Tag: kevin Durant

  • Stati Uniti, vittoria da brividi contro Lituania. Russia batte Spagna

    Stati Uniti, vittoria da brividi contro Lituania. Russia batte Spagna

    Dopo l’abbuffata di punti e di record contro la Nigeria gli Stati Uniti tornano sulla terra e giocano una partita “normale” contro la Lituania, rischiando seriamente di essere beffati dai baltici apparsi veramente tonici e determinati.

    Per la Nazionale a stelle e strisce decisivi gli ultimi 4 minuti di gioco quando LeBron James infila un paio di canestri di fondamentale importanza per uscire fuori da una situazione diventata allo stesso tempo complicata ed imbarazzante.

    Una partita che ha veramente rischiato di passare alla storia, con gli americani apparsi si un pò svogliati ma messi anche in grande difficoltà da una Lituania scesa in campo pronta a dare il massimo e forse anche stimolata dal confronto con i maestri americani del Dream Team.

    Partita molle in difesa per la squadra di coach Mike Krzyzewski che non riesce a contenere la bravura offensiva lituana guidata dal solito Kleiza (11 punti nel primo quarto e 16 all’intervallo lungo). E’ invece proprio la difesa  a fare la differenza per i baltici, bravi a ritornare immediatamente dietro con tutti e 5 gli uomini ed a schierarsi quasi sempre in 5 in riga da un lato all’altro del parquet (nell’area pitturata) quasi a formare un muro invalicabile. Da applausi questa mossa studiata certamente da coach Kestutis Kemzura.

    La gara sembra prendere la via rossoblu quando James e compagni si ritrovano sul +12 (39-27) nel secondo periodo, ma da qui inizia invece la rimonta baltica che si concretizza nel clamoroso sorpasso di inizio ripresa (56-55) grazie al canestro dell’inossidabile Jasikevicius. Gli U.S.A. capiscono il pericolo e cercano di piazzare il parziale vincente ma i lituani non mollano e restano in partita (67-67) fino al nuovo sorpasso con la tripla dell’inarrestabile Kleiza che regala il provvisorio 82-80. A 6 minuti dalla fine il punteggio è in favore della Lituania, in vantaggio per 82-84 ma qui sale in cattedra LeBron James: l’asso di Miami produce 7 punti nel 10-2 che decide la gara (97-88) e gli U.S.A. non rischiano più do essere ripresi concludendo sul 99-94.

    Per gli americani brillano Anthony e James autori di 20 punti ciascuno, bene anche Durant (16 punti con 4/7 da 3) e Deron Williams (12), per il team dell’Est europeo invece top scorer è Kleiza con 25 punti, seguìto da Pocius con 14 e da Songaila con 11. A condannare i baltici le troppe palle perse, ben 23 contro le sole 9 statunitensi. Ma onore agli sconfitti che hanno giocato una grande gara.

    Nelle altre partite del girone la Francia batte la Tunisia per 73-69 e si guadagna un posto nei quarti con la terza vittoria in 4 gare. I transalpini trovano 22 punti di Tony Parker e volano via a inizio ripresa. Gli africani non mollano e nel finale tornano sotto senza però riuscire a fare la differenza. L’Argentina invece domina la partita giocata con la Nigeria, 93-79 il finale, con 22 punti di Scola e 17 di Nocioni. I sudamericani tallonano gli U.S.A. contro i quali giocheranno lo scontro diretto che vale il primo posto del girone nella prossima ed ultima giornata.

    LeBron James | © TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages

    Nell’altro Gruppo grande impresa della Russia che nel big match di giornata vince di misura ed in rimonta contro la super corazzata Spagna: inizio folgorante degli iberici che con i fratelli Gasol si portano sul 20-2, a dare qualche speranza di rimonta ai russi è un ottimo Fridzon (32-40 al riposo lungo). Nel secondo tempo 3 triple di Khryapa fanno si che la Spagna venga ripresa e Mozgov impatta il punteggio. Fridzon regala addirittura il sorpasso, la Spagna reagisce con Navarro che propizia un super parziale da 12-1 che sembra chiudere la contesa (65-57 prima, 69-60 a pochi minuti dal termine). La Russia firma un 6-0 quando mancano 3 minuti alla sirena e pareggia con l’ennesima bomba di Khryapa a 61 secondi dalla  fine (73-73). Mozgov segna il sorpasso russo, Pau Gasol sbaglia un tiro libero a pochissimo dal termine e così la squadra di Blatt sigilla la vittoria con i canestri del 77-74 definitivo. Cammino verso la finale ora in salita per la Spagna che troverà sulla sua strada il Dream Team americano sicuramente prima della Finalissima.

    Nelle altre 2 gare del giorne: l’Australia si qualifica per i quarti, grazie al successo sui padroni di casa della Gran Bretagna, con un secondo tempo da 70 punti con ben 39 punti di un inarrestabile Mills. Basta un quarto al Brasile per demolire la Cina, che alla fine incassa un pesantissimo 98-59. Per i verdeoro è la terza vittoria in 4 gare che vale l’aggancio alla Spagna in classifica.

    RISULTATI QUARTA GIORNATA:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti-Liuania 99-94
    Francia-Tunisia 73-69
    Argentina-Nigeria 93-79

    GRUPPO B:
    Brasile-Cina 98-59
    Spagna-Russia 74-77
    Australia-Gran Bretagna 106-75

    CLASSIFICHE:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti 8
    Francia 7
    Argentina 7
    Nigeria 5
    Lituania 5
    Tunisia 4

    GRUPPO B:
    Russia 8
    Spagna 7
    Brasile 7
    Australia 6
    Cina 4
    Gran Bretagna 4

  • Stati Uniti da record, Nigeria umiliata 156-73. OK Russia e Spagna

    Stati Uniti da record, Nigeria umiliata 156-73. OK Russia e Spagna

    Gli Stati Uniti battono facilmente la Nigeria nella terza giornata del torneo di basket delle Olimpiadi di Londra (risultato finale 156-73) e diventano ufficialmente la squadra dei record: i 49 punti segnati solo nel primo quarto rappresentano il primato per punti segnati in una frazione, i 78 alla fine del primo tempo permettono di scavalcare il Brasile edizione 1988 (72 punti rifilati alla Cina), inoltre viene demolito il record di punti complessivi in un match che apparteneva sempre al Brasile 1988 (138 punti segnati all’Egitto), ben 18 in più quelli degli americani (ad infrangere questo record è Andre Iguodala con una tripla a 4 minuti e mezzo dal termine dell’incontro). Il +83 sugli africani è più che eloquente, non serve nient’altro da aggiungere, ci limitiamo a riportare però la stratosferica prestazione di un incontenibile Carmelo Anthony dato che la stella dei New York Knicks riesce a piazzare ben 37 punti in soli 14 minuti e 29 secondi di impiego sul parquet derivanti soprattutto da 10 triple (su 12 tentativi), record per un giocatore U.S.A. e parità con Oscar Schmidt per numero di tiri da 3 in un match ai Giochi (10 nel 1996).

    Dopo la lunga carrellata di record enunciati dovremmo anche parlare della partita ma si rischia di scemare nell’ovvio e nella scontatezza: gli States partono a razzo (13-0) ed i Nigeriani vanno subito in bambola. La Nazionale a stelle e strisce non ha pietà degli avversari ed inizia a bombardare il canestro biancoverde di triple che alla fine saranno ben 29 su 49 tentativi per un irreale 65%!.

    A 5 minuti dalla fine del terzo periodo gli U.S.A. segnano il 100esimo punto, con gli africani disperatamente aggrappati al “sogno” di non farsi doppiare. Che però crolla nell’ultimo quarto quando lo show degli Stati Uniti si completa con giocate d’autore per mandare in visibilio il pubblico sugli spalti. Oltre ai 37 punti di Anthony da segnalare i 21 di un ottimo Westbrook, i 16 di Bryant, i 15 di Love, i 14 di Durant e la doppia doppia di Deron Williams (13 punti e 11 assist). Gara da 6 punti per il più forte giocatore al Mondo, ovvero LeBron James rimasto comodamente in panchina per 29 dei 40 minuti totali.

    Prossimo avversario degli americani sarà la Lituania che è stata battuta dalla Francia per 82-74: con 27 punti (9/14 al tiro, 5 rimbalzi e 2 assist) Tony Parker è il trascinatore dei transalpini, non bastano ai baltici i 17 punti di Kleiza. Bene anche l’Argentina che si sbarazza agevolmente della Tunisia per 92-69 (dopo un primo quarto sottotono), Ginobili chiude con 24 punti, 21 sono di Delfino e 20 di Scola.

    Carmelo Anthony | © TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages

    Nell’altro Gruppo soffrono da matti ma vincono le 2 favorite al primo posto, Russia e Spagna: gli iberici rischiano grosso contro i padroni di casa ma alla fine la spuntano di un solo punto (79-78) con i Britannici che nel finale a suon di triple vanno vicinissimi alla rimonta ed al successo clamoroso (Deng 26 punti, Freeland 25 da una parte, Pau Gasol 17 e Calderon 19 dall’altra. La Russia invece si salva grazie ad una gran giocata di Fridzon (canestro da 3 punti a 4 secondi dal termine, in precario equilibrio fra l’altro) contro il Brasile (75-74): Shved però monopolizza l’attenzione, il nuovo giocatore dei Timberwolves, con i sudamericani avanti di 5 punti (72-67 a 90 secondi dalla sirena) prende per mano la squadra e segna 5 punti, sbaglia 2 tiri liberi, sforna 2 assist, prima a Mozgov e poi per la tripla di Fridzon della vittoria che annulla il canestro del 74-72 brasiliano di Huertas a 6 secondi dalla sirena.

    Primo successo per l’Australia che ha la meglio sulla Cina (per 81-61) con i “Canguri” guidati da Mills (21 punti) ed Andersen (17 per il giocatore della Montepaschi Siena). Cinesi fanalino di coda del girone.

    RISULTATI TERZA GIORNATA:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti-Nigeria 156-73
    Francia-Lituania 82-74
    Argentina-Tunisia 92-69

    GRUPPO B:
    Brasile-Russia 74-75
    Spagna-Gran Bretagna 79-78
    Australia-Cina 81-61

    CLASSIFICHE:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti 6
    Francia 5
    Argentina 5
    Nigeria 4
    Lituania 4
    Tunisia 3

    GRUPPO B:
    Spagna 6
    Russia 6
    Brasile 5
    Australia 4
    Cina 3
    Gran Bretagna 3

  • Stati Uniti a valanga sulla Tunisia, Francia sorprende l’Argentina

    Stati Uniti a valanga sulla Tunisia, Francia sorprende l’Argentina

    Come da pronostico gli Stati Uniti travolgono la Tunisia per 110-63 nella seconda giornata del torneo di basket alle Olimpiadi di Londra e si portano in testa da soli al Gruppo A visto anche il KO dell’Argentina che viene sorpresa dalla Francia, battuta 2 giorni fa dagli americani ed ora rientrata prepotentemente in corsa nella competizione.

    Coach Krzyzewski manda in campo lo stesso quintetto utilizzato contro i francesi ma dopo 7 minuti di gioco è costretto a correre ai ripari perche Paul, Bryant, Durant, James e Chandler appaiono svogliati e gli africani sono avanti 15-12 grazie ad un ottimo Makram Ben Romdhane e ad un ispirato Marouan Kechrid. Le seconde linee americane ribaltano la situazione ma dopo un super parziale di 14-0 i tunisini si rifanno sotto fino al 35-30.

    L’inizio di secondo tempo però è devastante e la Nazionale a stelle e strisce produce un 23-3 che ammazza la gara, complice anche il crollo fisico degli avversari. A fine match, dopo qualche giocata spettacolare per il pubblico presente sugli spalti, ci sono 16 punti di Kevin Love e 16 di Carmelo Anthony, Kevin Durant fa registrare una doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi, Anthony Davis infila 12 punti e Russell Westbrook 11 mentre deludono LeBron James e Kobe Bryant autori di 9 punti in combinata. Per i campioni africani ottime performance di Romdhane (22 punti), Hadidane (11) e Kechrid (9).

    L’Argentina viene battuta dalla Francia con il risultato di 71-64 in un incontro dalle percentuali di tiro pessime: nonostante la poca precisione (4/17 totale, 0/5 da 3 ma 9/10 ai liberi), Tony Parker è decisivo negli ultimi 6 minuti con 6 punti in fila che danno il +8 alla sua squadra (66-58). I sudamericani, rimasti sempre a contatto grazie alle giocate di un super Ginobili e di un positivo Scola, devono inchinarsi, per il duo NBA ci sono rispettivamente 26 punti (Ginobili) e 16 (Scola) mentre Prigioni firma ben 8 assist (e 7 punti). Parker è il top scorer francese con 17 punti seguìto da Batum con 14 e da Gelabale con 13.

    Nell’ultima gara del Gruppo A la Lituania vince facilmente sulla Nigeria per 72-53 grazie ai 12 punti di Songaila, agli 11 di Kleiza ed ai 10 del giocatore della Montepaschi Siena Kaukenas. Agli Africani non bastano i 12 punti di Diogu.

    Stati Uniti | © TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages

    Nel Girone B il Brasile supera di misura i padroni di casa della Gran Bretagna per 67-62 (in ombra Deng, con 12 punti, per i britannici, decisivo Splitter per i brasiliani con 21 punti), la Spagna batte per 82-70 l’Australia ma la sofferenza è tanta perchè gli oceanici scappano via fino al provvisorio +5 (26-21) prima di essere ripresi e superati nel secondo tempo da Pau Gasol e compagni, tornati sul parquet più volenterosi e concentrati rispetto alla prima frazione. Per l’asso dei Lakers a fine gara ci sono 20 punti, Fernandez ne piazza 17 e Marc Gasol 12. Top scorer australiani sono invece Ingles e Newley con 12 punti. Spagna prima nel suo girone a braccetto con Russia e Brasile.

    Chiudiamo proprio con la Russia che vince agevolmente contro la Cina per 73-54 in un match mai in discussione in cui i 2 neo acquisti dei Minnesota Timberwolves, ovvero Andrei Kirilenko ed Alexei Shved (rispettivamente 16 e 14 punti) si sono messi in evidenza sin dai primi minuti. Per gli asiatici miglior realizzatore è Yi Jianlian con 16 punti.

    RISULTATI SECONDA GIORNATA:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti-Tunisia 110-63
    Nigeria-Lituania 53-72
    Argentina-Francia 64-71

    GRUPPO B:
    Brasile-Gran Bretagna 67-62
    Spagna-Australia 82-70
    Russia-Cina 73-54

    CLASSIFICHE:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti 4
    Nigeria 3
    Argentina 3
    Francia 3
    Lituania 3
    Tunisia 2

    GRUPPO B:
    Spagna 4
    Brasile 4
    Russia 4
    Cina 2
    Australia 2
    Gran Bretagna 2

  • Stati Uniti, buona la prima. Francia battuta 98-71

    Stati Uniti, buona la prima. Francia battuta 98-71

    Esordio vincente per la Nazionale di basket degli Stati Uniti nella prima gara ufficiale dei Giochi Olimpici di Londra 2012: la squadra a stelle e strisce ha battuto per 98-71 la Francia di Tony Parker conquistando così i primi 2 punti nella manifestazione che assegnerà la medaglia d’oro il 10 agosto, giorno della Finalissima.

    Coach Krzyzewski parte con il quintetto titolare formato da Paul in cabina di regia, Bryant guardia tiratrice, Durant ala piccola, James ala grande e Chandler centro ma l’avvio è stentato con molti errori al tiro da parte delle stelle NBA. La Francia così resta a -1 (22-21) dopo il primo quarto. L’uscita dal campo del leader Tony Parker (per rifiatare) affonda i transalpini che subiscono un super parziale dagli avversari e sprofondano a 12 (33-21). Durant inizia a martellare il canestro dei francesi (saranno 15 i punti all’intervallo per il fenomeno dei Thunder) e così team U.S.A. vola sul 52-36 all’intervallo lungo.

    Ancora Durant, con la collaborazione di Bryant, porta la sua squadra su un comodo vantaggio da gestire nell’ultimo quarto. A fine match Durant fa registrare 22 punti (top scorer della partita) a cui abbina anche 9 rimbalzi: un talento unico per la naturalezza con cui riesce a segnare a nche tiri che normalmente sarebbero impossibili. Love segue con 14 punti, Bryant ne piazza 10, LeBron James si limita all’essenziale e termina la sua gara con 9 punti, 5 rimbalzi ed 8 assist. Per la Francia gli unici 2 giocatori ad andare in doppia cifra sono Traorè (12 punti) e Tony Parker (10) troppo poco per impensierire il “Dream Team 2” statunitense. Per gli U.S.A. prossima gara soft con la formale esibizione contro la Tunisia.

    Nelle altre gare del Gruppo A la Nigeria sorprende la Tunisia per 60-56, in un match dai contenuti tecnici molto modesti, mentre lo spettacolare trio ScolaGinobiliDelfino permette all’Argentina di schiantare l’insidiosa Lituania per 102-79: a fine gara per il lungo appena tagliato dai Rockets ed acquisito dai Suns ci sono ben 32 punti, 21 sono di Ginobili e 20 di Delfino. Attenzione dunque alla Nazionale albiceleste.

    Nel Girone B invece sofferta affermazione del Brasile sull’Australia (75-71 il risultato finale), equilibrio nel primo tempo, poi i verdeoro allungano ad inizio ripresa con super Barbosa (16 punti totali, leader della sua squadra), ma nel finale di match gli australiani si rifanno sotto portandosi sul 73-71 a 29 secondi dalla sirena. Gli oceanici avrebbero anche la palla del possibile pareggio ma ingenuamente commettono infrazione di passi (9 secondi al termine dell’incontro) e sul fallo intenzionale per bloccare il cronometro Huertas firma i 2 tiri liberi della sicurezza brasiliana.

    Stati Uniti | © Jamie Squire/Getty Images

    Facile invece il successo della Spagna sulla Cina: a guidare gli iberici ci pensa il solito Pau Gasol con 21 punti ed 11 rimbalzi, bene anche Ibaka con 17 punti e Navarro con 14 punti, per i cinesi ottima gara di Yi Jianlian (30 punti ed 11 rimbalzi) ma il punteggio finale è chiaro, 97-81 per gli spagnoli.

    Un monumentale Andrei Kirilenko permette alla sua Russia di avere la meglio sulla Gran Bretagna (95-75): per lui gara mostruosa da 35 punti (13/15 da 2, 1/2 da 3 punti),buona partita anche per Shved (13 assist complessivi) mentre alla Nazionale di casa non basta un grande Luol Deng che infila 26 punti nel canestro avversario.

    RISULTATI PRIMA GIORNATA:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti-Francia 98-71
    Nigeria-Tunisia 60-56
    Argentina-Lituania 102-79

    GRUPPO B:
    Brasile-Australia 75-71
    Spagna-Cina 97-81
    Russia-Gran Bretagna 95-75

    CLASSIFICHE:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti 2
    Nigeria 2
    Argentina 2
    Tunisia 1
    Francia 1
    Lituania 1

    GRUPPO B:
    Spagna 2
    Brasile 2
    Russia 2
    Cina 1
    Australia 1
    Gran Bretagna 1

  • Stati Uniti inarrestabili, piegata anche la Spagna

    Stati Uniti inarrestabili, piegata anche la Spagna

    5 partite e 5 vittorie, ruolino di marcia perfetto per gli Stati Uniti a 4 giorni dall’inizio del torneo Olimpico. Nell’ultima amichevole in preparazione dei Giochi la nazionale a stelle e strisce ha piegato anche la Spagna (100-78 il risultato finale). Una prova davvero convincente per i ragazzi di coach Mike Krzyzewsky che hanno condotto una gara autoritaria dopo un primo quarto un pò in sofferenza. Alla fine resta una prova di forza disarmante contro una squadra, la Spagna, che dovrebbe essere la diretta rivale nella corsa all’oro. L’impressione è che se gli statunitensi decidono, durante il match, di giocare seriamente, non c’è niente da fare per nessuno.

    Con questo successo gli U.S.A. vincono anche il triangolare (giocato al Palau Sant Jordi di Barcellona) disputato assieme all’Argentina (battuta pochi giorni fa) e alla Spagna.

    Inizio stentato per James e compagni che accusano un parziale di 23-13 firmato in gran parte da Sada ed Ibaka (devastante con 3 schiacciate). A riequilibrare la situazione ci pensa un infuocato Carmelo Anthony che firma ben 23 punti nel corso del primo tempo e dà il via allo show americano. Anche grazie al contropiede gli Stati Uniti lasciano indietro gli avversari (42-32 ) prima della pausa lunga in cui gli iberici rosicchiano qualche punto (48-40).

    Carmelo Anthony | & copy; David Ramos/Getty Images

    Nel secondo tempo però entra in scena il duo dei Thunder Westbrook-Durant: l’ala di Oklahoma City segna 10 punti in soli 3 minuti e gli U.S.A. allungano quasi definitivamente (60-46), Westbrook invece ne segna 7 e gli Stati Uniti mettono in ghiaccio la partita (69-48). Il colpo di grazia ai giallorossi lo dà LeBron James che nell’ultima parte di gara si mangia il diretto avversario Pau Gasol, finisce 100-78, gli Stati Uniti fanno davvero paura.

    Nel successo catalano spiccano i 27 punti di Carmelo Anthony, i 25 di James e i 13 di Durant. Per la Spagna buone prove di Ibaka (16 punti), Navarro (11) mentre Pau Gasol, efficace in attacco (19 punti) è parso svagato in difesa dove dovrà alzare il livello ai Giochi per dare chance di vittoria alla sua squadra.

    Il bilancio degli americani nelle 5 amichevoli giocate parla chiaro con 5 affermazioni importanti contro Repubblica Dominicana (113-59), Brasile (80-69), Gran Bretagna (118-78), Argentina (86-80) e Spagna (100-78). Ora il vero torneo con unico obiettivo il primo posto.

  • Kevin Durant salva gli Stati Uniti, Argentina KO di misura

    Kevin Durant salva gli Stati Uniti, Argentina KO di misura

    Vittoria di misura, per 86-80, degli Stati Uniti sull’Argentina nella quarta amichevole in preparazione dei Giochi Olimpici di Londra, il successo è maturato grazie alla super prestazione di Kevin Durant che a fine gara registrerà ben 27 punti con un ottimo 7/11 dalla lunga distanza.

    Per onorare il Dream Team di Barcellona 1992, la Nazionale a stelle e strisce si presenta sul parquet catalano con le maglie della mitica squadra che vinse l’oro in quella competizione. La squadra di coach Mike Krzyzewski però deve soffrire fino alla fine per aver ragione degli avversari.

    Tutto facile nel primo quarto con gli U.S.A. che volano via sul 14-1 e poi chiudono il periodo in vantaggio 31-16, nella frazione successiva l’Argentina risponde alla grande e contiene meglio il talento americano andando al riposo lungo sotto di sole 7 lunghezze (47-40).

    Kevin Durant | © Patrick Smith/Getty Images

    Nel terzo quarto gli Stati Uniti sfiorano i 20 punti di vantaggio ma i mai domi argentini si riportano sotto ed il punteggio a 3 quarti di gara recita 72-61.

    Finale di partita entusiasmante con Prigioni e Ginobili che con giocate magistrali portano i sudamericani sul provvisorio -4 (78-74), riaprendo così una partita che sembrava ormai morta a pochi minuti dalla conclusione. Neanche il tempo di gustare l’eventuale super rimonta che Durant da 3 punti punisce la difesa albiceleste (81-74 a 2 minuti e mezzo dalla sirena). Scola sbaglia 2 liberi, mentre LeBron James fa 1/2 e chiude in pratica la contesa.

    Nello spettacolo del Palau Sant Jordi brilla, come già detto, la stella di Durant con 27 punti, seguito da un positivo Kobe Bryant da 18 punti e da un LeBron James sempre efficace con 15 punti. Per gli Argentini in evidenza Manu Ginobili, 23 punti, e Pablo Prigioni (nuovo playmaker dei New York Knicks in NBA).

    Martedì sera la conclusione di questo triangolare (sempre a Barcellona) con la sfida tra i padroni di casa della Spagna (che nella prima gara avevano dominato contro l’Argentina) e gli U.S.A. che deciderà la squadra che sia ggiudicherà il mini torneo. Sarà anche l’ultima amichevole degli americani prima dei Giochi.

  • Stati Uniti travolgono Repubblica Dominicana, Griffin salta i Giochi

    Stati Uniti travolgono Repubblica Dominicana, Griffin salta i Giochi

    E’ stato un vero e proprio massacro quello che ieri gli Stati Uniti hanno inflitto alla Repubblica Dominicana nella prima gara amichevole in preparazione delle Olimpiadi di Londra 2012. A Las Vegas il punteggio finale è impietoso, 113-59 in favore della Nazionale a “Stelle e Strisce” che mette sin da subito in chiaro chi siano i veri favoriti in vista della competizione che inizierà a fine luglio.

    Coach Mike Krzyzewski ha schierato un quintetto titolare formato da Tyson Chandler, LeBron James, Kobe Bryant, Carmelo Anthony e Chris Paul con Kevin Durant a fare il sesto uomo di lusso che a fine match è risultato anche il top scorer della partita con 24 punti ai quali ha aggiunto anche 10 rimbalzi. Notizie positive anche dal resto della panchina apparsa molto tonica mentre sono stati tenuti a regime ridotto LeBron James e Kobe Bryant, rimasti in campo rispettivamente 17 e 14 minuti: 7 punti il bottino personale per il neo campione NBA dei Miami Heat, 4 invece i punti racimolati dalla stella dei Los Angeles Lakers.

    Gara senza storia con la Repubblica Dominicana subito in balìa delle giocate dei fenomeni avversari, ai quali non riesce ad opporsi neanche il giocatore degli Atlanta Hawks Al Horford che chiuderà con percentuali pessime al tiro. L’ingresso di Durant segna il primo grande gap dell’incontro con l’asso dei Thunder che manda a bersaglio tutte le 5 conclusioni del primo quarto. Già alla pausa lunga il punteggio è di 50-27. Nella ripresa ampie rotazioni per coach Krzyzewski e gli U.S.A. quasi doppiano nel punteggio i malcapitati dominicani.

    Meccanismi già funzionanti in casa americana, a Kobe Bryant, che aveva dichiarato che questa Nazionale potrebbe benissimo battere il Dream Team del 1992, ha risposto un certo signor Michael Jordan che di quella squadra fu il leader dicendo che la star dei Lakers avrebbe fatto meglio a stare zitto visto che la dichiarazione non sembra proprio molto intelligente.

    Blake Griffin, Los Angeles Clippers | © Jeff Gross/Getty Images

    Ma non ci sono solo notizie positive in casa Stati Uniti perchè Blake Griffin, ala grande dei Los Angeles Clippers, è tornato a casa per farsi operare al menisco del ginocchio sinistro e salterà le Olimpiadi a causa dell’aggravarsi dell’infortunio subito durante i playoff NBA. Il giocatore ha avuto una ricaduta nella giornata di mercoledì e giovedì è tornato a Los Angeles per sottoporsi a una risonanza magnetica che ha rivelato la lesione al menisco. Griffin così verrà operato in California la prossima settimana: sarà rimpiazzato nel roster per i Giochi 2012 dalla prima scelta assoluta all’ultimo Draft Anthony Davis, chiamato dai New Orleans Hornets.

    Sull’entità dell’infortunio di Griffin si erano sparse voci incontrollate nella giornata di giovedì e molte di queste avevano fatto venire i brividi ai tifosi dei Clippers. Alla fine però coach Vinny del Negro può tirare un sospiro di sollievo, visto che il giocatore dovrebbe tornare a pieno regime in tempo per il camp di preparazione alla prossima stagione NBA.

    Per quanto riguarda la Nazionale Statunitense il prossimo impegno sarà lunedì a Washington dove affronterà il Brasile nella seconda amichevole pre-olimpica. Poi la suadra raggiungerà Manchester il 19 luglio per la prima amichevole europea contro la Gran Bretagna, per poi trasferirsi a Barcellona dove sono in programma gli ultimi due test contro Argentina e Spagna, prima del via ufficiale al torneo.

  • Olimpiadi Londra 2012, i magnifici 12 del Dream Team USA

    Olimpiadi Londra 2012, i magnifici 12 del Dream Team USA

    Manca oramai poco al grande appuntamento delle Olimpiadi di Londra 2012. Nel basket la corsa all’oro olimpico vede gli Stati Uniti nettamente favoriti rispetto alle altre squadre, solo la Spagna di coach Sergio Scariolo potrebbe dare qualche grattacapo alla Nazionale a stelle e strisce, con un roster infarcito di stelle (Kobe Bryant, LeBron James e Kevin Durant su tutti) nonostante qualche assenza di troppo (Dwight Howard, Derrick Rose, Chris Bosh e Dwyane Wade). Gli U.S.A. sono campioni in carica (da Barcellona 1992, con l’apertura al professionismo, non hanno conquistato l’oro solo nel 2004 e in 17 edizioni totali hanno mancato il primo posto solo 3 volte). Gli Stati Uniti esordiranno il 29 luglio contro la Francia e chiuderanno il 6 agosto contro l’Argentina (per quanto riguarda il loro girone). Le prime 4 di ogni gruppo si guadagneranno un pass per i quarti, poi ci saranno semifinali e finale. Team U.S.A. ha un solo obiettivo, quello di vincere e tornare a casa con la medaglia d’oro. Per tutte le altre arrivare anche solo a impensierire la corazzata di coach Mike Krzyzewski sarebbe un successo.

    Gli ultimi qualificati sono stati i Nigeriani che battendo la Repubblica Dominicana (trascinati da Ike Diogu, ex NBA) hanno ottenuto il pass per la competizione chiudendo la cerchia delle magnifiche 12. Da domenica 29 luglio il via del torneo che si chiuderà il 12 agosto con la finalissima. In corsa U.S.A., Francia, Argentina, Tunisia, Lituania e Nigeria (Gruppo A), Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Australia, Cina e Russia (Gruppo B).

    Ma passiamo ai convocati degli Stati Uniti: già detto delle defezioni per gli infortuni che hanno colpito i vari Wade, Bosh, Howard e Rose, a farla da padrona sono gli Oklahoma City Thunder che possono contare su ben 3 giocatori, il talentuosissimo Kevin Durant, la guardia Russell Westbrook ed infine James Harden. I campioni in carica NBA dei Miami Heat portano solo un giocatore, LeBron James visto che Bosh e Wade hanno dovuto dare forfait. Scorrendo la lista dei convocati si nota come la Nazionale statunitense probabilmente si affiderà a quintetti piccoli, dato che è stato convocato un solo centro di ruolo, Tyson Chandler. Gli ultimi 3 giocatori ad essere stati tagliati sono stati la fresca prima scelta assoluta all’ultimo Draft Anthony Davis, Rudy Gay ed Eric Gordon, fino a ieri nel gruppo di 15 giocatori che hanno partecipato al training camp di Las Vegas.

    Mike Krzyzewski, coach team U.S.A. | © Streeter Lecka/Getty Images

    I magnifici 12 per le Olimpiadi sono LeBron James, Kobe Bryant, Kevin Durant, Carmelo Anthony, Chris Paul, Deron Williams, Tyson Chandler, Kevin Love, Russell Westbrook, Andre Iguodala ed i debuttanti in nazionale Blake Griffin e James Harden. Nella lista ci sono 5 giocatori (James, Bryant, Anthony, Paul e Williams) che hanno vinto l’oro a Pechino 2008. E altri 5 (Durant, Westbrook, Iguodala, Love e Chandler) che erano nel gruppo che ha vinto l’oro al Mondiale 2010 in Turchia.

    I punti di forza della squadra saranno James, Durant, Bryant ed Anthony, 4 giocatori molto versatili e dotati di un talento fuori dal comune. Coach Krzyzewski si affiderà a loro per puntare all’oro. La fiducia non manca nella Nazionale U.S.A., come si evince dalle parole di Chris Paul: “Nel 2008 eravamo veramente forti. Ma come me, LeBron e Deron, tutti ci concentriamo su quanto siamo migliorati rispetto al 2008. Tutti tiriamo meglio. Siamo più atletici e più fiduciosi nei nostri mezzi. Non ci sono dubbi che siamo più profondi di quanto eravamo nel 2008“.

  • Miami Heat campioni NBA, Thunder demoliti. LeBron James eletto M.V.P.

    Miami Heat campioni NBA, Thunder demoliti. LeBron James eletto M.V.P.

    I Miami Heat sono i nuovi Campioni NBA: un successo meritatissimo per il team della Florida che in gara 5 demolisce gli Oklahoma City Thunder per 121-106 chiudendo la serie delle NBA Finals 2012 sul 4-1. E’ il trionfo anche di LeBron James che a 27 anni e dopo 9 stagioni nella Lega (con 2 Finali perse, nel 2006 e nel 2011) riesce a conquistare il titolo che tanto desiderava. Per il fenomeno di Akron anche un altro riconoscimento importante: a fine gara viene eletto M.V.P. delle Finals, un premio che va ad aggiungersi a quello di M.V.P. della regular season. Un dominio netto per James che suggella il tutto con una fantastica tripla doppia nella partita decisiva, scrollandosi di dosso anche l’etichetta di “perdente di successo” che molti detrattori gli avevano affibbiato nel corso di questi anni. Il sortilegio è spezzato ed ora per lui si aprono nuovi orizzonti. La mente corre veloce alla sua strepitosa prova di gara 6 a Boston nella Finale di Conference dove con gli Heat spalle al muro e ad un passo dall’eliminazione (sotto per 3-2 contro i Celtics) diede prova del suo talento con una partita clamorosa al Boston Garden, una performance che rimarrà nella leggenda al pari di quelle di Michael Jordan nel recente passato. Forse è proprio in quella partita che gli Heat hanno compiuto il passo decisivo per vincere il titolo, quello è stato l’emblema di una stagione e di un gruppo che rimarrà negli annali del basket. Per Miami si tratta del secondo titolo nella storia della franchigia, dopo quello della stagione 2005/2006 ottenuto contro i Dallas Mavericks che riscatta ampiamente la Finale persa lo scorso anno, sempre contro i texani.

    Il dominio degli Heat in gara è assoluto: i ragazzi di coach Spoelstra mettono in campo tanta voglia di vincere, tanta aggressività ed una forza mentale fuori dal comune ed annichiliscono sin dai primi minuti gli avversari, letteralmente dominati in ogni aspetto del gioco. Il primo quarto va in archivio sul 31-26 per i padroni di casa.

    Miami allunga nel secondo periodo, quando mancano 5 minuti all’intervallo lungo gli Heat sono già sul -17 (53-36): feroci in difesa, concreti in attacco, i ragazzai di Spoelstra devastano i Thunder grazie alle giocate fenomenali di un James inarrestabile. Oklahoma City in chiusura di frazione però riesce a limitare i danni per chiudere con un passivo di soli 10 punti che pare davvero oro colato per quanto visto in campo (59-49).

    LeBron James, Miami Heat | © DON EMMERT/AFP/GettyImages
    L’inizio della ripresa sorride agli ospiti che grazie a Durant si riportano sotto (-5) in pochi minuti. Ma questi Miami Heat non hanno paura di nessuno: in un batter d’occhio iniziano a piovere triple nel canestro bluarancio, Miller è una sentenza, Battier e Chalmers segnano con facilità, Bosh è il padrone dell’area pitturata e James dispensa magìe sui 2 lati del campo. Ancora lo scatenato Miller da 3 punti ed un canestro più fallo di Wadefanno capire che questa gara non può sfuggire ai padroni di casa che volano sul + 26 (93-67) ad un minuto dalla fine del terzo quarto.

    Il massacro degli Heat sui Thunder si affievolisce solo nella frazione concluisva: Miami infatti amministra tranquillamente l’ampio margine e conclude l’incontro sul 121-106 che sancisce il trionfo della squadra della Florida. Sugli spalti l’entusiasmo è alle stelle e per una volta tanto la solitamente “fredda” AmericanAirlines Arena si trasforma in una bolgia, un entusiasmo contagioso che ha accompagnato gli Heat per tutto l’incontro. C’è solo gioia a Miami, ma a fare da contraltare ci sono le lacrime di un comunque grandissimo Kevin Durant per la Finale persa, lacrime asciugate dalla mamma e dal papà che abbracciano il figlio. Una scena che fa capire quanto questo ragazzo potrà dare al basket NBAnei prossimi anni, un giocatore lontano dagli stereotipi moderni, con la testa sulle spalle e dei valori (come quello della famiglia) che lo porteranno sicuramente lontano nella sua carriera.

    E’ proprio il prodotto di Texas University il miglior marcatore del match con 32 punti ed 11 rimbalzi. Seguono Westbrook ed Harden con 19 punti a testa. Assolutmente nullo il contributo dei vari Ibaka, Perkins e Collison (13 punti complessivi in 3). I padroni di casa invece hanno la meglio grazie alla sontuosa tripla doppia di un LeBron James da antologia del basket che chiude con 26 punti, 11 rimbalzi e 13 assist (e 2 stoppate). A dare man forte al numero 6 degli Heat ci pensa un fantastico Mike Miller che nonostante i noti problemi alla schiena (che potrebbero anche minare il suo futuro in NBA) infila 23 punti in 23 minuti giocati, risultando un cecchino infallibile dalla distanza (7/8 nelle triple). Grandi performance anche per Chris Bosh (24 punti) e Dwyane Wade (20), positivo il solito Shane Battier sui 2 lati del campo.

    Per gli Heat e la città di Miami è l’ora di festeggiare, i Thunder invece dovranno cercare di capire i loro errori e ripartire in vista di un futuro che comunque li vedrà protagonisti (e magari vincenti) nei prossimi anni.

    RISULTATI NBA FINALS 2012, 21 giugno:

    Miami HeatOklahoma City Thunder 121-106
    Mia: James 26, Bosh 24, Miller 23
    Okl: Durant 32, Westbrook 19, Harden 19

    LA SERIE DELLA FINALE NBA:

    2) Oklahoma City Thunder vs 2) Miami Heat serie 1-4 Heat. MIAMI VINCE IL CAMPIONATO 2011/2012

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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    IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE DEI MIAMI HEAT:

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    FOTOGALLERY MIAMI HEAT vs OKLAHOMA CITY THUNDER:

    Foto Credit: Getty Images

  • Westbrook non basta ai Thunder, Miami va sul 3-1

    Westbrook non basta ai Thunder, Miami va sul 3-1

    I Miami Heat battono gli Oklahoma City Thunder per 104-98 in gara 4 delle NBA Finals 2012 e si portano sul 3-1 nella serie. Per la squadra della Florida, alla terza vittoria di fila sugli avversari di turno, ci sarà la possibilità, nella prossima partita, di chiudere i conti  dato che il match sarà da giocare sempre sul parquet amico. Ma attenzione a dare per morta Oklahoma City che già nel turno precedente, sotto per 2-0 contro i San Antonio Spurs, riuscì a rimontare e vincere la serie per 4-2 con 4 successi consecutivi ottenuti ai danni di un team reduce da 20 vittorie di fila e complessivamente con una striscia di 30 risultati positivi in 32 partite.

    Pronti-via ed i Thunder iniziano fortissimo trascinati da un Westbrook in serata di grazia che guida i suoi sul 13-3. Il play di Oklahoma City è indiavolato e costringe coach Spoelstra a chiamare 2 timeout già nei primi 8 minuti di gioco quando il punteggio recita 25-12 in favore degli ospiti anche grazie all’apporto di Collison che piazza 6 punti in pochi minuti (ma il suo contributo si chiuderà qui). Sul finire di frazione una tripla di Cole rende meno pesante il passivo per gli Heat che sono sotto addirittura per 33-19!

    Nel secondo quarto Miami ritorna in campo più concentrata, alza nettamente l’intensità difensiva e con un parziale di 7-0 (ancora grazie a Cole) costringe coach Brooks al timeout. I Thunder però restano senza segnare per ben 4 minuti e così Chalmers infila il canestro del provvisorio -1 (33-32). Westbrook spezza il parziale di 13-0 dei padroni di casa con una giocata fulminea (35-32) ma Wade impatta il risultato con una bomba. Si va avanti punto a punto fino alla conclusione del primo tempo: gli ospiti dopo i 33 punti siglati in apertura, sono costretti ad acconentarsi di soli 16 punti nel secondo periodo e Miami resta in partita sul -3 (49-46).

    La ripresa si apre con continui botta e risposta da ambo le parti, James riesce a portare anche in vantaggio gli Heat (59-58 dopo 4 minuti) ma gli ospiti non demordono e restano attaccati agli avversari che possono contare su un grande Wade, sulla continuità di Chalmers e su un LeBron James già a ridosso della tripla doppia (20 punti, 12 assist e 9 rimbalzi). La frazione si conclude sul 79-75 per Miami.

    Miami Heat | © Mike Ehrmann/Getty Images

    James però inizia ad accusare i primi sintomi della fatica nell’ultimo quarto (i crampi lo costringono più volte a piccoli riposi in panchina) ma ad ergersi a protagonista assoluto per i padroni di casa è Mario Chalmers: 12, infatti, i punti infilati in questo frangente che portano il team della Florida sull’85-79 sfruttando anche il periodo di confusione di Harden che perde alcuni palloni banalmente. 9 punti di fila di Westbrook rimettono in carreggiata i Thunder (90-88 per Miami). Spoelstra chiama timeout ma non basta perchè la premiata ditta Durant-Westbrook opera il sorpasso (92-91) a 4 minuti dal termine. I tifosi sugli spalti tremano di paura ma James, nonostante i dolori fisici segna una tripla fondamentale (l’unica della sua gara) per il 97-94 quando alla sirena mancano poco meno di 3 minuti. Wade porta i suoi compagni sul +5 (99-94), ancora un immarcabile Westbrook riduce il gap sul 99-96. Ma sono pochi i secondi che restano da giocare e Miami chiude i conti con i tiri liberi. Gli Heat trionfano 104-98.

    Ai Thunder non bastano i 43 punti (20/32 al tiro), 7rimbalzi e 5 assist di uno strepitoso Russell Westbrook che a lungo ha predicato nel deserto mettendo a segno da solo quasi la metà dei punti totali di Oklahoma City. L’unico a dare man forte alla “combo-guard” degli ospiti è Kevin Durant che alla fine piazza 28 punti, poi il vuoto con James Harden autore di 8 punti che replica il poco lusinghiero 2/10 al tiro della gara precedente, pur acchiappando 10 rimbalzi. Il resto dei giocatori bluarancio mette a segno appena 19 punti con 5 giocatori e questo ovviamente non può bastare. Miami invece trionfa grazie all’ennesima grande prestazione di LeBron James, che pur giocando nell’ultimo quarto con i crampi riesce ad arrivare quasi in tripla doppia con 26 punti, 9 rimbalzi e 12 assist (restano comunque da valutare le sue condizioni fisiche in vista del prossimo incontro che è solo a 48 ore di distanza). Eccellente anche la gara di Dwyane Wade da 25 punti, ma l’uomo del giorno è Mario Chalmers che esplode letteralmente nella decisiva frazione ed infila 12 dei suoi 25 punti totali con canestri pesantissimi che regalano in pratica il successo. 13 punti e 9 rimbalzi per Chris Bosh, positivo dalla panchina Cole autore di 8 punti.

    Come già detto, per gara 5 si resta a Miami, ultima gara sul parquet della Florida: gli Heat dovranno capitalizzare ancora una volta il fattore campo e se vittoria sarà, James e compagni diventeranno i campioni NBA. Oklahoma City però giocherà agguerrita più che mai, per cercare di riportare la serie nella propria Arena dove potrebbe clamorosamente ribaltare la sfida. Nella storia delle Finali NBA mai nessuna squadra è riuscita a rimontare quando si è trovata sotto per 3-1, più in generale nei playoff solo 8 volte su 186 occasioni un team che si è trovato in svantaggio per 3-1 ha poi concluso vittoriosamente sul 4-3 (una percentuale di circa il 4%). Vedremo se i Thunder riusciranno a riscrivere la storia della NBA in questa occasione che non devono lasciarsi sfuggire.

    RISULTATI NBA FINALS 2012, 19 giugno:

    Miami HeatOklahoma City Thunder 104-98
    Mia: James 26, Wade 25, Chalmers 25
    Okl: Westbrook 43, Durant 28, Harden 8

    LA SERIE DELLA FINALE NBA:

    2) Oklahoma City Thunder vs 2) Miami Heat serie 1-3 Heat

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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