Quando la trattativa sembrava arenata la cancellazione delle prime due giornate della regular Season del campionato NBA ha dato nuova linfa al patron della Virtus Sabatini nel cercar di riportare in Italia Kobe Bryant. A svelare la nuova proposta della Virtus Bologna è lo stesso Sabatini che ha annunciato per questa notte l’ultimo contatto, quello decisivo, per trovare una soluzione. Sabatini oltre all’amichevole “evento tributo” ha proposto un mini contratto per 2-4 match tra i quali il confronto ravvicinato con Gallianari nella sfida con MIlano. Kobe Bryant/Patrick McDermott Getty Images Sport
Queste le parole di Sabatini “Quando Stern ha annunciato che la NBA non sarebbe partita, per noi è stata una grande gioia. Sono felice che l’accordo sia saltato, perché ora si aprono spiragli importanti. “Speriamo che questa notte si possa prendere una decisione definitiva. Abbiamo formulato un’altra proposta, che prevede o un evento-tributo per lui, o un pacchetto di due-quattro partite, e questo ci permetterebbe di assistere alla sfida fra Kobe e Gallinari. Sarebbe affascinante vederli in Italia: credo sia una grande opportunità per tutti”.
Il sogno di Sabatini, che nel frattempo ha già trovato gli sponsor per sostenere la trattativa, è quello di regalare la maglia della Virtus di Kobe Bryant a Paul McCartney nell’altro mega evento organizzato per il prossimo 26 novembre all’Unipol Arena.
Altro incontro finito male quello di ieri tra i proprietari delle squadre NBA ed i rappresentanti dei giocatori, a questo punto, cancellata la preseson, c’è il forte rischio che l’intero campionato venga cancellato dato che sostanzialmente in ogni riunione avvenuta finora le 2 parti proseguono con le loro idee e non vengono fatti passi avanti nelle trattative per trovare un accordo collettivo che soddisfi sia le esigenze degli owners che quelle dei giocatori. NBA.comIeri erano presenti tra gli altri, al meeting, anche alcuni degli atleti più famosi (tra i quali Kevin Garnett e Paul Pierce dei Boston Celtics, Amar’è Stoudemire dei New York Knicks e Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers), forse per dare un segnale ai proprietari delle franchigie, ma tutto ciò non è bastato per avere il via libera alla stesura del nuovo accordo collettivo. I giocatori hanno fatto presente di voler scendere dal 57% al 53% dei guadagni della Lega per i loro contratti ma insistono sul mantenere un salary cap soft, i proprietari invece vogliono necessariamente che le Star NBA scendano al 46% dei guadagni complessivi e spingono per il salary cap hard quindi senza nessuna possibilità che squadre con più disponibilità sforino il tetto massimo di stipendio fissato dalla Lega, questo quindi per dare possibilità di vittoria anche alle squadre più piccole che magari non possono competere con le disponibilità economiche dei team delle grandi città.
“Oggi l’accordo non si è trovato. Non siamo stati in grado di avvicinarci abbastanza a tal punto da risolvere la questione. Pensiamo ad un accordo collettivo che possa andare bene ai nostri giocatori, non solo stando ad oggi, ma guardando soprattutto al futuro . Vogliamo che si torni in campo, vogliamo giocare a basket e non stare fermi. Ma la realtà è che siamo dipendenti e la NBA è il datore di lavoro, e quindi loro hanno in mano le chiavi fino a quando il lockout sarà concluso“.
Ha affermato il presidente dell’associazione giocatori. Adam Silver, vice del commissioner David Stern si mostra molto pessimista:
“Siamo sul punto di annullare il resto della pre-season.Quindi è ufficiale, in sostanza, come abbiamo detto ai giocatori, che se entro lunedi 10 ottobre non avremo un accordo di base, non avremo scelta se non quella di annullare le prime due settimane della stagione regolare“.
David Stern ha provato in ogni modo a fare da mediatore tra le parti ma il suo intervento non è servito a nulla. Queste le sue parole all’uscita dagli uffici:
“La posizione ufficiale delle parti era questa: giocatori al 53% ed i proprietari al 47%. Poi c’era un gruppo molto, molto ridotto, che includeva anche me e Adam Silver, ha portato avanti un’altra proposta che sarebbe quella di dividere gli introiti esattamente al 50%”. Questa proposta comunque per ora non ha trovato successo“.
Si attendono giorni veramente caldi per risolvere la vertenza che potrebbe quindi portare alla cancellazione totale dell’intera stagione agonistica 2011/2012.
Improvvisa frenata nell’affare che avrebbe dovuto portare la stella dei Lakers Kobe Bryant alla Virtus Bologna. A confermarlo è una nota apparsa sul sito ufficiale della squadra emiliana, nella quale si evince l’indisponibilità di due squadre della Lega, Cremona e Varese, a modificare il calendario della Serie A di basket. Ecco il comunicato:
“Con grande stupore Virtus Pallacanestro prende atto che, a causa del parere negativo di alcuni club associati alla Lega Basket, non è possibile procedere con il palinsesto previsto delle 10 partite, mettendo così in forte discussione la piattaforma economica su cui si basa il progetto di portare Kobe Bryant in Italia“.
“Ho telefonato a Vescovi, general manager di Varese, e mi ha detto di voler vedere il calendario prima di decidere… Mi stupisce una cosa del genere detta da un dirigente di basket che dovrebbe invece comprendere che se aumenta il pubblico negli impianti, se aumentano gli sponsor che investono nella pallacanestro, un futuro avrà uno stipendio un po’ più ricco“.
Inoltre trova incomprensibile l’impuntarsi delle due squadre sulle prime due giornate che, secondo il suo piano, avrebbe concesso alla Virtus di giocare le prime due partite in casa (regola non ammessa) per ammortizzare così il costo del giocatore, in modo tale da avere il ritorno economico necessario:
“Invece di giocare il 27 dicembre contro la Benetton, chiedevo di giocare il 13 ottobre“.
Insomma, si preannuncia un weekend caldissimo sulla questione Bryant che speriamo possa avere esito positivo per il bene del basket italiano.
Mancherebbe solo l’ufficialità (per alcuni dettagli sul contratto) per celebrare il matrimonio tra Kobe Bryant e Virtus Bologna, ma come ha tenuto a precisare il patron della Virtus Bologna Claudio Sabatini, citando una famosa frase di Vujadin Boskov quando allenava la Sampdoria degli anni d’oro:“rigore è quando arbitro fischia”. facendo capire che comunque ancora non si può annunciare l’accordo. Il numero 1 di Bologna ha spiegato la situazione:
“Abbiamo trovato l’accordo sulla parte economica, dobbiamo solo definire alcuni particolari“.
“Spero che in America non trovino l’accordo per far ripartire l’NBA. Noi abbiamo trovato l’intesa su 10 partite, anche perché non ci potremmo permettere l’11esima. Ringrazio Bryant e il suo agente per la disponibilità e per la massima collaborazione che hanno avuto. Per noi adesso e’ fondamentale chiudere il 9 ottobre e avere Kobe in campo il 9 con la Virtus Roma, i tempi sono molto stretti, ma dobbiamo farcela“.
Ha continuato Sabatini che poi passa ai ringraziamenti:
“I grandi sono grandi veramente, l’operazione per noi ha un importo notevole, per Kobe no, ringrazio lui e il suo agente perché in questi anni ho trattato con campioni molto meno forti di Bryant e ho avuto molti più problemi. Mi auguro che per l’annuncio sia solo questione di ore, dobbiamo organizzare queste 10 partite, ma in questo momento voglio e devo ringraziare la Lega Basket e tutti i colleghi che hanno partecipato all’operazione dando la massima collaborazione. Hanno compreso che non e’ un progetto della Virtus ma di tutta la Lega. Ringrazio anche il Presidente della Federbasket Dino Meneghin che sta concedendo alcune deroghe, il campionato è stato rivoluzionato e senza il caso Reyer Venezia noi non potevamo chiudere con Bryant. Con l’arrivo di Kobe vince il nostro sistema!”
Dopo essere stato qualche giorno fa a Istanbul con tanto di visita al Galatasaray, la stella dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant è arrivato in Italia, a Milano, per continuare il suo tour promozionale nel capoluogo lombardo alla House of Hoops by Foot Lockerper premiare, insieme alla nostra stella NBA Marco Belinelli, la squadra vincitrice del torneo 3 contro 3 svoltosi al playground di Parco Sempione e l’Mvp Giovanni Rugolo. Nello stesso store Kobe ha poi lasciato il calco delle sue mani e tenuto un incontro con alcuni giovani fan. Le migliaia di sostenitori in visibilio si chiedono se qui nel Bel Paese è solo di passaggio oppure se c’è una concreta possibilità di vederlo (almeno per qualche mese) nel campionato italiano di basket; ecco le sue dichiarazioni in merito:
“Giocare in Italia come mio padre? E’ molto possibile, sarebbe un sogno per me. C’è un’opportunità per arrivare alla Virtus Bologna e ne stiamo parlando proprio in questi giorni. Vediamo cosa succederà“.
La star gialloviola annuncia che sarà anche ai giochi di Londra della prossima estate nel Dream Team Usa: “In Italia è iniziato il mio sogno di giocare in Nba. Qui ho imparato i fondamentali, a tirare, a passare, a tagliare senza palla. Cose che quando sono tornato in America i miei coetanei non sapevano fare perché pensavano solo a saltare e schiacciare“.
Insomma, dichiarazioni che sanno più di una semplice apertura per giocare nella Serie A italiana. D’altronde il “Black Mamba” non ha mai nascosto il suo desiderio di poter, un giorno, giocare nel campionato dove in passato ha militato suo padre Joe. L’offerta della Virtus Bologna è di 1,8 milioni per giocare 10 gare per un periodo che va dal 9 ottobre al 16 novembre. Gli addetti ai lavori sono già in fibrillazione per il possible approdo, anche se per un breve periodo, di Kobe in Italia.