Tag: kevin Durant

  • Pronostici Nba: Gallinari ospite di Harden, Beli contro Detroit

    Pronostici Nba: Gallinari ospite di Harden, Beli contro Detroit

    Dopo il Fun Night tra Clippers e Thunder, risoltosi a favore della simpatica banda Durant-Westbrook come anticipato qualche ora prima, torna la consueta rubrica dei pronostici Nba. Quest’oggi esamineremo quattro delle undici partite in programma nella notte. La sfida di cartello, anche per noi italiani, sarà quella tra Houston e Denver, che vedrà Danilo Gallinari giocare sul parquet di James Harden. Oltre al Gallo potremmo vedere in azione anche Marco Belinelli con i Chicago Bulls. I Tori rossi ricevono allo United Center Detroit. I Lakers invece saranno ospiti dei Grizzlies. Impegni sulla carta semplici per Miami e San Antonio contro Raptors e Hornets. Rischiano qualcosa i Thunder all’Oracle Arena, tana dei Warriors, così come Brooklyn sul parquet dei Timberwolves.

    Houston Rockets – Denver Nuggets, che barba che noia

    James Harden incontra Gallinari | ©Scott Halleran/Getty Images
    James Harden incontra Gallinari | ©Scott Halleran/Getty Images

    Nonostante i bookmakers diano favoriti i padroni di casa (@1,70), vediamo i ragazzi del Colorado ancora avanti. Sì, c’è Gillette dall’altra parte, protagonista assoluto dell’ultimo periodo della sfida tra Houston (22-21) e Charlotte, vinta dai Rockets in volata e non senza qualche grattacapo, ma è chiaro che coach McHale non può contare soltanto sull’uomo con la barbetta, altrimenti sai che noia? Va detto che i Nuggets (25-18) al contrario di Houston attraversano un periodo decisamente positivo, culminato nella vittoria sui Thunder di Kevin Durant 48 ore fa. Ad inizio novembre fu proprio Denver ad avere la meglio sui Rockets per 87-93 al Toyota Center. Pronostico: 2

    Chicago Bulls – Detroit Pistons, Beli può farcela

    Chicago (24-16) ritorna in campo dopo la sensazionale vittoria contro i Lakers, sempre allo United Center. L’avversario di stanotte è Detroit (16-25), squadra che evoca piacevoli ricordi ai Bulls. Proprio contro i Pistons, i Tori rossi non perdono da 4 anni, avendo inanellato una striscia positiva di 16 vittorie consecutive. Detroit, reduce da due successi di fila, potrebbe stavolta incontrare sulla sua strada un avversario troppo difficile da superare, almeno in questo momento. Pronostico: 1

    Memphis Grizzlies – Los Angeles Lakers, adesso o mai più

    Adesso o mai più. I Lakers sono chiamati a riscattarsi dalle deludenti trasferte contro Raptors e Bulls, ko che hanno nuovamente affondato i giallo-viola nella classifica della Western Conference. Anche stavolta andiamo controcorrente, come spesso ci capita, e diamo favoriti i ragazzi di Mike D’Antoni per diverse ragioni: motivazioni, rabbia agonistica, e Pau Gasol, che potrebbe diventare un fattore da non sottovalutare anche partendo dalla panchina. Pronostico: 2

    Golden State Warriors – Oklahoma City Thunder

    Chiudiamo con la chicca della serata, la vittoria dei Warriors sui Thunder. Stiamo sognando, o forse no, però proprio all’Oracle Arena potrebbe stanarsi la sorpresa della serata. Oklahoma, reduce dalla straripante vittoria allo Staples Center, affronterà oggi la quarta trasferta consecutiva in cinque giorni. Questo potrebbe incidere sul lato stanchezza, ma anche la testa dei Thunder sarà un fattore da monitorare con estrema attenzione prima di cliccare sul segno 2 per questa sfida. Siamo davvero sicuri che le recenti scorpacciate allo Staples e i due overtime consecutivi contro Denver e Dallas non si faranno sentire nelle gambe e nella testa di Kevin Durant e compagnia bella? Pronostico: 1

    Pronostici Nba di oggi 23 gennaio

    Bobcats – Hawks 2
    Heat – Raptors 1
    Bulls – Pistons 1
    Grizzlies – Lakers 2
    Rockets – Nuggets 2
    Timberwolves – Nets 2
    Spurs – Hornets 1
    Jazz – Wizards 1
    Kings – Suns 1
    Blazers – Pacers 2
    Warriors – Thunder 1

  • NBA: Kevin Durant sulla luna, Oklahoma travolge i Clippers

    NBA: Kevin Durant sulla luna, Oklahoma travolge i Clippers

    La serata Nba proponeva quattro partite quest’oggi. L’attesa allo Staples Center era spasmodica, con i Clippers che ospitavano i Thunder. Come pronosticato ieri sera, la gara è stata vinta da Oklahoma senza troppe difficoltà. Russel Westbrook e (sopratutto) Kevin Durant hanno dato ulteriore assaggio delle loro enormi potenzialità, conquistando di fatto la leadership definitiva della Western Conference. Negli altri incontri in programma nella notte, vittoria dei Cavaliers sui Celtics, ai quali rimarrà per un paio di giorni indigesta la prestazione monstre di Kyrie Irving. Tutto secondo copione anche tra Milwaukee e Philadelphia, con i padroni di casa che mettono a nudo tutte le difficoltà attraversate dai 76 ers. Infine Detroit batte agevolmente i Magic.

    Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 97-109

    Kevin Durant allo Staples Center contro i Clippers | ©Harry How/Getty Images
    Kevin Durant allo Staples Center contro i Clippers | ©Harry How/Getty Images

    Spaziale Kevin Durant. Ormai non ci restano più aggettivi per descrivere quel simpatico numero 35 che veste la maglia di Oklahoma (33-9), che nel giro di una settimana viola lo Staples Center per due volte, dando una dimostrazione di forza spaventosa, proiettandola così di diritto come una delle pretendenti più serie per la vittoria finale. I Clippers senza il loro faro Chris Paul hanno potuto davvero ben poco di fronte alla straripante prestazione di Kevin Durant (32) e soci. Di KD ci rimarrà impressa la schiacciata terrificante nel finale del quarto periodo, quando a due minuti circa dalla sirena lunga ha deciso di salire su Marte e abbatterlo. Oltre ai 32 punti di Durant, i Thunder mettono a referto anche i 26 di Westbrook. Inutili invece gli sforzi dall’altra parte di Blake Griffin, top scorer dei suoi con 31 punti, 11 rimbalzi e 5 assist.

    Troppo Irving, Cleveland Cavaliers – Boston Celtics 95-90

    Ok, siamo di fronte a un fuoriclasse. Non lo scopriamo però di certo oggi Kyrie Irving, e Boston questo lo sa. Gli uomini di coach Rivers conoscono anche la loro situazione in classifica, che sebbene sia tutto sommato ancora tranquilla, non è poi così al riparo da agenti esterni se il ruolino di marcia è quello degli ultimi giorni. A Cleveland i Celtics cadono per la quarta volta consecutiva, dopo il filotto di sei successi di fila fatto registrare ad inizio anno. La “scusa” di stanotte è tale Irving, il miglior rookie dello scorso anno e che anche in questa stagione sta confermando quanto di discreto fatto qualche mese. Quaranta punti d’altronde non sono robetta, e se 15 di questi li infili nell’ultimo quarto dando la sferzata decisiva al match in favore dei tuoi compagni di squadra allora l’unica cosa che ci resta da dire è chapeau. Tra i giocatori di Boston il migliore continua ad essere Rajon Rondo con la doppia doppia da 17 punti e 13 rimbalzi (ma anche 8 assist), mentre Paul Pierce si ferma soltanto a 12 punti.

    Zero sorprese, Detroit Pistons – Orlando Magic 105-90

    Nei pronostici di ieri avevamo indicato proprio questa partita come quella dove ci si sarebbe potuti aspettare una sorpresa, invece tutto è filato liscio, con Detroit (16-25) quasi mai in difficoltà e i Magic (14-27) che confermano di essere squadra da sfide un tantino più “alte”. A fare la differenza sono stati i lunghi dei padroni di casa, con Greg Monroe, Drummond e Jason Maxiell che hanno realizzato complessivamente 38 punti, oltre a mettere a referto anche 28 rimbalzi. Top scorer per Detroit Brandon Knight con 18 punti. Da sottolineare anche i 15 punti e 6 assist di un ispirato Bynum. Piange e si lecca le ferite Orlando, nella quale si salva soltanto J.J. Redick con i suoi 26 punti (5/6 dall’arco dei tre punti).

    Terapia Jennings, Milwaukee Bucks – Philadelphia 76 ers 110-102

    Prosegue senza intoppi la striscia positiva dei Bucks (22-18) di coach Boylan, e stasera era davvero difficile immaginare un risultato diverso dal segno 1. Troppo in palla Milwaukee, troppo alla deriva i 76 ers (17-25), arrivati alla loro sedicesima sconfitta nelle ultime 21 gare disputate. Ancora una volta Brandon Jennings con i 25 punti (nove nell’ultimo periodo) ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria dei padroni di casa, i quali hanno trovato un fattore in Ersan Ilyasova, top scorer con 27 punti (e 16 rimbalzi, ndr). Bene anche Monta Ellis, che aggiunge 18 punti e 10 assist alla serata perfetta dei Bucks. Nei 76 ers il migliore è Evan Turner, che chiude la serata con 23 punti.

    I risultati della serata Nba

    Cavaliers – Celtics 95-90
    Pistons – Magic 105-90
    Bucks – 76 ers 110-102
    Clippers – Thunder

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 26-12
    2. Knicks 25-14
    3. Pacers 26-16
    4. Nets 25-15
    5. Bulls 24-16
    6. Hawks 23-18
    7. Bucks 22-18
    8. Celtics 20-21
    9. 76 ers 17-25
    10. Pistons 16-25
    11. Raptors 15-26
    12. Magic 14-27
    13. Cavaliers 11-32
    14. Bobcats 10-31
    15. Wizards 9-30

    Classifica Western Conference

    1. Thunder 33-9
    2. Thunder 33-11
    3. Clippers 32-11
    4. Grizzlies 26-14
    5. Warriors 25-15
    6. Nuggets 25-18
    7. Jazz 22-19
    8. Rockets 22-21
    9. Blazers 20-21
    10. Timberwolves 17-21
    11. Mavericks 18-24
    12. Lakers 17-24
    13. Kings 16-26
    14. Hornets 14-27
    15. Suns 13-28

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  • Pronostici Nba: Clippers-Thunder, Durant sbanca ancora Los Angeles?

    Pronostici Nba: Clippers-Thunder, Durant sbanca ancora Los Angeles?

    Archiviata la fantastica notte di Marco Belinelli e dei suoi Chicago Bulls, è già tempo di preparare i pronostici Nba per il prossimo turno. Stasera sono soltanto quattro le partite in programma. Tutti i riflettori saranno puntati sulla maxi sfida in programma allo Staples Center dove i Clippers ospiteranno Oklahoma per quella che si preannuncia come una delle partite più spettacolari della stagione, con KD-Westbrook da una parte e Cp3-Griffin dall’altra. Alla Quicken Loans Arena di Cleveland invece andrà in scena la sfida tra i Cavaliers e Boston, con gli ospiti chiamati a porre fine alla striscia negativa di tre ko consecutivi. Impegni casalinghi invece per Detroit (contro Orlando) e Bucks, che all’Harris Bradley Center affrontano i 76 ers.

    Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder, la resa dei conti

    Serata difficile per Blake Griffin? | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images
    Serata difficile per Blake Griffin? | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images

    Ci siamo, il grande giorno è ormai arrivato. Thunder (32-9) e Clippers (32-10) si giocano il trono di regina dell’intera Lega. L’ultima sconfitta alla Oracle Arena ha forse minato alcune delle certezze conquistate dai californiani durante i giorni scorsi. Sopratutto la prestazione di Chris Paul, alla sua seconda gara consecutiva dopo il rientro dall’infortunio, ha destato più di una preoccupazione tra i tifosi dei Clippers in vista della partita contro Oklahoma. Le stesse dichiarazioni a fine gara di coach Del Negro, che ha messo in dubbio la presenza di Cp3 nell’incontro di stasera, non fanno dormire sogni tranquilli ai fan dei rosso-blu. Di umore completamente diverso invece quelli dei Thunder, nonostante la sconfitta al Pepsi Center di Denver contro i Nuggets del nostro Danilo Gallinari. Kevin Durant e Russel Westbrook hanno ancora una volta confermato di attraversare uno stato di forma straripante ed anche questa sera partono come favoriti. Nell’unico precedente della stagione, datato 22 novembre, Oklahoma ebbe la meglio sui Clippers 117-111. Pronostico: 2

    Cleveland Cavaliers – Boston Celtics, ritorno alla vittoria?

    Riuscirà Boston (20-20) a battere i Cavaliers (10-32) e migliorare l’attuale 50% in classifica? Le tre sconfitte consecutive subite dai ragazzi di coach Rivers hanno raffreddato i facili entusiasmi dopo la striscia positiva di sei vittorie di fila realizzata da Pierce e compagni ad inizio gennaio. Nell’ultima partita a Detroit i Celtics non hanno fatto una grandissima figura, ma lo stesso può dirsi di Cleveland nelle recenti uscite (3-7 nelle ultime dieci gare), padroni di casa che oltre agli acuti di Waiters e Irving non hanno molto da offrire. Pronostico: 2

    Detroit Pistons – Orlando Magic, è così scontata?

    I favori del pronostico sono tutti per i Pistoni (15-25), d’accordo, e non può essere altrimenti dopo l’autoritaria vittoria su Boston due giorni fa. Ma da qui a dire che Detroit batterà facilmente i Magic (14-26) ce ne passa, anche perché Orlando va ad inserirsi perfettamente nel club delle squadre “sorpresa”. Contro ogni pronostico noi diamo vincenti i Magic, anche supportati dalle due vittorie di Orlando su Detroit in questa stagione. Pronostico: 2

    Milwaukee Bucks – Philadelphia 76 ers, nel segno di Boylan

    Dal suo arrivo in panchina coach Boylan ha conquistato giocatori e critica. Reduci da due successi consecutivi, i Bucks vogliono proseguire nel loro momento positivo. Sul loro cammino incontrano il relitto dei 76 ers che ormai fa acqua da tutte le parti (15 sconfitte nelle ultime 20 partite). Brandon Jennings saprà recitare il ruolo di primo attore anche nel match di stasera? Pronostico: 1

    Pronostici Nba di oggi 22-01-2013

    Clippers – Thunder 2
    Cavaliers – Celtics 2
    Pistons – Magic 2
    Bucks – 76 ers 1

  • NBA: Gallinari batte Durant, Lakers a picco senza Howard

    NBA: Gallinari batte Durant, Lakers a picco senza Howard

    Soltanto quattro le partite Nba giocate nella notte italiana ma non sono mancate di certo le sorprese. La più clamorosa si è registrata all’Air Canada Centre, dove i Lakers, superfavoriti alla vigilia, hanno imbroccato una serata storta, condizionati anche da un arbitraggio che ha scatenato l’ira di Mike D’Antoni, esploso letteralmente nei minuti conclusivi del quarto periodo quando il destino pareva ormai già segnato per i giallo-viola. L’altra sorpresa è la vittoria all’overtime di Denver contro i lanciatissimi Thunder. Un ruolo importante nel successo dei Nuggets lo recita anche il nostro Danilo Gallinari, che chiude la serata mettendo a referto 18 punti. Nelle altre due partite vittoria in trasferta per Dallas ad Orlando ed ennesimo ko di Boston contro Detroit.

    NBA, Toronto Raptors – Los Angeles Lakers 108-103

    Poche volte in questa stagione si era visto un Mike D’Antoni così, letteralmente fuori di sé dopo decisioni arbitrali (su tutte l’espulsione di Dwight Howard al termine del secondo periodo) secondo lui contrarie ai giallo-viola e che in qualche modo hanno portato all’inopinata sconfitta contro Toronto (15-26) al Canada Air Centre. L’occasione era di quelle ghiotte per riuscire a recuperare terreno rispetto alle rivali per l’ottavo posto, dopo le sconfitte della sera prima di Houston e Portland, ma i Lakers hanno trovato il modo di sprecarla malamente. Il vero problema è stata la difesa, a tratti imbarazzante, incapace di catturare il pallone quando tutte le leggi della fisica sono favorevoli. Impossibile però trascurare l’assenza forzata di Howard, perché il contributo del numero 12 nella difesa dei californiani è importante quanto il sole lo è per le piante. I Raptors approfittano quindi sia della mollezza difensiva degli ospiti sia della prova maiuscola offerta da Jose Calderon, che chiude la serata con 22 punti e 9 assist, a cui si aggiungono i 18 punti di Landry. Tanti, forse troppi, gli errori Bryant invece (10/32 da due), nonostante sia comunque anche questa notte il top scorer dei suoi con 26 punti, uno in più di Pau Gasol.

    NBA, Denver Nuggets – Oklahoma City Thunder 121-118 (OT)

    Danilo Gallinari marcato da KD | ©Doug Pensinger/Getty Images
    Danilo Gallinari marcato da KD | ©Doug Pensinger/Getty Images

    Denver pone fine alla serie di sei vittorie consecutive dei Thunder (32-9) e piazza il sedicesimo trionfo al Pepsi Center in 19 partite (16-3). Successo importante quello dei Nuggets, che si aggiudicano meritatamente l’incontro che li ha visti ribattere colpo su colpo ai canestri della scatenata coppia Durant (37) – Westbrook (36), protagonista con 73 punti complessivi. Proprio Russel aveva portato la sfida all’overtime con il canestro da due a 25 secondi dal termine dell’incontro per il definitivo 109-109. A decidere la partita è stato il layup a 46″ dal termine di Kenneth Faried, che ha riportato avanti Denver 117-116. I successivi liberi di Andre Miller e Wilson Chandler hanno fatto il resto. Oltre a The Manimal Denver deve erigere già da oggi una statua a Corey Brewer, dopo la sensazionale prestazione da 26 punti partendo dalla panchina. Per il nostro Danilo Gallinari 18 punti in 38 minuti giocati.

    NBA, Orlando Magic – Dallas Mavericks 105-111

    Continua il momento positivo di Dallas (18-24), che supera anche Orlando e inizia a sognare una clamorosa rimonta sull’ottavo posto nella Western Conference. Gara quasi sempre controllata dai Mavericks, sopra di 13 punti anche nell’ultimo periodo, prima di farsi rimontare pericolosamente dai Magic fino al 104-102 negli ultimi 60 secondi. A porre una definitiva sentenza sul match ci ha pensato Darren Collison con una tripla a 31″ dal termine. Per Dallas migliore in campo Shawn Marion con 20 punti e 10 rimbalzi. E’ stato però tutto il collettivo a girare per il meglio, con ben 7 giocatori in doppia cifra sui 9 che sono scesi sul parquet. Ancora una volta importante l’apporto dalla panchina di Vince Carter (15), mentre si ferma a 12 punti Dirk Nowitzki. Tra i padroni di casa top scorer Glen Davis con i suoi 26 punti, a cui si aggiungono i 20 di Jameer Nelson e i 18 di J.J. Redick.

    NBA, Detroit Pistons – Boston Celtics 103-88

    Serata da dimenticare in fretta per i Celtics (20-20), che a Detroit (15-25) subiscono il terzo ko consecutivo. Inutili i 15 assist di Rajon Rondo in una partita che ha visto i padroni di casa dominare su quasi tutti i fondamentali di gioco. Disarmante poi la facilità con cui Greg Monroe (15) e compagni sono scappati nel quarto periodo, rendendo così il finale di partita particolarmente noioso, aggettivo che comunque è ben lontano da quanto visto nei primi tre quarti, con l’attacco di Detroit devastante per lo spettacolo offerto da Brandon Knight. Con questo successo comunque i Pistons restano ugualmente lontani dall’ottava piazza della Eastern Conference occupata proprio da Boston, che conserva un margine di cinque vittorie.

    NBA, classifica Eastern Conference

    1. Heat 26-12
    2. Knicks 25-13
    3. Pacers 25-16
    4. Nets 24-16
    5. Bulls 23-16
    6. Hawks 22-18
    7. Bucks 21-18
    8. Celtics 20-20
    9. 76ers 17-23
    10. Pistons 15-25
    11. Raptors 15-26
    12. Magic 14-26
    13. Bobcats 10-30
    14. Cavaliers 10-32
    15. Wizards 8-30

    NBA, classifica Western Conference

    1. Thunder 32-9
    2. Clippers 32-9
    3. Spurs 32-11
    4. Grizzlies 26-13
    5. Warriors 24-15
    6. Nuggets 25-18
    7. Jazz 22-19
    8. Rockets 21-21
    9. Blazers 20-20
    10. Timberwolves 17-20
    11. Mavericks 18-24
    12. Lakers 17-23
    13. Kings 16-25
    14. Hornets 13-27
    15. Suns 13-28

    NBA, Top 5 Plays

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  • NBA: Chicago batte Boston, Belinelli “The Shot”. Durant 52 punti

    NBA: Chicago batte Boston, Belinelli “The Shot”. Durant 52 punti

    Nove le partite Nba giocate nella notte italiana. Clamoroso quanto successo a Dallas, dove Kevin Durant firma il suo career high con 52 punti nella vittoria dei Thunder sul parquet dei Mavericks, a cui nulla sono serviti i 29 punti di Vince Carter e la tripla di O.J Mayo con la quale i padroni di casa avevano portato la sfida all’overtime, deciso senza neanche dirlo dallo stesso KD con il canestro da due a 16 secondi dal termine per il momentaneo 116-114 per gli ospiti. Oklahoma conquista così la sua sesta vittoria consecutiva, confermando il primato nella Western Conference con un record di 32-8. Il precedente career high di Durant era di 51 punti segnati contro Denver lo scorso febbraio. Oltre alla straordinaria prestazione del numero 35, i Thunder trovano anche i 31 punti di Westbrook.

    CELTICS – BULLS 99-100 (OT): Ancora un overtime vincente per Chicago, che viola il campo dei Celtics arrivati alla loro terza sconfitta consecutiva dopo una striscia positiva con la quale avevano riagganciato prepotentemente la zona play-off nella Eastern Conference. L’eroe è Marco Belinelli (10) che con un canestro quando ormai stava già cadendo indietro a tre secondi dal termine del primo tempo supplementare ha regalato ai Bulls un successo insperato, con Boston avanti 99-98 a dodici dalla fine grazie al tiro in sospensione di Terry. Ancora non ci credono i giocatori di Chicago, capaci di uscire vincitori da un match definito da tutti crazy, sostantivo per il quale non servono traduzioni. Altra performance superlativa di Carlos Boozer, autore di 19 punti e 20 rimbalzi. Inutile invece il season high di Rajon Rondo con i suoi 30 punti.

    Marco Belinelli The Shot festeggiato dai suoi compagni | ©Jared Wickerham/Getty Images
    Marco Belinelli The Shot festeggiato dai suoi compagni | ©Jared Wickerham/Getty Images

    NUGGETS – WIZARDS 108-112: Terza sconfitta stagionale al Pepsi Center per i Nuggets. Nonostante un vantaggio di 7 punti in avvio di quarto periodo, Denver subisce la rimonta di Beal (23) e compagni, che prima di oggi avevano vinto soltanto una partita in trasferta a fronte di 16 sconfitte. Ko in ogni caso indolore per Gallinari (16 punti), dal momento che in classifica i Nuggets restano al sesto posto nella Western Conference con un discreto margine di vantaggio sui Rockets, attualmente noni. Top scorer della serata canadese è stato Ty Lawson con 29 punti. Ty ha anche fornito 6 assist per i suoi compagni, fra cui anche quello per Kenneth Faried, protagonista di una schiacciata che verosimilmente verrà inserita nella Top 10 della notte.

    LE ALTRE PARTITE – Nelle altre sei partite si registra la nuova sconfitta dei Raptors, che cadono in trasferta contro i 76 ers, i quali approfittano dell’ennesima serata di grazia di Jrue Holiday con 33 punti e 14 assist. All’Amway Center di Orlando i Magic vengono sconfitti a sorpresa dalla cenerentola Charlotte. Protagonista della gara Kemba Walker con i suoi 25 punti e 8 rimbalzi. Vittoria casalinga invece per Indiana sui Rockets. Quest’ultimi pagano a caro prezzo la serata storta al tiro di James Harden, mentre è infallibile Paul George, top scorer con 31 punti. Vittorie casalinghe anche per Nets (24 punti di Deron Williams), Memphis (18 punti e 10 rimbalzi di Marc Gasol), e San Antonio con 24 punti e 10 rimbalzi di Tim Duncan e i 25 punti di Tony Parker.

    NBA RISULTATI 18-01-2013

    CELTICS – BULLS 99-100 (ot)
    76 ERS – RAPTORS 108-101
    MAGIC – BOBCATS 100-106
    PACERS – ROCKETS 105-95
    NETS – HAWKS 94-89
    GRIZZLIES – KINGS 85-69
    SPURS – WARRIORS 95-88
    NUGGETS – WIZARDS 108-112
    MAVERICKS – THUNDER 114-117 (ot)

    VIDEO BELINELLI BOSTON – CHICAGO 99-100

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  • NBA: Chicago bestiale contro Atlanta, Miami perde ancora

    NBA: Chicago bestiale contro Atlanta, Miami perde ancora

    Otto le partite giocate nella notte. Vincono, facendo rumore, i Bulls del nostro Marco Belinelli, che allo United Center di Chicago devastano quel che è rimasto di Atlanta. Nessuna difficoltà anche per i Clippers contro Memphis. Continua a vincere Boston con la 26^ tripla doppia in carriera di Rajon Rondo, mentre Miami paga dazio a Utah, la cui panchina riesce a fare miracoli anche dopo le feste. Nel frattempo KD e Russ si prendono gioco dei Suns in Arizona, giocando un secondo tempo da fantascienza, dove in confronto Space Jam può sembrare una partita reale. La copertina della serata però spetta a Dion Waiters, il rookie di Sacramento capace di fare qualcosa di abbastanza compromettente per la sua futura carriera, in senso positivo si intende.

    BULLS – HAWKS 97-58: Più che un punteggio da Nba sembra una comunissima partita europea che vede le classiche matricole sfidare qualcosa più grande di loro. In realtà allo United Center a scendere in campo sono gli Hawks, che non possono essere etichettati come l’ultima squadra arrivata, con un record di 21-16 a testimoniarlo. E’ anche vero però che Atlanta nell’ultimo periodo sta faticando, e non poco, avendo perso sei delle ultime sette partite disputate. Caso vuole che la partita di stanotte passerà alla storia. Mai infatti era successo che una squadra della lega rientrasse dagli spogliatoi con 20 punti nel primo tempo, e mai era successo che concludesse la partita con soli 58 punti a referto. Orlando (59) e Knicks (22) possono così tirare un sospiro di sollievo e cedere il trono meno agognato ad Atlanta. Coach Larry Drew a fine partita ha ammesso: “Questo è davvero, davvero imbarazzante. Da quello che eravamo prima a quello che siamo diventati adesso, abbiamo perso qualsiasi cosa che faccia dire di essere una squadra. E perché sia successo questo io non riesco davvero a dirlo”.  Tra i padroni di casa ancora una volta il migliore è Carlos Boozer con la sua immancabile doppia doppia (20 punti e 13 rimbalzi), a cui si aggiungono anche i 18 punti di Luol Deng e i 16 rimbalzi di Joakim Noah. Il nostro Marco Belinelli ha giocato complessivamente 23 minuti, segnando 6 punti con 2/5 da due e il 100% dai liberi. Con questo successo Chicago scavalca proprio Atlanta al quinto posto nella Eastern Conference con un record di 21-15, avendo ormai nel mirino il terzo posto di Indiana (23-15) e la quarta piazza dei Nets (22-15).
    Chicago Bulls: Carlos Boozer 20, Luol Deng 18, Joakim Noah 9, Marco Belinelli 6 (2/5, 0/1)
    Atlanta Hawks: Mike Scott 10, Josh Smith 9, Kyle Korver 9

    Miami cade ancora | ©Mike Ehrmann/Getty Images
    Miami cade ancora | ©Mike Ehrmann/Getty Images

    JAZZ – HEAT 104-97: Ma ndo vai se la panchina non ce l’hai…No, non l’ha cantata LeBron a fine partita, aveva altro a cui pensare il nostro Mufasa. Però in un certo senso il refrain è quello in casa Miami. Se in Florida vogliono dare seguito all’anello vinto lo scorso anno non possono e non devono sottovalutare un piccolo ma fondamentale dettaglio, la cara e tanto amata bench. Nessuna squadra al mondo infatti può pensare di continuare a vincere se dalla panchina arrivano 26 punti quando invece gli avversari nella stessa partita ne guadagnano 47. Ed è così quasi inevitabile che non bastino i 32 punti del Prescelto. Anzi, diventa un errore bestiale credere che lasciarlo in campo 44 minuti possa risolvere qualsiasi problema. Sbaglio su cui coach Spoelstra deve iniziare a riflettere, e trovarne rimedio prima dei play-off, perché un LeBron versione gara 6 contro Boston non capita nè tutti i giorni nè in tutte le finali di Conference. Così James a fine partita: “Avevamo poco energia. Non puoi giocare con poca energia contro una squadra come Utah, per di più sul loro parquet con questa folla incredibile”. Protagonista assoluto nella vittoria dei Jazz Al Jefferson, top scorer con 23 punti.
    Utah Jazz: Al Jefferson 23, Gordon Hayward 22, Paul Millsap 17
    Miami Heat: LeBron James 32, Chris Bosh 16, Rashard Lewis 13

    LE ALTRE PARTITE: Ha qualcosa di fantascientifico quanto successo allo US Airways Center di Phoenix, dove i Thunder hanno schiacciato i padroni di casa 90-102, con Kevin Durant (41) e Russel Westbrook (36) che hanno segnato 47 punti sui 51 totali del secondo tempo per i Thunder. Ormai le parole sono finite lo scorso anno per questi due autentici fenomeni. Vince anche Boston, alla sua sesta vittoria consecutiva, grazie alla tripla doppia di un ispirato Rajon Rondo (17 punti, 12 assist, 10 rimbalzi). Piccoli segnali di ripresa anche a Dallas, dove i Mavericks battono Minnesota 113-98 (top scorer Darren Collison con 23 punti), facendo registrare la terza vittoria consecutiva, la migliore striscia positiva di questa stagione. I Wizards battono al Verizon Center i Magic 120-91, con Bradley Beal premiato poco prima dell’inizia della gara con il premio di rookie del mese. A proposito di rookie, a Sacramento si stropicciano gli occhi i tifosi dei Kings dopo la sovrumana prestazione di Dion Waiters, che dalla panchina mette a referto 33 punti trascinando i padroni di casa al successo contro i Cavaliers (124-118). Ed infine i Clippers regolano a domicilio Memphis 73-99 con i 16 punti di Matt Barnes, nonostante l’assenza per infortunio di Chris Paul.

    NBA RISULTATI 14-01-2013

    WIZARDS – MAGIC 120-91
    CELTICS – BOBCATS 100-89
    BULLS – HAWKS 97-58
    GRIZZLIES – CLIPPERS 73-99
    MAVERICKS – TIMBERWOLVES 113-98
    JAZZ – HEAT 104-97
    SUNS – THUNDER 90-102
    KINGS – CAVALIERS 124-118

  • NBA: Denver invincibile, Gallinari 21 punti

    NBA: Denver invincibile, Gallinari 21 punti

    Sette le partite giocate nella notte Nba. Denver fa cinquina contro Golden State, trascinata dal Gallo e dal ritorno di Wilson Chandler. Rientro da star anche per Dwight Howard, con i Lakers che interrompono la striscia negativa di sei sconfitte consecutive battendo allo Staples Center Clevaland. Vincono anche San Antonio, Nets, Knicks e Thunder. NUGGETS – WARRIORS 116-105: Quinta vittoria consecutiva per Denver, che al Pepsi Center ritocca il record casalingo portandolo ad un confortante 14-2, grazie ad un quarto periodo da urlo (37-18), dopo che i primi tre quarti della gara si erano conclusi sul 79-87 per gli ospiti. Ancora una volta il nostro Danilo Gallinari è il miglior realizzatore dei Nuggets con 21 punti (nove nel decisivo quarto quarto), a cui aggiunge anche 8 rimbalzi e 6 assist. Alle spalle del Gallo si piazza Ty Lawson con i suoi 20 punti. Doppia doppia invece soltanto sfiorata per The Manimal, che chiude con 9 rimbalzi e 10 rimbalzi. Ma la copertina della serata è tutta per Wilson Chandler, al suo rientro dall’infortunio dopo due mesi. La guardia tiratrice di Denver parte dalla panchina e in soli 21 minuti di gioco mette a referto 14 punti, 6 rimbalzi e tre palle recuperate, risultando il migliore delle riserve. Un’autentica standing ovation ha salutato il suo rientro in campo, ai fini del risultato fondamentale perché sono due sue palle recuperate ad inizio quarto periodo a spaccare letteralmente il match e a dare il via alla rimonta dei padroni di casa. Ed è proprio la forza del gruppo che colpisce di più nella squadra di Denver, la quale potrà contare d’ora in avanti anche su un Wilson Chandler in più. Riguardo quest’ultimo aspetto si è soffermato a fine partita uno dei leader della squadra, Kenneth Faried: “E’ confortante sapere che quando arriveranno i play-off noi avremo profondità nella nostra panchina e ragazzi pronti ad aiutarci, specialmente quando qualcuno avrà una serata storta. Infatti noi non dipendiamo soltanto da uno o due giocatori, ma abbiamo tre, quattro, cinque ragazzi che possono entrare dalla panchina e segnare, o difendere, e fare quelle piccole cose che ci aiutano a vincere le partite”.
    Denver Nuggets: Danilo Gallinari 21, Ty Lawson 20, Wilson Chandler 14
    Golden State Warriors: Stephen Curry 29, David Lee 23, Harrison Barnes 21

    Dwight Howard è tornato | ©Harry How/Getty Images
    Dwight Howard è tornato | ©Harry How/Getty Images

    LAKERS – CAVALIERS 113-93: Un altro ritorno, che arreca un nome decisamente più importante (così come la squadra), è essenziale nel ritorno (scusate il gioco di parole) al successo dei Lakers di Mike D’Antoni allo Staples Center di Los Angeles contro i malcapitati Cavaliers. E’ infatti un rientro in grande stile quello di Dwight Howard, autore di una doppia doppia da 22 punti e 14 rimbalzi con cui i padroni di casa giallo-viola hanno spazzato via Cleveland. Così, dopo sei sconfitte consecutive e le prime streghe pronte a scendere sul parquet dei californiani, Kobe Bryant e compagni vincono un match fondamentale per il rientro nella corsa play-off. L’ottava piazza per la verità è ancora lontana, con Portland ottava (20-17), mentre i Lakers sono ancora sotto il 50% (16-21), ma se Steve Nash (9 assist stasera) e Howard riusciranno a trovare un’intesa perlomeno accettabile,  sarebbe difficile immaginare la squadra di D’Antoni fuori dai play-off. Proprio Dwight ha voluto esprimere al termine della gara la propria gioia per la prestazione della gara: “Quando noi giochiamo come stasera vinciamo, e vinciamo bene. Dobbiamo continuare ad apprendere da queste partite, e con fiducia possiamo iniziare una grande serie di vittorie”. Era dunque stato buon profeta Mike D’Antoni, il quale dopo la sconfitta bruciante contro Oklahoma aveva assicurato ai giornalisti che il campionato dei Lakers sarebbe iniziato domenica. Detto, fatto.
    Los Angeles Lakers: Kobe Bryant 23, Dwight Howard 22, Antawn Jamison 16
    Cleveland Cavaliers: Kyrie Irving 15, Dion Waiters 15, Alonzo Gee 14

    LE ALTRE PARTITE: Nelle altre partite giocate nella notte Nba si registra il ritorno alla vittoria dei Knicks di Melo Anthony (27) contro gli Hornets (100-87), mentre a Toronto i Raptors si suicidano nell’ultimo quarto facendosi rimontare dai Bucks un qualcosa come 20 punti di vantaggio (96-107). Sfruttano a dovere il fattore casalingo invece Brooklyn (97-86 contro Indiana, Deron Williams 22) e San Antonio (106-88 contro i T-Wolves) con un fantastico Tim Duncan, che mette a referto 12 punti, 9 rimbalzi, 5 assist, 3 palle recuperate e 7 stoppate. Cade infine al Rose Garden Portland, messa sotto 83-87 dai ragazzini terribili di Oklahoma. Kevin Durant ancora sugli scudi (33 punti), dopo la fantastica prestazione allo Staples Center contro i Lakers.

    NBA RISULTATI 13-01-2013

    KNICKS – HORNETS 100-87
    RAPTORS – BUCKS 96-107
    NETS – PACERS 97-86
    SPURS – TIMBERWOLVES 106-88
    NUGGETS – WARRIORS 116-105
    BLAZERS – THUNDER 83-87
    LAKERS – CAVALIERS 113-93

    NBA METTA WORLD PEACE DOPO LA SCHIACCIATA

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  • NBA, Denver facile su Cleveland. Belinelli supera New York

    NBA, Denver facile su Cleveland. Belinelli supera New York

    Danilo Gallinari e Denver sono stati tra i protagonisti assoluti della notte. I Nuggets si sono infatti confermati imbattibili al Pepsi Center, e hanno conquistato la loro settima vittoria nelle ultime dieci partite, battendo Cleveland per 98-91. Il Gallo ha offerto un contributo fondamentale (top scorer con 23 punti), grazie sopratutto ad una tripla quando mancavano 30 secondi allo scadere che ha consentito ai Nuggets di avere un vantaggio di cinque punti. Per il nostro italiano anche sette rimbalzi. Partita perfetta per Denver, con gli uomini del quintetto titolare tutti in doppia cifra. Kosta Koufos realizza 21 punti per il suo career-high, mentre Kenneth Faried mette a segno la solita doppia doppia con 17 punti e 11 rimbalzi. In classifica Denver scavalca in un colpo solo Houston e Portland, portandosi al sesto posto con un record di 22-16.

    Danilo Gallinari ancora vincente | ©Doug Pensinger/Getty Images
    Danilo Gallinari ancora vincente | ©Doug Pensinger/Getty Images

    Serata da incorniciare anche per Marco Belinelli. I suoi Bulls hanno saputo battere al Madison Square Garden i Knicks (101-108), tra le cui fila annoveravano anche Carmelo Anthony, tornato in campo dopo la squalifica di una giornata per l’ira manifestata contro KG. Beli riesce a dare un contributo prezioso per Chicago con i suoi 12 punti, 5 assist e 3 rimbalzi in 28 minuti di gioco, in una partita comunque dominata da Luol Deng (33) da una parte e lo stesso Melo (39) dall’altra. Deng è stato assolutamente il migliore in campo, dove nel primo tempo è riuscito a difendere aggressivo sull’idolo di casa per poi trascinare Chicago al successo finale. I 33 punti di stasera (13/18 da due) rappresentano per lui la migliore prestazione stagionale.

    Era la partita di cartello fra le 11 in programma nella notte. Allo Staples Center i Lakers erano chiamati a fermare l’emorragia di ko consecutivi che li vedeva fin qui protagonisti. Niente di tutto questo però, perché i Thunder in un vero e proprio scontro generazionale umiliano Kobe (28) e compagni, infliggendo loro una pesante sconfitta (101-116), la sesta nelle ultime sei partite. Notte fonda per Mike D’Antoni, che a questo punto rischia seriamente il posto. Kevin Durant da fantascienza (42 punti, 8 rimbalzi, 5 assist), senza praticamente giocare l’ultimo periodo. Ottimo anche l’apporto di Westbrook (27p, 10a), per una vittoria che non potrà non causare forti ripercussioni nello spogliatoio già malato dei Lakers.

    EXTRA – Nelle altre partite disputate nella notte, i Toronto Raptors battono agevolmente Charlotte 99-78 all’Air Canada Center grazie ai 13 punti e 8 rimbalzi di un ispirato Amir Johnson, ma anche i 16 punti dalla panchina di Alan Anderson.
    Quinta vittoria consecutiva per Brooklyn che ha la meglio sui Suns per 99-79. Top scorer Joe Johnson (19), a cui vanno aggiunti i 15 punti e 6 assist di Deron Williams.
    Dopo un preoccupante filotto negativo tornano alla vittoria anche gli Hawks. Battuti alla Philips Arena i Jazz di Paul Millsap (20p, 13r), grazie anche ad un quarto periodo eccezionale, chiuso col parziale di 19-35. Nei padroni di casa brilla la stella di Devin Harris con 24 punti.
    Sembrano invece averci preso gusto a New Orleans, dove Greivis Vasquez (18) ed Eric Gordon (16) continuano a sfornare prestazioni di altissimo livello. Stavolta la quarta W consecutiva arriva ai danni di una spenta Minnesota (104-92).
    Tra le poche vittorie in trasferta di questa sera, si registra quella di Detroit a Milwaukee (87-103), dove i padroni di casa pagano a carissimo prezzo un terzo quarto da suicidio (11-33 il parziale). Negli ospiti la fa da padrone Greg Monroe con i suoi 26 punti e 11 rimbalzi.
    Trasferta ancora amara per San Antonio, che a Memphis subisce la terza sconfitta di fila nonostante i 30 punti di Tony Parker (101-98). E’ proprio il play francese con una tripla allo scadere ad impattare il risultato sul 95-95, concedendo agli Spurs la chance di avere la meglio all’overtime. In realtà San Antonio segna soltanto un canestro (altra bomba di Parker), per poi sparire e subire la rimonta decisiva negli ultimi 27 secondi di partita.
    Si sono invece definitivamente sbloccati i Celtics di coach Rivers, che al Garden spazzano via Houston per 103-91, conquistando così la loro quinta vittoria consecutiva. In evidenza ancora i famigerati due vecchietti Paul Pierce (23) e Kevin Garnett (17). Nei Rockets solita partita sopra 20 punti di James Harden (24).
    Infine ai Blazers non basta un immenso Damian Lillard con i suoi 37 punti (career-high) per avere la meglio sul fattore casalingo dei Warriors, che conquistano alla Oracle Arena l’ennesima vittoria (23-12, quinto posto nella Western Conference). Per i Warriors 24 punti e 10 rimbalzi di David Lee, ma anche 22 punti e 12 assist di Stephen Curry.

    NBA, TUTTI I RISULTATI DEL 11 GENNAIO 2013

    RAPTORS – BOBCATS 99-78
    CELTICS – ROCKETS 103-91
    NETS – SUNS 99-79
    HAWKS-JAZZ 103-95
    KNICKS-BULLS 101-108
    GRIZZLIES-SPURS 101-98 OT
    HORNETS-TIMBERWOLVES 104-92
    BUCKS-PISTONS 87-103
    NUGGETS-CAVALIERS 98-91
    WARRIORS-BLAZERS 103-97
    LAKERS-THUNDER 101-116

  • NBA, Beli sorride con Chicago. Respira Boston, Thunder e Knicks ko

    NBA, Beli sorride con Chicago. Respira Boston, Thunder e Knicks ko

    BULLS – CAVALIERS 118-92: Tutto facile per i Bulls contro Cleveland, alla sua undicesima sconfitta consecutiva negli scontri diretti contro Chicago. Lo United Center è il teatro perfetto dell’ennesima prova sopra i 20 punti di Carlos Boozer (24), che aggiunge a referto anche 11 rimbalzi. Parte dalla panchina il nostro Marco Belinelli, bravo comunque a segnare 15 punti nei 25 minuti concessi da coach Thibodeau, oltre a cinque assist e una palla recuperata. Tra i giocatori più in forma di Chicago segnaliamo Lourl Deng, con i suoi 19 punti e 7 assist. Immancabile poi l’apporto difensivo di Joakim Noah (17 rimbalzi, ma anche 11 punti). Per i Bulls è il quarto successo nelle ultime cinque partite, striscia positiva che proietta i tori rossi al quarto posto nella Eastern Conference con un record di 19-13, alle spalle di Heat, Knicks e Hawks. C’è da chiedersi adesso se la squadra saprà trarre beneficio dal ritorno in quintetto di Derrick Rose, fino all’anno scorso leader indiscusso di Chicago, oppure se il suo rientro causerà un rallentamento nei meccanismi fin qui perfetti dei ragazzi di Thibodeau. Per i Cavaliers discreta prestazione del rookie Irving, autore di 15 punti e 6 assist, che insieme a Dion Waiters è il miglior realizzatore degli ospiti. In classifica Cleveland ha un record migliore (8-28) soltanto degli Wizards.

    WIZARDS – THUNDER 101-99: Proprio Washington è la sorpresa della notte. La cenerentola dell’intera lega (5-28) si regala una vittoria impronosticabile alla vigilia contro la migliore (fino ad oggi) franchigia della Western Conference. Kevin Durant e Russel Westbrook sono costretti a cedere di fronte la prova maiuscola del rookie Bradley Beal, che regala ad una manciata di decimi dalla sirena lunga la vittoria ai Wizards, la quinta stagionale. Beal chiude con 22 punti, 5 rimbalzi e 4 assist in 45 minuti di gioco. Non è bastata quindi la tripla di KD a 12 secondi dal termine, con la quale Oklahoma aveva pareggiato i conti portando il risultato sul 99-99. Overtime scongiurati da un Bradley Beal decisamente in palla, che infligge una severa lezione a OKC umiliando nel canestro decisivo Perkins e Sefolosha. Per Durant comunque la soddisfazione personale di 29 punti, 8 assist e 7 rimbalzi a fine partita. Ottimo contributo anche di Serge Ibaka, in doppia doppia con 26 punti e 11 rimbalzi. Niente di eclatante invece dalle mani di Westbrook (17) e Kevin Martin (8, 0/6 da tre).

    Bradley Beal firma la sorpresa della serata nella vittoria dei Wizards contro OKC | ©Ronald Martinez/Getty Images
    Bradley Beal firma la sorpresa della serata nella vittoria dei Wizards contro OKC | ©Ronald Martinez/Getty Images

    KNICKS – CELTICS 96-102: I Knicks pagano l’assenza per infortunio di Raymond Felton e la serata non proprio eccezionale di Carmelo Anthony, che comunque riesce lo stesso a mettere a referto i “soliti” 20 punti. I vecchietti di Boston infilano la loro terza W consecutiva, andandosi a prendere il successo direttamente al Madison Square Garden con una prestazione da incorniciare di Kevin Garnett. KD va in doppia cifra (19 punti, 10 rimbalzi) e fa girare tutta la squadra, guidata da un grande Paul Pierce, top scorer dei suoi con 23 punti, a cui aggiunge anche 6 assist. La vittoria dei Celtics diventa ancora più importante se si sottolinea l’assenza nel quintetto degli ospiti di un certo Rajon Rondo. In classifica ora Boston raggiunge l’agognata parità (17-17), e resta aggrappata all’ottavo posto nella Eastern Conference. Situazione molto più tranquilla a New York, dove i Knicks conservano in ogni caso il secondo posto alle spalle degli Heat.

    HORNETS – SPURS 95-88: San Antonio non perdeva con gli Hornets da sei incontri. I padroni di casa invece non vincevano due partite di fila da novembre. Non occorre aggiungere altro per definire il ko degli Spurs a New Orleans come la seconda sorpresa della notte Nba, dietro solo a quella del successo più clamoroso dei Wizards su Oklahoma. L’eroe dell’incontro per gli Hornets è senza dubbio Eric Gordon (24), autore di sei punti consecutivi nella fase più critica del quarto quarto. I padroni di casa ringraziano anche l’ottimo Greivis Vasquez, che piazza una doppia doppia da 14 punti e 11 assist. Oltre alle prestazioni individuali però va sottolineata la grande difesa di New Orleans, che tiene sotto i 90 punti una squadra come San Antonio. Tra gli ospiti il migliore è Manu Ginobili (21), mentre Tony Parker (16) e Duncan (13) non riescono a incidire come al loro solito.

    BLAZERS – MAGIC: Dopo otto L consecutive, è arrivata anche la nona sconfitta per i Magic, battuti all’overtime da Portland dopo aver acciuffato l’extra-time con la bomba di Jameer Nelson a 8 secondi dalla sirena (108-108). Lo stesso Nelson ha raggiunto e superato Scott Skiles, che con 2776 assist deteneva il record di assist-man della franchigia dei Magic. Sono dodici gli assist messi a referto nella notte da Jameer, a cui si aggiungono i 29 punti di un fantastico J.J. Reddick e i 24 di Afflalo. Dall’altra parte mostruosa la prestazione del collettivo dei Blazers, con Aldridge a farla da padrone (27), ma anche Matthews (24), Hickson (20), Lillard (18) Batum (16) giocano un ruolo fondamentale nel successo di oggi.

    Immenso Aldridge per Portland nel successo all'overtime sui Magic | ©Christian Petersen/Getty Images
    Immenso Aldridge per Portland nel successo all’overtime sui Magic | ©Christian Petersen/Getty Images

    JAZZ – MAVERICKS 100-94: Dallas, reduce dal ko casalingo contro gli Hornets all’overtime, non riesce a risollevarsi sul parquet dei Jazz, incappando così nell’ennesima sconfitta stagionale (13-22), che rischia di affossare definitivamente le residue speranze di agguantare i play-off. Non bastano ai Mavericks i 20 punti di Dirk Nowitzki, alla sua seconda partita da titolare dopo il rientro. Dallas ha la sfortuna di incontrare sulla sua strada uno strepitoso Gordon Hayward, che chiude con 27 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e due stoppate. Questo successo consente ai Jazz di avvicinare l’ottavo posto di Denver nella Western Conference, ora distante soltanto due vittorie.

    KINGS – GRIZZLIES 81-113: Partita senza storia a Sacramento, dove i padroni di casa vengono spazzati dai Grizzlies, sempre in controllo del match. Memphis trova dalla panchina 26 punti di uno scatenato Wayne Ellington. Sono in totale sei i giocatori in doppia cifra per gli ospiti, tra cui Zac Randolph (17) e Mike Conley (15). Bene anche Marc Gasol con 13 punti e 6 rimbalzi catturati. Nei Kings l’unico che si salva è John Salmons con 17 punti.

    NBA HIGHLIGHTS 07-01-2013, BRADLEY BEAL REGALA LA VITTORIA AI WIZARDS NEL FINALE

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  • Nba, rimonta Heat su Dallas con LeBron. Durant espulso

    Nba, rimonta Heat su Dallas con LeBron. Durant espulso

    Anche nella notte appena trascorsa l’Nba ha deliziato il pubblico statunitense con ben dodici partite disputate. C’era un solo italiano che giocava oggi, ed era Marco Belinelli. I suoi Bulls hanno violato il parquet di Orlando per 96-94. Piuttosto in ombra l’ex Fortitudo, con soli 2 punti a referto in 17 minuti giocati. Protagonista dell’incontro Carlos Boozer, che con 31 punti segnati piazza il suo season high. Prezioso contributo anche per Luol Deng con 23 punti e gli ultimi due tiri liberi decisivi. Una partita per la verità mai in discussione, dove Chicago è sempre stata avanti, prima di subire la rimonta dei Magic ad inizio quarto periodo, con Nelson (top scorer della serata, 32 punti) e Vucevic capaci di riportare in vita i padroni di casa (86-84 a cinque dalla fine). Ma due possessi scellerati di Orlando fanno nuovamente precipitare la situazione, e i Bulls scappano a più 10 con un parziale di 8-0. Non è ancora finita però, perché una tripla di J.J. Redick, una schiacciata di Vucevic e un canestro da due di Afflalo consegnano al pubblico di casa un finale da brividi, con Chicago avanti di sole due lunghezze a 46 secondi dal termine. Nelson a 11.3 secondi ha la palla del pareggio ma la sbaglia. Il match si chiude allora nei successivi due tiri liberi di Deng, che a 4 secondi dalla fine pone Chicago avanti di 4 punti, salvo poi concludere con un punteggio finale di 96-94.

    MAVERICKS – HEAT 119-109 (1 o.t.)

    Che cosa fai Dallas? I Mavericks perdono la loro settima gara nelle ultime otto partite, ma stavolta coach Rick Carlisle ha di che rammaricarsi per un successo che a tre minuti dalla sirena lunga sembrava già acquisito. Dallas infatti aveva da gestire un vantaggio enorme, 6 punti (100-94), dopo la tripla di un Nowitzki che pian piano sta tornando ad essere un fattore (19 punti in 29 minuti giocati). Da una situazione di calma apparente, Miami resuscita in un amen, lanciando un chiaro messaggio di forza all’intera lega. Nel finale gli Heat non solo impattano la gara ma mettono il loro becco avanti con la tripla di Shane Battier, fin lì disastroso dall’arco (0/3), su assist di un mostruoso LeBron James (32 punti, 12 rimbalzi, 9 assist). A 4 secondi dalla fine Nowitzki trova il canestro che consegna a Dallas i supplementari, dove però scende in campo una sola squadra, Miami appunto. Con un parziale di 7-0 grazie alla tripla di Allen (15 punti a referto per l’ex Celtics), James da due e una schiacciata di Wade, gli Heat chiudono definitvamente la pratica Dallas, portando il loro record stagionale a 22 vittorie e 8 sconfitte, e confermandosi prima forza ad Est.

    King James vs Nowitzki | ©Mike Ehrmann/Getty Images
    King James vs Nowitzki | ©Mike Ehrmann/Getty Images

    THUNDER – NETS 93-110

    E’ la sorpresa della serata. Brooklyn batte Oklahoma 110-93 alla Chesapeake Energy Arena, grazie al season high di Johnson (33 punti), e i 19 punti e 13 assist di Williams. Ma la partita tra Nets e Thunder passerà alla storia per la prima espulsione in carriera di Kevin Durant poco prima della sirena lunga, dopo aver prima subito la chiamata del tecnico sul fallo contro Kendrick Perkins per poi avere una discussione con Danny Crawford, quest’ultima decisiva nella scelta dell’arbitro di allontanare Durant dal parquet. Fin lì l’ala piccola dei Thunder aveva segnato 27 punti, top scorer dei suoi. L’oro olimpico di Londra si è quindi giustificato dicendo che per lui la chiamata dell’arbitro sul primo tecnico era errata, ed il sentimento di frustazione per la partita ormai persa ha fatto sì che avesse quella reazione che gli è costata la sua first ejection career.

    WARRIORS – CLIPPERS 115-94

    Seconda sconfitta consecutiva per i Clippers, che dopo il ko subito ieri contro Denver pagano dazio anche contro Golden State. A Oakland va in scena lo show di Curry, top scorer con 31 punti (25 nei primi due quarti), 6 rimbalzi e 8 assist. Partenza a razzo dei Warriors, che sorprendono il quintetto californiano reduce da 17 vittorie di fila, colpito emotivamente dalla morte di Donald Sterling, il figlio del proprietario dei Clippers, trovato morto nella sua abitazione a Malibu per una sospetta overdose. Nonostante la notizia della morte di Sterling Jr. lo abbia lasciato senza parole, Chris Paul ha provato in tutti i modi a riportare sotto i suoi compagni di squadra, mettendo a referto 23 punti, 4 rimbalzi e 6 assist, senza però mai impensierire la franchigia di Oakland.

    RISULTATI NBA 02-01-2013

    Raptors – Blazers 102-79
    Magic – Bulls 94-96
    Cavaliers – Kings 94-97
    Pacers – Wizards 89-81
    Celtics – Grizzlies 83-93
    Heat – Mavericks 109-119 (1 o.t.)
    Bucks – Spurs 110-117
    Rockets – Hornets 104-92
    Thunder – Nets 93-110
    Jazz – Timberwolves 106-84
    Suns – 76ers 95-89
    Warriors – Clippers 115-94