I Sorteggi Champions dell’urna di Ginevra hanno lasciato un gusto più dolce che amaro per le quattro squadre italiane impegnate nella competizione.
La Juventus che era in prima fascia ha trovato come insidia maggiore il Barcellona per una sfida stellare tra Cristiano Ronaldo e Leo Messi, senza dimenticare la prima da ex per Pjanic da una parte ed Arthur dall’altra.
Gli ucraini della Dinamo Kiev, guidati da Mircea Lucescu, ed i campioni d’Ungheria del Ferencvaros saranno le altre due compagini che completeranno il girone G, non sembrano però poter insidiare Juve e Barça per il passaggio del turno.
Sarà il Real Madrid l’ostacolo principale nel gruppo B, ovvero quello dell’Inter, un ritorno al Bernabeu che rievoca dolci ricordi per i nerazzurri.
Come per la Juve oltre ad una big spagnola, anche la squadra di Antonio Conte dovrà vedersela contro una squadra ucraina, quello Shakhtar Donetsk che fu strapazzato in semifinale di Europa League solo poco più di un mese fa. Saranno i tedeschi del Borussia Moenchengladbach a completare il gruppo.
I Sorteggi Champions di Ginevra hanno regalato alla Lazio, per il suo ritorno in Champions League dopo 13 anni, il Borussia Dortmund del fenomeno norvegese Haaland e del talentuoso Jadon Sancho.
Oltre ai gialloneri di Dortmund, che sulla carta partono un gradino sopra ai biancocelesti, l’altra squadra che dovrebbe giocarsi il passaggio del turno con gli uomini di Inzaghi sono i russi dello Zenit San Pietroburgo guidati in attacco dal gigante russo Dzyuba e dal talento iraniano Azmoun. I belgi del Club Brugge paiono destinati a recitare il ruolo di cenerentola del girone.
Concludiamo l’analisi dei Sorteggi Champions delle squadre italiane con il gruppo D, quello dell’Atalanta. Gli uomini di Gasperini dalla prima fascia hanno pescato il fenomenale Liverpool di Jurgen Klopp. Dalla seconda urna però è giunto un Ajax che rispetto a quello che fece fuoco e fiamme 2 anni fa ha perso de Ligt, de Jong, van de Beek e Ziyech e quindi fa un po’ meno paura.
I danesi del Midtjylland, alla prima storica qualificazione in Champions League, andranno a completare il girone, non sembrano poter competere per il passaggio del turno, occhio però al loro entusiasmo.
RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS LEAGUE
Venendo agli altri quattro gironi pare molto interessante il gruppo A composto da Bayern, Atletico, Salzburg e Lokomotiv. Il Manchester City pare nettamente favorito nel gruppo C con Porto, Olympiacos ed Olympique Marsiglia a giocarsi il secondo posto. Qualitativamente più debole il gruppo E con Siviglia, Chelsea, Krasnodar e Rennes.Psg e Manchester United paiono avvantaggiate nel gruppo H ma Lipsia e Basaksehir, sopratutto i tedeschi, cercheranno di dar loro filo da torcere.
La Lazio ripete quello che aveva fatto solo pochi giorni fa in campionato e con lo stesso identico risultato batte la Juventus ed alza al cielo di Riad la Supercoppa Italiana 2019.
Un successo sostanzialmente meritato per la squadra di Inzaghi che nel primo tempo ha trovato il vantaggio con Luis Alberto prima di farsi riagguantare nel finale da Dybala.
Nella ripresa, l’equilibrio creatosi è stato spezzato dal gran gol al volo di Lulic bravo a sfruttare una difesa bianconera piuttosto incerta.
La punizione di Cataldi in pieno recupero è stata solo le ciliegina di una torta gustosa.
I complimenti vanno tutti alla Lazio che conquista così la sua quinta Supercoppa Italiana e visto che la vetta del campionato non è così distante magari può iniziare a fare un pensierino allo Scudetto, che non vuol dire esser la favorita al titolo ma che certamente la vedrà lottare con Inter e Juventus sino alla fine.
La finale di Supercoppa oltre ad evidenziare i meriti della Lazio ha portato alla luce alcune lacune nella Juventus.
La squadra di Sarri certamente con il tridente ha tanta potenzialità offensiva (anche se stasera si è vista poco) ma non consente un corretto equilibrio e concede molto dietro tant’è che gli avversari riescono spesso a creare occasioni e a segnare reti.
Niente di irrecuperabile ovviamente, a parte la delusione del titolo sfumato, se però la Juventus vorrà coronare quel sogno che rincorre da parecchi anni, dovrà certamente porre dei rimedi.
Veniamo al racconto della finale di Supercoppa Italiana 2019.
I primi minuti vedono la Juve tenere il possesso palla anche se è la Lazio a rendersi insidiosa con un tiro da fuori di Luis Alberto. Al 16° la Lazio passa in vantaggio, cross dal fondo di Lulic, sponda di Milinkovic-Savic e tocco vincente di Luis Alberto. La Juventus non riesce ad abbozzare una reazione rabbiosa, ci prova Ronaldo al 22° ma il suo tiro esce sul fondo. Al 31° pennellata di Dybala su punizione, palla fuori di niente. Passano un paio di minuti e un diagonale di Correa costringe Szczesny al riflesso prodigioso. Al 45° conclusione rasoterra dal limite di Cristiano Ronaldo, Strakosha respinge corto e da due passi Dybala spinge in rete. Si va al riposo sul 1-1.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La prima conclusione è di Dybala ma il suo rasoterra esce non di molto. La Lazio ci prova con un paio di tiri che non impegnano Szczesny. La partita si mantiene equilibrata con possesso palla alternato tra le due compagini. Al 69° ci prova Correa su azione da corner, colpo di testa fuori di poco. Immediata risposta di CR7, palla che non passa lontana dal palo. Al 72° cross di Lazzari, sponda di Parolo e palla a Lulic che al volo segna. Al 82° Correa in contropiede trova il 3-1 ma si alza la bandierina, gol annullato. Al 90° gran colpo di testa di Bonucci, palla che sfiora il palo. Nel recupero un calcio di punizione di Dybala finisce contro la barriera, ripartenza Lazio, Szczesny salva ma sulla ribattuta Bentancur commette fallo e prende il secondo giallo. Sulla successiva punizione Cataldi trasforma per il definitivo 3-1. La Lazio conquista la Supercoppa Italiana.
JUVENTUS – LAZIO 1-3 (17° Luis Alberto (L), 45° Dybala (J), 73° Lulic (L), 93° Cataldi (L))
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (56° Cuadrado), Demiral, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi (76° Douglas Costa); Dybala, Higuain (66° Ramsey), Cristiano Ronaldo.
Allenatore: Sarri.
Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva (64° Cataldi), Luis Alberto (67° Parolo), Lulic; Correa, Immobile (82° Caicedo).
Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: Calvarese.
Ammoniti: Matuidi (J), Lucas Leiva (L), Luis Alberto (L), Cataldi (L).
Serata amarissima in Europa League per le due compagini italiane impegnate nella competizione.
Sia la Lazio che la Roma subiscono una sconfitta per 2-1 che rende difficilissima la corsa verso i sedicesimi per i biancocelesti e complica anche il cammino per i giallorossi.
Gli uomini di Inzaghi non hanno saputo sfruttare il gol del solito Immobile e come già successo altre due volte nelle scorse tre partite di Europa League, si è fatta rimontare e sorpassare dal Celtic che ha trovato il pareggio nel primo tempo con Forrest e il gol vittoria al 95° con Ntcham, in entrambi i casi le reti sono state agevolate da errori dei calciatori della Lazio.
Ora la qualificazione pare quasi impossibile, la Lazio dovrà vincere le restanti due gare con Cluj e Rennes e sperare che la squadra rumena perda anche contro il Celtic (già da oggi qualificato alla prossima fase).
Se la Lazio piange la Roma certamente non ride.
La squadra di Fonseca in casa del Borussia Mönchengladbach è andata sotto nel primo tempo per una sfortunata deviazione di Fazio ma con lo stesso difensore argentino ha saputo riportarla in parità nella ripresa.
Trovato il pareggio i giallorossi hanno avuto tante potenziali occasioni in contropiede per vincere ma le hanno sprecate ed al 94° è arrivata la doccia gelata del gol di Thuram che permette ai tedeschi di agganciare al secondo posto la Roma a quota 5 ( Gladbach avanti per gli scontri diretti) alle spalle del Basaksehir a quota 7.
La Roma ha ancora diverse chance per qualificarsi al prossimo turno di Europa League, i bonus però sono finiti, sbagliare d’ora in poi è vietato.
Veniamo al racconto delle due gare delle italiane in Europa League partendo dalla sfida casalinga della Lazio contro il Celtic.
La Lazio parte in maniera decisamente propositiva, con buon possesso e anche con una buona conclusione di Jony respinta da Forster. Al 7° cross di Lazzari,Caicedo la sfiora appena e sul secondo palo si fa trovare pronto Immobile che da due passi non sbaglia. I biancocelesti controllano la gara, gli scozzesi non riescono praticamente a creare alcun pericolo a Strakosha. Intorno alla mezz’ora il Celtic prova ad alzare un po’ il baricentro e al 38° gli ospiti sfruttano una palla persa da Milinkovic, e con la conclusione in diagonale di Forrest trovano il pareggio. La risposta della Lazio è immediata, calcio di punizione e colpo di testa di Milinkovic, ottimo l’intervento di Forster in corner, dal seguente calcio d’angolo il portiere pasticcia in uscita e la difesa del Celtic salva quasi sulla linea. Si va al riposo sul 1-1.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Partono meglio gli scozzesi che al 48° si rendono pericolosi col tiro di Edouard, para Strakosha. La Lazio pare in evidente difficoltà, il Celtic va un paio di volte vicino al gol del vantaggio, con un contropiede sprecato da Forrest ed una sponda di Jullien non sfruttata sottoporta. Pian piano la Lazio prova a riprendere campo e al 67° serve un riflesso straordinario di Forster per respingere il colpo di testa di Milinkovic-Savic. Al 74° Luis Alberto colpisce il palo direttamente da corner. Sull’altro fronte grande occasione per Edouard che con il diagonale sfiora il palo. Grandissima occasione per Berisha al 85°, Forster chiude bene e respinge. Passa un minuto ed il portiere del Celtic si supera nuovamente con una gran parata sul tiro di Luis Alberto. Al 95° beffa per la Lazio,Berisha perde un brutto pallone, Edouard serve Ntcham e l’ex Genoa col colpo sotto supera Strakosha per il gol del 2-1. Finisce così, il Celtic espugna l’Olimpico e si qualifica ai 16esimi di Europa League, per la Lazio rimane ancora una flebile speranza.
Passiamo ora alla trasferta della Roma in casa del Borussia Mönchengladbach.
Inizio gara piuttosto equilibrato e con le squadre attente a non concedere il minimo spazio. Al 12° bel colpo di testa di Zaniolo su azione da corner, palla sopra la traversa. Al 16° risposta del Gladbach con un gran tiro di Zakaria che esce alto di poco dando l’illusione del gol. I tedeschi ci provano ancora da fuori con Benes, Pau Lopez in presa plastica fa suo il pallone. Alla mezz’ora Pastore cerca una bella azione personale e da dentro l’area va al tiro, bravo Sommer a respingere. Al 35° accelerata di Thuram che mette in mezzo, Fazio cerca di intervenire e causa uno sfortunato autogol. La reazione giallorossa è praticamente nulla, si va al riposo coi tedeschi avanti per 1-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La gara continuano a farla i tedeschi che paiono più reattivi anche sulle seconde palle. Al 57° gran tiro di Pastore, Sommer vola ed alza in corner. Al 64° Fazio rimedia all’errore fatto nel primo tempo e si fa trovare pronto su una punizione laterale di Kolarov, il suo tocco non lascia scampo a Sommer. Passano pochi minuti e Kluivert s’inserisce ma al momento decisivo scivola. Altro contropiede, ancora Kluivert, palla alta. Il Gladbach attacca, la Roma si difende e riparte. Al 94° doccia gelata per la Roma, cross in mezzo di Zakaria, sponda di Plea e colpo di testa vincente di Thuram. Finisce così, la Roma perde in casa del Borussia Mönchengladbach e vede complicarsi la corsa verso i sedicesimi di Europa League.
Serata amara per le due compagini romane in Europa League, la Roma esce arrabbiata dall’Olimpico per un pareggio subito su rigore inesistente al 93°. La Lazio invece si fa rimontare e sorpassare nel finale dal Celtic.
Una Roma in emergenza per le tante assenze, passata in vantaggio nel primo tempo con Zaniolo e che sotto la pioggia battente aveva gestito abbastanza bene il risultato, ha subito la tremenda beffa del pareggio del Borussia Mönchengladbach nell’ultimo minuto di recupero ma sopratutto per il fatto che il pari è arrivato per la decisione dell’arbitro Collum di fischiare un calcio di rigore per un fallo di mano di Smalling che non c’è mai stato, il replay ha mostrato che la palla ha colpito il volto del difensore giallorosso ed in Europa League non c’è l’utilizzo del VAR.
Un pareggio che lascia la squadra di Fonseca al primo posto del girone ma ora con un solo punto sulla coppia Basaksehir-Wolfsberger.
Decisamente più complicata la situazione della Lazio che nel bollente ambiente di Celtic Park ha disputato una buona gara trovando pure il vantaggio con la rete di Lazzari sul finire del primo tempo.
Nella ripresa Correa ha avuto il match point ma l’ha spedito sul palo e poco dopo è arrivato il pari di Christie.
Come già successo nella trasferta di Cluj anche con il Celtic la squadra di Simone Inzaghi ha subito la beffa della rimonta, in questa occasione è stato il colpo di testa di Jullien ad un minuto dal 90° a segnare la sconfitta dei biancocelesti.
Il cammino europeo ora si complica terribilmente, la Lazio si trova infatti al terzo posto con soli 3 punti, alle spalle di Celtic (7) e Cluj (6).
Partiamo con l’analisi delle gare delle due italiane impegnate in Europa League iniziando dalla sfida dell’Olimpico con la Roma protagonista.
Fonseca a causa delle molte assenze mette in campo i suoi con un 4-2-3-1 con Mancini nei due centrocampisti. La partenza migliore però è del Gladbach, al 8° Bensebaini è pronto a colpire su azione di punizione ma la sua conclusione incoccia la traversa. Subito dopo ci prova Embolo, palla fuori di poco. La Roma cresce ed al 22° con una gran giocata di Pastore va vicina al vantaggio, Sommer salva. Il vantaggio però arriva al 31° quando su corner di Veretout, Zaniolo si libera e di testa mette la palla alle spalle di Sommer. Al 35° Dzeko trova il raddoppio ma si alza la bandierina, gol annullato. Non c’è una vera e propria reazione da parte dei tedeschi e quindi si va al riposo con la Roma avanti per 1-0.
Si rientra in campo senza sostituzioni e con il Borussia decisamente più intraprendente e pronto a creare insidiose ripartenze. La protagonista del secondo tempo è senza dubbio la pioggia che aumenta e rende complicata la vita alle due compagini. Al 67° Kluivert scatta sul filo del fuorigioco ma Sommer in uscita bassa è attento e lo anticipa. Il Gladbach si rivede al 78° con la conclusione di Stindl, troppo debole per preoccupare Pau Lopez. Al 89° occasione enorme per Florenzi, messo davanti alla porta da un gran assist di Dzeko, la conclusione però risulta troppo larga. Al 91° chance per Thuram che colpisce male. Al 93° l’arbitro Collum vede un tocco di braccio di Smalling, il replay dimostra che la palla ha colpito la faccia del difensore ma in Europa League non c’è VAR e la decisione non cambia, Stindl dal dischetto non sbaglia. Finisce così in parità, un pareggio che per come è arrivato lascia molto amaro in bocca ai giallorossi.
Passiamo ora all’altra romana impegnata in Europa League, la Lazio in trasferta a Glasgow.
Buoni ritmi nei primi minuti e primo spavento per la Lazio al 16° quando la conclusione da fuori di Christie scheggia il palo con Strakosha che sembrava fuori causa. La Lazio prova anche buone giocate a metà campo che però poi non si concretizzano. Il Celtic si mostra molto aggressivo con una pressione molto alta che lascia poco tempo per ragionare ai biancocelesti. La Lazio sembra in difficoltà ma al 40° una grande ripartenza permette a Lazzari di arrivare davanti a Forster, l’esterno di Inzaghi calcia forte e beffa il portiere. Nonostante la reazione scozzese il primo tempo si chiude 1-0 per la Lazio.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Celtic parte cercando di alzare i ritmi ma la Lazio con buona dose di personalità riesce a respingere ogni tentativo. Al 60° pasticcio clamoroso in area laziale, la palla giunge a Christie che calcia a botta sicura ma sulla sua traiettoria c’è Vavro, la palla poi dopo una serie di rimpalli finisce in mano a Strakosha. Risposta Lazio con una gran contropiede, Milinkovic imbecca Correa che entra in area e cerca di battere Forster, il palo gli nega il gol. A 67° il Celtic trova il pareggio con una girata di Christie che non lascia scampo a Strakosha. Al 75° è Milinkovic-Savic ad avere la palla per il nuovo vantaggio ma la conclusione del serbo viene murata. Altra fiammata Lazio al 79°, Parolo calcia a colpo sicuro su bell’assist di Lazzari ma Forster c’è e respinge. Passano 5 minuti ed è Immobile ad avere una chance enorme, il suo tiro però, da dentro l’area, finisce lontanissimo dalla porta del Celtic. Al 89° Jullien svetta, liberissimo, su azione da corner e con il colpo di testa infila alle spalle di Strakosha. Al 95° missile di Cataldi da fuori, Forster con un intervento prodigioso salva la propria porta. Finisce così, al Celtic Park la Lazio incassa la seconda sconfitta, ancora in rimonta, in questa stagione di Europa League.
Serata di Europa League piuttosto positiva per le due compagini romane.
La Roma di Fonseca non è riuscita a difendere il vantaggio firmato da Spinazzola e si è fatta agganciare sul 1-1 dal Wolfsberger. Un pareggio comunque buono per i giallorossi che mantengono la testa del gruppo a 4 punti proprio come i sorprendenti austriaci.
La Lazio di Inzaghi, sconfitta all’esordio in Europa League, invece era di fronte, come detto dal tecnico in conferenza stampa, ad una vera e propria finale. Dopo un’ora scialba e sotto per la rete al 55° di Morel, i biancocelesti trascinati da Luis Alberto e Milinkovic-Savic hanno avuto una reazione che si è concretizzata nel pareggio del serbo e nel gran colpo di testa di Immobile che è valso il gol del definitivo 2-1.
Partiamo con il racconto della prima trasferta stagionale in Europa League della Roma.
Partenza aggressiva come da previsione da parte dei padroni di casa che cercano di pressare l’inizio azione dei giallorossi. La Roma prova a prender in mano il pallino del gioco gestendo i ritmi che però non sono certo alti. Al 13° ripartenza Roma con Zaniolo che mette in mezzo per Kluivert che però viene anticipato. Al 21° si vedono i padroni di casa con Ritzmaier che col colpo di testa costringe Mirante alla grande parata. Al 27° la Roma passa in vantaggio, Spinazzola colpisce di testa, il suo tocco è respinto da Ritzmaier ma la palla carambola ancora sulla testa di Spinazzola e finisce nell’angolino basso. Non si vede grande reazione da parte del Wolfsberger e gli uomini di Fonseca possono controllare senza correr grossi rischi.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Wolfsberger ci prova al 50° con la conclusione di Weissman ma Mirante blocca in sicurezza. Passa solo un minuto ed i padroni di casa pareggiano con Liendl che sfrutta un errore in disimpegno e fa partire un tiro, potente e preciso, che non lascia scampo a Mirante. Al 63° un caparbio Fazio piazza un cross dal fondo, Kluivert fa sponda, Pastore colpisce al volo ma non trova lo specchio. Zaniolo servito da Cristante prova a girare verso la porta al 72° ma il suo tiro non crea pericoli. Gli austriaci ci provano con le ripartenze ma al 76° Ritzmeier spreca il contropiede cercando un tiro da fuori. Nell’ultimo minuto di recupero brividi per il Wolfsberger con il portiere che si fa sfuggire il pallone di mano, nessun calciatore giallorosso riesce ad avventarsi sulla palla e poco dopo arriva il triplice fischio, a Graz finisce 1-1.
WOLFSBERGER – ROMA 1-1 (27° Spinazzola (R), 51° Liendl (W))
Veniamo adesso al racconto della prima casalinga in questa Europa League 2019/20 della Lazio.
Partenza subito col brivido per la Lazio con un contatto in area al 2° minuto che porta i francesi a chiedere il rigore, l’arbitro fa proseguire. La risposta laziale è nel tiro al volo di Immobile alto non di molto. La gara si mantiene equilibrata senza però grandi occasioni da ambo le parti. Alla mezz’ora ottima giocata di Lazzari che mette un cross morbido, la difesa ospite salva a fatica. Prova a farsi vedere anche il Rennes con una buona conclusione di Tait deviata in corner da Acerbi. Al 40° ci prova Cataldi su calcio di punizione, la palla però finisce tra le braccia del portiere. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La prima occasione è per il Rennes con il giovane Camavinga che al 49° ha provato a trovare la porta col tocco in scivolata, palla a fil di palo. Al 55° il Rennes passa in vantaggio, Grenier pennella una gran punizione, Morel svetta di testa e batte Strakosha. Camavinga ha subito la chance del 2-0 ma dopo una lunga cavalcata la sua conclusione esce sballata. La Lazio svegliata dal gol subito prova a crescere e a rendersi pericolosa. Al 64° il pareggio arriva, Luis Alberto trova il filtrante in area dove Milinkovic-Savic colpisce di prima intenzione mettendo la palla alle spalle del portiere. La Lazio cresce e al 75° passa in vantaggio con il bel colpo di testa di Immobile su cross di Milinkovic. Il Rennes reagisce e va vicino al pareggio con una bella conclusione di Grenier. Al 89° grande occasione per Caicedo ma la palla, deviata da Mendy, finisce di poco sul fondo. All’ultimissimo secondo di recupero ci prova Grenier con una punizione dal limite, la palla viene deviata e finisce tra le braccia di Strakosha. Finisce così, la Lazio rimonta e conquista i primi 3 punti di questa Europa League.
Esordio dolce amaro per le due romane impegnate in questa Europa League 2019/20.
La Lazio di Simone Inzaghi ha giocato un’ottima prima parte di gara in casa del Cluj, ha trovato anche il vantaggio ma poi, come già successo contro la Spal nell’ultimo turno di Serie A, si è spenta ed ha permesso la rimonta che ha regalato i tre punti alla compagine rumena.
Discorso totalmente opposto per la Roma, i giallorossi di Fonseca hanno giocato un primo tempo totalmente sottotono, chiuso comunque avanti per uno sfortunato autogol di Caicara. Nella ripresa i padroni di casa hanno accelerato e non hanno sostanzialmente lasciato speranza al Basaksehir. Dzeko prima, Zaniolo poi ed infine Kluivert nel recupero hanno permesso ai giallorossi di esordire in Europa League con un bel poker.
Veniamo al racconto dell’esordio in Europa League della Lazio.
Si parte con i biancocelesti che prendono subito il comando delle operazioni ed al 11° Milinkovic ci prova con un perfetto inserimento, ottima la risposta del portiere avversario. Jony sembra davvero in grande serata ed è logico che da un suo cross, su azione di corner al minuto 25, arrivi il gol firmato da Bastos. Al 31° Lazzari ha l’occasione per trovare il raddoppio e mettere la gara in discesa ma da buona posizione l’esterno ex Spal calcia alto. La Lazio sembra in controllo della gara ma al 41° Lucas Leiva trattiene Djokovic, è rigore che Deac trasforma. Negli ultimi istanti della frazione Jony, il migliore dei suoi, pennella un cross per Milinkovic ma il colpo di testa del serbo non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.
La ripresa vede un copione totalmente diverso, la Lazio non sembra la squadra sicura del primo tempo mentre i padroni di casa sembrano crescere. Al 51° Omrani spreca una grandissima occasione davanti a Strakosha. L’inerzia però pare esser cambiata ed al 75° il Cluj trova il vantaggio con un gol certamente particolare: Omrani liberato in area calcia al volo ma centra la traversa, la palla rimane giocabile, Strakosha esce ma trova sulla sua strada un avversario, sul pallone si fionda lo stesso Omrani che con il colpo di testa trova un pallonetto che bacia il palo interno ed entra. La Lazio sembra quella di Ferrara ed al 88° rischia di subire il 3-1 ma Deac colpisce debolmente. Al 90° super occasione per Cataldi che calcia al volo ma trova sulla sua strada un grande intervento di Arlauskis. Finisce così, vince il Cluj per 2-1, i blackout già visti in campionato costano carissimi alla Lazio anche in Europa League.
Passiamo ora alla prima gara di questa Europa League 2019/20 della Roma.
L’inizio sembra davvero promettente per la Roma con un paio di conclusioni insidiose firmate da Zaniolo e Cristante nei primissimi minuti. L’illusione di una gara semplice svanisce subito perché il Basaksehir non ci sta a fare la vittima sacrificale e non solo chiude gli spazi ma cerca di rendersi pericoloso non appena può. Serve un episodio per sbloccare il match e l’episodio arriva al 42°: Spinazzola mette in mezzo una palla innocua, Caicara è in traiettoria e infila la propria porta. Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.
La ripresa ha la stessa partenza del primo tempo ma questa volta la Roma preme forte sull’acceleratore, Dzeko impegna subito il portiere, si vede annullare un gol in fuorigioco al 55°, trova ancora Gunok a dirgli di no al 56° ma poi al 58°, dopo una super giocata di Zaniolo, deposita in rete la palla del 2-0. La partita si mette totalmente in discesa tant’è che al 71° Dzeko restituisce il favore a Zaniolo che col diagonale trova la rete del 3-0. Al 89° doppia chance per Kalinic, fermato in entrambi i casi dal portiere, poi nel recupero arriva anche il gol di Kluivert che si accentra e lascia partire il tiro che batte Gunok.
ROMA – BASAKSEHIR 4-0 (42° aut Caicara, 58° Dzeko. 71° Zaniolo. 93° Kluivert)
Diciamo subito che sulla carta poteva andare peggio, principalmente per i biancocelesti, ma tutto sommato le due compagini romane hanno altissime percentuali di passare i gironi ed ottenere la qualificazione ai sedicesimi di finale.
Veniamo ad analizzare nel dettaglio cosa questi Sorteggi Europa League hanno regalato a Roma e Lazio.
La squadra di Simone Inzaghi troverà sul suo cammino il Celtic Glasgow, il Rennes ed il Cluj. Gli scozzesi, eliminati proprio dal Cluj al penultimo turno preliminare di Champions League, si sono poi rifatti eliminando facilmente l’Aik Stoccolma nel Playoff di Europa League. Squadra certamente temibile, specialmente nel proprio stadio, così come il Rennes attualmente capolista in Ligue1 con tre vittorie in tre gare (con il pesante successo sul Psg). Se Celtic e Rennes sono avversarie da prendere con le molle, anche il Cluj non è da sottovalutare. La squadra rumena come già detto ha eliminato il Celtic nei preliminari di Champions League prima di cedere allo Slavia Praga nell’ultimo atto verso la qualificazione alla massima competizione europea per club.
Se i Sorteggi Europa League hanno lasciato un gusto piuttosto amaro alla Lazio, l’altra sponda della Capitale ha ricevuto un girone dal gusto ben più dolce.
La Roma di Fonseca dovrà affrontare i temibili tedeschi del Borussia Moenchengladbach, probabilmente la squadra più forte della seconda fascia, allo stesso tempo però nel gruppo ci sono due incognite come i turchi del Basaksehir, eliminati dall’Olympiacos nel penultimo turno preliminare di Champions, e gli austriaci del Wolfsberger, giunti al terzo posto nello scorso campionato austriaco alle spalle di Red Bull Salzburg e Lask Linz.
I Sorteggi Europa League anche questa volta hanno regalato scontri davvero interessanti come Arsenal-Eintracht, Sporting Lisbona-Psv e quelli che vedremo nel Girone G che comprende Porto, Young Boys, Feyenoord e Rangers.
Questo il riepilogo dei risultati dei Sorteggi Europa League.
La Coppa Italia 2018/19 è della Lazio, i biancocelesti spezzano l’equilibrio della gara a meno di dieci minuti dalla fine con Milinkovic Savic e chiudono il match al 90° con Correa.
Una partita che è stata giocata su alti ritmi e che ha visto Simone Inzaghi pescare la carta vincente dal mazzo, a dieci minuti dalla fine.
E’ stato proprio Milinkovic-Savic a svettare su un corner e a trovare il colpo di testa, dopo solo 3 minuti dal suo ingresso, che non ha lasciato scampo a Gollini.
La gara poi è stata chiusa da Correa in contropiede proprio al 90°.
Complimenti alla Lazio vittoriosa ma anche ad un’Atalanta che si è conquistata meritatamente questa finale di Coppa Italia, ha giocato come da consuetudine su ritmi alti però non ha avuto la cattiveria sotto porta che ci si sarebbe aspettato dal miglior attacco della Serie A. Ci si è messa poi anche la sfortuna nell’occasione del palo colpito nel primo tempo da De Roon.
Veniamo al racconto della Finale della Coppa Italia 2018/19.
La partita inizia su buoni ritmi, con la Lazio che prova a tenere maggiormente in mano il pallino del gioco. Sono gli stessi biancocelesti, al 23°, ad avere la prima occasione da gol, Leiva si fa trovare pronto nell’inserimento ma il suo colpo di testa finisce fuori. La risposta dell’Atalanta è decisamente più pericolosa, De Roon va alla conclusione ma il suo tiro viene deviato da Bastos e finisce sul palo. La gara si accende con alcuni interventi che costringono Banti ad estrarre cartellini gialli. Sul finale di tempo buona occasione per Immobile che però dentro l’area perde tempo e si fa rimontare da Gomez che tocca in corner. Si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte nella ripresa con gli stessi 22 che avevano chiuso il primo tempo. La prima occasione è per Castagne che conclude dopo una sponda di Zapata, Strakosha si distende e blocca. La gara si mantiene vivace con ritmi totalmente sconosciuti alla Serie A. Al 69° grande chance per Correa che si libera di Djimsiti ma si allunga il pallone, Palomino con una perfetta scivolata devia in corner. Al 79° Inzaghi si gioca la carta Milinkovic Savic ed il serbo dopo soli 3 minuti con un colpo di testa su azione da corner porta in vantaggio la Lazio. Al 86° Correa ha la palla buona per chiudere la gara ma Gollini con un grande intervento tiene in gara i suoi. Al 90° però, dopo un perfetto contropiede, Gollini non può niente contro Correa che salta il portiere e a porta vuota deposita la palla del 2-0. Finisce così, con un gran finale di partita la Lazio conquista la Coppa Italia 2018/19.
Finisce al Sanchez Pizjuan di Siviglia l’avventura nell’Europa League 2018/19 della Lazio.
Dopo la sconfitta subita per 1-0 all’Olimpico nella gara d’andata, ai biancocelesti serviva un’impresa in terra spagnola.
Non è bastato il recupero in extremis di Milinkovic-Savic, la gara per la squadra di Inzaghi si è fatta subito ancor più in salita quando al 20° il solito Ben Yedder ha sbloccato il match a favore dei suoi.
La Lazio ci ha provato nella ripresa sprecando un paio di grandi occasioni con Acerbi ed Immobile e non sfruttando il rosso a Vazquez che al 60° ha lasciato i suoi in 10. L’espulsione di Marusic ed il gol di Sarabia nel finale hanno poi messo il definitivo sigillo.
I biancocelesti salutano così l’Europa League, un’eliminazione amara che arriva contro una squadra quotatissima, e con una Lazio incerottata, ma che con un pizzico di fortuna e di precisione in più avrebbe potuto esser messa in discussione.
Veniamo al racconto della sfida del ritorno dei sedicesimi di Europa League.
Pronti via e subito un problema per il Siviglia con Escudero che al 5° dopo uno scatto si ferma accusando un problema muscolare, dentro Promes. I biancocelesti provano a creare qualcosa ma i padroni di casa si rendono pericolosi con veloci ripartenze. Al 17° enorme occasione per la Lazio, Lulic si trova un pallone d’oro solo davanti al portiere, disturbato da Mercado alle spalle cade al momento di calciare ed il portiere in qualche modo riesce a salvarsi. Passano 3 minuti e da un errore di Milinkovic la palla arriva a Sarabia che calcia da fuori, Strakosha non respinge bene e a porta vuota arriva Ben Yedder a segnare il gol del vantaggio. Il gol carica ancora di più il Siviglia che spinge con più insistenza dinanzi ad una Lazio che perde troppi palloni. La reazione degli uomini di Inzaghi è volenterosa ma in sostanza non arriva alcun tiro verso la porta. Il primo tempo si chiude con gli andalusi avanti per 1-0.
Si riparte per il secondo tempo senza cambi. Nei primi minuti non accade molto, sono sempre gli spagnoli a far gioco ed al 53° a rendersi pericolosi con una con una conclusione di André Silva deviata in corner da Radu. Sul fronte opposto bravo Cataldi a proporsi e a metter il cross basso in mezzo, Kjaer salva tutto anticipando Immobile. Poco più di un minuto dopo enorme occasione per Acerbi che viene pescato totalmente solo in area, il difensore calcia al volo ma Vaclik è reattivo e respinge oltre la linea di fondo. Al 60° FrancoVazquez commette un fallo su Romulo che gli costa il secondo giallo, il Siviglia rimane in 10. Pochi minuti e Correa ha la palla per sfruttare subito la superiorità ma la sua conclusione a centro area viene deviata. La Lazio cresce e al 68° Immobile, ben servito da Caicedo, trova il pallonetto che supera Vaclik ma si deposita oltre la traversa. Al 71° però la parità numerica viene ristabilita, Marusic in contrasto allarga un po’ il braccio e colpisce l’avversario, per l’arbitro è rosso diretto. Al 78° la gara sostanzialmente si chiude, Jesus Navas imbuca per l’accorrente Sarabia che da due passi batte Strakosha. Come detto non succede praticamente altro, al fischio finale festeggia il Siviglia mentre la Lazio saluta l’Europa League.
SIVIGLIA – LAZIO 2-0 (20° Ben Yedder, 78° Sarabia)
Siviglia (3-5-2): Vaclik; Mercado, Kjaer, Sergi Gomez; Jesus Navas, Vazquez, Mesa (82° Rog), Sarabia, Escudero (6° Promes); André Silva (64° Amadou), Ben Yedder.
Assente Icardi gli occhi erano tutti su Lautaro Martinez ed il Toro si è rivelato decisivo procurandosi e trasformando il rigore che è valso il gol vittoria per l’Inter nella trasferta di Europa League a Vienna.
La Lazio paga dazio alla sfortuna, perde Luis Alberto, Parolo e Bastos per infortunio, e viene sconfitta per 1-0 all’Olimpico dal Siviglia.
Tutto facile per il Napoli che sfrutta una papera del portiere per sbloccare la gara con Insigne a Zurigo e poi trova altre due reti, Callejon e Zielinski, che sommate al rigore siglato da Kololli, fissano il risultato sul 3-1 finale.
Partiamo con il racconto dell’andata dei sedicesimi di Europa League dell’Olimpico tra Lazio e Siviglia.
Primi minuti con la Lazio in difficoltà contro un Siviglia partito decisamente forte. Sono sempre gli spagnoli a fare la gara ed al 22° dopo una ripartenza Escudero trova Sarabia che col diagonale serve l’assist Ben Yedder che solo sul secondo palo tocca in rete. La Lazio risponde con una grossa chance con Marusic ma il portiere Vaclik è bravo ad intercettare il tiro. E’ solo un episodio perché il Siviglia torna a prendere in mano il match e a rendersi molto pericoloso. Prima della fine della prima frazione c’è anche tempo per un cambio di Inzaghi con Durmisi che prende il posto dell’infortunato Luis Alberto, si va al riposo con gli andalusi in vantaggio per 1-0.
La ripresa si apre con un altro cambio per la Lazio, Parolo, caduto male dopo un contrasto ad inizio gara, è costretto a lasciare il posto a Cataldi. Al 57° Inzaghi è costretto al terzo cambio per infortunio, esce Bastos ed entra Luiz Felipe. Al 66° gran conclusione al volo da fuori di Escudero sulla traiettoria si fa trovare pronto Acerbi che salva a pochi passi dalla linea. I biancocelesti soffrono e ad ogni ripartenza sembra che gli spagnoli possano trovare il raddoppio. Nel finale la Lazio prova a crescere e con Lucas Leiva va vicino al pareggio, il pallone però non trova lo specchio. Al 89° clamoroso contropiede tre contro due sprecato dal Siviglia, si salva la Lazio. Finisce così, la Lazio in una serata sfortunata per gli infortuni di ben 3 giocatori, esce sconfitta ma limita comunque i danni e prova a tenere aperta la speranza di qualificarsi agli ottavi di Europa League.
LAZIO – SIVIGLIA 0-1 (22° Ben Yedder)
Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos (57° Luiz Felipe), Acerbi, Radu; Marusic, Parolo (46° Cataldi), Lucas Leiva, Luis Alberto (45° Durmisi), Lulic; Caicedo, Correa.
Allenatore: Inzaghi.
Siviglia (3-5-2): Vaclik; Mercado, Kjaer, Sergi Gomez; Jesus Navas, Sarabia (83° Amadou), Banega, Vazquez, Escudero (75° Promes); André Silva, Ben Yedder (71° Munir).
Veniamo al racconto della sfida dei nerazzurri al loro debutto stagionale in Europa League.
Partenza migliore dell’Inter che si rende insidiosa subito con un tiro cross di Cedric. Il tempo trascorre con la squadra di Spalletti che pian piano cresce e prende il dominio della gara, senza però riuscire a creare grosse occasioni. Al 38° sciocchezza di Thurnwald che commette un ingenuo fallo da rigore su Lautaro Martinez, dal dischetto il Toro non sbaglia. Sbloccata la gara l’Inter si costruisce altre chance, serve una grande risposta di Strebinger su conclusione ravvicinata di Lautaro per salvare il Rapid. I padroni di casa troverebbero anche il pareggio con Ivan ma l’azione è viziata da un netto fuorigioco di Schwab. Si va al riposo con gli ospiti avanti per 1-0.
Il secondo tempo vede un Rapid che prova ad esser più propositivo. La partita scorre su ritmi bassi con l’Inter che ha meno possesso palla ma che in pratica non rischia niente. Al 66° austriaci pericolosi con la conclusione di prima di Knasmullner, strepitoso il riflesso di Handanovic che alza in corner. L’Inter si fa rivedere intorno al 74° con una bella giocata di Perisic, il croato dal fondo serve un gran pallone a Nainggolan ma il belga non trova la porta. La squadra di Vienna ci prova ma Handanovic non viene praticamente mai impegnato, finisce così, vince 1-0 l’Inter che tra una settimana a San Siro partirà in vantaggio per ottenere la qualificazione al turno successivo di Europa League.
RAPID VIENNA – INTER 0-1 (38° rig. Lautaro Martinez)
Veniamo alla gara delle 21, di questa serata di Europa League, con in campo il Napoli.
La gara parte su ritmi bassi con le due squadre che non riescono a creare nessuna occasione pericolosa. Al 11° clamoroso errore del portiere dello Zurigo che in sostanza regala palla a Milik, il polacco appoggia ad Insigne che a porta vuota non può sbagliare. Subito il gol lo Zurigo cerca la reazione pressando altissimo ed al 16° si crea una buona chance con Kololli che però calcia a lato. Dopo un paio di buone conclusioni di Milik ed Insigne, arriva il raddoppio firmato da Callejon servito in area da Malcuit. Alla mezz’ora si rivedono gli svizzeri con una conclusione di Winter alta non di molto sopra la traversa. Passano 3 minuti ed è Zielinski col colpo di testa a sfiorare il 3-0. Il Napoli è totalmente in controllo della gara ed al 40° ci prova Milik da fuori, respinge Brecher. Il primo tempo si chiude coi partenopei avanti 2-0 al Letzigrund.
Si riparte ed il Napoli ha subito la doppia occasione, prima con Zielinski, poi con Callejon di trovare il 3-0 ma Brecher salva. Gli uomini di Ancelotti provano a controllare mentre lo Zurigo tenta di creare qualche difficoltà dalle parti di Meret. Intorno al 70° il portiere degli svizzeri prova a farsi perdonare l’errore iniziale compiendo due grandi interventi prima su Milik poi su Koulibaly. Il gol però è nell’aria e al 77° Zielinski riceve al limite e piazza il tiro vincente. Al 82° Maksimovic commette fallo in area, è rigore e dal dischetto Kololli con il cucchiaio batte Meret. Il gol carica lo Zurigo che nel finale va due volte vicino al gol ma prima la traversa e poi Meret salvano la porta del Napoli. Finisce 3-1 per gli azzurri che vedono più vicino il passaggio agli ottavi di Europa League.
Nelle altre gare di serata, pirotecnico 3-3 tra Rennes e Betis Siviglia. Cade l’Arsenal, che finisce in 10 per il rosso a Lacazette, 1-0 in casa del Bate Borisov. Bene il Benfica che vince in casa del Galatasaray per 2-1. Vittoria in trasferta per il Chelsea di Sarri che batte 2-1 il Malmoe.