In un caldo insoppotabile a Pechino la Francia inizia ufficialmente con suoi due club la stagione 2014/15. In programma la Supercoppa di Francia con il Paris Saint Germain (vincitore della Ligue 1) ed il Guingamp (vincitore della Coupe de France).
La gara è sembrata da subito senza storia, diciamolo chiaramente, tanto che al 9° del primo tempo Zlatan Ibrahimovic realizza il vantaggio per i parigini sfruttando al meglio un’ottima iniziativa di Javier Pastore e calciando di potenza dal limite dell’area e battendo il portiere avversario.
La seconda rete dell’incontro, sempre realizzata dall’attaccante svedese, arriva già al 20° su calcio di rigore per fallo di Bahebeck. Dopo una decina di minuti dopo il raddoppio parigino il Guingamp spreca una ghiottissima occasione per riaprire i giochi, infatti viene fischiato un calcio di rigore anche per il Guingamp ma Yatabaré si fa ipnotizzare da Sirigu e così la prima frazione scivola al riposo con la costante della scorsa stagione, il PSG domina.
Nella ripresa la squadra di Laurent Blanc si limita a controllare il match centellinando le forze e senza faticare troppo sotto il caldo asfissiante di Pechino. Le sfuriate del Guingamp preoccupano infatti marginalmente i Campioni di Francia.
Il PSG così si aggiudica il primo trofeo stagionale e sembra ritrovare anche qualche giocatore che pareva essersi smarrito fra i tanti campioni della squadra di Blanc. Pastore si è mostrato tra i più positivi e sembra per nulla distratto dalle tante voci di mercato che lo riguardano. Nei Campioni di Francia visti a Pechino mancavano numerosi titolari come Thiago Silva, David Luiz, Cabaye, Matuidi, Lavezzi e Maxwell ed il Paris Saint Germain vince il trofeo per la seconda volta consecutiva (la quarta della sua storia), il tutto ad una settimana esatta dall’inizio ufficiale della Ligue 1.
Venerdì prossimo infatti partirà ufficialmente il campionato e la caccia ai “mostri” di Parigi sarà aperta.
Poco più di una settimana dall’addio dalla Juventus ed Antonio Conte avrebbe giù trovato una nuova sistemazione, con un grande club europeo.
Secondo l’indiscrezione riportata dal Corriere dello Sport in edicola questa mattina, i rappresentanti dell’ex tecnico dei bianconeri avrebbero già trovato un accordo con i dirigenti del Paris Saint Germain, addirittura, sempre secondo la notizia pubblicata dal Corriere, l’annuncio dell’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Psg dovrebbe arrivare nelle prossime ore.
Perchè il Psg dovrebbe cercare un nuovo tecnico visto che ha sulla sua panchina Laurent Blanc conquistatore con la squadra della capitale della scorsa Ligue1? I padroni del Psg, sempre stando all’indiscrezione del giornale italiano, non avrebbero grande fiducia in Blanc e vorrebbero un allenatore capace di portare a Parigi la Champions League.
Già, la Champions League, quel trofeo tanto desiderato da Antonio Conte che il tecnico salentino potrebbe cercare di conquistare con una compagine già ricca di talenti (Cavani, Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi e David Luiz per citarne solo alcuni) e con grande disponibilità economica (nonostante la multa e le restrizioni subite per il mancato Fairplay finanziario) per poter essere competitivi nella massima competizione europea per club.
Niente nazionale italiana quindi? Effettivamente Antonio Conte non ha mai detto di voler star fermo un anno e non è certo tipo da poter star lontano dal campo, quindi la possibilità di allenare il Psg potrebbe surclassare quella di essere il Ct dell’Italia.
La Ligue1 sarebbe quindi nel destino di Conte visto che già a maggio alcuni esponenti del Monaco avevano contattato un emissario dell’allenatore pugliese che avrebbe dovuto sedersi sulla panchina del Principato per sostituire Claudio Ranieri che infatti a fine stagione ha lasciato i monegaschi. Il Monaco però alla fine ha scelto l’ex tecnico dello Sporting Lisbona Leonardo Jardim scartando quindi l’ipotesi Conte.
Quindi come abbiamo giù detto secondo il Corriere dello Sport Conte sarebbe ormai prossimo a sedersi sulla panchina del Psg ma ecco che dalla Francia arriva la smentita ufficiale.
Il Psg, contattato del quotidiano francese L’Equipe, ha smentito categoricamente la news del giornale italiano ed anzi ha anche puntato il dito contro l’entourage di Conte sostenendo che questa indiscrezione sarebbe stata messa in giro proprio da coloro che curano gli interessi dell’allenatore pugliese per mettere pressione ad una squadra italiana che sarebbe attualmente in trattativa con Antonio Conte. Di che squadra si tratti al momento non si sa, resta il fatto che il futuro di Conte rimane ancora un mistero che ci accompagnerà in quest’estate.
Ancor prima di scendere in campo nel recupero di questa sera della 36ma giornata di Ligue1, il Psg si è laureato per la seconda volta consecutiva, la quarta nella storia del club parigino, Campione di Francia.
Il successo del Paris Saint Germain è arrivato grazie al pareggio del Monaco che non riuscendo a sorpassare il Guingamp, fresco vincitore della Coppa di Francia, rimane a 7 punti dagli uomini di Laurent Blanc a due turni dalla conclusione della Ligue1.
Gli uomini di Ranieri, quasi certamente ad un passo dal divorzio con la squadra del Principato, erano costretti a vincere se volevano provare a rimandare la festa dei parigini, anche il Guingamp però aveva una fame enorme di punti in quanto il Sochaux al terzultimo posto distava prima della gara solo un punto. Al Louis II il primo tempo è molto nervoso ed il Monaco non riesce a sorpassare o a creare grossi pericoli ad un Guingamp ben messo in campo, si va al riposo quindi a reti inviolate. Nella ripresa il Monaco ci prova con più insistenza ma il cronometro è il peggior nemico dei padroni di casa e scorre via veloce sino al 77° quando Berbatov perfettamente imbeccato da Dirar trova il gol che rinvia la festa dei parigini. La gioia dei padroni di casa però dura poco, al 85° infatti Atik gela lo stadio trovando il gol del 1-1, un risultato che nonostante gli ultimi attacchi del Monaco, rimasto in superiorità numerica al 87°, non cambierà, la lotta al titolo finisce qui, il campione è il Psg.
Il Psg è sceso in campo, a cuor leggero, con il titolo già in tasca e nonostante l’immediato gol di Lavezzi dopo soli 3 minuti si è visto rimontare da un Rennes che prima ha pareggiato al 24° con il gol di Kadir e trovato il sorpasso al 27° con N’Tep. Nella ripresa nemmeno l’ingresso di Ibrahimovic ha permesso agli uomini di Blanc di trovare il pareggio per la gioia del Rennes che con questi 3 punti si porta a +6 dalla terzultima e con due soli turni da giocare può definirsi salva.
Finisce Zemalandia. Con un annuncio, non proprio inaspettato, la Roma annuncia la fine del rapporto tra la società giallorossa e Zdenek Zeman. Decisiva la sconfitta interna (2-4) contro il Cagliari arrivata meno di 24 ore fa, dove sono stati evidenziati i troppi limiti difensivi della formazione capitolina e un gruppo che sembrava non seguire più le idee tattiche del boemo. Le recenti frecciatine tra la dirigenza e l’ex tecnico di Foggia e Pescara hanno fatto il resto, accelerando di fatto questo esonero. Una stagione fallimentare per la Roma (il terzo posto sembra ormai irraggiungibile), il secondo consecutivo se si prende in considerazione anche il campionato scorso (dove Luis Enrique riuscì però ad arrivare fino a maggio al comando della squadra). E adesso? Quale futuro per il club giallorosso?
Andreazzoli (il tattico dell’era Spalletti) seguirà la squadra nei prossimi allenamenti, in attesa di trovare un traghettatore o un sostituto definitivo di Zeman. Al nome di Blanc, già circolato nei giorni scorsi, si aggiunge quello di Giampaolo (ex Cagliari e Cesena), particolarmente apprezzato dal direttore sportivo Sabatini.
I dubbi di Blanc – L’ex commissario tecnico della Nazionale francese, nonché ex difensore centrale dell’Inter, prende tempo. Vorrebbe tornare in gioco dopo l’esperienza negativa da c.t. ma non sarebbe del tutto convinto dal nuovo progetto Roma, che sembra sempre pronto a decollare ma, i risultati sono tutt’altro che soddisfacenti. Blanc prima di accettare la soluzione giallorossa vorrebbe avere delle garanzie dal punto di vista contrattuale e soprattutto sul fronte acquisti-cessioni. I dirigenti capitolini sono molto tentati.
Giampaolo? – Il tifoso romanista, una volta sentito circolare il nome dell’ex tecnico del Cesena, avrà sperato in una conferma di Zeman. Battute a parte, Giampaolo è nella lista del direttore sportivo Sabatini. Probabilmente dovrebbe ancora dimostrare di meritare la panchina della Roma, ma la fortuna sembra baciarlo sulla fronte e in caso di chiamata giallorossa difficilmente metterebbe delle garanzie contrattuali ed economiche, accettando anche un ruolo da traghettatore fino a maggio. La classica occasione d’oro per rimettersi in gioco.
E Allegri? – Il nome del tecnico rossonero circola da parecchio tempo dalle parti di Trigoria. L’ipotesi di una possibile separazione a fine stagione tra Allegri e il Milan sarebbe ben vista a Roma. Purtroppo (per i dirigenti giallorossi) questo si saprà solamente a campionato concluso. Se Totti e compagni dovessero ritrovarsi fra qualche giorno con un traghettatore, l’ipotesi Allegri per giugno diventerebbe una pista concreta.
Fallimento Zeman
Il suo 4-3-3 non ha funzionato. Troppe partite perse o pareggiate in rimonta, troppi errori difensivi causati da una difesa giovane e poco propensa a giocare con una linea alta come quella richiesta dal boemo, un centrocampo con poco filtro e poca personalità. L’unico reparto (guarda caso) che ha rispettato le attese è stato l’attacco con Lamela protagonista nella prima parte di stagione, Osvaldo bomber vero (a parte qualche momento di black out) ed infine il capitano, Francesco Totti, protagonista di sei mesi d’alta qualità nonostante i suoi 36 anni ed un ruolo nuovo (perlomeno nel recente passato).
La scelta Zeman ad inizio stagione, con l’arrivo di diverso giovani, era sinonimo di rischio. Ma la dirigenza romanista, nonostante le premesse, dichiarò troppo velocemente che l’obiettivo minimo era il terzo posto. Insomma, poca programmazione e risultato immediato. Tutto ciò che non serviva al boemo, abituato a partire in sordine e realizzare autentici miracoli sportivi. Come non ricordare il grande Foggia (dove nacque Zemalandia) e il recente Pescara, partito con obiettivi da centro classifica e ritrovatosi al primo posto in Serie B e una promozione inaspettata.
Adesso la Roma deve ripartire, salvare il salvabile in questa stagione e programmare un nuovo ciclo. Blanc o Allegri, chiunque si sieda su quella panchina deve pretendere calma, pazienza e soprattutto investimenti mirati.
Nuovo giro, nuova corsa. La posizione di Zeman rimane in bilico. Dopo le parole di Sabatini nel corso della giornata di ieri, che confermava la possibilità di esonerare il boemo a causa degli scarsi risultati ottenuti, uniti ad uno spogliatoio in completa anarchia, quest’oggi ci sarà un nuovo faccia a faccia tra il tecnico giallorosso e la dirigenza capitolina. In realtà, il confronto riguarderà Zeman e Franco Baldini, due personaggi che nelle ultime ore non se le sono mandate a dire, con il primo pronto ad accusare la dirigenza di lasciare troppa libertà ai giocatori e l’ex braccio destro di Capello che replicava accusando il boemo di avere poco polso per tenere in mano lo spogliatoio della Roma. In tutto questo, a rimetterci è stata la formazione giallorossa, che nelle quattro partite del 2013 non è ancora riuscita a vincere una gara.
Ieri è stata una giornata ricca di confronti e idee. Si è pensato al futuro della Roma, a come proseguire questa stagione e l’eventuale nuovo allenatore del club.
Panchina salva? – Ieri si è salvato, ma non è detto che questa lunga giornata non porti ad una decisione importante. Secondo le ultime notizie, Zeman avrebbe la possibilità di salvare la panchina in caso di vittoria nella gara di venerdì, in casa contro il Cagliari. Ma, il faccia a faccia odierno tra il tecnico e il direttore generale del club potrebbe cambiare le carte in tavola. Il boemo dovrà accettare alcuni consigli tattici che prevedono il ritorno tra i pali di Stekelenburg, a sfavore di un non eccellente Goicoechea e soprattutto un netto riavvicinamento con De Rossi, cuore romanista, spesso finito in panchina con l’arrivo di Zeman. Se il boemo dovesse accettare queste direttive, la conferma verrà in automatica fino al termine della stagione, altrimenti amici come prima e buona fortuna per il futuro.
I papabili – La Roma si ritrova così a dover operare con un doppio obiettivo. Cercare un traghettatore fino a maggio, cercando di salvare il salvabile, e cominciare a pensare al prossimo “vero” allenatore del club. Per il primo caso, fino a ieri il nome di Malesani sembrava in pole, seguito a ruota da tecnico della Primavera Alberto De Rossi (padre di Capitan Futuro). Ma, in questo momento è spuntato il nome di Aurelio Andreazzoli, il tattico dell’era Spalletti, che avrebbe la possibilità di seguire la squadra fino al termine della stagione per poi lasciare la panchina ad un big.
Ed ecco che passiamo agli allenatori per la prossima stagione. Il sogno assoluto rimane Ancelotti, ma il tecnico (che ha espresso il suo desiderio di allenare un giorno la Roma) è legato da un lungo contratto con il Paris Saint Germain. Allora spuntano le idee più accessibili che portano il nome di Massimiliano Allegri e Laurent Blanc. L’ex allenatore di Sassuolo e Cagliari difficilmente verrà confermato sulla panchina del Milan per l’inizio del nuovo ciclo e l’idea Roma lo stuzzicherebbe parecchio, mentre il francese, dopo la non brillante esperienza con la Francia è in attesa di una nuova avventura. I giallorossi avrebbero già sondato il terreno trovando l’ok dell’ex difensore dell’Inter. Meno plausibili i nomi di Panucci e Zago, troppo inesperti per portare avanti un progetto che dovrebbe portare il club capitolino a lottare per lo scudetto nel giro di qualche anno.
Il pubblico romanista si divide. Chi preferisce ancora il boemo per il suo gioco spettacolare e sempre emozionante e chi, vorrebbe al più presto il cambio d’allenatore, anche se, il francese Blanc non sembra solleticare le fantasie del popolo capitolino.
E’ Didier Deschamps il nuovo commissario tecnico della Francia. L’ufficialità dell’accordo tra l’ex giocatore della Juventus e la federazione francese è arrivata nel pomeriggio di ieri. L’ex capitano della nazionale francese campione del mondo nel 1998 e campione d’Europa nel 2000 guiderà i galletti nei prossimi due anni che condurranno ai mondiali brasiliani del 2014. Deschamps succede a Laurent Blanc, la cui avventura sulla panchina della nazionale francese si è conclusa mestamente con la sconfitta con la Spagna nei quarti di finale di Euro 2012. L’obiettivo dell’ex centrocampista della Juventus sarà quello di centrare la qualificazione ai mondiali del 2014 e non dimentichiamo che Ribery e compagni nel girone di qualificazione ai mondiali dovranno vedersela nuovamente con la Spagna di Vicente del Bosque.
Per allenare la squadra del suo paese il buon Deschamps ha lasciato dopo 3 stagioni la guida del Marsiglia. Con il club marsigliese l’ex capitano della Francia ha ottenuto notevoli risultati. Nel maggio del 2010 infatti ha riportato il Marsiglia alla conquista del titolo francese, titolo che a Marsiglia mancava da ben 18 anni. Inoltre nella scorsa stagione nonostante un campionato chiuso in sordina al nono posto, il Marsiglia si è reso autore di un buon cammino in Champions League (eliminato ai quarti dopo aver battuto l’Inter agli ottavi) e ha vinto la Coppa di lega francese, titolo che ha assicurato al Marsiglia la partecipazione all’Europa League 2012/2013.
La candidatura di Deschamps a ct della Francia è stata caldeggiata fortemente dal presidente della federazione francese Noel Le Graet, il quale ha preferito l’ex allenatore del Marsiglia alla suggestione di un approdo sulla panchina francese di Zinedine Zidane. L’esordio di Didier Deschamps, che aveva declinato nelle scorse settimane l’offerta della Sampdoria, sulla panchina dei galletti avverrà tra poco più di un mese (15 agosto) in un’amichevole che i francesi disputeranno contro l’Uruguay di Edinson Cavani e Diego Forlan. La Francia riparte dal suo ex capitano: Didier Deschamps.
L’ultimo ricordo che molti hanno di lui è la partita del Mondiale 2006 dove, dopo una testata ai danni di Materazzi, veniva espulso chiudendo così la sua carriera sportiva e perdendo la finale valida per il titolo mondiale: ora invece lo ritroviamo nella lista per i papabili successori di Blanc alla guida della Francia.
Zinedine Zidane, talentuoso calciatore francese ed ex bianconero, è stato infatti indicato come il probabile nuovo ct della Nazionale francese, dopo il flop di Laurent Blanc agli Europei 2012 che ha scelto di non rinnovare il contratto con la Federcalcio francese. Molti vedono infatti in Zidane l’uomo giusto per guidare uno spogliatoio tanto difficile e complicato da gestire come quello francese in quanto lui stesso è stato un giocatore che si è fatto sentire durante gli anni in cui ha vestito la maglia della Nazionale e visto che ha vissuto in prima persona la parte dell’atleta, potrebbe essere in grado di mettere in piedi una sintonia perfetta tra il calciatore e l’allenatore.
Ma a bloccare i sogni di molti tifosi di rivedere il proprio idolo “Zizou” di nuovo nella Nazionale francese, interviene proprio il presidente della FFF Noel Le Graet dichiarando di sognare il ritorno di Zidane ma allo stesso tempo spiegando che la cosa non sarà realizzabile. Le Graet sta infatti aspettando la risposta di Didier Deschamps, al quale è stata fatta una proposta da parte dei vertici francesi: l’ex allenatore della Juventus ha infatti chiesto alcuni giorni per decidere se accettare o meno l’incarico.
Quello che è certo è che chiunque arriverà a comandare la panchina dei Blues dovrà fare i conti con molti giocatori dal carattere tutt’altro che semplice: Le Graet è infatti alla ricerca di un allenatore francese che sia in grado di riportare in alto la Francia sul campo ma anche negli spogliatoii e fuori dove, negli ultimi anni si sono fatti ricordare per ben altro. Dopo la clamorosa lite avvenuta nel 2010 in Sudafrica tra Anelka e Domenech, i francesi si sono resi protagonisti dei gossip anche in Polonia agli Europei 2012dove Nasri ha insultato pesantemente un giornalista invitandolo a fare a botte.
A distanza di pochi giorni dall’uscita della Francia dal Campionato Europeo 2012, Laurent Blanc, ex-calciatore di Inter, Mancherster United, Napoli e Marsiglia e soprattutto allenatore che aveva preso in mano i galletti dopo i Mondiali di Sudafrica 2012, ha preso la sua decisione, dichiarando di non voler rinnovare il contratto scaduto proprio in queste ore.
Dunque Laurent Blanc lascia la Francia e ad annunciarlo è stato il quotidiano sportivo L’Equipe sul suo sito internet spiegando che nella giornata di giovedì il ct e i vertici della Federcalcio francese, si sono ritrovati per affrontare il discorso e si erano lasciati con le parole di Blanc dove spiegava che entro fine settimana sarebbe arrivato ad una decisione finale, comunicandola ai capi francesi.
La telefonata tra l’ormai ex ct della Francia ed il presidente Noel Le Graet è quindi avvenuta in queste ore ma purtroppo la risposta di Blanc all’offerta fatta dai vertici della FFF di rinnovare per altri due anni e quindi rimanere al timone della Nazionale francese è stata negativa. Le Graet aveva offerto al ct un contratto biennale ma con riduzione dello staff, cosa sicuramente che ha fatto riflettere a lungo l’allenatore; nonostante l’addio di Laurent Blanc Le Graet ha voluto ringraziare il ct per il lavoro svolto dall’agosto del 2010.
Inoltre la Federcalcio trasalpina ha indotto una conferenza stampa per martedì dove sarà sicuramente resa pubblica la decisione di Blanc e le conseguenti decisioni dei vertici francsei. In pole positions per la sostituzione di Laurent Blanc sembra infatti esserci l’ex centrocampista della Juventus, Didier Deschamps. Nei giorni scorsi girava la voce che l’allenatore francese potesse arrivare al comando della Sampdoria ma le voci sono state smentite proprio dalla probabile dimissione dal ruolo di ct di Laurent Blanc.
In Francia tutti assicurano che la cosa è ormai certa e che manca solo la risposta di Deschamps alla FFF. Soprattutto è arrivata anche la benedizione da parte di Michel Platini che ha rivelato la sua volontà di vedere Didier alla guida dei Blues in quanto conosce bene l’ambiente e sarebbe un ottimo selezionatore. Tutto sembra quindi essere pronto per accogliere l’ex calciatore bianconero in casa Francia: maggiori informazioni saranno date direttamente dalla conferenza stampa di martedì.
Si diceva ancora prima degli Europei che se Laurent Blanc avesse fallito a questo Campionato Europeo 2012 le valigie sarebbero state messe fuori dalla porta della Nazionale francese; e purtroppo per l’allenatore della Francia in Polonia e Ucraina non è andata benissimo. Solamente una vittoria su quattro partite è infatti il magro bottino dei galletti che, inseriti nel girone con Inghilterra, Ucraina e Svezia, sono riusciti ugualmente a passare il turno seppur subendo la sconfitta dalla Svezia nell’ultimo match della fase a gironi.
La partita con la Spagna nei quarti di finale è stata poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso nonostante la netta superiorità della squadra di Del Bosque, Blanc poteva fare di meglio con i suoi, evitando di andare a casa con la coda tra le gambe.
Il contratto che vede Laurent a guida della Nazionale francese, scadrà il 2 luglio e i contro sono sicuramente più dei pro dopo il flop della Francia Euro 2012. A mettersi di mezzo c’è anche la richiesta del Barcellona che, dopo aver tenuto sott’occhio il ct francese, ha spiegato che sarebbero interessati ad un suo arrivo per la stagione del 2013/2014 in quanto per quella che sta per cominciare hanno già Tito Villanova.
Flop Francia Euro 2012, arriva Deschamps? Ad arrivare al posto di Blanc sembra esserci proprio Didier Deschamps, il quale ha fatto sapere che la sua collaborazione con il Marsiglia dovrebbe terminare a breve in quanto vorrebbe poter ritornare ad allenare una squadra italiana. Se il progetto che ha in mente Deschamps non dovesse andare in porto, la Francia lo accoglierà a braccia aperte per metterlo alla guida dei giocatori francesi.
Non bastasse arriva un’altra brutta tegola per la Francia che potrebbe perdere Samir Nasri. Il giocatore rischia infatti due anni di sospensione dalla Nazionale per il suo comportamento durante gli Europei; apparte non essere stato uno dei migliori, ha concluso questo Campionato facendo qualcosa di imperdonabile e mettendo in cattiva luce la Francia.
Il giocatore del Mancherster City dopo la sconfitta contro la Spagna si era rifiutato di parlare con i giornalisti, evitando la conferenza stampa ma poi, arrivato al pullman si era accorto di aver dimenticato qualcosa in spogliatoio: nel tragitto ha incontrato un giornalista de L’Equipe al quale il giocatore avrebbe risposto in modo volgare, incolpandolo di scrivere solo della “cacca” nei loro giornali. Non bastasse Nasri ha continuato a insultare il giornalista invitandolo poi ad uscire per fare a botte e dicendogli che ora poteva raccontare al suo giornale di quanto fosse maleducato e arrogante.
Un comportamento davvero infantile quello del giocatore francese che ora, dopo la figuraccia, rischia anche la squalifica. Inoltre il giocatore durante la partita contro la Spagna aveva tentato di colpire con il pallone la giornalista, nonchè fidanzata di Casillas, Sara Carbonero.
A rischiare la sospensione sembra però non essere solamente Nasri: la lista infatti vede inseriti anche M’Vila, Menez e Ben Arfa che rischiano sanzioni fino a quattro giornate di stop per i comportamenti definiti eccessivi ed esagerati tenuti durante l’Europeo.
Insomma, dopo il polverone scoppiato ai Mondiali 2010 in Sudafrica con lo scontro tra Anelka e Domenech dove il giocatore aveva pesantemente insultato l’allenatore nello spogliatoio durante la partita contro il Messico, si alza un altro bruttissimo polverone per la nazionale transalpina.
La Roja approda alle semifinali superando per 2-0 i Bleus. Spagna-Francia viene decisa dalla doppietta di Xabi Alonso. Il centrocampista del Real Madrid trova la rete del vantaggio al 19′ minuto del primo tempo con un colpo di testa che spiazza il portiere Lloris (assist di Jordi Alba). Nella ripresa chiude definitivamente il match al 90′ minuto, quando l’arbitro Rizzoli fischia un calcio di rigore in favore degli iberici per il fallo di Reveillere su Pedro. Dal dischetto il Blancos non sbaglia. Per la Nazionale francese è notte fonda. Galletti mai pericolosi dalle parti di Casillas, se si esclude il calcio di punizione del centrocampista Cabaye nel corso della prima frazione di gioco. Crediamo che la rinuncia a giocarsi la partita costerà caro al ct Blanc, il cui contratto scade al termine di questi Europei.
FALSO NUEVE – Ancora una volta Del Bosque ha sorpreso tutti, schierando un 4-3-3 senza attaccanti, con Fabregas a fungere da finto numero 9. La scelta, già adottata nella prima partita del Gruppo C contro l’Italia, ha fatto storcere il naso a parecchi addetti ai lavori prima del fischio di inizio. Nonostante le critiche e una partita non spettacolare, il risultato ha dato ancora una volta ragione al commissario tecnico della Spagna, vincitore due anni fa della Coppa del Mondo in Sudafrica.
BANDIERA BIANCA – Alla Donbas Arena ieri sera abbiamo assistito alla resa francese ancora prima che scendesse sul terreno di gioco. Laurent Blanc ha sconfessato le proprie idee tattiche scegliendo di non giocare. Un 4-4-1-1 con Debuchy spostato sulla linea di centrocampo. In mediana Cabaye e M’Vila, con Ribery sulla trequarti dietro l’unica punta Benzema. Prova imbarazzante quella dei Bleus, entrati in campo con l’unico scopo di distruggere il gioco degli avversari senza mai riuscirci.
INVIOLABILE – Anche ieri la difesa della Roja ha confermato di essere impenetrabile. Sergio Ramos e Pique fino ad oggi hanno avuto vita facile, favoriti dall’incredibile possesso palla messo in mostra dai loro compagni di squadra. Se tu, Spagna, tieni palla per 80′ minuti, lasciando le briciole ai tuoi avversari, e’ logico dopo 4 partite di un Europeo aver subito soltanto un gol (proprio contro l’Italia).
ADESSO RONALDO – In semifinale le Furie Rosse incontreranno il Portogallo di Cristiano Ronaldo, fin qui protagonista assoluto di questi Europei 2012. Il fuoriclasse del Real Madrid dovrà inventarsi qualcosa di straordinario contro la difesa iberica, composta da 3/4 da suoi compagni di club (Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos).
PAGELLE SPAGNA-FRANCIA 2-0, QUARTI DI FINALE EURO 2012
Jordi Alba 7: Dopo una Fase a gironi da protagonista, serve l’assist a Xabi Alonso per il gol che di fatto consegna alla Roja le semifinali. Il laterale sinistro del Valencia (in odor blaugrana) è forse la più bella sorpresa di questi Europei 2012 per la Nazionale spagnola. Xavi 6,5: niente di trascendentale dal cervello del Barca. E’ anche vero però che non sbaglia un passaggio a centrocampo, e al termine della partita sembra appena sceso in campo. Questo la dice lunga sulla “fatica” della Spagna ieri sera contro i Galletti. Xabi Alonso 7,5: una doppietta da urlo per il Blancos. Onnipresente in campo, lo ritroviamo in difesa, a centrocampo e in attacco. Una prestazione speciale per una partita speciale, la numero 100 con la maglia della Nazionale. Fabregas 6,5: è lui il falso nueve, l’asso nella manica di Del Bosque. Attacca l’area da vero centravanti, anche se i suoi piedi non sono da numero 9.
Debuchy 5: non ha colpe se Blanc decide di schierarlo a centrocampo, lui che centrocampista non è. Quando la Spagna ha visto il terzino sinistro del Lille in quella posizione ha capito di avere il via libera per l’allenamento del tardo pomeriggio. In pochi infatti si sono accorti che fosse un quarto di finale degli Europei. Cabaye 6: tra i pochi a salvarsi nel disastro francese. Il centrocampista del Newcastle è protagonista di una discreta prova, e della conclusione più pericolosa verso la porta di Casillas. Conclude l’avventura in Ucraina senza infamia e senza lode. Ribery 5,5: ci prova, la determinazione non gli manca, ma l’ennesimo fallimento transalpino lo travolge. Un anno horribilis per Ribery, del tutto simile a quello del proprio compagno di club Robben. Benzema 5,5: leggi Ribery. Commovente ad inizio ripresa, quando cerca disperatamente di ricevere il pallone dai suoi compagni. Serata da dimenticare per Karim, che adesso farà il tifo per Cristiano Ronaldo in semifinale.
Tabellino Spagna-Francia 2-0, quarti di finale Euro 2012 Spagna (4-3-3): Casillas 6, Arbeloa 6, Sergio Ramos 6,5, Jordi Alba 7, Xabi Alonso 7,5, Xavi 6,5, Iniesta 6,5 (84′ Cazorla s.v.), Silva 7 (65′ Pedro 6,5), Fabregas 6,5 (67′ Torres 6). Allenatore: Del Bosque. Francia (4-4-1-1): Lloris 6, Reveillere 5, Rami 5, Koscielny 6, Clichy 5, M’Vila 5, Cabaye 6, Malouda 5 (65′ Menez 5), Debuchy 5 (65′ Nasri 5), Ribery 5,5, Benzema 5,5. Allenatore: Laurent Blanc.