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  • La Lazio ha scelto Petkovic, oggi l’annuncio

    La Lazio ha scelto Petkovic, oggi l’annuncio

    In molti lo hanno definito il “perfetto sconosciuto” considerando che il suo nome non è mai stato, almeno finora, nella top list dei tecnici europei: la Lazio di Lotito, però, per il post-Edi Reja ha preferito compiere una scelta di rottura, come si suol dire in questi casi.

    L’uomo “nuovo” è, dunque, Vladimir Petkovic, soprannominato il Dottore, che è già approdato a Formello,  dove ha visitato il centro di allenamento, e con tutta probabilità firmerà a breve il contratto che lo legherà al club biancoceleste per due anni a seicento mila euro a stagione: una riduzione di stipendio di ben un milione di euro rispetto al suo precedente ingaggio con il club turco del Samsuspor ma, naturalmente, il prestigio del club capitolino è un’altra storia, anche perchè la parentesi turca si è rivelata molto negativa, con l’esonero a gennaio e la successiva retrocessione del club. Turchia a parte, finora il bosniaco ha avuto soltanto esperienze in Svizzera – la sua seconda patria – allenando con buoni risultati lo Young Boys, portandolo anche ai preliminari di Champions League nel 2010, e di recente il Sion, condotto alla salvezza.

    Molto aperto e disponibile Petkovic che, nonostante il clima tutt’altro che sereno di questi giorni per il caso-Mauri legato al calcioscommesse, ha saputo pazientare in attesa che il “suo giorno” arrivasse: non ha imposto condizioni al club, anche se pare aver richiesto la presenza di suoi uomini di fiducia nello staff con cui dovrà collaborare.

    Probabilmente, dunque, il suo staff sarà composto da tre persone, due italiani e uno svizzero: il suo vice non sarà Simone Inzaghi, che pare destinato a divenire il nuovo tecnico della Primavera laziale, bensì un uomo di maggiore esperienza come Arno Rossini,svizzero del Canton Ticino, che Petkovic conosce già molto bene, poichè è stato il suo allenatore quando militava nel Bellinzona. Anche il preparatore atletico sarà scelto da Petkovic e, con tutta probabilità, potrebbe essere Paolo Longoni, italiano con esperienze in Svizzera ed in Francia, mentre il terzo componente dello staff sarà addetto alla “tecnologia”, indirizzando il suo lavoro, in particolare, sullo studio delle statistiche e sulla preparazione di report ad hoc sugli avversari, affinchè diventino un supporto agli allenamenti.

    Vladimir Petkovic | ©SEBASTIAN DERUNGS/AFP/Getty Images

    Prima ancora dell’ufficialità che, come detto, sembra una pura formalità, Vladimir Petkovic ha deciso di giocare d’anticipo, definendo in linea di massima quella che sarà l’impostazione del suo lavoro, con grande meticolosità: anche in chiave tattica sembra aver già le idee chiare, incentrando il gioco sull’uomo di maggior qualità del centrocampo laziale, ossia il brasiliano Hernanes, puntando sul suo modulo prediletto, il 3-4-3di chiaro stampo offensivo, ma con la capacità di adattarsi ed evolversi, plasmando la squadra a seconda delle circostanze, delle necessità e dell’avversario.

    Il Dottore, dunque, ha già iniziato a studiare ed a calarsi nella parte, con grande motivazione e volontà di dimostrare che – nonostante la sua carriera di allenatore sia iniziata solo nel 2008 – la scelta della Lazio non sarà un azzardo ma, bensì, un’intuizione positiva.

    I tifosi biancocelesti se lo augurano, sperando che la parabola di Petkovic non somigli a quella compita da Luis Enrique nello scorso campionato alla Roma, mentre Petkovic – dal canto suo – si augura di non dover intraprendere la sua avventura italiana con una pesante penalizzazione in classifica.

  • Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    L’Inter qualificata alla prossima edizione della Champions League. Questa ipotesi assurda che è stata sbugiardata dai risultati in campo dei nerazzurri potrebbe riprendere forma come possibile conseguenza delle tre inchieste condotte dalle procure di Bari, Napoli e Cremona relative al filone calcioscommesse. Lo scandalo scommesse che sta minando la credibilità del calcio italiano potrebbe stravolgere la classifica finale del campionato di serie A 2011/2012 che ha visto la Juventus vincere lo scudetto sei anni dopo l’esplosione dell’altro scandalo (Calciopoli) che ha contraddistinto l’ultimo decennio di calcio in Italia.

    Premettendo che stiamo parlando di un’ipotesi molto suggestiva entriamo nel dettaglio del discorso elencando tutte le possibili fondamenta di suddetta ipotesi. La classifica finale dell’ultimo campionato di Serie A ha decretato sul campo una graduatoria. Nell’ordine Juventus, Milan, Udinese, Lazio, Napoli e Inter si sono divisi i primi sei piazzamenti ovvero quelli valevoli per la qualificazione alle due coppe Europee. Adesso vi chiederete, come è possibile che l’Inter avanzi di ben tre posizioni? Innanzitutto c’è da dire che la Lazio può considerarsi già con un piede e mezzo fuori dall’Europa se solo si pensa alla gravità delle accuse che incombono sulla società laziale e che hanno portato addirittura all’arresto di uno dei suoi tesserati (Stefano Mauri). Situazioni diverse ma non di certo molto tranquille sono quelle che vedono protagoniste Udinese e Napoli, ovvero le altre due squadre che insieme alla Lazio sono giunte davanti ai nerazzurri.

    Leonardo Bonucci © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Infatti l’Udinese potrebbe rientrare nel discorso penalizzazione nel caso venisse accertata la colpevolezza di Bonucci. L’attuale difensore della Juventus risulta indagato dalla procura di Bari in merito alla presunta combine di Udinese-Bari giocata lo scorso 9 maggio 2010. A quei tempi il difensore della nazionale italiana militava nelle fila del Bari e secondo le accuse avrebbe partecipato insieme a Masiello, Parisi e Belmonte al tentativo di combinare il risultato della partita finita poi 3-3. Sempre secondo l’accusa il giocatore Simone Pepe che 2 anni fa giocava nell’Udinese (tra l’altro nella partita incriminata segnò il gol del 2-1) fu contattato per combinare la partita. Nonostante Pepe abbia respinto il tentativo di corruzione da parte dei giocatori baresi, l’attuale calciatore della Juve incorrerebbe comunque nel reato di omessa denuncia, che potrebbe significare eventuale penalizzazione per l’Udinese e conseguente esclusione dall’Europa.

    Situazione simile anche per il Napoli che risulta invischiato in tale indagini per il tentativo di combine di Sampdoria-Napoli 1-0 risalente all’ultima del campionato 2009/2010. Su questa partita pesa la confessione resa alla procura di Napoli da Matteo Gianello, all’epoca terzo portiere della società partenopea, che avrebbe tentato di corrompere due suoi compagni di squadra (Paolo Cannavaro e Gianluca Grava) ottenendo il rifiuto dei due difensori. Notizia di oggi: Gianello risulta indagato e se venisse accertata la sua versione, per Cannavaro e Grava varrebbe comunque il reato di omessa denuncia e conseguentemente il Napoli rischierebbe una sanzione valida ad escludere la società di Aurelio De Laurentiis dall’Europa.

    A differenza di Lazio, Udinese e Napoli, l’Inter non risulta invischiata nè direttamente nè indirettamente in queste vicende legate al calcioscommesse. Secondo questa ricostruzione dei vari presunti illeciti, l’Inter risalirebbe per esclusione dal sesto al terzo posto e potrebbe prender parte alla Champions League 2012/2013 partendo comunque dai preliminari di agosto.

  • Conosciamo la baby Lazio di Alberto Bollini

    Conosciamo la baby Lazio di Alberto Bollini

    Non succede, ma se succede..La Lazio vuole sfatare il tabù che la vede suo malgrado protagonista in negativo nei quarti delle Final Eight. Da tre anni consecutivi infatti i biancocelesti non riescono ad accedere alle semifinali, venendo regolarmente sconfitti dalle concorrenti che il sorteggio li impone (Siena, Brescia e Genoa lo scorso anno). Questa stagione sembra essere nata sotto una stella diversa, più luminosa, meno oscura. I ragazzi di Alberto Bollini si sono classificati secondi nel Gruppo C, alle spalle dei cugini giallorossi. Numeri monstre per la Primavera laziale, che insieme alla Roma ha dominato il proprio girone, regolando gli avversari di turno con grandi goleade, fra tutte il 12-0 rifilato all’Ascoli nella penultima giornata di regular season.

    Nelle 26 partite disputate, la Lazio ha raccolto 62 punti, vincendo 19 match, pareggiandone cinque e perdendone soltanto due (compreso l’ininfluente ko dell’ultima giornata contro il Napoli in trasferta). Superati al fotofinish dagli uomini di Alberto De Rossi, i biancocelesti rappresentano il secondo miglior attacco con 93 gol (una media strepitosa di 3,6 reti a incontro). A questo dato va aggiunto anche quello della difesa, la numero uno del Gruppo C (20 gol subiti).

    Fiore all’occhiello dell’attacco laziale è l’uruguaiano classe ’92 Gonzalo Barreto, che ha realizzato 19 reti in 23 presenze.

    Lazio Primavera © Fan Page Facebook
    Il secondo miglior goleador della rosa è Tommaso Ceccarelli (17 marcature), trasferitosi però in Serie B allo Juve Stabia. Con 14 gol troviamo invece il promettentissimo Antonio Rozzi (classe ’94), di professione punta, già convocato in prima squadra da Reja (3 presenze in Serie A e una in Europa League).

    La Primavera biancoceleste attua il 4-3-3, che riesce ad esaltare al meglio le caratteristiche di Barreto e compagni. Bollini è al suo secondo anno sulla panchina della Lazio. Nel mondo giovanile l’allenatore di Poggio Rusco può vantare già esperienze importanti, come la guida tecnica della Fiorentina nel triennio 2007-2010, e un anno con la Sampdoria (stagione 2006-2007, con cui è arrivato in finalissima contro l’Inter, per poi perdere 1-0. Già in passato Bollini allenò la Primavera della Lazio, dal ’99 al 2002, conquistando il successo nella finale del 2001 contro il Pescara.

    Tra gli elementi più importanti della rosa l’attaccante esterno Rozzi, il centrocampista nigeriano Onazi (7 reti per lui fin qui), e il talentuoso 17 enne italiano Danilo Cataldi, anche lui centrocampista. In difesa segnaliamo Luca Crescenzi (20 anni, nel giro dell’Under 20 di Di Biagio), e il metro e 90 di Vilkaitis, lituano classe ’93 che può contare già 6 presenze nell’Under 19 del suo Paese.

    SPECIALE FINAL EIGHT CAMPIONATO PRIMAVERA 2012
    Fase finale campionato primavera 2012 il calendario

  • Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Nonostante tutta l’attenzione, in questi giorni, sia rivolta al ciclone scommessopoli e alla Nazionale azzurra che si sta preparando per gli Europei di Polonia ed Ucraina, le società continuano a lavorare sia per quanto riguarda il calciomercato, al fine di rafforzare gli organici da mettere a disposizione degli allenatori sin dall’inizio della preparazione estiva. Ed a proposito di allenatori, cercheremo adesso di far un borsino allenatori serie A provando ad intuire i movimenti sulle ancora tante panchine vuote o le cui società non hanno sciolto le riserve. Ma partiamo dalle certezze. E qui vi rientrano le prime tre classificate dell’ultima stagione.

    La Juventus, nonostante l’avviso di garanzia della Procura di Cremona, ha difeso ma spada tratta e confermato Antonio Conte, l’uomo che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia dopo diversi anni. Resterà sulla panchina del Milan Massimiliano Allegri, nei cui confronti sembrava mancare la fiducia della società rossonera che invece ha deciso di dare un’altra chance all’allenatore toscano nonostante la non brillante annata appena trascorsa. Sembra aver smaltito la stanchezza che si era palesata dopo l’ultimo turno di campionato Francesco Guidolin, il quale guiderà l’Udinese sin dai preliminari di Champions League.

    In zona Europa League al momento l’unica panchina certa è quella dell’Inter, affidata ad Andrea Stramaccioni che ha avuto il compito di guidare i neroazzurri nel’ultima parte dell’annata appena trascorsa. Discorso diverso invece per Napoli e Lazio. De Laurentiis come al solito non ha sciolto le riserve con Mazzarri, il quale pretende alcune garanzie tecniche ben precise. Al momento c’è circa il 70% delle possibilità che resti, mentre il restante 30% è da dividere tra Reja (20%) e Montella (10%), tecnici gli ultimi due molto graditi dal patron dei campani. La Lazio sembra aver sciolto ogni dubbio: sarà il serbo Vladimir Petkovic il nuovo tecnico.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Tecnico straniero anche per la Roma, ormai vicinissima a Zdenek Zeman. Il boemo (90%) sembra aver battuto la concorrenza sia di Vincenzo Montella (5%) che di Andrè Villas Boas (5%). E a proposito di Montella (60%), sembra essere lui il prescelto di Pradè per guidare la Fiorentina, ma ancora il discorso è tutt’altro che concluso. La società infatti sta valutando anche altre soluzioni, come quella che porta a Claudio Ranieri (30%) e Fulvio Pea (10%), mentre per Zeman ormai c’è poco da fare. Se l’aeroplanino risolverà il rapporto con il Catania, allora l’affare potrebbe concludersi in fretta. Ed a proposito degli etnei, il patron Pulvirenti sembra orientato su Marino (70%), il quale dovrebbe battere la concorrenza di Maran (20%) e Ficcadenti (10%). Quest’ultimo infatti sembra orientato alla riconferma in quel di Cagliari.

    Tanto per cambiare nuovo allenatore a Palermo: si tratta di Giuseppe Sannino, reduce da un’ottima stagione in quel di Siena. I toscani, per la sua successione, stanno seriamente pensando all’attuale tecnico del Sassuolo Pea (60%), ma molto dipenderà anche dall’eventuale promozione degli emiliani in Serie A e dal futuro dei bianconeri implicati nella vicenda scommessopoli. L’alternativa sembra essere rappresentata da Davide Dionigi (30%) del Taranto, mentre sembra da escludere l’ipotesi Devis Mangia (10%). Non cambieranno nulla Atalanta, Bologna, Chievo e Parma, le quali proseguiranno rispettivamente con Colantuono, Pioli, Di Carlo e Donadoni, autori di ottime stagioni.

    Preziosi ha deciso di dare fiducia a Gigi De Canio, il quale ha guidato il Genoa alla salvezza nelle ultime giornate del campionato appena trascorso. Capitolo neo promosse: Giampiero Ventura non si muoverà da Torino, mentre il Pescara cambierà, con Zeman destinato alla Roma. In pole sembra esserci Delio Rossi (40%), ma la concorrenza è davvero tanta. Da non escludere però un ritorno di Eusebio Di Francesco (30%) o la scommessa Giacomo Modica (30%), pupillo di Zeman.

  • Calcioscommesse: tremano Lazio, Genoa e Siena

    Calcioscommesse: tremano Lazio, Genoa e Siena

    Il sistema del calcio italiano è sotto shock dopo la giornata di ieri. Arresti di calciatori eccellenti, cellule ungheresi, perquisizioni, vacanze bruscamente interrotte, polizia dentro il centro tecnico federale di Coverciano. Insomma, se ne sono viste di tutti i colori. A questo punto bisogna anche capire che cosa rischiano i calciatori arrestati e le squadre coinvolte nello scandalo calcioscommesse. Non è assolutamente fantascienza pensare a una classifica di Serie A letteralmente stravolta nei prossimi giorni. Il processo inizierà il 31 maggio, salvo ulteriori colpi di scena, per poi concludersi agli inizi di luglio, in tempo per presentare all’Uefa la lista ufficiale delle squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Serie A. Dopo sei anni la lezione in Italia non è stata ancora imparata.

    LAZIO – Il club biancoceleste è quello che potrebbe subire il danno maggiore. L’arresto di Mauri per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva conduce la società di Claudio Lotito fuori dall’Europa. Se dovesse essere accertata la posizione di colpevolezza del centrocampista, la Lazio non parteciperà alla prossima Europa League e contemporaneamente inizierà la stagione 2012-2013 con una forte penalizzazione in campionato. Si parla di un handicap di 7 punti, grosso modo sulla falsa riga dell’Atalanta di quest’anno (Cristiano Doni docet).

    omar-milanetto | © Roberto Serra/Getty Images

    GENOA – Il Grifone è forse la squadra più coinvolta, se prendiamo in esame il numero dei calciatori finiti sul registro degli indagati della Procura di Cremona. Ad oggi l’unico arrestato è Omar Milanetto (quest’anno in forza al Padova), ma anche sul capo di Giuseppe Sculli e Domenico Criscito veglia una scure pronta ad abbattersi da un momento all’altro, incastrati dalle foto che li ritraggono insieme a esponenti della cellula ungherese arrestati all’alba di ieri. Al momento però la società di Enrico Preziosi non pare rischiare la retrocessione in Serie B. Più probabile invece una semplice penalizzazione da scontare la prossima stagione.

    SIENA – Il club bianconero, insieme al Lecce, è quello maggiormente invischiato a livello dirigenziale. Infatti sul registro degli indagati figurano gli stessi presidenti (Mezzaroma per i toscani e l’ex Semeraro per i salentini). A questo punto è inevitabile che la giustizia sportiva contempli nelle sue decisioni la responsabilità oggettiva nei confronti dei due club, che verrebbero retrocessi dalle rispettivi divisioni. Il Siena scenderebbe in Serie B, nonostante la salvezza ottenuta quest’anno con il tecnico Sannino, mentre per il Lecce, già retrocesso in Serie B, si aprirebbero le porte della Lega Pro.

    CALCIATORI E ALLENATORI – Nel via vai generale, il prossimo processo sportivo ormai alle porte vedrà come assoluti protagonisti i calciatori arrestati. Senza fare i catastrofisti, è certo che qualora le prove dimostrassero la colpevolezza di Stefano Mauri e Omar Milanetto, questi ultimi andrebbero incontro alla radiazione, subendo quindi lo stesso trattamento riservato sei anni fa al direttore generale della Juventus Luciano Moggi. Rimanendo nell’ambiente bianconero, rischia tanto anche Antonio Conte, che ieri ha professato la propria innocenza al fianco del presidente Andrea Agnelli. Per Conte si va da un minimo di 6 mesi qualora venga accerta l’omessa denuncia, fino ad un massimo di 6 anni.

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    VIDEO NOVARA SIENA 2-2
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  • Calcioscommesse arrestati Mauri e Milanetto e altri 19 tesserati

    Calcioscommesse arrestati Mauri e Milanetto e altri 19 tesserati

    Annunciati da tempo immemore, sono arrivati. La mannaia del calcioscommesse si è abbattuta su Serie A e Nazionale azzurra. Arrestati Stefano Mauri (Lazio) e Milanetto (Padova, ex Genoa). Il gip Salvini ha firmato 19 richieste di custodia cautelare in carcere, fra cui rientrano anche l’attaccante della Sampdoria Bertani (ex Novara), Pellicori (ex Torino), Marco Turati (Modena), Acerbis (Vicenza), Matteo Gritti (portiere del Petrolul Ploiesti, club rumeno). Oltre ai calciatori, sono stati presi provvedimenti restrittivi anche nei confronti della “cellula ungherese”. All’interno dell’organizzazione criminale troviamo Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Laszlo Schultz e Laslo Strasser. Sgomento per la perquisizione di stamani a Coverciano, nel mirino Criscito. Indagato anche Conte.

    Per tutti, arrestati e indagati, l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. Il Genoa risulta essere al momento il club più colpito dall’intera vicenda. Infatti oltre all’arresto di Milanetto, la perquisizione fatta scattare nei confronti dell’ex terzino rossoblu Domenico Criscito (ora in forza allo Zenit di Spalletti), ci sarebbero pesanti indizi di colpevolezza anche su Giuseppe Sculli, secondo quanto scritto dalla Gazzetta dello Sport stamattina. Il gip di Cremona ha però respinto provvisoriamente la richiesta del procuratore Di Martino, volendo aspettare ulteriori riscontri dalle indagini ancora in corso.

    stefano mauri | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/GettyImages

    Era ormai nell’aria da alcune settimane, ma adesso è ufficiale. Anche Antonio Conte è indagato per associazione a delinquere. La sua abitazione è stata perquisita nelle prime ore del giorno. L’avvocato del tecnico bianconero ha dichiarato che il proprio assistito sia intenzionato a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti. Conte è stato tirato in ballo da un suo ex calciatore del Siena (Carobbio ndr) in merito a Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, entrambe truccate secondo la testimonianza del centrocampista. Qualora fosse accertata la colpevolezza, l’allenatore della Juventus potrebbe essere squalificato dal mondo del calcio per 3 anni.

    Tra gli indagati “eccellenti” dell’operazione Last Bet figura anche il capitano del Chievo Sergio Pellissier, la cui casa di Fenis è stata perquisita alle 4 del mattino, dove sono stati sequestrati computer e ipad.

    Dopo la notizia dell’arresto di Mauri, divampano le polemiche nei forum dei tifosi biancocelesti, che temono di subire una pesante condanna da parte della giustizia sportiva. L’Europa League è seriamente in pericolo, come anche una partenza ad handicap nella prossima stagione. Non solo la Lazio però, anche Genoa e Siena (lo stesso presidente Mezzaroma è indagato) rischiano grosso. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime ore.

  • Zeman da eretico a re del mercato

    Zeman da eretico a re del mercato

    Il suo ritorno in serie A con il Pescara, il record di gol segnati nel campionato cadetto, ed il calcio spettacolo nuovamente espresso sembrano aver risvegliato l’attenzione su uno dei personaggi più “sui generis” del campionato italiano, Zdenek Zeman. Il tecnico boemo, impassibile come una sfinge, sembra essere, infatti, l’oggetto del desiderio di quei club che sono alla ricerca di una guida tecnica per la prossima stagione, che sia in grado di plasmare la squadra, regalandole principi tattici, filosofia di gioco spregiudicato e spettacolo in campo, in risposta all’ormai noto dogma zemaniano del “basta segnare un gol in più degli avversari per vincere la partita”.

    Su tutte, in particolare due grandi “decadute” come Lazio e Fiorentina sembrano seguire da vicino il tecnico, considerando che, per ragioni diverse, entrambe hanno la necessità di trovare una guida per la prossima stagione: la Lazio perchè “orfana” di Edi Reja, dopo il tira e molla sulla sua permanenza che si è poi concluso con la decisione del tecnico goriziano di andar via; la Fiorentina per il post-Delio Rossi, alla luce del burrascoso addio del tecnico a seguito dello scontro fisico con Ljaljc.

    Nei giorni immediatamente seguenti alla vittoria del Pescara contro la Sampdoria, che ha sancito la matematica promozione in Serie A, pareva certa la riconferma di Zeman sulla panchina abruzzese, per “esportare” il progetto biancoazzurro anche nella massima serie, per dimostrare che le sue idee di gioco, nonostante il passare degli anni, sono ancora molto valide: negli ultimi giorni, però, il tecnico boemo non è stato presente alle diverse riunioni tecniche svoltesi con il presidente Sebastiani ed il direttore sportivo Delli Carri, finalizzate alla programmazione della prossima stagione e, quindi, anche delle questioni di mercato, oltre a disertare, nel pomeriggio di ieri, la visita della squadra al Pescara store, per salutare i tanti tifosi che attendevano, sotto la pioggia, i loro beniamini.

    Zeman eroe di Pescara | ©Getty Images
    Probabilmente, il mister aveva solo bisogno di riposare e di allontanarsi da tutto dopo una stagione così intensa ma i malpensanti associano tale situazione a segnali inequivocabili di un improvviso raffreddamento dei rapporti con il Pescara, cui potrebbe far seguito l’eventualità di un suo trasferimento altrove. In tal senso, pare ci sia già stato un primo contatto telefonico fra la Fiorentina e Zeman, con il club Viola che sarebbe fortemente interessato ad assicurarselo per la prossima stagione, al punto da proporgli di portar con sè i suoi gioiellini più preziosi, ossia i giovani Insigne e Verratti che, però, piacciono anche ad altri club.

    Oltre ai Viola, come detto, anche la Lazio sarebbe disposta a tutto pur di assicurarselo, al punto che il ds Igli Tare avrebbe seguito dallo stadio alcune delle ultime gare del Pescara, tentando un pressing ravvicinato nel tentativo di riportarlo nella Capitale che lo ha tanto amato: data l’accesa concorrenza, però, se l’operazione Zeman sfumasse, il presidente Claudio Lotito potrebbe decidere di “ripiegare” su Luigi Del Neri, ex tecnico di Chievo, Atalanta, della Roma, della Sampdoria e della Juventus, che porterebbe con sè il suo modulo 4-4-2 e la sua impostazione di gioco, focalizzata soprattutto sul gioco degli esterni di fascia.

    In ogni caso, comunque, a prescindere dalla sua prossima destinazione, il personaggio-Zeman calamiterà ancora a lungo l’attenzione su di sè.

  • Panchina Lazio, è volata Di Matteo – Zola

    Panchina Lazio, è volata Di Matteo – Zola

    Cosa bolle in casa Lazio? Ci eravamo lasciati con l’addio (definitivo) di Edi Reja. I nomi che ruotano intorno alla panchina biancoceleste sono sempre i soliti, non ci si può sbagliare. Di Matteo o Zola, questo il dilemma. Lotito sta ancora sfogliando la margherita, con i petali che man mano diventano più pesanti. Se si continua così c’è il serio rischio che il fiore appassisca, dopo giorni e notti di attesa inutile, per certi versi dannosa. Sette giorni fa la situazione era decisamente più serena, con Di Matteo che sembrava a un passo dall’arrivo nel Belpaese. Nessuno però, forse nemmeno lo stesso tecnico italiano, aveva tenuto in considerazione l’altra ipotesi, remota sì ma pur sempre verificabile. Adesso che il trionfo in Champions è realtà le carte sono di nuovo rimescolate.

    Ma non era marzo pazzarello? Il maggio calcistico ha confezionato agli appassionati storie incredibili. Il best-seller porta la firma di Di Matteo con il suo Chelsea, che in un notte bavarese che pareva già scritta è riuscito a riscrivere le pagine dell’ultimo capitolo Champions. E forse ha cambiato anche il suo di destino, perché ora Abramovich ci sta pensando più di una volta prima di lasciare libero il tecnico del nothing is impossible. Per buona pace di Lotito, il quale aveva contattato l’allenatore dei Blues pochi giorni prima della finale di Monaco strappando qualcosa che si avvicinava a una promessa con tanto di stretta di mano virtuale. Tutto da rifare ora.

    gianfranco zola-roberto di matteo | © Michael Cooper/Getty Images

    L’altro petalo della margherita si chiama Gianfranco Zola. Anche lui italiano, anche lui con il passato inglese, anche lui Blues. Magic Box fu a un passo dal sedere sulla panchina della Lazio qualche mese fa, in una delle tante finte di Edi Reja. Vado, anzi no, resto. Al dribbling del tecnico goriziano c’è cascato pure lui, il numero 10 di Cagliari e Parma. Adesso il personalissimo Scherzi a parte è ai titoli di coda, acqua passata. Il cellulare di Zola non suona da febbraio, interesse scemato o soltanto rinviato a mesi con temperature più calde, degne della terra sarda? La sfida è aperta, il motto resta quello di sempre: Italians do it better

  • Yanis Bahloul, Milan e Lazio a caccia del nuovo Sanchez

    Yanis Bahloul, Milan e Lazio a caccia del nuovo Sanchez

    Il calciomercato sta entrando nel vivo e nei prossimi tre mesi oltre alla trattative che vedono in primo piano giocatori già affermati, tengono banco anche trattative che suscitano meno clamore ma che potrebbero rivelarsi veri e propri affari in futuro. Gli addetti ai lavori di molte società sono alla ricerca di possibili futuri top player da prendere possibilmente in giovanissima età e ad un costo quindi molto ridotto.

    E’ il caso di Yanis Bahloul, attaccante esterno marocchino classe 1994  alto 170cm. Il giovane Bahloul ha rifiutato il contratto da professionista offertogli dal Sedan, squadra che milita da parecchie stagioni nella seconda divisione francese, ed è stato anche convocato dalle nazionali giovanili marocchine, convocazione però rigettata al mittente dal 18enne Bahloul, visto che le sue mire sono rivolte alla nazionale francese. Questo la dice lunga sulla personalità del giocatore marocchino che punta a divenire una grande stella del calcio.

    Yanis Bahloul in azione

    Avendo rifiutato il contratto da professionista, Yanis Bahloul è acquistabile a parametro zero e ciò ha scatenato un vero e proprio intrigo internazionale di mercato. D’altronde le qualità del giocatore non sono in discussione e chi se ne assicurerà le prestazioni potrebbe ritrovarsi in casa un vero campione spendendo pochi milioni. Il Milan ci sta pensando seriamente ma sul talentino marocchino c’è mezza Ligue 1 tra cui Lille, Marsiglia e Olympique Lione. Anche la Lazio di Claudio Lotito, dopo essere stata vicinissima a strappare il nuovo Sanchez al Sedan nel mese di aprile, è tornata alla carica per assicurarsi le prestazioni del giovane talentino e sembra aver superato la concorrenza del Newcastle, squadra piazzatasi al quinto posto nell’ultima Premier League. Adesso l’inserimento del Milan potrebbe stravolgere i piani della società capitolina vista anche il maggior appeal che la società milanese ha rispetto alla Lazio. Non solo grandi campioni al centro degli intrighi di mercato ma anche giovani di belle speranze.

  • Fase Finale Campionato Primavera 2012 calendario e programma

    Fase Finale Campionato Primavera 2012 calendario e programma

    Questo pomeriggio presso la sala consiliare del Comune di Gubbio si è tenuto il sorteggio per gli accoppiamenti della Fase Finale Campionato Primavera in programma dal 2 al 9 giugno nella città umbra e dintorni. Come ho avuto spesso modo di scrivere il tasso tecnico complessivo dei settori giovanili italiani è nelle ultime stagioni notevolmente cresciuto tanto da non permetterci di designare una favorita assoluta con tutte le 8 squadre in competizione ad aver qualche chance di laurearsi Campione d’Italia Primavera 2012.

    I campioni in carica della Roma affronteranno il Varese antagonista nella finalissima della scorsa stagione decisa soltanto ai tempi supplementari da Montini, il bomber giallorosso che in quella magica serata realizzò una tripletta. La Lazio arrivata alle spalle della Roma ma testa di serie come migliore seconda cercherà di superare il coriaceo Torino di Antonino Asta. Inter Palermo sarà la sfida tra due organici importanti plasmati però da tecnici che poi hanno abbandonato la propria postazione per dedicarsi alle prime squadre. Sfida bellissima quella tra Juventus e Milan che metterà a confronto due tra i migliori attacchi.

    Fase Finale Campionato Primavera 2012 Calendario e Programma

    Quarti di finale Fase Finale Campionato Primavera 2012
    1- Roma vs Varese – 4-0 (5′ Matteo Ricci, 21′ Amato Ciciretti, 84′ Nico Lopez, 93′ Marco Frediani) la diretta testuale
    2- Lazio vs Torino – 2-1 (4′, 56′ Emmanuel Sani (Lazio), 91′ Gabriele Pinelli (Torino)) la diretta testuale
    3- Inter vs Palermo – 2-0 (45’+2′, 80′ Mbaye (Inter)) la diretta testuale
    4- Juventus vs Milan – 0-2 (23′ Simone Andrea Ganz (Milan), 64′ Mattia Valoti (Milan)) la diretta testuale

    Semifinali Campionato Primavera 2012

    5- Roma – Lazio – 1-3 27′ Zampa (Lazio), 45′+1′ Viviani (Roma), 66′ Emmanuel (Lazio), 85′ Antonio Rozzi (Lazio) (la diretta testuale)
    6- Inter – Milan – 4-3 dts 18′ Gianmario Comi rig.(Milan), 24′ Simone Longo (Inter), 62′ Romanò (Inter), 73′ Gianmario Comi (Milan), 94′ Innocenti (Milan), 107′ Simone Longo (Inter) la diretta testuale

    Finale Campionato Primavera 2012
    7- Lazio – Inter – 09/06/2012, ore 21.00, a Foligno