Tag: kevin Durant

  • All Star Game NBA 2011: Rookie vs Sophomore

    All Star Game NBA 2011: Rookie vs Sophomore

    E’ il primo evento dell’All Star week end (venerdì 18 febbraio ore 3 italiana).
    In pratica è la partita tra i migliori giovani talenti NBA, quelli al primo anno (i cosiddetti Rookie), contro quelli che invece sono al secondo anno in NBA (i Sophomore).

    Ci sarà una particolarità in questa edizione, una cosa che non capita tutti gli anni: Blake Griffin parteciperà sia a questa gara (farà parte del team dei rookie) che a quella ben più importante e spettacolare di domenica tra Team West e Team East, ovvero la partita delle “Stelle” vista la stagione straordinaria della prima scelta del 2009. Griffin farà parte della squadra dei giocatori al primo anno dato che la scorsa stagione un brutto infortunio al ginocchio lo tenne ai box per tutto l’anno e non avendo disputato un solo incontro nella precedente stagione è ancora considerato un esordiente.

    Dal 2000, anno in cui è stata ideata la partita, il bilancio è di 3 vittorie per i Rookie e di 8 vittorie per i Sophomore. Lo scorso anno si imposero i Rookie per 140-128, M.V.P. fu Tyreke Evans poi premiato come miglior esordiente dell’anno a fine stagione. In questa edizione Evans giocherà ovviamente con la squadra del secondo anno. Il record di punti appartiene a Kevin Durant che nel 2009 segnò ben 46 punti trascinando i Sophomore al successo.

    Questo in dettaglio l’elenco dei convocati:

    ROOKIE TEAM ROSTER
    Eric Bledsoe, L.A. Clippers, G
    DeMarcus Cousins, Sacramento, C
    Derrick Favors, New Jersey, F
    Landry Fields, New York, G
    Blake Griffin, L.A. Clippers, F
    Wesley Johnson, Minnesota, G
    Greg Monroe, Detroit, C
    Gary Neal, San Antonio, G
    John Wall, Washington, G

    Coaches:
    Mike Budenholzer — San Antonio Spurs
    Amar’e Stoudemire — New York Knicks
    Kevin McHale — NBA TV/ TNT analyst

    SOPHOMORE TEAM ROSTER

    DeJuan Blair, San Antonio, C
    DeMar DeRozan, Toronto, G
    Stephen Curry, Golden State, G
    Tyreke Evans, Sacramento, G
    Taj Gibson, Chicago, F
    Jrue Holiday, Philadelphia, G
    Serge Ibaka, Oklahoma City, F-C
    Brandon Jennings, Milwaukee, G
    Wesley Matthews, Portland, G

    Coaches:
    Lawrence Frank — Boston Celtics
    Carmelo Anthony — Denver Nuggets
    Steve Kerr — TNT NBA basketball analyst

  • All Star Game NBA: Ufficializzati i roster al completo

    All Star Game NBA: Ufficializzati i roster al completo

    Sono ufficiali le formazioni che giocheranno l’All Star Game NBA tra qualche giorno a Los Angeles. Dopo l’elezione tramite voto popolare dei quintetti di partenza dell’Est e dell’Ovest (leggi l’articolo), sono stati gli allenatori a completare i roster con le 7 riserve.

    Purtroppo non hanno trovato spazio tra gli uomini che entreranno dalla panchina nessuno dei nostri connazionali, nè Andrea Bargnani, nè Danilo Gallinari, nè Marco Belinelli, che assisteranno alla manifestazione solo da semplici spettatori.

    le riserve della squadra della Eastern Conference saranno Joe Johnson ed Al Horford degli Atlanta Hawks, Chris Bosh dei Miami Heat (che completa il trio visto che James e Wade partiranno titolari) e i fantastici 4 dei Boston Celtics ovvero Rajon Rondo, Paul Pierce, Ray Allen e Kevin Garnett che arriva alla sua 14 esima convocazione per la partita delle Stelle e raggiunge i miti Jerry West e Karl Malone nonchè il suo attuale compagno ai Celtics Shaquille O’Neal, l’unico dello starting five biancoverde ad essere rimasto fuori. Boston inoltre avrà anche l’allenatore della squadra dell’est, coach Doc Rivers che ormai può annoverare il miglio record nella Conference prima della pausa per la manifestazione, irraggiungibile sia dai Bulls che dagli Heat.

    Nella Western Conference invece avremo come cambi il duo Spurs (quindi fidato per Popovich) Duncan-Ginobili, poi prenderanno parte anche Russell Westbrook (Thunder), Dirk Nowitzki (Mavericks), Pau Gasol (Lakers), Deron Williams (Jazz) e Blake Griffin dei Clippers, spettacolare ala grande che nel suo primo anno da rookie sta facendo meraviglie a non finire! Un solo dubbio in questa formazione, visto che ancora non è stato rimpiazzato Yao Ming, inabile per infortunio, anche se nel ruolo di centro potrebbe essere spostato Gasol dalla panchina ed il suo posto a sedere sarebbe preso (secondo indiscrezioni dell’ultima ora) da Kevin Love dei Minnesota Timberwolves, miglior rimbalzista del campionato.

    Questo il quadro completo dei convocati:

    Eastern Conference:

    F — Amar’e Stoudemire, New York
    F — LeBron James, Miami
    C — Dwight Howard, Orlando
    G — Derrick Rose, Chicago
    G — Dwyane Wade, Miami
    Head coach: Doc Rivers, Boston

    Panchina: Kevin Garnett, Ray Allen, Paul Pierce, Rajon Rondo (Boston), Chris Bosh (Miami), Al Horford, Joe Johnson (Atlanta)

    Western Conference:

    F — Carmelo Anthony, Denver
    F — Kevin Durant, Oklahoma City
    C — Yao Ming, Houston
    G — Kobe Bryant, L.A. Lakers
    G — Chris Paul, New Orleans
    Head coach: Gregg Popovich, San Antonio

    Panchina: Tim Duncan, Manu Ginobili (San Antonio), Pau Gasol (Los Angeles Lakers), Dirk Nowitzki (Dallas), Deron Williams (Utah), Russell Westbrook (Oklahoma City), Blake Griffin (Los Angeles Clippers)

    Unica variazione sarà la sostituzione di Yao (centro titolare dell’Ovest) con Kevin love, come già detto, in pole position.

  • NBA: Rose batte Griffin, super Durant trascina i Thunder contro Belinelli

    NBA: Rose batte Griffin, super Durant trascina i Thunder contro Belinelli

    11 le partite giocate nella notte NBA.

    Continua senza sosta il crollo dei Raptors, sconfitti da Atlanta: Joe Johnson mette 37 punti ed a Toronto non serve tutto lo starting five in doppia cifra (Bargnani 12 punti ma con 4/12 dal campo). 13esima sconfitta di fila, ormai la stagione è irrimediabilmente compromessa.

    Altra squadra in crisi senza fine sono i Cavaliers, giunti alla 22esima sconfitta di fila. Indiana espugna il parquet di Cleveland grazie ai 23 punti di Granger ed ai 22 di Collison. Non basta ai padroni di casa il trio Sessions-Jamison-Harris (rispettivamente 25, 21 e 19 punti).

    Philadelphia batte New Jersey grazie all’ottima prova di Louis Williams (26 punti per lui) ed alla tripla doppia di Holiday da 11 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. I Nets hanno 16 punti a testa per Harris, Humpries e Lopez ma non bastano ad evitare la sconfitta.

    Buona vittoria esterna di Charlotte che batte Detroit grazie alla strepitosa prova di Jackson che segna 39 punti. Bene anche l’ex Kwame Brown che mette a referto 14 punti e 10 rimbalzi. Gordon piazza 20 punti ma non sono sufficienti a regalare il sorriso ai Pistons.

    Brutto KO interno dei Knicks che si inchinano ai Mavericks di Nowitzki (29 punti e 11 rimbalzi), tornati scintillanti come ad inizio stagione. La grande prova di Danilo Gallinari, da 27 punti non basta ai padroni di casa che devono arrendersi anche a Barea, che uscendo dalla panchina mette insieme 22 punti. Mavs che restano attaccati ai Lakers, pronti all’eventuale sorpasso per il secondo posto ad Ovest.

    La rincorsa dei Grizzlies all’ultimo posto disponibile per i playoff ad Ovest sembra arrivata a compimento: solo una sconfitta separa Memphis da Portland. Nella vittoria sul parquet di Minnesota brillano i soliti Randolph (23 punti e 13 rimbalzi ed inoltre annullato Kevin Love tenuto a soli 10 punti e 10 rimbalzi) e Rudy gay (22 punti). Per i T-Wolves 19 punti di Beasley e piazzamento da peggiore squadra della Western Conference.

    La sconfitta a Denver rende pericolante la posizione di Portland ora tallonata dai pericolosissimi Grizzlies. Nenè (22 punti) Anthony e Billups (20 punti a testa) spengono le velleità della squadra dell’Oregon di cui i top scorer sono i soliti Matthews (19 punti) ed Aldridge (18 punti).

    Marcin Gortat sembra aver cambiato il volto dei Suns: il polacco mette a segno 19 punti e 11 rimbalzi, Nash distribuisce 13 assist, Dudley dalla panchina ne porta 15 e per i Bucks non c’è nulla da fare (tenuti al 31% dal campo, peggiore prestazione stagionale). E’ pesata oltremodo l’assenza di Bogut a centro area.

    I Rockets escono da Salt Lake City con una ottima vittoria: Millsap dà il vantaggio ai Jazz sul 96-94 ad 1 minuto e 25 secondi dal termine, poi non succede più nulla fino a 6 secondi dalla fine quando Martin segna, subisce fallo e mette il tiro libero supplementare per il 97-96. Sulla rimessa successiva Millsap è super sfortunato con la palla che tocca ripetutamente il ferro, quasi danzandoci sopra ma poi esce dal cilindro a tempo scaduto!. Martin è il miglior marcatore con 22 punti, la coppia Jefferson-Millsap ne segna 20 a testa ma alla fine gli sforzi risultano vani, urge il recupero di deron Williams dall’infortunio dato che i Jazz stanno sprofondando sempre più in giù.

    Uno strepitoso Kevin Durant affonda gli Hornets di Belinelli (solo 6 punti in 20 minuti): il fenomeno dei Thunder mette a referto 43 punti (5/7 da 3) con 10 rimbalzi e 5 assist, mentre New Orleans ha in West (20 punti e 15 rimbalzi) e Paul (15 punti) i migliori realizzatori.

    A Los Angeles grande sfida tra Rose e Griffin: a prendersi la vittoria è il numero 1 dei Bulls (32 punti ed 11 assist) che può contare anche sull’aiuto dei suoi compagni Deng (26 punti) e Boozer (16 e 10 rimbalzi). Griffin vince lo scontro diretto (32 punti, 13 rimbalzi e 7 assist) ma i suoi compagni non sono in gran serata e Chicago sbanca lo Staples Center consolidando il secondo posto ad Est.

    Risultati NBA del 2 febbraio 2011

    Atlanta Hawks-Toronto Raptors 100-87
    Atl
    Joe Johnson 37, Smith 18, Horford 12, Evans 12
    Tor Amir Johnson 20, DeRozan 16, Bargnani 12, Weems 12

    Cleveland Cavaliers-Indiana Pacers 112-117
    Cle
    Sessions 25, Jamison 21, Harris 19
    Ind Granger 23, Collison 22, Dunleavy 15

    New Jersey Nets-Philadelphia 76ers 92-106
    N.J.
    Harris 16, Humpries 16, Lopez 16
    Phi Williams 26, Iguodala 16, Brand 15, Meeks 15

    Detroit Pistons-Charlotte Bobcats 87-97
    Det
    Gordon 20, Prince 16, McGrady 12
    Cha Jackson 39, Brown 14, Augustin 10, Wallace 10

    New York Knicks-Dallas Mavericks 97-113
    N.Y.
    Gallinari 27, Douglas 22, Stoudemire 21
    Dal Nowitzki 29, Barea 22, Tyson Chandler 15

    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 84-102
    Min
    Beasley 19, Ellington 13, Flynn 11
    Mem Randolph 23, Gay 22, Young 18

    Denver Nuggets-Portland Trail Blazers 109-90
    Den
    Nenè 22, Anthony 20, Billups 20
    Por Matthews 19, Aldridge 18, Batum 17

    Phoenix Suns-Milwaukee Bucks 92-77
    Pho
    Gortat 19, Hill 16, Dudley 15
    Mil Maggette 15, Ilyasova 15, Boykins 14

    Utah Jazz-Houston Rockets 96-97
    Uta
    Jefferson 20, Millsap 20, Miles 18
    Hou Martin 22, Lowry 16, Brooks 14, Scola 14

    Oklahoma City Thunder-New Orleans Hornets 104-93
    Okl
    Durant 43, Green 12, Westbrook 10
    N.O. West 20, Paul 15, Andersen 13

    Los Angeles Clippers-Chicago Bulls 88-106
    Cli
    Griffin 32, Gomes 16, Foye 14
    Chi Rose 32, Deng 26, Boozer 16

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  • NBA: Scintille tra Kevin Durant e Chris Bosh

    NBA: Scintille tra Kevin Durant e Chris Bosh

    Chi conosce il basket NBA sa che Kevin Durant è il prototipo perfetto del ragazzo , nonchè atleta, tranquillo: testa sulle spalle, ottimo carattere, benvoluto da tutti nella Lega (non solo dai suoi compagni di squadra) e dallo staff degli Oklahoma City Thunder.

    Quello che è successo però domenica sera nella partita disputata tra i suoi Thunder ed i Miami Heat sul parquet di Oklahoma City, non è andato proprio giù al numero 35 che ha sfiorato la rissa con il collega Chris Bosh, reo di aver detto frasi poco carine e con tono piuttosto supponente.

    Il fatto è accaduto nel primo quarto quando il compagno di squadra di Durant, James Harden, va in contropiede per schiacciare ma viene fermato da un fallo piuttosto plateale di Bosh. A quel punto K.D. si avvicina al compagno suggerendogli, come tattica di gioco, di attaccare sempre in questo modo il canestro avversario per avere più efficacia e magari vincere la partita. Nella discussione si intromette Bosh che, secondo alcune fonti, avrebbe detto a Durant che il consiglio di schiacciare non avrebbe avuto efficacia in quanto avrebbe impedito in ogni modo simili tentativi (le parole precise sarebbero state: “è inutile che lo consigli di schiacciare, tanto contro di me non ce la farà mai!”).

    A questo punto Durant perde le staffe, e si crea tensione tra i 2 gicatori, episodio sanzionato peraltro con un fallo tecnico a testa (che se per Bosh non è una novità, lo è per l’ala dei Thunder, che mai si è trovato a dover subire un fallo tecnico per scaramucce in campo in 4 anni di NBA).

    La situazione venutasi a creare scema col passare dei minuti ma a fine partita il fenomeno di Oklahoma City, intervistato sull’argomento ha risposto così:

    • Nella lega ci sono un sacco di finti duri e lui è uno di questi. Sono un ragazzo a posto ma non permetto a nessuno di parlarmi in quel modo e mancarmi di rispetto, soprattutto a casa mia. Parlavo con James, dicendogli di attaccare il ferro, ma Bosh è voluto entrare nella discussione, per dire la sua. Adesso si permette certi comportamenti perchè gioca in una squadra forte. Fuori dal campo è una persona interessante ed un bravo ragazzo ma in campo questi atteggiamenti non mi piacciono, quando si gioca farebbe meglio a tenere a freno la lingua“.

    Immediata la replica di Bosh:

    • Stava dicendo a Harden di schiacciarmi in faccia. Gli ho semplicemente fatto capire che non sarebbe successo“.

    Non abbiamo nessuna prova per confutare la tesi dell’uno o dell’altro. Quel che è certo è che non deve essere stato nulla di superficiale per far perdere la pazienza ad un tipo come Kevin Durant, soprattutto se si considera che non c’era la tensione dei minuti finali ma si era, come già riportato, nel primo quarto di gioco con tutta la partita davanti!

  • NBA: Boston domina i Lakers, Miami di un soffio sui Thunder

    NBA: Boston domina i Lakers, Miami di un soffio sui Thunder

    2 le partite giocate nel pomeriggio americano. Il programma si completerà con le rimanenti partite della notte (5 le gare rimanenti in calendario).

    Nella partita più attesa si assiste al dominio Celtics sul campo degli acerrimi rivali di una vita dei Los Angeles Lakers. Grande prova di forza dei “Verdi” che escluse le giocate di pura classe di Kobe Bryant controllano il resto della truppa di Phil Jackson in modo ineccepibile. Primo tempo più equilibrato, secondo tempo da veri dominatori (in particolare l’ultimo quarto) si è visto giocare una squadra contro un solo avversario, il solito Kobe in versione “one man show”. Non sono bastati i suoi 41 punti, a tradire i gialloviola un molle Gasol (12 punti e mai alla pari di un Garnett solido come non mai) ed il secondo tempo di un Bynum completamente diverso dalla versione vista nei primi 24 minuti (11 punti). Celtics molto più ordinati, decisi e meno sciuponi, con Pierce a guidare tutti dall’alto dei suoi 32 punti. Fenomenale Ray Allen (21 punti ed il merito di aver messo la museruola a Bryant nella metà dell’ultimo quarto con il numero 24 infuocato dopo 4 centri consecutivi e poi spentosi sotto la supervisione di Ray). Garnett mette la doppia doppia da 18 punti e 13 rimbalzi, Rondo ne aggiunge 10 con 16 assist. Decisivi dalla panchina Glen Davis con 13 punti e Robinson con 11.

    Resta la sensazione che i Celtics quest’anno siano di un altro livello, ai Lakers il compito di smentire critici e scettici.

    Nel secondo incontro di giornata (ma che in verità è stato il primo anticipo) i Miami Heat, questa volta al completo, vanno vicino al KO sul campo dei Thunder: partita equilibratissima fino alla fine, ad un minuto dal termine gli Heat sembrano avere la partita in mano sul 102-97 ma un parziale di 6-0, con il canestro del sorpasso di Durant, porta Oklahoma City avanti di un punto (103-102). Restano una trentina di secondi, Wade sbaglia il suo tiro ma sul rimbalzo piomba non la difesa dei Thunder ma Mike Miller che riapre su James che pesca in angolo Eddie House: tripla e controsorpasso Heat per il 105-103. Durant sbaglia il tiro del pareggio e Miami chiude il conto dalla lunetta per il 108-103 finale. Serata in chiaroscuro per James con 23 punti ma ottimo uomo assist con 13. Wade è il trascinatore con 32 punti, Bosh chiude a quota 20 ma scade nel ridicolo quando tenta di provocare Durant, ragazzo con la testa sulle spalle e poco attaccabrighe (ci fosse stato ad esempio un Garnett siamo sicuri che Bosh sarebbe rimasto zitto ed in silenzio visto che il suo atteggiamento da bulletto di periferia viene sfoggiato con chi reputa più debole, ma non contro chi sa il fatto suo). Per i giovani di Oklahoma City in evidenza il solito Durant con 33 puntie 10 rimbalzi, Green ne aggiunge 23 con 11 rimbalzi, Westbrook scrive 21 con 10 assist ma ha brutte percentuali dal campo. Dalla panchina ottimo l’apporto dell’ex di turno Cook con 13 punti (3 su 5 da 3). Appunto per coach Scott Brooks che ha perso la partita per via dei rimbalzi offensivi nel secondo tempo: sarebbe servito di più Serge Ibaka tenuto fuori per la maggior parte del match (solo 9 minuti per il miglior rimbalzista dei Thunder) anche se non gravato da falli (solo 2 alla fine per lui). Una mossa che è costata la vittoria alla giovane squadra dell’Oklahoma.

    Risultati NBA del 31 gennaio 2011

    Oklahoma City Thunder-Miami Heat 103-108
    Okl
    Durant 33, Green 23, Westbrook 21
    Mia Wade 32, James 23, Bosh 20

    Los Angeles Lakers-Boston Celtics 96-109
    Lak
    Bryant 41, Odom 15, Gasol 12
    Bos Pierce 32, Allen 21, Garnett 18

  • NBA: Westbrook-Durant da sogno, i Kings battono i Lakers

    NBA: Westbrook-Durant da sogno, i Kings battono i Lakers

    12 le partite disputate nella notte NBA e non sono mancate certamente le emozioni e le sorprese.

    Indiana batte New Jersey grazie ad una spettacolare prova al tiro da 3 (54%, 12/21 complessivo). I trascinatori sono Dunleavy (30 punti con 6/7 dalla lunga distanza) e Hibbert ( 20 punti). Ai Nets non bastano i 28 punti di Lopez, unico a scollinare oltre i 20 punti segnati per la sua squadra (solo 2 uomini in doppia cifra).

    Buona vittoria dei Grizzlies su un campo ostico come quello dei Sixers: Randolph protagonista con 22 punti e 12 rimbalzi (e 6 tiri liberi a segno nel finale che decidono il match). I Sixers non hanno il solito apporto dalle seconde linee, emergono Meeks ed Holiday con 16 punti a testa.

    Crisi senza fine per i Raptors (decima sconfitta di fila, eguagliato il record di franchigia). Non servono i 24 punti di Amir Johnson (anche 12 rimbalzi) ed i 23 di Bargnani, Maggette con una tripla nell’ultimo minuto dell’overtime uccide il match (29 i punti alla fine per lui). I Bucks hanno un buon contributo anche da Andrew Bogut, che mette a referto 24 punti (6 dei quali in overtime) con 12/14 al tiro e 4 stoppate in 38 minuti.

    Cadono ad Atlanta i Knicks di Gallinari (solo 12 punti per l’italiano). Stoudemire (27 punti) e Felton (21 punti) provano a tenere i newyorchesi in partita ma il trio avversario Johnson (34 punti, 8 rimbalzi e 7 assist), Smith (24 punti) e Horford (19 punti e 14 rimbalzi) spegne la rimonta finale degli arancioblu.

    Cleveland continua nei suoi disastri: Denver espugna il parquet dei Cavaliers e consegna agli avversari la 19esima sconfitta consecutiva (record di franchigia eguagliato), addirittura la 29 esima nelle ultime 30 partite giocate. Cavs vicini al record assoluto di Vancouver Grizzlies (anno 1995/1996) e Denver Nuggets (1997-1998) che persero 23 partite in fila. Poco da dire sul match, Anthony ne infila 33 e per Cleveland è notte fonda.

    Beffa sfiorata per i Miami Heat che in casa devono ringraziare i 2 liberi di Eddie House per l’88-87 finale che stende i Pistons. Senza Bosh e Wade per problemi fisici è James a caricarsi la squadra sulle spalle segnando 39 punti (quasi la metà di quelli totali). House come già detto leva le castagne dal fuoco, e sull’ultima azione di Detroit è James Jones con una mini stoppata a togliere la palla dal ferro dopo il tentativo di alley-oop degli ospiti.

    Un grande terzo quarto dei Bulls permette di strappare una preziosissima vittoria contro i Magic (con i quali si giocano il terzo posto ad Est). Howard da 40 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate non basta agli ospiti (nessun’altro giocatore in doppia cifra) mentre a castigare la pochezza di Orlando sono Deng (26 punti), Rose (22) e Boozer (16 punti e 16 rimbalzi).

    Pur privi di Deron Williams i Jazz tornano a vedere la luce dopo 6 sconfitte consecutive. Sono i 30 punti di Millsap, i 27 di Kirilenko ed i 22 di Miles a regalare la gioia alla squadra di coach Sloan. Love solita doppia doppia, che non basta (22 punti e 15 rimbalzi).

    Un grande Stephen Jackson (31 punti) permette ai Bobcats di espugnare Oakland: l’ex di turno prima pareggia la partita con una tripla a 6 decimi dalla fine poi coadiuvato da Augustin (27 punti) crea l’allungo decisivo in overtime. Non servono ai Warriors i 27 punti di Curry ed i 21 a testa del duo Ellis-Wright.

    Fatica immane per i Thunder contro i Wizards che ancora restano a secco di vittorie in trasferta (0-22). Servono 2 supplementari ai ragazzi di coach Scott Brooks per avere la meglio su un grande Nick Young da 32 punti che impatta il match nei regolamentari. Il primo overtime è giocato punto a punto, si va al secondo dove la fenomenale coppia di Oklahoma City ovvero Russel Westbrook (35 punti, 13 rimbalzi e 13 assist per la terza tripla doppia stagionale) e Kevin Durant (40 punti alla fine, seconda volta consecutiva a raggiungere almeno questa cifra dopo i 48 segnati 2 giorni fa ai Timberwolves) mette nel canestro tutti i 14 punti segnati dai Thunder (10 per il numero 35, 4 per il playmaker). Scacciati via brutti fantasmi. Indiscutibilmente la migliore coppia della NBA!

    Phoenix approfitta dell’appannamento dei Celtics in attacco per prendersi una vittoria che dà morale in vista del prosieguo di stagione. Sono i 19 punti e 17 rimbalzi di un monumentale Gortat, i 13 e 10 assit di Nash e la vena realizzativa di Vince Carter che chiude con 17 punti ad affondare i verdi di Boston. Garnett ne mette 18 ma da solo non riesce a portare i suoi compagni al successo.

    Clamoroso tonfo interno dei Lakers che si fanno sorprendere dai derelitti Kings nel derby californiano. E’ Cousins il match winner dei neroviola con 27 puntie 10 rimbalzi. Bene anche l’assistenza di Casspi (20 punti). Dopo 8 KO consecutivi finalmente Sacramento coglie un successo contro i gialloviola, ai quali non servono i 38 punti di Kobe Bryant (che sale all’ottavo posto dei migliori marcatori di tutti i tempi). Inguardabili Gasol (9 punti) e Odom (4 punti e 0/7 dal campo). All’orizzonte ora spuntano i Celtics nella partita di domenica a Los Angeles.

    Risultati NBA del 28 gennaio 2011

    Indiana Pacers-New Jersey Nets 124-92
    Ind
    Dunleavy 30, Hibbert 20, Granger 18
    N.J. Lopez 28, Outlaw 12, Harris 9, Favors 9

    Philadelphia 76ers-Memphis Grizzlies 94-99
    Phi
    Holiday 16, Meeks 16, Brand 15
    Mem Randolph 22, Gay 16, Conley 13

    Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 110-116 (overtime)
    Tor
    Johnson 24, Bargnani 23, Calderon 13
    Mil Maggette 29, Ilyasova 25, Bogut 24

    Atlanta Hawks-New York Knicks 111-102
    Atl
    Johnson 34, Smith 24, Horford 19
    N.Y. Stoudemire 27, Felton 21, Fields 15

    Cleveland Cavaliers-Denver Nuggets 103-117
    Cle
    Hickson 24, Jamison 20, Gibson 15
    Den Anthony 33, Afflalo 23, Lawson 15

    Miami Heat-Detroit Pistons 88-87
    Mia
    James 39, House 15, Miller 12
    Det Gordon 21, Daye 19, McGrady 14

    Chicago Bulls-Orlando Magic 99-90
    Chi
    Deng 26, Rose 22, Boozer 16
    Orl Howard 40, Anderson 9, Bass 9

    Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 108-100
    Uta
    Millsap 30, Kirilenko 27, Miles 22
    Min Love 22, Johnson 19, Beasley 16

    Golden State Warriors-Charlotte Bobcats 113-121 (overtime)
    G.S.
    Curry 27, Ellis 21, Dorell Wright 21
    Cha Jackson 31, Augustin 27, Mohammed 13, Diaw 13

    Oklahoma City Thunder-Washington Wizards 124-117 (2 overtime)
    Okl
    Durant 40, Westbrook 35, Green 13
    Was Young 32, Lewis 22, Booker 21

    Phoenix Suns-Boston Celtics 88-71
    Pho
    Gortat 19, Carter 17, Nash 13
    Bos Garnett 18, Pierce 14, Allen 8

    Los Angeles Lakers-Sacramento Kings 95-100
    Lak
    Bryant 38, Brown 17, Bynum 12
    Sac Cousins 27, Casspi 20, Dalembert 18

    GUARDA LA TOP 10 NBA (gran duello tra Gallinari e Smith!)

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  • NBA: I quintetti dell’All Star Game

    NBA: I quintetti dell’All Star Game

    Si sono chiuse le votazioni per stabilire i 2 quintetti di partenza dell’All Star game di Los Angeles (in programma dal 18 al 20 febbraio).

    La prima cosa che risalta agli occhi è la presenza, come centro ad Ovest, di Yao Ming, alle prese con l’ennesimo infortunio al piede (che potrebbe mettere a serio rischio la sua carriera NBA). Nonostante il problema fisico del cinese i votanti hanno voluto lo stesso esprimere all’asiatico la loro preferenza. Yao comunque sarà costretto per forza di cose a rinunciare e molto probabilmente il suo sostituto sarà Andrew Bynum dei lakers (tra l’altro secondo nella classifica dei centri della Western Conference.

    Da premettere che il giocatore più votato è stato Kobe Bryant (con 2 milioni e 380 mila voti, seguito da un trio della Florida: Howard dei Magic (2 milioni e 100 mila), James (2 milioni e 53 mila) e Wade (2 milioni e 48 mila voti) degli Heat.

    Per completezza riportiamo i 2 quintetti iniziali (ovviamente al momento includiamo Yao Ming visto che non si conosce ancora il nome del giocatore che gli subentrerà). Ricordiamo che le riserve della gara delle “Stelle” vengono definite dagli allenatori: al momento si sa che il coach Western sarà Popovich (inarrivabile il record Spurs da parte dei Lakers di Jackson che comunque avendo allenato lo scorso anno sarebbe impedito), mentre a giocarsi quello della Eastern ci sono in corsa Rivers (Celtics) e Spoelstra (Heat).

    Eastern Conference:

    F — Amar’e Stoudemire, New York
    F — LeBron James, Miami
    C — Dwight Howard, Orlando
    G — Derrick Rose, Chicago
    G — Dwyane Wade, Miami
    Head coach: da definire

    Western Conference:

    F — Carmelo Anthony, Denver
    F — Kevin Durant, Oklahoma City
    C — Yao Ming, Houston
    G — Kobe Bryant, L.A. Lakers
    G — Chris Paul, New Orleans
    Head coach: Gregg Popovich, San Antonio

    Questo invece l’elenco completo dei voti ricevuti dai giocatori delle 2 Conference:

    EASTERN CONFERENCE

    Forwards: LeBron James (Mia) 2,053,011; Amar’e Stoudemire (NYK) 1,674,995; Kevin Garnett (Bos) 1,407,601; Paul Pierce (Bos) 804,838; Chris Bosh (Mia) 571,734; Carlos Boozer (Chi) 504,610; Danilo Gallinari (NYK) 390,658; Josh Smith (Atl) 387,843; Luol Deng (Chi) 291,118; Danny Granger (Ind) 279,522.

    Guards: Dwyane Wade (Mia) 2,048,175; Derrick Rose (Chi) 1,914,996; Rajon Rondo (Bos) 1,587,297; Ray Allen (Bos) 890,951; Raymond Felton (NYK) 397,301; John Wall (Was) 337,368; Gilbert Arenas (Orl) 312,903; Brandon Jennings (Mil) 301,225; Jamal Crawford (Atl) 246,130, Joe Johnson (Atl) 224,571.

    Centers: Dwight Howard (Orl) 2,099,204; Shaquille O’Neal (Bos) 906,284; Joakim Noah (Chi) 432,127; Andrew Bogut (Mil) 301,896; Al Horford (Atl) 287,083; Roy Hibbert (Ind) 250,614; Andrea Bargnani (Tor) 215,123; Brook Lopez (NJ) 166,844; JaVale McGee (Was) 146,474; Ben Wallace (Det) 113,443.

    WESTERN CONFERENCE

    Forwards: Kevin Durant (OKC) 1,736,728; Carmelo Anthony (Den) 1,299,849; Pau Gasol (LAL) 1,100,772; Blake Griffin (LAC) 1,033,646; Tim Duncan (SA) 839,599; Dirk Nowitzki (Dal) 785,120; Lamar Odom (LAL) 529,854; Kevin Love (Min) 492,173; Luis Scola (Hou) 411,576; Rudy Gay (Mem) 284,021.

    Guards: Kobe Bryant (LAL) 2,380,016; Chris Paul (NOH) 1,281,591; Manu Ginobili (SA) 748,840; Steve Nash (Pho) 718,934; Russell Westbrook (OKC) 660,244; Deron Williams (Utah) 657,806; Tony Parker (SA) 436,958; Jason Kidd (Dal) 394,793; Monta Ellis (GSW) 390,237; Vince Carter (Pho) 353,143.

    Centers: Yao Ming (Hou) 1,146,426; Andrew Bynum (LAL) 974,546; Nene (Den) 599,048; Marc Gasol (Mem) 524,932; Emeka Okafor (NOH) 435,218; Brendan Haywood (Dal) 352,811; Marcus Camby (Por) 279,026; Chris Kaman (LAC) 196,268; Andris Biedrins (GSW) 175,547; DeMarcus Cousins (Sac) 152,976.

  • NBA: Super Durant beffa Gallinari, Spurs e Celtics KO

    NBA: Super Durant beffa Gallinari, Spurs e Celtics KO

    13 le partite disputate nella notte NBA.

    E’ beffa per i Knicks ad Oklahoma City: in vantaggio per lunghi tratti dell’incontro gli uomini di D’Antoni non riescono ad arginare la clamorosa rimonta dei Thunder guidati dal solito duo Russell Westbrook-Kevin Durant.
    E’ proprio l’ultimo tiro del numero 35 a tempo scaduto che regala la vittoria ai padroni di casa, un canestro spettacolare e di difficoltà assurda da dietro l’arco che fissa il punteggio sul 101-98 per i giovani Thunder. Sono 30 i punti alla fine per il match winner dell’incontro a cui si sommano 12 rimbalzi. Westbrook arriva a quota 28, mentre Ibaka contrasta efficacemente Stoudemire (tenuto a 18 punti) firmando una doppia doppia da 11 punti e 15 rimbalzi. Top scorer per New York è Gallinari che mette 23 punti.

    Sorride Belinelli che mette a referto solo 7 punti ma difende in modo pazzesco nella vittoria dei suoi Hornets contro gli Spurs, squadra con il miglior record della Lega. San Antonio viene tenuta a soli 72 punti dal campo, incredibile il momento degli Hornets che stanno asfaltando qualsiasi avversario si presenti davanti. West e Thornton protagonisti con 18 punti a testa, mentre per San Antonio non si salva nessuno con soli 2 giocatori in doppia cifra (Splitter 11 e Parker 10!).

    Buona prova di Andrea Bargnani ma Toronto cade contro i temibili Miami Heat: l’italiano firma 28 punti ma nulla può contro LeBron James che scrive 38 punti, 11 rimbalzi e 6 assist, ben coadiuvato dal redivivo Mike Miller che sostituisce Wade nel migliore dei modi segnando 32 punti e prendendo 10 rimbalzi (6/11 da 3). Per i Raptors ancora bene DeRozan (30 punti) ma a deludere è la panchina che segna solo 13 punti.

    Dopo la batosta di ieri (-41 contro gli Hornets) gli Hawks si rilanciano a Charlotte trascinati dai 32 punti di Joe Johnson, Dallas invece grazie al canestro a 6 secondi dalla fine di Nowitzki espugna il parquet dei Nets, per il tedesco 23 punti.
    Incredibile KO dei Celtics che cadono contro i Wizards autori di una grande rimonta e trascinati da Lewis (18 punti ed 11 rimbalzi) e Wall (16 punti, 6 rimbalzi e 4 assist). A Boston non bastano i 17 punti di Garnett e di 16 di Allen.
    Cadono i Suns che vengono sorpresi dai Pistons. Bene Prince autore di una doppia doppia da 17 punti e 13 rimbalzi, mentre per Phoenix è Gortat a reggere sotto canestro con 11 punti e 13 rimbalzi.
    21 punti di Turkoglu e 22 (con 14 rimbalzi) di Howard permettono ai Magic di battere i Rockets ai quali non bastano i 19 punti di Budinger uscendo dalla panchina.
    Buona vittoria esterna dei Grizzlies che espugnano un campo difficile come quello dei Bucks. Grande prestazione di Marc Gasol, autore di 24 punti e 16 rimbalzi; doppia doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi per Randolph. Per Milwaukee 23 punti per Boykins. I Blazers vincono in rimonta sui Pacers grazie alle prestazioni di Batum (23 punti, con 5/8 da tre) ed Aldridge (25 punti e 12 rimbalzi). Ad Indiana non bastano i 24 di Granger.
    I Clippers battono nel derby californiano contro i Warriors grazie ad un incredibile Blake Griffin da 30 punti, 18 rimbalzi ed 8 assist. A Golden State servono a poco i 32 punti, 6 rimbalzi ed 8 assist di un convincente Stephen Curry.
    Continua il disastro dei Jazz da trasferta: 4 sconfitta di fila questa volta a Philadelphia sotto i colpi di Iguodala (22 punti). Utah si regge su 3 giocatori, Williams con 20 punti e 14 assist, Jefferson con 19 e 13 rimbalzi e Millsap con 18 punti e 12 rimbalzi ma non riceve nessun apporto dagli altri e i Sixers hanno vita facile.
    Disastro Cleveland: ennesima sconfitta, questa volta a Chicago nonostante i 31 punti di Jamison. Rose (24 punti), Boozer e Deng (20 a testa) trascinatori dei Bulls.

    Risultati NBA del 22 gennaio 2011

    Oklahoma City Thunder-New York Knicks 101-98
    Okl Durant 30, Westbrook 28, Krstic 12
    N.Y. Gallinari 23, Stoudemire 18, Walker 12

    New Orleans Hornets-San Antonio Spurs 96-72
    N.O. West 18, Thornton 18, Ariza 15
    S.A. Splitter 11, Parker 10, Jefferson 9

    Miami Heat-Toronto Raptors 120-103
    Mia James 38, Miller 32, Jones 15
    Tor DeRozan 30, Bargnani 28, Calderon 14, Johnson 14

    Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 87-103
    Cha Augustin 20, Diaw 12, Jackson 10, Mohammed 10
    Atl Johnson 32, Smith 16, Jamal Crawford 14, Bibby 14

    New Jersey Nets-Dallas Mavericks 86-87
    N.J. Lopez 24, Harris 15, Vujacic 9
    Dal Nowitzki 23, Chandler 19, Terry 11

    Washington Wizards-Boston Celtics 85-83
    Was Lewis 18, McGee 16, Wall 16
    Bos Garnett 17, Allen 16, Rondo 13

    Detroit Pistons-Phoenix Suns 75-74
    Det Prince 17, Bynum 12, Stuckey 11, Daye 11
    Pho Nash 14, Dudley 13, Gortat 11

    Philadelphia 76ers-Utah Jazz 96-85
    Phi Iguodala 22, Louis Williams 20, Brand 19
    Uta Deron Williams 20, Jefferson 19, Millsap 18

    Chicago Bulls-Cleveland Cavaliers 92-79
    Chi Rose 24, Boozer 20, Deng 20
    Cle Jamison 31, Hickson 13, Gibson 10

    Houston Rockets-Orlando Magic 104-118
    Hou Budinger 19, Martin 18, Scola 15
    Orl Howard 22, Turkoglu 21, Bass 18, Richardson 18

    Milwaukee Bucks-Memphis Grizzlies 81-94
    Mil Boykins 23, Bogut 14, Maggette 12, Sanders 12
    Mem Gasol 24, Randolph 16, Arthur 14

    Portland Trail Blazers-Indiana Pacers 97-92
    Por Aldridge 25, Batum 23, Matthews 19
    Ind Granger 24, Collison 14, Dunleavy 14

    Los Angeles Clippers-Golden State Warriors 113-109
    Cli Griffin 30, Gordon 23, Gomes 15
    G.S. Curry 32, Ellis 17, Williams 16, Lee 16

    GUARDA LA TOP 10 NBA (Meraviglioso Kevin Durant contro i Knicks)

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  • Denver manda KO Miami, Durant e Westbrook battono i Magic

    Denver manda KO Miami, Durant e Westbrook battono i Magic

    Solo 3 le partite disputate nella notte NBA.

    Minnesota fatica più del necessario per battere i Wizards che in trasferta ancora non riescono a vincere nonostante si sia arrivati a metà campionato. E’ un parziale di 19-1 nel finale di ultimo periodo a regalare ai T-Wolves il successo che ribalta il risultato dal -4 al +14. Love guida i suoi compagni con 35 punti (5/6 da 3) ed 11 rimbalzi, Milicic aggiunge 14 punti ed 11 rimbalzi. A Washington no servono i 19 punti di Lewis e la doppia doppia di Wall da 14 punti e 10 assist.

    Cade, e malamente, Miami a Denver che rifila una sonora lezione agli avversari. A parziale scusante per gli Heat c’è l’assenza di James tenuto precauzionalmente a riposo per la distorsione alla caviglia subita ieri contro i Clippers. I Nuggets arrivano anche a +30 in chiusura di terzo quarto, mai si era vista quest’anno la squadra degli Heat così pessima in difesa. Denver ringrazia Smith (28 punti autore di più della metà delle triple di squadra), Anthony (21 punti) nenè (17 punti e 9 rimbalzi sotto i tabelloni) e la regia di Billups (6 punti ma 13 assist e 0 palle perse). Bosh unico a lottare per Miami con 24 punti, male anche Wade (16 punti ma con 19 tiri presi).

    Una delle partite più belle giocate finora, Thunder e Magic danno vita ad uno spettacolo emozionante che alla fine vede prevalere la giovane squadra di Oklahoma City di un solo punto. Incredibile ultimo quarto con Orlando che segna 38 punti per tentare la clamorosa rimonta che per poco non riesce, ma i Thunder con uno strepitoso Kevin Durant da 36 punti (con soli 17 tiri presi per la precisione 13/17 dal campo!) ed un fenomenale Russell Westbrook in serata veramente di grazia con una tripla doppia da da 32 punti, 10 rimbalzi e 13 assist (a fronte di una sola palla persa) respingono gli assalti disperati di Howard (mostruosa la sua prova da 39 punti e 18 rimbalzi) e Redick (18 punti) che a suon di triple aveva ricucito lo strappo fino al -1 finale. Alla fine la coppia più elettrizzante ed esplosiva della Lega ha la meglio e i Thunder si rilanciano in classifica.

    Risultati NBA del 13 gennaio 2011

    Minnesota Timberwolves-Washington Wizards 109-97
    Min
    Love 35, Ridnour 16, Milicic 14
    Was
    Lewis 19, Hinrich 18, Young 15

    Denver Nuggets-Miami Heat 130-102
    Den
    Smith 28, Anthony 21, Nenè 17
    Mia
    Bosh 24, Wade 16, House 15

    Oklahoma City Thunder-Orlando Magic 125-124
    Okl
    Durant 36, Westbrook 32, Krstic 16
    Orl
    Howard 39, Richardson 19, Redick 18

    GUARDA LA TOP 5 NBA (Incredibile canestro di J.R.Smith)

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  • Boston cade a Chicago, 40 punti di Durant mandano KO Memphis

    Boston cade a Chicago, 40 punti di Durant mandano KO Memphis

    8 le partite disputate nella notte NBA.

    Quarto successo consecutivo per Atlanta che batte Indiana grazie ad un super Josh Smith da 27 punti, 10 rimbalzi e 6 assist. Brutto periodo per Indiana che scivola pericolosamente nelle retrovie dei playoff della Eastern Conference dopo la terza sconfitta di fila.

    Ancora una sconfitta in trasferta per i Wizards di Wall (16 punti ed 11 assist), unica squadra in NBA ancora a secco di vittorie esterne. A portare al successo i Bobcats padroni di casa il trio Jackson-Augustin-Henderson (rispettivamente con 21, 20 e 19 punti segnati).

    I Bucks espugnano il parquet dei Nets. L’ex Douglas-Roberts si vendica di coach Johnson che lo aveva mandato via pochi giorni dopo il suo arrivo a New Jersey mettendo su una prestazione da 24 punti. Anche 26 punti di vantaggio per Milwaukee che con un buon Ilyasova da 22 punti e 13 rimbalzi sopperisce alla mancanza di Bogut, out per un virus.

    Serve un supplementare ai Pistons per avere la meglio dei 76ers. Finale al cardiopalmo quello dei regolamentari con Brand che segna il +3 e Williams che a pochi secondi dal termine ha la possibilità di chiudere il match con 2 liberi (eventuale +4 o +5). Ma la guardia dei Sixers sbaglia 2 volte permettendo a Daye di impattare con un tiro da 3 della disperazione. Daye poi è anche protagonista nel supplementare anche se a fare la voce grossa alla fine sono Prince (23 punti) Stuckey (20) e Monroe (16 punti e 13 rimbalzi). A Phila non basta una panchina da 55 punti segnati che ha in Turner (finalmente!) il trascinatore. Ma i suoi 19 punti alla fine sono inutili alla causa di Philadelphia.

    Allo United Center di Chicago i Bulls domano i Celtics grazie ad un fenomenale Rose da 36 punti. Boozer porta alla causa 22 punti e 10 rimbalzi, mentre ai Celtics (che segnano solo 15 punti nell’ultimo periodo) non bastano i 21 punti di Pierce ed i 19 di Allen. Tom Thibodeau dimostra al collega (e fino a pochi mesi fa suo capo allenatore) Doc Rivers i cardini della difesa di squadra.

    Nono successo consecutivo per i Magic che sbancano Dallas. Pesano le assenze di Nowitzki e Butler per i Mavs che dopo un buon primo tempo iniziano a subire canestri da 3 ed il gioco spumeggiante degli ospiti guidati dalla regìa di Turkoglu (13 punti e career high di 17 assist). Howard domina nel pitturato con 23 punti e 13 rimbalzi, mandando fuori Chandler per limiti di falli commessi. Buono anche il contributo di Richardson (20 punti), Nelson (16 punti), ed Arenas (14 punti). Stevenson mette in piedi una prestazione da 24 punti con 6 triple a referto ma le rotazioni troppo corte alla fine vengono pagate care dai Mavericks che si devono arrendere agli avversari.

    Un incontenibile e fenomenale Kevin Durant da 40 punti segnati con 8 rimbalzi e 4 assist guida i suoi Thunder alla vittoria contro una delle squadre più calde del momento, i Memphis Grizzlies. A dare man forte al fenomeno in maglia numero 35 ci pensano Westbrook (22 punti, 11 assist, 5 rimbalzi e 3 stoppate) e Green (15 punti), mentre la coppia Randolph-Gay mette insieme 47 punti (per Randolph anche 16 rimbalzi) ma non trova la collaborazione del resto del team.

    Continua la crisi dei Rockets (5 sconfitte di fila) mentre torna al successo Utah grazie all’ennesima rimonta stagionale. Stavolta i punti recuperati sono 16 e la squadra di Sloan si serve di un overtime per portare a casa la vittoria numero 25. Supplementare dominato da un immenso Millsap che segna 12 punti con 6 canestri, di cui 5 di fila e gli ultimi 4 assistiti da Deron Williams. Doppia doppia sia per Millsap (27+10 rimbalzi) che per Williams (14 punti e 15 assist). Houston tira malissimo e chiude con il 37% dal campo e 3/25 da 3. Scola (24 punti e 10 rimbalzi) e Martin 820 punti) unici a cercare la vittoria.

    Risultati NBA 8 gennaio 2010

    Atlanta Hawks-Indiana Pacers 108-93
    Atl Smith 27, Johnson 24, Jamal Crawford 20
    Ind Granger 16, Collison 13, George 10, Hansbrough 10

    Charlotte Bobcats-Washington Wizards 104-89
    Cha Jackson 21, Augustin 20, Henderson 19
    Was Hinrich 18, Wall 16, Thornton 13

    New Jersey Nets-Milwaukee Bucks 92-115
    N.J. Humpries 22, Farmar 20, Favors 12
    Mil Douglas-Roberts 24, Ilyasova 22, Maggette 20

    Detroit Pistons-Philadelphia 76ers 112-109 (overtime)
    Det Prince 23, Stuckey 20, Monroe 16
    Phi Turner 19, Brand 17, Holiday 15

    Chicago Bulls-Boston Celtics 90-79
    Chi Rose 36, Boozer 22, Brewer 10
    Bos Pierce 21, Allen 19, Rondo 13

    Dallas Mavericks-Orlando Magic 107-117
    Dal Stevenson 24, Marion 18, Terry 16
    Orl Howard 23, Richardson 20, Nelson 16

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 109-100
    Okl Durant 40, Westbrook 22, Green 15
    Mem Randolph 27, Gay 20, Mayo 11

    Houston Rockets-Utah Jazz 99-103 (overtime)
    Hou Scola 24, Martin 20, Battier 10
    Uta Millsap 27, Jefferson 24, Miles 16

    GUARDA LA TOP 10 NBA (Josh Smith si abbatte sugli Indiana Pacers)

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