Tag: klose

  • Fantacalcio 2012/2013: migliori e peggiori per ruolo al giro di boa

    Fantacalcio 2012/2013: migliori e peggiori per ruolo al giro di boa

    L’anno sta per finire ed è tempo di tirare le somme. Chi sono i giocatori che hanno più deluso al fantacalcio? E quali sono invece quelli che hanno sorpreso in positivo? Sicuramente ce ne sono tanti di entrambe le categorie ma, per fare maggiore chiarezza, abbiamo deciso di selezionare 5 elementi di ogni ruolo che si sono rivelati top e 5 che si sono dimostrati dei flop. I fanta allenatori che hanno scommesso sui primi senz’altro si sono ritrovati in mano un bel tesoretto: non vorremmo essere invece nei panni di coloro che hanno scommesso sui secondi…Vediamo dunque nel dettaglio quali sono i migliori e i peggiori portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti in circolazione iniziando dalla top-five.

    PORTIERE

    Il ruolo più delicato di tutti è quello del portiere. Quando la squadra subisce gol, è lui che paga per tutti e anche il fantacalcio sembra dimostrare questa tesi: un secco -1 per ogni rete subita non è poco. Alla fine di una partita, è facile avere un estremo difensore con un punteggio quasi imbarazzante per colpa anche di una difesa ballerina. Chi si è comportato meglio? Ecco la classifica. Al primo posto Marchetti che ha dimostrato di valere i soldi che il listone mette accanto al suo nome: media altissima per lui e chi l’ha preso ha fatto un affarone. Dietro troviamo il solito Buffon, garanzia di diritto. Fra le altre sorprese troviamo Consigli, Handanovic e Brkic, tutti colpi low-cost.

    DIFESA

    Per la difesa il migliore in assoluto è Barzagli. Il centrale bianconero ha una media quasi costante, circa 6.5, e per chi usa il “modificatore” i punti extra sono assicurati con lui nel pacchetto arretrato. Segue Rodriguez, difensore rivelazione della Fiorentina che ha già messo a segno 5 gol. Altro goleador inatteso è Angella, centrale dell’Udinese che vanta 4 realizzazioni. Sull’ultimo gradino diamo spazio al giovane De Sciglio: all’inizio sembrava destinato a vedere il campo col binocolo ma poi ha conquistato il posto da titolare facendo molto bene.

    Erik Lamela
    Erik Lamela tra i top del Fantacalcio 2012/2013 | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages
    CENTROCAMPO

    Il miglior colpo a centrocampo se l’è assicurato colui che ha puntato su Lamela: il romanista infatti nel listone parte come centrocampista anche se di fatto Zeman lo usa come attaccante. Già 10 gol per lui. Sempre nella capitale ha disputato un buon girone Hernanes, seguito dal partenopeo Hamsik. La sorpresa? Aquilani. Il giocatore della Fiorentina si trova alla perfezione negli schemi di Montella e ogni tanto segna qualche golletto.

    ATTACCO

    La concorrenza fra gli attaccanti è spietata. Nonostante questo non si deve far molta fatica per dire che il top del top è comunque Cavani giocatore con una media gol impressionante. Dietro di lui la sopresa El Shaarawy, attualmente capocannoniere del torneo. Da tenere d’occhio anche Osvaldo, Klose e Di Natale, giocatori con il gol nel sangue.

    Questi erano i migliori nel loro ruolo. Diamo spazio invece ora ai peggiori.

    PORTIERE

    La grande delusione è stata Stekelenburg, caduto fra l’altro nel dimenticatoio quando Zeman ha iniziato a preferirgli Goicoechea. Seguono Abbiati, Viviano e Sorrentino, tutta gente partita per far bene che ha finito per essere sommersa di gol.

    DIFESA

    Chi ha deluso di più è stato Abate: il terzino rossonero è irriconoscibile tanto che ha perso il posto in favore di De Sciglio. Male anche Astori, troppi cartellini minano il suo rendimento. In calo anche Zanon e Di Cesare rispettivamente del Pescara e del Torino.

    CENTROCAMPO

    Ilicic è un talento che non riesce più a esprimersi: chi ha puntato su di lui è rimasto ancora una volta deluso dal suo rendimento incostante. Seguono Sneijder, mai utilizzato in questa stagione o quasi dall’Inter, Boateng, in cerca di un’identità, Vargas, sparito a Genova e Donati del Palermo.

    ATTACCO

    Il più deludente è stato Pato: il brasiliano sta per lasciare Milano con 0 gol in campionato. Il suo prezzo era comunque alto all’inizio della stagione…Da dimenticare fin quì anche le stagioni di Thereau, Destro e Calaiò. Anche Borriello ha deluso le aspettative.

  • Lazio Napoli, notte da Champions all’Olimpico

    Lazio Napoli, notte da Champions all’Olimpico

    Poco prima della Santa Pasqua la serie A regala un ultimo succulento appuntamento. Lazio Napoli vale la Champions League e arriva alla fine di una giornata entusiasmante che ha visto il Milan soccombere in casa contro la Fiorentina riaprendo definitivamente il discorso scudetto, l’Udinese riprendersi in ottica terzo posto mentre Roma e Inter oramai costrette ad accontentarsi delle briciole dopo un campionato decisamente anonimo. Lazio e Napoli arrivano all’appuntamento in un stato di forma psicofisico decisamente provato dagli impegni Europei ma con la voglia spasmodica di superarsi cercando lo scatto decisivo verso la prossima Champions League.

    Edy Reja deve far i conti con le tantissime assenze riproponendo il modulo ad albero di Natale in attacco con capitan Rocchi costretto agli straordinari per sopperire alla pesante assenza di Miroslav Klose.

    Goran Pandev titolare Lazio Napoli | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Le aquile sperano in una giornata si di Hernanes e nelle capacità di inserimento di Mauri. In difesa DIakitè dovrebbe sostituire Dias al fianco di Biava mentre sugli esterni ci saranno Konko e Radu.

    Mazzarri arriva a Lazio Napoli con qualche contestazione in settimana. Il tecnico livornese è accusato di far scarso uso della panchina affidandosi alla vecchia guardia anche quando è fuori condizione. Questa sera però le assenze di Maggio e Zuniga lo costringerà ad uno stravolgimento tattico adoperando l’inconsueta difesa a 4 con Campagnaro e Aronica esterni e Britos a far coppia con capitan Cannavaro. In avanti al trio delle meraviglie Hamsik, Lavezzi e Cavani si aggiungerà anche Pandev. In mediana con Inler ci sarà Dzemaili invocato a gran voce dai tifosi.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO NAPOLI
    LAZIO (4-2-3-1):
    Marchetti; Konko, Biava, Diakité, Radu; Ledesma, Cana; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Rocchi. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Zauri, Garrido, Candreva, Kozak, Alfaro. All. Reja

    NAPOLI (4-3-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos, Aronica; Dzemaili, Inler, Hamsik; Pandev, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Colombo, Grava, Fernandez, Fideleff, Dossena, Dezi, Vargas. All. Mazzarri

    ARBITRO: Mazzoleni (Niccolai-Marzaloni, 4° uomo: Gervasoni)

  • Lazio Novara: le pagelle. Bum Bum Rocchi

    Lazio Novara: le pagelle. Bum Bum Rocchi

    La Lazio batte facilmente un Novara da Serie B. La doppieta di capitan Rocchi e la rete di Biava segnano una partita mai in discussione. Nessuna delle due squadre offre un bel calcio, ma la compagine bianoceleste conquista tre punti fondamentali nella corsa alla Juventus con una facilità che ne dimostra una crescita evidente. Il Novara dovrà cambiare atteggiamento e cercare di giocare le partite, anche le più complicate, invece di partire sconfitto a priori. (commento e video highlights di Lazio Novara)

    Capitan Rocchi protagonista di Lazio Novara | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

    Analizziamo adesso le prestazioni individuali attraverso le pagelle di Lazio Novara
    PAGELLE LAZIO.

    Marchetti 6 E’ praticamente inoperoso.

    Konko 6 Partita ordinata di contenimento.

    Biava 6,5 Il gol segnato cancella le sbavature del primo tempo. Nel secondo la fa da padrone complice l’inoffensività piemonetese.

    Stankevicius 6,5 Non sbaglia nulla. Se il Novara non punge mai è anche merito dei suoi anticipi e della sua egemonia sulle palle aeree.

    Radu 6 Anche per lui 0 errori. Difende con attenzione anche se non riesce a incidere in fase offensiva.

    Gonzales 6,5 Gioca una partita di grande generosità in fase di contenimento che gli toglie energie per attaccare con qualità. Si prende il merito dell’assist del terzo gol laziale.

    Ledesma 6 Il mediano di Reja fa il geometra senza troppo successo, ma è puntuale in fase difensiva e sempre pronto a pennellare palle insidiose sui calci piazzati. Da una sua punizione arriva il gol del 2-0 di Rocchi.

    Lulic 6 Si preoccupa molto di spingere infatti quando la squadra imposta gli attacchi il serbo dà dinamismo e qualità. Quando si difende spesso è in ritardo oppure sbaglia il posizionamento. Fortuna per lui il Novara non è mai pericoloso.

    Hernanes 6,5 Non gioca una partita brillante considerando che potrebbe fare sfaceli con grandi spazi e ritmi bassi. Tuttavia è sempre decisivo: batte l’angolo del vantaggio laziale, regala un assist perfetto che Klose spreca ed è sempre insidioso coi tiri da fuori.

    Klose 5,5 Lavora molto per la squadra con sponde, recuperi e pressing alto, ma al 52′ fa una cosa che non è parte del suo dna calcistico: dopo aver scartato Ujkani manda incredibilmente fuori a porta vuota un tiro facilissimo.

    Rocchi 7,5 E’ il mattatore del match. Ha tre occasioni e due le deposita in rete dimostrando ancora una volta il suo fiuto da bomber d’area di rigore.

    Reja 6 La sua squadra supera agevolmente un avversario di livello molto inferiore. Tuttavia evidenzia una scarsa brillantezza di gioco oltre che una gestione della partita talvolta superficiale. Per aspirare a posizioni di vertice manca ancora un pizzico di maturità e di fluidità.

    PAGELLE NOVARA.

    Ujkani 5 Ha sulla coscienza il secondo gol. In positivo la bella parata su Rocchi nel primo tempo, ma forse ancora risente dell’infortunio al capo.

    Morganella 5,5 Non riesce a spingere mai e difende con qualche impaccio di troppo la fascia destra.

    Centurioni 4,5 La difesa del Novara è un colabrodo. Ogni palla inattiva mette in crisi la coppia centrale che fatica parecchio col gioco aereo e sbaglia costantemente i tempi di intervento.

    Ludi 4,5 Fa il paio con Centurioni nel disastro della retroguardia del Novara che è la più battuta del Campionato. Tra gli errori più evidenti c’è un posizionamento spesso sbagliato in una difesa che non riesce a muoversi in modo armonioso.

    Garcia 5 Oltre a difendere male sbaglia passaggi molto facili in impostazione.

    Porcari 4,5 Partita da dimenticare cominciata con un fallo inutile a centrocampo da cartellino rosso e continuata senza aggressività ai portatori di palla e con pochissima qualità in fase conclusiva.

    Radovanovic 5 Il centrocampo del Novara manca di spessore e il serbo ne è l’emblema: oltre a velocità e tecnica individuale oggi manca anche la voglia di giocare.

    Rigoni 5 Dovrebbe dare fantasia e velocità, ma non è in serata. Non è brillante, sbaglia tanto e non ha la consueta facilità nel saltare l’uomo.

    Mazzarani 5 Gioca una partita anonima. Non si inserisce mai in attacco e non lavora in contenimento. Sembra sempre alla ricerca della posizione giusta che non troverà.

    Rubino 5 Impalpabile. La squadra non lo supporta, ma lui perde ogni duello aereo o contrasto.

    Granoche 4,5 Oltre a non incidere mai sbaglia un gol clamoroso nel primo tempo che poteva riaccendere il match.

    Tesser 4,5 La sua squadra arriva a Roma con l’idea di aver già perso. Non è mai aggressiva e pecca di concentrazione in tutti i reparti. Non dimostra di essere organizzata e non riesce mai a costruire un’azione utile. Il problema è anche la scarsa qualità della rosa, ma con questo atteggiamento rinunciatario si va in B.

    Serie A, risultati, marcatori e classifica 14 giornata

  • Lazio Novara 3-0, doppio Rocchi e Biava. Video

    Lazio Novara 3-0, doppio Rocchi e Biava. Video

    Si è concluso il 14esimo turno di Serie A con il Monday Night all’Olimpico Lazio Novara. Una Lazio concreta travolge 3 a 0 un Novara sceso in campo con un atteggiamento più che rinunciatario. Gli uomini di Reja conquistano i tre punti senza grossi sforzi sguazzando nelle amnesie difensive piemontesi e dando prova di maturità e cinismo. La squadra di Tesser non ha mai minimamente messo in difficoltà l’avversario interpretando la partita senza agonismo e voglia di fare risultato. La scarsa brillantezza delle due squadre regala una partita brutta sotto il profilo dello spettacolo.

    Lazio Novara, la partita

    Rocchi e Klose protagonisti di Lazio Novara | ©Getty Images
    Primo Tempo. La Lazio comincia subito con una buona intensità spingendo il Novara nella sua metà campo. All’8′ un brutto fallo di Porcari su Hernanes meriterebbe il rosso, ma arriva solo il giallo. Al 14′ bella manovra laziale che regala una grande occasione a Rocchi che da due passi spara su Ujkani in uscita. I biancocelesti collezionano svariati calci d’angolo e su quello di Hernanes, un minuto più tardi, la difesa del Novara in pieno affanno concede il vantaggio di Biava su colpo di testa. Nell’occasione il portiere dei piemontesi cicca completamente l’uscita in collaborazione con uno spaesato Ludi. Ancora su palla inattiva al 22′ arriva il raddoppio laziale: punizione dalla destra di Ledesma che Rocchi mette in rete sempre di testa svincolandosi dalla debole marcatura di Granoche. Sul 2-0 la Lazio controlla la timida reazione del Novara che col minimo sforzo si crea due buone occasioni: prima Porcari tira da buona posizione e Marchetti blocca, poi Granoche in posizione sospetta spreca incredibilmente di testa su assist di Rigoni. Nel finale di tempo i piemontesi crescono leggermente, ma la Lazio chiude gli spazi senza problemi.

    SECONDO TEMPO. La ripresa comincia senza sussulti con la Lazio che controlla e il Novara che non morde. Al 52′ Hernanes inventa un assist splendido per Klose che scarta Ujkani e a porta vuota manda clamorosamente fuori. Seguono quasi venti minuti di pessimo calcio fatto di errori banali da entrambe le parti e una fase di stallo a centrocampo. Rompe il torpore il solito Rocchi che al 71′ su cross di Gonzales buca con una zampata l’immobile difesa del Novara. La partita non ha più nulla da dire anche perchè il Novara non riesce a costruire nulla di buono. C’è spazio però per un palo di Cisse appena entrato dopo una bella azione in contropiede. Chiude la traversa di Giorgi all’89’.

    Lazio Novara video highlights
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”113168″]

  • Zurigo-Lazio, sulle spalle di Cissè. Ultime e probabili formazioni

    Zurigo-Lazio, sulle spalle di Cissè. Ultime e probabili formazioni

    Dopo la gioia della vittoria nel derby per la Lazio è già tempo di tornare a giocare. Stasera affronterà lo Zurigo nella partita valida per i gironi di Europa League. Edi Reja deve rinunciare al match winner della straccitadina, Miroslav Klose. Il tedesco di origine polacca è alle prese con un affaticamento muscolare. Stesso problema per l’altro protagonista di domenica scorsa, Cristian Brocchi. Il centrocampista assieme al compagno non sono stati neppure convocati per la trasferta in Svizzera. Anche Stefano Mauri non è partito coi compagni. Il centrocampista offensivo dei biancocelesti, infatti, ha accusato un dolore nella zona muscolare dell’infortunio che lo ha tenuto fuori un mese. Dunque scelta precauzionale per evitare una ricaduta concreta.

    Djibril Cisse | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Per la sfida europea Reja torna al 4-2-3-1. Rivoluziona il centrocampo con gli inserimenti di Matuzalem e Cana. Quest’ultimo che acquisto prestigioso si è trasformato in oggetto misterioso deve vedersela con Ledesma per un posto da titolare. In difesa turno di riposo per Andre Dias sostituito da Diakitè. Sulle fasce giocheranno Konko sul versante sinistro e, dopo l’ottima prova contro la Roma, Lulic a sinistra al posto del romeno Radu. Nel tridente di centrocampo avanzato confermato il Profeta Hernanes con Gonzales a sinistra e Giuseppe Sculli rilanciato sulla destra. Davanti la Lazio giocherà con Cisse unica punta. Nel caso in cui l’allenatore goriziano decida di operare con un modulo a due punto in pole position c’è Tommaso Rocchi. LAZIO 4-2-3-1 Marchetti; Konko,Diakitè,Biava,Lulic; Cana,Matuzalem; Sculli,Hernanes,Gonzales; Cisse ALL.Reja La squadra svizzera scenderà in campo con un modulo speculare a quello laziale e cioè ancora il 4-2-3-1. Lo Zurigo avrà energia da vendere considerando che ha disputato l’ultima gara di Campionato il 24 Settembre scorso quando perse 2-1 in caso contro gli Yong Boys. L’ultima di europa League invece fu il 29 Settembre quando gli svizzeri pareggiarono in casa del Vaslui per 2-2. ZURIGO 4-2-3-1 Leoni; Teixeira, Rodriguez, Koch R., Koch P.; Zouaghi, Aegerter; Chermiti, Nikci, Alphonse; Schonbachler. ALL. Fischer

  • E’ già febbre da Derby. Parlano Delio Rossi, Reja, Luis Enrique e Bojan

    E’ già febbre da Derby. Parlano Delio Rossi, Reja, Luis Enrique e Bojan

    A sei giorni dalla straccitadina della capitale che vede la Lazio contro la Roma si affollano i pronostici e le dichiarazioni dei protagonisti e degli addetti ai lavori. L’atmosfera è già febbricitante e la città si prepara alla grande sfida fatta di sfottò ed entusiasmi che possono condizionare l’intera stagione dei tifosi e delle squadre. Come ad esempio Delio Rossi, ex allenatore dei biancocelesti e accostatto alla panchina giallorossa in estate. Il tecnico riminese prevede una partita in cui la farà da padrone la voglia di vincere. “Non credo sarà una partita tattica– afferma Rossi- e le squadre giocheranno per superarsi”. Alla classica domanda sul pronostico il mister, che fece il bagno nella fontana del Gianicolo per festeggiare la vittoria del derby del Dicembre 2006, risponde inequivocabilmente Lazio. Perchè la squadra di Reja è più collaudata ed è avanti con la forma fisica e inoltre ha operato molto bene sul mercato. Ma ha parole d’elogio anche per la Roma quando afferma che nonostante il derby “il futuro è della Roma”.

    Osvaldo e Bojan | ©Paolo Bruno/Getty Images)
    La voce del mondo laziale arriva proprio da parte del suo timoniere Edi Reja. Il mister goriziano che non ha mai vinto un derby in carriera si dimostra ottimista. Vede la sua Lazio in crescita dal punto di vista fisico e psicologico. Reja spera che “il pubblico laziale si diverta di più di quello romanista” ma riconosce che anche i giallorossi stanno migliorando e arrivano alla partita con due vittorie alle spalle e tanto entusiasmo. Sull’altra sponda del Tevere Luis Enrique risponde in modo laconico ma deciso: “sono pronto per il derby e forza Roma”. A condire le parole dei due allenatori ci sono le dichiarazioni del gioiellino della Roma Bojan Krkic. Il giovane attaccante giallorosso ha le idee chiare sul derby capitolino: “è più del Clasico tra Real e Barça”. Il motivo principale è che il Camp Nou in occasione del derby è popolato praticamente solo da tifosi catalani. L’Olimpico invece si colora sia di biancoceleste che di giallorosso e questo secondo Bojan rende il match più intenso e spettacolare. E lui vuole vincerlo anche perchè “non è una partita che vale solo tre punti e vorrei poter edire di aver vissuto il derby romano”.

  • Cesena-Lazio, ultime e probabili formazioni. Gioca Martinez

    Cesena-Lazio, ultime e probabili formazioni. Gioca Martinez

    Cesena e Lazio si affrontano in un momento difficile per entrambe le formazioni. Da una parte c’è un Cesena reduce da un brutto avvio di stagione con le sconfitte con Napoli e Catania. La società ha messo a disposizione di Gianpaolo una rosa che forse può ambire a qualcosa in più della salvezza, ma i risultati al momento sono impietosi. La Lazio dal canto suo è immersa nel caso Reja. L’allenatore voleva dimettersi dopo i fischi del pubblico nell’ultima gara casalinga persa col Genoa. Poi allenatore e spogliatoio lo hanno convinto a rimanere, ma rimangono la contestazione e i pochi punti all’attivo.

    PROBABILE FORMAZIONE CESENA. I romagnoli scenderanno in campo col 4-3-3. Tra i pali sarà confermato il giovane Ravaglia che sta sostituendo l’indisponibile Antonioli. In difesa giocherà la coppia di centrali  composta da Von Bergen Berghen e Marco Rossi, considerando che Benalouane dopo il rosso rimediato contro il Napoli ha perso il primo posto nelle gerarchie della retroguardia. A sinistra è certa la presenza di Lauro, mentre sul versante destro c’è il ballottaggio tra Ceccarelli e Comotto che sembra in vantaggio.

    Il trio di centrocampo vede Parolo e Candreva nei ruoli di mezze ali. Per il perno arretrato se la giocano Guana e capitan Colucci che potrebbe avere la meglio sul compagno.

    I tre tenori del reparto offensivo saranno Eder, Mutu e Martinez. L’unica variante potrebbe essere Ghezzal al posto del Malaca.

     CESENA 4-3-3 Ravaglia; Comotto,VonBergen,Rossi,Lauro; Parolo,Colucci,Candreva; Eder,Mutu,Martinez ALL. Gianpaolo

    A disposizione: Calderoni,Ceccarelli,Rodriguez,Guana,Martinho,Bogdani,Ghezzal

    PROBABILE FORMAZIONE LAZIO. Reja in campo col 4-2-3-1. Fra i pali Marchetti. Difesa composta dai centrali Dias e Diakitè (Biava è out dopo il brutto scontro con Ledesma di domenica scorsa). Fascia destra affidata al titolare konko. A sinistra ballottaggio tra Lulic e Stankevicius che è il favorito (Radu è ancora infortunato).

    Coppia di mediani Brocchi-Ledesma, anche se l’argentino subisce la concorrenza di Matuzalem. Dietro le punte confermato Hernanes sull’asse a tre insieme a Cissè e Gonzalez preferito a Sculli. Unica punta Miroslav Klose

    LAZIO 4-2-3-1 Marchetti; Konko,Dias,Diakitè,Stankevicius; Brocchi,Ledesma; Cissè,Hernanes,Gonzalez; Klose ALL.Reja

    A disposizione: Bizzarri,Cana,Lulic,Matuzalem,Sculli,Rocchi,Kozak

  • Lazio-Genoa le pagelle. Jorquera, che sorpresa!

    Lazio-Genoa le pagelle. Jorquera, che sorpresa!

    Il Genoa di Malesani sbanca l’Olimpico vincendo per 2-1. Partita a fasi alterne. Un primo tempo dominato dalla compagine biancoceleste che comincia col piede sull’acceleratore e trova il vantaggio al 12′ con Giuseppe Sculli che sfrutta un assist di Klose. Nella prima frazione di gioco gli uomini di Reja sono in totale controllo, fanno la partita e attaccano molto grazie agli inserimenti dei terzini e alle triangolazioni degli attaccanti.

    Il Genoa è impacciato e impaurito, ma comunque si ritaglia due ottime chances che non riesce a concretizzare. Nella ripresa ancora Lazio per dieci minuti, poi il nuovo entrato Jorquera inventa un assist per Palacio che segna e rivolta la partita. Ora la Lazio è poco lucida e sulle gambe. Il Genoa prende in mano il gioco e trova il gol del vantaggio con Kucka al minuto 27 portando a casa i 3 punti senza troppi affanni.

    PAGELLE LAZIO.
    Marchetti 5,5 Non è costretto a fare grandi parate, ma sul gol che decide la partita potrebbe intervenire meglio su Kucka lanciato a rete.

    Konko 5 Dopo un gran primo tempo fatto di discese offensive e buona copertura difensiva crolla nel secondo. Sul pareggio genoano non stringe bene su Palacio. Dopo di che sbaglia passaggi e incappa in distrazioni difensive.

    Biava 5,5 Partita poco brillante per lui. Buca la marcatura sul primo gol, ma causa infortunio non partecipa al crollo della retroguardia laziale.

    Dias 5 E’ il leader della difesa e la sua giornata no è il cartello del pacchetto arretrato biancoceleste. Già nel primo tempo soffre il pressing delle punte del Genoa e per tutta la partita (sopprattutto nel secondo tempo) legge male le situazioni di gioco e non trascini i compagni di reparto intimoriti.

    Lulic 5 Anche per lui primo tempo ad alti livelli. Si scatena in attacco facendo impazzire prima Mesto e poi Granqvist e difende alla grande vincendo sempre i duelli con gli avversari e reimpostando con qualità. Nel secondo tempo è disastroso. Sbaglia passaggi e movimenti e soprattutto sul secondo gol del Genoa va in pressione sull’uomo sbagliato spaccando in due la difesa e creando il canale per l’inserimento di Kucka.

    Brocchi 6,5 Grande lottatore di centrocampo. Rimane in piedi anche quando la Lazio cade lottando su ogni palla. Nel secondo tempo è protagonista di una discesa incredibile di 30 metri che solo per pochi centimetri non trasforma in gol.

    Matuzalem 6 Fa un grande lavoro oscuro da vero mediano, ma non rinuncia a regalare geometrie nel primo tempo. Nel secondo tempo cala in qualità, ma mantiene una discreta tenuta atletica

    Hernanes 5 Sembra il fantasma di se stesso. Primo e secondo tempo sono uguali per lui: passaggi sbagliati, lentezza di gambe e poche idee.

    Cisse 7 E’ il migliore dei suoi. Unisce spunti in velocità a passaggi filtranti e ripiegamenti difensivi. E’ una minaccia costante per gli avversari, nel secondo tempo quando la Lazio non offre un gioco d’attacco organizzato è l’unica alternativa per far male al Genoa.

    Sculli 6,5 Segna una rete da vero bomber anticipando perfettamente Mesto. Si da molto da fare per la squadra correndo tanto, ma cala vistosamente nella fase finale della partita.

    Klose 6,5 E’ sempre reattivo e tiene in apprensione da solo al difesa avversaria. Fa una assist di pregevole fattura, ma sempre nel primo tempo sbaglia un gol clamoroso non da lui. Nel secondo tempo gioca senza una squadra che lo supporti.

    Ledesma 4,5 (dal 14′ s.t.) Entra al posto di Hernanes, ma non da la qualità richiesta. Anzi, complice una brutta testata rimediata, sbaglia moltissimi passaggi, perde contrasti e danneggia la squadra.

    Diakitè 6 (dal 19′ s.t.) Sbaglia qualche chiusura difensiva, ma si avventura in un paio di sortite offensive notevoli e sfiore il gol di testa a pochi minuti dal termine.

    Reja 5 La sua squadra offre un calcio frizzante per 45 minuti. Nella ripresa, invece, offre soltanto errori e poco lucidità. Il tecnico goriziano deve lavorare sulla concentrazione e sui movimenti difensivi.

    PAGELLE GENOA.
    Frey 6 Non corre grossi rischi, ma quando serve si fa trovare pronto. Incolpevole sul gol di Sculli.

    Granqvist 5,5 Subentra all’infortunato Mesto, ma non sembra prontissimo. Corre qualche rischio dietro e non spinge con convinzione.

    Dainelli 6 Dopo un primo tempo confusionario guida con sicurezza la retroguardia genoana guadagnando la sufficienza anche grazie alla vittoria.

    Kaladze 6,5 Sbaglia poco ed è sempre grintoso e concentrato. Nel primo tempo soprattutto tiene in piedi la traballante struttura difensiva.

    Antonelli 5 Nel primo tempo non riesce quasi mai a contenere Cissè e dalla sua fascia arriva l’assist di Klose. Nel secondo tempo migliora in difesa, ma spinge pochissimo.

    Kucka 6,5 E’ protagonista di una brutta prestazione per tutto il primo tempo. Poi nella ripresa guadagna in ordine e tranquillità e quando si invola e va a segnare il gol della vittoria la sua votazione sale sensibilmente.

    Veloso 6,5 Bella partita per il portoghese. E’ il vero regista del Genoa. Taglia il campo col suo mancino regalando ordine e fantasia condite da un palleggio notevole. Nel secondo tempo cresce e guida la zona centale del campo da vero timoniere.

    Constant 5 Nel ruolo nuovo di ala non si ritrova. Fallisce una palla gol incredibile nei primi minuti e non entra mai in partita vagando per il campo senza incidere. La squadra certo non lo aiuta e viene sostituito a fine primo tempo.

    Palacio 7 E’ il solito trascinatore anche nel primo tempo da dimenticare del Genoa in cui sbaglia un gol fatto, ma è l’unico a dare segni di vita. Nella ripresa sfrutta un assist magnifico e con freddezza realizza il gol che cambia la partita. Prosegue l’ottima prestazione con l’assist per Kucka e lavorando per la squadra con tecnica e sacrificio.

    Caracciolo 5 Partita anonima nel primo tempo per colpa di un Genoa impalpabile. Appare fuori forma ed è impreciso. Pressa e si impegna, ma anche quando al squadra lievita lui non c’è.

    Jorquera 7 Il Genoa scopre un nuovo talento. Dopo dieci minuti dal suo ingresso prende palla sulla trequarti avversaria, salta tre uomini in dribbling ad alta velocità e confeziona un assist favoloso a Palacio che deve solo insaccare. E’ l’uomo che spacca in due la partita a favre dei rossoblu. Quando prende palla sembra sempre in grado di creare qualcosa di importante, ma deve cercare di rimanere costantemente nel vivo del gioco.

    Malesani 6 Probabilmente sbaglia l’approccio al matche che vede un primo tempo disastroso dei suoi sotto ogni profilo. Negli spogliatoi scuote i suoi calciatori e grazie al cambio di Constant si prende tre punti meritati.