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  • Lazio-Parma, profumo d’Europa all’Olimpico

    Lazio-Parma, profumo d’Europa all’Olimpico

    Sfida d’alta quota questo pomeriggio allo stadio Olimpico di Roma dove si scontreranno Lazio-Parma per la quindicesima giornata di Serie A. Profumo d’Europa per le due squadre. Da una parte i biancocelesti che da due anni sfiorano l’accesso ai preliminari di Champions League senza successo, dall’altra i gialloblu tornati a livelli importanti sotto la guida tecnica dell’ex allenatore del Cagliari Roberto Donadoni. I laziali arrivano al match dopo la brillantissima vittoria casalinga contro l’Udinese per 3-0 che permette alla formazione di Petkovic di tornare in corsa per il terzo posto in classifica, mentre gli emiliani al momento occupano la settima posizione e con la vittoria interna sull’Inter si rilanciano prepotentemente per un posto in Europa. Lazio-Parma, una partita dal pronostico aperto.

    QUI LAZIO – Petkovic dovrà rinunciare a Marchetti. L’ex portiere di Albinoleffe e Cagliari ha accusato un risentimento muscolare e lascerà il posto a Bizzarri. Recupera invece Hernanes che ha smaltito il fastidio muscolare che l’ha costretto a giocare part time nell’ultima sfida contro l’Udinese (segnando un gol su punizione). Ancora out Dias, Rocchi e Zarate. Il tecnico serbo conferma il 4-1-4-1 che tante soddisfazioni sta dando. La difesa sarà formata dagli esterni Cavanda e Radu con i centrali Ciani-Biava. Ledesma sarà il perno del centrocampo, colui che dovrà distruggere l’azione avversaria e creare gioco per i compagni. I trequartisti saranno i soliti Cavanda, Gonzales, Hernanes e Mauri che dovranno fornire palloni utili per il bomber tedesco Miroslav Klose.

    Lazio
    Petkovic punta al terzo posto © Alberto Pizzoli/Afp/Getty Images

    QUI PARMA – Pochissimi problemi per l’ex commissario tecnico della Nazionale Italiana che rispetto alla sfida contro l’Inter potrà contare anche sulla qualità di Parolo a centrocampo, di rientro tra i titolari dopo aver scontato la squalifica. Si va verso la conferma del 4-3-3 con la rinuncia a Lucarelli in difesa per lasciar spazio alla coppia centrale formata da Zaccardo e Paletta con gli esterni Rosi e Gobbi. Sulla mediana, insieme all’ex centrocampista del Cesena giocheranno Marchionni e Valdes, rigenerati sotto la cura Donadoni. Il trio offensivo sarà formato dal francese Biabiany (che recentemente è stato accostato al Milan), dall’italo-brasiliano Amauri e dal fenomeno del momento Sansone.

    RENDIMENTO – Sulla carta sarebbe un match dall’esito scontato, con la vittoria biancoceleste. Il campionato ha dimostrato come la Lazio in casa non sbagli un colpo, con una sola sconfitta incassata (immeritatamente contro il Genoa, dopo aver dominato tutto l’incontro subendo il gol in contropiede a dieci minuti dalla fine). Il Parma al contrario, in trasferta ha conquistato solamente 5 punti (unica vittoria contro il Torino).

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-PARMA
    Lazio (4-1-4-1): Bizzarri; Cavanda, Ciani, Biava, Radu; Ledesma; Candreva, Gonzales, Hernanes, Mauri; Klose. Allenatore: Petkovic.
    Parma (4-3-3): Mirante; Rosi, Zaccardo, Paletta, Gobbi; Marchionni, Valdes, Parolo; Biabiany, Amauri, Sansone. Allenatore: Donadoni.

  • Raid Campo de’ Fiori, Daspo di 5 anni per ultras arrestati

    Raid Campo de’ Fiori, Daspo di 5 anni per ultras arrestati

    Ne ha parlato tutto il mondo, indignandosi di fronte alla barbarie e all’inciviltà delle frange violente del tifo organizzato, suscitando polemiche e critiche per la scarsa sicurezza nella capitale e per l’assenza di vigilanza, in particolare, nella zona più frequentata della movida notturna. Ora, l’increscioso episodio identificato come Raid Campo de’ Fiori inizia ad avere pesanti conseguenze per gli aggressori ed esecutori delle violenze avvenute nella notte fra il 21 ed il 22 Novembre nel pub “Drunken Ship”, teatro della violenta aggressione nei confronti di un gruppo di dieci tifosi del Tottenham giunti nella capitale per seguire la propria squadra nel match di Europa League contro la Lazio.

    Dopo ore di paura, soprattutto per le gravi condizioni di uno dei tifosi accoltellato rimediando una lesione all’aorta, le indagini della Polizia e della Digos hanno iniziato a far chiarezza sull’identità di alcuni dei violenti, uniti dall’odio antisemita e dal barbaro istinto di scagliarsi – a volto coperto – e adoperando le proprie armi da guerriglia urbana, dai coltelli alle mazze da baseball passando per i tirapugni e le catene.

    Raid di Campo de' Fiori, il pub devastato
    Raid Campo de’ Fiori, il pub devastato | immagine dal web

    Il gruppo dei violenti era molto numeroso ma, tra gli autori ed esecutori del Raid Campo de’ Fiori, due di loro sono stati identificati ed arrestati dalla Questura di Roma che, servendosi delle immagini di alcune telecamere a circuito chiuso e delle testimonianze di alcuni presenti, è riuscita a compierne l’arresto con l’accusa di tentato omicidio. Si tratta di due ultras della Roma, Mauro Pinnelli e Francesco Ianari, ai quali proprio in queste ore è stato notificato da parte del questore della capitale Fulvio Della Rocca – dopo aver valutato le circostanze dei fatti avvenuti – anche il provvedimento di Daspo per i prossimi cinque anni, ossia il divieto ad assistere a qualsiasi manifestazione sportiva: per uno dei due ultras, inoltre, il provvedimento di Daspo non è una novità, avendolo già ricevuto in passato.

  • Lazio-Udinese 3-0, prova di forza biancoceleste

    Lazio-Udinese 3-0, prova di forza biancoceleste

    Lazio-Udinese era stata presentata alla vigilia come la sfida tra i due attaccanti delle due squadre, Miroslav Klose e Totò Di Natale ma, a giudicare dal risultato e dallo svolgimento del match, l’unica squadra che ha saputo incidere è stata quella biancoceleste dando vita ad un match assolutamente senza storia ed a senso unico. Le emozioni per i laziali sono giunte ben presto ed, infatti, già al minuto 10 del primo tempo giunge il primo episodio importante, con tocco di mano di Willians su un tacco di Radu, per il quale il direttore di gara assegna il calcio di rigore alla Lazio: se ne incarica Ledesma che, però, fallisce il penalty con grande intervento del portiere Brkic. Due minuti dopo arriva la risposta friulana con Di Natale, che su calcio di punizione colpisce la traversa. La Lazio, però, non si spaventa ed al 17′ giunge il primo gol dell’incontro, firmato da Gonzalez dopo una bella combinazione tra Ledesma e Mauri: 1-0.

    Alla mezzora arriva, poi, il raddoppio laziale a causa di una distrazione collettiva della difesa friulana che spalanca la porta ad uno che non perdona: Miroslav Klose realizza, così, il gol del 2-0, ed il suo personale ottavo centro in campionato. Il primo tempo si chiude, così, senza altre emozioni e la ripresa ricomincia sul filo conduttore della prima frazione di gioco: Lazio che fa la partita, Udinese incerta in fase difensiva e poco pungente in avanti dove Di Natale è troppo isolato. Guidolin inserisce, così, Ranegie a supporto del suo attaccante ma il discorso non cambia. In casa Lazio, invece, entra in campo Hernanes ed il suo impatto sul match è ottimale: al 59′ punizione magistrale del Profeta, e rete del 3-0 che mette in ghiaccio la partita ed il risultato. La Lazio vince così, in scioltezza, si porta al quinto posto a soli due punti di distanza dalla zona Champions League a conferma che, con l’atteggiamento umile predicato da Petkovic, può fare molta strada. L’Udinese, invece, ha mostrato troppe difficoltà difensive e poca lucidità complessiva confermando i “molto pensieri” di cui aveva parlato alla vigilia mister Guidolin.

    Lazio-Udinese, i biancocelesti celebrano la vittoria per 3-0
    Lazio-Udinese, i biancocelesti celebrano la vittoria per 3-0 | © Paolo Bruno/Getty Images

    Con il risultato ormai praticamente acquisito, l’attenzione si sposta dal campo agli spalti dove una parte della tifoseria laziale non cambia registro rispetto all’ultima gara casalinga con il Tottenham e continua sul filone antisemita, questa volta rivolgendo l’epiteto di “giudeo” all’ As Roma, definita “As Roma juden club”, e con un ulteriore striscione esposto in Curva Nord di solidarietà ad Antonino Speziale e Daniele Micale, i due ultras catanesi condannati con sentenza passata in giudicato per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti durante il derby Catania-Palermo del 2 Febbraio 2007. Un comportamento profondamente differente rispetto all’auspicio del presidente Lotito che, dopo i fatti di giovedì scorso, si era augurato un cambio di registro ed aveva promosso in prima persona l’iniziativa di indossare prima di Lazio-Udinese le magliette con la scritta “No Racism”.

    Le pagelle di Lazio-Udinese:

    Mauri 7.5 E’ in uno stato di forma eccellente, regala due assist preziosissimi a Gonzalez e Klose

    Klose 7 Il solito cecchino in attacco, realizza la rete del 2-0, corre e dà profondità

    Brkic 7 Para il rigore di Ledesma ed evita una passivo più pesante rispetto al 3-0

    Coda 4.5 La difesa friulana non è mai entrata in partita: lui è il peggiore del reparto, responsabile sia sull’ 1-0 che sul 2-0 di Klose

    Tabellino di Lazio-Udinese: 

    Lazio (4-5-1): Marchetti 6, Cavanda7, Biava 6.5, Ciani 6.5, Radu 6.5, Candreva 7 (dall’81’ Lulic), Ederson 5.5 (dal 46’ Hernanes), Ledesma 6 (dal 65’ Cana), Mauri 7.5, Gonzalez 6.5, Klose 7.

    Udinese (3-5-1-1): Brkic 7, Coda 4.5 (dall’87’ Heurteaux), Danilo 5, Domizzi sv(dal 24’ Angella 5), Pereyra 5, Badu 5, Willians 5 (dal 46’ Ranegie), Allan 5, Armero 5, Maicosuel 5, Di Natale 5.5.

    Marcatori: 17’ Gonzalez, 31’ Klose, 59’ Hernanes

    Video di Lazio-Udinese:

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  • Lazio-Udinese, duello a distanza Klose-Di Natale

    Lazio-Udinese, duello a distanza Klose-Di Natale

    Lazio-Udinese concluderà l’anomala quattordicesima giornata “spezzatino” di serie A, iniziata sabato sera con il derby siculo tra Palermo e Catania e protrattasi fino a questa sera, proprio con il match dell’Olimpico delle ore 20.45 che vedrà una sfida a distanza tra due degli attaccanti più forti del campionato: Klose e Di Natale. 

    La Lazio di Vladimir Petkovic si presenta al suo pubblico dopo la discussa gara di Europa League con il Tottenham con vittoria biancoceleste e cori antisemiti della curva, cercando di lasciarsi alle spalle quell’increscioso episodio. Dal punto di vista delle questioni di campo, il tecnico biancoceleste sembra avere il dubbio Hernanes considerando che il Profeta non è al cento per cento e che Petkovic non vuole rischiarlo: per lui, dunque, è probabile un inizio del match dalla panchina, pronto a subentrare a gara in corso in caso fosse necessario anche se le sue quotazioni per un impiego dal primo minuto sembrano aumentate rispetto a ieri.

    In ogni caso, Petkovic sceglierà il modulo 4-5-1 per cercare di arginare con un nutrito centrocampo gli attacchi dell’Udinese ed, in particolar modo, del capitano dei friulani Totò Di Natale che lo stesso tecnico biancoceleste ha dichiarato di temere molto al punto da ritenere che contro di lui non c’è alcuna misura da prendere e che le uniche precauzioni possibili siano quelle di “non fargli arrivare il pallone”. In attacco, invece, in casa Lazio ritorna, appunto, il bomber Miroslav Klose dopo l’assenza dal match di Europa League contro il Tottenham per infortunio. Indisponibili, invece, saranno Brocchi ed il difensore Dias per infortunio. In ogni caso, l’intento di Petkovic è proprio quello di interrompere la tradizione negativa della Lazio contro l’Udinese, come lui stesso sottolinea, ma occorrerà una Lazio umile e con i piedi per terra, capace di “dominare sempre al cento per cento”.

    Petkovic, tecnico biancoceleste impegnato in Lazio-Udinese
    Petkovic, tecnico biancoceleste impegnato in Lazio-Udinese | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    L’Udinese di Guidolin, invece, si presenta a Roma alla ricerca di un po’ di fortuna così come ha sottolineato il tecnico, facendo riferimento ad un periodo complesso legato alla gestione della squadra a causa di infortuni che riguardano Basta, Muriel, Barreto ed anche Fabbrini, bloccato da una gastroenterite. Il mister friulano afferma di “aver tanti pensieri e problemi da risolvere” e cerca punti preziosi all’Olimpico perchè “la classifica non ci lascia tranquilli”, cercando di ripetere la buona prova (ed anche il risultato vincente, ndr) ottenuta contro la Roma di Zdenek Zeman, anche se non sarà un compito affatto semplice. L’Udinese si disporrà con il modulo 3-5-1-1 con Maicosuel che dovrebbe agire a supporto di Di Natale e con la difesa a tre composta da Coda, Danilo e Domizzi.

    Le probabili formazioni di Lazio-Udinese:

    Lazio (4-5-1): Marchetti, Konko, Biava, Ciani, Radu; Candreva, Gonzales, Ledesma, Hernanes, Mauri; Klose. A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Diakitè, Scaloni, Cavanda, Cana, Onazi, Lulic, Ederson, Kozak, Rocchi, Floccari. Allenatore: Vladimir Petkovic

    Udinese (3-5-1-1): Brkic, Coda, Danilo, Domizzi; Faraoni, Pereyra, Allan, Badu; Maicosuel; Di Natale. A disposizione: Padelli, Pawlowski, Heurtaux, Angella, Gabriel Silva, Armero, Willians, Reinthaller, Zielinski, Gerardi, Ranegie. Allenatore: Francesco Guidolin.

    Allo stadio Olimpico di Roma, Lazio-Udinese sarà diretta dal signor Gianpaolo Calvarese di Teramo, coadiuvato dagli assistenti Grilli e Vuoto, dai giudici di porta Guida e Pinzani e dal quarto uomo Giordano.

  • Ranking Uefa, Germania in fuga. Italia resiste a Francia e Portogallo

    Ranking Uefa, Germania in fuga. Italia resiste a Francia e Portogallo

    Qualcuno ci aveva dato per spacciati in Europa? E’ tempo di ricredersi. L’Italia c’è e fa la voce grossa. Così capita di trovare Milan, Inter, Lazio e Napoli già qualificate, con un turno d’anticipo, per la fase ad eliminazione diretta delle rispettive competizioni europee. Solo l’Udinese al momento è ufficialmente eliminata, con una gara da giocare in casa contro il Liverpool che non avrà alcun significato per i bianconeri ai fini della classifica del Gruppo A di Europa League. La Juventus invece, fra due settimane, avrà a disposizione due risultati su tre in Ucraina contro lo Shakthar (già qualificato) per strappare il pass per la fase successiva di Champions League. Boccata di ossigeno per il Ranking Uefa? Non proprio, però ottimi segnali dalla quale ripartire.

    UDINESE– Quattro italiane su sei già qualificate, una quinta pronta ad aggiungersi. Peccato solo per l’Udinese, dopo aver compiuto l’impresa in casa del Liverpool ha subito una doppia e inaspettata sconfitta contro gli svizzeri dello Young Boys che di fatto ha compromesso il cammino europeo dei ragazzi di Guidolin. Un inizio tormentato per l’ex tecnico di Parma e Palermo a causa della brutta eliminazione ai preliminari di Champions League a causa dello sciagurato rigore calciato da Maicosuel. Onore ai bianconeri, che tanto fortunati non sono stati, visto il girone in cui sono stati estratti, che somigliava più ad un gruppo di Champions League.

    Ranking Uefa
    Preparazione ad una gara di Champions © Virginie Lefour/Getty Images

    LE ALTRE – In Europa League, tutto facile per l’Inter, qualificata con due turni d’anticipo in un girone piuttosto agevole affrontato con poco dispendio di energie, visto il tanto turn over effettuato da mister Stramaccioni nelle gare Europee. Cammino a luci e ombre invece per il Napoli, dopo la larga vittoria all’esordio arrivano due brutte sconfitte esterne. Poi ci ha pensato Cavani a trascinare i partenopei alla prossima fase di Europa League. La Lazio invece ha dimostrato grande solidità e idee chiare, ancora imbattuti nella competizione e con la possibilità di giocarsi il primo posto nel girone all’ultima giornata. In Champions, il Milan si qualifica inaspettatamente con un turno d’anticipo dopo l’esordio amaro contro l’Anderlecht. Un ringraziamento va dato allo Zenit autore di un cammino europeo alquanto discutibile, nonostante alla vigilia della competizione fosse tra le favorite per il passaggio del turno.

    JUVENTUS – Discorso diverso per la Juventus, con un piede e mezzo alla fase ad eliminazione diretta di Champions League. Dovrà raccogliere almeno un punto nella difficile trasferta nell’est Europa contro lo Shakhtar. Gli ucraini sono già qualificati, ma non concederanno la passerella alla squadra bianconera.

    RANKING UEFA – Nonostante le quattro squadre già qualificate, i tedeschi sono riusciti a far meglio (anche se di poco) e continuano ad allungare il distacco. Proviamo ad analizzare la situazione. Se l’Italia in totale tra Champions ed Europa League ha ottenuto 4 vittorie e 2 sconfitte, la Germania ha fatto meglio con 4 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Dodici punti italiani contro i quattordici tedeschi che costano circa 0,26 punti ai fini della classifica del Ranking Uefa. Considerando che tre squadre tedesche hanno conquistato il passaggio al prossimo turno di Champions e altri due club in Europa League (in attesa di Borussia Monchengladbach e Stoccarda) viene difficile ipotizzare una rimonta da parte delle squadre italiane. Germania 73,61 punti, Italia 58,81. Unica nota positiva rimane la distanza rispetto a Francia e Portogallo.

    Il calcio italiano ha bisogno di nuova vitalità e le quattro squadre qualificate su sei sono un ottimo segnale dalla quale ripartire (in attesa della Juventus). Adesso le partite diventano importanti anche in Europa League, sfide ad eliminazione diretta e personalmente mi aspetto meno turn over e più voglia di conquistare questa coppa, poco considerata dagli allenatori italiani ma che rilancerebbe al nostro calcio.

  • Cori antisemiti, l’Uefa indaga sulla Lazio

    Cori antisemiti, l’Uefa indaga sulla Lazio

    Dopo la notte di paura a Campo de’ Fiori, la serata della vergogna dei cori antisemiti durante il match della Lazio all’Olimpico, all’insegna di cori e striscioni razzisti, quasi a solidarizzare con i violenti aggressori incappucciati. I due avvenimenti non sono necessariamente connessi, ma il filo che li lega non sembra poi così sottile.

    Quel che ha spaventato mercoledì notte, è stata la violenza inaudita esplosa nello splendido scenario della movida romana, laddove l’episodio di una lite in un pub potrebbe essere considerato un fatto di “ordinaria amministrazione” – considerando la frequenza con cui avvengono – ed, invece, la ferocia riversatasi all’interno del pub all’indirizzo del gruppetto di tifosi del Tottenham ha sconvolto tutti. Come in un film dell’orrore, d’improvviso, sono piombati all’interno ed hanno letteralmente preso d’assalto il locale, accanendosi contro il gruppo con ogni possibile mezzo da guerriglia urbana: mazze da baseball, tirapugni, cinghie, coltelli. In pochi minuti il locale si è trasformato in una pozza di sangue, volavano pezzi di sedie, tavoli, e tutti coloro che hanno assistito alla scena, anche da lontano, ne sono rimasti scioccati: uno degli inglesi “era tutto bianco, sembrava morto” come afferma una residente che ha osservato dalla propria finestra il tremendo spettacolo.

    La cronaca ha poi raccontato di una lesione all’aorta per uno dei colpiti – ma fortunatamente le sue condizioni stanno migliorando – e di altre ferite meno gravi per gli altri componenti del gruppo inglese, oltre che di un ultrà romanista arrestato per essere stato riconosciuto come “parte attiva” dell’aggressione. Il movente, come ipotizzato fin dalle prime ore, potrebbe essere l’antisemitismo, considerando che la squadra e la tifoseria del Tottenham tradizionalmente appartengono al quartiere ebraico posto a nord di Londra, adoperando come propri simboli anche la stella di Davide. Questo aspetto non fa che rendere ancora più deplorevole l’episodio, come ha sottolineato il sindaco di Roma Gianni Alemanno, e la gravità è stata ulteriormente accentuata e sottolineata da quanto accaduto allo stadio Olimpico durante il match di Europa League fra Lazio e Tottenham.

    Curva Nord della Lazio
    Curva Nord della Lazio, striscioni e cori antisemiti | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Dalla paura alla vergogna, appunto: dopo quanto accaduto, era lecito aspettarsi un comportamento consono da parte dei tifosi presenti allo stadio ed, invece, è accaduto tutt’altro. Nella curva Nord della Lazio sono stati esposti striscioni con scritte pro-Palestina, e cori antisemiti ed offensivi nei confronti dei “Juden”, ossia Giudei, accompagnati da “bu” razzisti all’indirizzo dei giocatori di colore degli Spurs, in un clima di grandissima tensione nonostante la soddisfazione per il risultato ottenuto sul campo dalla Lazio, che ha conquistato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

    Un risultato del campo che, però, potrebbe non essere definitivo considerando che – a seguito dei comportamenti tenuti da una parte della Curva Nord – l’Uefa ha deciso di aprire un’indagine disciplinare per verificare l’accaduto e che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe portare anche ad una penalizzazione della squadra di qualche punto togliendole qualche punto in classifica e costringendola a riconquistare la qualificazione all’ultima giornata. Alternativamente, se si scegliesse per una strada meno rigida, potrebbe esservi la squalifica del campo per le gare Europee, oppure l’obbligo di disputare le gare di Europa League a porte chiuse.

    Sulla decisione dell’Uefa potrebbe pesare significativamente il precedente della gara d’andata disputata a White Hart Lane, dove alcuni tifosi che hanno seguito la squadra di Petkovic nella trasferta londinese, hanno dato sfogo ad altri comportamenti razzisti sempre nei confronti dei calciatori del Tottenham oltre che, anche in quel caso, intonato cori antisemiti: sommando ciò che è accaduto nella gara di andata e ritorno, e senza considerare l’episodio di Campo de’ Fiori perchè avvenuto lontano dallo stadio e senza una diretta riconducibilità al club, il provvedimento potrebbe essere esemplare.

  • Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio-Tottenham finisce 0-0 e qualifica i biancocelesti al fase ad eliminazione diretta di Europa League. Una partita quasi a senso unico per gli uomini di Petkovic, che soffrono inizialmente qualche sortita offensiva degli inglesi (concedendo anche una rete, poi annullata per fuorigioco inesistente) prima di prendere in mano la situazione e schiacciare i ragazzi di Villas-Boas nella propria metà campo. Prestazione importante contro una squadra di alto livello tecnico che conta giocatori ambiti dalle maggiori squadre europee. Grande emozione per i tifosi laziali  che hanno potuto salutare l’idolo Paul Gascoigne, presente allo stadio Olimpico su invito del presidente Lotito, che ha concesso all’ex centrocampista biancoceleste la passerella sotto la curva del tifo caldo laziale.

    LA PARTITA – E’ stata la sfida tra Kozak e Lloris. Il primo crea almeno quattro-cinque occasioni da rete, il secondo neutralizza tutto. L’attaccante biancoceleste è sembrato da subito in gran forma. Voglia di lottare, corsa e movimenti che hanno messo in difficoltà la difesa inglese. Il portiere francese invece si è superato più volte per sopperire ai buchi dei suoi compagni di reparto. Nell’insieme, una Lazio superiore dal punto di vista delle idee e del gioco, capace di tenere palla a centrocampo prima di verticalizzare improvvisamente alla ricerca del taglio giusto della punta ceca. Non inganni il risultato finale, la partita è stata bella ed è mancato soltanto il gol.

    Lazio-Tottenham
    Azione di gioco in Lazio-Tottenham © Giuseppe Bellini/Getty Images

    LE SCELTE – Mentre Petkovic conferma le scelte della vigilia, il suo collega-avversario Villas-Boas lascia in panchina Lennon e Defoe, privando la sua squadra di due velocisti che avrebbero messo in difficoltà la retroguardia biancoceleste. Il solo Bale ha potuto far poco contro l’organizzazione difensiva della Lazio e Adebayor è lontano anni luce dall’attaccante che abbiamo apprezzato ai tempi dell’Arsenal.

    VERGOGNA – Siamo nel 2012 (quasi 2013) eppure negli stadi continua a sentirsi di tutto. Intorno al 10′ dalla Curva Nord (tifosi laziali) si alzato un coro “Juden Tottenham, Juden Tottenham“, seguito qualche minuto dopo dall’esposizione di uno striscione “Free Palestina“. Il tutto si potrebbe ricollegare all’aggressione avvenuto alla vigilia in un pub romano ai danni dei tifosi del Tottenham, considerata la squadra degli ebrei di Londra. La Uefa starebbe analizzando la situazione.

    PAGELLE LAZIO-TOTTENHAM

    Kozak 7: Croce e delizia dell’attacco laziale. Giocatore capace di creare tantissime occasioni da rete, ma altrettanto abile a finalizzarne zero! Tiene alta la squadra con il suo imperioso fisico e fa respirare i compagni.
    Cavanda 6.5: Torna titolare e deve affrontare un cliente scomodo come Bale. Riesce ad annullarlo e si spinge in avanti più di quanto potessimo pensare alla vigilia.
    Ledesma 6.5: Organizza il centrocampo, sempre in posizione pronto ad aiutare i compagni in fase di contenimento e in fase di costruzione. Sbaglia qualche lancio di troppo.
    Lloris 7.5: Se la partita finisce 0-0 gran merito va dato al portiere francese autore di almeno quattro parate decisive. Magnifica quella su Ciani che colpisce di testa a botta sicura su calcio d’angolo trovando la risposta dell’estremo difensore ex Lione.
    Adebayor 5: L’unica azione degna di nota dell’ex Arsenal si sviluppa sulla fascia destra, trovando un buon cross per il taglio di Bale anticipato ottimamente da Biava. E’ solamente fuori forma?
    Sandro 6: Il brasiliano si limita al compitino. Distruggere l’azione avversaria e servire il pallone al giovane Carroll per ripartire in avanti. Commette qualche fallo di troppo.

    TABELLINO LAZIO-TOTTENHAM 0-0
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti 6.5; Cavanda 6.5, Biava 6.5, Ciani 6.5, Radu 7; Ledesma 6.5; Mauri 6, Gonzalez 6, Hernanes 6 (69′ Ederson 6.5), Lulic 5.5 (79′ Candreva 6.5); Kozak 7 (79′ Floccari 6). Allenatore: Petkovic 7
    Tottenham (4-5-1): Lloris 7.5; Walker 6.5, Caulker 6, Vertonghen 6, Naughton 6; Dempsey 5.5 (64′ Defoe 5.5), Sigurdsson 5 (64′ Lennon 6), Carroll 6 (77′ Dembelé 6), Sandro 6, Bale 6; Adebayor 5. Allenatore: Villas-Boas 5.5

    Ecco l’azione del gol annullato a Bale al 4′
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  • Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Questa sera all’Olimpico di Roma andrà di scena la sfida Lazio-Tottenham, partita valida per la quinta giornata della Fase a Gironi di Europa League. I biancocelesti al momento comandano il Gruppo J con 8 punti in classifica, seguiti proprio dagli inglesi fermi a 6 e in caso di vittoria, i laziali festeggerebbero qualificazione e primo posto con una giornata d’anticipo. La Lazio arriva con il morale alle stelle dopo la vittoria nel derby e il buon punto conquistato a Torino contro la Juventus. Tra gli Spurs invece il clima non è dei migliori, viste le ultime due sconfitte esterne in Premier League nei big match contro Manchester City e Arsenal. Ci si aspetta una gara dai ritmi alti. Entrambe le squadre si giocano la qualificazione alla prossima fase. Appuntamento alle ore 19.

    QUI LAZIO – Petkovic tiene molto all’Europa League e opta per un leggero turn over, tenendo a riposo Andrè Dias e Klose. Altra novità rispetto alla partita di Torino sarà la presenza di Cavanda sulla destra che prenderà il posto di Konko. Per il resto formazione in gran parte confermata con Marchetti tra i pali, difesa a quattro formata da Cavanda e Radu sugli esterni e la coppia Biava-Ciani come centrali. Ledesma avrà il suo compito di regista arretrato. I quattro trequartisti saranno Mauri, Gonzales, Hernanes e Lulic, pronti a supportare il gigante Kozak, che avrà il compito di far salire la squadra e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti.

    Vladimir Petkovic
    Petkovic risparmia Klose per la sfida odierna © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI TOTTENHAM – Meno cambi per il tecnico Villas-Boas che schiererà i suoi ragazzi secondo il più classico dei 4-4-2. Pochi dubbi sulla presenza in avanti di Adebayor, che dovendo saltare per squalifica la prossima gara di Premier (a causa dell’espulsione rimediata nel derby contro l’Arsenal) non avrà bisogno di riposo. Al suo fianco è quasi certa la presenza di Defou, giocatore rapido che potrebbe mettere in difficoltà la statica coppia difensiva laziale. Attenzione anche agli esterni Lennon-Bale, velocissimi palla al piede e pronti a scambiarsi spesso la propria posizione. La coppia mediana sarà formata da Sandro e Huddlestone, il primo dovrà darà sostanza e corsa mentre il secondo avrà più compiti da regista. La difesa, rigorosamente a quattro, si schiererà da destra a sinistra con Walker, Dawson (in ballottaggio con Vertonghen), Caulker e Naughton. In porta, il francese Lloris.

    I PERICOLI PER LA LAZIO – Attenzione alla rapidità di Lennon, Bale e Defoe. Questi tre giocatori sono in grado di spaccare in due la partita e daranno più di un problema alla difesa laziale. Per questo motivo, Petkovic avrebbe scelto Cavanda al posto di Konko, con il terzino belga che garantirebbe più velocità rispetto al francese.

    LE COMBINAZIONI – La Lazio ha in mano il proprio destino, infatti in caso di vittoria si assicurerebbe anche il primo posto certo nel Gruppo J con un turno d’anticipo. Si qualificherebbe anche in caso di sconfitta se contemporanea dovesse arrivare la vittoria del Panathinaikos in casa contro il Maribor.

    Classifica attuale: Lazio 8, Tottenham 6, Maribor 4, Panathinaikos 2.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-TOTTENHAM
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Ledesma; Gonzales, Mauri, Hernanes, Lulic; Kozak. Allenatore: Petkovic.
    Tottenham (4-4-2): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Naughton; Lennon, Sandro, Huddlestone, Bale; Defoe, Adebayor. Allenatore: Villas-Boas.

  • Ultras Lazio aggrediscono tifosi Tottenham, movente antisemita?

    Ultras Lazio aggrediscono tifosi Tottenham, movente antisemita?

    Notte di barbara violenza nella capitale, dove un gruppo di dieci supporters del Tottenham è stato aggredito all’interno di un pub, “Drunhen Ship”, di Campo de’ fiori da alcuni uomini a volto coperto che, secondo le ricostruzioni effettuate, sarebbero ultras Lazio.

    I tifosi inglesi erano a Roma per seguire la partita della propria squadra impegnata questa sera alle 19 in Europa League contro la Lazio, ma ad accoglierli hanno trovato un vero e proprio raid compiuto dal gruppetto di ultras incappucciati per non farsi riconoscere, che avevano ben pianificato l’organizzazione della loro “missione punitiva”. Alcuni di loro, infatti, ha bloccato le porte del locale, in modo da non consentire che qualcuno potesse entrare o uscire, altri hanno, invece, scagliato la loro furia violenta (e per ora senza un preciso “movente”, ndr) sui malcapitati tifosi del Tottenham, giungendo armati di mazza da baseball, tirapugni, cinghie, coltelli.

    Curva degli Ultras Lazio
    Curva degli Ultras Lazio | ©GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Dopo aver compiuto il pestaggio, gli aggressori sono fuggiti, mentre i dieci tifosi – di cui nove britannici ed uno statunitense – sono stati trasportati presso gli ospedali della capitale per essere medicati e soccorsi: la maggior parte di loro, fortunatamente, non ha riportato lesioni gravi, tranne uno che è stato ricoverato in “codice rosso” ed è attualmente in prognosi riservata a causa di una coltellata che gli ha lesionato l’arteria aorta.

    La Polizia, per ora, ha fermato alcune persone – tra i 25 ed i 35 anni – che potrebbero rispondere al profilo degli aggressori, e che attualmente si trovano in commissariato per ulteriori indagini, anche se da una prima ricostruzione compiuta dalla Questura, emerge che il “raid” sia stato compiuto per ragioni “razziali”, aggredendo i tifosi del Tottenham per colpire le origini ebraiche del club, considerando che lo stadio degli Spurs – il White Hart Lane – sorge nel quartiere ebraico di Londra, nell’estremità nord della capitale inglese, e fra i supporters della squadra vi sono tradizionalmente molte persone di origine asiatica ed ebraica che, in senso dispregiativo, vengono soprannominati “Yids” – abbreviazione di “Yiddish” che tradotto significa proprio “Giudei” – e che fra i tifosi spesso vengono mostrate bandiere con raffigurata la stella a cinque punte di Davide.

    Se le indagini finora condotte dalla Polizia venissero confermate, dunque, il movente finora solo ipotizzato diverrebbe una certezza: aggressione anti-semita, in connessione con i ben noti ideali di estrema destra di una parte della più accesa tifoseria biancoceleste, più volte multata per cori razzisti e “buu” allo stadio.

    Da sottolineare, inoltre, il precedente che riguarda il match di andata nel girone di Europa League, disputatosi nel mese di Settembre a Londra, si erano alcuni ultras laziali al seguito della squadra si erano “messi in mostra” con insulti razziali ai danni dei giocatori di colore del Tottenham, quali Lennon e Defoe, tanto il quotidiano inglese Daily Mail aveva rimarcato l’episodio con un titolo ad effetto, giocando con il nome dello stadio degli Spurs e ribattezzandolo “White Hart Shame”, adoperando proprio il termine “shame” per esprimere la vergogna per quanto accaduto.

    Dopo il precedente in terra inglese, dunque, il “ritorno” romano ha evidenziato ancor di più quel sentimento di “shame” nei confronti dell’odio e della violenza razziale: riguarda una minoranza, ma si tratta comunque di un episodio che squalifica notevolmente l’immagine del calcio italiano in Europa.

  • Juventus-Lazio 0-0. Allo Stadium i bianconeri sbattono su Marchetti

    Juventus-Lazio 0-0. Allo Stadium i bianconeri sbattono su Marchetti

    La Juve sbatte su Marchetti. Finisce 0-0 il primo anticipo della tredicesima giornata di Serie A con i bianconeri che sono riusciti a sfondare il muro eretto dalla Lazio, grazie soprattutto alle grandi parate del portiere ospite e alla traversa che ha fermato un tiro ravvicinato di Bonucci. E adesso l’Inter potrebbe rifarsi sotto riaprendo ancor di più un campionato ricco di sorprese che vede cosi la Juve senza vittorie nel proprio stadio da due turni.

    Nonostante le pesanti assenze di Vucinic e Pirlo la squadra di Conte domina in lungo e largo con un predominio territoriale piuttosto marcato, ma è mancata la classica zampata vincente. Merito come detto di Marchetti ma demerito anche di Giovinco il quale fa tutto bene sino alla conclusione in porta, mentre Quagliarella si è preso una serata di vacanza. La difesa non ha mai rischiato nulla tanto che Buffon non è stato mai impegnato mentre in mezzo al campo Vidal si è dimostrato il solito tuttofare.

    Ma non è bastato. Perché la Lazio ha stretto i denti, qualche volta ha anche rischiato, ma ha incassato quel che punto che cercava. Conquistarne tre, oggettivamente, era impossibile, visto che in mezzo al campo Hernanes e Candreva hanno deluso ampiamente mentre Klose ha cercato di imitare quanto fatto da Quagliarella dall’altro lato. Riuscendoci. Che sia una sfida a senso unico lo si capisce già delle prime battute visto che la Lazio non esce dal proprio guscio. Ci prova inizialmente Quagliarella, ma non ha fortuna. Le palle gol più nitide però sono quelle che capitano a Giovinco: due agganci superlativi in area di rigore ma due conclusioni inguardabili a due passi da Marchetti. Intanto la Lazio perde Dias per infortunio: al suo posto Ciani.

    Nulla cambia nella ripresa quando la spinta della Juve produce il massimo sforzo: Marchetti continua la sua serata da eroe con una grande parata su una deviazione ravvicinata di Quagliarella. Matri e il redivivo Pepe provano a dare la scossa ma la Juve produce un’altra chance degna di nota sugli sviluppi di un corner con Bonucci, ma stavolta è la traversa a dire di no ai bianconeri. Finisce cosi a reti bianche.

    Lazio
    Lazio | © Paolo Bruno/Getty Images

    Le pagelle di Juventus-Lazio
    Bonucci 6,5: Gioca da regista arretrato affiancandosi in più di una circostanza a Pogba. Sfortunato quando centra la traversa su calcio d’angolo.
    Vidal 7: Il solito leone in mezzo al campo. Sradica un’infinità di palloni agli avversari e non molla nemmeno per un istante.
    Giovinco 6: Fa tutto molto bene fino alla cosa più importante: la conclusione finale. Un handicap questo che gli rovina una prestazione comunque sufficiente.
    Marchetti 8: Una giornata da incorniciare. Interventi decisivi a più non posso e Lazio che resta a galla grazie alle sue parate.
    Biava 7: Il leader della difesa biancoceleste. Onnipresente non molla mai un centimetro e poche volte si lascia sorprendere.
    Klose 5: Spettatore non pagante. Dalle parti sue non arriva un pallone manco a pagarlo.

    Il tabellino di Juventus-Lazio:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6; Isla 6 (24′ st Pepe 6), Vidal 7, Pogba 6 (38′ st Bendtner sv), Marchisio 6, Asamoah 6; Giovinco 6, Quagliarella 5,5 (21′ st. Matri 5,5). In panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Lichtsteiner, Caceres, De Ceglie, Giaccherini, Marrone, Padoin. Allenatore: Alessio 6
    LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 8; Konko 6, Biava 7, Dias sv (19′ Ciani 6,5), Radu 6; Ledesma 5; Candreva 5,5, Brocchi 5 (12′ st. Ederson 6), Hernanes 5, Gonzalez 5; Klose 5 (35′ st Kozak sv).In panchina: Bizzarri, Carrizo, Cana, Cavanda, Stankevicius, Onazi, Zarate, Floccari, Rocchi. Allenatore: Petkovic 5,5

    Le video immagini di Juventus-Lazio
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