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  • E’ un super Bologna, Cagliari ko. Diamanti versione Nazionale

    E’ un super Bologna, Cagliari ko. Diamanti versione Nazionale

    Perfezione emiliana al Dall’Ara questo pomeriggio nella sfida Bologna-Cagliari, match valido per la 27esima giornata di Serie A. I padroni di casa entrano in campo aggressivi, concentrati e con la determinazione giusta per fare propri i tre punti mentre i sardi, dopo due ottime vittorie in un periodo molto difficile dal punto di vista societario (arresto del presidente Cellino), appaiono stanchi, inconcludenti e poco reattivi. Le sconfitte di Siena e Pescara con il pareggio esterno del Palermo, permettono alle due formazioni in campo quest’oggi a Bologna di poter stare relativamente tranquille, visto il distacco di 10 punti dalle ultime tre posizioni. Protagonista del match è stato sicuramente Alessandro Diamanti che con la sua classe ha trascinato i compagni verso una meritata vittoria permettendo agli emiliani di sorpassare i sardi in classifica.

    Bologna-Cagliari 3-0, Taider – Diamanti – Pasquato

    Diamanti in contrasto con la difesa del Cagliari © Dino Panato/Getty Images
    Diamanti in contrasto con la difesa del Cagliari © Dino Panato/Getty Images

    E’ un Bologna praticamente perfetto quello che si presenta al Dall’Ara nella sfida salvezza contro il Cagliari. Partono a razzo i ragazzi di Pioli che dopo pochi minuti passano in vantaggio con il francese Taider, bravissimo a sfruttare una sponda di Gilardino e ad infilarsi tra le maglie sarde, favorito anche da un rimpallo, castigando Agazzi con un bolide che va a terminare la propria corsa sotto il sette. Questo permette agli emiliani di gestire al meglio la partita contro un Cagliari impresentabile che non crea nessun pericolo dalle parti di Curci. Al 20′ arriva la rete del 2-0 con il magnifico Alessandro Diamanti che sulla destra scambia stretto con Gilardino e va ad inventarsi una conclusione a giro che supera il portiere cagliaritano sul palo più lontano.

    Il Cagliari tenta una timida reazione, ma per Curci quest’oggi è una giornata di relax. Anche nel secondo tempo si presenta una sola squadra in campo, ed è quello bolognese che si ritrova anche in superiorità numerica al 55′ per l’espulsione di Francesco Pisano (brutto fallo, non cattivo, cartellino rosso dubbio ma ci può stare). In questo momento termina definitivamente la gara dei sardi, con Pulga e Lopez che provano il tutto per tutto inserendo Nenè, Pinilla e Cossu. Il trio offensivo non incide e al 92′ arriva l’eurogol di Pasquato che dai trenta metri inganna Agazzi con un tiro dalla distanza d’esterno. 3-0 il risultato finale che legittima l’effettivo dominio della squadra di casa.

    PAGELLE BOLOGNA-CAGLIARI
    Diamanti 8 – Nei primi minuti subisce due brutti falli da Astori e Conti, si rialza, si lamenta un po e poi sfodera una delle migliori prestazioni di tutto il campionato. Segna un gol fantastico e delizia il pubblico con giocate importanti. La maturazione è avvenuta, chissà se in estate cercherà nuove avventure lontano da Bologna.
    Morleo 7 – Un treno sulla sinistra, non lo ferma nessuno. Rapido, concreto e piedi discreti. La fascia mancina bolognese è sua.
    Sau 5.5 – Il bomber sardo incappa in una giornata no, non aiutato sicuramente dai compagni di squadra che si presentano al Dall’Ara con poca grinta e determinazione.
    Nainggolan 5.5 – Dopo un campionato perfetto, arriva la prima insufficienza stagionale. Sbaglia troppi passaggi, non si esalta negli interventi in scivolata (il suo forte) e sembra fiacco nella corsa.

    TABELLINO BOLOGNA-CAGLIARI 3-0
    Bologna (4-2-3-1): Curci sv; Garics 6, Sorensen 6, Cherubin 6.5, Morleo 7; Perez 6.5, Taider 7; Diamanti 8 (76′ Moscardelli 6), Kone 6 (58′ Lazaros 6.5), Gabbiadini 6.5 (87′ Pasquato 6.5); Gilardino 7. Allenatore: Pioli 7.5
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5; Pisano 5, Rossettini 5.5, Astori 5, Ariaudo 6; Ekdal 5.5 (60′ Cossu 5.5), Conti 5.5, Dessena 6; Nainggolan 5.5; Sau 5.5 (74′ Nenè 5.5), Ibarbo 5 (59′ Pinilla 5.5). Allenatore: Pulga 5
    Marcatori: 5′ Taider, 19′ Diamanti, 92′ Pasquato

  • Il weekend nero di Paolo Cannavaro, Napoli ko e ansia sentenza

    Il weekend nero di Paolo Cannavaro, Napoli ko e ansia sentenza

    Per il Napoli e per il suo capitano Paolo Cannavaro  la vigilia di Napoli-Bologna non può essere stata delle più serene, considerando l’attesa per la sentenza del filone partenopeo di scommessopoli, legato alla tentata combine di Sampdoria-Napoli del 2010 promossa da Matteo Gianello, ex portiere azzurro, ma rifiutata con sdegno da Paolo Cannavaro e Grava. Ciò che, però, rischia di compromettere la stagione dei due – con una squalifica che verrà formalizzata oggi e che sembra probabile sarà di sei mesi – è l’omessa denuncia del loro compagno di squadra.

    Una vicenda che avrà turbato di certo i due, ed in particolare il capitano azzurro, legato in maniera più che viscerale alla squadra, la sua squadra, la sua città. Paolo Cannavaro appare come un ragazzo pacato ed equilibrato, cresciuto con l’esempio di un fratello più famoso che ha preso il volo ben presto: lui, invece, ha deciso di restare, di credere nel progetto partenopeo e di diventarne il simbolo, con la fascia al braccio. Una vicenda simile, per un ragazzo di profondi valori e principi come Paolo Cannavaro può essere devastante, perlomeno nell’animo, anche se all’esterno si cerca di far trapelare il meno possibile, forse anche per non turbare l’intero ambiente con i propri crucci: capitan Cannavaro conosce bene la piazza e sa che ogni emozione, positiva o negativa che sia, verrebbe amplificata e, pertanto, ha deciso di non esternare nulla sul proprio stato d’animo, nell’attesa di conoscere quale dovrà essere il suo destino.

    Paolo Cannavaro, ansia per la sentenza calcioscommesse | ©  Ed Jones/AFP/GettyImages
    Paolo Cannavaro, ansia per la sentenza calcioscommesse | © Ed Jones/AFP/GettyImages

    L’unica voce libera di esprimere, in maniera mediata, le sue sensazioni è quella del suo legale Luciano Ruggiero Malagnini che non ha perso occasione per criticare anche aspramente l’operato del procuratore federale Stefano Palazzi che ha “calcato la mano con i tesserati e punisce poco le società, un aspetto che secondo i codici non è giusto”. Come lo stesso avvocato Malagnini ha precisato, il target minimo di squalifica in questi casi è di sei mesi, mentre il massimo fino ad un anno ma l’aspetto assolutamente insolito nella questione è che per la responsabilità oggettiva della società Napoli il procuratore federale ha proposto un punto di penalità, mentre la Disciplinare sembra orientata verso i due punti anche se “la regola dice che bisognerebbe partire da tre”.

    In questo clima di attesa e di tensione, la partita di ieri in posticipo tra Napoli e Bologna ha mostrato in maniera molto nitida lo stato d’animo degli uomini di Walter Mazzarri. La testa non era libera, la concentrazione non era massima: solo così è possibile spiegare una sconfitta interna per 2-3 maturata in maniera tanto rocambolesca. Prima il vantaggio bolognese, poi il pari e la rimonta napoletana, e poi il nuovo pari del Bologna con euro-gol in sforbiciata di Konè ed il nuovo vantaggio definitivo dei rossoblu, con Daniele Portanova al rientro dopo aver scontato quattro mesi di squalifica per omessa denuncia.

    Una sorta di scherzo beffardo per Paolo Cannavaro, una coincidenza amara che può essere considerata un modo per ricordargli che oggi conoscerà il suo destino, un risultato che per la squadra significa prima sconfitta casalinga e secondo ko di fila, oltre che veder allontanarsi la vetta della classifica che, con la penalità eventuale, potrebbe divenire ancora più distante.

    L’attesa snervante, perlomeno, è finita: oggi la sentenza sgombererà il campo dai dubbi.