Tag: klaas jan huntelaar

  • Lo Schalke spaventa il Real Madrid, tutto facile per il Porto

    Lo Schalke spaventa il Real Madrid, tutto facile per il Porto

    Nelle prime due gare del ritorno degli ottavi di Champions League, visti i risultati dell’andata, ci si aspettava una passeggiata nella gara del Bernabeu e grande equilibrio nella sfida di Oporto. In realtà si è verificato esattamente il contrario.

    Il Porto infatti ha sbriciolato le resistenze del Basilea andando a vincere agevolmente per 4-0.

    Il Real Madrid invece è andato due volte sotto, ha ribaltato la situazione portandosi sul 3-2, grazie ad una doppietta di Ronaldo e ad un gol di Benzema, ma ha subito il cuore dello Schalke che non ha mollato mai e che al 84° ha trovato il gol del vantaggio sul 4-3 ed ha messo paura ai blancos, se fosse arrivato il 5°, per la squadra di Ancelotti ci sarebbe stata una clamorosa eliminazione.

    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle due gare.

    PORTO – BASILEA 

    Tutto semplice per il Porto che sblocca subito la gara con una punizione capolavoro di Brahimi al 14°. Il Basilea non riesce a reagire e ad inizio ripresa incassa un paio di colpi che lo mandano al tappeto. Al 47° Herrera trova il tiro dal limite che vale il raddoppio. Passano meno di dieci minuti e ci pensa Casemiro con un calcio di punizione violento e preciso per il 3-0. Gli svizzeri abbozzano una mezza reazione ma incassano la rete di Aboubakar, che completa il poker, al minuto 75. I portoghesi accedono ai quarti di finale e si candidano a mina vagante del torneo.

    Porto – Basilea 4-0 (14° Brahimi, 47° Herrera, 56° Casemiro, 75° Aboubakar)

    Porto (4-3-3): Fabiano; Danilo (22° Martins Indi), Maicon, Marcano, Alex Sandro; Evandro (79° Quaresma), Casemiro, Herrera; Tello, Aboubakar, Brahimi (73° Ruben Neves).

    Basilea (4-3-3): Vaclik; Xhaka, Schar (58° Embolo), Samuel, Safari; Frei (63° Kakitani), Elneny, Zuffi; Gonzalez, Gashi (77° Kallà), Streller.

     

    REAL MADRID – SCHALKE

    Partita folle quella andata in scena al Santiago Bernabeu. Lo Schalke, che partiva dalla sconfitta casalinga per 2-0 dell’andata, ha messo in campo il cuore, ha dato tutto ed ha sfiorato il colpaccio. Il Real si è qualificato ma è uscito tra i fischi. Partenza super dello Schalke che al 20° trova il vantaggio con Fuchs che calcia piuttosto libero battendo un incerto Casillas. La reazione del Real è immediata e Ronaldo di testa al 25° trova il pari. I tedeschi non mollano e al 40°, dopo una serie di occasioni non concretizzate, con Huntelaar ritrovano il vantaggio che anche stavolta dura solo 5 minuti perchè sempre Ronaldo e sempre di testa, al 45°, riporta le merengues sul 2-2. La ripresa si apre con il vantaggio del Real Madrid firmato da Benzema. Tutto finito?Assolutamente no, perché Sané al 57° con un bel tiro a giro batte Casillas e riporta tutto in parità. L’equilibrio regna, i tedeschi sembrano arrendersi ma ritrovano energie al 84° quando Huntelaar trova il gol che da speranze e riaccende il finale. Ultimi minuti di pura passione blancos con Casillas che salva su Sané e porta i suoi ai quarti di finale.

    Real Madrid – Schalke 3-4 (20° Fuchs (S), 25°, 45° Cristiano Ronado (R), 40°, 84° Huntelaar (S), 52° Benzema (R), 57° Sané (S))

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Arbeloa (83° Nacho), Varane, Pepe, Coentrão (58° Marcelo); Khedira (58° Modric), Kroos, Isco; Bale, Ronaldo, Benzema.

    Schalke (4-4-2): Wellenreuther; Howedes, Matip, Nastasic, Fuchs; Hoger (57° Goretzka), Meyer, Barnetta (81° Uchida), Neustadter; Huntelaar, Choupo Moting (29° Sané)

     

  • Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Una giornata piena di emozioni quella che è andata in scena ieri nei mondiali in Brasile. I due ottavi di finale hanno saputo tenere i tifosi sulle spine sino all’ultimo secondo in un’altalena di emozioni in cui la suspence l’ha fatta da padrona.

    Nel pomeriggio il Messico ha sfiorato l’impresa con l’Olanda, la Tricolor è arrivata a due minuti dalla qualificazione ma la rimonta Orange negli ultimi istanti della gara è stata incredibile e ai quarti si è qualificata la squadra europea.

    Nella serata Costa Rica è stata ad un passo dalla qualificazione, poi la Grecia l’ha riagganciata e alla fine è stata la lotteria dei rigori a stabilire che la favola sarebbe proseguita per i centramericani.

     

    Veniamo al racconto del match tra Olanda e Messico. Van Gaal sceglie il suo 3-5-2 (o 5-3-2 a seconda dei momenti) con l’inserimento di Kuyt e Wijnaldum al posto di Jaanmat e De Guzman. Herrera risponde con lo stesso modulo, con Hernandez costretto a partire dalla panchina anche in questa occasione.

    Il primo tempo non è certo indimenticabile, caldo tremendo e tensione la fanno da padrona, la gara la fa il Messico, l’Olanda soffre però poco e si limita a contenere.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    Ad inizio ripresa la prima, inaspettata svolta, al 48° Giovani Dos Santos dal limite lascia partire un tiro che supera il portiere Orange e da il vantaggio al Messico. A questo punto Van Gaal abbandona tutte le prudenze, inserisce Depay ed Huntelaar e l’Olanda inizia a premere, Ochoa però si dimostra la muraglia vista contro il Brasile e sfodera super interventi. Al 88° però il portiere del Messico deve arrendersi quando Snejider si avventa su una respinta e con la sua conclusione fa 1-1. Supplementari in arrivo? No perchè al 93° Robben cade dopo uno slalom in area, è rigore che Huntelaar con glaciale freddezza trasforma spedendo l’Olanda ai quarti.

    OLANDA-MESSICO 2-1 (0-0) (48° Dos Santos (M), 88° Sneijder (O), 93° rig. Huntelaar (O))

    OLANDA (3-5-2): Cillessen; Vlaar, De Vrij, Blind; Verhaegh (57° Depay), De Jong (9° Martins Indi), Sneijder, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie (76° Huntelaar), Robben.

    Allenatore: Van Gaal.

    MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Marquez, Maza Rodriguez, Moreno (47° Reyes), Layun; Herrera, Salcido, Guardado; Dos Santos (62° Aquino), Peralta (75° Hernandez).

    Allenatore: Herrera.

    Arbitro: Proenca.

    Ammoniti: Aguilar (M), Guardado (M), Marquez (M)

     

    I mister di Costa Rica e Grecia scelgono le loro migliori formazioni con i centroamericani che scendono in campo col consueto 5-4-1 e gli europei che schierano un 4-3-3 con Samaris al posto dell’infortunato Kone.

    Il primo tempo è tutto fuorchè da ricordare, se si eccentua un’occasione per Salpingidis salvata da Navas al 37°.

    Nella ripresa la gara si vivacizza un pochino, al 52° Bolanos mette in mezzo per Ruiz che colpisce, la palla scivola via piano, piano, sembra innocua ma invece va ad infilarsi nell’angolo con Karnezis immobile. Al 67° altra svolta del match, Duarte commette un fallo ingenuo, prende il secondo giallo e lascia Costa Rica in 10. La Grecia a questo punto inserisce Gekas e Mitroglou e si butta in avanti, ma il fortino avversario resiste sino al 91° quando Papastathopoulos è rapido a ribadire in gol una respinta di Navas su tiro di Gekas, tutto da rifare. Nei supplementari Costa Rica resiste agli assalti greci e si va così ai calci di rigore.

    Keylor Navas
    Keylor Navas

    Dal dischetto le due squadre sono perfette sino al 4° rigore greco, Gekas va a calciare ma Navas sfodera la grande parata servendo il match point ad Umana che non fallisce e la favola Costa Rica prosegue sino ai quarti dove affronterà l’Olanda.

    COSTA RICA – GRECIA 6-4 d.c.r (1-1 al 120°) ( 52° Ruiz (C), 91° Papastathopoulos (G))

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa (77° Acosta), Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz, Borges, Tejeda (66° Cubero), Bolanos (83° Brenes); Campbell.

    Allenatore: Pinto.

    GRECIA (4-3-3): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holebas; Karagounis, Maniatis (78° Katsouranis), Samaris (58° Mitroglou); Chirstodoulopolus, Salpingidis (69° Gekas), Samaras.

    Allenatore: Santos.

    Arbitro: Williams.

    Ammoniti: Granados (dalla panchina) (C), Navas (C), Ruiz (C), Tejeda (C), Manolas (G), Samaris (G).

    Espulso: Duarte.

    Sequenza rigori: Borges (C) gol, Mitroglou (G) gol, Ruiz (C) gol, Christodoulopoulos (G) gol, Gonzalez (C) gol, Holebas (G) gol, Campbell (C) gol, Gekas (G) parato, Umana (C) gol.

  • Bundesliga: Champions, Europa e retrocessione si decideranno all’ultimo turno

    Bundesliga: Champions, Europa e retrocessione si decideranno all’ultimo turno

    La 33ma e penultima giornata di Bundesliga, che non ha visto nessun pareggio, oltre ai risultati decisi da tempo (Bayern Monaco campione e Borussia Dortmund secondo) ha rinviato all’ultimo turno tutti gli altri verdetti: chi conquisterà il 3° posto e quindi la qualificazione diretta alla Champions League, lo Schalke o il Bayer Leverkusen? Le Aspirine se non agganceranno lo Schalke, riusciranno a difendere il preliminare Champions dall’assalto del Wolfsburg e del Borussia Moenchengladbach? Chi tra Mainz ed Augsburg otterrà il preliminare di Europa League? Ed infine chi tra Amburgo, Norimberga e Braunschweig conquisterà lo spareggio salvezza lasciando alle altre due l’incubo della retrocessione?

    Veniamo alle gare di questa giornata tutta disputata in contemporanea sabato pomeriggio.

    Il Bayern Monaco non ha avuto pietà dell’Amburgo, costretto a sperare nello spareggio nell’ultimo turno, ed ha cancellato la delusione dell’eliminazione Champions con un netto 4-1. Protagonista di giornata Goetze autore della doppietta che ha aperto la gara.

    Il Borussia Dortmund va sotto in casa con l’Hoffenheim ad inizio gara per il gol di Firmino e la ribalta in soli 5 minuti, tra il 29° ed il 34°, con i gol di Grosskreutz, Mkhitaryan e Piszczek. Inutile ai fini della conquista dei 3 punti il gol di Sule al 66°.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    Lo Schalke vince 2-0 a Friburgo, conferma il 3° posto,  ma le reti di Ayhan e Huntelaar  potrebbero clamorosamente non bastare per la Champions diretta.

    Anche il Bayer ha infatti conquistato il successo per 2-0 ai danni dell’Eintracht Francoforte, ed adesso le Aspirine si trovano a -3 dallo Schalke ma con una miglior differenza reti, quindi con un  arrivo a pari punti sarebbero gli uomini di Leverkusen ad ottenere il 3° posto.

    I preliminari Champions li sognano ancora anche il Wolfsburg che con un gol del 2-1 di Olic al 91°, ha espugnato il campo dello Stoccarda e si è mantenuto a -1 dal Bayer.

    Il Borussia Moenchengladbach supera un ostacolo insidioso come il Mainz per 3-1 e con la certezza dell’Europa League in tasca, punta tutto verso lo scontro all’ultimo turno con il Wolfsburg, per sognare il colpaccio e sperare nel miracoloso 4° posto.

    Un gol di Bobadilla al 94° permette all’Augsburg di imporsi sul campo del Braunschweig, ultimo ma ancora in corsa per lo spareggio, e portarsi a -1 dal 7° posto che vale l’Europa League, occupato ora dal Mainz.

    In una partita che non aveva niente da chiedere alla classifica, ci pensa Hunt a trovare la doppietta che consegna il successo al Werder Brema ai danni del Hertha Berlino.

    Il Norimberga non sfrutta l’occasione di un Hannover, apparentemente senza motivazioni, e viene sconfitto in casa per 2-0.

     

    RISULTATI 33MA GIORNATA

    Amburgo – Bayern Monaco 1-4 (32°,70° Gotze (B), 55° Muller (B), 72° Calhanoglu (A), 75° Pizarro (B))

    Eintracht Braunschweig – Augsburg 0-1 (94° Bobadilla)

    Werder Brema – Hertha Berlino 2-0 (48°, 91° Hunt)

    Borussia Dortmund – Hoffenheim 3-2 (5° Firmino (H), 29° Grosskreutz (B), 31° Mkhitaryan (B), 34° Piszczek (B), 66° Sule (H))

    Eintracht Francoforte – Bayer Leverkusen 0-2 (27° Castro, 36° Can)

    Friburgo – Schalke 0-2 (13° Ayhan, 65° Huntelaar)

    Borussia Moenchengladbach – Mainz 3-1 (23° Stranzl (B), 54° Kruse (B), 66° Choupo-Moting (M), 77° Kramer (B))

    Norimberga – Hannover 0-2 (5° Huszti, 51° Schmiedebach)

    Stoccarda – Wolfsburg 1-2 (13° de Bruyne (W), 62° Gentner (S), 91° Olic (W))

     

    CLASSIFICA DOPO LA 33MA GIORNATA

    Bayern Monaco (Campione di Germania) 87, Borussia Dortmund 68, Schalke 61, Bayer Leverkusen 58, Wolfsburg 57, Borussia Moenchengladbach 55, Mainz 50, Augsburg 49, Hoffenheim e Hertha Berlino 41, Hannover e Werder Brema 39, Eintracht Francoforte e Friburgo 36, Stoccarda 32, Amburgo 27, Norimberga 26, Eintracht Braunschweig 25.

     

    CLASSIFICA MARCATORI

    1- Lewandowski (Borussia Dortmund) e Mandzukic (Bayern Monaco) 18 gol.

    3- Drmic (Norimberga), Ramos (Hertha Berlino) e Reus (Borussia Dortmund) 16 gol

    6- Firmino (Hoffenheim), Kiessling (Bayer Leverkusen) e Raffael (Borussia Moenchengladbach) 15 gol.

    9- Okazaki (Mainz) e Olic (Wolfsburg) 14 gol.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Bundesliga: sempre e solo Bayern, Huntelaar lancia lo Schalke

    Bundesliga: sempre e solo Bayern, Huntelaar lancia lo Schalke

    La 25ma giornata di Bundesliga ha confermato gli impressionanti numeri del Bayern Monaco, 23 vittorie e 2 soli pareggi. A farne le spese stavolta è il Bayer Leverkusen che continua nella sua crisi. Male anche il Dortmund sconfitto in casa dal Gladbach, mentre un super Huntelaar permette allo Schalke di agguantare il terzo posto a puntare al secondo occupato dagli uomini di Klopp.

    Veniamo all’analisi delle gare di questo turno.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    La 25ma giornata si è aperta con l’anticipo del venerdì tra Augsburg e Schalke. I padroni di casa vanno subito avanti al 5°con il gol di Werner, poi però si scatena Huntelaar, il Cacciatore piazza la doppietta, tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa e ribalta così il risultato.

    Clamorosa caduta del Dortmund che, in casa, nella sfida tra i Borussia, esce sconfitto per 2-1 dal Gladbach che finalmente torna a conquistare tre punti. Doppio vantaggio ospite con Raffael al 31° e Kruse al 40°. Inutile il gol del giallonero Jojic al 77°.

    Spettacolo tra Hoffenheim e Mainz, dopo un primo tempo sullo 0-0, i padroni di casa ad inizio ripresa trovano due gol con Polanski e Firmino al 49° e 52°. La speranza di conquistare i 3 punti però si scontra con un Mainz deciso a raggiungere l’Europa, ed in 8 minuti tra il 67° e il 75° ribalta la situazione con Chuopo-Moting, Saler e Okazaki. Il gol della sicurezza e del definitivo 4-2 lo mette ancora a segno il giapponese Okazaki autore così di una doppietta.

    L’Eintracht Braunschweig prova a fare un altro passettino verso la salvezza e riesce ad imporre il pari al Wolfsburg, di Bellarabi per i padroni di casa e Luiz Gustavo per gli ospiti i gol del definitivo 1-1.

    Crollo dell’Hertha Berlino che viene sconfitto nettamente in casa per 3-0 dall’Hannover, a segno Stindl, Schlaudraff e Huszti, tutti e tre nel secondo tempo.

    Prosegue il buon momento del Werder che contro lo Stoccarda recupera il gol di Neidermaier al 55° trovando la parità con Hunt al 79°.

    Nel posticipo del sabato il Bayern è il solito rullo compressore con Mandzukic e Schweinsteiger che a cavallo tra i due tempi segnano i gol che mettono k.o. un Bayer Leverkusen sempre più in crisi, per le Aspirine inutile il gol di Kiessling al 90°.

    Nella prima gara della domenica tra Amburgo e Norimberga, sfida salvezza, succede tutto negli ultimi dieci minuti: al 80° Calhanoglu porta in vantaggio i padroni di casa che poi raddoppiano al 86° con l’autogol di Frantz, arriva al 90°, e quindi troppo tardi, il gol del Norimberga con Drmic.

    L’ultima gara di giornata ha visto il Friburgo espugnare nettamente Francoforte. Un 4-1 firmato dai gol di Schuster, Klaus e doppietta di Guede. Inutile ai fini del risultato l’illusorio gol del 1-2 dell’Eintracht con Joselu.

     

    RISULTATI 25MA GIORNATA

    Augsburg – Schalke 1-2 (5° Werner (A), 33°, 49° Huntelaar (S))

    Borussia Dortmund – Borussia Moenchengladbach 1-2 (31°Raffael (BM), 40°Kruse (BM), 77°Jojic (BD))
    Eintracht Braunschweig – Wolfsburg 1-1 (3° Bellarabi (E), 36° Luiz Gustavo (W))
    Hertha Berlino – Hannover 0-3 (49° Stindl, 57° Schlaudraff, 90° Huszti)
    Hoffenheim – Mainz 2-4 (49° Polanski (H), 52° Firmino (H), 67° Choup-Moting (M), 73° Saler (M), 75°, 90° Okazaki (M))
    Werder Brema – Stoccarda 1-1 (55° Niedermeier (S), 79° Hunt (W))
    Bayern Monaco – Bayer Leverkusen 2-1 (44° Mandzukic (BM), 52° Schweinsteiger (BM), 90° Kiessling (BL)

    Amburgo – Norimberga 2-1 (80° Calhanoglu (A), 86° aut. Frantz (N), 90° Drmic (N))

    Eintracht Francoforte – Friburgo 1-4 (34°Schuster (F), 54°, 90° Guede (F), 59° Joselu (E), 70° Klaus (F))

     

    CLASSIFICA DOPO LA 25MA GIORNATA

    Bayern Monaco 71, Borussia Dortmund 48, Schake 47, Bayer Leverkusen 44, Mainz 41, Wolfsburg 40, Borussia Moenchengladbach 39, Augsburg 38, Hertha Berlino 36, Hoffenheim, Hannover e Werder Brema 29, Eintracht Francoforte 26, Amburgo e Norimberga 23, Friburgo 22, Stoccarda 21, Eintracht Braunschweig 18.

     

    CLASSIFICA MARCATORI:

    1- MANDZUKIC (Bayern Monaco) 17 gol

    2- LEWANDOWSKI (Borussia Dortmund) e RAMOS (Hertha Berlino) 15 gol

    4- AUBAMEYANG (Borussia Dortmund), FIRMINO (Hoffenheim) e RAFFAEL (Borussia Moenchengladbach) 13 gol

  • Bundesliga: Bayern versione tennistica, Borussia consolida il secondo posto

    Bundesliga: Bayern versione tennistica, Borussia consolida il secondo posto

    La 24ma giornata di Bundesliga la si può definire come “il turno delle certezze”: un Bayern strepitoso ha rifilato al Wolfsburg un punteggio che più si addice al tennis che al calcio, il Dortmund ha confermato il buon stato di forma e il Leverkusen prosegue nel suo momento no. (altro…)

  • Bundesliga: anno nuovo stessa storia, Bayern inarrestabile

    Bundesliga: anno nuovo stessa storia, Bayern inarrestabile

    Il 2014 della Bundesliga si è aperto come si era chiuso, con un Bayern Monaco inarrestabile e le inseguitrici che perdono colpi, si potrebbe dire che, quest’anno, se non ci fossero i bavaresi sarebbe un campionato equilibratissimo e incerto.

    Sono stati proprio gli uomini di Guardiola ad inaugurare il 2014 del campionato tedesco, nell’anticipo del venerdì infatti il Bayern ha espugnato per 2-0 il campo del Borussia Moenchengladbach grazie ai gol di Goetze dopo pochi minuti e al raddoppio di Muller dal dischetto nei primi minuti della ripresa.

    Bayern Monaco | © PATRIK STOLLARZ AFP / Getty Images
    Bayern Monaco | © PATRIK STOLLARZ AFP / Getty Images

    Il sabato toccava alle inseguitrici cercare di rispondere, il Leverkusen partiva bene trovando l’immediato vantaggio con Bender sul campo del Friburgo.
    I padroni di casa non mollavano trovando la parità con un gran gol

    di Mehmedi al 27°, parità che durava poco perché Rolfes riportava avanti le Aspirine.
    Nella ripresa però al Friburgo riusciva il colpaccio, Schmid al 53° pareggiava e all’ultimo minuto Klaus siglava il gol vittoria.

    Anche per l’altra inseguitrice le cose si mettevano bene, grazie all’altro gemello Bender che, praticamente in contemporanea con il fratello, trovava il gol del vantaggio sull’Augsburg.
    Ad inizio ripresa era ancora Bender a trovare il gol ma questa volta nella propria porta, per il pareggio degli ospiti.
    Gli uomini di Klopp però volevano il successo ad al 66° Sahin pennellava la punizione vincente, resa inutile però da una distrazione difensiva che permetteva a Ji Dong-Won al 72° di fissare il risultato sul 2-2 finale.

    Tonfo casalingo del Wolfsburg che viene battuto a domicilio dall’Hannover grazie alle reti di Rudnevs, i tifosi della Juventus lo ricorderanno per i gol segnati con la maglia del Lech Poznan in Europa League, nel primo tempo e la doppietta di Bittencourt nella ripresa che hanno reso inutile il momentaneo pareggio di Olic al 35°.

    Riparte con il piede giusto anche il Mainz che va ad imporsi in casa dello Stoccarda per 2-1.
    Le cose si erano messe anche bene per i padroni di casa con il vantaggio dopo 11 minuti siglato da Abdellaoue, il giapponese Okazaki al 39° trovava il gol dell’ex pareggiando per il Mainz.
    Il gol vittoria lo metteva a segno Saller a 3 minuti dalla fine.

    Primo successo stagionale, dopo ben 11 pareggi, per il Norimberga che si impone nettamente contro l’Hoffenheim, un 4-0 firmato dai gol di Chandler e Drmic nel primo tempo e da Ginczek e ancora Drmic nella ripresa.

    Nel posticipo del sabato bastava un gol di Alex Meier all’Eintracht Francoforte per battere l’Hertha Berlino e conquistare 3 punti importantissimi.

    La domenica si apriva con un pareggio a reti bianche tra Werder Brema e Eintracht Braunschweig, un punto che sostanzialmente non serviva a nessuna delle due compagini.

    L’ultima gara di giornata vedeva il netto successo in trasferta dello Schalke in casa dell’Amburgo.
    Huntelaar rientrava dal lungo infortunio e al 34° il Cacciatore trovava la rete del vantaggio.
    Nella ripresa prima Farfan al 53° e dopo pochi minuti Meyer, chiudevano il risultato sul definitivo 3-0 che rilanciava le ambizioni di alta classifica della squadra di Gelsenkirchen.

     

    RISULTATI 18° GIORNATA

    Borussia Moenchengladbach-Bayern Monaco 0-2 (7° Goetze, 53° rig. Muller)
    Borussia Dortmund-Augsburg 2-2 (5° Bender [B], 56° aut. Bender [A], 66° Sahin [B], 72° Dong-Won [A])
    Friburgo-Bayer Leverkusen 3-2 (4° Bender [B], 27° Mehmedi [F], 35° Rolfes [B], 53° Schmid [F], 90° Klaus [F])
    Norimberga-Hoffenheim 4-0 (24° Chandler, 41°, 70° Drmic, 48° Ginczek)
    Stoccarda-Mainz 1-2 (11° Abdellaoue [S], 39° Okazaki [M], 87° Saller [M])
    Wolfsburg-Hannover 1-3 (28° Rudnevs [H], 35° Olic [W], 50°, 72° Bittencourt [H])
    Eintracht Francoforte-Hertha Berlino 1-0 (36° Meier)
    Werder Brema-Braunschweig 0-0
    Amburgo-Schalke 0-3 (34° Huntelaar, 53° Farfan, 56° Meyer)

    CLASSIFICA

    Bayern Monaco* 47, Bayer Leverkusen 37, Borussia Dortmund e Borussia Moenchengladbach 33, Schalke 31, Wolfsburg 30, Hertha Berlino 28, Mainz 27, Augsburg 25, Hannover 21, Werder Brema 20, Stoccarda* 19, Hoffenheim e Eintracht Francoforte 18, Friburgo 17, Amburgo 16, Norimberga 14, Braunschweig 12.

    * Una partita in meno

    CLASSIFICA MARCATORI

    Robert LEWANDOWSKI (Borussia Dortmund) 11 gol, Adrian RAMOS (Hertha Berlino) 11 gol, Mario MANDZUKIC (Bayern Monaco) 10 gol, Shinji OKAZAKI (Mainz) 9 gol, Vedad IBISEVIC (Stoccarda) 9 gol.

     

  • Vice Milito? Moratti apre il calciomercato, Sneijder partirà

    Vice Milito? Moratti apre il calciomercato, Sneijder partirà

    Il mercato dell’Inter ad oggi è decisamente ‘Sneijdercentrico’. Traduzione? Tutto ruota intorno al futuro del numero dieci olandese in chiara rottura con il club nerazzurro. Moratti è stato molto chiaro, o rinnovo con ingaggio decurtato o si vende. Inoltre il patron nerazzurro, a seguito della vittoria contro il Napoli, intercettato dai microfoni dei giornalisti sportivi ha garantito che qualcosa bolle in pentola per regalare un vice Milito a Stramaccioni, e che questa opzione resta la necessità primaria per il mercato di gennaio. In realtà una volta sistemato-scaricato-venduto Sneijder il piano di mercato dell’Inter per la prossima finestra di mercato diverrà più chiaro. Il primo passo è liberarsi dall’ingaggio fin troppo oneroso dell’olandese, soprattutto considerando come a questo punto nel braccio di ferro tra le parti, un accordo per ricucire il rapporto e con il conseguente rinnovo spalmato su più anni più che una possibilità concreta, sembra diventare una favoletta a cui nemmeno i bambini potrebbero credere più.

    Massimo Moratti apre al vice Milito © Claudio Villa/Getty Images
    VICE MILITO- Tralasciando per un momento la grana Sneijder, è utile tracciare un possibile identikit del giocatore che possa far tirare il fiato a Diego Milito. Già in estate era stato fatto un tentativo in extremis per cercare un sostituto ideale per il Principe, provando a bussare (senza risultati) alla porta della Lazio per Floccari. Considerando i soli Palacio e Livaja, entrambi non adattissimi nel ruolo di prima punta assoluta, Stramaccioni avrebbe convinto Moratti a rimettere mano al portafoglio per regalargli una prima punta classica, adatta alla staffetta con il numero 22 nerazzurro. I nomi che circolano sui maggiori quotidiani sportivi sono i soliti: Mauricio Pinilla, Huntelaar, Rolando Bianchi e ancora Sergio Floccari. Per Pinilla sarebbe un ritorno in nerazzurro, considerando come l’Inter l’abbia portato per prima in Italia, ma il prezzo richiesto da Cellino non sarebbe un ostacolo facile da sormontare. Huntelaar, con un passato rossonero non proprio felice, è tornato ad essere un ottimo attaccante d’area e sarebbe in scadenza di contratto nel 2013, quindi potrebbe essere acquistato ad un prezzo diciamo di saldo. Lo stesso discorso è valido per l’attaccante del Torino Bianchi, che non avrebbe ancora trovato l’accordo con i granata e con il contratto in scadenza il prossimo anno. Solo nei prossimi giorni si farà maggiore chiarezza sul possibile sostituto di Milito.

    PAULINHO E VERRATTI?- I sogni non proprio impossibili da realizzare si chiamano Paulinho e Verratti. Per entrambi il discorso è legato alla cessione di Sneijder, poiché con i soldi della vendita dell’olandese Moratti vorrebbe strappare al Corinthians il giocatore paulista già a gennaio. Il centrocampista carioca ha dichiarato di aver ricevuto l’offerta dell’Inter, ma che potrebbe valutare anche l’ipotesi di rimanere in patria ancora un altro anno. Si rivedono i fantasmi dell’affare Lucas con il Psg all’orizzonte. Proprio il club francese potrebbe aver trovato l’accordo sull’ingaggio per l’acquisto di Wesley Sneijder, con 6,5 milioni di euro per 3 stagioni. La situazione troverebbe conferma in una specie di dietrofront di Ancelotti, che avrebbe prima dichiarato il mercato del Psg chiuso, per poi smentire tutto con parole da interpretare: “Il nostro mercato è già finito, almeno questo è il programma. Poi però se Leonardo mi dicesse che c’è un accordo con un giocatore non mi arrabbierei: in fondo i programmi sono fatti per essere cambiati”. A questo punto come spiega la Gazzetta dello Sport, l’Inter aprirebbe le porte per la trattativa ai francesi anche in caso di una contropartita tecnica già individuata da Stramaccioni, che gradirebbe molto un regista puro come Verratti nel suo centrocampo ideale. Il natale ci dirà se arriveranno i regali di Moratti o se il periodo di austerity colpirà nuovamente i colori nerazzurri.

  • Calciomercato, la Juventus torna all’attacco per Suarez

    Calciomercato, la Juventus torna all’attacco per Suarez

    A quanto pare, le trattative di calciomercato possono essere innescate da una “scintilla non scoccata”, da un feeling non nato, sia dal punto di vista calcistico che personale. Sarebbe proprio questo il caso di Luis Suarez, bomber uruguaiano del Liverpool ed ex punta dell’Ajax, e del neo tecnico dei Reds, Brendan Rodgers, che appena insediatosi sulla panchina del club inglese ha avuto un colloquio telefonico con l’attaccante. Gli esiti, però, pare non siano stati particolarmente positivi, considerando che – proprio in seguito a tale telefonata – sarebbe nata l’intenzione del bomber di “cambiare aria” e del tecnico di cercare un’alternativa importante, tra cui  l’olandese Jan Klaas Huntelaar dello Shalke 04.

    Se, dunque, fino alle scorse settimane la porta del Liverpool sembrava chiusa ad  ogni eventuale trattativa, adesso esiste qualcosa di più di uno spiraglio, e la Juventus potrebbe decidere di approfittarne mettendo sul piatto un’offerta “ghiotta”.

    Milos Krasic e 18 milioni di euro cash: di fronte a tale proposta i Reds potrebbero cedere o, perlomeno, iniziare a vacillare, considerando che lo stesso tecnico Rodgers ha mostrato la necessità di acquistare un’ala dalle caratteristiche simili a quelle di Krasic, ossia velocità e corsa, che ben si adatti alla sua idea di gioco. Inoltre, nei mesi scorsi, il Liverpool aveva già cercato l’ala serba, molto gradita all’ex tecnico Kenny Dalglish (poi silurato, ndr).

    Luis Suarez | © PABLO PORCIUNCULA/AFP/GettyImages

    Nel complesso, dunque, sommando la valutazione di Krasic con l’offerta “liquida”, la Juventus metterebbe sul piatto circa 28 milioni di euro, rimanendo in linea con le richieste iniziali del club inglese. La trattativa potrebbe avere buone possibilità di andare in porto, dunque, in particolare se la Juventus decidesse di adottare un atteggiamento di apertura nell’ipotesi che il Liverpool richieda un margine di liquidità maggiore, aggiustando di uno-due milioni la sua proposta. Il Liverpool, infatti, ha necessità di ottenere liquidità per impostare il suo mercato-rinforzi, dopo l’esborso (annunciato dalla BBC) di circa dieci milioni di euro per il gioiellino islandese Gylfi Sigurdsson pupillo dello stesso neo tecnico Rodgers.

    Per la Juventus la convenienza dell’operazione sarebbe comunque importante: in un colpo solo verrebbe piazzato l’acquisto del top player d’attacco di cui tanto si sta parlando, ed anche la cessione di uno dei giocatori ormai fuori rosa, ai margini del gruppo e dello spogliatoio dopo la più che deludente stagione scorsa, in cui non ha saputo confermare i segnali positivi intravisti all’inizio del campionato 2010-2011 con Gigi Del Neri in panchina.

    Il ritorno di fiamma fra Suarez e la Juventus potrebbe divenire, così, una reale possibilità anche perchè l’ingaggio del bomber uruguaiano è in linea con le possibilità del club bianconero e, soprattutto, l’operazione Suarez se dovesse concretizzarsi per come appena spiegato sarebbe la più conveniente fra le possibili alternative a disposizione della Juventus perchè, allo stato dei fatti, l’affare Cavani presenta delle difficoltà notevolmente maggiori da superare, così come l’ipotesi Van Persie è ritenuta eccessivamente onerosa. Dopo i colpi di Isla, Asamoah e Sebastian Giovinco, dunque, la ricerca di Beppe Marotta del famigerato “top player” a completamento del reparto offensivo potrebbe passare proprio da Anfield Road: si attendono sviluppi nei prossimi giorni.

  • Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Seconda giornata ad Euro 2012. Al via il girone di ferro che vede inserite nel gruppo B di questi Europei Germania, Olanda, Portogallo e Danimarca. Saranno proprio gli olandesi vice campioni del mondo ad aprire le danze sfidando la Danimarca a Kharkiv alle ore 18 in diretta su RaiUno. Arbitro della sfida sarà lo slovacco Damir Skomina.

    Gli orange guidati dal ct Van Marwijk avranno di fronte la cenerentola del gruppo ovvero la Danimarca del ct Morten Olsen. I danesi hanno obiettivamente poche chance di approdare alla fase successiva anche se faranno di tutto per impensierire le tre grandi avversarie. Gli olandesi, vincitori degli europei nel 1988, si attestano come una delle squadre da battere nella rassegna europea iniziata ieri e dovranno fare attenzione alla gara d’esordio odierna visto che le successive due partite del girone saranno molto più probanti. Una curiosità, così come due anni fa ai mondiali africani, l’Olanda avrà di fronte nella gara d’esordio la nazionale danese. I tifosi olandesi sperano però in un epilogo più felice rispetto alla rassegna mondiale di due anni orsono.

    Robin van Persie e Ibrahim Afellay © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    Tra le fila danesi spicca il talentuoso Christian Eriksen, trequartista classe 1992 dell’Ajax, che insieme a Nicklas Bendtner, centravanti in forza al Sunderland, potrebbe creare grossi grattacapi alla difesa dell’Olanda, tutt’altro che imperforabile se si pensa alla coppia centrale formata da Heitinga (Everton) e Bouma (Psv). Tuttavia la vera forza dello scacchiere orange la si intuisce da metà campo in su dove il muro De Jong e Van Bommel copre le spalle al trio Robben, Afellay e Sneijder. A completare il quadro ecco la punta di diamante dell’attacco orange Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League e pezzo pregiato del mercato europeo. A difendere la porta olandese ci sarà il portierone della Roma Maarten Stekelenburg, che ha giocato da titolare anche il mondiale 2010 perso in finale ai supplementari contro la Spagna. Non solo in campo l’Olanda fa paura anche se diamo uno sguardo alla panchina dove siederanno gente del calibro di Rafael Van der Vaart, Dirk Kuyt e Klaas-Jan Huntelaar (48 gol in 48 presenze stagionali con lo Schalke 04).

    Le due nazionali si sono affrontate in 28 occasioni (23 volte in amichevole). Il bilancio pende dalla parte degli olandesi (12 vittorie) rispetto alle sette vittorie danesi. In nove occasioni le rispettive nazionali si sono divise la posta in gioco. Tuttavia il precedente più importante si è giocato agli Europei del 1992, quando a sorpresa la Danimarca (ripescata pochi giorni prima dell’inizio degli Europei) estromise in semifinale l’Olanda di Van Basten e poi vinse il titolo europeo. L’ultimo precedente in ordine temporale è datato 14 giugno 2010 ai mondiali africani; in quell’occasione gli olandesi si imposero 2-0 grazie all’autorete di Agger e alla rete di Kuyt.

    Le quote Snai chiariscono come l’Olanda sia netta favorita dell’incontro. Infatti la vittoria degli orange è quotata ad 1,60 mentre il pareggio e la vittoria danese sono quotati rispettivamente a 3,60 e 5,75. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 quotato a 6,50 mentre  il principale indiziato come primo marcatore della sfida è Robin Van Persie quotato a 5.

    Olanda-Danimarca probabili formazioni

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Bouma, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie. Allenatore: Van Marwijk.

    Danimarca (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Agger, Kjaer, S.Poulsen; Kvist, Zimling; Krohn Dehli, Eriksen, Rommedhal; Bendtner. Allenatore: Olsen.

    SPECIALE EURO 2012

  • Melo: “Non sono un bidone”. La Juve pensa allo scambio con Huntelaar

    Melo: “Non sono un bidone”. La Juve pensa allo scambio con Huntelaar

    Felipe Melo
    “Ci sono grandi club interessati a me? Vuol dire che non sono un bidone”. E’ un Felipe Melo che parla a ruota libera quello intervistato ieri allo Juventus Store di Torino. “Questa è forse la mia migliore stagione da quando sono in Italia, le voci di mercato che mi riguardano fanno piacere. Qui a Torino sto benissimo, non ci sono problemi e ho ancora 2 anni di contratto. Ma se la Juve ha intenzione di vendermi vado via. Non mi sento sotto osservazione in queste ultime 8 partite di campionato: domani torno ad allenarmi con i compagni e sarò in campo contro la Roma”. In effetti quest’anno Felipe Melo ha dimostrato almeno in parte il proprio valore ed è riuscito a convincere quella frangia di tifosi che l’anno scorso aveva iniziato una vera e propria guerra con il centrocampista brasiliano. “Ora mi sento bene e già domani rientrerò in gruppo – ha assicurato Melo  – Finalmente siamo tornati alla vittoria ed è stato importante, perché solo così possiamo uscire dalle difficoltà e arrivare il più in alto possibile”. L’anno scorso a Roma fu lui a mettere il sigillo sulla vittoria:  “Quello era un bel momento, anche perché segnai alla mia prima partita con la Juve. Ora viviamo un periodo più duro però e dobbiamo uscirne. Se ce la farò a recuperare per quella partita? Devo farcela”. Infine, riguardo alle voci di mercato che vorrebbero diversi top team europei interessati a lui, Felipe scaccia ogni dubbio:  “Mi fa piacere che ci siano grandi squadre interessate a me. Vuol dire che evidentemente non sono un “bidone”. Però in una grande squadra ci sono già e voglio rimanerci”. Un’importante dichiarazione d’amore nei confronti della maglia bianconera da parte dell’ex viola, che ha poi aggiunto riferendosi a Quagliarella: “Mi è spiaciuto molto per il suo infortunio, anche perché era in grande forma e con lui in squadra avremmo avuto 15 punti in più. Il suo rientro ci darà una grossa mano”. Conti alla mano quindi, secondo Melo, con il bomber napoletano in campo sarebbe stata una Juve da scudetto. Nonostante le sue parole, però, sulle pagine dei maggiori quotidiani sportivi si è spesso letto di un possibile scambio del centrocampista con l’attaccante dello Shalke 04 Huntelaar. Il calciatore “orange” piace ai bianconeri, già in estate la Juventus ha cercato invano di portarlo a Torino. “Il Cacciatore” è già stato in Italia anche se la sua esperienza al Milan non è stata certamente positiva. Nonostante tutto il giocatore ha sempre dichiarato di voler ritornare nel Belpaese per dimostrare le proprie qualità realizzative tra l’altro mostrate in parte a Milanello. Possibile uno scambio tra i due club. Anche se le voci che si rincorrono sul possibile addio di Felipe Melo, lo vedono perlopiù indirizzato verso il campionato spagnolo, Siviglia e Real Madrid su tutti. Di certo è ancora presto per parlare di mercato, ma ciò che pare evidente è che il nome di Felipe Melo sarà, sicuramente, uno di quelli più caldi durante l’estate.