Zeman ex di Lazio e Roma attualmente alla guida del Pescara parla del derby capitolino a 360 gradi. L’allenatore che conosce così bene il calcio italiano e la piazza romana comincia la sua analisi dai due allenatori delle squadre. Per quanto riguarda l’asturiano della Roma, Luis Enrique, Zeman ha parole d’elogio perchè lo spagnolo “è venuto in Italia e cerca di proporre il suo calcio fatto dipossesso palla”. Non certo dichiarazioni al miele, invece, nei confronti dell’avversario Edi Reja. Secondo il tecnico boemo, infatti, Reja “cambia troppo spesso i moduli, una volta Hernanes gioca al centro, un’altra volta a sinistra”. Ma la stoccata più dura arriva in merito alla storia professionale del mister goriziano che secondo Zeman “non è abituato a lottare per lo scudetto, questo dice la sua lunga carriera”. Il tecnico del Pescara parla anche del clima del derby e di quello che può comportare una sconfitta considerando che lui ne dovette subire quattro consecutive sulla panchina giallorossa: “c’è tanta passione, tanto tifo e per i tifosi è importante. Quell’anno siamo arrivati davanti alla Lazio che aveva una squadra importante. Ho perso qualche tifoso daa’ Roma ma ho acquistato qualche tifoso daa’ Lazio”. E poi un consiglio spassionato al collega Reja il quale “deve pregare per vincere” e questo soprattutto perchè i tifosi gioiscano. A proposito di supporters quando gli si chiede che tipo di presidente sia Claudio Lotito, Zeman è breve e incisivo: “non credo che fosse un tifoso della Lazio”. Dall’altra parte,però, c’è Thomas Di Benedetto. Anche l’americano presidente della Roma non entusiasma uno Zeman che si dice abituato al calcio vecchio: “per me il presidente deve essere il primo tifoso della squadra e un appassionato, deve aver vissuto dietro la squadra per tanto tempo. Questa mi sembra troppo un’operazione economica. Non è il mio ideale. Anche se oggi per fare calcio ci vogliono soldi”.
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Veron da l’addio al calcio, il 31 Ottobre l’ultimo match!
Juan Sebastian Veron da l’addio al mondo del calcio, confermando gli ultimi rumors sul suo ritiro ai microfoni argentini, motivando la fine della sua carriera con i troppi guai fisici dopo l’ultimo intervento subito alla caviglia destra, infortunio mai recuperato totalmente che lo ha tormentato negli ultimi mesi. L’ultima partita della ‘Brujita’ con la maglia dell’Estudiantes de La Plata è fissata in data 31 Ottobre nel match contro il Racing de Avellaneda, per chiudere un cerchio. Una carriera davvero importante per un giocatore che si è fatto amare ed apprezzare ovunque sia andato, con il suo carattere forte e grintoso da buon Argentino. CARRIERA- Cresciuto calcisticamente in Argentina e più precisamente nell’Estudiantes, è passato in seguito a vestire la maglia del Boca, prima di approdare in Europa alla corte della Sampdoria. Una volta in Italia, è noto a tutti il suo trasferimento alla corte del Parma, con cui ha vinto trofei importanti come una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Diventato un top player, fu inevitabile il suo passaggio alla Lazio di Cragnotti, dove divenne un idolo dei tifosi, riuscendo ad aggiungere al suo palmares uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e anche una Europea. Nel 2001 viene acquistato per una cifra vicina alle 28 milioni di sterline dal Manchester United, ma l’impatto con il calcio inglese non è affatto positivo, e Veron delude le aspettative. Negli anni a seguire il trasferimento al Chelsea e poi il ritorno in Italia con il prestito all’Inter, dove con Mancini in panchina ritrova lo spazio che merita. Nel 2006 abbandona l’Italia e torna a solcare i campi argentini legandosi all’Estudiantes fino al 2012, club con cui vince la Libertadores nel 2009. FUTURO- Appese le scarpette al chiodo cosa farà la Brujita si saranno chiesti in molti? Per quanto riguarda il futuro prossimo di Veron, la stampa sudamericana parla già di un possibile ruolo come direttore delle Nazionali in base al buonissimo rapporto che lo lega con l’attuale c.t. della Seleccion Alejandro Sabella.
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Cissè: “Ho rifiutato 20 milioni per la Lazio e la nazionale”
Djibril Cissè, 30 anni appena compiuti e una voglia matta di rilanciarsi dopo aver chiuso la sua parentesi in Grecia per riconquistare la nazionale. L’attaccante francese è sicuramente uno dei migliori acquisti per la Serie A, arrivato alla Lazio quest’estate dal Panathinaikos per poco più di 5 milioni di euro per volere di Claudio Lotito. Ed è stata proprio questa forte volontà del presidente, ma anche del ds Igli Tare e del tecnico Edy Reja, che hanno convinto Cissè a sposare immediatamente la causa biancoceleste rifiutando l’esorbitante offerta di 20 milioni di euro pervenutagli dalla Cina, come lo stesso attaccante ha rivelato in un’intervista alla celeberrima rivista France Football: “Una cosa da pazzi, 20 milioni per due anni e mezzo di contratto. Ma è arrivata troppo presto perché do ancora priorità al lato sportivo. Ho scelto la Lazio perchè i dirigenti mi hanno fatto capire che mi volevano veramente. C’è stato subito un buon feeling con il ds Tare ma anche con l’allenatore Reja che mi aveva cercato già l’anno scorso“. Il buon avvio di stagione con la maglia biancoceleste, un gol all’esordio in campionato con il Milan e una rete in Europa League segnata al Vaslui ma soprattutto le ottime prestazioni fornite, gli sono valsi la convocazione in nazionale. Il ct francese Laurent Blanc lo ha infatti richiamato in vista del doppio impegno ravvicinato della Francia con Albania e Bosnia, per centrare la qualificazione agli Europei che si terranno la prossima estate in Polonia e Ucraina.
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Pagelle Fiorentina-Lazio: Cerci da Nazionale, Klose incubo viola!
Una Lazio guerriera, che non si arrende mai nemmeno di fronte alle difficoltà è quella che si è vista in campo all’Artemio Franchi di Firenze, contro una Fiorentina che senza dubbio sembrava potesse essere devastante grazie al tridente offensivo Cerci-Jovetic- Vargas. Partita a due facce con i Viola che partono a mille e trovano il vantaggio proprio con uno scatenato Cerci, per poi calare e farsi rimontare nel finale di primo tempo da Hernanes. Stessa musica nella ripresa con la Lazio che viene fuori nel suo momento peggiore grazie ad una splendida mossa tattica di Reja e a una zuccata vincente di Klose, che ammutolisce lo stadio che fino a pochi istanti prima l’aveva fischiato per tutta la partita (vecchi ricordi di un passato bavarese, con l’eliminazione della Fiorentina in Champions). Considerando come i biancocelesti avessero giocato solo giovedì e fossero rientrati in Italia venerdì mattina, questa vittoria vale molto di più dei soliti tre punti, a livello di morale. Reja sicuramente non passerà un’altra settimana da contestato in casa! PAGELLE FIORENTINA Cerci 7 Partita davvero devastante la sua. Corre, salta l’uomo e serve grandi assist per i compagni: il giocatore perfetto, e se non bastasse segna anche il primo gol portando i suoi in vantaggio. Nel finale avrebbe l’occasione del 2 a 1, ma si fa murare il tiro da Lulic. Prestazione che profuma di convocazione in azzurro. Boruc 6,5 Forse sul primo gol di Hernanes avrebbe potuto fare di più, ma poi nel corso della partita è davvero un portento, riuscendo a chiudere lo specchio della porta con parate davvero importanti. Tiene a galla la Fiorentina ma non ha colpe sul secondo gol di Klose. Beherami 6 Buona prestazione, condita con tanta corsa, molti palloni recuperati, e buone aperture per i compagni. Si sta rivelando un ottimo acquisto per la Fiorentina. Gioca da ex ma non sento il peso della rivincita personale. Jovetic 6,5 Si batte come un leone in mezzo al campo, ma la posizione al centro del reparto offensivo non gli calza proprio a pennello, ed è come un po’ spaesato. Nonostante tutto regala l’assist per Cerci sul primo gol, e quando può salta gli avversarsi con giocate di classe che fanno impazzire il pubblico. Qualche buona conclusione da lontano, ma gli manca lo spunto vincente in una partita dove si è sentita tanto l’assenza di Gilardino. PAGELLE LAZIO Hernanes 7,5 Man of the match, il profeta sta tornando ai suoi livelli dello scorso anno, tirando fuori una prestazione da applausi condita da giocate di classe, lucidità, buoni spunti e soprattutto un gol che rimette la Lazio in partita. Klose 6,5 Sembra non esistere per tutto il primo tempo, quasi annaspando da solo lì davanti poco e mal supportato da Cissè. Nella ripresa con il cambio e l’ingresso di Matuzalem cambia la musica e in pochi istanti si crea un paio di occasioni utili a segnare. Preludio del gol della rimonta quando schiaccia con una zuccata vincente battendo da sotto porta Boruc e regalando il vantaggio ai suoi. Incubo Viola! Cissè 5 Brutta partita per l’idolo della curva che non riesce mai a trovare lo spazio per far male, e sbaglia giocate che di solito sarebbero semplicissime per uno come lui. Molto fuori dal gioco viene sostituito da Reja che azzecca perfettamente il cambio preferendogli Matuzalem. Dias 6,5 Grande partita per il centrale argentino che riesce a dettare i tempi alla difesa e non fa passare mai Silva nel finale tenendogli testa in ogni occasione. Ammonito nei primi minuti gioca una partita molto intelligente, sfiorando anche il gol di testa, solo grazie ad una pronta risposta di Boruc.
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Fiorentina punita ancora da Klose. Lazio corsara al Franchi
Il verdetto del Franchi è chiaro: la Lazio ci ha creduto di più e ha battuto con una grande rimonta una buona Fiorentina in una partita tutt’altro che facile. Al primo gol di Cerci risponde prima Hernanes e poi Klose nella ripresa, completando una remuntada perfetta. Decisivo il cambio di Reja che ha tolto uno spento Cissè e inserito nel momento di maggiore sofferenza per i suoi, un centrocampista con Matuzalem che ha ridato i giusti equilibri ai biancocelesti. Bellissima invece la prestazione di Cerci per i viola che ha dimostrato davvero di meritarsi una convocazione in azzurro, lanciando un chiaro messaggio a Prandelli. Per quanto riguarda le scelte dei due tecnici, le prime novità rispetto alle probabili formazioni per la Fiorentina arrivano in difesa con De Silvestri che vince il ballottaggio con Cassani e con Jovetic che scala al centro dell’attacco con Cerci e Vargas sugli esterni. Per i biancocelesti Reja in difesa sceglie Dias (che recupera e stringe i denti) in coppia con Stankevicius, spostando Radu sulla fascia. Invariato il centrocampo e l’attacco con la premiata ditta Cissè-Klose pronti a far male. PRIMO TEMPO – Buona Fiorentina nei primi minuti con il piglio di una grande squadra riesce a contenere il gioco della Lazio e a giocare in velocità sugli spunti di Vargas e Cerci. È proprio al minuto 8’ che i Viola passano in vantaggio: su una bellissima apertura di Montolivo Jovetic rimette al volo un bel pallone in mezzo per trovare Cerci che calcia a botta sicura e batte Marchetti. L’attaccante esterno sembra essere davvero in forma e conferma la sua vena realizzativa segnando la sua terza rete casalinga al Franchi. La Lazio è fin troppo arrendevole, provando troppo spesso il lancio lungo verso le punte, rinunciando a far girare la palla, con un gioco sterile. La sveglia arriva poco prima della mezz’ora con i biancocelesti che aumentano il ritmo di gioco e sugli sviluppi di un’azione prolungata trovano la rete del pari grazie a una bella giocata di Hernanes, il brasiliano riesce a entrare in area e trovare il varco per calciare e sorprendere Boruc con un rasoterra all’angolo basso. La prima frazione di gioco finisce con le squadre in pareggio, Fiorentina arrembante per metà primo tempo e poi una Lazio svegliata dal gol di Hernanes e che ha decisamente cambiato marcia. SECONDO TEMPO – Squadre in campo nella ripresa senza sostituzioni e quindi con le stesse formazioni. Nei primissimi minuti sembra continuare il bel momento della Lazio, che sfiora il gol con Dias sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Boruc si ripete ed evita ancora il gol con un’ottima parata sul colpo di testa del centrale argentino. Mihaijlovic prova il cambio al 10’ togliendo Vargas e inserendo una prima punta centrale di peso come il ‘Tanke’ Santiago Silva, spostando Jovetic sull’esterno. Cerci sulla corsia laterale è davvero incontenibile e riesce quasi sempre ad arrivare sul fondo e servire assist per i compagni di reparto, con Reja preoccupatissimo per le continue sortite viola. L’occasione per la Fiorentina di passare in vantaggio arriva al 23’ dopo un liscio di Lulic, il pallone arriva proprio sui piedi di Cerci che, solo davanti a Marchetti, calcia a botta sicura ma trova un intervento miracoloso di Lulic che gli chiude lo specchio della porta. I biancocelesti come nel primo tempo crescono nel finale e il colpo del ko arriva da Miroslav Klose che porta i suoi alla rimonta perfetta sul 2-1. Cross dalla fascia, sponda aerea di Sculli che serve il bomber teutonico libero di schiacciare di testa e battere Boruc con la freddezza di un killer. Nel finale si assiste solo ad un lungo possesso palla biancoceleste con una Fiorentina molto stanca e senza le forze per rispondere al gol subito.
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Udinese capolista, la Lazio espugna Firenze
Dopo le partite del pomeriggio Udinese in testa da sola alla classifica di Serie A. I friulani rispondono alla vittoria di ieri del Napoli a Milano contro l’Inter battendo al Friuli un Bologna brutto, spento e ora anche ultimo in classifica (insieme al Cesena). Di Benatia e Di Natale (su rigore) le reti della vittoria che incoronano la squadra di Guidolin come capolista della Serie A e invece inguaiano la posizione del tecnico rossoblu Pierpaolo Bisoli. Dopo una bella battaglia, la Lazio riesce in rimonta ad espugna il Franchi di Firenze con Hernanes e Klose, al terzo centro stagionale in campionato, che ribaltano il vantaggio viola firmato ancora una volta Cerci arrivando così al sentito derby della capitale tra due settimane (c’è la pausa per le nazionali) a pari punti con la Roma (8). Alta classifica anche per due squadre isolane, Palermo e Cagliari che con il medesimo risultato (2-0) ottengono i 3 punti che proiettano loro al secondo posto insieme al Napoli: i sardi passano a Lecce mentre i rosanero battono tra le mura amiche del Barbera il Siena. Vittoria scaccia-crisi per il Parma di Colomba firmata Sebastian Giovinco: i ducali mandano al tappeto il Genoa di Malesani per 3-1 con doppietta del fantasista a metà tra gialloblu e Juventus e rete di Morrone mentre per i liguri gol della bandiera di Palacio su rigore a tempo scaduto che raggiunge proprio Giovinco in testa alla classifica dei marcatori a quota 5 reti. Primo punto per il Cesena di Giampaolo, 0-0 con il Chievo con Mutu che sbaglia un calcio di rigore. Nell’anticipo di mezzogiorno pari pirotecnico tra Novara e Catania (3-3), stasera il posticipo Juventus – Milan. Risultati e marcatori 6 Giornata Serie A 2011-2012 CESENA – CHIEVO 0-0 FIORENTINA – LAZIO 1-2 8′ Cerci (F), 28′ Hernanes (L), 83′ Klose (L) INTER – NAPOLI 0-3 43′ Campagnaro, 58′ Maggio, 76′ Hamsik LECCE – CAGLIARI 0-2 10′ aut Brivio, 40′ Biondini NOVARA – CATANIA 3-3 14′ Legrottaglie (N), 51′ rig Rigoni (N), 58′ Lodi (C), 67′ Morimoto (N), 87′ Jeda (N), 93′ Gomez (C) PALERMO – SIENA 2-0 19′ Migliaccio, 93′ rig Hernandez PARMA – GENOA 3-1 29′ Giovinco (P), 42′ rig Giovinco (P), 51′ Morrone (P), 93′ rig Palacio (G) ROMA – ATALANTA 3-1 20′ Bojan (R), 31′ Osvaldo (R), 48′ Denis (A), 81′ Simplicio (R) UDINESE – BOLOGNA 2-0 29′ Benatia, 73′ rig Di Natale stasera ore 20:45 JUVENTUS – MILAN
CLASSIFICA
Pos Squadra Pt G 1. UDINESE 11 5 2. NAPOLI 10 5 3. PALERMO 10 5 4. CAGLIARI 10 5 5. JUVENTUS 8 4 6. ROMA 8 5 7. LAZIO 8 5 8. CHIEVO 8 5 9. FIORENTINA 7 5 10. GENOA 7 5 11. CATANIA 6 5 12. PARMA 6 5 13. NOVARA 5 5 14. SIENA 5 5 15. MILAN 5 4 16. ATALANTA (-6) 4 5 17. INTER 4 5 18. LECCE 3 5 19. CESENA 1 5 20. BOLOGNA 1 5 -
Fiorentina-Lazio, probabili formazioni: Jovetic centrale o esterno?
Partita dal sapore particolare per Mihaijlovic, che affronterà oggi pomeriggio al Franchi con la Fiorentina, la sua ex Lazio. I viola sono reduci da un buon avvio di campionato, avendo vinto prima con il Parma e poi avendo strappato un ottimo punto nel pareggio casalingo contro il Napoli. Queste ultime prestazioni e risultati hanno riacceso la voglia dei tifosi fiorentini che dopo l’ultima stagione era un po’ calata. La Lazio invece dopo il bell’inizio contro il Milan ha un po’ deluso le aspettative, anche in Europa League dove nell’ultimo turno contro i portoghesi dello Sporting Lisbona ha incassato la prima sconfitta europea. Reja non può assolutamente dirsi soddisfatto considerando come per gran parte della partita lo Sporting abbia giocato in inferiorità numerica e soprattutto in merito al numero di occasioni da rete sprecate dai suoi, apparsi un po’ opachi sotto porta. Vediamo nel dettaglio le probabili formazioni che scenderanno in campo oggi: FIORENTINA- Mihaijlovic nella conferenza stampa prepartita è stato molto chiaro, caricando la squadra per cercare di portare i 3 punti a casa e rimanere nella parte alta della classifica:“Per noi sarà il primo esame di maturità. Vogliamo vincere e rimanere in alto in classifica. Klose? E’ un grandissimo calciatore, ma dovremo stare attenti a tutta la Lazio. La squadra di Reja è maggiormente pericolosa fuori casa quando può avere spazi per il contropiede”. Per quanto riguarda la formazione da scegliere, il tecnico serbo ha in mente un 4-3-3 con l’unico dubbio su Jovetic, se schierarlo come prima punta e quindi affiancargli ai lati Cerci e Vargas avanzato dal suo ruolo naturale. In caso Jo-Jo dovesse agire da esterno, l’attaccante centrale sarà il ‘Tanke’ Santiago Silva, supportato da Cerci sull’altra corsia e di conseguenza con un centrocampista in meno. Difesa confermata con Natali e Gamberini centrali e Pasqual e Cassani a dare aiuto sulle corsie laterali. Centrocampo a tre con al centro il contestatissimo dai tifosi viola Riccardo Montolivo, supportato ai lati da l’ex di turno Beherami e da Lazzari. Sul tridente offensivo è già stato detto tutto con l’unico dubbio sulla posizione del gioiellino Jovetic. LAZIO- I biancocelesti sono partiti per la trasferta di Firenze lasciando a casa Mauri e Biava alle prese con diversi infortuni, nella speranza di rivederli in campo per il derby contro la Roma. Stringe i denti e dovrebbe giocare fin dal primo minuto Dias, che sta soffrendo per un’infiammazione al ginocchio, mentre le buone notizie arrivano dal recupero e dal ritorno in campo di Radu. Per spronare i tifosi e giustificare come ancora non sia arrivata la prima vittoria casalinga della stagione, il tecnico biancoceleste ha spiegato come i primi 3 punti all’Olimpico arriveranno: “alla prossima gara casalinga, e voi sapete qual è” con un chiaro riferimento al derby. La scelta del modulo vede l’utilizzo di un 4-3-2-1, con una difesa blindata con il dubbio Dias, che se non dovesse farcela sarà sostituito da Diakite, affiancato da Radu, con Konko e Lulic sugli esterni. Linea a tre nel centrocampo di contenimento con Ledesma al centro e Brocchi e Gonzalez più spostati verso l’esterno. Matuzalem parte dalla panchina per un affaticamento accusato ai flessori della coscia destra. Il reparto avanzato vede il profeta Hernanes nel suo ruolo più congeniale a supporto delle punte, con Cissè che parte leggermente decentrato in coppia con il bomber di razza teutonico Klose. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Jovetic, Vargas. A disposizione: Neto, De Silvestri, Nastasic, Romulo, Munari, Kharja, Silva. Allenatore: Mihajlovic LAZIO (4-3-2-1): Marchetti; Konko, Diakité, Radu, Lulic; Gonzalez, Ledesma, Brocchi; Hernanes; Klose, Cissé. A disposizione: Bizzarri, Stankevicius, Dias, Matuzalem, Sculli, Rocchi, Kozak. Allenatore: Reja Dichiarazioni tratte da: Gazzetta dello Sport
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Sporting Lisbona-Lazio 2-1 video. Perla di tacco di Van Wolfswinkel
Missione fallita per la Lazio che doveva tornare a casa dalla trasferta a Lisbona con almeno un pari e invece si è arresa, ma non senza combattere, allo Sporting. La squadra biancoceleste perde 2-1, vantaggio lusitano firmato Van Wolfswinkel (tacco al volo che batte Marchetti), poi il gol di bomber Klose, recuperato e in dubbio fino all’ultimo, riporta la situazione in parità ma sul finire del primo tempo è Insua a battere per la seconda volta il portiere biancoceleste con una “bomba” dalla distanza. Nella ripresa, nonostante lo Sporting Lisbona resti in dieci per l’espulsione dello stesso Insua, la Lazio assalta la porta dei padroni di casa senza fortuna, traversa di Konko e gol fallito clamorosamente da Rocchi. [jwplayer config=”240s” mediaid=”98284″]
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Klose non basta, Lazio ko a Lisbona
La Lazio esce sconfitta dal Josè Alvalade nella partitissima del girone D con i padroni di casa dello Sporting Lisbona. I portoghesi di Paciencia fanno due su due in Europa League battendo, dopo lo Zurigo, anche i biancocelesti rimanendo così in testa al raggruppamento a punteggio pieno. Due a uno il risultato finale che costringe alla squadra di Reja di vincere assolutamente la prossima gara con gli elvetici, match che diventa già fondamentale in ottica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Lusitani subito aggressivi e vicini al gol con una conclusione dalla distanza di Insua sulla quale Marchetti deve superarsi e salvare in calcio d’angolo. Al 20′ si sblocca il risultato in favore dello Sporting con una magia di tacco al volo dell’attaccante olandese Van Wolfswinkel che beffa sull’angolo più lontano il portiere biancoceleste su un cross dell’ex Siviglia Diego Capel. La reazione della Lazio al gol biancoverde arriva e a 5 minuti dal termine del primo tempo Miroslav Klose, recuperato in extremis, riporta il punteggio in parità sbucando tra i difensori di casa e piazzando la zampata vincente su un assist proveniente da un calcio di punizione da Hernanes. Ma la squadra di Reja tiene per poco il pareggio perchè lo Sporting riprende in mano la gara sfiorando prima il gol con Van Wolfswinkel nel recupero per trovarlo qualche secondo più tardi con una rasoiata dalla distanza di Insua. Lo stesso terzino argentino viene poi espulso ad inizio ripresa per una gomitata su Gonzalez lasciando pericolosamente i suoi in inferiorità numerica per circa 40 minuti. Uscito Klose, Reja si gioca la carta Cissè che ha subito una buona occasione con la sfera che fa la barba al palo. Da qui in poi è un assalto Lazio verso la porta difesa da Rui Patricio: Konko prende una traversa calciando a colpo sicuro dopo una ribattuta del portiere mentre Rocchi nel finale si divora letteralmente il pari mettendo a lato di testa una palla che andava appoggiata in rete su un traversone teso di Cissè con un Reja, espulso per proteste a fine primo tempo lamentando un eccessivo recupero, incredulo dalla tribuna per la clamorosa occasione fallita dal capitano biancoceleste.
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Sporting Lisbona-Lazio, probabili formazioni. Klose in coppia con Rocchi
Match delicatissimo quello di stasera per la Lazio in trasferta a Lisbona. Nella seconda giornata di Europa League i biancocelesti affronteranno al Josè Alvalade la più dura delle avversarie del Girone D, lo Sporting, per rifarsi del misero 2-2 ottenuto due settimane fa in casa contro il Vaslui. Edy Reja proverà a violare la casa dei lusitani che provengono da una serie di risultati positivi sia in campionato che in coppa dopo un inizio altalenante della squadra guidata da Domingos Paciencia, bandiera del Porto pluricampione a cavallo tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90 da giocatore con il quale ha vinto tutto quello che c’era da vincere non solo in patria (1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea, 9 titoli di campione di Portogallo, 6 coppe nazionali e 8 Supercoppe di Portogallo) e finalista nella passata edizione dell’Europa League alla guida dello Sporting Braga, finale persa, beffa del destino, proprio contro i suoi amati Dragoes. Ora il tecnico portoghese è alla guida dei Leones con i quali proverà ad affermarsi laddove lo scorso anno aveva, si fa per dire, “fallito” (la stagione del Braga è stata quasi trionfale) e il 2-0 di Zurigo ha già permesso allo Sporting di incamerare 3 punti e il primato nel proprio raggruppamento. Paciencia punta sul centravanti olandese, prelevato quest’estate dall’Utrecht, Ricky Van Wolfswinkel, autore di una doppietta nell’ultimo match di campionato, l’ex Milan Onyewu formerà la coppia difensiva con Polga con Insua e Joao Pereira nel ruolo di terzino pronti a sostenere le avanzate del brasiliano Rinaudo e Diego Capel. In panchina invece l’ex Parma Valeri Bojinov mentre non ci saranno per infortunio la stellina cresciuta nella Cantera del Barcellona, che in estate era stata ad un passo dall’Udinese, Jeffren e il russo Izmailov. Reja dovrebbe dare un pò di riposo alla coppia dei centrali di centrocampo Ledesma e Matuzalem per fare esordire l’albanese Cana e dare spazio a Brocchi, confermatissimo in cabina di regia il Profeta Hernanes alle spalle del duo Rocchi, alla ricerca del 100esimo gol in maglia biancoceleste, Klose. Il bomber tedesco ha recuperato dall’infortunio e dovrebbe scendere in campo sin dal primo minuto, riposo invece per Djibril Cissè pronto però ad entrare a partita in corso. Vietato perdere per non compromettere già ora la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Probabili formazioni Sporting Lisbona – Lazio (ore 21:05) SPORTING LISBONA (4-4-2): Rui Patricio; Joao Pereira, Onyewu, Polga, Insua; Rinaudo, Schaars, Matias Fernandez, Capel; Carrillo, Van Wolfswinkel. Panchina: Marcelo Boeck, Daniel Carrico, Evaldo, Andrè Santos, Martins, Bojinov, Diego Rubio. Allenatore: Paciencia. LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Dias, Diakitè, Lulic; Gonzalez, Cana, Brocchi; Hernanes; Rocchi, Klose. In Panchina: Bizzarri, Radu, Matuzalem, Ledesma, Sculli, Cisse, Kozak. Allenatore: Reja.