A pensarci bene nessuno avrebbe mai potuto immaginare una domenica così, un Milan a due facce che subisce nel primo tempo e nel secondo rimonta una partita che sembrava ormai persa. Il protagonista assoluto è uno solo e si chiama Kevin Prince Boateng, Boa per i compagni, il ghanese grande rivelazione dello scorso anno, era finito nel mirino della critica che lo accusava di essere un tipo troppo mondano, alle “accuse” bisogna dire che ha risposto come meglio non poteva, protagonista in coppa e a dir poco favoloso nella gara di Lecce. Ma veniamo al match, i rossoneri scendono in campo ancora con la testa negli spogliatoi e va subito sotto, su una punizione di Grossmuller, Giacomazzi s’inserisce bene e bruciando sul tempo Yepes batte l’incolpevole Abbiati. Padroni di casa avanti e che confermano di meritare il vantaggio con un’azione avvolgente che porta al tiro Obodo, che chiama l’estremo difensore rossonero all’intervento in angolo. Poca cosa, invece, gli avanti ospiti che sembrano spauriti e che non impensieriscono mai o quasi il portiere salentino Benassi. Si attende la reazione del Milan e invece ecco ancora i giallorossi pugliesi che tra il 30° e il 37° confezionano due azioni che li portano sul triplice vantaggio, il secondo gol arriva su rigore dopo un erroraccio sul calcio d’angolo Abbiati atterra Corvia e consente ad Oddo di presentarsi sul dischetto e di siglare il classico gol dell’ex. Il terzo gol è opera di Grossmuller che sfruttando un tocco goffo di Antonini insacca a tu per tu con il portiere ospite. Si va al riposo con un rotondo 3-0 per i padroni di casa. Al rientro dagli spogliatoi ci si aspetta una ripresa con un Lecce copertissimo a proteggere il copioso bottino e un Milan frustrato dalla mancanza di concentrazione del primo tempo. Allegri prova a cambiare le carte in tavola da subito sostituendo Ambrosini e Robinho con Aquilani e Boateng. Proprio questi cambi saranno determinanti, uno su tutti quello del Boa, che rivoluziona totalmente tutto l’andamento della partita siglando in meno di un quarto d’ora una tripletta, anche grazie all’aiuto del giudice di linea, che stordisce i salentini e rimette in corsa sia nella gara sia in campionato, i campioni d’Italia in carica. Al 48° Il primo morso del serpente ghanese è un bolide di sinistro scagliato sotto la traversa da dentro l’area di rigore, sei minuti dopo altro tiro stavolta di destro e dal limite dell’area su appoggio di Cassano, il terzo, invece, è un tiro poco velleitario ad onor del vero, ma insidioso a tal punto che il portiere Benassi non riesce a respingerlo. E adesso il Milan è un’altra cosa, ma il capolavoro non è ancora completo, il Lecce ormai non è più in campo e allora ecco che Yepes riscatta l’errore sul primo gol e sull’invitante cross di un barese doc come Fantantonio colpisce di testa e spedisce i lupi salentini in un incubo che alla fine del primo tempo mai avrebbero potuto immaginare di vivere. La vittoria dei rossoneri è un grosso segnale al campionato, ma è anche un piccolo gesto per ricordare un giovane milanista doc, deceduto nella mattinata, forse la vittoria del Milan avrà fatto ridere dall’alto il mitico SuperSic.
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Ibra e Boateng, sta tornando il vecchio Milan. Ottavi in tasca
Nei momenti di difficoltà Allegri dimostrava comunque sicurezza e il perchè lo si è capito ancora una volta questa sera, il Milan al completo è una squadra che incute timori agli avversari, comanda il gioco e fa divertire i suoi tifosi. Gli eterni critici titoleranno domani che il Bate Borisov non è certamente il Real Madrid ma aver tenuto ancora il passo del Barcellona ed aver praticamente archiviato il passaggio del turno non fa che aumentare l’autostima di un gruppo che sta ritrovando i suoi pezzi migliori. LA PARTITA. Allegri alla fine sceglie ancora Cassano portando in panchina Robinho e affidando la trequarti ad un Boateng caricato a pallettoni per le critiche piovutegli addosso alla vigilia. Il centrocampo è ancora una volta affidato a Van Bommel, Aquilani e Nocerino, in difesa Bonera viene preferito a Yepes mentre a sinistra si rivede Taiwo. I rossoneri partono subito forte e grazie ad un Aquilani in forma super creano superiorità ed imprevedibilità nella metà campo avversaria. E’ proprio l’ex bianconero il più pericoloso nelle fasi iniziali calciando prima a lato un pallone vagante dal limite dell’area e poi cogliendo il palo su un assist al bacio di Cassano. Il Milan ci prova ma il Bate seppur in affanno riesce a salvarsi e senza meritarlo va vicinissima al vantaggio con Bressan che prima approfitta di un errore di Van Bommel prima di farsi ipnotizzare da un ottimo Abbiati. I GOL. Scampato il pericolo il Milan passa con una fucilata di Ibrahimovic al termine di una bella azione di Abate sulla destra. Lo svedese fa esplodere l’urlo di San Siro e il Milan riprende a macinare gioco senza però trovare la rete delle tranquillità. In avvio di ripresa Abbiati è chiamato al secondo miracolo prima che Cassano e Ibra ancora mettano paura ai bielorussi. A chiudere la partita ci pensa però Boateng con una sassata dalla distanza che scuote la traversa prima di mettersi in rete. La partita è chiusa e Allegri la sfrutta per far esordire Mexes in difesa. [jwplayer config=”120s” mediaid=”101091″]
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Giudice sportivo, un turno a Ranieri, Obi e Boateng
Passata agli archivi la sesta giornata di Serie A, le società, in particolare l‘Inter, devono far fronte alle decisioni del giudice sportivo che ha squalificato 4 giocatori più l’allenatore nerazzurro Claudio Ranieri: salteranno il prossimo impegno di campionato il centrocampista nerazzurro Obi, il rossonero Boateng, il terzino palermitano Balzaretti e il mediano del Bologna Perez. In particolare, come si apprende dalla nota ufficiale, Ranieri sarà costretto a guardare la partita dalla tribuna e a non poter guidare la sua squadra dalla panchina “per avere, durante l’intervallo, al rientro negli spogliatoi, rivolto all’arbitro un’espressione ingiuriosa” rimediando il rosso in occasione di Inter – Napoli di sabato sera. L’allenatore romano era furibondo per l’operato del direttore di gara e ha protestato per le decisioni prese da Rocchi mentre le squadre e gli ufficiali di gara si infilavano nel tunnel che conduce agli spogliatoi. L’Inter dovrà fare a meno anche di Obi, espulso per due gialli inesistenti (il secondo rimediato in occasione del rigore concesso dall’arbitro in favore dei partenopei con fallo nettamente fuori area). Inoltre è stata multata anche la società (8 mila euro) insieme a Milito e Cordoba (10 mila a testa) e Zanetti (1500 euro). Fermi per un turno Boateng e Balzaretti espulsi per doppia ammonizione rispettivamente in Juve – Milan e Palermo – Siena, Perez invece è stato squalificato per aver rimediato il quarto giallo in stagione.
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Juve-Milan, allarme Pirlo. Out De Ceglie e Abate
Juventus-Milan non è una partita come le altre e la dimostrazione oltre che dalle dichiarazioni dei protagonisti la si è avuta questo pomeriggio con le visite dei rispettivi presidente nelle sedi dei ritiri. A Vinovo ad assistere alla rifiniutura a bordo campo vi era infatti il presidente Andrea Agnelli in compagnia del cugino e azionista di maggioranza John Elkann. A pranzo con la squadra a Milanello si è invece visto il presidente Berlusconi che alla vigilia di una partita importante non ha voluto far mancare la sua presenza a tecnico e giocatori. Il presidente ha tenuto a rapporto la squadra caricando i giocatori e dispensando forse qualche consiglio illuminante per Allegri. Nella lista dei convocati delle due squadre non ci sono particolari sorprese, Conte lascia a riposo De Ceglie non al meglio della condizione riproponendo in formazione domani Fabio Grosso. L’allenamento si è però concluso con una brutta notizia per i tifosi bianconeri per una brutta botta ricevuta al ginocchio da Pirlo che ne mette in dubbio il suo utilizzo domani sera. Se l’ex non riuscisse a recuperare verrebbe arretrato Vidal in regia al fianco di Marchisio con l’inserimento di una punta al fianco di Vucinic con Del Piero e Matri in ballottaggio per una maglia. I 21 convocati di Antonio Conte: Buffon, Chiellini, Pazienza, Grosso, Pepe, Marchisio, Del Piero, Vucinic, Barzagli, Elia, Quagliarella, Bonucci, Pirlo, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Krasic, Estigarribia, Storari, Matri, Marrone. In casa rossonera non ci sarà Abate fermato da un problema muscolare e out di destra che sarà preso in consegna da Zambrotta con Antonini preferito a Taiwo sulla sinistra. Si rivedono anche capitan Ambrosini e Boateng, quest’ultimo lanciato dal primo minuto da Allegri alle spalle di Ibrahimovic e Cassano. I 21 convocati di Allegri: Abbiati, Amelia, Roma, Antonini, Bonera, De Sciglio, Nesta, Taiwo, Thiago Silva, Zambrotta, Ambrosini, Aquilani, Boateng, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, Van Bommel, Cassano, El Shaarawy, Ibrahimovic, Inzaghi.
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Verso Juventus-Milan, Allegri sorride c’è Boateng
Inizia a svuotarsi l’infermeria del Milan con Allegri che dopo Ibrahimovic riesce a recuperare per il big match contro la Juventus di domenica sera Kevin Prince Boateng. Il ghanese è forse l’elemento che è mancato maggiormente ai rossoneri in questo avvio di stagione per le sue enormi capacità di “spaccare” la partita con improvvise accelerazione e con una innata dote nella ricerca della posizione. Il match contro la Juventus sarà difficilissimo sia per l’apporto ambientale del nuovo stadio che per la voglia e l’aggressevità che Antonio Conte trasmetterà ai suoi. Verosibilmente i bianconeri cercheranno di super il Milan sul piano agonistico cercando di tener ritmi alti e un pressing asfissiante sui portatori di palla. Scontato il trio d’attacco con Boateng, Cassano ed Ibrahimovic sono al momento indecifrabili le scelte di Allegri in difesa e a centrocampo. Davanti ad Abbiati giocheranno sempre Nesta e Thiago Silva mentre c’è qualche dubbio sugli esterni dopo il forfait di Abate. L’ipotesi più accreditata è l’utilizzo di Zambrotta a destra con la conferma di Antonini a sinistra. Altre ipotesi sono l’utilizzo del jolly Bonera, oppure lo spostamento di Antonini a destra e l’utilizzo (poco probabile) di Taiwo a sinistra. In mediana il recupero di Ambrosini dà finalmete alternative al tecnico rossonero. Il capitano potrebbe dar riposo ad uno tra Van Bommel e Nocerino mentre non è in discussione il posto di Seedorf. Sarà curioso per i rossoneri sfidare Andrea Pirlo per anni leader del centrocampo e adesso faro della Vecchia Signora. Verso Juventus-Milan, Vidal o Matri un dubbio per Conte
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Milan in ansia per Boateng
Il buon pari strappato al Camp Nou ha contribuito ad alzare il morale della truppa rossonera che però è chiamata ad un pesante tour de force con la rosa ridotta ai minimi termini. Il Milan domani sera farà visita allo scatenato Napoli con le pesanti assenze di Ibrahimovic, Boateng e Ambrosini.
Se quella dello svedese seppur pesante era messa in conto quelle del capitano e sopratutto di Boateng preoccupa Allegri e il Milan. L’assenza del ghanese sconvolge i piani tattici del tecnico rossonero che fa pieno affidamento nelle sue qualità per aver un elemento di disturbo sulla trequarti.
L’infortunio del Boa non è chiaro, la radiografia fatta di ritorno dalla Spagna ha scongiurato grossi problemi ma nell’ambiente rossonero c’è apprensione tanto da ripetere gli accertamenti in Germania. Come confessato da Emanuelson attraverso Twitter si teme per il Boa una microfrattura alla costola con il conseguente lievitamento dei tempi di recupero.
I rossoneri a Napoli dunque faranno di nuovo affidamento sugli ultimi arrivati Aquilani e Nocerino mentre a partita in corso potrebbe esser l’occasione per vedere all’opera il piccolo Faraone El Shaarawy.
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Milan-Inter 2-1 video highlights Supercoppa
La rabbia dell’Inter dura un tempo ma fa intravedere buone cose per il futuro. Gasperini disattendo tutte le indiscrezioni dell’attesa piazza i nerazzurri con un aggressivo 3-4-2-1 con il recuperato Stankovic in cabina di regia e l’interessante Alvarez al fianco di Sneijder con il solo Eto’o in attacco. Le scelte di Gasp spiazzano il Milan ed Allegri che per lunghi tratti del primo tempo non riesce ad aggredire i portatori di palla nerazzurri soffrendo parecchio la pressione imposta dal folto centrocampo. Sneijder leggittima la superiorità del primo tempo nerazzurro ma la ripresa è solo Milan. Ibra, in forma strepitosa firma il pari a conclusione di una splendida giocata con Robinho e Seedorf e appena nove minuti dopo è Boateng a trasformarsi in Pippo Inzaghi e da vero rapace dell’area di rigore deposita in rete la respinta di Julio Cesar e del palo su una bordata di Pato. [jwplayer config=”120s” mediaid=”91524″]
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Casemiro, Preziosi si allea con Galliani
Il presidente Preziosi vuol entrare nella trattativa per il giovane Casemiro. Il centrocampista brasiliano del San Paolo è da tempo sul taccuino dell’Inter ma lo status di extracomunitario ne ha rallentato l’acquisto facendo entrare in competizione altre società. In Italia la prima offerta concreta è stata di Corvino per la Fiorentina, ma stando alle indiscrezioni adesso interessate al playmaker della Selecao del futuro pare ci siano anche Roma e Genoa. La bagarre all’acquisto fa logicamente la gioia del club brasiliano che può aumentare cosi i suoi compensi ma l’Inter sembra in netto vantaggio avendo già l’accordo con il giocatore. Il Genoa però, a dimostrazione dei rapporti non idilliaci con i nerazzurri, starebbe pensando a una strategia alla Boateng, per interderci, con il Milan. A confessarlo è lo stesso Preziosi anche se il presidente ammette che allo stato attuale è tutto realmente difficile. Il Grifone con l’aiuto dei rossoneri comunque proverà a confezionare l’offerta giusta cercando di strappare il giocatore ai nerazzurri o comunque farne alzare la quotazione costringendo Moratti ad un maggiore esborso di denaro per assicursi le prestazione del nuovo talento della florida scuola brasiliana.
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Boateng è tutto rossonero, Sokratis torna al Genoa
Si è concluso dopo tre ore e con la fumata bianca l’incontro in via Turati tra il presidente Preziosi e l’ad rossonero Adriano Galliani per risolvere la comproprietà di Kevin Prince Boateng.
Il centrocampista ganese è ufficialmente un giocatore del Milan al 100%, i rossoneri pagheranno i sei milioni pattuiti più un altro per aver vinto lo scudetto. Resterà rossonero anche Marco Amelia (2,5 milioni di euro) mentre Sokratis Papastathopoulos farà ritorno in Liguria.
L’unico giocatore che resta in comproprietà, fa sapere Preziosi, è il giovane Giacomo Beretta mentre tornano ad esser interamente rossoneri ALberto Paloschi, Strasser, Zigoni e Oduamadi.
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Galliani “Seedorf e Gattuso restano”. Domani Boateng
Concluso il campionato ad Udine per Adriano Galliani inizia un’altra settimana di trattative per i rinnovo dei contratti prima di tuffarsi nella campagna di rafforzamento per puntare dritti alla prossima Champions League.
Il primo snodo per l’ad rossonero sarà quello di apporre le firme al contratto di rinnovo con Clarence Seedorf, l’olandese più che questione di compensi vuol sentirsi parte integrante di questo Milan e a tal proposito ha preso tempo per confrontarsi con Allegri. Le sirene del Corinthians e del Manchester City sono reali ma domattina dovrebbe ancora una volta preferire il Milan per nuovi traguardi “Sia io che il presidente Berlusconi lo abbiamo detto mille volte, vogliamo che Seedorf rimanga e mi sembra che si stia schiarendo tutto, ma aspettiamo le firme”.
Chi invece non lascerà il Milan è Ringhio Gattuso, Galliani si dice sicuro che le sirene russe non saranno ascoltate e il centrocampista resterà ancora in rossonero. Domani poi sarà la volta di Boateng, al centro di una mega trattativa tra Milan e Genoa che comprende sei giocatori e che potrebbe riportare Borriello sotto la Lanterna.
Ultimo snodo è quello di Cassano, il barese secondo i rumors di mercato vorrebbe trovare una piazza più congeniale al suo calcio, permettendogli di giocare con continuità per arrivare in forma al prossimo Europeo che dovrebbe sancirne un ruolo da protagonista.