Tag: lazio

  • Gervasoni cita Mezzaroma e Mauri, Siena e Lazio coinvolte nel calcioscommesse

    Gervasoni cita Mezzaroma e Mauri, Siena e Lazio coinvolte nel calcioscommesse

    Scandalo calcioscommesse, Gervasoni parla e un nuovo tsunami investe la Serie A.

    Nella giornata di ieri infatti è stato tolto il sigillo al verbale dello scorso 12 marzo, durante il quale l’ex calciatore del Bari ha speso parole di fuoco contro il Siena e il presidente Mezzaroma, il quale ha prontamente smentito qualsiasi coinvolgimento suo e del club.

    Sempre dal verbale emerge anche il nome del centrocampista della Lazio Mauri, in relazione ai match del campionato scorso fra Lazio Genoa e Lecce Lazio (nessun accenno invece a Sculli, il cui nome era salito alla ribalta nei precedenti mesi).

     

    SIENA – Secondo quanto dichiarato da Carlo Gervasoni al pm di Cremona Roberto Di Martino, il presidente del Siena Massimo Mezzaroma avrebbe offerto una consistente cifra in denaro a due calciatori del Modena, Tamburini e Perna, nei giorni che precedevano la partita di Serie B tra gli emiliani e il club bianconero, disputata a febbraio del 2011. La fonte dell’ex calciatore del Bari è lo “zingaro” Gecic. I soldi sarebbero serviti per “comprare” letteralmente gli avversari, guadagnandosi così tre punti fondamentali verso la promozione diretta in Serie A, con il Siena che dopo la vittoria sul Modena (1-2) conquistò provvisoriamente il secondo posto in classifica a pari merito col Varese. Gervasoni parla di altre due gare che videro coinvolta la squadra toscana. La prima è Siena Novara (2-2) del primo maggio 2011 per la quale sarebbe stato concordato l’over (oltre 2,5 gol) insieme all’ex calciatore bianconero Carobbio (Spezia) e l’ex punta dei piemontesi Bertani (Sampdoria).  L’altra partita segnalata da Gervasoni è Siena Torino (2-2) del sette maggio 2011, prima della quale Pellicori (ex Torino) avrebbe cercato di combinare un altro over con Gervasoni contattandolo telefonicamente.

    MEZZAROMA – Nella tarda serata di ieri è arrivata la secca smentita del presidente del Siena Mezzaroma, che ha rigettato qualsiasi coinvolgimento personale e del club all’interno dello scandalo calcioscommesse. Qualora invece fosse confermata la responsabilità diretta, il Siena subirebbe la retrocessione in Serie B.

    stefano mauri | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    MAURI – E’ poi il turno di Mauri. Il vice capitano della Lazio sarebbe stato insieme all’ex rossoblu Milanetto l’artefice principale della combine di Lazio Genoa (4-2) del 14 maggio scorso (37^ giornata Serie A), dopo il presunto incontro a Formello fra lo stesso giocatore biancoceleste con Ilievski e Zamperini. L’accordo fu raggiunto sulla base di un over al primo tempo (2  o più gol). La scommessa andò in porto, dal momento che il primo tempo terminò con il punteggio ancora in parità sull’1-1, con i gol di Biava e Palacio.

    Oltre a Lazio Genoa, Gervasoni fa riferimento anche a Lecce Lazio, sfida valida per la 38^ giornata di Serie A del campionato scorso, conclusasi con la larga vittoria degli uomini di Edi Reja per 4-2. In questa occasione Ilievski confermò a Gervasoni di aver consegnato 400 mila euro ai calciatori delle due squadre, facendo i nomi dei due portieri giallorossi Rosati (ora in forza al Napoli) e Benassi, oltre a quello di Mauri.

    Il calciatore biancoceleste, ascoltato nella mattinata di oggi dal procuratore federale Palazzi, ha voluto tranquillizzare i tifosi della Lazio dichiarando la sua totale estraneità rispetto a quanto dichiarato da Gervasoni al pm di Cremona Di Martino. Si attendono ora i prossimi sviluppi dello scandalo calcioscommesse, e nulla lascia presagire che si risolverà tutto a tarallucci e vino. 

  • Lazio, morto il giovane Mirko Fersini

    Lazio, morto il giovane Mirko Fersini

    Mirko Fersini non ce l’ha fatta. Dopo il grave incidente dello scorso 6 Aprile, mentre era alla guida del suo scooter nella sua Fiumicino, Mirko si è spento stamane all’ospedale “San Camillo” di Roma.

    Dopo una settimana di coma, scandita dall’affetto di tutta la Lazio e di tutto il panorama calcistico italiano, il cuore del giovane Mirko ha smesso di battere stamane. Fatali le conseguenze riportate dal giocatore degli Allievi Nazionali dopo l’impatto del suo motorino contro un cassonetto. Le dinamiche dell’incidente non sono chiarissime, ma alcune indiscrezioni parlano di un’improvvisa sbandata dello scooter di Fersini, il quale perdendo il controllo del mezzo avrebbe impattato contro un cassonetto, perdendo il casco. Inizialmente si parlava di edema cerebrale inoperabile, ma nei giorni successivi all’incidente, la diagnosi era leggermente migliorata. Purtroppo questo non è bastato! La grande forza di volontà di Mirko di rimanere aggrappato alla vita, ha ceduto il passo al buio della morte.

    Mirko Fersini
    Mirko Fersini

    Dopo la scomparsa di Giorgio Chinaglia della settimana scorsa, questo di Mirko Fersini è il secondo lutto in casa Lazio a distanza di pochi giorni. Grande affetto dimostrato da tutta la città di Fiumicino verso i familiari del giovane. I massimi esponenti della Lazio hanno reso omaggio ai genitori di Mirko, stringendosi al loro fianco. I compagni di Fersini e l’allenatore degli Allievi Nazionali hanno chiesto di continuare il campionato, ma senza la maglia numero 2, quella che campeggiava sulle spalle di Mirko, che sarà così consegnata ai genitori, in suo onore.

    Mirko Fersini era considerato un giovane dalle grandi potenzialità, sia per la Lazio, sia per il futuro del calcio italiano. Esterno basso di grande corsa e temperamento. Amava “spingere” come un vero e proprio fluidificante. Il suo sogno era quello di poter esordire in Serie A con la maglia biancoceleste dinanzi ad un’ Olimpico tutto esaurito. Purtroppo quel sogno non potrà mai avverarsi, ma nessuno si dimenticherà mai quel ragazzino, cresciuto in un prato verde rincorrendo un pallone, nella speranza di diventare un eroe. Ciao Mirko…

    Video il luogo dell’incidente di Mirko Fresini
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  • Volata Champions League, un solo posto per cinque squadre

    Volata Champions League, un solo posto per cinque squadre

    Oltre all’eterna sfida scudetto tra Milan e Juventus, le ultime sei partite del campionato ci diranno anche chi fra Lazio, Udinese, Roma, Inter e Napoli si aggiudicherà la volata Champions League. La 32^ giornata di Serie A ha visto il crollo inatteso del Napoli al San Paolo contro l’Atalanta, mentre la Roma ha battuto l’Udinese in un accesissimo scontro diretto portandosi a meno quattro dalla Lazio, attualmente terza in classifica e reduce dalla sconfitta a Torino contro i bianconeri di Conte. Attenzione però anche l’Inter, vittoriosa ieri sul Siena per 2-1 con una doppietta del bomber Milito, e a sei lunghezze dai biancocelesti. Quella che fino a due settimane fa sembrava una mission impossible, ora si è trasformata in un’impresa sì difficile, ma umana.

    Lazio (54) – Gli uomini di Edi Reja non sono riusciti a ripetere l’ennesima impresa del campionato, dopo il 3-1 sul Napoli nel posticipo serale di domenica scorsa. La punizione di Del Piero nel finale di partita ha privato la Lazio di un punto che si sarebbe potuto rivelare prezioso da qui al termine della stagione. Resta immutato il vantaggio di tre punti sulla quarta in classifica (Udinese ndr), mentre si avvicinano pericolosamente i rivali giallorossi (+4). Il calendario non sorride particolarmente alla formazione biancoceleste, che nelle prossime tre gare di campionato dovrà affrontare la trasferta di Novara, un Lecce indiavolato (a Roma), e l’Udinese al Friuli. Non privi di insidie anche i match contro il Siena in casa (36^) e l’Atalanta in trasferta (37^). Infine il 12 maggio andrà in scena all’Olimpico un Lazio Inter per nulla scontato e amichevole. L’aquila biancoceleste riuscirà l’anno prossimo a volare sulle note dell’inno di Champions?

    Udinese (51) – Calendario non semplice per la squadra di Guidolin, reduce dalla pesante sconfitta contro la Roma nell’ultimo turno di Serie A. La prossima giornata i bianconeri riceveranno la visita dell’Inter di Stramaccioni, che è riuscito a conquistare sette punti sui nove a disposizione nelle prime tre gare della sua gestione. Alla 34^ giornata invece l’Udinese affronterà la difficile trasferta di Verona contro il Chievo, e nel match successivo un altro scontro diretto per la Champions, stavolta con la Lazio. Qualora i friulani dovessero uscire indenni da questo trittico fondamentale, potrebbero ancora dire la loro sulla volata Champions League, considerando che le ultime tre gare non prevedono impegni proibitivi, la trasferta di Cesena (36^), in casa contro il Genoa (37^) e infine a Catania (38^). Totò di Natale e compagni riusciranno a bissare l’impresa della scorsa stagione?

    luis enrique | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Roma (50)Roma, nun fa la stupida…ora. I tifosi giallorossi si saranno ormai abituati ai continui saliscendi della giostra di Luis Enrique, che a sei partite dal termine resta in piena corsa per un posto in Coppa Campioni il prossimo anno. Il successo di ieri sull’Udinese ha messo le ali alla compagine del tecnico spagnolo. A questo punto però ogni passo falso costerà caro, decisamente più che nel recente passato. Se la prossima partita può sembrare relativamente semplice, all’Olimpico contro la Fiorentina, la 34^ giornata proporrà un’affascinante quanto cruciale Juventus Roma, dove lo Stadium potrebbe essere l’arbitro indiretto sia della volata Champions League che dello scudetto. Alla 35^ giornata invece i giallorossi tornano all’Olimpico per affrontare il Napoli, mentre nel successivo match Totti e compagni saranno di scena al Bentegodi di Verona per una complicata trasferta. Da non sottovalutare infine il ritorno in patria di Montella con il suo Catania, mentre impegno più agevole almeno sulla carta quello dell’ultima giornata di campionato, con la Roma in trasferta al Manuzzi di Cesena.

    Inter (48) – Inizia da oggi la rincorsa dell’Inter al terzo posto finale, l’ultima spiaggia per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Un calendario in salita per gli uomini di Stramaccioni, che nelle prossime due giornate affronteranno le trasferte di Udine e Firenze. Alla 35^ i nerazzurri potranno “rifiatare” nel match casalingo contro uno spento Cesena, mentre più ostico l’impegno successivo che vedrà l’Inter impegnata in casa del Parma. Altra gara fondamentale sarà poi il derby alla penultima di campionato, dove i giocatori nerazzurri faranno di tutto per rovinare la rincorsa scudetto ai cugini del Milan. Nella 38^ giornata invece l’Inter andrà all’Olimpico per affrontare la Lazio di Edi Reja, in quello che potrebbe essere un vero e proprio spareggio Champions.

    Napoli (48) – Gli azzurri di Mazzarri sono scivolati in una pericolosa spirale di sconfitte che potrebbe aver pregiudicato la rincorsa al terzo posto. Il pesante ko casalingo contro l’Atalanta non è stato ancora digerito, ma l’imperativo per il Napoli deve essere quello di guardare avanti alla prossima sfida di campionato, che vedrà gli azzurri impegnati nella difficile trasferta di Lecce. Più agevole il match della 34^ giornata contro il Novara al San Paolo, mentre il successivo big match dell’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique dirà molto sulle ambizioni europee della squadra napoletana, la quale potrebbe addirittura veder sfumare tra le mani la qualificazione all’Europa League qualora non dovesse trovare risultati convincenti contro il Palermo in casa (36^), Bologna in trasferta (37^), e Siena al San Paolo (38^).

  • 700 volte Alex, Del Piero si riprende la vetta

    700 volte Alex, Del Piero si riprende la vetta

    Se non fossero bastati 700 presenze in bianconero, 288 gol con la stessa maglia e i 19 anni di appartenenza juventina, Alessandro Del Piero ha voluto dimostrare di sapere essere ancora decisivo nonostante i 38 anni, nonostante i pochi minuti giocati, nonostante il grosso peso dell’incertezza per il futuro. Il Capitano mette la sua firma in una gara delicatissima che potrebbe risultare decisiva per lo scudetto, siglando la rete definitiva del 2-1 in una partita che, nonostante il predominio assoluto dei padroni di casa, si era messa in salita per la Juventus.

    In uno stadio gremito per lo scontro scudetto-Champions League la Juve parte forte schiacciando la Lazio nella propria metà campo collezionando innumerevoli occasioni da gol con l’intento di rimettere la testa davanti al Milan. Conte si affida alle magie di Pirlo che, come un direttore d’orchestra, dirige e dispensa sapientemente palloni ai suoi compagni, in attacco la riconferma per Quagliarella affiancato da Vucinic. Ci prova per primo l’attaccante partenopeo con un gran tiro dalla distanza al 10′ ma Marchetti ci “mette la faccia” nel vero senso della parola. Poi tocca a Pepe rendere difficile ciò che dovrebbe essere facile, ovvero mettere a segno una ghiotta opportunità solo davanti al portiere; il numero 7 sa di non aver fatto una bella figura e così prova a chiedere scusa ai supporters pochi minuti dopo con un gran tiro in mezza rovesciata su invito del maestro Pirlo facendosi perdonare per l’erroraccio di poco prima.

    Il vantaggio non basta ai bianconeri che continuano a collezionare occasioni su occasioni con vucinic, Vidal, Quagliarella, Lichsteiner le cui conclusioni vengono neutralizzate da un Marchetti stasera in versione uomo ragno. La Lazio subisce la pressione spesso asfissiante dell’undici di Conte, ma quando tutti si aspettano il colpo del ko, ecco che arriva la beffa che gela lo Stadium. Mauri stacca di testa indisturbato su cross di Gonzalez battendo Buffon all’incrocio dei pali. Il primo tempo si chiude sull’ 1-1.

    Alessandro Del Piero © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nella ripresa i biancocelesti, acquisito il punteggio di parità, riorganizzano la corazzata difensiva che, rispetto alla prima parte di gara, questa volta sembra reggere meglio l’urto dell’avanzata juventina; Conte è costretto a cambiare i due terzi del tridente offensivo togliendo uno spento Vucinic e Pepe per l’inserimento di Matri e Del Piero. Proprio il capitano si renderà protagonista di questa nottata siglando il colpo del 2-1 finale, il 288° con la maglia della Juve per festeggiare le 700 presenze in bianconero. Un calcio di punizione dai 30 metri che ha sorpreso Marchetti il quale, forse, si sarebbe aspettato il tiro a giro sul primo palo, con il numero 10 che piazza invece la sfera sul palo opposto. Linguaccia e Juventus Stadium che quasi rischia di venire giu. La Juve è di nuovo davanti al Milan. Negli ultimi minuti di gioco i bianconeri controllano abbastanza agevolmente la gara anche perchè la Lazio rimane in 10 per l’espulsione di Kozak per aver protestato troppo vivacemente nei confronti del direttore di gara (stessa sorte spetterà a Reja qualche minuto più tardi).

    Anche quest’oggi la Juventus ha dimostrato di avere un grande carattere, ingrediente fondamentale per la conquista dello scudetto che, a sei partite dalla fine del campionato, comincia a delinearsi come qualcosa di concreto. L’unica nota positiva per la Lazio, che nel confronto allo Stadium sul piano del gioco ne è uscita con le ossa frantumate, è la sconfitta di Napoli e Udinese, dirette avversarie per un posto in champions, anche se le vittorie di Roma e Inter potrebbero rendere più agguerrita la lotta al terzo posto.

    Pagelle

    Juventus

    Vucinic 5: il montenegrino è spento, ad inizio ripresa ha l’opportunità di riportare avanti la Juve ma spreca; anche Conte capisce che non è la sua serata migliore e lo toglie per far posto a Del Piero. Mossa più che azzeccata.

    Del Piero 8: entra e risolve la partita, in tanti dicono che quello realizzato alla Lazio potrebbe essere il gol scudetto. Forse non sarà proprio quello decisivo ma sicuramente la magia su punizione continua a far sognare la squadra e una tifoseria intera. E la domanda si fa sempre più lecita: Agnelli, cosa aspetti a rinnovargli il contratto?

    Pirlo 7.5: dirige la squadra come un direttore d’orchestra, pennella assist per i compagni come l’invenzione per il gol di Pepe. Se dovessimo indicare il nome del giocatore bianconero più decisivo e importante della stagione, il suo sarebbe il primo della lista.

    Pepe 7: si fa perdonare immediatamente l’errore davanti a Marchetti segnando il gol dell’1-0 in acrobazia. Torna al gol ed esorcizza il periodo non brillante che stava vivendo da qualche settimana.

    Lichtsteiner 6.5: spinge tanto sulla fascia e tenta anche il gol dell’ex, anche lui come Pepe non godeva di uno stato di forma non eccellente.

    Lazio

    Marchetti 7.5: stasera in versione uomo ragno, con le sue parate evita un passivo più pesante soprattutto nel primo tempo quando diviene bersaglio dei giocatori della Juventus. Incolpevole su entrambi i gol.

    Ledesma 5: poca luce per il regista biancoceleste che paga anche l’atteggiamento della squadra troppo catenacciaro fin dai primi istanti di gara.

    Mauri 6: punisce la Juve alla prima occasione laziale con un preciso colpo di testa sotto il sette interrompendo l’imbattibilità di Buffon fermandola a 568 minuti.

    Candreva 5: altro ex della gara, corre a vuoto per tutti i 90 minuti.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6.5, Barzagli 6, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Vidal 6 (80′ Giaccherini sv), Pirlo 7.5, Marchisio 6; Pepe 7 (72′ Matri 6), Quagliarella 6.5, Vucinic 5 (27′ st Del Piero 8).
    Panchina: Storari, Caceres, De Ceglie, Borriello.
    Allenatore: Conte 6.5.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 7.5; Scaloni 6, Diakitè 6, Biava 5.5, Garrido 5; Cana 5, Ledesma 5; Gonzalez 5.5 (81′ Brocchi sv), Mauri 6 (72′ Hernanes 5.5), Candreva 5; Rocchi 5.5 (74′ Kozak 5).
    Panchina: Bizzarri, Zauri, Matuzalem, Alfaro.
    Allenatore: Reja 5.

    Video Juventus – Lazio 2-1

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  • Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    La fase a gironi del Campionato Primavera è quasi arrivata a conclusione e grazie ad un sostanziale equilibrio ma anche ad un aumento della qualità e delle competitività del torneo restano da emettere ancora tanti verdetti. La formula oramai consolidata e spettacolare qualifica alla Fase Finale 8 squadre, le prime e le seconde hanno accesso diretto mentre le ultime due dovranno sudarsi l’accesso attraverso un play-off a cui prenderanno parte le terze, le quarte e le due migliori quinte. A due giornate dal termine solo Juventus, Roma e Lazio sono sicure di accedere direttamente alle fase finale, nel girone B quello in cui è presente l’Inter fresca vincitrice del NextGen Series 2012 è il più indecifrabile con le prime cinque squadre ancora potenzialmente in grado di staccare il pass diretto conquistando uno dei due posti validi per accedere alle fase finali del Campionato Primavera.

    Nel girone A del Campionato Primavera la Juventus ha oramai conquistato la prima posizione staccando dopo un entusiasmante testa a testa con la Fiorentina. Proprio i viola con il ko tra le mura amiche contro il Livorno hanno gettato alle ortiche il vantaggio sul Torino di Antonino Asta dato in gran forma e adesso ad un solo punto dalla seconda piazza. Come dicevamo nel girone B del Campionato Primavera vi è incertezza sulle posizioni delle prime cinque, l’Inter dopo il ko contro il Chievo si è ripresa la prima piazza e grazie ad un calendario agevole parte da favorita, il Varese è uscito alla distanza contendendo al Milan la seconda piazza. In quarta e quinta posizione ci sono il Chievo autore di un rush finale importantissimo e l’Albinoleffe. Roma e Lazio hanno occupato da tempo le prime due posizione del girone C del Campionato Primavera, il Palermo ha oramai blindato la terza piazza mentre per quarta e quinta il mini campionato tra Catania, Napoli, Reggina e Lecce ha di fatto alzato l’asticella per i punti utili.

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE A
    1) JUVENTUS* 49
    2) FIORENTINA 44
    3) TORINO 43
    4) LIVORNO 39
    5) SAMPDORIA 37
    6) GENOA 37
    7) EMPOLI 36
    8) PARMA 33
    9) NOVARA 31*
    10)CAGLIARI 29
    11)SASSUOLO 27
    12) SIENA 20
    13) MODENA 18
    14) GROSSETO 11
    *Una partita in meno

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE B
    1) INTER 49
    2) MILAN 47
    3) VARESE 47
    4) CHIEVO 46
    5) ALBINOLEFFE 44
    6) BOLOGNA 38
    7) CITTADELLA 29
    8) ATALANTA 28
    9) PADOVA 27
    10)UDINESE 26
    11)BRESCIA 25
    12)VERONA 21
    13)CESENA 20
    14)VICENZA 19

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE C:
    1) ROMA* 61
    2) LAZIO 59
    3) PALERMO 52
    4) CATANIA 40
    5) NAPOLI 39
    6) REGGINA 37
    7) LECCE 36
    8) ASCOLI 30
    9) NOCERINA 25
    10) JUVE STABIA 21
    11) BARI 21
    12) PESCARA 18
    13) CROTONE* 15
    14) GUBBIO 11
    *Una partita in meno **Due partite in meno

  • Juventus – Lazio, Quagliarella o Matri, Hernanes in panchina

    Juventus – Lazio, Quagliarella o Matri, Hernanes in panchina

    C’è grande attesa a Torino per la sfida infrasettimanale di mercoledì sera dove la Juventus capolista affronterà la terza forza del campionato e cioè la Lazio, in quella che sarà una partita fondamentale per la marcia verso la conquista dello scudetto, inutile sottolineare che allo Juventus Stadium ci sarà il tutto esaurito anche in questa partita. Il segnale arrivato dal Bentegodi è stato chiaro, il Milan si è ripreso la vetta della classifica battendo per 1-0 il Chievo Verona, per la Juventus vincere è diventato imperativo.

    Conte potrebbe decidere di adottare una sorta di turn over scegliendo il modulo di gioco adottato contro Napoli e Palermo, il 3-5-2. In difesa giocheranno Barzagli, Bonucci e Chiellini, a centrocampo, dovrebbe tornare Lichtsteiner, che a Palermo è stato sostituito da Caceres, a destra; in mezzo salvo imprevisti dell’ultimo momento agirà il trio delle meraviglie formato da Vidal, Pirlo e Marchisio con De Ceglie pronto a giocare dal primo minuto al posto di Estigarribia sul versante di sinistra. In attacco, accanto a Mirko Vucinic c’è il solito ballottaggio questa volta tra Quagliarella e Matri con quest’ultimo in vantaggio sul compagno di reparto.

    Alessandro Matri © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In casa biancoceleste rispetto alla vittoria importantissima ottenuta con il Napoli, Reja farà qualche aggiustamento inserendo dal primo minuto Brocchi al posto di Cana sulla linea mediana, mentre sulla trequarti Gonzalez giocherà dall’inizio probabilmente al posto di Hernanes che potrebbe finire in panchina, con la conferma di Candreva tra i titolari, mentre in difesa conferma per Diakitè in coppia con Biava. L’arbitro della gara sarà il signor Damato.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – LAZIO

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Giaccherini, Pepe, Del Piero, Borriello, Quagliarella. Allenatore: Conte.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Diakitè, Biava, Radu; Brocchi, Ledesma; Gonzalez, Mauri, Candreva; Rocchi.
    Panchina: Bizzarri, Scaloni, Garrido, Matuzalem, Hernanes, Kozak, Alfaro.
    Allenatore: Reja.

  • Edi Reja teme il calore dello Juventus Stadium

    Edi Reja teme il calore dello Juventus Stadium

    Il tecnico biancoceleste Edi Reja, nel giorno di Pasquetta, era presente a Formello per dirigere l’allenamento dei suoi uomini in vista della trasferta di mercoledì, nel  turno infrasettimanale, allo Juventus Stadium, proprio contro la Signora “neo”capolista. Un impegno di elevato coefficiente di difficoltà, considerando anche l’ambiente “caldo” che attenderà la sua squadra, anche alla luce del ritrovato entusiasmo attorno alla formazione di Conte, ed alle previsioni di tutto esaurito.

    A tal proposito, il tecnico goriziano analizza proprio quella che sarà l’atmosfera nel tempio bianconero: “Il loro stadio incute paura e Conte è un tecnico che non molla niente”. Un tecnico giovane ma che, secondo Reja, “è di grande carattere e capace di infondere la sua carica alla squadra”.

    edi reja | © Getty images

    Per tal ragione, il mister biancoceleste teme soprattutto le doti caratteriali della Juventus, pur augurandosi che i suoi uomini abbiamo ormai ritrovato la condizione fisica e nervosa per lottare su ogni pallone senza mai mollare, l’unica strada che potrebbe consentire loro di giocarsela alla pari contro la Juventus, che Reja giudica “in grande forma”. In tal senso, la gara di sabato scorso, nel posticipo contro il Napoli, dovrebbe aver dato segnali più che confortanti, alla luce della vittoria ottenuta, dell’ottimo gioco mostrato, oltre che dello spirito “guerriero” con cui la squadra è scesa in campo, proprio “come quello del compianto Long John”: in ricordo dell’ardore agonistico di Giorgio Chinaglia la squadra ha saputo lottare con grinta e determinazione, ottenendo una vittoria difficile ma essenziale in prospettiva qualificazione Champions League, contro una diretta concorrente.

    A due giorni di distanza dalla magica serata dell’Olimpico, Edi Reja, però, non vuole guardarsi indietro ma, al contrario, è intenzionato a mantenere alta la guardia, predicando immediata concentrazione sul prossimo delicato impegno, proprio per evitare contraccolpi psicologici conseguenti all’eccessivo entusiasmo, così com’è accaduto qualche settimana fa, dopo il derby vinto contro la Roma. La sua Lazio, però, sembra ormai aver imparato la lezione.

  • Lazio Napoli, notte da Champions all’Olimpico

    Lazio Napoli, notte da Champions all’Olimpico

    Poco prima della Santa Pasqua la serie A regala un ultimo succulento appuntamento. Lazio Napoli vale la Champions League e arriva alla fine di una giornata entusiasmante che ha visto il Milan soccombere in casa contro la Fiorentina riaprendo definitivamente il discorso scudetto, l’Udinese riprendersi in ottica terzo posto mentre Roma e Inter oramai costrette ad accontentarsi delle briciole dopo un campionato decisamente anonimo. Lazio e Napoli arrivano all’appuntamento in un stato di forma psicofisico decisamente provato dagli impegni Europei ma con la voglia spasmodica di superarsi cercando lo scatto decisivo verso la prossima Champions League.

    Edy Reja deve far i conti con le tantissime assenze riproponendo il modulo ad albero di Natale in attacco con capitan Rocchi costretto agli straordinari per sopperire alla pesante assenza di Miroslav Klose.

    Goran Pandev titolare Lazio Napoli | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Le aquile sperano in una giornata si di Hernanes e nelle capacità di inserimento di Mauri. In difesa DIakitè dovrebbe sostituire Dias al fianco di Biava mentre sugli esterni ci saranno Konko e Radu.

    Mazzarri arriva a Lazio Napoli con qualche contestazione in settimana. Il tecnico livornese è accusato di far scarso uso della panchina affidandosi alla vecchia guardia anche quando è fuori condizione. Questa sera però le assenze di Maggio e Zuniga lo costringerà ad uno stravolgimento tattico adoperando l’inconsueta difesa a 4 con Campagnaro e Aronica esterni e Britos a far coppia con capitan Cannavaro. In avanti al trio delle meraviglie Hamsik, Lavezzi e Cavani si aggiungerà anche Pandev. In mediana con Inler ci sarà Dzemaili invocato a gran voce dai tifosi.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO NAPOLI
    LAZIO (4-2-3-1):
    Marchetti; Konko, Biava, Diakité, Radu; Ledesma, Cana; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Rocchi. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Zauri, Garrido, Candreva, Kozak, Alfaro. All. Reja

    NAPOLI (4-3-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos, Aronica; Dzemaili, Inler, Hamsik; Pandev, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Colombo, Grava, Fernandez, Fideleff, Dossena, Dezi, Vargas. All. Mazzarri

    ARBITRO: Mazzoleni (Niccolai-Marzaloni, 4° uomo: Gervasoni)

  • Volata Champions League, chi la spunterà?

    Volata Champions League, chi la spunterà?

    Quando mancano otto partite alla fine della stagione, la volata Champions League è più viva che mai. Nell’ultimo turno di campionato Napoli e Udinese non hanno approfittato del k.o. laziale nell’anticipo di sabato al Tardini, consentendo agli uomini di Reja di conservare il vantaggio di tre punti sulle due dirette inseguitrici. Attenzione però anche a Roma e Inter, entrambe vittoriose questa domenica e determinate nel centrare la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League.

    Vediamo squadra per squadra chi può avere le migliori possibilità per guadagnare il piazzamento tanto ambito, dando uno sguardo all’attuale condizione espressa e il calendario di ciascuna.

    LAZIO (51 punti) – La formazione biancoceleste non sta attraversando un periodo brillante. Complice anche l’infortunio del bomber tedesco Klose, la Lazio è incappata in tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato, ottenendo i tre punti soltanto nella sfida casalinga contro il Cagliari grazie al gol in pieno recupero di Diakité. Senza Klose la squadra di Reja ha perso gran parte del proprio potenziale offensivo, e sia Rocchi che Kozak non sembrano in grado di sopperire all’assenza dell’ex Bayern. Inoltre il calendario non è dei migliori. Nelle prossime due partite i capitolini dovranno affrontare all’Olimpico il Napoli, in quello che si preannuncia come il primo scontro diretto per la Champions, mentre la settimana successiva saranno di scena a Torino contro una lanciatissima Juventus. Alla 35^ giornata ci sarà poi la seconda sfida Champions, al Friuli contro l’Udinese di Guidolin, che tra le mura amiche vanta un ruolino di marcia impressionante. Infine nella giornata conclusiva del torneo, il calendario propone Lazio Inter, dove per un giorno saranno dimenticati gemellaggi e alleanze spesso oggetto di feroci critiche nel recente passato. Da non sottovalutare per i biancocelesti anche le trasferte insidiose di Novara (33^) e Bergamo (37^). Strada in salita quindi per il club di Lotito.

    edinson cavani | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    NAPOLI (48 punti) – La squadra partenopea è reduce dalla pesante sconfitta contro la Juventus, ma nelle prossime otto partite potrà dire la sua per la volata al terzo posto. Complice un calendario relativamente facile, il Napoli è una delle candidate più serie per la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Fra meno di sette giorni gli uomini di Mazzarri hanno la ghiotta occasione di agganciare una Lazio che non è apparsa irresistibile ultimamente, avendo a disposizione lo scontro dell’Olimpico. Nei successivi tre incontri gli azzurri saranno impegnati rispettivamente contro Atalanta, Lecce e Novara, con due sfide su tre al San Paolo. Con ogni probabilità sarà decisivo il big match della 35^ giornata, quando il Napoli sarà di scena di nuovo all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique. Le ultime partite invece propongono sfide relativamente facili contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato, con Palermo e Siena in casa e Bologna al Dall’Ara. L’eliminazione dalla Champions League ad opera del Chelsea sembra essere stata assorbita senza grossi traumi dal gruppo partenopeo, e la voglia di ripetere il sogno europeo anche il prossimo anno potrebbe rappresentare la molla decisiva per conquistare l’agognato terzo posto.

    UDINESE (48 punti) – Dopo un girone d’andata strepitoso, i friulani stanno attraversando un momento di flessione. Il successo in campionato manca ormai da cinque partite, nelle quali l’Udinese ha conquistato la miseria di 3 punti sui 15 disponibili. Attualmente la squadra di Guidolin sembra la meno quotata per un posto in Champions. Anche il calendario non pare sorridere ai bianconeri. Nelle prossime tre partite dovranno affrontare la Roma in trasferta e l’Inter al Friuli. Sempre tra le mura amiche Di Natale e compagni incontreranno la Lazio alla 35^ giornata. Inoltre l’Udinese sarà anche chiamata a due trasferte non facili sul campo di Chievo e Catania. Senza il proprio capitano i friulani hanno evidenziato grosse difficoltà nell’ottenere i tre punti, ed anche ora che è rientrato dall’infortunio, il solo Totò sembra non bastare più.

    ROMA (47 punti) – Dopo il largo successo per 5-2 contro il Novara, la squadra di Luis Enrique è tornata per l’ennesima volta in corsa per conquistare il terzo posto in classifica. Al momento sono quattro i punti che la separano dai cugini laziali. I giallorossi continuano a rappresentare il maggiore punto interrogativo della Serie A. Tanto spettacolari quanto discontinui, queste le due caratteristiche principali della compagine allenata dal tecnico spagnolo. Se nel finale del campionato riuscirà a far prevalere la prima qualità, la Roma potrebbe essere la sorpresa nella volatona per la terza piazza. La sfida più difficile che attende i capitolini è quella della 34^ giornata contro la Juventus a Torino. Insidioso anche l’ultimo impegno casalingo della stagione, che vedrà i giallorossi sfidare il Catania dell’ex Montella. Saranno due gli scontri diretti per un posto in Champions, entrambi all’Olimpico, contro Udinese (32^) e Napoli (35^).

    INTER (44 punti) – Il cambio in panchina ha dato una sferzata di entusiasmo ai nerazzurri. La scoppiettante vittoria per 5-4 contro il Genoa ha rilanciato l’Inter nella volata Champions. C’era grande curiosità nell’assistere al debutto di Andrea Stramaccioni, che ha confermato il proprio credo offensivo. Nonostante tutto, non bisogna dimenticare che il club di Moratti ha un distacco di sette punti nei confronti della Lazio. Però il calcio da sempre insegna che tutto è possibile. Nei prossimi quattro incontri la squadra milanese sarà impegnata nelle trasferte di Cagliari, Udine e Firenze, mentre più semplici le sfide casalinghe contro Siena e Cesena. Decisive le ultime due partite della stagione. Alla 37^ giornata Stramaccioni debutterà nel derby della Madonnina. Infine il 13 maggio l’Inter sarà di scena all’Olimpico contro la Lazio.

    Appare invece quanto mai improbabile un ulteriore miracolo del Catania di Montella. Nonostante un solo punto separi gli etnei dall’Inter, la squadra dell’ex aeroplanino sembra essere fuori da qualsiasi discorso concernente il terzo posto in classifica, mentre è ancora pienamente in corsa per un piazzamento in Europa League.

  • E’ morto Giorgio Chinaglia, l’ex laziale colto da infarto

    E’ morto Giorgio Chinaglia, l’ex laziale colto da infarto

    E’ morto Giorgio Chinaglia. Ad annunciarlo, alle 17:37, le agenzie di stampa. Il 65enne ex attaccante della Lazio, ribattezzato Long John, si è spento in Florida, dove si trovava da diverso tempo. Considerato latitante dalla giustizia italiana che aveva emesso un mandato di arresto europeo nei suoi confronti per riciclaggio, Chinaglia si trovava  in una clinica a seguito di un infarto che lo aveva colpito appena due giorni fa. Sembrava aver superato la fase critica ed invece stamani il suo cuore ha cessato di battere. Dal 2011 era ambasciatore dei New York Cosmos, squadra dove ha militato a fine carriera e di cui fanno parte nel ruolo di presidente Pelè e come direttore tecnico Cantona.

    Nato a Carrara Giorgio Chinaglia ad appena 9 anni si sposto con la sua famiglia in Galles dove mosse i primi passi da calciatore. A 22 anni il rientro in Italia dove militò prima nella Massese, poi nell’Internapoli e infine nella Lazio nel corso della stagione 69/70. Dotato di un grandissimo fisico ma di scarsa tecnica, Chinaglia mette a segno 12 gol nelle prime due stagioni di A. Nonostante la retrocessione resta in Serie B, inizialmente controvoglia, con la Lazio, mettendo a segno ben 21 reti che consentono ai biancocelesti di ritornare prontamente nella massima serie.

    Giorgio Chinaglia © Donald Bowers/Getty Images

    Sempre nel ’72, ancora in B, viene convocato dalla Nazionale italiana esordendo con un gol dinanzi alla Bulgaria. In A arriva la sua consacrazione visto che conquista anche uno scudetto, il primo della storia laziale, condito da 24 reti, prima dei mondiali del 1974 dove comincia il suo declino. L’anno dopo infatti resta alla Lazio siglando 14 gol e nonostante la fascia di capitano decide di lasciare il calcio italiano per giocare nei New York Cosmos, squadra che annovera tra le proprie fila Pelè, Beckenbauer, Carlos Alberto e Cruyff.

    Nel campionato americano Chinaglia fece faville, con 193 gol in 213 partite conquistando anche quattro titoli nazionali. Torna in Italia per rivestire il ruolo di presidente della Lazio nel 1983 ed allo stesso tempo ha parte delle azioni dei Cosmos ma nel 1985 decide di lasciare tutto causa problemi economici. Nel corso degli anni ha avuto modo di collaborare con Foggia, Lanciano e Lazio ma senza riuscire a ripetere da dirigente i fasti del Chinaglia giocatore.

    Nel 2006 iniziano i guai di Chinaglia con la giustizia. La Dda di Napoli lo accusa di riciclaggio per conto della camorra e sempre nello stesso anno la Guardia di Finanza richiese un ordine di custodia cautelare nei suoi confronti per estorsione e aggiotaggio a causa di alcune irregolarità in un tentativo di scalata nell’acquisizione della Lazio, società tra l’altro quotata in borsa. Secondo la Gdf Chinaglia voleva riciclare i soldi appartenenti alla famiglia dei Casalesi acquisendo la società biancoceleste.

    Nel 2007 la Consob infligge allo stesso Chinaglia una multa di 4,2 milioni di euro per la vicenda relativa alla Lazio, in quanto lo stesso avrebbe ostacolato l’attività di vigilanza dello stesso organo, accusando l’ex attaccante di aver messo in diffuso la notizia che un gruppo chimico farmaceutico era pronto a rilevare le Aquile. Nel 2008 poi Chinaglia viene colpito da un mandato di arresto per riciclaggio, ma come accaduto anche passato risulta latitante per la giustizia italiana essendo residente in Florida.