Tag: kevin prince boateng

  • Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Nel post-partita di Genoa – Udinese, vinta dal Grifone per 3-2, il presidente rossoblu Preziosi aveva lasciato intuire qualcosa in merito al prossimo futuro di Alexander Merkel, desideroso di giocare in una grande realtà come quella del Milan, con il quale nella scorsa stagione contro il Bari, negli ottavi di finale di Coppa Italia, aveva segnato il suo primo gol, il 20 Gennaio scorso: le parole del presidente, così, si sono rivelate a posteriori quasi profetiche, data la concreta possibilità che il giovane centrocampista tedesco possa ritornare in questa finestra di mercato di riparazione in casa rossonera, sfruttando proprio la comproprietà fra Genoa e Milan.

    Alexander Merkel | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Merkel, infatti, si è ben messo in mostra in questi mesi in rossoblu e potrebbe rivelarsi un utile innesto nel gruppo di Massimiliano Allegri, specialmente in un reparto tanto minato dai numerosissimi infortuni, anche di lungo corso, come il centrocampo, in cui mancano da tempo Gattuso (per il noto problema alla vista), ma anche il francese Flamini, assente per l’infortunio al ginocchio praticamente da inizio stagione, Alberto Aquilani, flagellato dai fastidi alla caviglia che potrebbero tenerlo lontano dai campi da gioco per lungo tempo, ed anche Kevin Prince Boateng, che nell’ultimo sfortunato derby ha riportato una lesione ai flessori della coscia sinistra e, pertanto, dovrà stare a riposo per almeno quattro settimane, sempre salvo ulteriori complicazioni, dovendo saltare con tutta probabilità anche la partita del 15 Febbraio contro l’Arsenal negli ottavi di finale di Champions League.

    L’urgenza e la fretta di riportare il giovane Alexander Merkel a Milanello, dunque, data l’emergenza infortuni, diventa una vera e propria necessità imminente, al punto che potrebbero essere accelerati i tempi dell’accordo fra le due società (fra le quali, comunque, i rapporti sono ottimi, ndr) per far sì che il 19enne possa essere già agli ordini di Allegri dalla prossima partita contro il Novara in campionato.

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  • Cagliari Milan, Cossu vice Conti. Pato in panchina

    Cagliari Milan, Cossu vice Conti. Pato in panchina

    Un anno fa un gol di Strasser a regalare i tre punti al Milan nelle difficile trasferta in Sardegna facendo il regalo della Befana ai tifosi rossoneri. Questa sera il Milan vuole invece farsi il regalo di Natale cercando di effettuare il contro sorpasso alla Juventus in una lotta estenuante che verosimilmente ci terrà con il fiato sospeso fino al termine della stagione. Dopo la vittoria in casa contro il Siena a tener banco, oltre all’ormai tormentone Tevez al Milan, sono state i “consigli” del presidente Berlusconi per una squadra iperoffensiva con Robinho e Pato a supporto di Ibra e Seedorf e Boateng mezzali di centrocampo. Proprio in virtù delle parole del patron c’è curiosità nel scoprire le ultime scelte di Massimiliano Allegri per Cagliari Milan di questa sera. Le indiscrezioni vogliono una nuova bocciatura di Pato in attacco con la conseguente conferma di Robinho e l’avvicendamento di Seedorf con Aquilani. In realtà pare che Allegri possa ascoltare in parte le indicazioni di Berlusconi lanciando il tridente Pato, Robinho Ibra ma con Boateng pronto ad entrare dalla panchina. Torna titolare capitan Ambrosini che darà riposo a Van Bommel agendo nella solita posizione davanti la difesa. Per la prima volta della stagione Taiwo e Mexes affronteranno il secondo match da titolare. In porta torna Abbiati.

    Robinho titolare in Cagliari Milan | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Il Cagliari arriva alla sfida con qualche defezione di troppo in attacco e con la pesante assenza di capitan Conti nella zona nevralgica. Ballardini, che recupera Cossu, sembra orientato a schierare un 4-3-2-1 per contrastare il possesso palla dei rossoneri inserendo a supporto di Larrivey (leggermente favorito di Thaigo Riberio). In mediana Nainggolan accentrerà ulteriormente la sua posizione lasciando spazio a suoi lati a Rui Sampaio e al rientrante Ekdal. Sarà interessante visionare la prestazione del talento belga spesso accostato al Milan per la prossima stagione, ed interessante sarà anche il duello difensivo tra il giovane Ariaudo e Ibra.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Nainggolan, Ekdal, Cossu; Ibarbo; Larrivey, Thiago Ribeiro.
    A disp.: Avramov, Gozzi, Perico, Dametto, Murru, Ceppelini, Rui Sampaio. All.: Ballardini
    Squalificati: Biondini (1)
    Indisponibili: Conti, Nené, Astori, Eriksson

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Zambrotta, Mexes, T. Silva, Taiwo; Aquilani, Ambrosini, Nocerino; Boateng (Pato); Ibrahimovic, Robinho
    A disp.: Amelia, Antonini, Bonera, Van Bommel, Seedorf, Pato (Robinho), El Shaarawy. All.: Allegri
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Flamini, Gattuso, Abate, Cassano, Nesta, Yepes

  • Boateng fa gol con Melissa Satta. La love story è ufficiale

    Boateng fa gol con Melissa Satta. La love story è ufficiale

    Melissa Satta e Kevin Prince Boateng escono allo scoperto, raccontando pubblicamente la loro storia, che rispecchia alla perfezione il consolidatissimo connubio Velina (ex in questo caso) e calciatore famoso.

    Melissa Satta confessa amore Boateng | ©Getty Images
    Per l’ex Velina bruna di Striscia la Notizia, si tratta di un “bis”, dopo la love story con Cristian Vieri, terminata lo scorso anno, e dopo qualche flirt paparazzato, con Kobe Bryant, Matteo Ferrari, Teo Mammuccari e con l’imprenditore Gianluca Vacchi.

    Per Boateng, centrocampista tedesco-ghanese del Milan, invece, la storia con la Satta è un modo per voltare pagina, dopo la dolorosa separazione dalla moglie Jennifer, madre del suo bambino Jermaine, con la quale stava insieme da otto anni e con la quale aveva condiviso i momenti più importanti della sua ascesa calcistica.

    Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, conosciutisi circa un mese fa durante una serata in una nota discoteca milanese, dopo un periodo di messaggini e telefonate, vissuto in assoluto riserbo, hanno deciso di ufficializzare, ora, la loro storia, con un’intervista rilasciata dalla Satta a “Chi”, la rivista diretta da Alfonso Signorini – con il quale la Satta condurrà prossimamente il programma Kalispèra – in cui la modella sarda ammette: “Boateng mi piace molto e mi fa stare bene”.

    Il Principe Boateng è ormai una icona rossonera a tutti gli effetti iniziata con l’exploit della scorsa stagione concluso con il Moon Walk a San Siro nel giorno della festa scudetto e suggellato dalla perla nella partita di Champions League contro il Barcellona con un golazo di rara bellezza. Impazza il gossip a strisce rossonere dopo la passionale storia tra Barbara Berlusconi e Pato, il presunto flirt tra Massimiliano Allegri e Barbara D’Urso un altra storia che farà sicuramente parlare conquistando le prime pagine delle riviste patinate.

  • Milan Barcellona 2-3, le pagelle. Consacrazione Boateng

    Milan Barcellona 2-3, le pagelle. Consacrazione Boateng

    L’entusiasmo di una sconfitta. E’ paradossale ma tutti in casa Milan sono soddisfatti della partita disputata ieri sera contro il Barcellona a San Siro. La sconfitta pesa è vero, sopratutto per le insidie che può riservare il secondo posto nel girone, ma ad una analisi oggettiva non può non andar all’occhio l’evoluzione del Milan rispetto alla scorsa stagione e alla partita d’andata. Milan Barcellona è stata un spot per il calcio con due squadre che hanno messo in campo ogni risorsa disponibile per superarsi

    Per battere il Barcellona i rossoneri avevano bisogno della partita perfetta, con tutti i giocatori in campo capaci di dar qualcosa in più del normale per irretire il loro possesso palla. In realtà però qualche lacuna di troppo c’è stata e nonostante la buona partita qualche appunto al mercato bisogna farlo.

    Milan Barcelona il più grande spettacolo dopo il Big Bang | ©Claudio Villa/Getty Images

    Pagelle Milan
    Abbiati: 7 Nonostante i tre gol sul groppone vince il duello a distanza con Valdes. Miracoloso in qualche intervento è sempre sicuro tra i pali e attento nelle uscite.

    Abate: 7 La presenza di Villa lo impedisce nelle sue consuete sgroppate ma è perfetto in difesa e le sue diagonali difensive sono degne del miglior Tassotti.

    Nesta: 5,5 Del Piero e Inzaghi vengono messi in discussione lui ancora no. Deve però capire che due partite consecutive non sono più nelle sue corde.

    Zambrotta: 5 Vederlo beffato dal giovane Thiago Alcantara in occasione del primo gol è il segno evidente di un definitivo passaggio di consegne. Generoso si ma spesso distratto.

    Van Bommel: 5 Non è in condizione e si vede. Lento in fase di interdizione sbaglia anche passaggi semplici.

    Seedorf: 6 Un primo tempo di grande qualità e dinamismo perde di continuità nella seconda parte della partita.

    Boateng: 8 Per vincere certe partite ci vogliono giocatori determinanti, lui ha scelto la migliore serata per consacrarsi al mondo.

    Ibrahimovic: 7 Si è finalmente messo alle spalle tutti i dubbi sul suo rendimento in Champions, placa oltretutto la sua esuberanza.

    Pagelle Barcellona
    Valdes: 5 Prende un gol sul suo palo, sbaglia nelle uscite. Questa volta non è extraterrestre.
    Mascherano: 6,5 Ha ormai convinto tutti per la sua duttilità, prezioso nelle chiusure è superbo quando esce palla al piede.
    Thiago Alcantara: 7 Sembra un veterano
    Xavi: 7,5 E’ con Messi la mente della squadra detta i tempi e si butta negli spazi in modo divino. Bello il siparietto a fine partita con Galliani.
    Messi: 7,5 Oramai non ci sono più aggettivi per definirlo. Sembra a volte distratto e assente ma in realtà è sempre letale.

    MILAN BARCELLONA 2-3
    14′ aut. Van Bommel; 20′ Ibrahimovic; 31′ Messi rig.; 9′ st Boateng; 20′ st Xavi
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 7; Abate 6,5, Nesta 5,5 (21′ st Bonera 6), Thiago Silva 6,5, Zambrotta 5; Aquilani 5,5, Van Bommel 5 (27′ st Nocerino 6,5), Seedorf 6; Boateng 8; Ibrahimovic 7, Robinho 5,5 (1′ st Pato 5). A disp.: Amelia, Antonini, Ambrosini, Emanuelson. All.: Allegri

    Barcellona (3-4-3): Valdes 5; Puyol 5, Mascherano 6,5, Abidal 5; Fabregas 6,5, Xavi 7,5, Busquets 6, Thiago Alcantara 7 (46′ st Dos Santos sv), Keita 6 (35′ st Pedro sv), Messi 7,5, Villa 5 (23′ st Sanchez 6). A disp.: Pinto, Piqué, Fontas, Maxwell. All.: Guardiola
    Arbitro: Stark (Germania)
    Ammoniti: Aquilani (M), Nesta (M), Messi (B), Van Bommel (M), Puyol (B), Abidal (B)

    Milan Barcellona commento e video highlights

  • Milan Barcellona 2-3, gioiello di Boateng davanti agli extraterrestri

    Milan Barcellona 2-3, gioiello di Boateng davanti agli extraterrestri

    Milan Barcellona era stata presentata come un partita spettacolo con due squadre libere di potersi affrontare a viso aperto senza l’assillo di dover guardare alla classifica. I rossoneri certo potevano misurare il proprio stato di competitività contro la squadra che è da tutti considerata il modello a cui ispirarsi. Obiettivamente l’undici di Allegri ha disputato una partita migliore di quella al Camp Nou e pur dopo la sconfitta il bicchiere resta comunque mezzo pieno anche se in un incontro singolo a meno di cataclismi il Milan 9 volte su dieci ne uscirebbe con le ossa rotte.

    Milan Barcellona, la partita

    Allegri conferma le indiscrezioni della mattina preferendo Robinho a Pato come partner di Ibrahimovic e Seedorf a centrocampo al posto di Nocerino. Guardiola spiazza un pò tutti arrivando a San Siro con la difesa a tre con Puyol e Abidal ai lati di Mascherano e Busquets con Keita a far da schermo a centrocampo.

    Messi e Xavi protagonisti a San Siro | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    L’avvio di partita è incoraggiante per il Milan bravo a pressare il possessore di palla e occupare gli spazi che la difesa a tre blaugrana concede. Quando però il Milan sbaglia il pressing il Barcellona dimostra di esser letale con le fulminee ripartenze di Messi in tandem con Fabregas il giovane Thiago. L’ultimo nato della cantera è bravo e caparbio al 13′ a recuperare un pallone vagante davanti ad un distratto Zambrotta e dar il via all’azione del vantaggio, propiziata da un assist di Abidal per la sfortunata deviazione di Van Bommel. Azione viziata da fuorigioco di Xavi ma Milan sotto. Dopo il gol il Barcellona ha subito le occasioni per dilagare con Messi prima e poi con Fabregas con Abbiati che però riesce a superarsi. I rossoneri reagiscono e Milan Barcellona diventa una partita bellissima, Robinho spreca l’ennesimo gol incredibile, Ibra però imbeccato da Seedorf ristabilisce la parità. Il Barcellona riprende a macinare e trova il vantaggio solo grazie ad un generoso rigore concesso da Stark dopo che Messi centra la traversa e Abbiati fa qualche miracolo. Dal dischetto Messi rompe il digiuno con le italiane.

    Sotto di un gol all’intervallo Allegri si gioca la carta Pato senza pero impensierire più di tanto la retroguardia ospite. Il pari però arriva con un gol fantastico, da premio Puskas per intenderci, di Boateng che dopo un controllo volante supera Abidal lanciandosi di tacco nello spazio prima di fulminare Valdes. San Siro esplode ma è ancora Messi a trovare il pertugio giusto nella difesa per il gol vittoria firmato da Xavi prima dei titoli di cosa.

    Milan Barcellona, l’analisi

    Boateng Golazo al Barcellona | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Dopo i 90′ di San Siro si ha la sensazione che il Barcellona attuale non è la macchina perfetta della scorsa stagione ma che è ancora troppo forte per questo Milan. Di contro in casa rossonera le sensazioni sono positive ma lascia ancora qualche dubbio la tenuta della difesa e il rendimento di Van Bommel. Nella retroguardia iniziano ad esser un mistero i nuovi arrivati con Mexes che tarda ad esser arruolabile mentre Taiwo sembra sia stato oramai bocciato costringendo ancora una volta Zambrotta agli straordinari. Il centrocampista invece evidenzia gli scricchiolii dell’età denotando un certo fastidio a giocare su alti ritmi andando spesso in confusione. Le note positive sono sicuramente Abate oramai perfetto anche in fase difensiva, Boateng che dimostra di poter esser un valore aggiunto e da Ibra finalmente nel vivo della manovra e protagonista anche in Champions League.

    Milan Barcellona video highlights Youtube

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  • L’altro Boateng, il Principe si racconta a Vanity Fair

    L’altro Boateng, il Principe si racconta a Vanity Fair

    Sotto l’aspetto da duro si nasconde un animo dolce, Boateng nasconde un cuore di papà a cui manca la quotidianità con il proprio bambino, soffrendo il distacco ed i risvegli da solo, soffrendo la non possibilità di giocare con lui, e di vedere i suoi occhietti illuminarsi di fronte ad un pallone.

    Kevin Prince Boateng
    , l’uomo dei tatuaggi è- prima di tutto – un giovane papà innamorato di suo figlio di tre anni, Jermaine, che ora vive a Berlino, a “due ore e mezzo di volo e check in”, con la mamma, dopo la separazione dei genitori, giunta qualche mese fa, senza urla nè litigi, per inerzia, inevitabile conseguenza di qualcosa che si era ormai spento, come racconta in un intervista rilasciata a Vanity Fair.

    Kevin Prince Boateng | © Getty Images

    Qualcosa che, però, era nato molto tempo prima, quando Boateng aveva solo 15 anni, e lei, Jennifer, tre in più, e che era proseguito seguendo le tappe più importanti della carriera calcistica di Boateng, in parallelo: prima del trasferimento a Londra al Tottenham, il matrimonio, celebrato a Berlino nel giorno libero di Boa, senza eccessivi stress organizzativi, senza viaggio di nozze, ma con un bellissimo regalo ricevuto in dono: il concepimento di Jermaine.

    D’altronde, la nostalgia per la fine di un amore e per la lontananza dal piccolo, probabilmente risulta ancora maggiore per chi rivive nuovamente la propria sofferenza di bambino figlio di genitori separati, costretto a crescere troppo in fretta, costretto a conoscere da vicino la povertà e le difficoltà conseguite all’abbandono da parte del proprio padre, in un triste deja-vù.

    Un’infanzia difficile ripagata, però, dal talento calcistico, che gli ha concesso la possibilità di cambiare vita, passando dalle partite sui campetti d’asfalto del difficile quartiere di Wedding, all’Herta Berlino, grazie ad una partitella giocata proprio con il figlio dell’allenatore delle giovanili dell’Herta.

    Poi, dopo due stagioni con la prima squadra dell’Herta, l’approdio in Premier League, nel 2007, al Tottenham, ed a seguire il Borussia Dortmund, il Portsmouth, i Mondiali Sudafricani disputati con la Nazionale Ghanese, paese d’origine del padre – giocando proprio contro la “sua” Germania e contro il fratellastro Jerome – e, dopo il Mondiale 2010, l’approdo al Milan.

    Dal 4 Novembre, Kevin Prince ha deciso, a malincuore, di lasciare la sua Nazionale, perchè il suo ginocchio operato sei volte non gli consente più di reggere tanti impegni ravvicinati, preferendo dedicarsi agli impegni con il Milan, ed a ripartire dalla nuova vita da sigle, cercando – nel frattempo – di dedicarsi agli affetti della famiglia d’origine, recuperando il rapporto con il fratellastro Jerome, festeggiando – per la prima volta – con lui il prossimo Natale.

  • Milan in Bielorussia con Seedorf ma è allarme attacco

    Milan in Bielorussia con Seedorf ma è allarme attacco

    Il Milan viaggia per la Bielorussia dove domani sera cercherà di strappare il lascia passare definitivo per l’ottavi inseguendo ancora l’ambizioso sogni di affrontare il Barcellona a San Siro da capolista e quindi di poter giocarsi il primato. La striscia di vittorie in campionato e la ritrovata vena realizzativa di Ibrahimovic hanno ridato tranquillità ed entusiasmo alla truppa scossa però in queste ore dal caso Cassano ricoverato per accertamenti al Policlinico di Milano in attesa di una diagnosi.

    Clarence Seedorf | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Proprio le condizioni del barese riportano in auge ancora una volta la scelta di Allegri di escludere dalle liste Champions El Shaarawy ma sopratutto Pippo Inzaghi. Il Milan domani avrà a disposizione solo Ibra e Robinho in attacco con quest’ultimo non al meglio della condizione. Le buone notizie però arrivano dal recupero di Seedorf e Boateng, l’olandese torna in gruppo dopo un mese di stop forzato e potrebbe partire sin dal primo minuto. Il ghanese al centro di un nuovo caso dopo l’espulsione che lo terrà lontano dal campo in campionato per altre due partite non è invece al meglio per via di una brutta botta rimediata durante il match contro la Roma. Out anche Van Bommel non è escluso che Allegri almeno inizialmente possa rispolverare l’ancellottiano albero di Natale con Ibra unica punta e Seedorf con Boateng a supporto. Giocherà dal primo minuto capitan Ambrosini mentre a sinistra il ballotaggio per una maglia tra Bonera, Zambrotta e Taiwo dovrebbe esser vinto proprio da quest’ultimo.

  • “Acciaio scadente: nostalgia dell’Heysel” 20 mila euro all’Inter

    “Acciaio scadente: nostalgia dell’Heysel” 20 mila euro all’Inter

    Tra Juventus e Inter esiste una accesa rivalità da sempre, nel post Calciopoli si è però ulteriormente infiammata scadendo a volte in beceri e incomprensibili insulti che nulla hanno a che fare con lo sport. A dire il vero la mancanza di cultura sportiva è un mal comune del calcio in Italia e a turno quasi tutte le tifoserie, se cosi si possono chiamare, inneggiano verso tifoserie avversarie.

    Lo striscione apparso nella curva dell'Inter durante il match con Juve (foto tratta dal web)
    Proprio nell’ultimo derby d’Italia a San Siro sabato sera i “tifosi” nerazzurri sono diventati protagonisti esponendo due assurdi striscioni. Il primo sfruttando i presunti problemi di tenuta del Juventus Stadium sperava in una nuova Heysel dimenticando però che in quella occasione a finire sotto le macerie vi erano puredue tifosi nerazzurri. Lo striscione che ha infiammato il popolo bianconero spopolando sul web titolava “Acciaio scadente: nostalgia dell’Heysel” al fianco del quale c’era un altro in cui si inveiva contro il presidente Agnelli. Il giudice sportivo quest’oggi ha comminato 20000 euro di multa alla società nerazzurra a cui fanno il paio le 10000 per la Juventus a causa dei buu razzisti nei confronti di Maicon. Tra le altre determine del giudice sportivo spiccano le due giornate di squalifica per Boateng reo di aver insultato l’arbitro al momento della sostituzione. Gli altri squalificati, tutti per un turno sono Santana (Napoli), Cesar (Chievo), Chivu (Inter), Guana (Cesena), Nocerino (Milan), Padoin (Atalanta) e Portanova (Bologna).

  • La rimonta del Milan, la sconfitta di Allegri

    La rimonta del Milan, la sconfitta di Allegri

    La partita di ieri del Milan al Lecce è stata il più grande spot all’imprevedibilità del calcio, a quella incredibile follia che porta una squadra prima a dar l’immagine peggiore di se stessa e poi una incredibile voglia di reazione e riscatto. I rossoneri hanno finalmente capito l’adrenalina di quella notte stregata che costò la Champions League contro il Liverpool. A differenza di una finale di Champions o di una partita di cartello la partita del Via del Mare contro un modesto Lecce però oltre alla gioia della vittoria deve per forza di cose lasciare qualche spunto di critica, un segnale di un evidente imbarazzo in difesa e a centrocampo. Il Milan forse vincerà anche in questa stagione lo scudetto ma lo farà “di forza e non di classe” contravvenendo al diktat presidenziale che da sempre fa il marchio di fabbrica del diavolo rossonero.

    Massimiliano Allegri | © Filippo Monteforte/Getty Images
    Il cammino di Allegri in rossonero è stato contraddistinto sin dal suo avvio da una predilezione della fisicità a discapito della qualità, Pirlo nella scorsa stagione ne è stato l’esempio concreto e nelle scelte iniziali di ieri a Lecce si è ancora palesato. Un centrocampo con Ambrosini, Van Bommel e Nocerino è lo specchio ideale di chi vuol vincere attraverso le giocate di Ibra e Cassano o la giornata illuminata di Robinho. Ricordo i lunghi faccia a faccia tra Ancelotti e Berlusconi per il modulo ad una o due punte con il tecnico che comunque cercava di far coesistere Kaka, Rui Costa, Pirlo e Seedorf alle spalle di una punta puntando alla vittoria attraverso il controllo totale del gioco e del possesso palla. In assenza di Seedorf la rinuncia anche ad Aquilani e Boateng è difficile da spiegare sopratutto allo stato di forma attuale dei due.

  • Lecce-Milan 3-4, le pagelle. Ci pensa il Principe dei Diavoli

    Lecce-Milan 3-4, le pagelle. Ci pensa il Principe dei Diavoli

    Oddo 6: da ex milanista consuma la vendetta perfetta siglando il gol del 2-0 su calcio di rigore e tenendo a bada le scorrazzate di uno spento Robinho e di un poco ispirato Ibrahimovic, assiste inerme alla disfatta del secondo tempo del suo Lecce Mesbah 6: contiene bene e compie un mezzo miracolo su Ibrahimovic, anticipando l’attaccante svedese su una palla messa in mezzo da Robinho, per il resto bene nel primo male nel secondo come tutto l’undici salentino Strasser 6,5: come il suo collega Merkel contro la JUventus si mostra giovane d’interessante prospettiva correndo in mezzo al campo e creando seri problemi ad Ambrosini e Van Bommel Giacomazzi 6,5: apre le marcature che illudono i lupi pugliesi, è l’unico indomito anche dopo il pareggio del Milan, deve arrendersi esausto alla legge del più forte Corvia 5,5: dovrebbe essere l’uomo gol dei salentini, concreto poco, bravo a procurarsi il rigore sfruttando l’errore di Abbiati per il resto veramente troppo poco Lecce (4-4-2): Benassi 5,5; Oddo 6, Tomovic 6, Esposito 5,5, Mesbah 6; Obodo 6, Strasser 6,5, Giacomazzi 6,5, Grossmuller 6 (14′ st Bertolacci 5,5); Cuadrado 6 (36′ st Ofere sv), Corvia 5,5 (28′ st Giandonato 5,5). A disp.: Gabrieli, Brivio, Olivera, Pasquato.

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    Kevin Prince Boateng| © Maurizio Lagana/Getty Images
    Abbiati 5: compie alcuni buoni interventi incolpevole su due gol ma sul rigore c’è il suo zampino, si lascia sfuggire la palla con troppa leggerezza e poi atterra in maniera goffa l’opportunista Corvia Yepes 6: riscatta la sua prova opaca con il gol vittoria che gli fa meritare la sufficienza, sul primo gol è fermo come una statua di marmo, di certo non è Thiago Silva Ambrosini 4: da lui ci si aspettava molto di più, al rientro come titolare sbaglia tutto quello che si può sbagliare e viene giustamente sostituito da Aquilani all’inizio del secondo tempo, non è un caso che dopo la sua uscita il Milan cresca esponenzialmente nella qualità di gioco Ibrahimovic 5,5: per una volta la scena non è la sua e si defila concedendo a Boateng gli onori della cronaca. Lo scorso anno siglò una rete straordinaria quest’anno si perde in frivolezze che non portano a niente, apparso stanco dovrà recuperare in tempo per il turno infrasettimanale, Allegri non può prescindere da lui o forse no? Boateng 9: Perfetto. E’ l’unica parola che uno spettatore può pensare vedendo il suo primo quarto d’ora di gioco subito dopo l’ingresso in campo. 3 gol che valgono il pareggio e che danno nuova linfa al diavolo per conquistare la vittoria con il gol di Yepes. L’avevano accusato di fare delle notti brave ma se i risultati sono questi che ben vengano le serate all’insegna dell’eccesso. Milan (4-3-1-2): Abbiati 5; Abate 5,5, Nesta 6, Yepes 6, Antonini 5,5; Ambrosini 4 (1′ st Aquilani 6,5), Van Bommel 5, Nocerino 6,5; Robinho 5 (1′ st Boateng 9); Ibrahimovic 5,5, Cassano 6,5 (44′ st El Shaarawy sv). A disp.: Roma, Mexes, Bonera, Taiwo.