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  • Coppa Italia: le semifinali. Oggi Lazio-Juve, domani Inter-Samp

    La Lazio per salvare una stagione, la Juve per dar minuti a chi ha giocato meno.

    Nel momento piu incandenscente della stagione, arrivano le semifinali di coppa Italia. Sicuramente sia Ranieri che Mourinho ne avrebbero fatto a meno, per poter lavorare in vista dell’anticipo di campionato ma sopratutto in vista del fondamentale ritorno di Champions League. Con morale diverso,Lazio e Samp, ma sopratutto per salvare una stagione fino a questo momento condita da alti e bassi, arrivano a questa semifinale.In casa Lazio, la Coppa Italia è l’obbiettivo principale della stagione. In caso di finale, magari contro l’Inter, pur perdendo un posto in Uefa sarebbe garantito. Rossi sembra intenzionato a scheierar la migliore formazione possibile in modo da sfruttare il fattore campo e metter gia stasera una serie ipoteca sulla finale di Coppa Italia, che può valere l’Europa.Ranieri ieri s’è lamentato , anche con qualche ragione, ma pure abbondantemente fuori tempo massimo: «Non è una seccatura, perché noi vogliamo fare bene, ci teniamo – ha attaccato il tecnico della Juve – ma avevamo chiesto di cambiare data».”«Era doveroso spostare questa partita – ha continuato Ranieri – almeno se vogliamo avvantaggiare le squadre italiane in Europa”. Ci hanno detto che c’era la Coppa Uefa, ma quando io giocai la semifinale di Champions contro il Monaco, in Francia fermarono il campionato». Oggi, avrebbe preferito impiegare diversamente i suoi: «Allenarmi, invece di fare un’altra partita». In porta ci sarà Manninger, mentre in difesa Mellberg prenderà il posto di Legrottaglie. Il centrocampo potrebbe essere formato da Salihamidzic, Sissoko, Tiago e Nedved, mentre la coppia d’attacco sarà composta da Iaquinta e Amauri. In panchina potrebbe riverderi Zebina, assente dall’estate scorsa, ma ormai pronto a tornare in gruppo.

    Le formazioni
    LAZIO (4-4-2): Carrizo, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov; Foggia, Ledesma, Matuzalem, Mauri, Rocchi, Pandev All. Rossi
    A disposizione: Muslera, De Silvestri, Rozehnal, Radu, Manfredini, Brocchi, S. Inzaghi.

    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Ariaudo, Chiellini, Molinaro, Salihamidzic, Sissoko, Tiago, Nedved, Iaquinta, Amauri. All. Ranieri
    A disposizione: Chimenti, Mellberg, Marchionni, Poulsen, Marchisio, Giovinco, Trezeguet.

    Arbitro Tagliavento, diretta su RaiUno ore 20:45

  • Nedved ha deciso: si ritira!

    Nedved ha deciso: si ritira!

    A fine stagione il ceco appenderà le scarpette al chiodo.

    nedvedPavel Nedved è come il buon vino, migliora invecchiando: col passare degli anni, il ceco ha giocato sempre ad altissimi livelli.
    Andiamo a ripercorrere le tappe della sua carriera. Nato il 30 agosto 1972 a Cheb, all’epoca nella Cecoslovacchia e ora nella Repubblica Ceca, comincia la sua carriera al Dukla Praga nel 1990, inizialmente impiegato come attaccante per poi trovare la sua giusta collocazione come centrocampista laterale offensivo. Per lui 19 partite e 3 gol durante la stagione.
    Lo Sparta Praga lo nota e si assicura le sue prestazioni: disputa 4 buone stagioni realizzando 23 centri che si traducono in 3 campionati e una coppa nazionale.
    La consacrazione a livello internazionale arriva con la Nazionale ceca agli Europei ’96 in Inghilterra e da un grandissimo contributo alla qualificazione alla finale persa contro la Germania al golden gol. Nei gironi eliminatori mette la sua firma anche contro l’Italia, eliminata proprio nello scontro diretto contro i cechi.
    È così che Lazio di Zdenek Zeman lo acquista e lo fa debuttare in Serie A il 7 settembre 1996 chiudendo la sua prima stagione italiana con 11 reti. La stagione successiva è ancora migliore: vince la Coppa Italia e la Supercoppa. Nel 1998-1999 è vittima di un brutto infortunio che lo costringe ad un lunghissimo stop ma sigla la vittoria della Coppa delle Coppe (l’ultima della storia) contro il Mallorca. Dopo un anno arrivano il trionfo in Supercoppa europea contro il Manchester United, lo scudetto e la Coppa Italia. A giugno Nedved e Cragnotti rifiutano l’offerta dei ‘Red Devils’ (12 miliardi delle vecchie lire a stagione per lui e 92 miliardi alla Lazio). Nel 2000-2001 realizza 13 gol.
    Nel luglio 2001 dopo 5 anni, 207 partite e 51 gol tra campionato e coppe con la maglia della Lazio, lo acquista la Juventus per 70 miliardi di lire per sopperire, in parte, alla partenza di Zidane ceduto al Real Madrid. Diventa una pedina fondamentale nello scacchiere di Marcello Lippi e vince 2 scudetti in altrettanti anni. Nel 2002-2003 arriva all’apice della sua carriera agonistica e trascina i bianconeri, oltre che alla vittoria in Campionato e in Supercoppa, in finale di Champions, ma salta la partitissima persa ai rigori contro il Milan per squalifica. La stagione successiva inizia con un’altra Supercoppa Italiana e finisce con la conquista del Pallone d’Oro a dicembre. Vince ancora 2 campionati consecutivi con la Juventus ma 1 viene revocato e l’altro non viene assegnato per le vicende di calciopoli. Aderisce al progetto della rinascita Juve e segue la squadra in Serie B contribuendo alla promozione immediata nella massima serie con 11 gol in 33 presenze. Prolunga di un altro anno il suo contratto con la Juventus che centra subito la qualificazione in Champions League; per questo motivo rinnova ancora fino al 30 giugno 2009. Con la Juventus attualmente è a quota 315 gettoni conditi da 62 reti in 8 stagioni.
    A fine febbraio, dopo la partita persa 1-0 in casa del Chelsea in occasione dell’andata degli ottavi di Champions League, Nedved annuncia il ritiro dopo una carriera da professionista durata 18 anni di cui 13 in Italia tra Lazio e Vecchia Signora: “Smetto a fine stagione, comunque vadano la Champions e il campionato. Sarà così, ho già deciso. Non credo che ci sarà un ripensamento, è arrivato il momento giusto”. I tifosi bianconeri, e non solo, sperano in un suo dietrofront perchè Pavel Nedved è insostituibile sia come persona che come leader in campo.