Cominciano ad arrivare le ufficialità in questa sessione estiva di calciomercato 2014/2015, per la Lazio è arrivato un trio di rinforzi, uno per reparto.
Per la difesa, più precisamente sull’esterno è arrivato dall’Udinese Dusan Basta, a centrocampo il neo tecnico Pioli potrà contare sull’ex Parma Marco Parolo ed in attacco, colpo già prenotato nella scorsa sessione invernale, Filip Djordjevic.
Dusan Basta arriva dall’Udinese, esterno abile a ricoprire tutta la fascia può adattarsi bene sia ad una difesa a 4 dove può fare il terzino ma anche in un 3-5-2 giocando sull’esterno nei cinque di centrocampo. Il calciatore serbo lascia i bianconeri friulani dopo ben 5 stagioni nelle quali ha disputato 123 presenze realizzando 11 reti, ed ha portato un sostanzioso contributo alla qualificazione ai preliminari di Champions League da parte della squadra del presidente Pozzo.
Marco Parolo nazionale azzurro in questi ultimi mondiali disputati in Brasile, centrocampista abile nell’inserimento e con senso del gol e buon tiro da fuori, potrebbe rivelarsi il valore aggiunto nel centrocampo biancoceleste. Parolo arriva dal Parma per circa 5,5 milioni più bonus, lascia la società ducale dopo 2 stagioni in cui ha disputato 75 presenze, tra Serie A e Coppa Italia, andando in gol 11 volte.
Quella di Filip Djordjevic invece non è altro che l’ufficialità dell’accordo che il calciatore aveva già trovato con la Lazio nel marzo scorso, arriva quindi a parametro zero. Il presidente Lotito ed i tifosi biancocelesti confidano nel fatto che Djordjevic possa essere quella punta che possa far fare il salto di qualità all’attacco della Lazio che nelle ultime stagioni ha dovuto contare principalmente su Miroslav Klose e purtroppo il tedesco ha dovuto convivere spesso con infortuni. Djordjevic come detto arriva a parametro zero dopo sei stagioni e mezzo giocate nel Nantes con la cui maglia ha giocato 198 partite andando a segno per 69 volte.
Stefano Pioli adesso dovrà sfruttare i nuovi arrivati, probabilmente non saranno le uniche mosse di Lotito e Tare, per cercare di cancellare la brutta scorsa stagione e tornare a far sognare i tifosi della società biancoceleste della Capitale.
Due vecchie conoscenze della Serie A potrebbero fare ritorno nel massimo campionato italiano, si tratta del brasiliano Alexandre Pato, sul quale pare essersi indirizzata la Juventus e Samuel Eto’o finito secondo alcuni rumors di calciomercato, nel mirino del Milan.
Per quanto riguarda l’ex papero rossonero, la Juventus aveva già mostrato un certo interesse nello scorso mercato invernale, adesso dopo i vari Sanchez, Drogba, Morata si va ad aggiungere anche Pato. Secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport” Antonio Conte sarebbe pronto ad affrontare la sfida nel rigenerare Pato cercando di portarlo ai livelli della sua prima stagione rossonera. L’ex Milan, nel 2014 ha giocato al San Paolo ma è di proprietà del Corinthians che sarebbe disposto a cedere alla Juventus l’attaccante con la formula del prestito con diritto di riscatto. Una scommessa senza dubbio, non certo per le doti tecniche che non mancano ma per la fragilità muscolare del Papero che troppo spesso quando giocava nel Milan è stato costretto a fermarsi.
Come detto all’inizio però le suggestioni di mercato non si limitano solo a Pato-Juventus ma si sta facendo strada il rumor di un possibile ritorno a Milano di Samuel Eto’o, questa volta per vestire la maglia del Milan.
Il mercato del club del presidente Berlusconi si è già mosso con gli arrivi di Menez e Alex e da qualche giorno pare che sia arrivata ai rossoneri un’offerta da 30 milioni da parte dell’Arsenal per Mario Balotelli. Il futuro di SuperMario sarà valutato al termine del mondiale, dopo quindi il Milan potrebbe tentare di arrivare a Samuel Eto’o. Un operazione senza dubbio difficile, l’attaccante del Camerun ha un ingaggio molto alto e per giocare con il Milan dovrebbe abbassarselo notevolmente, poi ovviamente c’è da aggiungere che Eto’o è un ex Inter e quindi, almeno all’inizio, potrebbe non aver vita facile con la tifoseria. C’è però un lato positivo su cui contare, la famiglia di Eto’o vive tuttora a Milano città adorata dal calciatore e che potrebbe far virare nel verso giusto la trattativa.
Dai rumors veniamo ad un qualcosa di decisamente concreto: per il passaggio dell’esterno Dusan Basta dall’Udinese alla Lazio manca solo l’ufficialità. Il difensore serbo infatti ha svolto le visite mediche ed è prossima la firma su un contratto quadriennale.
Claudio Lotito ha scelto il prossimo allenatore della Lazio, a sedere sulla panchina biancoceleste come successore di Edy Reja sarà Stefano Pioli.
L’ex allenatore del Bologna era stato contattato un paio di settimane fa dalla dirigenza della Lazio, in questo periodo sono state vagliate le posizioni di altri allenatori, dal tecnico della PrimaveraSimone Inzaghi a Roberto Donadoni, senza dimenticare la candidatura di Massimiliano Allegri, alla fine però si è tornati proprio su Pioli con l’accordo definitivo che è stato trovato ieri sera a Villa San Sebastiano, residenza del presidente Lotito.
Per Pioli si parla di un contratto di un anno da circa 600mila euro con un opzione di rinnovo per una seconda stagione, la firma come detto è arrivata ieri sera e subito dopo è giunto quest’annuncio ufficiale:
La S.S. Lazio comunica che Stefano Pioli sarà il nuovo allenatore della prima squadra a partire dal 1 luglio 2014
Quella di Pioli, che sarà presentato oggi, non sarà certo una missione semplice, il tecnico dovrà essere bravo e capace nel riportare la squadra nelle posizioni della classifica che contano e far tornare i tifosi, che come si legge sui vari social network sono molto dubbiosi su questa scelta, a riempire lo stadio con amore e passione verso la Lazio.
Se la Lazio ha sistemato la panchina, il Torino ha piazzato un altro colpo, questo decisamente a sorpresa.
I granata infatti si sono assicurati dallo Stoccarda lo svincolato difensore esterno Cristian Molinaro. Il calciatore 31enne nello scorso campionato ha disputato una buona stagione al Parma, la società ducale però non ha deciso di esercitare l’opzione di riscatto che aveva con i tedeschi e quindi Molinaro, che si starebbe recando in queste ore a svolgere le visite mediche, si è trovato libero. Per lui si tratta di un ritorno nella città di Torino avendo vestito la maglia della Juventus dal 2007 al 2010, poi l’esperienza in Bundesliga con lo Stoccarda, l’arrivo a Parma nella scorsa stagione ed ora nuovamente la Serie A con il Torino.
La conferma che si attendeva da qualche giorno è arrivata oggi, Edy Reja ha annunciato pubblicamente che non sarà il tecnico della Lazio nella prossima stagione.
Questo è il pensiero espresso dall’allenatore goriziano a Lazio Style Radio:
Alla fine del campionato il presidente mi ha rinnovato la sua stima e fiducia e proposto di continuare. Nell’ultimo periodo abbiamo fatto buoni risultati, ma non abbiamo centrato l’Europa. Ho avuto una forte delusione, se l’avessimo centrato magari le mie considerazioni sarebbero state diverse. Sarebbe bastato vincere col Torino. Ci sarebbe stato un altro scenario, diversi giocatori avrebbero avuto più interesse a venire a Roma. E’ giusto cambiare, spero di fare il bene della Lazio. E’ giusto rinnovare non solo la squadra ma anche il tecnico. La situazione ultima non può continuare. Bisogna trovare il sistema giusto per far sì che l’entusiasmo ritorni e penso che la società stia operando nel modo giusto. Ho l’impressione che Lotito voglia fare benissimo, questo e’ l’unico modo per riavere entusiasmo. Vedere lo stadio vuoto fa male al cuore, conoscendo la passione dei laziali.
Reja che era entrato in carica sulla panchina della Lazio a gennaio dopo l’esonero di Vladimir Petkovic e già in passato dal 2010 al 2012 era stato il tecnico bianc0celeste, ha voluto ringraziare la società e la presidenza, togliendosi anche qualche ultimo sassolino:
Rimarrà sempre l’affetto nei confronti della società e del presidente. Se non alleni a Roma, non puoi dire di essere allenatore. E’ stata un’esperienza straordinaria. Spero di aver fatto bene. Per quelli che non hanno avuto molta riconoscenza nei miei confronti, mi dispiace. Pensavo di essere più considerato. Agli altri li ringrazio, gli ho voluto bene.
Adesso Lotito andrà subito alla ricerca del sostituto: i nomi sono diversi, si va dall’allenatore della PrimaveraSimone Inzaghi, all’ex tecnico del Milan Massimiliano Allegri, le ultime indicazioni però danno in pole position l’ex allenatore del Bologna Stefano Pioli, per il quale si dice che sarebbe già pronto un biennale da 500mila euro a stagione.
Cominciano a scaldarsi i motori del Calciomercato, dopo il capocannoniere della Serie A, Ciro Immobile che ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Bundesliga al Borussia Dormtund, un altro azzurro è entrato nel mirino di un grande club europeo, secondo la stampa inglese infatti l’Arsenal avrebbe messo gli occhi sull’attaccante napoletano Lorenzo Insigne.
L’allenatore dei GunnersArsene Wenger avrebbe messo nel taccuino degli acquisti lo scugnizzo del Napoli durante la doppia sfida di Champions League tra l’Arsenal ed i partenopei. Per esser certo però dell’acquisto ed aver maggiori informazioni, il tecnico francese avrebbe mandato in Brasile alcuni suoi osservatori per tenere d’occhio Insigne durante i mondiali. Se tutto andrà bene si potrà procedere con un’offerta che secondo i media d’oltremanica si aggirerebbe sui 20 milioni di euro.
A questo punto prenderebbero anche quota i rumors che vorrebbero l’interesse del presidente De Laurentiis per l’ex giallorossoErik Lamela adesso al Tottenham.
In entrata comunque per il Napoli pare vicino l’arrivo del terzino olandese Daryl Janmaat, la società partenopea avrebbe offerto una cifra sui 6 milioni di euro ed è in attesa di una risposta da parte del Feyenoord.
Scatenata sul mercato anche la Lazio che è pronta a rinforzare la rosa per cercare una stagione di rilancio dopo quella non positiva appena conclusa.
Il primo nodo da sciogliere sarebbe quello dell’allenatore, il futuro dell’attuale tecnico Edy Reja è ancora in bilico, non è certo se rimarrà o se lascerà la società biancoceleste. Per la sua eventuale sostituzione sembrava in pole position il tecnico della primavera Simone Inzaghi, negli ultimi giorni però sono spuntati i nomi di Massimiliano Allegri e Roberto Donadoni che paiono destinati a fare corsa a due per la guida tecnica.
Tornando al mercat0 la prima questione è quella di riscattare Antonio Candreva dall’Udinese, Lotito non vuole perdere il pezzo pregiato dell’attuale rosa e sarebbe disposto a versare 10 milioni nelle casse della società friulana per portarsi a casa anche l’altra meta del cartellino del nazionale italiano.
Tra Udinese e Lazio però non si parla solo di Candreva, i biancocelesti avrebbero anche chiesto Dusan Basta. I bianconeri chiedono sui 6-7 milioni, la Lazio aveva pensato all’inserimento di Cavanda come contropartita ma il difensore ha detto no e quindi per Basta, a cui secondo i rumors sarebbe stato offerto un quadriennale da circa 700mila euro, servirà solo un esborso di contante. Le società sicuramente si troveranno per venirsi incontro nei prossimi giorni.
Le trattative della Lazio però non finiscono qua, anzi secondo alcune voci sarebbe ormai questione di poco tempo l’ingaggio del centrocampista del Parma e della nazionale, Marco Parolo, per una cifra intorno ai 5 milioni di euro più Bonus.
La Lazio del patron Claudio Lotito, sempre più contestato dai tifosi, avendo perso ogni velleità di classifica pensa già al futuro e cercherà nell’estate una bella scossa sul mercato con la speranza di ricompattare l’ambiente e ridare verve ad un gruppo che mai come in questa stagione è apparso così spento.
Edy Reya che si era auto-confermato tecnico biancoceleste anche per la prossima stagione sicuramente non avrà preso bene l’interessamento della Lazio verso Sinisa Mihajlovic, tuttavia ha dato alcune linee guida per la finestra di mercato prossima. La rivoluzione partirà dalla difesa, infatti Federico Marchetti, Lorik Cana, Luis Cavanda e Michael Ciani sono i quattro nomi eccellenti che probabilmente saranno sacrificati per fare un po’ di cassa e permettere i nuovi innesti.
Inoltre sono quasi certi i non rinnovi di Biava e di Dias che così giungono alla naturale scadenza dei rispettivi contratti e i mancati riscatti di Kakuta e di Postiga che torneranno ai club di appartenenza. Possibile inoltre un prestito per Perea, per farlo crescere visto che non ha convinto molto in questa stagione.
Poi ci sono le sirene che suonano per alcuni gioiellini. Senad Lulic, accostato spesso alla Juventus, ha già manifestato la sua volontà di, in caso di club a lui gradito, voler andare via e la sensazione è che in caso di un’offerta congrua la Lazio alla fine lo lascerà andare. Proprio con i bianconeri c’è una pista rimasta aperta da gennaio per fare in modo che Quagliarella possa vestire biancoceleste e Lulic il bianconero, anche i due valori di mercato collimano (10 milioni) anche se il centrocampista bosniaco ha giocato decisamente di più della punta juventina.
Onazi è richiestissimo da più parti e siamo certi che non lascerà la Lazio se non per un’offerta che preveda tanto cash, si profila una mini-asta quindi.
Insomma la mission di Lotito è chiara da sempre, vendere, a tanto, e comprare a poco tenendo sempre il bilancio del club in positivo e questo ha sempre permesso di tenere in linea di galleggiamento il barcone che però perde consensi dalle curve.
In entrata i biancocelesti si sono già mossi eccome, oltre all’affaire Quagliarella, che si sa come inizia ma non si sa come andrà a finire, e all’acquisto di Djordjevic, sono già stati presi diversi contatti soprattutto per la difesa, reparto dal quale partirà la rivoluzione biancoceleste.
La Lazio cercherà di prendere Astori cercando di difendersi dall’altissima concorrenza ma i nomi “caldi” sono anche quelli di Martin Hinteregger, difensore centrale del Salisburgo di 21 anni che con un paio di milioni si potrebbe prendere, Fabian Schar poderoso difensore del Basilea che però costa caro e con gli svizzeri coltiva ambizioni europee ed infine si batte anche la pista belga per il gigante Alexander Scholz del Lokeren che è molto giovane e sarebbe un’operazione low-cost.
A centrocampo la Lazio segue da anni, senza mai affondare la zampata vincente, il giovane centrocampista centrale svizzero Granit Xhaka del Borussia Monchengladbach che costa non meno di 10-12 milioni, oppure si battono le alternative Hunt del Werder Brema che potrebbe arrvare a parametro zero, ma che ha un ingaggio elevato e su cui si sono posati gli occhi di qualche club di Premier League.
Inoltre, sempre per il centrocampo, l’entourage di Tare sembra aver posato lo sguardo per Jonathan Pitroipa, ala destra del Rennes non più giovanissimo che farebbe da alternativa in caso di improvvise offerte indecenti per Candreva o solo per sostituirlo.
Insomma per la Lazio il mercato è iniziato in anticipo, cercando di bruciare la concorrenza, ricostruendo e svecchiando la rosa a cominciare dalla difesa. Sarà un’estate calda per Igli Tare e Claudio Lotito, ma prima di ogni tipo di congettura sarà necessario scegliere e definire la guida tecnica.
Non è aritmetico ma si può ormai dire che l’Inter si trova al quinto posto e lì rimarrà, come la Fiorentina concluderà la sua stagione in quarta posizione. Per fortuna di Torino, Parma, Verona, Milan e Lazio, la Coppa Italia l’ha vinta il Napoli che è già qualificato per la Champions, mettendo a disposizione il sesto posto per una qualificazione in Europa League.
Il Verona se la vedrà al Bentegodi con l’Udinese e con una vittoria andrebbe provvisoriamente al sesto posto, in attesa del match clou della giornata (escludendo Roma-Juve): Torino-Parma. I granata con una vittoria andrebbero con un piede e mezzo in Europa, ma il Parma che per tanto tempo ha occupato il sesto posto può tentare il colpaccio; la cosa peggiore per entrambe sarebbe il pareggio.
Ultima chance per la Lazio che davanti ha l’Inter di Mazzarri: se i biancocelesti non vincessero, le possiblità di andare in Europa sarebbero davvero basse. A trarre maggior beneficio di un eventuale pari tra Toro e Parma sarebbe il Milan di Clarence Seedorf, impegnato contro un’Atalanta che per qualche giornata ha anche sognato l’Europa.
L’ultima giornata potrebbe essere davvero decisiva: il Verona andrà a Napoli e il Torino a Firenze per due trasferte complicatissime. A quel punto il Parma potrebbe effettuare un sorpasso con una vittoria casalinga con un Livorno che con probabilità sarà già retrocesso. Lazio col Bologna, Milan col Sassuolo, due squadre in lotta per salvarsi.
Il Torino non va in Europa dalla stagione 2002-2003, quando fu eliminato al terzo turno di Coppa Intertoto, il Verona manca dal 1988, quando uscì ai quarti dell’allora Coppa UEFA. Manca invece dal 2004-2005 il Parma, che fu eliminato alle semifinali di Coppa UEFA. I crociati nel loro palmares vantano ben due di esse; l’ultima vinta nel 1998-1999 con Buffon in porta e Malesani in panchina.
Ci siamo occupati dei primi rumors di calciomercato per le squadre che occupano le classifiche alte della classifica ma in quelle medio-alte il mercato è attivo e soprattutto c’è un grande giro di giovani talenti.
Non sarà proprio giovane, ma sta per arrivare il rinnovo di Miro Klose fino al 2016 in casa Lazio, il che allontana la pista Quagliarella, anche se la Juve continua a seguire Lulic. Allora come pedina di scambio potrebbe essere usato Isla, che prima però dev’essere riscattato dall’Udinese da parte della Juve. Addio quasi certo di Marchetti, che non ha per ora molti possibili acquirenti.
In occasione di Udinese-Juventus di qualche giorno fa si è parlato anche di mercato. Innanzitutto del riscatto di Isla: la Juve per non pagare tanto vuole mettere in mezzo qualche giocatore in prestito o in comproprietà. Si è parlato, oltre che di Cuadrado, anche di Heurtaux e Pereyra per cui spunta l’ipotesi di doppia comproprietà com’era successo con Asamoah e Isla.
E non si parla d’altro che della coppia del gol del Torino Cerci-Immobile. Su Cerci ci sarebbero l’Atletico Madrid e la Juventus, ma non c’è nulla di concreto. Su Immobile invece c’è la comproprietà con la Juve che impedisce ai granata una cessione. Il Borussia Dortmund lo segue da tempo, ma non ha mai cercato l’ingaggio. Si pensa ai possibili sostituti allora: il primo nome è quello di El Shaarawy, che però non accetterebbe il prestito.
Il Verona pensa prima a cedere e il d.s. Sogliano ieri è volato in Spagna per parlare di Iturbe con il Real Madrid, ma il prezzo non scende sotto i 16 milioni (quelli che il Porto chiede per il riscatto sono 15). A Romulo è interessato anche il PSG, che però sarebbe più interessato a rimanere in Italia.
La Samp con molte probabilità sarà depredata dei suoi talenti in comproprietà Gabbiadini e Poli (che ha già giocato questa stagione nel Milan), compreso Fiorillo, portiere che la Juve dovrebbe mandare in prestito in Serie B. Allora per la porta si pensa ad Adriano Facchini, brasiliano classe ’86 del Vicente. Dall’altra parte di Genova, il Genoa lascerà andare Calaiò e Konaté, per i quali non ci sono soldi per il riscatto, considerando che lo Schalke 04 denuncia il mancato pagamento di una parte del cartellino di Rafinha, che arrivò in Liguria e fu subito rivenduto al Bayern; il debito ammonta a quasi 6 milioni. Qualche ricavo potrebbe arrivare da Cofie: su di lui l’Eintracht Francoforte.
L’Atalanta riscatterà Cigarini dal Napoli, dando il via libera alla cessione di Baselli: oltre a Fiorentina e Juve c’è anche il Milan, in ottimi rapporti con l’agente del giocatore. Possibile partenza anche per Bonaventura, anche se Rebic della Fiorentina non entusiasma il d.g. Marino. Ci sono proposte dalla Francia e dall’Argentina per Maxi Moralez, tra cui Velez e Racing Avellaneda.
La 30esima giornata di Serie A si presentava già con alcune sfide affascinanti, Roma-Torino, Juventus-Parma, Fiorentina-Milan e con tanti contenuti relativi al lotto di squadre in battaglia per la conquista dei fatidici posti per l’Europa League per non parlare della zona retrocessione dove Cagliari e Chievo erano chiamati a non fallire il match.
Premesso che la Roma ha fatto all’ultimo respiro suo il match con il Torino (partita giocata in anticipo ieri) la Juventus ha risposto alla grande a chi, con scetticismo, guardava lo stato di forma dei bianconeri. Batte 2-1 il Parma giocando un primo tempo alla grande e portandosi sul doppio vantaggio con Tevez, calando nella ripresa e facendo riaprire la partita da Molinaro ma poi controllando la gara fino alla fine.
Il Napoli strapazza il Catania, dominandolo prima e lasciandolo giocare poi. Quattro reti di vantaggio già nel primo tempo contro una squadra che è stata la lontana parente di quella vista contro la Juventus domenica sera, per i partenopei si è trattata di una passeggiata già arrivata alla fine nella prima frazione. Mostruoso Callejon autore di due assist e di una rete e sbloccato Zapata autore di una doppietta. Nel secondo tempo il Napoli ha provato a controllare, ma la filosofia del calcio di Benitez in questo pare essere un po’ come quella di Zeman. Il Catania accorcia le distanze due volte ma sarà tutto inutile.
Il Milan fino al gol che lo ha messo in vantaggio sulla Fiorentina al “Franchi” sembrava in balia dell’avversario, dopo il gol è diventata un’altra squadra capace di piegare i viola con il risultato di 0-2 e tornando a far sorridere Clarence Seedorf che, mai come in questa settimana, ha capito cosa vuol dire essere allenatore di una nobile decaduta. A Montella non rimane che prenderla in fiilosofia, la Fiorentina oggi, grazie a lui, è una squadra di livello europeo in pianta stabile e in tranquillità deve lavorare per l’ultimo obbiettivo stagionale, la Coppa Italia recuperando il suo credito con la fortuna.
La Lazio appena si è avvicinata alla zona Europa trova una bella batosta a Genova, sponda rossoblù. Magistrale la lettura della partita da parte di Gasperini, che parte coperto con solo Gilardino davanti e poi quando capisce che i biancocelesti pungono come uno spillo inserisce fantasia e sostanza in appoggio alla punta vincendo la partita. Reti di Gilardino e di Fetfatzidis.
Entra a pieno titolo nella lotta per l’Europa l’Atalanta di Colantuono che piega il flebile Livorno per 2-0.De Luca e Denis realizzano le reti necessarie ai nerazzurri per risolvere la pratica, adesso la dea è a soli quattro punti da Parma ed Inter e sognare lo scavalcare di una delle due non è così assurdo.
La battaglia per l’Europa League diventa avvincente con la sconfitta della Fiorentina di oggi, perché mancano ancora otto giornate e può veramente succedere di tutto. L’Inter se domani vincesse il suo confronto al “G. Meazza” contro l’Udinese si porterebbe ad un solo punto dai viola ed il Parma, sconfitto oggi è comunque a 47 punti (4 dalla Fiorentina) quindi tutto è veramente aperto ad ogni epilogo.
In coda sono importanti i successi del Chievo e del Cagliari, rispettivamente contro Bologna e Verona. I “mussi volanti” agli ordini di Corini sapevano e aspettavano questa partita e non hanno fallito l’appuntamento. Importante era vincere perché: a) gli scontri diretti alla fine possono sempre avere il loro peso determinante, soprattutto con una classifica ancora così incerta in basso e b) perché questa vittoria da un’iniezione di fiducia fondamentale per una squadra che negli scontri diretti con maturità sa far sua la partita e con un risultato netto come quello di oggi (3-0). Per il Cagliari era importantissimo strappare tre punti perché in ogni caso permettono alla squadra di respirare rimanendo a +8 punti dalla zona retrocessione e potendo così finire la stagione in tranquillità.
La Sampdoria è ufficialmente un’altra squadra rispetto a quella prima dell’arrivo di Mihajlovic, oggi è una compagine che sa cosa deve fare e quali sono i suoi limiti. A Reggio Emilia va a prendersi altri tre punti pesanti che la mettono in scia alla coda delle squadre in lotta per l’Europa League, per il Sassuolo di Di Francesco non cambia molto rispetto alla situazione di domenica scorsa, tuttavia sembra proprio che qualcuno in squadra abbia iniziato a non credere più alla salvezza, tanto che pare un gruppo involuto rispetto a qualche settimana fa.
La 26esima giornata di Serie A ha detto molte cose. Intanto ha spiegato a chiare lettere il perché la distanza tra la Juventus capolista e le altre è così marcata. anche senza sviste arbitrali. (altro…)