo sotto le aspettative la stagione dei siciliani, con un organico di tutto rispetto, migliorato anche dagli arrivi di Ilicic e Bacinovic, gli uomini di Delio Rossi, sono riusciti a concludere veramente troppo poco almeno in campionato, neanche il cambio al timone (Cosmi al posto di Rossi) e il successivo ritorno in panchina del tecnico ex-lazio hanno dato la scossa sperata. Dopo la qualificazione all’Europa League dell’anno scorso, l’ottavo posto di quest’anno rappresenta una vera e propria battuta d’arresto. Tutt’altro discorso va fatto, invece, per la Coppa Italia, dove i rosanero hanno raggiunto una storica finale.  
    Parma 5,5: Per gli emiliani vale lo stesso discorso fatto per il Palermo, organico molto ben fornito, rafforzato dall’arrivo di Amauri, ma stagione molto al di sotto delle aspettative, una salvezza raggiunta con sudore e che è costata la testa del tecnico, mai amato, Marino. L’arrivo di Colomba alla 32ma giornata ha rinvigorito i gialloblu, ma il prossim’anno ci si aspetta molto di più da una nobile come la squadra ducale.

    Roma 6: “Annamo a vincè” disse De Rossi a Borriello per convincerlo a trasferirsi a Roma nella scorsa estate, mai profezia fu meno azzeccata, infatti, i giallorossi dopo essere stati per anni la vera e sola antagonista allo strapotere interista, hanno miseramente fallito nella stagione che doveva sancire il loro definitivo rilancio. Un’annata talmente fallimentare da costringere anche il tecnico testaccino Ranieri a rassegnare le proprie dimissione e a lasciare la squadra in mano all’aeroplanino Montella. Un cambio che ha sortito solo una pallida qualificazione ai preliminari d’Europa League, di certo una stagione che si ricorderà solo per la fine dell’epoca Sensi, con l’approdo alla presidenza della società di una cordata americana guidata da Thomas Di Benedetto. 

    Sampdoria 3: Dalle stelle alle stalle in una sola stagione.L’anno scorso di questi tempi, infatti, eravamo qui a lodare il lavoro della squadra allora guidata da Del Neri, e dopo 12 mesi ci ritroviamo a commentare una disfatta e la disgregazione di una squadra passata dai preliminari di Champions alla serie B. Che altro aggiungere se non che forse le colpe sono in gran parte della società e del presidente Garrone su tutti, non si può cedere così a cuor leggero un duo da Coppa Campioni come Cassano e Pazzini e sostituirli, non ce ne vogliano i diretti interessati, con Maccarone e Pozzi.

    Udinese 8: 5 sconfitte ad inizio campionato non avrebbero di certo fatto presagire un epilogo così dolce, ma la costanza della società nel confermare Guidolin alla guida e la splendida intesa sviluppata fra il duo d’attacco Di Natale, ancora re dei bomber con 28 reti, e Sanchez, esploso definitivamente e sicuro uomo mercato, hanno dato i frutti sperati. I friulani tornano quindi nell’Europa che conta dopo 6 anni di assenza e proveranno certamente a mantenere in rosa i loro gioielli, ambiti da molte squadre di vertice, per ben figurare nella prossima Champions.

  • Reja – Lazio, avanti insieme. Il tecnico ha rinnovato

    Reja – Lazio, avanti insieme. Il tecnico ha rinnovato

    E’ stato prolungato di un altro anno il contratto che legava Edy Reja alla Lazio. Il tecnico goriziano, che nei giorni scorsi aveva resistito alle sirene provenienti da Napoli con De Laurentiis che gli avrebbe proposto la carica di direttore tecnico del club azzurro, ha firmato fino al 30 giugno 2012 con opzione per un altro anno.
    Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente biancoceleste Claudio Lotito: “Avevate dubbi? (riferendosi ai giornalisti ndr). Verba volant, scripta manent. Squadra che vince non si cambia“.

    Ripagato con la riconferma quindi l’ottimo lavoro svolto dal tecnico da quando è a Roma: presa in corsa e salvata una Lazio allo sbando nella passata stagione e persa per un soffio la qualificazione ai preliminari di Champions quest’anno, fatale la sconfitta nello scontro diretto ad Udine, Reja ha ottenuto comunque l’accesso in Europa League riportando i biancocelesti in Europa a distanza di un anno.

  • Lazio, Reja resta e pensa al futuro

    Lazio, Reja resta e pensa al futuro

    Con il fischio finale su questo campionato, Edy Reja può abbandonare le scaramanzie del caso ed annunciare il suo rinnovo con la Lazio per la prossima stagione, quando guiderà la squadra biancoceleste in Campionato ed in Europa League.

     Una decisione che il tecnico friulano aveva già preso, quasi un mese e mezzo fa, durante un incontro con il presidente Lotito culminato con una stretta di mano che, secondo Reja, è valsa più di una firma.

    Ora bisognerà discutere i dettagli, la durata contrattuale ed i rinforzi dell’ organico per affrontare al meglio la prossima stagione, aggiungendo valore ad un gruppoo già competitivo per migliorare ancor di più il risultato ottenuto.

    Resta il rammarico per la mancata qualificazione in Champions, ma Reja non si attendeva regali da Udine, nè tantomeno un esito doverso della gara fra Udinese e Milan, riconoscendo però che granm parte della colpa per il mancato raggiungimento del quarto posto si deve far risalire alla sconfitta nello scontro diretto con l’Udinese, pur nella consapevolezza che i 66 punti raggiunti sono uno straordinario risultato, difficilmente pronosticabile ad inizio stagione. 

    Con Reja, rimarrà a Roma anche il capitano Tommaso Rocchi autore di un’ ottima gara e di un gol. L’attaccante è proiettato già alla prossima stagione, e giura di voler restare perchè ” non esiste il mercato “, nella speranza di poter disputare una stagione con maggiore continuità, con meno problematiche di infortuni.

  • Lecce-Lazio 2-4: le pagelle

    Lecce-Lazio 2-4: le pagelle

    La speranza e l’ impegno della Lazio non sono state ripagate dal raggiungimento del traguardo desiderato, ma la Lazio ha profuso fino all’ ultima giornata il massimo impegno, conquistando anche nell’ ultima giornata i tre punti, realizzando 4 gol in trasferta in terra salentina. Il Lecce, invece, non aveva più nulla da chiedere al campionato dopo aver raggiunto la salvezza, ma ha comunque offerto una buona prestazione, in una partita nel complesso divertente e veloce.

    Le pagelle:

      Benassi 5 Impreciso in alcune uscite, viene scavalcato dal pallonetto di Zarate poi respinto dal palo, oltre che nella seconda occasione quando l’ Argentino tira a lato; esce in modo avventato su Rocchi procurandosi un rosso diretto e causando il rigore del 3 a 2.

    Donati 6 Buona gara, impreziosita da un buon assist per il 2 a 2 di Piatti

     Giacomazzi 5 Impreciso, nella zona centrale la Lazio riesce a creare molti problemi, soprattutto con gli inserimenti di Rocchi e Zarate

     Giuliatto 5 Come Giacomazzi, impreciso e lento

     Brivio 5.5 Soffre molto le accelerazioni di Lichsteiner sulla sua fascia

     Munari 5.5 Partita poco precisa

     Vives 6 Sfortunato nella goffa autorete su corner di Zarate, ma nel resto della gara gioca una  partita di buona sostanza 

    Coppola 7 Ottimo il pallonetto che porta il pareggio per 1 a 1 del Lecce, ancor di più la prontezza nel salvataggio su Rocchi a porta vuota.

    Mesbah (49′ Corvia) 6 Qualche buona accelerazione e giocata, ma non incide

    Piatti (49′ Chevanton) 6.5 Buona partita, per spunti ed impegno, culminata con il gol del provvisorio 2 a 2

     Di Michele (53′ Rosati) 5.5 Poco incisivo, attacca poco la profondità e non riesce a pungere

    Lazio:

    Muslera 5.5 Disattento sul pallonetto di Coppola, poi riesce a riscattarsi con alcuni interventi positivi. Discontinuo nel rendimento ma non è una novità

    Lichtsteiner (83′ Scaloni) 6.5 Spinge e crossa, fa soffrire molto il suo diretto marcatore sulla fascia destra

     Biava 6 Partita sufficiente nel complesso, soffre in alcuni casi ma si riscatta con chiusure importanti

     Dias 6.5 Salva sulla linea di porta un gol già fatto dal Lecce con Piatti, molto attento in quell’ occasione così come nel corso della gara

     Garrido 5 Poco presente e spesso lontano dal vivo del gioco

     Brocchi 6 Partita di grande sostanza e generosità: corre, recupera, ripiega instancabilmente

    Ledesma 6 Qualche intuizione lodevole, suggerendo in modo preciso ed intelligente, ma pecca di continuità di rendimento nell’arco dei novanta minuti

     Mauri 6 Si inserisce frequentemente, anche senza palla, recupera palloni prezioni, trova sempre la posizione giusta, aiutando i compagni in fase di ripiegamento e facendola ripartire con intelligenza 

    Hernanes (46′ Gonzalez) 5 Molto deludente in quest’ occasione, a differenza di quanto mostrato nell’arco della stagione. Molle e poco lucido, oltre che disattento tatticamente cosatringendo Reja a sostituirlo

     Zarate 6.5 Alcuni errori per eccesso di sicurezza come spesso gli accade, soprattutto all’ inizio del secondo tempo quando scarta il portiere e tira a lato a porta vuota. Segna, però, due gol di cui un rigore che gli consente di riscattarsi – in parte – del clamoroso errore di Udine dal dischetto che è costato alla Lazio una buona fetta della qualificazione in Champions League. Autore anche del tiro d’angolo che Vives manda nella sua porta per il 3 a 2.

     Rocchi (64′ Floccari) 7 Sempre nel vivo dell’azione ed al posto giusto, scatta sul filo del fuorigioco, corre, segna il primo gol, fa da assist man a Zarate sul 2 a 1, potrebbe segnare anche la doppietta se non venisse fermato da Coppola sulla linea di porta: è il migliore in campo da vero capitano

  • Lazio corsara a Lecce ma è “solo” Europa League

    Lazio corsara a Lecce ma è “solo” Europa League

    In terra salentina la Lazio cercava il risultato per sperare, con l’ orecchio attento a carpire il risultato dell’Udinese impegnata contro il Milan, in vista della rincorsa al quarto posto. Un risultato che arriva, ma che non basta a raggiungere il traguardo più ambito.

     Al Via del Mare di Lecce la partita inizia già al sesto minuto, con gol di Tommaso Rocchi ad aprire i giochi per la Lazio: azione in contropiede e diagonale preciso in scivolata, che si infila nell’angolino basso. Il primo quarto d’ ora di gioco scorre fra le difficoltà del Lecce a riorganizzarsi, soprattutto nei movimenti offensivi, che mancano di incisività in profondità-

    Al 15′ buona azione di Zarate che prova una serie di dribbling e si accentra, producendo, però, un tiro troppo centrale. Al 19′, il Lecce inizia a dare segnali positivi di ripresa, con un buon tiro di Di Michele che finta lo scatto profondo e rientra, sferrando un ottimo tiro che viene, però, rimpallato da Diaz in angolo.

    Al 21′ la Lazio si rende molto pericolosa con un’ azione innescasta dall’assist di Mauri a cercare Zarate che accelera e si infila centralmente, provando un pallonetto a scavalcare il portiere leccese: la fortuna, però, non aiuta il tiro dell’Argentino che, dopo aver scavalcato l’ estremo difensore giallorosso, colpisce il palo.

    Arriva, così, la risposta del Lecce che trova il pari con Coppola che riesce ad inserirsi in area ed a realizzare un pallonetto perfetto che beffa Muslera per il provvisorio 1 a 1.

     Al 35′, però, il risultato cambia ancora: Rocchi scatta sul filo del fuorigioco e suggerisce per Zarate che questa volta non sbaglia e realizza il 2 a 1.

    Al 40′ arriva, poi, il secondo pareggio del Lecce: cross di Donati per Piatti che, da solo in area, colpisce bene di sinistro e batte Muslera.

    Nel 2° tempo la Lazio prova a ritrovare il vantaggio, ed ha un’ ottima opportunità con Zarate che salta in dribbling il portiere Benassi ma calcia sull’ esterno della rete con molta imprecisione. Al 9′, però, Mauro Zarate ha l’occasione di rifarsi calciando un rigore procurato un minuto prima da Tommaso Rocchi che, scattato sul filo del fuorigioco, entra in area stoppando il pallone di petto e portandolo avanti di sinistro, colpito dall’ uscita del portiere Benassi, che rimedia anche l’ espulsione diretta lasciando il Lecce in inferiorità numerica: Zarate mantiene la calma e realizza il penalty che porta la Lazio sul 3 a 2.

    Al 17′ Mauro Zarate batte un calcio d’angolo che Vives colpisce in modo molto scordinato con il collo del piede beffando il suo portiere Rosati con un clamoroso autogol che rende il passivo molto pesante per il Lecce: 4 a 2.

    La gara dopo il quarto gol della Lazio ha poco da aggiungere, poichè in campo c’è poco da esprimere, considerando la stanchezza per il finale di campionato, e la tensione crescente, con l’attenzione rivolta sempre più costantemente al tabellone luminoso, per cogliere un segnale positivo dal Friuli di Udine, nella speranza che l’ Udinese non faccia risultato positivo.

    Una notizia che, però, non arriva: la partita termina ed il campo esprime il suo verdetto. La Lazio di Edi Reja non raggiunge la Champions e deve accontentarsi dell’Europa League, ma è comunque un ottimo risultato a conclusione di una stagione di alto livello, conclusasi con un traguardo in più: per la prima volta nella gestione di Lotito, la Lazio chiude in classifica sopra i cugini romanisti.

  • Streaming Lecce – Lazio, Serie A 38 Giornata

    Formazioni LECCE – LAZIO (ore 20:45)

    LECCE (4-3-1-2): Rosati; Donati, Giacomazzi, Giuliatto, Brivio; Munari, Vives, Coppola, Mesbah; Chevanton, Corvia.
    Panchina: Benassi, Fabiano, Rispoli, Grossmuller, Piatti, Jeda, Di Michele.
    Allenatore: De Canio.
    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Garrido; Ledesma, Brocchi; Mauri, Hernanes, Zarate; Rocchi.
    Panchina: Berni, Stendardo, Scaloni, Gonzalez, Kozak, Floccari, Sculli.
    Allenatore: Reja.

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  • Campionato Primavera, gli accoppiamenti della Final Eight

    Campionato Primavera, gli accoppiamenti della Final Eight

    Questa mattina a Montecatini Terme è stata presentata la Fase Finale del Campionato Primavera che vedrà le migliori otto della fase a girone duellare per conquistare il titolo di Campioni d’Italia. La rassegna in programma tra il 4 giugno e il 13 giugno 2011 si alternerà su impianti sportivi: Stadio Comunale “Bellucci” di Agliana, Stadio Comunale “Benedetti” di Buggiano, Stadio Castellani di Empoli, Stadio Porta Elisa di Lucca e Stadio Melani di Pistoia.

    Il sorteggio era suddiviso tra due urne, nella prima era inserite le teste di serie e cioè le prime classificate nei rispettivi gironi più la migliore seconda, nell’altra le altre. Affascinanti i confronti con la Roma di De Rossi accoppiata al Milan di Stroppa, per la Juventus la rilevazione Varese, la Fiorentina se la vedrà con l’Atalanta, mentre il Genoa incontrerà la Lazio.

    QUARTI DI FINALE SEMIFINALE FINALE
    Roma
    Vinc. 1Roma-Milan
    Milan
    Vinc. 5: Vinc. 1- Vinc. 2
    Lazio
    Vinc.2 Lazio-Genoa
    Genoa
    Fiorentina
    Vinc.3 Fiorentina-Atalanta
    Atalanta
    Vinc. 6: Vinc. 3 -Vinc. 5
    Varese
    Vinc. 4 Varese-Juventus
    Juventus