All’ Olimpico, il pubblico è quello delle grandi occasioni, la Lazio cerca un posto in Europa e la Juventus è alla ricerca della tredicesima vittoria consecutiva. (altro…)
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Serie A: bene Juve, Roma e Viola, crisi Inter e Udinese
La 20esima giornata di Serie A si è giocata tra Sabato e Domenica, sabato sono scese in campo le prime due della classe, entrambe hanno portato a casa i tre punti a suon di goal, la Juventus, sotto la pioggia di Torino, ha dato spettacolo, contro un’agguerrita Sampdoria, il talento di Pogba e la grinta di Vidal regalano la dodicesima vittoria consecutiva alla squadra di Conte, che continua la fuga verso lo scudetto e la Roma ha aperto il girone di ritorno con un 3-0 che annienta un Livorno rinunciatario e sempre più in crisi.
Nelle partite di Domenica la Lazio ha compiuto un’impresa, è tornata a vincere dopo più di otto mesi in trasferta, ribaltando in 10 uomini il risultato per ben due volte contro un’ Udinese vittima di se stessa.
Il Napoli al Dall’ Ara di Bologna porta a casa soltanto un punto e si fa raggiungere dal Bologna in 10 uomini, perdendo ulteriore terreno dalla Roma, l’ Inter cade a Genova, le due squadre giocano 90 minuti in un pantano e sotto una pioggia battente, alla fine la spunta il Grifone, grazie ad un colpo di testa di Antonelli nel finale e a un insuperabile Perin. La Fiorentina archivia la pratica Catania già nel primo tempo e si avvicina pericolasamente al Napoli, protagonista della gara Alessandro Matri, autore di una doppietta all’esordio con la nuova maglia.Per le squadre di media classifica, vittorie importanti del Parma a Verona contro il Chievo, dell’Atalanta sul Cagliari e del Torino contro il Sassuolo.
Nel posticipo, il Milan ha battuto l’ H. Verona grazie ad un rigore trasformato da Balotelli, prima vittoria per Seedorf da allenatore, ma sconfitta immeritata per l’ H. Verona che ha giocato una buonissima partita.Sabato 18/01
Roma-Livorno 3-0 (6° Destro, 36° Strootman, 78° Ljajic)
Juventus-Sampdoria 4-2 (18°, 41° rig. Vidal (J), 24° Llorente (J), 38° aut. Barzagli (S), 69° Gabbiadini (S), 78° Pogba (J))Domenica 19/01
Udinese-Lazio 2-3 (8° rig. Di Natale (U), 62° rig. Candreva (L), 68° Badu (U), 83° aut. Lazzari (L), 90° Hernanes (L))
Atalanta-Cagliari 1-0 (68° Bonaventura)
Bologna-Napoli 2-2 (37°, 90° Bianchi (B), 62° rig. Higuain (N), 80° Callejon (N))
Catania-Fiorentina 0-3 (25° Mati Fernandez, 28°, 41° Matri)
Chievo-Parma 1-2 (15° Paloschi (C), 27° Cassano (P), 94° Lucarelli (P))
Genoa-Inter 1-0 (83° Antonelli)
Sassuolo-Torino 0-2 (25° Immobile, 48° Brighi)
Milan-Verona 1-0 (81°rig. Balotelli)CLASSIFICA SERIE A DOPO LA 20° GIORNATA
Juventus 55 p.; Roma 47 p.; Napoli 43 p.; Fiorentina 40 p.; Inter, H. Verona 32 p.; Torino, Parma 29 p.; Lazio 27 p.; Genoa 26 p.; Milan 25 p.; Atalanta 24 p.; Sampdoria, Cagliari 21 p.; Udinese 20 p.; Chievo, Bologna, Sassuolo 17 p.; Livorno, Catania 13 p.
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Una Lazio grinta e cuore vince al Friuli
Ci sono due dati fondamentali che escono da questo lunch-match della 20ma giornata di Serie A, il primo è che Reja ha rinvigorito la Lazio, una squadra rinata nello spirito, subisce ancora troppi gol ma anche i difetti della retroguardia siamo sicuri che il tecnico goriziano saprà limarli. Il secondo dato è che l’Udinese ora deve lottare, dimenticarsi delle belle stagioni passate condite dalle qualificazioni in Champions ed Europa League e pensare solo a salvarsi. Per Guidolin c’è tanto lavoro da fare e solo il girone di ritorno da sfruttare per evitare lo spettro dell Serie B.
Reja rivoluziona la Lazio dalla difesa a quattro di Petkovic si passa allo schieramento a tre, Hernanes va in panchina, ed in attacco porta un tridente con Candreva e Floccari che agiscono larghi alle spalle di Klose. Berisha tra i pali al posto dell’influenzato Marchetti.
Guidolin invece schiera la solita Udinese con Di Natale in avanti per invertire la rotta di una squadra che in questa stagione sta zoppicando non poco.
Pronti via, l’Udinese scende in avanti, Cavanda immerso nei suoi pensieri, contrasta in area Maicosuel stendendolo ed è rigore. Di Natale segna. Trovato il gol, i padroni di casa arretrano il proprio baricentro e non si fanno più vedere dalle parti di Berisha. La reazione dei biancocelesti è tutta in una girata sbilenca di Floccari e in una conclusione di Candreva che non spaventa l’estremo difensore laziale, un po’ pochino, anzi in chiusura di tempo Maicosuel non sfrutta un’occasione nitida per il raddoppio bianconero in contropiede.
Se l’inizio della partita per la Lazio è stato da incubo, l’inizio della ripresa è anche peggio. Dopo dieci minuti Onazi si fa espellere in modo del tutto ingenuo. L’inferiorità numerica però ha il merito di scuotere gli uomini di Reja che trovano il pareggio grazie ad un lancio illuminante di Hernanes, entrato da poco al posto di Ciani, che imbecca Klose. L’attaccante tedesco è atterrato da Domizzi ed è calcio di rigore. Candreva segna. e il trend della gara inizia a cambiare. E’ Ederson che sfiora il vantaggio per primo, ma quando sembra che la squadra di Reja possa far suo il match arriva la doccia fredda per i capitolini. Badu, oggetto del desiderio del Liverpool, con una spettacolare conclusione al volo porta in vantaggio i friulani inaspettatamente.
La Lazio reagisce, ormai è entrata in partita, non ci sta a perdere e si vede. Prima con Klose e con Hernanes va vicina al pareggio, poi lo trova fortunosamente, grazie ad un rinvio comico di Brkic che sbatte su Lazzari per un’autorete veramente ridicola. In conclusione di gara i biancocelesti trovano addirittura il vantaggio. E’ Hernanes che gela lo stadio Friuli di Udine con un tiro di sinistro terrificante. Per l’Udinese non c’è possibilità di replica, perché il tempo è scaduto e ora c’è solo da rimboccarsi le maniche per fare punti importanti in classifica, subito dietro c’è una selva di squadre che lottano per non retrocedere ed essere risucchiati può essere fatale.
UDINESE-LAZIO (1-0) 2-3 – 8° Di Natale rig. (U); 63° Candreva rig. (L); 68° Badu (U); 82° aut. Lazzari (U); 90° Hernanes (L).
Udinese (3-5-1-1): Brkic 4,5; Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 5,5; Basta 5,5, Pereyra 6,5, Pinzi 6 (85° Nico Lopez n.g.), Badu 7, Douglas 6 (78° Lazzari 5,5); Maicosuel 6; Di Natale 6,5(58° Muriel 6).
Lazio (3-4-3): Berisha 6; Biava 6, Dias 6,5, Ciani 6 (60° Hernanes 7,5); Cavanda 5, Onazi4,5, Biglia 6, Lulic 6; Candreva 6,5, Floccari 6 (53° Ederson 6; 86° Cana n.g.), Klose 6.Arbitro: Rocchi.
Ammoniti: Cavanda, Klose, Lulic (L); Pinzi, Domizzi (U).
Espulso: Onazi (L).
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Lazio, per il dopo Klose c’è Djordjevic
Grandissimo colpo della Lazio che si muove veloce e senza improntare una trattativa lunga e deleteria come era stata quella per Burat Yilmaz. In estate il club capitolino si era infognato in un estenuante tira e molla fino al termine della sessione del mercato, per poi dirottare all’ultimo su Quagliarella che per diktat di Antonio Conte rimase a Torino.
Nei piani della Lazio anche sull’allenatore ci si è dovuti arenare, l’ingaggio di Edy Reja doveva essere finalizzato al traghettamento della squadra fino al termine della stagione, poi Lotito aveva trovato un mezzo accordo con il tecnico del Basilea Burat Yakin. Il tecnico del team svizzero però proprio i primi di gennaio ha rinnovato di un altro anno il proprio contratto mettendo in condizione la Lazio, se proprio vuole, questo allenatore, di dover sborsare un indennizzo, cosa che Lotito non intende fare.
Così si deve fare di necessità virtù ed il meglio sulla piazza, visto che poi è già sulla piazza, è proprio Edy Reja. Il tecnico goriziano ha chiarito che vuole fare, se interessa, un discorso programmatico e che sono necessari rinforzi. L’avventura di Miro Klose alla Lazio, è già da qualche mese che si sa, è giunta al termine per volontà del giocatore tedesco e così la Lazio parte a costruire la nuova squadra proprio da qui.
Il “mercato di riparazione“, così come chiamata questa sessione, spesso viene utilizzata per aprire le strade che poi verranno battute in estate. Ed ecco che quindi la Lazio si è preparata per tempo trovando il sostituto di Klose e rinforzandosi in attacco, ma per giugno quando il tedesco andrà via ed il nuovo giocatore arriverà a parametro zero, ergo zero spese e zero perdite.
Il giocatore in questione è Filip Djordjevic, attaccante serbo che sta stupendo in Ligue 1 con la maglia del Nantes, campionato dove, seppur il livello tecnico delle squadre sia più basso di quello italiano, c’è la concorrenza di certi nomi quali Falcao e Ibrahimovic.
Il calciatore, che ha come procuratore Alessandro Lucci, pare abbia già accettato un contratto quinquennale con la società biancoceleste che nelle ultime ore ha battuto la concorrenza del Tottenham. I contatti proseguono ma il grosso è fatto, a fine mese o al massimo i primi di febbraio arriveranno anche le cifre ufficiali di un’affare davvero interessante per quello che sarà l’erede di Miroslav Klose.
Filip Djordjevic, nazionale croato di 26 anni ha disputato in questa stagione 23 partite realizzando 11 reti tra Ligue 1, Coppa di Lega e Nazionale. Si tratta di un giocatore con le caratteristiche molto simili a quelle di Klose, mobile, veloce e scaltro in area di rigore. In Serie A potrebbe fare molto bene anche se le difese sono molto più chiuse e arcigne di quelle della Ligue 1.
Questa operazione, come detto ai dettagli, si concluderà effettivamente a giugno, tuttavia la Lazio è comunque attiva nell’immediato per dare a Reja quello che ha chiesto. Mentre registra movimenti e sondaggi su Hernanes soprattutto dall’Inter, che ha trovato un accordo con il giocatore ma non con Lotito e con Milan, le inglesi Arsenal e Liverpool e la spagnola Atletico Madrid alla finestra, la Lazio tratta con il Bologna per cedere Floccari e si prepara per dare l’assalto a Quagliarella. Solo con l’uscita di un giocatore in attacco, il patron si muoverà per arrivare al rinforzo offensivo tanto desiderato da Edy Reja. Al momento, dopo aver ottenuto l’ok del calabrese al trasferimento in rossoblù, i due club stanno trattando per trovare l’accordo definitivo sulla cifra.
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Coppa Italia: doppio Perea e la Lazio è ai quarti
In vista dei prossimi impegni in campionato Reja sceglie, per questo match di Coppa Italia, una formazione con molte seconde linee. Restano fuori nella Lazio infatti ben otto titolari tra assenze forzate e scelte tecniche (Biava, Dias, Ledesma, Gonzalez, Candreva, Klose, Lulic ed Hernanes) rimpiazzati da altrettanti giocatori che fino ad oggi hanno avuto poco spazio per mettersi in luce (Ciani, Novaretti, Onazi, Biglia, Felipe Anderson, Keita, Ederson e Perea).
Il Parma scende a Roma per giocarsi la partita a viso aperto, magari cercando di sfruttare il momento non felice della Lazio e prima che la mano dell’allenatore possa modellare la squadra. All’ Olimpico i gialloblù si presentano con un tridente offensivo formato da Sansone, Cassano e Biabiany, mentre Amauri si accomoda in panchina.
La Lazio nei primi 20′ mette sotto i ducali, creando almeno tre nitide palle gol non sfruttate, mettendo a frutto una evidente supremazia a centrocampo. I biancocelesti sfiorano il vantaggio con Keita e due volte con Perea. E’ proprio il giovane attaccante colombiano che trova la rete del vantaggio sfruttando una respinta corta di Bajza su un sinistro potente di Felipe Anderson.
Il Parma reagisce, prima con Parolo che costringe Berisha a superarsi, poi Biabiany pareggia i conti sfruttando un’ amnesia difensiva dei padroni di casa. Per la Lazio è tutto da rifare.
Il secondo tempo della gara assume un tono più maschio e con ritmi elevati che fanno risaltare la stanchezza fisica degli uomini di Reya, infatti avendo allestito una formazione con molte riserve, gli stessi non hanno i ’90 minuti nelle gambe. Non è un caso che le uniche due occasioni da gol capitano sui piedi di Sansone, che alla prima, l’ attaccante del Parma non, riesce a dare forza alla sua conclusione che diventa un passaggio a Berisha, nella seconda Salsone si fa anticipare prima di concludere a rete da Ciani.
Quando tutti sono ormai convinti che si dovrà andare ai supplementari ecco la svolta. Su un cross senza pretese di Candreva, la difesa parmense buca e il più lesto ad approfittarne è Perea che con un delicato pallonetto supera Bajza in uscita disperata. Una rete del tutto insperata che toglie le castagne dal fuoco a una squadra in manifesta apnea fisica e che rischiava anche di capitolare da un momento all’altro. Adesso i biancocelesti affronteranno, nei quarti di finale di Coppa Italia, la vincente della sfida Napoli-Atalanta
LAZIO-PARMA (1-1) 2-1 (Perea 25°, 91°: Biabiany 43°)
Lazio (4-2-3-1): Berisha 6; Konko 6, Ciani 6, Novaretti 5,5 (76° Dias 6), Radu 6 (57° Cavanda 6); Onazi 6,5, Biglia 6; Felipe Anderson 6,5, Ederson 5,5 (67° Candreva 6), Keita 6; Perea 7. A disp. Strakosha, Guerrieri, Biava, Vinìcius, Ledesma, Gonzalez, Klose, Floccari.
All.Reja 6.
Parma (4-3-3): Bajza 5,5; Cassani 6, Paletta 6, Felipe 5,5, Gobbi 6; Gargano 5,5, Marchionni 6, Parolo 6; Sansone 5,5, Cassano 6, Biabiany 6,5 (67° Palladino 6). A disp.Mirante, Coric, Mesbah, Lucarelli, Rosi, Kone, Acquah, Galloppa, Munari, Mendes, Amauri.
All.Donadoni 6.
Arbitro: Gervasoni.
Note: Ammoniti Biglia (L), Perea (L); Felipe (P). -
Calciomercato: il riepilogo delle trattative concluse
C’è sempre molto movimento in Serie A durante la sessione invernale del calciomercato, vediamo insieme nel dettaglio, tutte le trattative già concluse tenendo conto solo degli affari già depositati in Lega e resi ufficiali dall’organo nazionale. Ancora ferme ai box Juventus, Lazio, Napoli, Sampdoria e Torino che pur avendo in piedi delle trattative non ne hanno ancora concluso. Atalanta, Catania, Inter, Roma e Sassuolo si sono mosse fino ad ora soltanto in entrata, Fiorentina e Genoa, soltanto in uscita.
ATALANTA
In entrata: Benalouane Yohan, in prestito dal Parma; Capelli Thomas, rientro prestito dalla Sambonifacese; Malvestiti Daniele, rientro prestito dal Lecco; Bramante Simone definitivo dall’ Alcione.
In uscita: /BOLOGNA
In entrata: Paponi Daniele, rientro prestito dal Montreal Impact; Rodriguez Federico, rientro prestito dal Montevideo Wanderers; Pisanu Andrea, rientro prestito dal Montreal Impact; Veratti Luca, rientro prestito dal FeralpiSalò.
In uscita: Pisanu Andrea, in prestito al Prato, Veratti Luca, in prestito al SudTirol; Alibec Denis, fine prestito all’ Inter.CAGLIARI
In entrata: /
In uscita: Ariaudo Lorenzo, definitivo al Sassuolo; Rui Sampaio, svincolato; Nainggolan Radja in prestito alla Roma.CATANIA
In entrata: Lodi Francesco, in prestito dal Genoa; Scapellato Fabrizio, rientro prestito dal Noto.
In uscita: /CHIEVO
In entrata: Pepe Enrico, svincolato dalla Paganese; Ekuban Caleb Ansah, rientro prestito dal Fussballclub Sudtirol.
In uscita: Ekuban Caleb Ansah, in prestito al Lumezzane; Pepe Enrico, in comproprietà al Messina.FIORENTINA
In entrata: /
In uscita: Alonso Marcos, in prestito al Sunderland.GENOA
In entrata: /
In uscita: Lodi, in prestito al Catania; Said Ahmed, in prestito al Monza., Zè Eduardo, in prestito al Coritiba.INTER
In entrata: Botta Moreno Ruben Alejandro, definitivo dal Livorno; Mainini Matteo, rientro prestito dal Varese; Alibec Denis, rientro prestito dal Bologna; Cossa Emanuele, rientro prestito dalla Folgore Caratese.
In uscita: /JUVENTUS
In entrata: /
In uscita: /LAZIO
In entrata: /
In uscita: /LIVORNO
In entrata: Torri Leonardo, rientro prestito dal Tuttocuoio 1957 San Miniato; Perciavalle, rientro prestito dal Tuttocuoio 1957 San Miniato; Montalbano Andrea, rientro prestito dal Tuttocuoio 1957 San Miniato.
In uscita: Botta Moreno Ruben Alejandro, definitivo all’ Inter.MILAN
In entrata: Honda Keisuke, svincolato dal CSKA Mosca; Rami Adil, in prestito dal Valencia.
In uscita: Niang M’Baye, in prestito al Montpellier.NAPOLI
In entrata: /
In uscita: /PARMA
In entrata: Sandomenico Salvatore, rientro prestito dal Gubbio; Pigliacelli Mirko, rientro prestito dal Pescara; Brandao Gonçalo Jardim, rientro prestito dal Cluj.
In uscita: Valdes Jaime , definitivo al Colo Colo; Benalouane Yohan, in prestito all’ Atalanta; Lebran Fabio, in prestito alla Spal; Sandomenico Salvatore, in prestito all’ Arzanese; Brandao Gonçalo Jardim, definitivo al Belenenses;ROMA
In entrata: Nainggolan Radja, in prestito dal Cagliari; Rosato Mattia, definitivo dal FeralpiSalò.
In uscita: /SAMPDORIA
In entrata: /
In uscita: /SASSUOLO
In entrata: Ariaudo Lorenzo, defnitivo dal Cagliari.
In uscita: /TORINO
In entrata: /
In uscita: /UDINESE
In entrata: Pawlowski Wojciech , rientro prestito dal Latina.
In uscita: Merkel Alexander, in prestito al Watford; Ranegie Mathias , definitivo al Watford; Pawlowsk Wojciech i, in prestito al Slask Wroclaw.VERONA
In entrata: Bertasini Nicola, rientro prestito dal Trissino Valdagno; Boni Filippo, definitvo dalla Solbiasommese; Belfanti Edoardo, rientro prestito dal Bisceglie 1913 Donuva; Zaccagni Mattia, definitivo dal Bellaria Igea Marina.
In uscita: Bianchetti Matteo , in prestito allo Spezia. -
Lazio: Lotito scrive una lettera aperta ai tifosi biancocelesti
Sicuramente su una cosa potranno trovarsi d’accordo sia i contestatori del presidente della Lazio che i tifosi che approvano la sua linea dettata ormai da quasi dieci anni di presidenza: Claudio Lotito ha sempre messo la sua faccia durante i momenti difficili.
Ed è così anche in questa stagione travagliata per la squadra biancoceleste dove approfittando della sosta il patron della società capitolina decide attraverso il quotidiano “Il Corriere dello Sport” di divulgare una lettera “aperta” a tutti i tifosi biancocelesti.
Ecco uno stralcio di quanto apparso sul quotidiano:
“Il momento, non è tra i più brillanti, specialmente se paragonato a quello vissuto non troppo tempo fa. I grandi e indiscutibili successi mietuti, prima dell’inizio del campionato, avevano creato enormi aspettative. Proprio perché le aspettative erano enormi, i risultati (non nego, per certi versi deludenti!) lasciano un po’ di amaro in bocca. Non bisogna però lasciarsi sopraffare dal pessimismo, e cavalcare la strada del disfattismo“.
Poi è lo stesso patron che ammettendo la situazione difficile della squadra invita anche a non gettare fango su quei calciatori che la scorsa stagione avevano fatto così bene:
“La squadra sembra persa, ma solo apparentemente. I ragazzi sembrano non avere motivazioni, sembrano non vedere al di là della singola prestazione domenica dopo domenica. Dobbiamo fargli capire, che sono sempre gli stessi, che hanno dimostrato di poter fare bene.“
Poi sulla stessa falsa-riga riafferma quello che è il pensiero della società e che divide il giudizio dei tifosi a proposito di quanto fatto sul mercato estivo:
“E’ la stessa squadra, sono gli stessi giocatori, ma con qualcosa in più, (che sembrano aver dimenticato): la consapevolezza di avere nelle gambe e nella psiche, delle armi micidiali, che li portano a grandi risultati, come tutti abbiamo visto. Questo momento non è così brillante, lascia interdetti e pieni di interrogativi anche alla luce dei notevoli investimenti che la Società ha effettuato, per rafforzare un organico già di per sé altamente competitivo“.
Non manca una parola nei confronti di Vladimir Petkovic, tecnico osannato al termine della stagione scorsa ed oggi visto da molti come sul punto di lasciare il club a causa degli scarsi risultati ottenuti:
“Molti sostengono che non c’è più tempo. Ma prendere decisioni affrettate, il più delle volte porta a risultati catastrofici. Diamoci ancora qualche chance, per far emergere tutte le potenzialità dei singoli, che amalgamate e miscelate, porteranno a risultati positivissimi“.
Ed in questo punto sembra che proprio il tecnico biancoceleste abbia una fiducia piena ma a tempo, tuttavia poi Claudio Lotito continua spronando il popolo laziale ad essere unito per aiutare proprio l’allenatore, segno evidente che la stima del presidente resta comunque immutata.
“Quello che può fare l’energia positiva, di un’intera comunità, convogliata a sostenere, incitare, capire, sospingere, apprezzare, spronare la parte in difficoltà, può fare cose grandiose. Ecco quello che possiamo fare: stargli vicino, e fargli pervenire tutto il nostro affetto, considerazione e voglia di credere ancora in loro e in chi ogni domenica soffre, gioisce in piedi o a bordo campo, con loro e con noi: il Mister“.
Certo Claudio Lotito cerca di serrare i ranghi il più possibile per tenere alto il morale dell’ambiente biancoceleste ed al tempo stesso pare molto fiducioso sul fatto che la squadra si risolleverà al più presto, la sosta è certamente un toccasana per la Lazio, ma considerando i rapporti burrascosi i tifosi come reagiranno?
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Serie A, decima giornata sempre nel segno della lupa
Che questo turno infrasettimanale di Serie A potesse essere emozionante lo si immaginava, bastava vedere i due big match in programma, il mostruoso Fiorentina-Napoli e lo scontro tra le deluse, per ora della stagione, Milan-Lazio.
Una bella Atalanta ferma sul pari un’ Inter sciupona. E’ stato l’anticipo di questa decima giornata di Serie A, giocato martedì ed ha visto la squadra di Colantuono proporre un buon calcio al cospetto di un’ Inter capace di portarsi in vantaggio sfruttando un contropiede con Alvarez, sempre più pedina fondamentale dello scacchiere di Mazzarri. Il vantaggio meneghino però dura solo 9′, quando Denis su cross pennellato di Moralez insacca di testa alle spalle di Handanovic. Accade tutto nel primo tempo e nella ripresa i nerazzurri milanesi avrebbero un paio di occasioni per tornare a condurre la gara ma sprecano, l’Atalanta dal canto suo non si è mai chiusa facendo le barricate ed ha ribattuto colpo su colpo.La Juventus travolge il Catania. Inizia male la signora, quindici minuti di appannamento che potevano costarle caro, in un paio di occasioni infatti i siciliani si trovano pericolosamente dalle parti di Buffon senza però pungere. Vidal segna con un tiro dal limite deviato che mette fuori causa Andujar al 26° e da quel momento la gara prende l’inerzia scontata. I bianconeri iniziano a macinare gioco e vanno all’intervallo con il doppio vantaggio siglato da Pirlo su calcio di punizione. La ripresa ripresenta lo stesso copione e la Juventus realizza altre due reti una con Tevez al 66° e un’altra con Bonucci su assist di Giovinco, subentrato al posto dello stesso argentino.
Genoa, tre punti importanti tra le mura amiche. Il Grifone trova tre punti fondamentali per continuare a crescere nell’atmosfera più congeniale, quella dell’autostima. Uno stupendo goal di Gilardino, da ariete vero, su un cross perfetto di Biondini piazza il colpo del ko per i liguri. Ad inizio gara il Genoa si prende anche il lusso di sbagliare un calcio di rigore proprio con l’autore del goal partita. Un match equilibrato con un leggero predominio territoriale a favore degli ospiti come nel numero di occasioni, una vittoria classica da Genoa insomma, costruita più sul cuore che sulla manovra di gioco.
Il Bologna passeggia a Cagliari. Vittoria netta, che dona morale e rimette in pista gli emiliani, orfani di Diamanti, grazie ad una prestazione maiuscola di Kone. Infatti c’è lo zampino del gocatore greco in tutte e tre le realizzazioni bolognesi. Assist per Garics e per Pazienza intervallate proprio da una sua zampata vincente. Uno 0-3 ottenuto in casa di una diretta concorrente tra le più in forma, tutto questo è di buon auspicio per la cavalcata salvezza.
L’Udinese sbanca Reggio Emilia. Sassuolo – Udinese hanno dato vita ad un discreto match dove a tratti si è visto un buon calcio, ma sono stati messi in evidenza ancora i limiti della compagine di Guidolin e la crescita in prospettiva dei giovani neroverdi di Di Francesco. Parte subito bene l’Udinese che con Di Natale realizza il vantaggio su calcio di rigore ma che poi dopo neanche 5′ si fa raggiungere da una stupenda giocata di Zaza. Ad inizio ripresa ci pensa Muriel a rimettere davanti gli ospiti. Poi tanta corsa e possesso palla per l’Udinese ma la maggior parte delle occasioni sono per i neroverdi ma il risultato non cambia.
Fuochi d’artificio a Livorno. Partita incredibile tra Livorno e Torino dove ad inizio gara pronti via e nemmeno in 10′ gli ospiti sono in vantaggio per due reti. Prima Immobile e poi Glik, entrambi su assist di Cerci,timbrano la porta toscana con una difesa a dir poco imbarazzante, sembra la disfatta e la fine per Nicola che è gia da qualche settimana sulla graticola ed invece il Livorno inizia a macinare gioco e alla fine del primo tempo perviene addirittura al pareggio. Paulinho e Greco regalano un temporaneo ed inaspettato sollievo al presidente Spinelli in tribuna visibilmente scosso dall’uno-due granata iniziale. Nella ripresa la squadra di Nicola illude il “Picchi” passando in vantaggio con un bolide da lontanissimo di Emerson che beffa Padelli fuori dai pali e all’87° è Cerci (migliore in campo) che su calcio di rigore rimette la gara su un binario positivo per Ventura.
La matricola Hellas schiaccia la Sampdoria. Friendly match sugli spalti per il gemellaggio storico tra le tifoserie ma le due squadre hanno dato vita ad una gara vera. La rivelazione del momento Hellas Verona prende altri tre punti su una diretta concorrente e stacca il giro di boa in chiave salvezza contro una Sampdoria molle che si sveglia solo nel finale. Le reti arrivano nella ripresa ma fino al 2-0 i gialloblù mettono sotto gli avversari, al 57° segna Juanito Gomez su assist di un ritrovato Toni e al 78° è lo stesso ex attaccante di Fiorentina e Juventus che realizza il doppio vantaggio. Troppo tardi la sveglia blucerchiata.
Kaka illude il Milan e Ciani sveglia la Lazio. Intensa gara al “G. Meazza” di Milano tra rossoneri e capitolini dove si è capito molto di quanto queste due squadre possano dire in questa stagione. Il Milan ritrova un uomo simbolo che può far rialzare la testa al diavolo, stupenda rete del momentaneo 1-0 con una bomba a girare di dall’angolo sinistro dell’area di rigore che va ad insaccarsi sotto l’incorcio dei pali opposti. tanta euforia rossonera ma smorzata dal cuore della Lazio che è plasmata dal tecnico Petkovic con questa peculiarità Il pareggio lo realizza il gigante Ciani, solissimo in area, schiacciando di testa in rete un cross di Candreva (migliore in campo).
Fiorentina – Napoli spettacolo e…..polemiche. E’ stata una partita che ha mantenuto tutte le aspettative. Ritmo vertiginoso, numeri di classe, bel gioco da entrambe le parti e goal. Il Napoli passa in vantaggio con una combinazione stupenda tra Higuain, delizioso cross di esterno destro, e Callejon che al volo di destro batte l’incolpevole Neto. I viola non ci stanno e come un rullo compressore iniziano ad attaccare a testa bassa arrivand al pareggio con Rossi su calcio di rigore. Palla al centro e Cuadrado in contropiede colpisce il palo. Passano 5 minuti e il Napoli costruisce l’azione che sarà poi determinante alla fine, ancora Higuain regala un assist per Mertens che entra in area e di sinistro insacca rasoterra sul secondo palo. Questo è solo il primo tempo, nella ripresa il ritmo inevitabilmente cala ma la Fiorentina prova in tutti i modi a recuperare, sul finale viene espulso Cuadrado che in area di rigore salta un avversario, salta anche Inler che lo stende platealmente. L’arbitro non vede il contatto palese ed ammonisce per la seconda volta il colombiano per simulazione mandando su tutte le furie educate Della Valle.
Roma a due facce. Il posticipo di questa decima giornata Roma – Chievo portava a confrontarsi la testa e la coda della Serie A. Una Roma quasi irriconoscibile nella prima frazione che s’infrange sul muro eretto dagli uomini di Sannino. Poca fantasia, sempre una trama scontata da parte giallorossa ed un Chievo che nelle ripartenze metteva in timido affanno il reparto arretrato giallorosso, tanta pressione ma troppo nervosismo. Nella seconda frazione il cannovaccio non cambia, tanta pressing convulso della Roma ma poco costrutto. Garcia fa entrare Florenzi al posto di Marquinho e Balzaretti al posto di Dodo per cercare di far allargare di più il gioco sulle fasce poco sfruttate fino a questo punto. La mossa tattica regala i suoi frutti perché è proprio Florenzi al 67° a mettere un pallone morbido in area che Borriello in tuffo devia di testa in rete.
Il resto della gara è controllo del match da parte della Roma che continua in testa alla classifica di Serie A macinando record incredibili e tenendo lontane le inseguitrici.
CLASSIFICA
30 punti: Roma; 25 punti: Napoli e Juventus; 19 punti: Inter e Verona; 18 punti: Fiorentina; 15 punti: Lazio; 13 punti: Udinese e Atalanta; 12 punti: Milan e Parma; 11 punti: Torino e Genoa; 10 punti: Cagliari; 9 punti: Livorno, Bologna e Sampdoria; 6 punti: Catania e Sassuolo; 4 punti: Chievo.
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Diritti TV, Agnelli vs Infront. Sarà guerra in lega
Domani 13 Settembre, il termometro toccherà picchi elevatissimi in Lega Calcio, nonostante la calura estiva sia, ormai, alle porte. Non si tratta di una vera e propria previsione meteorologica, ovviamente, ma di un probabile scenario che potrebbe verificarsi all’interno del palazzo del potere del calcio italiano. Proprio domani, infatti, è in programma la discussione sulla ripartizione dei diritti TV per il prossimo triennio 2015-2018. In merito alla spinosa questione diritti televisivi esistono già da tempo due fronti contrapposti, formati rispettivamente dall’alleanza contestatrice a “sette” fra Juventus, Inter, Roma, Sassuolo, Hellas Verona, Fiorentina e Sampdoria, e dal sodalizio Milan-Lazio. Un’altra big della serie A, il Napoli di De Laurentiis, potrebbe essere decisiva nel fornire appoggio esterno alle sette società che, dal canto loro, contestano aspramente i criteri di ripartizione della ricca “torta” dei diritti televisivi puntando il dito sulla scarsa trasparenza di tali criteri, così come evidenziato in una lettera già sottoscritta dalle sette società con i “capofila” Andrea Agnelli e Della Valle.
Ciò che si critica, in particolare, è l’affidamento del ruolo di advisor nella gestione dei diritti televisivi ad Infront, la società che si occupa di curare il marketing ed il reperimento sponsor proprio di Milan e Lazio, oltre che di altri club come Palermo, Genoa e Cagliari. Emergerebbe, pertanto, un evidente conflitto di interessi che, di fatto, riguarda proprio il soggetto responsabile dell’attribuzione di risorse vitali per il futuro dei club. Complessivamente la cifra in questione si aggira su 1 miliardo di euro ma i club vorrebbero ritoccarla al rialzo, puntando soprattutto sull’aumento degli introiti dei diritti esteri che, ad oggi, fruttano 127 milioni: una cifra ben al di sotto di quella incamerata dalle squadre inglesi di Premier League che si aggira sui 500 milioni di euro.
La questione diritti televisivi è uno dei capitoli principali dei bilanci delle società di serie A e, pertanto, appare assolutamente prioritaria una definizione della questione che possa tenere in considerazione le esigenze dei due “fronti”. In caso contrario, la battaglia sarà aperta.
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